martedì, Dicembre 23, 2025
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Spalletti “L’Italia è il mio rimpianto, Acerbi non dice la verità”

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TRENTO (ITALPRESS) – Luciano Spalletti è il grande protagonista della domenica del Festival dello Sport di Trento. L’ex ct della Nazionale, nel suo lungo intervento, non può che partire proprio dall’esperienza sulla panchina azzurra, il suo grande rimpianto dopo l’esonero estivo. “Ho commesso l’errore di trasferire troppo ai ragazzi il mio amore per il calcio – assicura l’allenatore toscano – Li ho un pò intasati tra cose dette e richieste, mentre ai calciatori ora serve essere leggeri perchè le pressioni sono tante. Probabilmente gli sono entrato troppo negli ingranaggi e questo non ha fatto bene. A me nell’Italia non mancava niente, e secondo me ci sono venti-venticinque giocatori su cui si può costruire una grande Nazionale. Donnarumma, Bastoni, Barella e Tonali sono dei top. Barella ha determinate caratteristiche e può anche anche davanti alla difesa, poi ora c’è Pio Esposito che è veramente impressionante. Ti dà la convinzione che prima o poi avremo un padrone dell’area di rigore, ieri sera ha fatto un gol pazzesco per coordinazione e per come ha tirato la palla. Forse assomiglia a Bobo Vieri, l’anno scorso l’ho seguito più volte a La Spezia”. L’altro grande tema riguarda Francesco Acerbi e il no alla Nazionale prima di Norvegia-Italia, con la dura risposta dell’ex ct al difensore dell’Inter: “La possibilità di dirmi quelle cose che ha detto c’era stata e invece le ha dette troppo tardi. Aveva accettato la pre-convocazione, il giorno prima gli ho telefonato e gli ho detto ‘avevi ragione tù, perchè il campo aveva detto una cosa chiara ed è ancora uno dei più forti. C’era stata la semifinale col Barcellona dove aveva fatto il gol decisivo, io gli ho detto che era sempre uno dei più bravi, mentre prima avevo cercato di escluderlo per dare forza ai giovani. Volevo convocarlo per la partita-chiave contro la Norvegia, avevamo tre infortunati: Gabbia, Buongiorno e Gatti. Quando gli ho telefonato, più volte, lui mi ha risposto e sembrava disponibile a giocare. Poi sono passati tre-quattro giorni, ha giocato la finale (di Champions col Psg, ndr) e a pochi giorni dalla partita mi ha mandato un messaggio: ‘ci ho pensato bene e non vengo più’. Allora io gli ho telefonato e lui ha tirato di nuovo fuori la situazione di Juan Jesus. Mi sento di dire che le cose sono andate diversamente da quello che dice lui”. Non può ovviamente mancare il ricordo del Napoli e di quello storico scudetto, con Spalletti che racconta anche la rottura con De Laurentiis: “A Napoli ho ricevuto un amore sfrenato, che ti metteva anche timore e non sai dove può andare a finire. Era talmente grosso quello che ho ricevuto, che ti faceva quasi paura. Il primo anno vivevo in albergo accanto alla camera di De Laurentiis, un presidente forte con cui ho condiviso grandissimi momenti. Il secondo anno ho vissuto a Castelvolturno, in una stanzetta nel centro d’allenamento. Alzarsi e vedere l’area di rigore è come essere in Paradiso (ride, ndr). La fine del rapporto con Napoli? Per me era diventato difficile perchè il presidente aveva preso il sopravvento, non mi ha mai parlato di un rinnovo o di un qualsiasi regalo per far vedere che mi voleva bene. Ha agito in modo prepotente con la prelazione sul rinnovo e ho deciso di non rimanere, anche a costo di non poter allenare come da contratto. L’anno dopo ha creduto di poter gestire la situazione da solo, è andata com’è andata e ha dovuto scegliere un altro allenatore forte, che avesse la personalità che Napoli richiede”. La chiusura è con una previsione sulla Nazionale: “L’Italia andrà ai Mondiali. I calciatori sono forti e Gattuso ha qualità di spessore, è stato molto bravo a far giocare insieme le due punte e trovare la grinta. La sua ricerca del carattere e del fisico è stata decisiva contro Israele, quella partita l’ha vinta lui senza dover per forza lavorare dal basso. Credo nel movimento Italia, abbiamo venti giocatori di livello e possiamo centrare la qualificazione al Mondiale”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Isole minori, Petrucci “Infinita bellezza ma anche tante criticità”

