sabato, Dicembre 27, 2025
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Napoli, traffico illegale di rifiuti con la Turchia, un arresto

NAPOLI (ITALPRESS) – I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Napoli, il 29 settembre, nel corso di un’ispezione all’interno dell’area portuale di Napoli, hanno sottoposto a controllo un carico di rottami ferrosi, prodotti da una società di Caivano (NA), destinati a un’acciaieria turca, quale materiale per la fusione in altoforno, a mezzo nave. Nell’ambito dell’attività ispettiva, i militari, con il supporto di personale dell’Arpa Campania, accertavano che i suddetti rottami, frammisti a rifiuti solidi urbani e rifiuti pericolosi (filtri olio, parti di batterie esauste, legno, gomma, poliuretano, schede elettroniche, parti meccaniche di veicoli non bonificati, parti di biciclette, elementi combusti, elementi metallici ossidati, pneumatici, telai di biciclette, imballaggi metallici contenenti residui di oli e/o grasso, cavi elettrici), erano accompagnati da falsa documentazione attestante inesistenti attività di trattamento/recupero. In realtà, il materiale era destinato per lo smaltimento illecito, presso uno stabilimento di Izmir (Turchia), attestando trattarsi di MPS (materia prima seconda), oggetto di una preliminare attività di trattamento. Il controllo veniva esteso anche presso l’impianto aziendale, al fine di accertare proprio la regolarità delle asserite operazioni di recupero. Le verifiche davano conferma all’ipotesi investigativa, tanto che i Carabinieri del reparto speciale dell’Arma, procedevano al sequestro di ulteriori 250 tonnellate di rifiuti speciali, anch’essi destinati all’acciaieria turca, e qualificati falsamente, anche quest’ultimi, come “materia prima secondaria”. Al termine delle attività, protrattesi sino a tarda sera, i militari del NOE di Napoli procedevano all’arresto del legale rappresentante della società, oggetto di indagine, 32enne di San Giuseppe Vesuviano (NA), ritenuto responsabile della spedizione illegale di rifiuti, per aver effettuato una spedizione di rifiuti pericolosi costituente spedizione illegale verso la Turchia. Contestualmente, venivano sequestrati i 4 automezzi utilizzati per il trasporto delle circa 120 tonnellate di rifiuti. Si tratta del primo arresto per il nuovo delitto di spedizione illegale di rifiuti, che ha introdotto specifici aggravamenti di pena per talune ipotesi di reato previste dal Testo Unico Ambientale. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato posto a disposizione della Procura della Repubblica di Napoli Nord, che ne ha disposto la presentazione dinanzi il Gip del Tribunale di Napoli Nord, che ha convalidato l’arresto, operato dai militari dell’arma. L’indagato, non essendo gravato da precedenti penali veniva poi rimesso in libertà.

tvi/mca3 (Fonte video: Comando carabinieri per la tutela ambientale)

Mattarella “L’aspirazione universale alla pace deve tornare a essere obiettivo urgente”

ROMA (ITALPRESS) – La Repubblica Italiana ha l’onore di riunire ancora una volta, a Roma gli Alti rappresentanti istituzionali latinoamericani e caraibici. Sono lieto di rivolgere il mio saluto alle Autorità presenti a questa XII Conferenza, un appuntamento che trae la sua più genuina ispirazione dai solidi vincoli umani, storici, politici ed economici che legano i nostri Paesi”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviando un suo messaggio in occasione della XII Conferenza Italia America Latina e Caraibi.

“Le relazioni tra l’Italia e l’America Latina e i Caraibi si fondano sulla condivisione di valori e sul riconoscimento dell’importanza del dialogo multilaterale. I rapporti di solidarietà e cooperazione, estesi a settori sempre nuovi, ne sono la diretta testimonianza. Ad agevolarne il quotidiano sviluppo concorrono le intense attività delle nostre reti diplomatiche e quelle dell’Istituto Italo-latino americano che valorizzano la feconda vicinanza tra i nostri popoli, grazie anche al contributo delle storiche comunità di origine italiana in America Latina e nei Caraibi, così come della dinamica presenza di cittadini latinoamericani e caraibici in Italia – ha aggiunto -. L’attuale scenario geopolitico pone dinanzi a noi sfide sempre più complesse: i mutamenti nei rapporti commerciali globali e il cambiamento climatico; le minacce alla democrazia, al multilateralismo e al sistema internazionale basato sulle regole, ma, soprattutto, una preoccupante tendenza a normalizzare il ricorso alla forza come strumento plausibile di soluzione delle controversie tra gli Stati”.

