mercoledì, Dicembre 24, 2025
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BYD inaugura una nuova era ibrida con la Super DM-i Technology

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MILANO (ITALPRESS) – BYD lancia una nuova iniziativa promozionale che segna un punto di svolta nella comunicazione e nella tecnologia del marchio. Dopo campagne come “CASI-NO Incentivi Statali”, BYD prosegue nel suo percorso di messaggi diretti e di rottura, rendendo omaggio al “vecchio motore plug-in” e annunciandone simbolicamente la pensione. Sotto slogan come “Caro motore plug-in, buon pensionamento!” e “IMPS – Istituto Motori in Pensione Serena”, BYD invita a voltare pagina: finisce l’epoca dei compromessi e inizia quella della mobilità intelligente e sostenibile con la nuova tecnologia Super DM-i.
La BYD Super DM-i Technology, si legge in una nota, “rappresenta la più recente evoluzione dei sistemi ibridi: unisce il comfort della guida elettrica alla praticità dell’ibrido e all’accessibilità del termico. Grazie alla doppia modalità di funzionamento (EV e HEV), la vettura si comporta come un’elettrica nella maggior parte dei casi, con il motore a benzina che interviene solo quando serve, ottimizzando consumi ed efficienza. Il tutto supportato dalla Blade Battery, capace anche di alimentare dispositivi esterni fino a 3,3 kW grazie alla funzione Vehicle to Load”.
Con questa iniziativa, conclude la nota, BYD “non si limita a raccontare ai clienti una nuova tecnologia: mette in archivio il passato e apre la strada a una mobilità più efficiente, concreta e moderna”.

– foto ufficio stampa BYD –
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Bengasi celebra la ricostruzione con Inter-Atletico Madrid

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BENGASI (LIBIA) (ITALPRESS) – Un’amichevole di lusso per celebrare gli sforzi profusi dal governo del premier Osama Hammad per la ricostruzione della Libia. Inter e Atletico Madrid, due giganti del calcio europeo, si affronteranno nel nuovissimo Bengasi International Stadium, nel capoluogo dell’est della Libia. In palio la “Coppa della ricostruzione”. “Ma ci saranno molti altri eventi in questo stadio grazie allo sviluppo che la città sta vivendo”, ha fatto sapere all’Agenzia Italpress Ali Aftita, ministro dello Sport del governo libico dell’est. La scelta di Bengasi, cuore storico e culturale della Cirenaica, non è infatti casuale: la città vuole mostrarsi pronta a ospitare eventi di grande portata, offrendo sicurezza e strutture moderne. La sfida fra nerazzurri e colchoneros rappresenta anche un segnale di apertura e di normalizzazione nel panorama sportivo del Paese e avrà anche un valore diplomatico e culturale, col calcio che si farà ambasciatore di pace e di ripartenza sotto le luci del Mediterraneo orientale. Per la Libia, e per Bengasi in particolare, Inter-Atletico costituirà una vetrina globale e un passo simbolico verso il ritorno alla normalità.
xn8/glb/gtr

Due preziose anfore di epoca romana tornano ad Anzio

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ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno consegnato due anfore di epoca romana alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma. I reperti sono stati sequestrati nel corso di due distinte operazioni condotte dalla Stazione Carabinieri di Anzio, in collaborazione con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, nell’ambito dei servizi mirati al contrasto del traffico illecito di beni archeologici nell’area della città laziale, particolarmente ricca di testimonianze dell’età romana.

Dopo avere completato l’iter giudiziario e ottenuto il nulla osta dall’Autorità Giudiziaria per il dissequestro, la Soprintendenza ha provveduto a individuare la sede più idonea per la collocazione delle anfore, scelta che è ricaduta sul Comune di Anzio. Al termine del restauro, i due manufatti saranno esposti nella Sala Consiliare del Comune, a disposizione di tutta la cittadinanza.

-Foto ufficio stampa Carabinieri-
(ITALPRESS).

Nel Golfo di Napoli scoperta una grande scogliera corallina a 500 metri di profondità

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NAPOLI (ITALPRESS) – Una scogliera corallina finora sconosciuta, estesa e antica, situata al centro del Canyon Dohrn del Golfo di Napoli, a oltre 500 metri sotto la superficie del mare: la scoperta è avvenuta nell’ambito della spedizione scientifica “Demetra” in corso sulla nave di ricerca Gaia Blu del Consiglio Nazionale delle Ricerche, coordinata dell’Istituto di scienze marine del Cnr (Cnr-Ismar) con il coinvolgimento di personale scientifico afferente alla Stazione Zoologica Anton Dohrn, l’Università Politecnica delle Marche, e l’Università Federico II di Napoli. Esplorazioni effettuate per mezzo di veicolo sottomarino a controllo remoto (ROV) hanno rivelato la presenza di imponenti strutture larghe oltre due metri e distribuite lungo una parete verticale di più di 80 metri, formate da coralli duri di profondità, comunemente denominati “coralli bianchi” per l’assenza di colore, afferenti alle specie Desmophyllum pertusum e Madrepora oculata.