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LIPARI (MESSINA) (ITALPRESS) – “Le isole minori sono la bellezza dell’Italia ma presentano anche tante criticità. Gli Stati generali sono serviti per parlare di queste criticità e riportarle su un tavolo politico locale, regionale e nazionale”. Lo ha detto Simona Petucci, presidente dell’Intergruppo parlamentare per l’Economia del mare, nell’ultimo giorno degli Stati generali delle isole minori tenutisi a Lipari.
col/abr/azn

Foti “Nel PNRR 978 progetti per le Isole Minori con un impegno di spesa di 508 milioni”

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LIPARI (MESSINA) (ITALPRESS) – “Entro il 30 agosto 2026 avremo la necessità di rendicontare tutti gli interventi [del PNRR, ndr]. Sotto questo profilo devo dire che sulle isole minori sono concentrati 978 progetti con un impegno di spesa di 508 milioni di euro di cui 446,5 finanziati dal PNRR e altri da altre risorse”. Così il ministro per gli affari europei, politiche di coesione e PNRR Tommaso Foti in videocollegamento con gli “Stati Generali delle isole minori marine” in corso a Lipari.

“Le isole minori non sono state trascurate in questi anni sotto il profilo economico – ha detto Foti -. Già nella programmazione 2014-2020 della coesione territoriale hanno avuto risorse e un numero imponente di interventi. Tuttavia oggi abbiamo un paniere di iniziative che si stanno sviluppando e che possono cogliere l’obiettivo di diminuire il gap”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Movida selvaggia, ventunenne ucciso a Palermo mentre tenta di fermare un’aggressione. Rintracciato il presunto omicida

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PALERMO (ITALPRESS) – Un uomo è stato portato in caserma ed è sotto interrogatorio per l’omicidio di Paolo Taormina, il ragazzo di 21 anni morto stanotte mentre – secondo una prima ricostruzione – tentava di sedare una rissa di fronte al locale che lui stesso gestiva insieme ai suoi genitori. Sono però in corso ulteriori accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio e comprendere con quale arma sia stato assassinato il 21enne.

I carabinieri sono arrivati al sospettato attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza e le testimonianze raccolte sul posto. Il luogo del delitto, la champagneria, tra via dell’Olivella e via Spinuzza, è uno dei principali scenari della movida palermitana. Una zona che spesso già più volte in passato è stata teatro di risse e di atti di violenza. La salma del giovane è stata trasferita presso la camera ardente del Policlinico di Palermo.

CARABINIERI “PRESUNTO OMICIDA RINTRACCIATO ALLO ZEN”

Alle 13, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno accompagnato in caserma, per esser sottoposto ad interrogatorio da parte dei magistrati della Procura della Repubblica di Palermo, un palermitano di 28 anni, ritenuto responsabile del reato di omicidio. Lo rendono noto i militari dell’Arma in una nota. “Le immediate attività d’indagine – svolte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Verdi con l’ausilio del Nucleo Investigativo di Palermo, mediante l’acquisizione delle immagini delle telecamere pubbliche e private e dall’esame delle testimonianze raccolte sul posto – hanno permesso di identificare e rintracciare, nel quartier Zen, il presunto responsabile dell’omicidio del ventenne, colpito mortalmente alla testa, mentre, intorno alle 3:00 di questa mattina, era intento a lavorare in un pub di famiglia del centro storico cittadino”, fa sapere l’Arma in una nota.

