lunedì, Giugno 2, 2025
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Halberg si impone e vince il Rally Due Valli

MILANO (ITALPRESS) – Quarto appuntamento stagionale per il Pirelli Star Rally4 Top legato al campionato italiano assoluto Rally Sparco e quarto diverso vincitore per il monomarca della casa italiana: dopo Alex Ferrari (Ciocco), Giorgio Cogni (Piemonte) e Michael Rendina (Targa Florio) al Rally Due Valli è stato Patrik Hallberg ad imporsi nettamente.

Il ventiduenne svedese con la sua Peugeot 208 Rally4 dotata dei Pirelli PZero RA5A si è subito piazzato ai vertici della categoria e in testa al Pirelli Star Rally4 Top e lì è rimasto con autorevolezza sino al termine. Assente per l’occasione Simone Di Giovanni, la lotta per il secondo posto è stata un serratissimo duello fra la Peugeot 208 dell’emiliano Alex Ferrari e la Renault Clio del leader della classifica stagionale, il giovane romano Michael Rendina.

Nelle prime battute è stato il romano a prevalere, chiudendo la prima tappa in vantaggio di poco più di un secondo, ma nel tratto cronometrato di metà gara Ferrari è riuscito a scavalcare il romano rintuzzando poi tutti i suoi tentativi di rimonta ed è andato a concludere con 9 secondi di vantaggio.

Quarta posizione per Giovanni Ceccato, al debutto nella serie. Il rally veronese aveva validità anche per il Trofeo Pirelli Accademia CRZ. Nella gara specifica, che prevedeva un percorso più breve, i piloti iscritti alla serie Pirelli hanno trionfato sia nella classifica assoluta, dove hanno occupato l’intero podio grazie al successo di Federico Bottoni davanti a Giovanni Costenaro e al greco Eleftherios Alygizakis, che fra le due ruote motrici grazie a Giampaolo Bizzotto (Rally4).

A livello di classe successi anche per Valentino Gaspari (R2), Alex Bertolini (N2), Manuel Derossi (A5) e Fabio Peruzzo (K10) a conferma della competitività dei pneumatici Pirelli su tutti i generi di vettura. Il prossimo appuntamento per il trofeo Pirelli Star Rally 4 Top sarà a inizio luglio con il Rally di Roma Capitale, prova valevole anche per il campionato europeo rally.

– Foto Ufficio stampa Pirelli –

(ITALPRESS)

Orsolini e Raspadori “In Nazionale con orgoglio e tanta energia”

FIRENZE (ITALPRESS) – Due pedine che potrebbero dare una grossa mano, anche nell’immediato, al ct Luciano Spalletti. Gli attaccanti azzurri Riccardo Orsolini e Giacomo Raspadori sono stati protagonisti di un’intervista concessa ai canali social di Vivo azzurro, dal Centro tecnico di Coverciano, dove la Nazionale sta preparando la prima gara di qualificazione ai Mondiali 2026, in programma venerdì prossimo ad Oslo contro la Norvegia.

“Per quanto mi riguarda è un grande orgoglio essere tornato in Nazionale a distanza di un anno perchè mi mancava un po’, e ho fatto di tutto per essere qui”, ha raccontato Orsolini, punta espera del Bologna. Parole a cui si è legato Raspadori, attaccante del Napoli fresco di scudetto, che ha spiegato: “E’ un grandissimo orgoglio sempre essere qui, si respirano sempre energie super positive, c’è prima di tutto grande grande entusiasmo e voglia di stare insieme, di iniziare questo cammino di qualificazione nel migliore dei modi, con grande entusiasmo e grande gioia”.

Cammino di qualificazione che per gli azzurri di Spalletti si aprirà con la sfida alla Norvegia. L’attesa in vista della gara di Oslo, ha svelato Orsolini, “la stiamo vivendo in maniera serena, consapevoli delle nostre qualità e che rappresentiamo un popolo, una nazione che si aspetta tanto, come è giusto che sia, ma anche consapevoli delle nostre qualità e della nostra forza. Sappiamo che sicuramente in Norvegia è una delle partite più toste del girone e faremo di tutto per andare a vincere, perchè l’Italia merita di farlo e di andare a un Mondiale dopo tantissimi anni”.

