lunedì, Dicembre 1, 2025
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Rischi cyber, aumentarne la consapevolezza è una necessità strutturale

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ROMA (ITALPRESS) – “I rischi informatici sono un argomento complesso: il rischio cyber è difficilmente percebile subito. Aumentare la consapevolezza deve essere visto come una misura strutturale necessaria”. Lo ha detto Bernardo Palazzi, Advisor for Awarness Division, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ospite di Focus ESG, format tv dell’Agenzia Italpress.
fsc/gsl

Tennis in lutto: scomparso Nicola Pietrangeli

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ROMA (ITALPRESS) – Il tennis italiano piange la scomparsa della sua icona. E’ morto a 92 anni Nicola Pietrangeli, unico giocatore italiano inserito nella Hall of Fame del tennis mondiale. E’ ancora oggi il primatista mondiale di tutti i tempi in Coppa Davis per partite giocate (164), incontri vinti in singolare (78-32) e in doppio (42-12). Ha formato con Orlando Sirola la coppia più vincente di sempre nella manifestazione (34 successi in 42 partite) ma l’ha vinta solo da capitano, nel 1976. Il suo merito maggiore, ha sempre dichiarato, è stato l’aver portato l’Italia in Cile, aver vinto la partita sul piano diplomatico e politico contro chi spingeva per il boicottaggio come forma di protesta contro il regime del generale Augusto Pinochet.
Campione della “Dolce Vita” resa marchio e identità da Federico Fellini, Pietrangeli è stato considerato fra i dieci migliori tennisti del mondo fra il 1957 e il 1964, quando le classifiche le stilavano i giornalisti.
Ha trionfato due volte al Roland Garros, nel 1959 e 1960, anni in cui è stato indicato come numero 3 del mondo. Ha vinto due volte agli Internazionali d’Italia e vinto complessivamente 48 titoli, ai quali si aggiungono la medaglia d’oro ai IV Giochi del Mediterraneo di Napoli nel 1963 (battendo lo spagnolo Manuel Santana) e quella di bronzo nel doppio insieme a Sirola. Ha conquistato anche la medaglia di bronzo nel singolare maschile al torneo di esibizione di tennis ai Giochi Olimpici di Città del Messico nel 1968. “Se mi fossi allenato di più – ha detto -, avrei vinto di più ma mi sarei divertito di meno”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Addio a Nicola Pietrangeli, l’icona del tennis italiano aveva 92 anni

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ROMA (ITALPRESS) – Il tennis italiano piange la scomparsa della sua icona. È morto a 92 anni Nicola Pietrangeli, unico giocatore italiano inserito nella Hall of Fame del tennis mondiale. E’ ancora oggi il primatista mondiale di tutti i tempi in Coppa Davis per partite giocate (164), incontri vinti in singolare (78-32) e in doppio (42-12). Ha formato con Orlando Sirola la coppia più vincente di sempre nella manifestazione (34 successi in 42 partite) ma l’ha vinta solo da capitano, nel 1976. Il suo merito maggiore, ha sempre dichiarato, è stato l’aver portato l’Italia in Cile, aver vinto la partita sul piano diplomatico e politico contro chi spingeva per il boicottaggio come forma di protesta contro il regime del generale Augusto Pinochet. Campione della “Dolce Vita” resa marchio e identità da Federico Fellini, Pietrangeli è stato considerato fra i dieci migliori tennisti del mondo fra il 1957 e il 1964, quando le classifiche le stilavano i giornalisti.

Ha trionfato due volte al Roland Garros, nel 1959 e 1960, anni in cui è stato indicato come numero 3 del mondo. Ha vinto due volte agli Internazionali d’Italia e vinto complessivamente 48 titoli, ai quali si aggiungono la medaglia d’oro ai IV Giochi del Mediterraneo di Napoli nel 1963 (battendo lo spagnolo Manuel Santana) e quella di bronzo nel doppio insieme a Sirola. Ha conquistato anche la medaglia di bronzo nel singolare maschile al torneo di esibizione di tennis ai Giochi Olimpici di Città del Messico nel 1968. “Se mi fossi allenato di più – ha detto -, avrei vinto di più ma mi sarei divertito di meno”.