LE IMMAGINI DAL LUOGO DELL’OMICIDIO

SCHIFANI “LA SICILIA REAGISCA ALLA VIOLENZA”

LAGALLA “FERITA PROFONDA, LUTTO CITTADINO”

“Palermo si è svegliata oggi con una ferita profonda. L’omicidio di Paolo Taormina, un ragazzo di 21 anni, intervenuto per tentare di sedare una rissa e colpito con un colpo di pistola alla testa, è un fatto di gravità assoluta che scuote le coscienze e chiama in causa ogni persona responsabile. Palermo non può essere ostaggio di chi è convinto di ostentare forza, usando un’arma e, invece, è solo un vile criminale. Per questo, condanno con fermezza la brutale violenza che ha strappato la vita a un giovane che ha avuto il coraggio di agire, di non voltarsi dall’altra parte. Un gesto che avrebbe dovuto essere d’esempio e che invece è stato punito con la morte. Alla famiglia di Paolo, ai suoi amici, ai suoi cari va il mio più profondo cordoglio, unitamente a quello dell’Amministrazione comunale e dell’intera Città che si stringe a loro in questo momento di inatteso e profondo dolore”. Lo afferma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

“Nell’annunciare il lutto cittadino nella giornata delle esequie, confido pienamente nel lavoro degli investigatori e delle forze dell’ordine e nei risultati che potranno eventualmente pervenire dall’osservazione dei sistemi di telesorveglianza. Anche se nulla potrà restituire Paolo alla sua famiglia, l’auspicio, che è anche una richiesta forte da parte dell’intera comunità cittadina, è che i responsabili vengano identificati e consegnati alla giustizia nel più breve tempo possibile – continua Lagalla -. Tuttavia, non possiamo limitarci a reagire a fatti come questo con la sola indignazione o con lo sdegno del giorno dopo, né tantomeno con le polemiche artatamente e strumentalmente sollevate in queste circostanze. Non basta aumentare i controlli, così come è puntualmente avvenuto, se non ci interroghiamo sul perché un gruppo di ragazzi ritenga “normale” pestare un coetaneo e rispondere con un colpo di pistola a chi generosamente si adopera per difenderlo. Serve un impegno corale per colmare il vuoto educativo e la solitudine morale”.

“L’Amministrazione comunale, per quanto le compete, continuerà a produrre i propri sforzi per potenziare ulteriormente le misure di sicurezza urbana e per favorire quei processi sociali che, con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e del mondo del volontariato e del terzo settore, possano efficacemente incidere sull’educazione alla legalità e sul recupero degli spazi pubblici come luoghi di incontro e non di violenza”, conclude Roberto Lagalla.

CRACOLICI “COMMISSIONE ANTIMAFIA ALLO ZEN”

“A Palermo si continua a sparare e a uccidere, dobbiamo fermare questa mattanza. Troppe armi girano tra giovani e giovanissimi. Convocherò la commissione Antimafia allo Zen, il quartiere deve reagire. Non si può restare silenti. Chiameremo quanti potranno dare una mano a far cambiare questo quartiere”. Così il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, dopo l’omicidio del 21enne intervenuto per sedare una rissa nel centro di Palermo.

PALERMO SI INTERROGA ANCORA UNA VOLTA, IL QUARTIERE SOTTO CHOC

L’ennesimo atto di violenza a due passi dal centro di Palermo lascia la citta’ attonita, sconfortata, che si interroga sull’ennesimo atto di violenza che vede protagonisti giovani. E’ passato poco più di un anno dalla strage di Monreale. Davanti a “O Scrusciu”, questo il nome del locale che Paolo Taormina gestiva insieme ai genitori, stamattina, a poche ore dal suo omicidio, la gente passa e si sofferma, incapace di spiegarsi come sia possibile morire a 21 anni in simili circostanze. Sono coetanei della giovane vittima, residenti ma anche semplici cittadini, scossi dalla vicenda. Alle istituzioni chiedono più sicurezza, soprattutto nelle ore notturne. “Ogni sera questa zona diventa terra di nessuno – racconta un residente all’Italpress, – Fino alle 4 di mattina è il caos. Insieme ad altri residenti abbiamo fatto parecchi esposti, ma nessuno ci ha ascoltato”. Un’altra persona del posto chiede interventi immediati alle istituzioni: “Quanti altri dovranno morire ancora? Quanti sabato sera dovremo passare senza poter stare tranquilli perché qualcuno si sente libero di uscire indisturbato con un’arma?”.