Orsolini e Raspadori sono reduci entrambi da successi ottenuti con i rispettivi club, Coppa Italia per il Bologna e scudetto per il Napoli. “Quando chiama la Nazionale penso che l’energia, la carica e l’entusiasmo vengano da soli – ha ammesso RaspadoriIo ho vissuto lo scudetto in maniera fantastica, dopo un’annata pazzesca, e da bolognese ho gioito (per la Coppa Italia del Bologna, ndr) anche perchè all’Olimpico c’erano anche tanti miei amici. I successi sono stati il coronamento di una stagione sicuramente tosta, difficile, ma sono traguardi che fanno la storia, che rimangono, che segnano delle annate, lasciano un segno veramente indelebile e poterne far parte penso sia un grande motivo di orgoglio, una grande fortuna, e allo stesso tempo anche bravura perchè sono successi che si costruiscono con il lavoro quotidiano”.

“Noi abbiamo riportato una coppa a Bologna dopo 51 anni, e loro (il Napoli, ndr) hanno vinto il secondo scudetto in tre anni, hanno scritto anche loro pagine indelebili della storia del calcio italiano – ha proseguito Orsolini Quando vieni in Nazionale dopo queste annate sicuramente ti porti dietro un entusiasmo che ti trascina ed è linfa vitale per affrontare queste partite nonostante ci siano state in precedenza delle fatiche. Le motivazioni qui vengono da sole, non c’è bisogno di andarle a trovare di qua o di là, ma penso che ci sia un orgoglio, un senso, uno spirito di appartenenza tale da far scivolare tutto liscio”.

Spalletti, vincitore dello scudetto del Napoli di tre stagioni fa, in riferimento al titolo ottenuto quest’anno dai partenopei “sicuramente ci ha dimostrato di essere veramente felice per noi perchè comunque in generale nelle squadre si creano tanti rapporti importanti e stretti – ha osservato Raspadori – Lui tutto questo lo ha creato vincendo con noi a Napoli insieme a tutto lo staff, è nato veramente un bellissimo rapporto e l’abbiamo visto molto felice per noi, per la gente, la città, perchè lui, come noi, sa cosa significa vincere in una città come Napoli. Come due anni fa è stata una vittoria di tutti, una vittoria che ha trasmesso a tutta l’Italia la bellezza del calcio, la bellezza del gioire insieme, e del soffrire insieme. L’annata è stata fino all’ultimo sofferenza, che alla fine ha fatto aumentare ancora di più il carico di gioia finale”.

Raspadori infine ha parlato anche della gara in programma lunedì 9 giugno prossimo a Reggio Emilia contro la Moldova. “Per me quello è uno stadio fondamentale nel mio percorso perchè il mio esordio in Nazionale è avvenuto lì quando ero a Sassuolo, è stato il culmine di un percorso da quando ero bambino fino a diventare ragazzo, e poi penso di poter dire uomo”.

Quello di Reggio Emilia “sicuramente è uno stadio a cui sono legatissimo sia per il percorso che ho fatto a Sassuolo, sia perchè lì ho fatto anche il mio primo gol in Nazionale ed il mio esordio. A Reggio Emilia ho tanti amici e sicuramente sarà super emozionante tornarci. Spero di poter avere e costruire nuove emozioni e ricordi da ricordare nel tempo”.

– Foto IPA Agency –

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Mattarella alle Forze Armate “Tributo di caloroso affetto per questo 2 giugno”

ROMA (ITALPRESS) – “A margine della tradizionale rassegna militare, che ha accompagnato la celebrazione del settantanovesimo anniversario della nascita della Repubblica, desidero esprimerLe il mio apprezzamento per l’immagine offerta dai reparti impegnati nella manifestazione. La cornice di via dei Fori Imperiali ha sottolineato l’importante anniversario con una significativa partecipazione popolare che ha espresso altresì un tributo di caloroso affetto alle Forze Armate, tangibile segno di gratitudine per l’impegno profuso quotidianamente a servizio della Repubblica, in Patria e all’estero a favore dell’intera comunità internazionale”.

Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Un impegno del quale avvertiamo più che mai l’importanza per concorrere al perseguimento delle condizioni di sicurezza collettiva e sviluppo dei diritti umani, necessarie a garantire una vita dignitosa e una pacifica convivenza tra i popoli. La invito, signor Ministro, a far giungere il mio apprezzamento a tutte le donne e gli uomini della Difesa che, con dedizione e professionalità, hanno contribuito al successo dell’odierna celebrazione”.

