giovedì, Dicembre 4, 2025
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Si è chiuso a Manama il 46esimo vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo

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MANAMA (BAHREIN) (ITALPRESS) – Si è conclusa oggi in Bahrein la 46esima sessione del Consiglio Supremo del Consiglio di Cooperazione per gli Stati Arabi del Golfo (CCG), presieduta da Sua Maestà il Re Hamad bin Isa Al Khalifa. Al vertice hanno partecipato i capi di Stato e di governo di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Qatar e Oman, oltre al segretario generale Jasem Mohamed Al-Budaiwi. Il comunicato finale, lungo e dettagliato, ha toccato tutti i principali dossier regionali e internazionali, confermando la linea tradizionale del CCG su sicurezza collettiva, integrazione economica e posizioni politiche comuni. Tra i punti principali: Confermata la presidenza di turno del Bahrein per il 2026 e approvata la proposta di programma di lavoro presentata dal Regno. Ribadito che la sicurezza delle sei monarchie è indivisibile e che qualsiasi aggressione a uno Stato membro è considerata aggressione a tutti, con riferimento esplicito all’accordo di difesa comune. Approvati passi concreti verso l’unione doganale completa (piattaforma di scambio dati doganali operativa dal secondo semestre 2026) e istituita la nuova Autorità per l’Aviazione Civile del Golfo (sede ad Abu Dhabi). Forte sostegno al cessate-il-fuoco permanente a Gaza, elogio per il ruolo di mediazione di Qatar, Egitto, Turchia e Stati Uniti e per l’accordo raggiunto a Sharm el-Sheikh (ottobre 2025) e il successivo risoluzione ONU 2803.

Il CCG appoggia la creazione del Consiglio per la Pace come organo transitorio di governance e ricostruzione di Gaza e insiste sull’applicazione della soluzione dei due Stati. Riaffermato il pieno sostegno alla sovranità degli Emirati Arabi Uniti sulle tre isole (Greater Tunb, Lesser Tunb e Abu Musa) occupate dall’Iran, condannate le recenti attività iraniane (costruzioni, esercitazioni militari, dichiarazioni ufficiali) e chiesto a Teheran di risolvere la disputa tramite negoziati diretti o Corte Internazionale di Giustizia. Confermata la proprietà esclusiva saudita-kuwaitiana del giacimento di Durra e respinte categoricamente pretese di terzi.

Posizioni ferme su Yemen (sostegno al Consiglio Presidenziale e al processo ONU), Sudan, Siria (sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale), Libano (richiesta di applicazione integrale della risoluzione 1701) e sostegno alla marocchinità del Sahara. Il vertice ha inoltre salutato i recenti successi diplomatici dei Paesi membri (mediazione Qatar in Congo, Arabia Saudita in Ucraina e Sudan, Emirati tra Azerbaijan e Armenia) e rafforzato le partnership strategiche con Stati Uniti, Unione Europea, ASEAN, Cina e numerosi altri attori. La prossima 47 sessione si terrà nel 2026 in Arabia Saudita.

– foto di repertorio IPA Agency –

(ITALPRESS).

A2A lancia il piano di transizione climatica verso il Net Zero al 2050

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MILANO (ITALPRESS) – A2A ha presentato a Milano il suo primo Piano di Transizione Climatica che definisce target, leve operative e strumenti finanziari per guidare il percorso di decarbonizzazione del Gruppo verso l’obiettivo del Net Zero al 2050. Il documento strategico, dinamico e trasparente, verrà aggiornato annualmente in parallelo e assoluto coordinamento con il Piano Industriale, così da riflettere costantemente l’evoluzione degli scenari energetici e macroeconomici.
f28/mgg/azn

Ismea, l’Italia conferma la leadership agroalimentare in Europa

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ROMA (ITALPRESS) – Un settore trainante per l’economia italiana, protagonista in Europa e capace di reagire ai numerosi shock esterni. È il quadro dell’agroalimentare italiano tracciato da Ismea nel suo Rapporto annuale. L’Italia è il primo paese in Europa per valore aggiunto agricolo: 44,4 miliardi di euro, un dato in forte crescita. Inoltre vanta la ladership mondiale per prodotti DOP e IGP, e un’occupazione agricola in crescita.
mec/sat/gtr

A Vienna in mostra capolavori della Città Proibita cinese

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VIENNA (AUSTRIA) (XINHUA/ITALPRESS) – Una mostra dedicata all’arte della Città Proibita cinese si è aperta martedì al Kunsthistorisches Museum di Vienna, esplorando i parallelismi e le contrapposizioni tra Oriente e Occidente nelle loro espressioni artistiche relative al potere, alla cultura e agli ideali di vita.