“È un ritrovamento eccezionale per i mari italiani: biocostruzioni di questa specie di tale entità non erano mai state osservate nel Canyon Dohrn e raramente altrove nel nostro Mediterraneo”, racconta Giorgio Castellan, capo missione della campagna e ricercatore del Cnr-Ismar di Bologna. “La loro scoperta rappresenta un tassello fondamentale per comprendere il ruolo ecologico degli habitat a coralli profondi e la loro distribuzione, soprattutto nell’ottica di azioni di tutela e restauro”. Oltre ai coralli bianchi, la scogliera ospita una comunità unica per ricchezza e biodiversità: coralli neri, coralli solitari, spugne e altre specie di grande importanza ecologica. Ma non solo. Le pareti del canyon conservano anche tracce fossili di ostriche e coralli antichi, vere e proprie testimonianze geologiche di un passato remoto.

“L’esplorazione di questa porzione fino ad oggi sconosciuta del Canyon Dohrn ci restituisce l’immagine di un ecosistema marino profondo di straordinario interesse scientifico e valore naturalistico. Le biocostruzioni a coralli bianchi qui rinvenute, costituite da imponenti colonie di Desmophyllum pertusum e arricchite dalla presenza di specie la cui distribuzione nel Mediterraneo è ristretta a pochi siti, come il bivalve Acesta excavata e l’ostrica di profondità Neopycnodonte zibrowii, testimoniano l’unicità strutturale delle comunità marine che caratterizzano questo sistema”, spiega Frine Cardone, ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn. “Accanto alle comunità viventi, abbiamo osservato estese aggregazioni fossili di N. zibrowii, che rappresentano una testimonianza della biodiversità antica del Canyon Dohrn e forniscono preziose informazioni paleoecologiche sulla sua evoluzione nel tempo.”

Il Canyon Dohrn è uno dei siti pilota del progetto europeo Life Dream – coordinato da Federica Foglini del Cnr-Ismar di Bologna- e del progetto europeo REDRESS coordinato da Roberto Danovaro professore ordinario dell’Università Politecnica delle Marche. I due progetti hanno l’obiettivo di favorire il restauro attivo degli ecosistemi profondi danneggiati dalle attività umane.

“La scoperta rafforza il valore dei progetti in questo canyon e nel Golfo di Napoli, e ci offre nuove opportunità per restituire vitalità a un patrimonio fragile e straordinario”, sottolinea Foglini. Nell’ambito del progetto LIFE DREAM, il sito è stato proposto come nuova area protetta della rete europea Natura 2000, a conferma della sua rilevanza per la conservazione della biodiversità marina.

-Foto ufficio stampa Cnr-
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Volley, Monica De Gennaro lascia la Nazionale: “È giunto il momento di dire addio alla maglia azzurra”

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ROMA (ITALPRESS) – Le compagne, sotto sotto, speravano in un ripensamento ma la decisione ormai era stata presa e non ci sono passi indietro: Monica De Gennaro non vestirà più la maglia della nazionale. Il libero classe ’87 dice dunque addio all’azzurro al termine di un’incredibile carriera infinita condita da successi e prestazioni che l’hanno proiettata di diritto nel gotha del volley italiano e mondiale.

“È giunto il momento di dire addio alla maglia azzurra. Una maglia che ho amato profondamente, che ho rispettato in ogni gesto, che ho onorato mettendo anima, corpo e cuore in ogni partita, per quasi vent’anni della mia vita. Sapevo da tempo che questa sarebbe stata la mia ultima estate con il tricolore sul petto – le sue parole – Sento che i tempi sono maturi. È giusto fare un passo indietro, lasciare spazio ai nuovi talenti che stanno crescendo, forti e pronti, e che sono certa sapranno scrivere pagine ancora più belle di quelle che abbiamo già vissuto”.

La De Gennaro ha debuttato in azzurro il 3 gennaio 2006 a Roma per quello che fu il primo passo di un lunghissimo e percorso condito da straordinari successi: World Cup 2011, Eurovolley 2021, VNL (2022, 2024 e 2025), oro olimpico (Parigi 2024) e Mondiale (2025). Grandi imprese ulteriormente impreziosite dalle medaglie della “continuità”: un bronzo europeo (2019), un argento (2018) e un bronzo (2022) Mondiale, un argento (2017) e un bronzo (2006) al World Grand Prix.