BINAGHI “GRAZIE NICOLA, PERDIAMO UN SIMBOLO E IO UN AMICO”

“Oggi il tennis italiano perde il suo simbolo più grande, e io perdo un amico”. Comincia così la lunga lettera-ricordo pubblicata sul sito della Federazione Italiana Tennis e Padel dal presidente Angelo Binaghi. “Nicola Pietrangeli non è stato soltanto un campione: è stato il primo a insegnarci cosa volesse dire vincere davvero, dentro e fuori dal campo. È stato il punto di partenza di tutto quello che il nostro tennis è diventato. Con lui abbiamo capito che anche noi potevamo competere con il mondo, che sognare in grande non era più un azzardo”, ha aggiunto Binaghi. “Quando si parla di Nicola, si pensa subito ai record, alle Coppe Davis, ai titoli e ai trionfi che resteranno per sempre nella nostra storia. Ma la verità è che Nicola era molto di più. Era un modo di essere. Con la sua ironia tagliente, il suo spirito libero, la sua voglia inesauribile di vivere e di scherzare, riusciva a rendere il tennis qualcosa di umano, di vero, di profondamente italiano. Parlare con lui era sempre un piacere e una sorpresa: potevi uscire da una conversazione ridendo a crepapelle o con una riflessione che ti restava dentro per giorni”, ha proseguito il numero uno della FITP.

“Nel mio ufficio c’è una foto a cui tengo moltissimo: io bambino, raccattapalle in una sfida di Coppa Davis a Cagliari, e davanti a me proprio lui, Nicola Pietrangeli. Ogni volta che la guardo, mi sembra di tornare a quel giorno. E mi rendo conto che, in fondo, tutto per me è cominciato lì. Quella foto non è solo un ricordo: è un simbolo. Il simbolo di come un bambino possa innamorarsi di uno sport grazie a chi lo incarna in modo così pieno e naturale. Per me Nicola non era solo il più grande giocatore della nostra storia. Era il tennis, nel senso più profondo del termine”, ha scritto ancora Binaghi. “Gli devo molto, come uomo e come presidente. Non solo per quello che ha fatto per la Federazione e per tutti noi, ma per come lo ha fatto: con stile, con coraggio, con quella sua irriverenza che era il segno dei veri fuoriclasse. A modo suo, Nicola non è mai cambiato: diretto, sincero, incapace di essere banale. Anche quando provocava, lo faceva con un’intelligenza che nasceva dall’amore profondo per il nostro sport”, ha precisato il numero uno della FITP.

“Oggi ci piace pensare che abbia raggiunto in cielo Lea, e che insieme stiano già giocando uno straordinario doppio misto, divertendosi come solo loro sapevano fare. Due icone del tennis italiano, inseparabili anche lassù. Ma per noi che restiamo, è un colpo durissimo. Nel giro di poco più di un anno abbiamo perso due pezzi della nostra anima. Due persone che hanno scritto la nostra storia e che continueranno a ispirarci, ogni giorno, dentro e fuori dal campo”, si legge poi nella lettera odierna. “Ci mancherà la sua voce, ci mancherà il suo sorriso, quella sua capacità di dire sempre quello che pensava, senza paura e senza filtri. Oggi salutiamo un monumento del nostro sport, ma anche un amico vero. Uno di quelli che ti dicono le cose in faccia, che sanno farti arrabbiare e poi ridere un secondo dopo. E questo, nel mondo di oggi, vale più di mille trofei. Grazie, Nicola. Per tutto quello che ci hai dato e per tutto quello che continuerai a rappresentare per il tennis italiano”, ha concluso Binaghi.

LE REAZIONI

“L’Italia piange la scomparsa di Nicola Pietrangeli. Icona del tennis italiano, uno dei più grandi sportivi nazionali del secolo scorso. Il primo azzurro a vincere uno Slam. Sincere condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari. Riposa in pace”. Così Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

“Ci lascia uno dei più grandi tennisti italiani di sempre, il primo azzurro a vincere uno Slam. Una leggenda dello sport nazionale e internazionale. Buon viaggio”. Lo ha scritto Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“La scomparsa di Nicola Pietrangeli addolora profondamente tutto lo sport italiano. Con lui perdiamo non solo un campione straordinario, ma un’icona, un simbolo eterno della sua disciplina. Pietrangeli ha incarnato il tennis italiano: il suo talento, il suo carisma e le sue vittorie hanno attraversato indissolubilmente intere generazioni”. Così il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio. “Con i suoi successi ha portato l’Italia sulla ribalta internazionale, aprendo la strada a una tradizione che oggi continua a brillare grazie anche al solco da lui tracciato. Oggi perdiamo un punto di riferimento assoluto, un ambasciatore autentico dei valori che accomunano il nostro mondo. Alla sua famiglia, al presidente Angelo Binaghi e all’intero movimento del tennis italiano va il cordoglio più sincero mio e del CONI”, ha aggiunto.

“Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis, ci lascia a 92 anni. Primatista assoluto in Coppa Davis e protagonista di tante pagine indimenticabili, il suo ricordo resterà nella memoria di tutti. Alle persone a lui care giungano le mie condoglianze e quelle del Senato della Repubblica”. Questo il messaggio del presidente del Senato, Ignazio La Russa.

“La scomparsa di Nicola Pietrangeli priva il tennis di un protagonista della sua storia. Campione straordinario, autore di imprese indimenticabili, resterà un punto di riferimento per intere generazioni. Il mio pensiero va ai familiari, agli amici e al mondo del tennis, che oggi piange un suo esponente eccellente”. Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Scoperti a Caltanissetta 74 indebiti percettori del Rdc per circa 400mila euro

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CALTANISSETTA (ITALPRESS) – I Finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno recentemente concluso un’indagine in materia di spesa pubblica, denunciando 74 soggetti che hanno indebitamente percepito il “Reddito di Cittadinanza” per circa 400 mila euro. Il servizio nasce da una mirata attività informativa del Gruppo di Gela che ha individuato una platea di soggetti che hanno omesso di dichiarare situazioni soggettive costituenti cause di esclusione dall’accesso alla particolare misura di sostegno. Partendo da tale evidenza, le Fiamme Gialle hanno avviato mirati controlli sulla posizione di circa 100 nuclei familiari, finalizzati alla verifica dei requisiti richiesti dalla specifica normativa.

Le attività investigative hanno consentito di individuare e deferire alla locale Procura della Repubblica 74 soggetti, per i quali vale la presunzione di innocenza, residenti principalmente nei comuni di Gela e Niscemi, che hanno richiesto e indebitamente percepito il reddito di cittadinanza. I controlli hanno permesso di rilevare diverse irregolarità e falsità attestate nelle richieste rivolte all’INPS. In particolare, tra i soggetti denunciati risultano cittadini extracomunitari privi del requisito di permanenza quinquennale nel territorio nazionale, cittadini proprietari di veicoli di “grossa cilindrata” e soggetti con precedenti penali, anche in materia di criminalità organizzata.

Le indagini svolte, che hanno riguardato il monitoraggio di contributi erogati per circa 900 mila euro, si sono concluse con la quantificazione di somme indebitamente percepite per un totale di circa 400 mila euro e la relativa segnalazione all’Istituto Previdenziale preposto all’erogazione del sussidio, che ha provveduto al blocco di ulteriori importi indebitamente richiesti per circa mezzo milione di euro.

foto: ufficio stampa Guardia di Finanza

(ITALPRESS).

Emma Bonino ricoverata all’ospedale Santo Spirito di Roma

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ROMA (ITALPRESS) – Emma Bonino ricoverata all’ospedale Santo Spirito di Roma in seguito a un malore. L’ex ministra degli Affari Esteri, secondo quanto si apprende da fonti di +Europa, sarebbe vigile e la situazione, in attesa del bollettino medico che dovrebbe arrivare questa mattina, sarebbe sotto controllo. Emma Bonino, 77 anni, nell’ottobre 2024 era stata ricoverata per problemi respiratori e in precedenza ha sconfitto un tumore.

– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Vittoria e sorpasso, il Napoli vince 1-0 a Roma e torna in vetta

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ROMA (ITALPRESS) – Il Napoli batte la Roma 1-0 all’Olimpico ed effettua il sorpasso in vetta sui giallorossi, raggiungendo il Milan a quota 28 punti. E’ una rete di Neres nel primo tempo a regalare agli uomini di Antonio Conte un successo che ha un grande impatto sull’autostima dopo le recenti difficoltà in trasferta. Esce ridimensionata invece la squadra di Gian Piero Gasperini, capolista solitaria dopo 12 giornate come non accadeva dalla stagione 2013/14. La Roma è timida e imprecisa e di fatto fallisce l’ennesimo esame di maturità in uno scontro diretto. Nel primo tempo il Napoli domina infatti sia la voce del possesso palla (62%) che quella di passaggi riusciti (258 contro 153). La Roma imposta la sua partita sulle preventive, ma Mancini e Ndicka vanno spesso in affanno contro i rapidi attaccanti partenopei. Al 36′ arriva il vantaggio del Napoli proprio con una transizione: Hojlund riesce a girarsi e lanciare Neres che brucia nell’allungo Mancini e davanti a Svilar firma l’1-0. Nei primi 45 minuti della Roma c’è poco: Soulè ci prova con un sinistro a giro fuori misura, mentre Mancini non impensierisce Milinkovic-Savic con un tiro strozzato.
All’intervallo Gritti, il vice allenatore giallorosso che sostituisce lo squalificato Gasperini, si gioca subito un cambio: fuori Ferguson, dentro Baldanzi. Per vedere in campo Dybala bisogna aspettare invece il 61′: l’argentino prende il posto del connazionale Soulè, mentre El Aynaoui – reduce dal gol in Europa League contro il Midtjylland – fa rifiatare l’ammonito Cristante. Nonostante la qualità dei cambi però la Roma continua a sbagliare tanti disimpegni. Ci prova Pellegrini al 77′, ma il destro è alto. Le ultime mosse della Roma sono Bailey ed El Shaarawy. Nel finale arriva l’unica chance da gol dei padroni di casa: Dybala ispira Baldanzi che calcia col piede debole, ma trova la risposta di Milinkovic-Savic. E’ l’unico brivido per un Napoli che si riprende il primato in vista del big match con la Juventus del grande ex Spalletti.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