Intitolata “Arte ed estetica della Città Proibita cinese”, la mostra speciale presenta 76 capolavori provenienti dal Museo del Palazzo di Pechino, la maggior parte dei quali esposti per la prima volta in Europa.

Il Museo del Palazzo è un museo leader a livello mondiale con una collezione assolutamente straordinaria, parte della quale è visibile qui, ha dichiarato Jonathan Fine, direttore del Kunsthistorisches Museum.

Le opere esposte includono giade, porcellane, reperti laccati e smaltati e orologi, riflettendo i risultati artistici e tecnici dell’arte e dell’artigianato cinesi di corte del XVIII secolo.

Il pezzo forte della mostra è uno scettro ruyi in filigrana di bronzo dorato con intarsi in giada. Il reperto dimostra non solo l’eccezionale maestria della filigrana cinese, ma racchiude anche un significato di buon auspicio, “felicità e benedizione”.

“Questo evento è un’attività culturale di punta per celebrare il 55esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Cina e Austria nel 2026”, ha dichiarato l’ambasciatrice cinese in Austria, Qi Mei. Qi ha aggiunto che la mostra riflette l’amicizia duratura tra le due nazioni, un legame che risale all’antica Via della seta.

Liu Zhenghong, vice direttore del Dipartimento di Storia della Corte del Museo del Palazzo, ha affermato che Vienna rimane una delle capitali culturali d’Europa e che questa mostra crea un ponte culturale tra la città austriaca e la Città Proibita. Liu ha espresso l’auspicio di ulteriori scambi e cooperazione tra il Museo del Palazzo e le istituzioni internazionali.

Curata congiuntamente dal Museo del Palazzo e dal Kunsthistorisches Museum, la mostra rimarrà aperta fino al 6 aprile 2026.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

Cina, imprese little giant in forte crescita grazie all’innovazione

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Negli ultimi anni la Cina ha registrato un aumento delle sue imprese “little giant”, a testimonianza della crescente spinta del Paese a promuovere aziende guidate dall’innovazione.

Secondo il ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione, il numero di queste imprese – una designazione per le piccole e medie imprese (PMI) di alto livello con grande potenziale di crescita, tecnologia avanzata e forte competitività di mercato – è passato da oltre 5.000 a più di 17.600 durante il periodo del 14esimo Piano quinquennale (2021-2025).

Le imprese “little giant” si distinguono per la loro forte attenzione all’innovazione. Nel 2024, queste aziende hanno investito in media più di 30 milioni di yuan (oltre 4,24 milioni di dollari) in ricerca e sviluppo.

Spesso descritte come campioni di nicchie di singoli prodotti e fornitori specializzati, queste imprese svolgono un ruolo importante nel migliorare la resilienza e la competitività delle catene industriali e di approvvigionamento.

Più del 60% di queste aziende è radicato nelle fondamenta industriali, e quasi l’80% opera in punti critici delle catene di approvvigionamento. Circa il 90% rifornisce direttamente almeno tre grandi imprese nazionali o internazionali, e quasi 6.000 stanno espandendosi in settori all’avanguardia come le tecnologie quantistiche.

Gli esperti ritengono che l’ascesa di queste PMI specializzate e sofisticate rifletta come l’innovazione sia diventata la loro principale base competitiva e un motore cruciale per la più ampia crescita economica della Cina.

Pur rappresentando solo il 3,5% delle PMI industriali cinesi di dimensioni superiori a quelle designate, queste contribuiscono al 9,6% dei ricavi operativi totali e al 13,7% degli utili.

Guardando al futuro, la “promozione della crescita delle PMI che utilizzano tecnologie specializzate e sofisticate per produrre articoli nuovi e unici” è stata inserita nelle raccomandazioni del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese per la formulazione del 15esimo Piano quinquennale (2026-2030), presentate in ottobre.

Li Lecheng, ministro dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione, ha affermato che il governo rafforzerà ulteriormente il ruolo delle imprese come principali innovatori, aumenterà il contributo delle aziende di alta qualità alla resilienza delle catene di approvvigionamento e migliorerà l’ambiente imprenditoriale.

