Buona fine buon principio
(Articolo di Giovanni Bertacche sulla fine dell’anno da Vicenza In Centro n.12-2025).
La fine non è che un nuovo inizio. Un tempo si augurava “buona fine buon principio” senza distacco né distinzione. In questa locuzione augurale si annunciava la continuità, del tempo, dell’età, della vita. Accanto a noi, persone singole, organizzazioni sociali, da quelle più propriamente istituzionali, il Comune, la Provincia, la Regione, lo Stato, la comunità internazionale alle associazioni, gruppi, compagnie, cui aderire spontaneamente. Tra queste la nostra Vicenza in Centro che nel prossimo anno compirà i suoi primi 15 anni dalla fondazione. Avremo modo di ricordare quanto compiuto, accaduto, vissuto, ma non per rimpiangere o per festeggiare bensì per porci delle domande: cosa vogliamo che sia, o meglio che cosa si ripromette per il futuro il nostro sodalizio. Sì, così è stato finora il nostro stare insieme, in movimento, e così vogliamo che sia. Verso nuovi traguardi. A cominciare dallo Studio internazionale di architettura, onde offrire nuove prospettive al nostro territorio. Già la prima università americana si è insediata nel cuore della nostra città e questo porterà grandi novità anche per il nostro progetto. Intanto il 2026 ricorda due eventi, i trent’anni dalla seconda iscrizione Unesco della città di Vicenza e i sei secoli dalle apparizioni sul Monte Berico. Per parte nostra, volendo riunire i due eventi abbiamo chiesto una terza iscrizione Unesco della città di Vicenza. In questo caso perché siano dichiarate patrimonio dell’umanità le chiese di Monte Berico, San Lorenzo, Santa Corona e l’Araceli. Sono questi i quattro monumenti alquanto significativi della nostra storia che devono richiamare l’attenzione dei cittadini prim’ancora dei turisti. Questo vuole essere l’inizio del nuovo ciclo del sodalizio cui apparteniamo. Avanti tutta!
Giovanni Bertacche
Spalletti “Juve deve essere bella e vincente”, ma Vlahovic ko 2-3 mesi
TORINO (ITALPRESS) – “Bisogna essere belli e vincenti. Soprattutto belli perchè qui c’è un pubblico dal palato fine. Vincere non basta, c’è questa esigenza di giocare bene ed essere belli, cercheremo di fare tutte e due le cose. Intanto vinciamo le partite, poi proveremo ad aggiungere qualcos’altro”. E’ questa la Juve su cui Luciano Spalletti sta lavorando e che domani inizierà il suo cammino in Coppa Italia, ospitando allo Stadium l’Udinese negli ottavi. “Bisogna aspettarsi dei cambi, sabato abbiamo fatto fatica a livello sia mentale che fisico e siccome tutto il gruppo sta lavorando in maniera corretta, è giusto dare spazio ad altri. Per domani faremo però una formazione per vincere una partita che sarà difficile, contro un avversario che poche settimane fa qui ha avuto anche la possibilità di pareggiare”. Testa dunque solo all’Udinese e guai a pensare al big match di domenica a Napoli. “In questo momento sono tutti test significativi e dobbiamo pensare a questa, perchè ci darebbe qualche certezza in più per affrontare le prossime”, avverte il tecnico bianconero, soddisfatto però dei segnali di crescita. “Si sta progredendo, i ragazzi ascoltano volentieri. Contro il Cagliari le ho viste 2-3 belle cose: in occasione del secondo gol di Yildiz la palla si è mossa bene. Ci siamo preparati delle situazioni importanti, poi nel finale ci è venuta un pò d’ansia, sembrava che non volessimo la palla, e bisogna lavorare per migliorare. C’è grandissima disponibilità, attenzione, vedo girare meglio la palla. Sono molto fiducioso di poter trovare delle soluzioni, perchè il previsto diventi imprevisto”. Domani mancherà Perin, anche se sulle gerarchie in porta Spalletti precisa che “per me Di Gregorio è il titolare. Perin è importante anche come uomo spogliatoio, è un influencer nello spogliatoio, lo seguono, e mi piace avere un Mattia collaboratore in questa maniera qui”. Ma soprattutto non ci sarà Dusan Vlahovic, atteso da un lungo stop per una lesione di alto grado della giunzione muscolo-tendinea dell’adduttore lungo di sinistra. “Secondo me 2-3 mesi passano, poi il medico saprà essere più preciso. Il calcio è un pallone che gira e nel suo rotolarsi mette a disposizione occasioni. Tutto sta nel saperle cogliere ma avrei preferito averlo a disposizione, era concentrato nel far bene, era molto dentro la squadra”. Spalletti non esclude anche l’impiego di Yildiz come centravanti: “Per giocatori di quella qualità, se li avvicini al pollaio, diventa più facile metterli nelle condizioni di tirare in porta, buttano via meno roba”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Congresso Usa, i repubblicani stringono il cerchio su Trump per il caso Hegseth
di Stefano Vaccara
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Lo scoop del Washington Post sulle operazioni letali ordinate nel Mar dei Caraibi sta producendo un effetto politico che fino a poche settimane fa sembrava impensabile: i repubblicani del Congresso stanno stringendo il cerchio su Donald Trump.