Nell’ultima indimenticabile estate, Monica De Gennaro ha scritto il proprio nome negli annali FIVB chiudendo la VNL con il titolo di MVP (una vera impresa per un libero) e i Mondiali con il premio individuale di miglior libero. Con lei in campo la nazionale ha fatto segnare il record di vittorie consecutive giunto a quota 36 iniziato il 2 giugno 2024 e culminato nella vittoria iridata di Bangkok il 7 settembre 2025.

“Lo ammetto, mi mancherà tutto – confessa – Mi mancheranno le emozioni. Quelle vere, potenti. Le vittorie condivise con compagne eccezionali, donne e atlete straordinarie con cui ho percorso un cammino indimenticabile. A loro va il mio grazie più sincero. Per ogni giorno passato insieme, per ogni traguardo raggiunto, per ogni lacrima e ogni sorriso condiviso”. Da “Moki” anche un ringraziamento ai ct che “hanno creduto in me, che mi hanno scelta, allenata, spronata. Un grazie speciale va alla mia famiglia: sempre al mio fianco, nei momenti belli e soprattutto in quelli più difficili, quando questa maglia pesava tanto ma mai abbastanza da farmi mollare. Ora però quel momento è arrivato. Ciao, Nazionale. Da oggi ci sarà una nuova tifosa in tribuna, una nuova voce davanti alla tv. Ma il mio cuore sarà sempre lì, con voi. Grazie, maglia azzurra. Con infinito amore, la tua Moki”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

America Week – Episodio 36

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Questa settimana, mentre i negoziatori di Israele e Hamas cercavano di trasformare in tregua stabile il cessate il fuoco mediato da Washington, Donald Trump ha moltiplicato gli sforzi per farsi riconoscere come artefice della pace nel mondo. Il Wall Street Journal e il New York Times confermano che la pressione esercitata da Trump su Benjamin Netanyahu è stata decisiva “fino a rendergli impossibile rifiutare” la proposta americana. Ma la domanda resta: perché solo ora? Quante vite si sarebbero potute salvare se quelle stesse pressioni fossero state fatte sei mesi fa? Mentre il presidente cerca il Nobel per la pace all’estero, in patria scatena la guerra. Dopo Los Angeles e Portland, questa volta è toccato a Chicago. Con la giustificazione di “proteggere” le strutture federali e le operazioni dell’ICE, Trump ha ordinato l’invio di centinaia di soldati della Guardia Nazionale del Texas in Illinois, contro la volontà del governatore democratico J.B. Pritzker. È la stessa logica usata in estate contro Gavin Newsom in California: creare il caos per poter intervenire da “salvatore”.
xo9/fsc/gsl

“Bronzi e Dipinti”, la mostra di Wil van der Laan a Roma

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ROMA (ITALPRESS) – Si è conclusa, tra gli splendidi saloni di Spazio Field – Palazzo Brancaccio la mostra personale dell’artista olandese Wil van der Laan, “Bronzi e Dipinti”. L’esposizione, che ha celebrato l’energia e la forza vitale attraverso opere intense e vibranti, è stata organizzata con il patrocinio della Fondazione UniVerde, un sodalizio che sottolinea la profonda connessione tra arte e natura.

Wil van der Laan, classe 1950 e originario di Maastricht (Paesi Bassi), è un artista rinomato a livello internazionale per i suoi dipinti e bronzi vitalistici caratterizzati da una ricerca estetica che si traduce in una vera e propria celebrazione dell’esistenza. Le sue opere sono un’esplosione di colore e movimento nei dipinti, dove le forme, siano esse umane o naturali, si dissolvono e si ricostruiscono in un flusso continuo, catturando la forza pulsante della vita. Numerose sono le opere pubbliche realizzate ed esposte in diverse città o realizzate su commissione per università, enti governativi, grandi aziende, autorità cittadine e provinciali.

Le sue opere sono presenti anche in numerose collezioni private, tra cui quella di Re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi. La sua produzione artistica si intreccia con la storia e la cultura italiana qualche anno fa a seguito dell’incontro, a Pergola nell’urbinate, con l’olandese Wijnand Luttikholt, che da allora ne rappresenta gli interessi in Italia. A Pergola l’artista ha potuto ammirare i Bronzi Dorati, un’improvvisa fonte di ispirazione che lo ha portato a creare un gruppo di ritratti di 5 imperatori romani e di Giulio Cesare a cavallo, un’interpretazione rodiniana del XXI secolo, con un cenno al passato.