Ne osserviamo la tragica manifestazione nei numerosi conflitti armati che affliggono popoli e aree anche a noi vicine, e che pensavamo di avere da tempo riposto negli angoli della nostra memoria collettiva. A ottanta anni dalla fondazione delle Nazioni Unite, l’aspirazione universale alla pace deve tornare a essere obiettivo urgente e condiviso dell’intera comunità internazionale. È una responsabilità collettiva dalla quale non possiamo evadere. Italia, Unione Europea, i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, guardano alla realtà internazionale da una prospettiva che predilige cooperazione, costruzione della fiducia, crescita condivisa, rispetto del diritto. Il dialogo tra i due continenti può portare a risultati fondamentali” dice ancora il Capo dello Stato.

“Tappe come i recenti accordi dell’Unione Europea con il Mercosur e il Messico rappresentano scelte lungimiranti per l’affermazione di un ordine internazionale rispettoso di ogni popolo e di ogni Stato. Allo stesso modo, guardiamo con fiducia anche al prossimo Vertice UE – CELAC di novembre, che costituirà, certamente, un’ulteriore occasione per proporre nuove iniziative a beneficio delle due regioni. Auspico che i lavori della XII Conferenza Italia America Latina e Caraibi, con la qualificata partecipazione che la caratterizza, sappiano confermare l’impegno e la determinazione della comunità di Stati rappresentati nel difendere i valori della pace, della giustizia sociale, dello sviluppo e della democrazia” conclude Mattarella.

– Foto Quirinale –

(ITALPRESS).

Scritte no vax e minacce ai medici sulle vetrate dello Spisal a Vicenza

VENEZIA (ITALPRESS) – “Ancora un gesto violento, ancora una volta scritte e minacce contro chi eroga salute e contro i medici, definiti vergognosamente ‘assassini’. Così non va. Le opinioni si possono esprimere liberamente, ma smettono di essere tali quando prendono la forma di minaccia, per diventare una firma d’inciviltà, posta da esagitati che non sanno nemmeno che il vaccino in Veneto non è mai stato obbligatorio”. E‘ ferma la condanna del Presidente della Regione Luca Zaia, di fronte alle scritte minacciose e ingiuriose apparse sulle vetrate in via Albinoni sede spisal dell’Ulss 8 Berica a Vicenza, dove vengono erogate le vaccinazioni.

“Esprimo la mia più convinta solidarietà alla Direttrice Generale Patrizia Simionato – aggiunge Zaia – ai medici minacciati e oltraggiati e a tutto il personale sanitario che si prodiga quotidianamente per erogare alle persone i servizi che vengono richiesti. Messaggi violenti e irrispettosi come quelli scritti sulle vetrate dell’Ulss 8 suscitano soltanto sdegno”.

– Foto Regione Veneto –

(ITALPRESS).

Francia, lascia il primo ministro Lecornu. Macron accetta le dimissioni

MILANO (ITALPRESS) – Questa mattina il Primo Ministro francese, Sèbastien Lecornu, ha presentato le sue dimissioni al Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, il quale, come annunciato dall”Eliseo, le ha accettate. Le dimissioni sono arrivate solo poche ore dopo la presentazione dei primi nomi del suo governo e dopo che i Republicani avevano fatto emergere i loro “mal di pancia” a proposito della composizione dell’esecutivo. Lecornu ottiene quindi anche il poco invidiabile record di essere il Primo Ministro della Quinta Repubblica francese ad essere rimasto in carica per meno tempo.(ITALPRESS).

Foto: Ipa Magazine

Napoli, traffico illegale di rifiuti con la Turchia, un arrestato

NAPOLI (ITALPRESS) – I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Napoli, il 29 settembre, nel corso di un’ispezione all’interno dell’area portuale di Napoli, hanno sottoposto a controllo un carico di rottami ferrosi, prodotti da una società di Caivano (NA), destinati a un’acciaieria turca, quale materiale per la fusione in altoforno, a mezzo nave.