L’inchiesta del quotidiano – secondo cui il segretario alla Difesa Pete Hegseth avrebbe impartito l’ordine di “uccidere tutti” dopo un primo attacco fallito contro un’imbarcazione di presunti narcotrafficanti venezuelani – ha spinto sia la Camera sia il Senato, entrambi a maggioranza GOP, ad aprire indagini parallele e bipartisan. È un segnale politico forte e chiaro.
La ragione principale è che Trump, ogni giorno che si avvicina alle elezioni del novembre 2026, sta diventando una zavorra per le speranze dei repubblicani di confermare i loro seggi. L’economia non sta migliorando e chi aveva votato Trump nella speranza di un calo del costo della vita oggi esprime frustrazione. I prezzi nei supermercati e nei mall restano alti e – soprattutto – sempre più americani stanno realizzando che i dazi voluti da Trump non li stanno pagando i Paesi esteri, ma loro stessi, sotto forma di rincari su prodotti di largo consumo, dall’alimentare all’elettronica.
Il malcontento economico ha fatto scendere i consensi: le recenti elezioni di inizio novembre hanno battuto i record nel distacco di voti tra governatori democratici vincenti e repubblicani sconfitti, con anche Trump ai minimi nei sondaggi. Nel GOP cresce il timore di una valanga democratica tra un anno, capace di travolgere la loro maggioranza parlamentare.
In questo contesto, lo scoop del Washington Post è arrivato nel momento peggiore per la Casa Bianca. Il fatto che il quotidiano torni, con il suo scoop, a onorare quella gloriosa testata che con il Watergate defenestrò un presidente popolare come Nixon – e dopo mesi in cui il proprietario Jeff Bezos gli aveva messo la museruola nel confrontarsi con Trump – può essere letto come un segnale di via libera: perfino Bezos sembra aver capito che per Trump potrebbe essere “l’inizio della fine”, e che il giornale può tornare al suo ruolo originario di mastino a guardia del potere.
Il Congresso quindi ha agito subito. Le commissioni Forze Armate di Camera e Senato hanno annunciato “rigorose indagini” sugli attacchi del 2 settembre, in cui – secondo le ricostruzioni – un primo strike contro una presunta barca della droga lasciò due sopravvissuti, poi uccisi da un secondo missile. Alcuni giuristi hanno definito questa eventualità, se confermata, un potenziale crimine di guerra.
Il senatore democratico Mark Kelly – che Trump e Hegseth avevano accusato di sedizione per un video in cui, con altri legislatori, spronava i militari USA a non rispettare ordini illegali – ha dichiarato alla CNN: “Se le informazioni sono accurate, sembrerebbe configurarsi un crimine di guerra”.
Altri esperti ricordano che, non essendoci formalmente uno stato di guerra tra Stati Uniti e Venezuela, non si potrebbe parlare di “war crime”, ma si tratterebbe invece di omicidio a tutti gli effetti. E se il Congresso dovesse accertare che l’ordine è partito davvero da Hegseth, l’impeachment per il segretario alla Difesa sarebbe inevitabile.