I suoi bronzi, pur mantenendo una forte componente energetica, offrono una tridimensionalità materica che amplifica il senso di libertà espressiva dell’autore. La ricerca di Van der Laan si focalizza sull’energia intrinseca delle figure e dei soggetti, invitando l’osservatore a un’esplorazione emotiva e sensoriale attraverso forme e colori dinamici. Ma fu a seguito dell’incontro con la Fondazione UniVerde e la costante collaborazione con il suo Direttore, Giuseppe Di Duca nonché grazie a Sabrina Santelli, già assessore al turismo del Comune di Pergola e ad Andrea Azzarone, imprenditore e proprietario di Spazio Field, che prese corpo l’idea di una mostra nella Capitale.

In vista di questo importante evento realizzò una serie di dipinti di donne che avevano avuto un ruolo nella vita degli imperatori romani. I libri di Rosita Steenbeek, una scrittrice olandese che vive e lavora a Roma, furono per lui una gradita fonte di ispirazione.

Per Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde: “Le opere di Wil Van der Laan sono un potente promemoria visivo della bellezza e della potenza inesauribile della natura e della vita. Quella forza vitale e creatrice che noi, come Fondazione UniVerde, ci impegniamo a tutelare e che trova nell’arte, in questo dialogo profondo con le tematiche esistenziali e ambientali più urgenti del nostro tempo, un canale straordinario per sensibilizzare la società civile sull’importanza della conservazione del nostro inestimabile patrimonio ambientale. Siamo onorati di aver patrocinato una mostra così ricca di energia e significato”.

Oltre le opere “romane”, l’artista manifesta un certo interesse e amore per vari aspetti dell’arte e della cultura d’Italia, quello che considera il Paese più bello del mondo. La sua adorazione per la leggenda del cinema Sophia Loren si traduce in dipinti e crea dei “fotogrammi” tratti dal suo film preferito, “Una giornata particolare”. Si trova poi ad ammirare, restandone estasiato, varie uniformi italiane. Ne sono chiara testimonianza i quadri dedicati ai Corazzieri; uomini imponenti che irradiano una grandiosità e uno splendore che ispirano divere opere dell’artista.

E ancora, Luciano Pavarotti, un cantante fenomenale che lo commuove e lo incanta in un modo così travolgente da divenire una chiamata ineludibile: deve essere dipinto. Anche Pompei ha lasciato un’impronta indelebile nell’artista che ha dipinto diverse stanze famose, spesso visitate da una donna solitaria, il che conferisce un certo alone di mistero allo spazio. Infine, tra i dipinti che meritano una menzione speciale sono l’omaggio a Roma e al Foro Romano, e l’omaggio alla prima sindaca donna di Roma, Virginia Raggi.

Per Virginia Raggi, Consigliera comunale e già Sindaca di Roma Capitale: “È un grande onore che Wil van der Laan abbia voluto includere un omaggio alla mia persona in questa sua prima mostra romana. Le sue creazioni si integrano perfettamente con lo spirito della Città Eterna. Roma è palcoscenico unico di storia e bellezza: la sua mostra ha saputo cogliere proprio quest’anima dinamica e inesauribile. Rivolgo un sentito ringraziamento alla Fondazione UniVerde per aver promosso questa splendida iniziativa, che sottolinea l’importanza del connubio tra arte, cultura e amore per la natura”.

La filosofia artistica di Wil van der Laan è intrisa di un profondo vitalismo e trova un parallelo diretto con i valori promossi dalla Fondazione UniVerde: la difesa e la celebrazione della vita in tutte le sue manifestazioni, dalla figura umana alla forza inarrestabile della natura. L’energia e la potenza che animano ogni opera riflettono il ciclo vitale, la resilienza degli ecosistemi e la necessità di preservare questa stessa forza. In questo senso, l’arte di Van der Laan si fa portavoce di un messaggio di rispetto e ammirazione per l’ambiente e la biodiversità. Questa prima esposizione romana, oltre alle opere di ispirazione italiana, create appositamente per l’evento, ha visto esposte anche opere che appartengono alla produzione abituale dell’artista, la sua passione per tori e cavalli, sia in bronzo che in pittura.

Spazio Field, in una nota ha dichiarato: “Siamo lieti di aver ospitato la mostra di Wil Van der Laan negli spazi espositivi di Palazzo Brancaccio. L’incontro con la sua arte è stato immediato e profondo: la sua capacità di fondere materia, luce e introspezione rispecchia pienamente lo spirito con cui la galleria intende promuovere la cultura contemporanea. Questa esposizione rappresenta un nuovo capitolo nel percorso di Spazio Field, che nasce con l’obiettivo di creare un luogo aperto al dialogo tra artisti, curatori e pubblico, dove la bellezza e la ricerca possano intrecciarsi con la storia e l’identità del palazzo che ci ospita. La collaborazione con Wil Van der Laan conferma la volontà della galleria di continuare a valorizzare voci artistiche provenienti da tutto il mondo, sostenendo un programma espositivo che unisce sperimentazione, contaminazione e apertura internazionale. Crediamo che ogni mostra sia un’occasione per generare connessioni, emozioni e riflessioni — esattamente ciò che questa esposizione ha saputo realizzare con grande intensità”.

