martedì, Dicembre 3, 2024
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La rivalità tra l’Istituto Rossi e il Liceo Pigafetta

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Da Storie Vicentine ecco una ricerca sulla rivalità storica tra due importanti scuole superiori della città: l’Istituto Rossi e il Liceo Pigafetta.

Il 4 novembre 1966 Vicenza, come gran parte dell’Italia, fu sconvolta da una terribile alluvione. Nella vicenda l’Istituto Rossi diede al Liceo Pigafetta una solenne lezione. Partì più volte da via Legione Gallieno un pullman di studenti rossiniani in direzione Valstagna per recare aiuto alle contrade colpite e per portare conforto alle popolazioni sofferenti. La foto allegata ne dà testimonianza: a 56 anni dai fatti un pigafettiano di ferro come me plaude e si inchina ai colleghi del Rossi.

rivalità liceo e istituto
1960 La finale dei mille metri, vince Paolo Casarotto, secondo Foffe Anselmi del Rossi

Il primo a sinistra si chiama Alberto Pieropan, classe 1948, mio coetaneo, compagno di pallacanestro. Se ne è andato qualche mese fa dopo tanta sofferenza. Suo padre Gianni, uomo straordinario, appassionato di montagna, cittadino benemerito, fu uno storico di vaglia: Alberto ha dedicato molta parte di sè per tenerne fieramente alta la memoria. Inoltre Alby fu assai attivo nel mondo degli Alpini, a cui era legatissimo, ricoprendo cariche importanti. Molto leale nel coltivare amicizia e stima sempre ricambiate, abbiamo assiduamente partecipato divertendoci agli incontri settimanali tra ex cestisti finchè il fisico ci ha sorretto.

finale 1966
1966 La finale degli 80 m. ad ostacoli

Questa foto illumina più di qualsiasi parola l’impegno, l’altruismo, la generosità che contraddistinguevano Alberto, amico vero di tutta una vita. Negli anni Cinquanta-Sessanta la rivalità tra il Rossi e il Pigafetta era accesissima. I due istituti erano ritenuti, senza che nessuno me ne voglia, i più prestigiosi della città e attiravano studenti anche da fuori sede. Tale rivalità si manifestava soprattutto durante i giochi studenteschi di atletica leggera quando il campo di via Rosmini, ora salomonicamente intitolato a Guido Perraro, leggenda del tempo, assurgeva a luogo degno di Olimpia.

premiazione
Premiazione della staffetta juniores 3×80.Da sx Michelon-Lale Mosca-Todescato del Pigafetta.Da dx Gallo- Vidale-Ada Strada del Fogazzaro.Al centro Zanon- Faggionato-Carboniero della Palladio.

Si confrontava la miglior gioventù vicentina. Per fare alcuni esempi da parte liceale PierGiorgio Cazzola, staffettista olimpico a Roma 1960, Giuseppe Fanchin e Paolo Casarotto mezzofondista, Fabio Rigoni e Alberto Munari velocisti, Francesco Salviati e Vincenzo Comito ostacolisti, Gino Visotti pesista; Carlo Laverda, il più forte di tutti, staffettista azzurro a Città del Messico 1968.

inaugurazione giochi
Inaugurazione dei Giochi con il Vescovo Zinato

In casa degli Industriali grandissimi atleti quali Remo Marchezzolo, Sergio Gori, Lino Neri, Emilio Vivaldo, Roberto Stefanello; Gianfranco Venturi e Adriano Zin che diventeranno anche ottimi cestisti di serie A. A celebrare le gesta sportive concorsero a fianco delle testate ufficiali quali il Giornale di Vicenza e il Gazzettino due giornalini studenteschi: Tempi nostri e l’Arca di Noè che godettero per una decina d’anni di una vastissima notorietà. La competitività e l’agonismo in campo si riproducevano pari pari sulla carta stampata. Vi scrivevano giovani quali Tiziano Treu, Gianmauro Anni, Alfredo Mutterle, Rosanna Toffolon, Antonio Corazzin, Vittorio Mincato, Felice Lioy. Vignettista “Caligola” Todescato; “Bebè” Sandrini già celebre faceva la parte del leone come fotografo. La copertina del primo numero dell’ Arca di Noè fu pera di Otello De Maria, notissimo pittore.

rossoni
Rossoni del Pigafetta giunge secondo nel lungo.

L’evento più famigerato – e più profumato – accadde nel 1956 quando, per celebrare la propria vittoria, gli avversari del Rossi prima noleggiarono una cassa da morto con cui sfilarono lungo Corso Palladio a simboleggiare la debacle pigafettiana; poi a dileggiare fino in fondo gli sconfitti rovesciarono sull’entrata del liceo una montagnola di sterco di mucca da tappare i nasi più esercitati. Pronta reazione del Provveditorato: sospensione dalla competizione per un anno del Rossi, vittoria facile nel 1957 per gli atleti del prof Perraro. Nel 1963 nel tredicesimo dall’inizio dei giochi la classifica era quasi alla pari: 7 vittorie per il Rossi, 6 vittorie per il Pigafetta dopo che nel 1957 si era arrivati a 5-2 per il liceo. Poi “Golia” Rossi si fece invincibile e per “Davide” Pigafetta non restò che la rassegnazione: sarebbero arrivati negli anni Settanta Diego Cappellina nei 100 metri e Lucio Pietribiasi nel salto in alto a rinverdire la gloria classica.

Arrivo degli 80 H juniores: 1) Gori, 2) Carlesso, 3) Rossetto
Arrivo degli 80 H juniores: 1) Gori, 2) Carlesso, 3) Rossetto
finale 80 ostacoli
Finale degli 80 ostacoli : ordine di arrivo- Vivaldo,Rigoni e Sartori
parata conclusiva
La parata conclusiva dei giochi.

Di Roberto Pellizzaro da Storie Vicentine n.12-2023. L’autore ringrazia Bruno Cerin per le fotografie.

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