– Foto IPA Agency –

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Duplice omicidio a Bologna, un coinquilino il presunto assassino

BOLOGNA (ITALPRESS) – Duplice omicidio a Bologna. Due uomini sono stati trovati morti all’interno del loro appartamento alla Bolognina, una zona poco fuori dal centro storico. I due erano sposati dal 2023 e sarebbero stati uccisi da un terzo uomo al quale avevano subaffittato l’appartamento e che le forze dell’ordine stanno cercando. A dare l’allarme un vicino svegliato questa mattina dalle urla provenienti dalla casa.

– Foto Ufficio stampa Carabinieri –

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Zverev ai quarti del Roland Garros, attesa per Djokovic. Errani-Vavassori in semifinale

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Alexander Zverev approda nei quarti di finale del Roland Garros. Il tennista tedesco, numero 3 del ranking Atp e del tabellone, ha beneficiato negli ottavi del ritiro, sul 6-4 3-0 in proprio favore, dell’olandese Tallon Griekspoor. Per un posto in semifinale Zverev se la vedrà con il vincente del match tra il serbo Novak Djokovic (6) e il britannico Cameron Norrie.

ERRANI-VAVASSORI IN SEMIFINALE DOPPIO

Sara Errani e Andrea Vavassori si qualificano senza giocare per le semifinali del doppio misto al Roland Garros. La coppia emiliano-piemontese, testa di serie numero 3, ha beneficiato nei quarti del ritiro della formazione composta dai britannici NichollsPatten.

– Foto IPA Agency –

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Pubblicato l’avviso di ripartizione di 13 milioni per gli Appennini

ROMA (ITALPRESS) – Come anticipato dal Ministro Santanchè durante l’ultimo incontro del tavolo “Appennini“, è stato pubblicato sul sito del Ministero del Turismo l’avviso contenente le modalità di ripartizione delle risorse, pari a 13 milioni di euro, ai sensi dell’articolo 20 del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113. Queste risorse sono destinate a sostenere il turismo nei comuni situati all’interno dei comprensori e delle aree sciistiche della dorsale appenninica.

“Diamo seguito ai nostri impegni. Mettiamo a disposizione ulteriori 13 milioni per gli Appennini, una regione che sta crescendo sempre di più, ma che ha bisogno di sostegno per sviluppare al massimo le proprie potenzialità turistiche”, ha dichiarato Santanchè.

I beneficiari di questa misura includono gestori di impianti di risalita e innevamento artificiale, maestri e scuole di sci, noleggiatori di attrezzature, agenzie di viaggio, tour operator, stabilimenti termali, strutture ricettive e ristoranti che operano nei comuni della dorsale appenninica.

L’iniziativa si propone di contrastare le riduzioni di ricavi registrate tra novembre 2023 e marzo 2024, confrontando tali dati con lo stesso periodo della stagione 2021-2022. Le domande per accedere al contributo a fondo perduto possono essere presentate dalle ore 12 dell’11 giugno 2025 fino alle ore 12 del 10 luglio.

– Foto IPA Agency –

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A Venezia, Mestre e Favaro Veneto le celebrazioni per il 2 giugno

VENEZIA (ITALPRESS) – Una cerimonia diffusa a Venezia, Mestre e Favaro Veneto per festeggiare il 2 giugno, Festa della Repubblica italiana. Il 79° anniversario dopo il referendum popolare indetto nel 1946 che ha sancito la forma istituzionale dello Stato all’insegna del rinnovamento e della democrazia.

Le celebrazioni sono iniziate questa mattina in piazza San Marco con l’alzabandiera preceduto dall’afflusso e posizionamento dei reparti in Armi, dei Labari delle Associazioni combattentistiche e d’Arma e del Gonfalone di Venezia.

Al momento solenne dell’alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli, eseguito dalla banda musicale del Corpo della Polizia Locale, è seguita la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Presente il prefetto di Venezia, Darco Pellos e le massime autorità civili e militari. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale è intervenuta l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto.

Le celebrazioni sono continuate nel cuore di Mestre, in piazza Ferretto, alla presenza delle Forze dell’Ordine e delle associazioni combattentistiche d’arma. In rappresentanza della città presenti gli assessori alla Coesione sociale Simone Venturini e ai Servizi al cittadino, Laura Besio.