-Foto ufficio stampa Fondazione UniVerde-
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Manovra quater, via libera all’Ars a interventi per 200 milioni. Schifani convoca un vertice di maggioranza

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PALERMO (ITALPRESS) – L’Assemblea regionale siciliana ha approvato la manovra quater, un pacchetto di misure dal valore complessivo di circa 200 milioni di euro per il 2025. E’ quanto si legge in una nota della Regione Siciliana. Numerosi, sottolinea la nota, gli interventi di rilievo voluti dal governo regionale, che spaziano dal sostegno al personale e ai settori produttivi fino alle politiche sociali, inseriti già nel testo base approvato dalla giunta o integrati successivamente durante l’esame in commissione Bilancio.

È stata approvata, infatti, prosegue la nota, la stabilizzazione del personale dei Consorzi di bonifica, l’aumento delle risorse per il Fondo di povertà per 10 milioni di euro. Ok anche allo stanziamento di 30 milioni nel triennio per il salario accessorio del personale non dirigenziale dell’amministrazione regionale.

E ancora: via libera all’esonero parziale dei canoni irrigui che, grazie a un emendamento del governo, è passato da uno stanziamento di 5 milioni di euro a 10 milioni di euro. Diversi interventi saranno destinati alle imprese del settore zootecnico. Un milione è stato stanziato per Gibellina capitale europea della cultura contemporanea Nell’attenzione al sociale, numerose sono le risorse in favore delle persone con disabilità: 34 milioni sono stati destinati agli assegni alle persone con disabilità gravissima, 15 milioni ai servizi a favore degli Asacom, ulteriori fondi sono stanziati per la pratica sportiva delle persone con disabilità. Approvate anche risorse per la continuità territoriale aerea e verso le isole minori, la rigenerazione urbana, la manutenzione dei porti, i voucher per la pratica sportiva dei ragazzi dai 6 ai 16 anni. Le dinamiche d’aula, e in particolare l’uso del voto segreto, evidenzia la nota della Regione, hanno bloccato misure caratterizzanti, fortemente sostenute dal governo.

In particolare, lo scorrimento della graduatoria per il finanziamento delle iniziative cinematografiche che avrebbe portato al sostegno anche del film su fratel Biagio Conte; lo stanziamento di 10 milioni di euro per contributi alla realizzazione di laghetti aziendali da parte delle imprese agricole; e, ancora, lo stanziamento di 4 milioni a favore delle imprese del settore dell’editoria giornalistica e libraria. Infine, il voto segreto ha bocciato la misura del South working, intervento che avrebbe consentito l’erogazione alle imprese di 30 mila euro per ciascun lavoratore occupato, con accordi per lo svolgimento del lavoro in modalità agile, cioè nel proprio luogo di residenza, conclude la nota della Regione Siciliana.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha convocato per lunedì pomeriggio a Palazzo d’Orléans un vertice di maggioranza. 

-Foto IPA Agency-
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Israele approva l’accordo, a Gaza è in vigore il cessate il fuoco. Previsto vertice in Egitto di Trump con leader arabi e UE

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ROMA (ITALPRESS) – Il governo israeliano ha approvato il quadro normativo per il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, dando il via al cessate il fuoco a Gaza. Lo ha annunciato l’ufficio del premier israeliano Benajmin Netanyahu mezz’ora dopo la mezzanotte su X. E’ entrata, quindi in vigore, la prima fase del piano del presidente statunitense Donald Trump per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, dopo la firma di ieri a Sharm el-Sheikh, in seguito a quattro giorni di negoziati tra Israele e Hamas mediati da Egitto, Qatar, Turchia e Stati Uniti.

Alla riunione del governo per l’approvazione del documento hanno partecipato anche l’inviato di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero del presidente Usa, Jared Kushner, architetto dell’avvio delle relazioni diplomatiche fra Israele ed Emirati Arabi Uniti e Bahrein. Cinqui ministri del partito Potere Ebraico, guidati da Ben Gvir, e quelli di Sionismo Religioso hanno votato contro l’accordo.