Un rischio enorme per Trump, che potrebbe decidere di sacrificarlo prima che un processo del genere diventi una vera e propria “prova generale” per un procedimento contro lo stesso presidente. Trump, dal canto suo, sull’Air Force One ha finora difeso Hegseth: “Ha detto che non è avvenuto e gli credo. Indagheremo”.
Ma indebolito dall’economia, dal caso Epstein Files e dai sondaggi in caduta, Trump potrebbe rendersi conto che sta diventando una zavorra per il partito. La votazione congiunta delle due Camere sul rilascio dei documenti Epstein – evento rarissimo – è stato il primo avvertimento. L’inchiesta su Hegseth potrebbe diventare il secondo.
Il timore, ormai diffuso, è che la somma di inflazione, dazi, scandali e incoerenze – anche nella politica estera – possa affondare non solo la Casa Bianca, ma tutto il partito. Per questo, da Capitol Hill filtrano segnali chiari: o Trump cambia rotta – rispettando Costituzione e Congresso – oppure saranno gli stessi repubblicani a intervenire per evitare un tracollo elettorale nel 2026.
Il caso Hegseth rischia di diventare la linea di demarcazione: se Trump sarà costretto a sacrificarlo, si aprirà una nuova fase nel GOP, con un presidente sottomesso al volere dei legislatori del suo partito. Se invece proverà a difenderlo a oltranza, lo scontro con il Congresso diventerà inevitabile. Gli ultimi giorni di novembre potrebbero essere ricordati come l’inizio della resa dei conti tra Trump e il Partito Repubblicano.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Cina: turisti italiani sperimentano la nuova passerella sospesa di Chongqing
CHONGQING (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Quando la turista italiana Raffaella Georgy Fidanza ha messo piede sull’E’ling Cliffside Walkway, recentemente inaugurata a Chongqing, si è fermata – non per scattare una foto, ma per guardare. “Per la prima volta, si riesce a decifrare davvero Chongqing”, ha affermato. “Non è una città piatta che si espande verso l’esterno come in Europa. Si alza, scende e si piega in ogni direzione”.
La sua reazione spiega bene il motivo per cui la passerella sospesa, lunga 460 metri e inaugurata ufficialmente il 12 novembre, è diventata immediatamente una delle attrazioni più discusse della città.
Incastonata tra i 20 e i 30 metri da terra lungo un ripido dirupo, la passerella offre una prospettiva, da metà della montagna, sul fiume Jialing e sul celebre skyline stratificato di Chongqing. Dalla sua apertura, ha attirato più di 15.000 visitatori al giorno, trasformandosi rapidamente in una calamita per fotografi e viaggiatori.
Tra i turisti, Andrea Alessandri e Roberta Pitzalis hanno descritto l’esperienza come “visivamente disorientante nel miglior modo possibile”.
Alessandri ha osservato che la maggior parte delle megalopoli globali enfatizza l’ampiezza, mentre Chongqing enfatizza l’altezza. “Se guardi in basso c’è un treno. Se guardi in alto c’è un’autostrada. Se guardi di lato c’è un quartiere scolpito nella roccia. Questa passerella ti trasporta in mezzo a questa conversazione verticale”, ha dichiarato l’uomo.
Pitzalis, specializzata in fotografia architettonica, ha aggiunto che la struttura stessa è un soggetto affascinante. “Si fonde con il dirupo, e dà la sensazione di camminare dentro il paesaggio, non sopra di esso. È magia”.
Un’altra turista, l’artista visiva italiana Elena Givone, ha affermato che il progetto riflette lo sforzo di Chongqing nel progettare spazi pubblici “che aiutino le persone che vengono da fuori a leggere la complessa topografia della città, piuttosto che semplicemente ammirarla”.