Nell’ambito dell’attività ispettiva, i militari, con il supporto di personale dell’Arpa Campania, accertavano che i suddetti rottami, frammisti a rifiuti solidi urbani e rifiuti pericolosi (filtri olio, parti di batterie esauste, legno, gomma, poliuretano, schede elettroniche, parti meccaniche di veicoli non bonificati, parti di biciclette, elementi combusti, elementi metallici ossidati, pneumatici, telai di biciclette, imballaggi metallici contenenti residui di oli e/o grasso, cavi elettrici), erano accompagnati da falsa documentazione attestante inesistenti attività di trattamento/recupero.

In realtà, il materiale era destinato per lo smaltimento illecito, presso uno stabilimento di Izmir (Turchia), attestando trattarsi di MPS (materia prima seconda), oggetto di una preliminare attività di trattamento. Il controllo veniva esteso anche presso l’impianto aziendale, al fine di accertare proprio la regolarità delle asserite operazioni di recupero. Le verifiche davano conferma all’ipotesi investigativa, tanto che i Carabinieri del reparto speciale dell’Arma, procedevano al sequestro di ulteriori 250 tonnellate di rifiuti speciali, anch’essi destinati all’acciaieria turca, e qualificati falsamente, anche quest’ultimi, come “materia prima secondaria”.

Al termine delle attività, protrattesi sino a tarda sera, i militari del NOE di Napoli procedevano all’arresto del legale rappresentante della società, oggetto di indagine, 32enne di San Giuseppe Vesuviano (NA), ritenuto responsabile della spedizione illegale di rifiuti, per aver effettuato una spedizione di rifiuti pericolosi costituente spedizione illegale verso la Turchia. Contestualmente, venivano sequestrati i 4 automezzi utilizzati per il trasporto delle circa 120 tonnellate di rifiuti. Si tratta del primo arresto per il nuovo delitto di spedizione illegale di rifiuti, che ha introdotto specifici aggravamenti di pena per talune ipotesi di reato previste dal Testo Unico Ambientale. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato posto a disposizione della Procura della Repubblica di Napoli Nord, che ne ha disposto la presentazione dinanzi il Gip del Tribunale di Napoli Nord, che ha convalidato l’arresto, operato dai militari dell’arma. L’indagato, non essendo gravato da precedenti penali veniva poi rimesso in libertà.

– Foto screenshot video Carabinieri per la tutela ambientale –

(ITALPRESS).

Scoperta maxi frode su importazione auto, anche Ferrari e Porsche

PRATO (ITALPRESS) – Sotto il coordinamento dell’European Public Prosecutor’s Officie (EPPO) di Bologna, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato hanno dato esecuzione a provvedimenti emessi dai Tribunali di Ferrara e Trani, volti a colpire un’associazione criminale dedita alla vendita di autovetture di lusso di origine tedesca. Il profitto del reato ricostruito dalle Fiamme Gialle pratesi ammonta complessivamente a circa 43 milioni di euro, cifra confermata dagli organi giudicanti nell’ambito delle ordinanze che hanno disposto l’applicazione di misure cautelari reali sui capitali sociali di 8 società, 7 appezzamenti di terreno, 3 immobili residenziali, un concessionario auto, 41 autovetture (tra le quali spiccano Ferrari, Lamborghini e Porsche, ndr) per un valore di mercato complessivo di circa 3,5 milioni di euro ed oltre 50 conti bancari con disponibilità liquide complessive, al momento, di oltre 1,2 milioni di euro. Contestualmente alla notifica dei provvedimenti sono state eseguite perquisizioni locali di oltre 15 siti target, tra residenze, sedi di imprese attive ed altre unità locali nella disponibilità degli indagati. Le attività investigative condotte dai Finanzieri del Gruppo di Prato hanno preso le mosse da un esposto presentato da un acquirente che lamentava difficoltà nel perfezionamento dell’immatricolazione di una vettura usata acquistata tramite un concessionario multimarca da un venditore tedesco.

tvi/mca3 (Fonte Video: Guardia di Finanza)

Scoperta maxi frode su importazione auto, anche Ferrari e Porsche

PRATO (ITALPRESS) – Sotto il coordinamento dell’European Public Prosecutor’s Officie (EPPO) di Bologna, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato hanno dato esecuzione a provvedimenti emessi dai Tribunali di Ferrara e Trani, volti a colpire un’associazione criminale dedita alla vendita di autovetture di lusso di origine tedesca.