“Abbiamo combattuto in questi due anni per raggiungere i nostri obiettivi di guerra”, ha detto Netanyahu in inglese, insieme a Witkoff e Kushner. “Uno dei principali obiettivi di guerra è la restituzione degli ostaggi, tutti gli ostaggi, vivi e morti. E stiamo per raggiungere questo obiettivo”, ha proseguito. Netanyahu ha affermato che Israele “non avrebbe potuto raggiungerlo senza lo straordinario aiuto del presidente Trump e della sua squadra, Steve Witkoff e Jared Kushner. Hanno lavorato instancabilmente con Ron Dermer e la sua squadra, la nostra squadra. E questo, insieme al coraggio dei nostri soldati, nell’entrare a Gaza e nell’unire la pressione militare e diplomatica che ha isolato Hamas, credo ci abbia portato a questo punto”.

Secondo una bozza dell’accordo presentata ai ministri israeliani, il cessate il fuoco è entrato ufficialmente in vigore dopo l’approvazione del governo. Dopo 24 ore, le forze di difesa israeliane completeranno i preparativi per il ritiro dalla Striscia di Gaza. Poi, entro 72 ore, tutti gli ostaggi – vivi e morti – saranno rilasciati. Ieri sera, l’alto funzionario di Hamas Khalil al-Hayya ha detto che il gruppo terroristico palestinese “ha ricevuto garanzie dai mediatori e dall’amministrazione americana, e tutti hanno confermato che la guerra è completamente finita. L’accordo include l’ingresso di aiuti, l’apertura del valico di Rafah – al confine con l’Egitto – e lo scambio di prigionieri”.

Nel corso di dichiarazioni alla stampa prima dell’approvazione dell’accordo da parte del governo israeliano, Trump ha detto che l’accordo porterà a “tutti gli ostaggi essere rilasciati lunedì o martedì e Israele ritirerà le sue truppe su una linea concordata”. Trump ha anche detto che sarebbe arrivato in Israele la prossima settimana e che una cerimonia di firma avrebbe luogo in Egitto. Secondo i media israeliani, domenica dovrebbe pronunciare un discorso nel parlamento israeliano, la Knesset.

MEDIA “TRUMP PARLERA’ LUNEDI AL PARLAMENTO ISRAELIANO”

I funzionari della Knesset, il parlamento israeliano, stimano che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump pronuncerà un discorso in seduta plenaria lunedì mattina, 13 ottobre. Lo riferisce il sito israeliano Ynet. Al momento, l’orario esatto del discorso non è ancora stato determinato.

MEDIA, PROSSIMA SETTIMANA VERTICE IN EGITTO DI TRUMP CON LEADER ARABI E UE

Dopo la visita in Israele prevista lunedì, il presidente Usa Donald Trump parteciperà a un vertice in Egitto, a Sharm el-Sheikh, con i leader arabi ed europei su Gaza, organizzato dal presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi. Al momento, non è prevista la partecipazione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla conferenza, che mira a rafforzare il sostegno internazionale al piano di pace di Trump. Lo riferisce il sito Axios citando quattro fonti a conoscenza del piano. È probabile che la conferenza dei leader rafforzi il sostegno internazionale al piano di pace di Trump per Gaza e agli sforzi per creare un nuovo meccanismo di governo e sicurezza a Gaza e promuovere la ricostruzione postbellica della Striscia, aggiunge Axios.

La Casa Bianca ha confermato alla tv israeliana Channel 12 che Trump dovrebbe partecipare a una conferenza dei leader durante la sua visita in Egitto. Secondo alcune fonti, A-Sisi ha già contattato numerosi leader europei e arabi, invitandoli a partecipare. Secondo le fonti, oltre a Trump e al presidente egiziano, al vertice dovrebbero partecipare presidenti o ministri degli Esteri di Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Qatar, Giordania, Turchia e Arabia Saudita, prosegue Axios. Saranno presenti anche leader di Indonesia, Pakistan ed Emirati Arabi Uniti.

HAMAS “LA POPOLAZIONE DI GAZA NON SI AVVICINA ALL’IDF”

Il meccanismo di Protezione civile di Gaza – il servizio di emergenza e soccorso di Hamas – ha emesso questa mattina un avviso esortando i residenti a non avvicinarsi alle aree in cui sono di stanza le forze di difesa israeliane (Idf) nella Striscia. L’organismo indica inoltre di non avvicinarsi ai confini dell’enclave fino a quando non verrà annunciato ufficialmente il ritiro delle Idf. “Violare questo avvertimento mette a rischio la vostra vita”, si legge nel comunicato, diffuso dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza.

NETANYAHU “HAMAS HA ACCETTATO ACCORDO SOLO DOPO AVER SENTITO IL COLTELLO ALLA GOLA”

Hamas ha accettato l’accordo solo dopo aver sentito il coltello alla gola e solo dopo che il piano di Trump l’ha isolato a livello internazionale senza precedenti”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando dell’accordo raggiunto ieri a Sharm el-Sheikh con il gruppo islamista palestinese al potere a Gaza per porre fine alla guerra e far rilasciare gli ostaggi. Rivolgendosi a chi lo accusa in Israele di aver concluso un accordo che poteva essere raggiunto tempo fa, il premier di Israele ha detto: “Chiunque affermi che l’accordo di rilascio degli ostaggi fosse sul tavolo dall’inizio alla fine, semplicemente non sta dicendo la verità”.