La passerella in acciaio fa parte di un sentiero di 9,3 chilometri posizionato a metà montagna e che collega il parco Fotuguan e il parco E’ling, un giardino secolare con residenze diplomatiche risalenti al periodo bellico. Il numero di visitatori italiani a
Chongqing è in crescita, grazie alla politica cinese di ingresso senza visto per i cittadini italiani e ai nuovi voli diretti tra Chongqing e l’Italia. “Chongqing premia la curiosità”, ha dichiarato Fidanza. “Bisogna guardare in alto, in basso e di lato. La passerella è il luogo perfetto per cominciare”.
Mentre le immagini provenienti dalla E’ling Cliffside Walkway si diffondono sui social media, Chongqing sta emergendo non solo come destinazione turistica, ma come una rivelazione geografica – una che sfida le aspettative su cosa può essere una città moderna.
(ITALPRESS).
Mozzarella Dop, si chiude il tour in Europa
ROMA (ITALPRESS) – Oltre quindici eventi nelle principali città di sette Paesi: Francia, Germania, Belgio, Olanda, Inghilterra, Austria e Svizzera. Si è concluso con successo il tour di promozione in Europa per diffondere lo stile di vita italiano e il gusto autentico del Made in Italy, organizzato dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, in sinergia con il Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana DOP e con il Consorzio del Prosciutto di San Daniele DOP. La Campagna d’Europa ha puntato a rafforzare l’export nel vecchio Continente attraverso un piano di promozione ambizioso, con l’obiettivo di guardare al futuro, alle nuove generazioni di consumatori, raccontando come nascono prodotti unici al mondo e anche come saperli esaltare al meglio.
mgg/gtr (fonte video: Consorzio tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP).
Il BMW Art Car World Tour arriva in Italia all’ADI Design Museum di Milano
MILANO (ITALPRESS) – Il BMW Art Car World Tour approda a Milano, presso l’ADI Design Museum, segnando una tappa fondamentale nelle celebrazioni dei cinquant’anni di innovazione artistica della collezione. Dal 4 dicembre 2025 all’8 gennaio 2026, i visitatori potranno ammirare otto iconiche BMW Art Cars realizzate da artisti di fama internazionale quali Alexander Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein ed Esther Mahlangu. Dopo aver fatto tappa all’Art Basel Hong Kong, al Le Mans Classic in Francia, allo Zoute Grand Prix in Belgio e in molti altri Paesi nel mondo, il BMW Art Car World Tour si concluderà quest’anno proprio a Milano, per poi proseguire nel 2026 verso Rètromobile, a Parigi.
“Celebrare i 50 anni delle BMW Art Cars è per noi un autentico privilegio e una grande emozione, perchè ci permette di testimoniare il nostro impegno nel mondo dell’arte e del design, che in Italia trova la sua cornice ideale”, ha dichiarato Massimiliano Di Silvestre, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia. “Esporre otto vetture all’ADI Design Museum di Milano significa inoltre ospitare la tappa con il maggior numero di BMW Art Cars presenti nel tour mondiale per l’anniversario 2025: un segnale forte del nostro impegno e della nostra volontà di condividere i valori del brand con appassionati, clienti, media e partner”.
“La presenza delle BMW Art Cars all’ADI Design Museum evidenzia come il progetto sia diventato in cinquant’anni un osservatorio privilegiato sulle relazioni tra arte, industria e cultura materiale. Portare a Milano queste opere significa offrire uno sguardo concreto su come il design possa farsi luogo di interpretazione critica del presente, oltre che di innovazione formale. Siamo orgogliosi di offrire alla città e al pubblico internazionale la possibilità di vivere da vicino queste straordinarie “sculture in movimento”, testimonianza di come il design sappia generare visioni che attraversano il tempo e continuano a ispirare il futuro”, ha dichiarato Luciano Galimberti, Presidente ADI Design Museum.
“Vedere e poter vivere da vicino le BMW Art Cars all’ADI Design Museum è davvero un sogno che si avvera”, ha dichiarato Thomas Girst, Head of BMW Group Corporate Engagement. “Sono profondamente orgoglioso ed entusiasta del modo in cui l’Italia sta celebrando il 50° anniversario della serie BMW Art Car con un’esposizione straordinaria, capace di riunire non solo gli appassionati di design e arte, ma anche quelli di motorsport, tecnologia e lifestyle”.