Una donna passa, lascia un mazzo di fiori e si allontana. Non conosceva personalmente il giovane ma, racconta, “è una vicenda umana che mi ha colpito tantissimo: ho sentito l’esigenza di venire da semplice cittadina e portare fiori a questo ragazzo anche se non lo conoscevo. Da genitore ho paura di dire un giorno ai miei figli di andarsene da questa terra”. Qualcun altro la imita, lasciando i suoi fiori, in silenzio, davanti alla saracinesca, adesso transennata, del locale.

LE REAZIONI DELLA POLITICA

“Esprimiamo i più forti sensi di cordoglio, vicinanza e solidarietà ai genitori di Paolo Taormina, a nome del Partito Democratico della Sicilia, che si farà promotore di azioni e proposte in tutte le sedi istituzionali possibili, perché la questione giovanile e l’emergenza sicurezza diventino priorità assoluta dell’agenda politica regionale. Miti mafiosi, disprezzo per la vita e il prossimo, abuso di sostanze stupefacenti e accesso facile alle armi sfociano in violenze da metropoli americane, rendendo i nostri giovani carne da macello”. Lo dichiarano Valentina Chinnici, vicesegretaria PD Sicilia e deputata regionale all’Ars e Mari Albanese, componente della segreteria regionale con delega al welfare e disuguaglianze sociali.

“A nome mio e del gruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, esprimo il più sincero cordoglio e la più profonda vicinanza alla famiglia di Paolo Taormina, ai suoi amici e a quanti lo hanno conosciuto e amato”. Così Mario Giambona, vicepresidente del gruppo PD all’ARS.

“Una notte di violenza ha spezzato la vita di un ragazzo di appena 21 anni, colpito a morte vicino al Teatro Massimo mentre cercava di aiutare un amico. Un gesto di coraggio che racconta la parte migliore dei nostri giovani, finito nel modo più tragico”. Così Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Ars.

“Non possiamo più fermare l’acqua con le mani. Serve un’azione straordinaria contro la deriva della violenza giovanile e urbana. Ero già intervenuto un anno e mezzo fa con una interrogazione parlamentare che denunciava con chiarezza la crescita esponenziale della delinquenza minorile e giovanile a Palermo. Purtroppo, i fatti mi danno ragione. Oggi siamo arrivati a un punto di non ritorno: la città vive una stagione di violenza diffusa, di insicurezza e di disgregazione sociale che non può più essere ignorata”, è il commento di Saverio Romano, coordinatore politico di Noi Moderati.

I SINDACATI ORGANIZZANO UNA MARCIA SILENZIOSA PER “DIRE BASTA”

“Una marcia silenziosa per fare rumore”. Scenderanno in piazza domani con questo slogan Cgil Cisl Uil e Acli Palermo, dopo l’ennesima morte di un giovane avvenuta nella movida palermitana, per dire “basta alla violenza cittadina e al degrado sociale che sta soffocando la città ormai allo sbando”. La marcia partirà alle 20:30 da piazza Verdi per giungere fino alla Prefettura in via Cavour. “Facciamo appello ai cittadini onesti, che amano la propria città e che sperano in un futuro diverso per i nostri giovani, affinché partecipino – affermano i segretari generali Cgil e Cisl Palermo Mario Ridulfo e Federica Badami con il segretario regionale Uil Sicilia e Area Vasta Ignazio Baudo e il presidente Acli Palermo Francesco Todaro -, perché è giunto il momento di reagire concretamente e insieme. Servono azioni immediate per l’ordine pubblico, il disagio e le fragilità sociali, per la sicurezza dei cittadini, prevenzione e controllo. Regna il caos che si insinua nelle assenze come quella delle istituzioni, dei punti di riferimento, della coscienza civile e del rispetto per la vita”.