Il profitto del reato ricostruito dalle Fiamme Gialle pratesi ammonta complessivamente a circa 43 milioni di euro, cifra confermata dagli organi giudicanti nell’ambito delle ordinanze che hanno disposto l’applicazione di misure cautelari reali sui capitali sociali di 8 società, 7 appezzamenti di terreno, 3 immobili residenziali, un concessionario auto, 41 autovetture (tra le quali spiccano Ferrari, Lamborghini e Porsche, ndr) per un valore di mercato complessivo di circa 3,5 milioni di euro ed oltre 50 conti bancari con disponibilità liquide complessive, al momento, di oltre 1,2 milioni di euro.

Contestualmente alla notifica dei provvedimenti sono state eseguite perquisizioni locali di oltre 15 siti target, tra residenze, sedi di imprese attive ed altre unità locali nella disponibilità degli indagati. Le attività investigative condotte dai Finanzieri del Gruppo di Prato hanno preso le mosse da un esposto presentato da un acquirente che lamentava difficoltà nel perfezionamento dell’immatricolazione di una vettura usata acquistata tramite un concessionario multimarca da un venditore tedesco.

– Foto ufficio stampa GDF –

(ITALPRESS).

Buonfiglio “A Milano-Cortina l’Italia avrà quattro portabandiera”

ROMA (ITALPRESS) – “Non sono piovuto dal cielo. Siamo condannati a vincere. Per l’Italia due portabandiera a Milano e due a Cortina. Revoca sospensione Russia e Bielorussia da parte del Comitato paralimpico internazionale? Mi ha stupito, doveva essere una decisione condivisa con il CIO. Israele? Rispetteremo le decisioni degli organismi internazionali. Per Milano-Cortina arriveremo competitivi: sarà un successo per l’Italia”. Così il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, a Radio Anch’io Sport, su Rai Radio 1. “Ho fatto un percorso nel mondo dello sport da una vita. Sono stato vicepresidente del Coni, ho avuto il piacere di avere come presidente Giovanni Malagò. Sono arrivato in un momento importante, alla vigilia delle Olimpiadi invernali e nel primo anno della preparazione olimpica per Los Angeles. Al tempo stesso abbiamo tantissimi eventi e per fortuna o per professionalità stiamo vincendo dappertutto anche in sport non attenzionati dai media, come nelle bocce o nel softball. La sintesi è: siamo condannati a vincere. Per far parlare di noi bisogna vincere”, ha detto il numero uno del CONI, a quattro mesi dall’inizio delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina.

“Non è semplice individuare i portabandiera. Vi confermo che ho convenuto con la presidente del Cio Kirsty Coventry che saranno due i portabandiera a Milano e due a Cortina, sempre una donna e un uomo. Quando sapremo i nomi? Manca ancora tanto tempo, desidero prima condividerlo con i presidenti federali, con la giunta e dopo lo comunicheremo alla stampa”, ha aggiunto Buonfiglio. “La decisione del Comitato paralimpico internazionale mi ha stupito. Perché la decisione doveva essere condivisa con il CIO. Olimpiadi e Paralimpiadi viaggiano nello stesso senso. Non sto dicendo che sia giusto o sbagliato, sto dicendo che le modalità di comportamento meriterebbero più rispetto di condivisione. Siamo tutti per far sì che lo sport resti fuori dalla politica, però stiamo vedendo ad esempio quello che avviene a Gaza, non siamo di ferro. Però rispettiamo le regole, il Coni fa parte del CIO e degli organismi internazionali e spetta a loro decidere. A me farebbe piacere che lo sport rimanesse sempre fuori dalle decisioni della politica”, ha proseguito il presidente del CONI.

