Sabato 14 giugno 2025, alle ore 18.00, nella sala polifunzionale “Sette Santi Fondatori” del Santuario di Monte Berico, si inaugura la mostra “Sperando la Bellezza”, dedicata a padre Vittorio Buset, artista, giuseppino, educatore e figura di riferimento per l’arte sacra in Veneto e non solo.
L’iniziativa, promossa dal Museo d’Arte Sacra di Monte Berico in collaborazione con la Biblioteca Bertoliana, con il patrocinio della Città di Vicenza, si colloca all’interno delle celebrazioni per l’Anno Giubilare del Pellegrino, sottolineando il legame profondo tra spiritualità, bellezza e arte contemporanea.
A dare il via all’esposizione saranno i saluti di padre Carlo Rossato, priore del convento e rettore del santuario, seguiti dagli interventi di padre Roberto Cocco e Agata Keran, curatori della mostra, e di Loretta Grigoletto, presidente della Fondazione Padre Vittorio Buset, che ne custodisce la memoria e il patrimonio artistico.
Padre Buset, scomparso nel 2014, è stato uno dei maggiori interpreti dell’arte cristiana del secondo Novecento, capace di fondere forma e fede in opere che continuano a interrogare e commuovere. Nato a Caerano San Marco nel 1926 e ordinato sacerdote a Vicenza, ha dedicato gran parte della sua vita all’insegnamento, alla creazione artistica e all’animazione spirituale, lasciando un’impronta pedagogica viva e incisiva nella comunità locale.
L’esposizione Sperando la Bellezza, visitabile dal 15 giugno al 20 luglio 2025, raccoglie alcune delle sue più emblematiche opere in legno e materiali poveri, in cui si intrecciano simbolismo, forza espressiva e tensione ascetica. Tra le sculture esposte, spicca il potente assemblaggio ligneo con la corona di spine che campeggia anche nella locandina ufficiale dell’evento, segno della sofferenza redenta dalla bellezza.
Orari di apertura:
sabato 15.00–18.00 | domenica 9.00–12.00 e 15.00–18.00
Per visite guidate: [email protected] – 0444 1242153
La mostra si presenta come un’occasione preziosa per riscoprire un autore che ha saputo dare forma all’ineffabile, in un linguaggio accessibile e profondo, capace ancora oggi di generare stupore e riflessione.