La tappa italiana dell’Art Car World Tour è stata inaugurata al Concorso d’Eleganza 2025, dove la BMW Art Car firmata da Sandro Chia è stata presentata insieme all’intera collezione di miniature BMW Art Car e a una mostra fotografica dedicata alla serie, realizzata da Renè Staud. Situato nel cuore di Milano, capitale mondiale della moda e del design, l’ADI Design Museum offrirà la cornice ideale per esporre, a conclusione dell’anno, otto vetture provenienti dalla celebre collezione: Alexander Calder, BMW 3.0 CSL (1975); Frank Stella, BMW 3.0 CSL (1976); Roy Lichtenstein, BMW 320i Turbo (1977); Esther Mahlangu, BMW 525i (1991); Sandro Chia, BMW M3 GTR (1992); Jenny Holzer, BMW V12 LMR (1999); Jeff Koons, BMW M3 GT2 (2010); Julie Mehretu, BMW M Hybrid V8 (2024).
– foto: ufficio stampa BMW Group Italia –
(ITALPRESS).
Mozzarella DOP, si conclude la campagna d’Europa: “sold out” in 7 Paesi
ROMA (ITALPRESS) – Oltre quindici eventi nelle principali città di sette Paesi: Francia, Germania, Belgio, Olanda, Inghilterra, Austria e Svizzera. Si è concluso con successo il tour di promozione in Europa per diffondere lo stile di vita italiano e il gusto autentico del Made in Italy, organizzato dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, in sinergia con il Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana DOP e con il Consorzio del Prosciutto di San Daniele DOP. La Campagna d’Europa ha puntato a rafforzare l’export nel vecchio Continente attraverso un piano di promozione ambizioso, con l’obiettivo di guardare al futuro, alle nuove generazioni di consumatori, raccontando come nascono prodotti unici al mondo e anche come saperli esaltare al meglio.
Il progetto congiunto dei Consorzi, co-finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha previsto una campagna di digital advertising, accanto a una campagna outdoor con affissioni e totem installati nei malls e nelle stazioni delle metropolitane. A consolidare la presenza dei Consorzi nei diversi Paesi sono stati una serie di eventi, che si sono svolti da settembre a novembre tra sedi istituzionali, come ambasciate e istituti di cultura, ristoranti e locali di tendenza, per intercettare tutte le tipologie di consumatori. Si sono tenute masterclass dedicate agli stakeholders esteri, seguite da degustazioni guidate per i mozzarella-lover. E tutti gli appuntamenti hanno registrato il “sold out”, segnale del successo crescente della Bufala Campana Dop all’estero.
“In un anno caratterizzato da grandi incertezze – commenta il presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DO, Domenico Raimondo – abbiamo scelto di rinsaldare la nostra presenza nei mercati più significativi per l’export e l’accoglienza registrata ci conferma il grande apprezzamento all’estero per il Made in Italy. L’obiettivo strategico ora è continuare a garantire la massima trasparenza e qualità, due direttrici fondamentali del lavoro del nostro Consorzio”.
– Foto Ufficio Stampa Consorzio Mozzarella Dop –
(ITALPRESS).
Cina: FPT Hainan pronto a diventare uno dei più competitivi al mondo
“Siamo fiduciosi che il Porto di libero scambio di Hainan possa diventare il porto di questo tipo più competitivo, più dinamico e più redditizio al mondo”, ha dichiarato il rettore di un’università cinese in vista dell’avvio ufficiale delle operazioni doganali speciali su tutta l’isola di Hainan. (XINHUA/ITALPRESS)
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(Fonte video: Xinhua)
Scoprire Dunhuang: un viaggio immersivo all’interno di una libreria
La città cinese di Dunhuang, un tempo crocevia vitale dell’antica Via della seta, è celebre per il suo tesoro di antichi reperti e opere d’arte buddiste. In città è stata aperta al pubblico una libreria che mostra come la tecnologia stia rivitalizzando il patrimonio culturale. (XINHUA/ITALPRESS)
mec/lcr/azn
(Fonte video: Xinhua)