Il gruppo armato palestinese “Hamas sarà disarmato e la Striscia di Gaza sarà smilitarizzata”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando dell’accordo raggiunto ieri a Sharm el-Sheikh con il gruppo islamista palestinese al potere a Gaza per porre fine alla guerra e far rilasciare gli ostaggi. Il primo ministro ha puntualizzato che “se questo obiettivo non sarà raggiunto in modo pacifico, sarà raggiunto con la forza”.

NETANYAHU TERRA’ DEI COLLOQUI CON GLI INVIATI USA PER LA FASE 2

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, terrà dei colloqui incentrati sulla seconda fase del piano per Gaza del presidente statunitense Donald Trump, di cui ieri è stato firmato l’accordo per la prima fase. Lo riferiscono i media israeliani. La seconda fase, denominata “il giorno dopo”, riguarda il disarmo di Hamas, la smilitarizzazione della Striscia di Gaza e l’istituzione di una task force interaraba. Parteciperanno ai colloqui gli inviati americani Steve Witkoff e Jared Kushner, che avevano partecipato anche alla riunione governativa speciale tenutasi ieri. Parteciperà anche il comandante del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), l’ammiraglio Brad Cooper. Durante l’incontro verranno forniti dettagli sull’arrivo di 200 soldati americani che saranno di stanza in Israele e supervisioneranno l’attuazione dell’accordo.

IDF, COMPLETATI PREPARATIVI PER ACCOGLIENZA OSTAGGI

La direzione del personale delle Forze di difesa israeliane (Idf), in collaborazione con la direzione della tecnologia e della logistica, ha completato i preparativi per l’accoglienza degli ostaggi dalla Striscia di Gaza. I preparativi sono stati svolti in collaborazione con il ministero della Salute e altri ministeri governativi, per garantire un’accoglienza professionale, attenta e ottimale dei rimpatriati e delle loro famiglie. Il portavoce delle Idf ha dichiarato che, nell’ambito dei preparativi, il complesso di accoglienza iniziale in cui saranno accolti gli ostaggi è stato ampliato, includendo servizi di supporto personale, camere private e assistenza medica. Presso il complesso, i rimpatriati incontreranno per la prima volta i loro familiari in un momento di profonda emozione, e pertanto è stata allestita anche un’area dedicata alle famiglie. Secondo quanto previsto dall’accordo raggiunto tra Hamas e Israele, il gruppo terroristico al potere a Gaza dovrà rilasciare gli ostaggi entro 72 ore dal ritiro delle Idf, ovvero entro le 11 di lunedì 13 ottobre. Hamas detiene 48 ostaggi, di cui 20 vivi.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Israele approva l’accordo, a Gaza è in vigore il cessate il fuoco. Netanyahu: “Hamas sarà disarmato a qualsiasi costo”

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ROMA (ITALPRESS) – Il governo israeliano ha approvato il quadro normativo per il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, dando il via al cessate il fuoco a Gaza. Lo ha annunciato l’ufficio del premier israeliano Benajmin Netanyahu mezz’ora dopo la mezzanotte su X. E’ entrata, quindi in vigore, la prima fase del piano del presidente statunitense Donald Trump per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, dopo la firma di ieri a Sharm el-Sheikh, in seguito a quattro giorni di negoziati tra Israele e Hamas mediati da Egitto, Qatar, Turchia e Stati Uniti.

Alla riunione del governo per l’approvazione del documento hanno partecipato anche l’inviato di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero del presidente Usa, Jared Kushner, architetto dell’avvio delle relazioni diplomatiche fra Israele ed Emirati Arabi Uniti e Bahrein. Cinqui ministri del partito Potere Ebraico, guidati da Ben Gvir, e quelli di Sionismo Religioso hanno votato contro l’accordo.

“Abbiamo combattuto in questi due anni per raggiungere i nostri obiettivi di guerra”, ha detto Netanyahu in inglese, insieme a Witkoff e Kushner. “Uno dei principali obiettivi di guerra è la restituzione degli ostaggi, tutti gli ostaggi, vivi e morti. E stiamo per raggiungere questo obiettivo”, ha proseguito. Netanyahu ha affermato che Israele “non avrebbe potuto raggiungerlo senza lo straordinario aiuto del presidente Trump e della sua squadra, Steve Witkoff e Jared Kushner. Hanno lavorato instancabilmente con Ron Dermer e la sua squadra, la nostra squadra. E questo, insieme al coraggio dei nostri soldati, nell’entrare a Gaza e nell’unire la pressione militare e diplomatica che ha isolato Hamas, credo ci abbia portato a questo punto”.