Le commemorazioni a Favaro Veneto hanno preso il via in piazza Pastrello con la cerimonia dell’alzabandiera, accompagnata dalla musica della banda musicale di Tessera. Poi il corteo fino a piazzale Cavalieri della Repubblica dove è stata deposta una corona di alloro al monumento ai Cavalieri dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale era presente il presidente della Municipalità di Favaro Veneto, Marco Bellato. Alle celebrazioni hanno preso parte diversi consiglieri comunali e di Municipalità.

Nel pomeriggio, come da tradizione, al Teatro La Fenice, si terrà il concerto straordinario offerto alla cittadinanza. L’evento, giunto alla sua 19^ edizione, è organizzato in collaborazione con la Prefettura di Venezia, la Regione del Veneto, il Comune di Venezia, la Città metropolitana di Venezia, l’Esercito italiano e la Marina militare. Al pianoforte Gianluca Bergamasco vincitore della 40° edizione del Premio Venezia, organizzata in collaborazione con la Fondazione Amici della Fenice. Alla cerimonia interverrà l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto.

– Foto Ufficio stampa Comune di Venezia –

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Cirio “Nel 2026 la Grecia sarà ospite al Salone del Libro”

TORINO (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio oggi ad Atene per le celebrazioni del 2 giugno e per commemorare Santorre di Santa Rosa, eroe del Risorgimento italiano e dell’indipendenza greca, a 200 anni dalla morte, all’interno delle celebrazioni organizzate dall’ambasciata d’Italia a Zappeion di Atene.Con la vicesindaca di Savigliano, Federica Brizio, e Sergio Soave, storico e studioso dell’800 italiano.

“Ringrazio l’ambasciatore Cuculi per aver risposto positivamente alla mia sollecitazione e per aver organizzato con noi questo importante momento. Nel giorno della festa della nostra Repubblica, è particolarmente significativo ricordare un uomo che ha combattuto per l’indipendenza, in Italia e poi in Grecia. Santorre di Santa Rosa è un grande piemontese e un grande italiano che unisce la storia dei nostri due Paesi, Italia e Grecia. in una parabola avventurosa spinta da un ideale al tempo stesso romantico, modernissimo e profondamente europeo: quello della lotta per la libertà e l’autodeterminazione dei popoli – dichiara il presidente CirioIl Piemonte e la Grecia oggi sono quindi idealmente uniti nel celebrare una figura pronta a sacrificarsi nel nome della libertà e dell’uguaglianza, e di cui ancora oggi abbiamo un grande bisogno”.

Della delegazione piemontese fa parte anche il Comune di Savigliano. “Siamo onorati che il nostro illustre concittadino saviglianese venga ricordato, anche in terra greca, con tanto affetto e tanti onori. Segno questo del profondo spessore umano di Santa Rosa e dell’alto valore del suo operato: insegnamenti di libertà ancora attuali, più che mai, al giorno d’oggi. Nel segno di Santa Rosa e dei suoi ideali, il 2 giugno rinsalderemo i legami con l’amico popolo greco, con il proposito di mai dimenticare ciò per cui l’eroe del Risorgimento si spese” dichiarano il sindaco Antonello Portera e il vicesindaco Federica Brizio.

“A 200 anni dalla morte di Santa Rosa è straordinario che si incontrino le comunità della Grecia e dell’Italia per ricordare un uomo che ha lasciato un messaggio indelebile di libertà e di indipendenza dei popoli” aggiunge Sergio Soave.

Santorre di Santa Rosa cade in battaglia l’8 maggio 1825 nella difesa della piccola isola greca di Sfacteria, oggi nota come Navarino nel Peloponneso. Un drammatico episodio della resistenza del popolo greco nella guerra di indipendenza dall’Impero Ottomano, che avrà termine solo nel 1829.

Nato a Savigliano, nel Cuneese, il 18 novembre 1783 da una famiglia di tradizioni militari, Santorre di Santa Rosa è stato sindaco della sua città. Iscritto alla Carboneria, è fra gli aristocratici piemontesi costretti a fuggire dopo che nel marzo 1821 non ottengono l’appoggio di Carlo Alberto di Savoia per far adottare nel Regno di Sardegna la Costituzione di Cadice del 1812 e fare del Piemonte la prima monarchia costituzionale d’Italia.