Vittoria e sorpasso, il Napoli vince 1-0 a Roma e torna in vetta

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ROMA (ITALPRESS) – Il Napoli batte la Roma 1-0 all’Olimpico ed effettua il sorpasso in vetta sui giallorossi, raggiungendo il Milan a quota 28 punti. E’ una rete di Neres nel primo tempo a regalare agli uomini di Antonio Conte un successo che ha un grande impatto sull’autostima dopo le recenti difficoltà in trasferta. Esce ridimensionata invece la squadra di Gian Piero Gasperini, capolista solitaria dopo 12 giornate come non accadeva dalla stagione 2013/14. La Roma è timida e imprecisa e di fatto fallisce l’ennesimo esame di maturità in uno scontro diretto. Nel primo tempo il Napoli domina infatti sia la voce del possesso palla (62%) che quella di passaggi riusciti (258 contro 153). La Roma imposta la sua partita sulle preventive, ma Mancini e Ndicka vanno spesso in affanno contro i rapidi attaccanti partenopei. Al 36′ arriva il vantaggio del Napoli proprio con una transizione: Hojlund riesce a girarsi e lanciare Neres che brucia nell’allungo Mancini e davanti a Svilar firma l’1-0. Nei primi 45 minuti della Roma c’è poco: Soulè ci prova con un sinistro a giro fuori misura, mentre Mancini non impensierisce Milinkovic-Savic con un tiro strozzato.
All’intervallo Gritti, il vice allenatore giallorosso che sostituisce lo squalificato Gasperini, si gioca subito un cambio: fuori Ferguson, dentro Baldanzi. Per vedere in campo Dybala bisogna aspettare invece il 61′: l’argentino prende il posto del connazionale Soulè, mentre El Aynaoui – reduce dal gol in Europa League contro il Midtjylland – fa rifiatare l’ammonito Cristante. Nonostante la qualità dei cambi però la Roma continua a sbagliare tanti disimpegni. Ci prova Pellegrini al 77′, ma il destro è alto. Le ultime mosse della Roma sono Bailey ed El Shaarawy. Nel finale arriva l’unica chance da gol dei padroni di casa: Dybala ispira Baldanzi che calcia col piede debole, ma trova la risposta di Milinkovic-Savic. E’ l’unico brivido per un Napoli che si riprende il primato in vista del big match con la Juventus del grande ex Spalletti.
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In Florida i colloqui sull’Ucraina, Rubio “Progressi, ma ancora molto lavoro da fare”

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo la prima giornata di colloqui a Miami con i negoziatori ucraini, il segretario di Stato degli Usa, Marco Rubio ha affermato che sono stati fatti progressi negli sforzi per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina, ma che “c’è ancora molto lavoro da fare”. Secondo quanto riporta la Cnn, Rubio ha sottolineato che la Russia dovrà intervenire sui punti critici quando una delegazione statunitense visiterà Mosca questa settimana.

L’incontro con gli alti funzionari statunitensi è stato “produttivo e positivo”, ha detto il capo negoziatore dell’Ucraina, Rustem Umerov, parlando con i giornalisti dopo la prima giornata di colloqui a Miami.
Umerov ha ribadito “tre priorità chiave: pace, sicurezza e prosperità dell’Ucraina”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Kossounou e Lookman: l’Atalanta ritrova la vittoria, viola ancora ko