Secondo una bozza dell’accordo presentata ai ministri israeliani, il cessate il fuoco è entrato ufficialmente in vigore dopo l’approvazione del governo. Dopo 24 ore, le forze di difesa israeliane completeranno i preparativi per il ritiro dalla Striscia di Gaza. Poi, entro 72 ore, tutti gli ostaggi – vivi e morti – saranno rilasciati. Ieri sera, l’alto funzionario di Hamas Khalil al-Hayya ha detto che il gruppo terroristico palestinese “ha ricevuto garanzie dai mediatori e dall’amministrazione americana, e tutti hanno confermato che la guerra è completamente finita. L’accordo include l’ingresso di aiuti, l’apertura del valico di Rafah – al confine con l’Egitto – e lo scambio di prigionieri”.

Nel corso di dichiarazioni alla stampa prima dell’approvazione dell’accordo da parte del governo israeliano, Trump ha detto che l’accordo porterà a “tutti gli ostaggi essere rilasciati lunedì o martedì e Israele ritirerà le sue truppe su una linea concordata”. Trump ha anche detto che sarebbe arrivato in Israele la prossima settimana e che una cerimonia di firma avrebbe luogo in Egitto. Secondo i media israeliani, domenica dovrebbe pronunciare un discorso nel parlamento israeliano, la Knesset.

HAMAS “LA POPOLAZIONE DI GAZA NON SI AVVICINA ALL’IDF”

Il meccanismo di Protezione civile di Gaza – il servizio di emergenza e soccorso di Hamas – ha emesso questa mattina un avviso esortando i residenti a non avvicinarsi alle aree in cui sono di stanza le forze di difesa israeliane (Idf) nella Striscia. L’organismo indica inoltre di non avvicinarsi ai confini dell’enclave fino a quando non verrà annunciato ufficialmente il ritiro delle Idf. “Violare questo avvertimento mette a rischio la vostra vita”, si legge nel comunicato, diffuso dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza.

MEDIA “TRUMP PARLERA’ LUNEDI AL PARLAMENTO ISRAELIANO”

I funzionari della Knesset, il parlamento israeliano, stimano che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump pronuncerà un discorso in seduta plenaria lunedì mattina, 13 ottobre. Lo riferisce il sito israeliano Ynet. Al momento, l’orario esatto del discorso non è ancora stato determinato.

NETANYAHU “HAMAS HA ACCETTATO ACCORDO SOLO DOPO AVER SENTITO IL COLTELLO ALLA GOLA”

Hamas ha accettato l’accordo solo dopo aver sentito il coltello alla gola e solo dopo che il piano di Trump l’ha isolato a livello internazionale senza precedenti”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando dell’accordo raggiunto ieri a Sharm el-Sheikh con il gruppo islamista palestinese al potere a Gaza per porre fine alla guerra e far rilasciare gli ostaggi. Rivolgendosi a chi lo accusa in Israele di aver concluso un accordo che poteva essere raggiunto tempo fa, il premier di Israele ha detto: “Chiunque affermi che l’accordo di rilascio degli ostaggi fosse sul tavolo dall’inizio alla fine, semplicemente non sta dicendo la verità”.

Il gruppo armato palestinese “Hamas sarà disarmato e la Striscia di Gaza sarà smilitarizzata”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando dell’accordo raggiunto ieri a Sharm el-Sheikh con il gruppo islamista palestinese al potere a Gaza per porre fine alla guerra e far rilasciare gli ostaggi. Il primo ministro ha puntualizzato che “se questo obiettivo non sarà raggiunto in modo pacifico, sarà raggiunto con la forza”.

NETANYAHU TERRA’ DEI COLLOQUI CON GLI INVIATI USA PER LA FASE 2

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, terrà dei colloqui incentrati sulla seconda fase del piano per Gaza del presidente statunitense Donald Trump, di cui ieri è stato firmato l’accordo per la prima fase. Lo riferiscono i media israeliani. La seconda fase, denominata “il giorno dopo”, riguarda il disarmo di Hamas, la smilitarizzazione della Striscia di Gaza e l’istituzione di una task force interaraba. Parteciperanno ai colloqui gli inviati americani Steve Witkoff e Jared Kushner, che avevano partecipato anche alla riunione governativa speciale tenutasi ieri. Parteciperà anche il comandante del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), l’ammiraglio Brad Cooper. Durante l’incontro verranno forniti dettagli sull’arrivo di 200 soldati americani che saranno di stanza in Israele e supervisioneranno l’attuazione dell’accordo.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).