“Israele? l mio pensiero personale va per la pace e per il rispetto. Quello che sta avvenendo è il fallimento delle diplomazie internazionali. Ripeto: il Coni rispetta le decisioni degli organismi deputati a decidere. Non ho parlato di questo tema con la presidente Coventry nell’ultimo incontro a Losanna. Ho ribadito che saremo perfettamente pronti per le Olimpiadi invernali. Il presidente della fondazione Milano-Cortina Malagò ha svolto un ruolo eccezionale, il governo ha investito qualche miliardo per realizzare tutte le opere. Saremo pronti e sarà un successo per l’Italia”, ha detto ancora Buonfiglio. “In merito agli stadi è un momento di fermento. Nei prossimi giorni invierò una lettera a tutte le Federazioni, discipline associate ed enti di promozione perché il Coni diventi coordinatore di queste candidature assieme al Governo. Bisogna essere professionali e rispettare i budget e le coperture finanziarie e far sì che non ci si accavalli tra diverse discipline. In questo modo si fa sintesi economia e ci si preoccupa per tempo di organizzare bene tutto”, ha affermato ancora Buonfiglio.

Chiusura su Milano-Cortina: “Sono in costante contatto sia con Flavio Roda (presidente Federazione Italiana Sport Invernali, ndr.) che con Andrea Gios (presidente Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, ndr.), che hanno lavorato benissimo. Arriveremo davvero molto competitivi”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

La Calabria resta al centrodestra, bis di Occhiuto “Orgoglioso” / Video. Tridico staccato di 16 punti

ROMA (ITALPRESS) – Roberto Occhiuto è stato riconfermato presidente della Regione Calabria. Larga la vittoria del candidato uscente, sostenuto dalla coalizione di centrodestra, che ha nettamente battuto lo sfidante principale, Pasquale Tridico, esponente del campo largo progressista.

Quando sono state scrutinate 2.137 sezioni su 2.406 per le regionali in Calabria, il candidato di centrodestra Roberto Occhiuto è al 57,7%. Pasquale Tridico (centrosinistra) è
al 41,2%. Francesco Toscano (Democrazia Sovrana Popolare) si ferma allo 0,99%.

Questi invece voti di lista quando sono state scrutinate 2.160 sezioni su 2.406.

Forza Italia 119.574 18,2%
Partito Democratico 88.689 13,5%
Occhiuto Presidente 82.107 12,5%
Fratelli d’Italia 76.398 11,6%
Lega 62.329 9,5%
Tridico Presidente 49.037 7,4%
Movimento Cinque Stelle 41.304 6,2%
Democatici e Progressisti 34.480 5,2%
Casa Riformista – IV 28.138 4,2%
Noi Moderati 26.976 4,1%
Alleanza Verdi e Sinistra 25.290 3,8%
DC Unione di Centro 8.612 1,3%
Forza Azzurri 6.406 0,9%

OCCHIUTO FESTEGGIA “PREMIATE QUALITA’ E INTENSITA’ DELL’IMPEGNO PROFUSO”

“Vorrei ringraziare soprattutto i calabresi, sono ancora più orgoglioso di loro dopo questo risultato che è persino superiore alle attese. Pasquale Tridico mi ha chiamato per farmi i complimenti e gli auguri di buon lavoro. Lo ringrazio, gli ho chiesto di collaborare perché è necessario pacificare questa regione. E’ stata una campagna violenta e con toni che a volte ci hanno fatto soffrire, dall’altra parte si sono presentati raccontando una Calabria che per fortuna non esiste più e che si sta affrancando dall’assistenzialismo”. Così il presidente rieletto della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dal quartier generale di Gizzeria. “Una regione che ha apprezzato il nostro modo di fare campagna elettorale in modo onesto: è la prima volta che un presidente uscente viene confermato e con queste percentuali. Abbiamo fatto riforme che la Calabria non aveva mai visto nei quarant’anni precedenti, c’è ancora molto lavoro che faremo nei prossimi anni. E’ stato premiata la qualità e l’intensità dell’impegno profuso”, ha aggiunto.