TEATRO MASSIMO E TEATRO BIONDO ANNULLANO L’ESIBIZIONE DI OGGI PER LUTTO

“Il Direttore del Teatro Biondo, Valerio Santoro, e il Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, Marco Betta, d’intesa con il Sindaco della citta’ e Presidente della Fondazione Teatro Massimo, Roberto Lagalla, hanno deciso di sospendere le iniziative previste nel foyer del Teatro Massimo per l’inaugurazione del triennio di collaborazione tra le due istituzioni, che prevedeva oggi un’esibizione della Compagnia Nazionale di Danza Storica, che con immediata sensibilità si è associata all’iniziativa. L’annullamento è stato disposto in segno di lutto e profondo cordoglio per la tragica e vile uccisione di Paolo Taormina, avvenuta a Palermo nelle prime ore di oggi. Le istituzioni sono vicine allo straziante dolore della famiglia del giovane e dell’intera Comunità cittadina duramente colpita da questo drammatico episodio. Il Teatro Biondo e il Teatro Massimo, insieme al Sindaco di Palermo, rinnovano il loro impegno a promuovere, attraverso la cultura e l’arte, i valori fondamentali del rispetto, della convivenza civile e della non violenza”. E’ quanto si legge in una nota.

– foto gallery IPA Agency –

– foto di copertina xd8/Italpress –

(ITALPRESS).

Movida selvaggia, ventunenne ucciso a Palermo mentre tenta di fermare un’aggressione. Sotto interrogatorio il presunto omicida

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PALERMO (ITALPRESS) – Un uomo è stato portato in caserma ed è sotto interrogatorio per l’omicidio di Paolo Taormina, il ragazzo di 21 anni morto stanotte mentre – secondo una prima ricostruzione – tentava di sedare una rissa di fronte al locale che lui stesso gestiva insieme ai suoi genitori. Sono però in corso ulteriori accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio e comprendere con quale arma sia stato assassinato il 21enne.

I carabinieri sono arrivati al sospettato attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza e le testimonianze raccolte sul posto. Il luogo del delitto, la champagneria, tra via dell’Olivella e via Spinuzza, è uno dei principali scenari della movida palermitana. Una zona che spesso già più volte in passato è stata teatro di risse e di atti di violenza. La salma del giovane è stata trasferita presso la camera ardente del Policlinico di Palermo.

CARABINIERI “PRESUNTO OMICIDA RINTRACCIATO ALLO ZEN”

Alle 13, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno accompagnato in caserma, per esser sottoposto ad interrogatorio da parte dei magistrati della Procura della Repubblica di Palermo, un palermitano di 28 anni, ritenuto responsabile del reato di omicidio. Lo rendono noto i militari dell’Arma in una nota. “Le immediate attività d’indagine – svolte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Verdi con l’ausilio del Nucleo Investigativo di Palermo, mediante l’acquisizione delle immagini delle telecamere pubbliche e private e dall’esame delle testimonianze raccolte sul posto – hanno permesso di identificare e rintracciare, nel quartier Zen, il presunto responsabile dell’omicidio del ventenne, colpito mortalmente alla testa, mentre, intorno alle 3:00 di questa mattina, era intento a lavorare in un pub di famiglia del centro storico cittadino”, fa sapere l’Arma in una nota.

LE IMMAGINI DAL LUOGO DELL’OMICIDIO

 

LAGALLA “FERITA PROFONDA, LUTTO CITTADINO”

“Palermo si è svegliata oggi con una ferita profonda. L’omicidio di Paolo Taormina, un ragazzo di 21 anni, intervenuto per tentare di sedare una rissa e colpito con un colpo di pistola alla testa, è un fatto di gravità assoluta che scuote le coscienze e chiama in causa ogni persona responsabile. Palermo non può essere ostaggio di chi è convinto di ostentare forza, usando un’arma e, invece, è solo un vile criminale. Per questo, condanno con fermezza la brutale violenza che ha strappato la vita a un giovane che ha avuto il coraggio di agire, di non voltarsi dall’altra parte. Un gesto che avrebbe dovuto essere d’esempio e che invece è stato punito con la morte. Alla famiglia di Paolo, ai suoi amici, ai suoi cari va il mio più profondo cordoglio, unitamente a quello dell’Amministrazione comunale e dell’intera Città che si stringe a loro in questo momento di inatteso e profondo dolore”. Lo afferma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