Per aperti interessi geopolitici nel Mediterraneo e verso Oriente, sostiene l’indipendenza della Grecia contro l’impero di Costantinopoli. Il 21 aprile 1825 sbarca a Navarino, dove si preparano gli scontri con le armate egiziane di Mehmet Alì, e l’8 maggio viene ucciso dalle fucilate di un soldato.

Già pochi giorni dopo la sua scomparsa, il quotidiano greco “L’amico della legge” dà la notizia della sua scomparsa e ne tesse le lodi per il grande sostegno offerto alla guerra d’indipendenza locale. In mattinata il presidente Cirio ha incontrato ad Atene Jason Fotilas, vice ministro alla Cultura con delega all’editoria.

“Un incontro importante per organizzare le tappe di avvicinamento al maggio 2026, quando la Grecia sarà paese ospite del Salone del Libro di Torino – spiega il presidente della Regione – Con il viceministro abbiamo concordare di fissare quanto prima una riunione con il direttore del Salone Benini, per costruire un progetto che coinvolga anche le università e le scuole. Il rapporto con la Grecia fa parte della formazione di tutti gli studenti italiani, in particolare chi fa studi classici: come Regione siamo disponibili a lavorare per costruire gemellaggi e viaggi studio in questo Paese. Già a settembre il vice ministro sarà in Italia, in Piemonte e a Torino per conoscere il nostro territorio e proseguire le interlocuzioni avviate oggi”.

– Foto Ufficio stampa Regione Piemonte –

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‘Bisogna saper perderè e sogni, Inter travolta dal Psg

Dialogo fra un ferrarista e un interista in una domenica di giugno. Son padre e figlio. Il padre ha appena spento la tv sulla faccia di Leclerc terzo e vede il figlio accasciato sulla poltrona alle sue spalle. “Brutto ritorno da Monaco?” comincia papà. “Brutta andata, inutile, dolorosa, meglio stare a casa…”. “Già. Perdere in casa davanti alla tv è un’altra cosa, io la Ferrari la vedo così da tanti anni…”. “Tu non capisci, una vergogna…”. “Ti abituerai…Io mi sono abituato…Un giornalista una volta scrisse ‘Ferrari rossa di vergognà e il Drake s’arrabbiò. Poi si è abituato anche lui”. Il figlio tace. Poi si scuote: “Hai ragione, pazienza. Non sono mica juventino, loro di finali ne hanno perse sette…”. Toh, una consolazione. E la vita continua.
Oggi succedono cose che sembrano sorprendenti novità. Oggi ci sono narratori la cui memoria può andare indietro al massimo una decina d’anni. E allora la sconfitta dell’Inter col PSG è una vergogna, un’infamia, un’umiliazione, la fine del mondo. Io che ero ad Atene il 25 maggio dell’83 quando la Juve perse con l’Amburgo con il mitico gol di Magath, condivisi il dramma degli sconfitti, più di ventimila tifosi in attesa di un volo che li riportasse in Italia, sembravano vittime di una guerra. Poi si sono abituati…
L’Inter è andata a Monaco con un altro spirito. Era la settima finale, tre vittorie e tre sconfitte, due consecutive made in Inzaghi. Nessun dramma. Come il 31 maggio del 1972 – ricordo bene perchè compivo gli anni, come ieri – quando la splendida Beneamata fu sconfitta dall’Ajax di Crujiff – astro nascente- e collaborò alla nascita di un fenomeno. Scrissi in estasi. Ieri dopo la partita mi hanno chiesto un editoriale. L’ho fatto in pochi minuti: “Pesante sconfitta dell’Inter nella finale di Champions con il PSG, 5 a 0. Partita senza storia. I francesi nettamente superiori. Amen”. Non l’ha pubblicato nessuno. Ho letto dappertutto solo lagrimose o insultanti note per una sconfitta…impossibile. Chi era quell’illuso che cantava “bisogna saper perdere”? Ah, sì, Shel Shapiro. Con Lucio Dalla. Favole.
Io, dopo il tre a zero, quasi in preda a un sonno pacificatore ho fatto un sogno. Ho visto uno di quegli svaccati tifosi francesi lanciare verso il campo una lattina di Cocacola diretta alla testa di Lautaro che crollava come morto, subito attorniato dai colleghi disperati mentre Barella recuperava la lattina e la consegnava all’avvocato Peppino Prisco…
Sì, mi venne in mente quella notte del 20 ottobre 1971 a Moenchengladbach quando il Borussia ne fece 7 e alla fine di tre partite fu sconfitto. Ma mi sono svegliato mentre Luis Enrique – indisponente – correva saltando e gridando come un Tardelli in miniatura. Ed è stato il peggior momento di una banale sconfitta.
Italo Cucci ([email protected])