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BERGAMO (ITALPRESS) – L’Atalanta torna a vincere in campionato dopo due mesi di astinenza: finisce 2-0 il match contro la Fiorentina, decisive le reti di Kossounou e Lookman. Seconda vittoria casalinga in Serie A per i bergamaschi, i viola non riescono ancora a ottenere i tre punti. E la situazione si fa pesante, quella contro il Sassuolo diventa già una gara da dentro o fuori. I nerazzurri, saliti ora in undicesima posizione, giocheranno invece in casa del Verona.
L’ex Palladino (nella stagione scorsa ha guidato i gigliati) ha schierato lo stesso attacco visto a Francoforte, con Scamacca unica punta supportato da De Ketelaere e Lookman. Diversi i cambi per Vanoli, che rispetto alla sconfitta contro l’Aek ha schierato Kean e l’ex Piccoli in attacco, entrambi nel mirino del commissario tecnico Gennaro Gattuso (sugli spalti della New Balance Arena). I viola sono partiti col piede premuto sull’acceleratore, la doppia occasione delle due punte è stata neutralizzata da Carnesecchi, reattivo soprattutto sul secondo tap-in nei pressi dell’area piccola.
La Dea ha tentato di gestire il possesso, De Ketelaere è stato tra i più pericolosi, decisivi i due interventi di De Gea che hanno mantenuto il punteggio sullo 0-0. Il vantaggio dei bergamaschi si è concretizzato al 41′ quando Kossounou, su un tiro-cross, ha beffato l’estremo difensore spagnolo. Una rete che ha tagliato le gambe alla squadra di Vanoli, nella ripresa la timida reazione non è bastata per evitare il 2-0 di Lookman, arrivato dopo l’ennesima parata dello stesso De Gea. Gli ospiti si sono affidati a Sohm, il tiro dello svizzero è stato però deviato in angolo da Zappacosta. Di mezzo anche la sfortuna, con Kean che ha colpito il palo su un traversone di Mandragora. Nel finale festa per giocatori e tifosi bergamaschi, tutt’altra atmosfera in casa viola con i calciatori che sotto la curva ospite hanno avuto un confronto con i sostenitori al seguito della squadra e con Dzeko che, con tanto di megafono, ha parlato ai tifosi chiedendone il sostegno. Mercoledì i bergamaschi giocheranno gli ottavi di Coppa Italia contro il Genoa (alle 15), la Fiorentina giocherà invece il 27 gennaio contro il Como.
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(ITALPRESS).

Kossounou e Lookman: l’Atalanta ritrova la vittoria, viola ancora ko

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BERGAMO (ITALPRESS) – L’Atalanta torna a vincere in campionato dopo due mesi di astinenza: finisce 2-0 il match contro la Fiorentina, decisive le reti di Kossounou e Lookman. Seconda vittoria casalinga in Serie A per i bergamaschi, i viola non riescono ancora a ottenere i tre punti. E la situazione si fa pesante, quella contro il Sassuolo diventa già una gara da dentro o fuori. I nerazzurri, saliti ora in undicesima posizione, giocheranno invece in casa del Verona.
L’ex Palladino (nella stagione scorsa ha guidato i gigliati) ha schierato lo stesso attacco visto a Francoforte, con Scamacca unica punta supportato da De Ketelaere e Lookman. Diversi i cambi per Vanoli, che rispetto alla sconfitta contro l’Aek ha schierato Kean e l’ex Piccoli in attacco, entrambi nel mirino del commissario tecnico Gennaro Gattuso (sugli spalti della New Balance Arena). I viola sono partiti col piede premuto sull’acceleratore, la doppia occasione delle due punte è stata neutralizzata da Carnesecchi, reattivo soprattutto sul secondo tap-in nei pressi dell’area piccola.
La Dea ha tentato di gestire il possesso, De Ketelaere è stato tra i più pericolosi, decisivi i due interventi di De Gea che hanno mantenuto il punteggio sullo 0-0. Il vantaggio dei bergamaschi si è concretizzato al 41′ quando Kossounou, su un tiro-cross, ha beffato l’estremo difensore spagnolo. Una rete che ha tagliato le gambe alla squadra di Vanoli, nella ripresa la timida reazione non è bastata per evitare il 2-0 di Lookman, arrivato dopo l’ennesima parata dello stesso De Gea. Gli ospiti si sono affidati a Sohm, il tiro dello svizzero è stato però deviato in angolo da Zappacosta. Di mezzo anche la sfortuna, con Kean che ha colpito il palo su un traversone di Mandragora. Nel finale festa per giocatori e tifosi bergamaschi, tutt’altra atmosfera in casa viola con i calciatori che sotto la curva ospite hanno avuto un confronto con i sostenitori al seguito della squadra e con Dzeko che, con tanto di megafono, ha parlato ai tifosi chiedendone il sostegno. Mercoledì i bergamaschi giocheranno gli ottavi di Coppa Italia contro il Genoa (alle 15), la Fiorentina giocherà invece il 27 gennaio contro il Como.
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