“In un Paese civile nessuno si dimette per un avviso di garanzia, vorrei che il mio gesto non venisse male interpretato, è giusto che ogni potere dello Stato faccia il suo lavoro. Troppe volte, però, delle inchieste vengono strumentalizzate per cercare di sconfiggere, per altra via, chi non potrebbe essere sconfitto elettoralmente. I calabresi – ha concluso – hanno dato la dimostrazione che il lavoro e i sacrifici, nella vita come in politica, possono essere ripagati da tanto affetto”.

“Preoccupato per l’inchiesta giudiziaria? No perchè non mi sono dimesso per questo ma a causa della strumentalizzazione che si faceva e qualcuno pensava di potermi sconfiggere per questo. Io mi sono dimesso perchè a causa di questa inchiesta mi guardavano come un ex presidente e tenere le redini della burocrazia è difficile in Italia e ancor di più in Calabria. Ora sanno che sono il loro presidente per 5 anni”, ha detto a Rai News 24.

“La coalizione è unitissima. La sinistra non conosce il paese, hanno candidato il padre del Reddito di Cittadinanza, ha promesso assunzioni, l’abolizione del bollo auto che non si può fare. Non conoscono il Paese che vota in base ai risutati che si fanno non sulle promesse”, ha ancora detto a “10 minuti” su Retequattro. “Nelle Marche hanno candidato uno del Pd ed è finita con 8 punti di distacco, in Calabria hanno candidato uno dei Cinque Stelle e hanno avuto una sonora sconfitta, quindi dovrebbero rendersi conto che il campo largo non funziona e che è il caso di creare un’alternativa credibile per gli italiani, ma questo non dobbiamo essere noi a suggerirglielo”.

La vittoria “me l’aspettavo perché conosco la Calabria, conosco i calabresi. Dall’altra parte hanno proposto una ricetta che è sempre la stessa: l’assistenzialismo. Hanno promesso
il reddito di cittadinanza, l’abolizione del bollo auto, l’assunzione di 7 mila forestali, ma quella Calabria non c’è più. La Calabria di oggi è moderna, ed è bene che se ne facciano una ragione”, ha infine dichiarato ai microfoni del Tg1. Alla domanda su quale sarà il suo primo provvedimento Occhiuto ha risposto così: “Intanto vado a riscuotere la promessa di Giorgia Meloni. Dopo quattro anni di lavoro che sono serviti a ricostituire la contabilità della sanità in Calabria, Giorgia Meloni ha detto che usciremo dal commissariamento, andrò a Roma per riscuotere”.

TRIDICO AMMETTE LA SCONFITTA “CONGRATULAZIONI A OCCHIUTO”

“Ho telefonato a Roberto Occhiuto per congratularmi”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alle Regionali in Calabria, Pasquale Tridico, nel corso di una conferenza stampa dal suo comitato elettorale. “Mi auguro che possa governare al meglio, per risolvere tanti problemi irrisolti che abbiamo in Calabria”, ha aggiunto.

“E’ stata una battaglia vera e intensa e il campo progressista ha dato una risposta vera. Oggi parte un nuovo impegno da parte di tutte le forze progressiste per portare le persona a sperare nello sviluppo della regione. Continuerò a estendere il mio impegno in Calabria a livello di proposta e di opposizione”, ha aggiunto. “Mi auguro che Occhiuto possa governare al meglio per risolvere tutti i problemi, è stata una campagna elettorale opportunistica lanciata ad agosto sperando di trovarci impreparati. La nostra è stata una risposta forte, pur sapendo che era una battaglia difficile da fare. Abbiamo girato oltre cento paesi, raccogliendo un grido di dolore nelle aree interne sulla sanità, sui trasporti che mancano”, ha aggiunto.

“Ha votato poco più del 43%, frutto dello spopolamento che contribuisce al risultato negativo dell’affluenza, perché tanti elettori non sono fisicamente qui, per motivi di studio o lavoro. La disaffezione dei cittadini verso la politica riflette un trend nazionale che in Calabria è ancora più forte. La politica deve dare risposte e poter fare le cose, nel centrosinistra bisogna non avere paura di fare proposte radicali che coinvolgano l’economia che in questa regione è molto povera. C’è grande delusione, ma mi conforta la forza di volontà di tanti amici e attivisti che si sono prestati con sacrificio e senso di dovere nel sostenere la scelta di servizio che ho fatto con orgoglio per la mia terra”, ha concluso Tridico.