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Claudio Lippi compie 80 anni

ROMA (ITALPRESS) – Cantante, conduttore radiofonico e televisivo ma, soprattutto, volto amato dal pubblico da più di sessant’anni. È Claudio Lippi che, alla soglia degli 80 anni (li compie il 3 giugno, è nato a Milano nel 1945), ha dichiarato di essere pronto a tornare in tv.

Nell’attesa di rivederlo, ricordiamo i momenti essenziali della sua lunga carriera, iniziata come cantante nei primi anni Sessanta (tra i suoi primi successi c’è “Per ognuno c’è qualcuno”, versione italiana di “Everybody loves somebody” di Dean Martin) e come ospite (prevalentemente canoro) di programmi come “La fiera dei sogni” di Mike Bongiorno e “Settevoci” di Pippo Baudo.

Negli anni Settanta debutta nella conduzione, prima radiofonica e poi televisiva. Si cimenta anche nell’operetta, come protagonista maschile di “No, no, Nanette” accanto a Elisabetta Viviani; al cinema in “Piangeà il telefono”, musicarello nato sulla scia del successo dell’omonimo brano cantato da Domenico Modugno; e nel doppiaggio, prestando la voce ai personaggi maschili della serie animata “Barbapapà”.

Dopo un’esperienza a TeleMilano, Lippi conduce su Raiuno (con Raimondo Vianello) “Sette e mezzo”, il primo quiz in fascia preserale. Negli anni che seguono continua la spola tra Rai e l’allora Fininvest (oggi Mediaset): di qua “Giochi senza frontiere”, di là “Il pranzo è servito”, “Buona Domenica” e “Bellezze al bagno”.

Un breve passaggio su Telemontecarlo (con il programma “Casa! Cosa?”) precede l’arrivo alla conduzione di “Mai dire gol” con la Gialappa’s Band (su Italia 1) rimasta senza Teo Teocoli a causa di un litigio. Gli capita poi di sostituire per un breve periodo Enzo Iacchetti a “Striscia la notizia” e, per un anno, Gerry Scotti a “Passaparola”.

Torna anche al cinema con un piccolo ruolo in “Paparazzi” di Neri Parenti. Dopo altri programmi su Canale 5 (uno per tutti “La sai l’ultima?”, condotto con Natalia Estrada), Lippi torna per una breve parentesi in Rai e, poi, è di nuovo a Mediaset per la conduzione di “Buona Domenica” che, però, lascia dopo sole cinque puntate per divergenze con gli autori. È il 2006 ed è l’inizio di un periodo di stasi in cui appare in tv solo come ospite.

Quattro anni dopo, però, è di nuovo in Rai come presenza fissa ne “La prova del cuoco” e “Seà a casa di Paola”. Seguono il ruolo di giurato a “Tale e quale show” e, poi, quello di concorrente nello stesso programma di Carlo Conti. E, ancora, “La prova del cuoco” sia con la conduzione di Antonella Clerici sia con quella di Elisa Isoardi. Nel 2023, però, viene allontanato dalla Rai, dopo avere criticato l’attuale direttore della Distribuzione Rai Stefano Coletta per avere “fatto lavorare gay e gaie solo per il motivo di esserlo”.

E, come ha dichiarato, sta ancora aspettando che le porte di viale Mazzini si aprano nuovamente. Durante questi anni, Lippi si è sposato tre volte (la prima con Laura Belli, madre di sua figlia Lenni, le altre due entrambe con Kerima Simula, madre della figlia Federica) e ha avuto una lunga relazione con Luana Ravegnini. Nel 2001 ha subito un intervento chirurgico con il quale gli sono stati applicati tre bypass. Nel 1983 aveva già avuto un infarto.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)