Le priorità politiche includono un migliore allineamento tra innovazione ed ecosistemi industriali, lo sfruttamento di politiche fiscali e l’espansione del sostegno finanziario mirato, secondo Li.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

IA e paura del futuro, Metzl “Usare superpoteri per costruire un mondo migliore”

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nel cuore dell’Upper East Side di Manhattan, al Vaporetto di Antonucci Café – da anni punto di riferimento della comunità italiana a New York – si è tenuto un incontro sul futuro dell’umanità. L’occasione era la presentazione dell’edizione italiana del nuovo libro di Jamie Metzl, ex diplomatico che si è trasformato in uno dei più autorevoli futurologi americani, pensatore globale e autore tra i più seguiti negli Stati Uniti quando si parla di genetica, biotecnologie e intelligenza artificiale. Invitati da Francesco e Virgilia Antonucci, gli ospiti hanno partecipato a una cena intima per celebrare l’uscita di “La riprogrammazione della vita” (Luiss University Press, 2025), traduzione del suo bestseller “Superconvergence: How the Genetics, Biotech, and AI Revolutions Will Transform Our Lives, Work, and World”. Durante la serata Metzl ha firmato copie del volume e discusso con il pubblico composto interamente da giornalisti italiani sulle implicazioni – straordinarie e inquietanti – della rivoluzione in corso.
In questa intervista video per Italpress, realizzata proprio all’interno del Vaporetto, Metzl affronta la domanda che più inquieta il nostro tempo: dobbiamo essere ottimisti o spaventati dal futuro? Secondo lui entrambe le cose, perché l’umanità oggi possiede “superpoteri” in grado sia di migliorare il mondo sia di distruggerlo. Per questo, ci spiega, è indispensabile investire nelle fondamenta di un futuro migliore, assumendoci tutti la responsabilità del nostro ruolo.
Metzl parla anche di Italia: dalle sue presentazioni a Roma e Milano, all’importanza delle tradizioni culturali italiane come bussola identitaria in un’epoca dominata dall’innovazione. E quando gli chiediamo quale consiglio darebbe alla premier Giorgia Meloni, non esita a rispondere: maggiore apertura verso il futuro dell’agricoltura – compresa la carne coltivata – e valorizzazione ancora più forte della creatività e dello stile italiano, oggi “più necessari che mai” in quella che definisce una nuova era non dell’IA, ma degli “umani più IA”.

xo9/fsc/gtr
(Video di Stefano Vaccara)

Vino, Spiriti e Aceti: La Filiera Italiana Resiste

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ROMA (ITALPRESS) – Nonostante dazi, consumi altalenanti e incertezza globale, il settore italiano di vini e spiriti non arretra. Lo confermano i dati dell’Osservatorio Federvini, realizzato da Nomisma e TradeLab, che, analizzando l’andamento dei primi 9 mesi del 2025, racconta un 2025 più solido del previsto. Nonostante lo scenario complesso, le imprese italiane riescono a consolidare i mercati chiave e a crescere su nuove direttrici, adattandosi ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori. Sul fronte dell’export, gli Stati Uniti restano il mercato più delicato: dopo l’ondata di acquisti registrata a inizio anno per anticipare i dazi, le importazioni rallentano e segnano un -4,8% per il vino e un -5% per gli spiriti. Un assestamento atteso, spiegano gli analisti, che riguarda l’intero settore globale. Nonostante la frenata, il Made in Italy regge meglio dei concorrenti: l’export vinicolo cala del 2%, meno di Francia e Cile. A compensare le difficoltà americane arrivano nuove direttrici di crescita. Germania e Brasile aumentano gli acquisti di vino italiano di quasi il 9%, mentre il segmento degli aceti trova un forte rilancio in Corea del Sud, Cina e Canada. Bene anche gli spiriti in Asia: la domanda cresce in Giappone e Canada e fa un balzo eccezionale in Cina, con +94% nei primi nove mesi dell’anno. Stabilità e segnali di vivacità anche in Italia. Nei supermercati, il comparto dei vini cresce dello 0,9%, trainato da bollicine e spumanti, sempre più presenti nelle scelte dei consumatori. Positivi anche i risultati degli spiriti, sostenuti soprattutto dagli aperitivi alcolici e dai distillati. In aumento anche gli aceti, con l’Aceto Balsamico di Modena e l’aceto di mele in testa.
mgg/azn