MELONI “ANCHE IN CALABRIA FIDUCIA NEL CENTRODESTRA”

“Anche in Calabria gli elettori hanno riposto la loro fiducia nella coalizione di centrodestra, confermando Roberto Occhiuto presidente della Regione. Un risultato importante a riconoscimento dell’azione di buon governo che continueremo a portare avanti per il benessere del territorio e dei cittadini. Le mie congratulazioni a Roberto, al quale auguro buon lavoro”. Così sui social la premier Giorgia Meloni.

TAJANI “GRANDE SUCCESSO DI OCCHIUTO E FORZA ITALIA”

“Un grande successo di Occhiuto e Forza Italia che conferma il centrodestra come forza che raccoglie tanti consensi. Un voto per la Calabria, evidentemente nulla di esterno ha influito sui voti dei calabresi”. Lo ha detto il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani dal quartier generale di Roberto Occhiuto a Gizzeria.

SALVINI “GRANDE VITTORIA PER IL CENTRODESTRA”

“Grande vittoria per il centrodestra in Calabria. Da una parte chi protesta, devasta le città e attacca le Forze dell’Ordine, dall’altra i cittadini che pensano al bene del proprio territorio. Avanti tutta!”. Così su X il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini.

CONTE “DOBBIAMO DIRE GRAZIE A TRIDICO”

“Per amore della propria terra di origine ha generosamente accettato, in condizioni di emergenza, di candidarsi raccogliendo l’invito unanime di varie forze politiche, sociali e culturali che gli hanno chiesto di concorrere in una campagna elettorale che si è preannunciata sin dall’inizio molto in salita”. Lo scrive Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle. “Sono state elezioni molto particolari, convocate in fretta e furia dal presidente uscente Occhiuto, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia. Sono sempre più i cittadini che si allontanano dalla partecipazione alla politica, forse perché la ritengono ormai ridotta a una sommatoria di calcoli e convenienze. Questo ci amareggia e ci spinge a metterci in discussione e a fare ancora di più per dimostrare che no, non siamo ‘tutti uguali’ nel modo di intendere la politica. Sono convinto però che questa dedizione e questo impegno non siano stati vani, perché Pasquale è riuscito a costruire in pochissimo tempo un nuovo percorso politico, con programmi e proposte che ci consentiranno di avere posizioni forti e chiare dall’opposizione e ci aprono a un futuro di speranza, per lavorare alla Calabria che verrà. A Occhiuto auguro buon lavoro: noi vigileremo affinché le urgenze dei calabresi rimangano sempre al primo posto”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Il primo ministro francese Sébastien Lecornu lascia l’incarico “Non c’erano le condizioni”

MILANO (ITALPRESS) – Questa mattina il Primo Ministro francese, Sébastien Lecornu, ha presentato le sue dimissioni al Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, il quale, come annunciato dall”Eliseo, le ha accettate. Le dimissioni sono arrivate solo poche ore dopo la presentazione dei primi nomi del suo governo e dopo che i Republicani avevano fatto emergere i loro “mal di pancia” a proposito della composizione dell’esecutivo. Lecornu ottiene quindi anche il poco invidiabile record di essere il Primo Ministro della Quinta Repubblica francese ad essere rimasto in carica per meno tempo.

“Essere primo ministro è un compito difficile, probabilmente ancora più difficile in questo momento, ma non lo si può essere quando non ci sono le condizioni. Per tre settimane, tuttavia, ho cercato di costruire le condizioni affinché potessimo adottare un bilancio per la Francia, per lo Stato, ma anche per la sicurezza sociale e rispondere ad alcune importanti emergenze che non possono aspettare fino al 2027. Non voglio elencarle tutte, ma le conosciamo: la sicurezza quotidiana, le questioni legate al potere d’acquisto e al lavoro, la Nuova Caledonia, le forze armate in un contesto internazionale difficile e tanti altri argomenti. Per tre settimane ho parlato raramente e ho cercato di costruire un percorso con le parti sociali, le forze imprenditoriali, i sindacati”. Così il premier francese dimissionario, Sebastien Lecornu, in un discorso nel quale ha spiegato la sua scelta di rimettere l’incarico.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).