“Nell’annunciare il lutto cittadino nella giornata delle esequie, confido pienamente nel lavoro degli investigatori e delle forze dell’ordine e nei risultati che potranno eventualmente pervenire dall’osservazione dei sistemi di telesorveglianza. Anche se nulla potrà restituire Paolo alla sua famiglia, l’auspicio, che è anche una richiesta forte da parte dell’intera comunità cittadina, è che i responsabili vengano identificati e consegnati alla giustizia nel più breve tempo possibile – continua Lagalla -. Tuttavia, non possiamo limitarci a reagire a fatti come questo con la sola indignazione o con lo sdegno del giorno dopo, né tantomeno con le polemiche artatamente e strumentalmente sollevate in queste circostanze. Non basta aumentare i controlli, così come è puntualmente avvenuto, se non ci interroghiamo sul perché un gruppo di ragazzi ritenga “normale” pestare un coetaneo e rispondere con un colpo di pistola a chi generosamente si adopera per difenderlo. Serve un impegno corale per colmare il vuoto educativo e la solitudine morale”.

“L’Amministrazione comunale, per quanto le compete, continuerà a produrre i propri sforzi per potenziare ulteriormente le misure di sicurezza urbana e per favorire quei processi sociali che, con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e del mondo del volontariato e del terzo settore, possano efficacemente incidere sull’educazione alla legalità e sul recupero degli spazi pubblici come luoghi di incontro e non di violenza”, conclude Roberto Lagalla.

PALERMO SI INTERROGA ANCORA UNA VOLTA, IL QUARTIERE SOTTO CHOC

L’ennesimo atto di violenza a due passi dal centro di Palermo lascia la citta’ attonita, sconfortata, che si interroga sull’ennesimo atto di violenza che vede protagonisti giovani. E’ passato poco più di un anno dalla strage di Monreale. Davanti a “O Scrusciu”, questo il nome del locale che Paolo Taormina gestiva insieme ai genitori, stamattina, a poche ore dal suo omicidio, la gente passa e si sofferma, incapace di spiegarsi come sia possibile morire a 21 anni in simili circostanze. Sono coetanei della giovane vittima, residenti ma anche semplici cittadini, scossi dalla vicenda. Alle istituzioni chiedono più sicurezza, soprattutto nelle ore notturne. “Ogni sera questa zona diventa terra di nessuno – racconta un residente all’Italpress, – Fino alle 4 di mattina è il caos. Insieme ad altri residenti abbiamo fatto parecchi esposti, ma nessuno ci ha ascoltato”. Un’altra persona del posto chiede interventi immediati alle istituzioni: “Quanti altri dovranno morire ancora? Quanti sabato sera dovremo passare senza poter stare tranquilli perché qualcuno si sente libero di uscire indisturbato con un’arma?”.

Una donna passa, lascia un mazzo di fiori e si allontana. Non conosceva personalmente il giovane ma, racconta, “è una vicenda umana che mi ha colpito tantissimo: ho sentito l’esigenza di venire da semplice cittadina e portare fiori a questo ragazzo anche se non lo conoscevo. Da genitore ho paura di dire un giorno ai miei figli di andarsene da questa terra”. Qualcun altro la imita, lasciando i suoi fiori, in silenzio, davanti alla saracinesca, adesso transennata, del locale.

TEATRO MASSIMO E TEATRO BIONDO ANNULLANO L’ESIBIZIONE DI OGGI PER LUTTO

“Il Direttore del Teatro Biondo, Valerio Santoro, e il Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, Marco Betta, d’intesa con il Sindaco della citta’ e Presidente della Fondazione Teatro Massimo, Roberto Lagalla, hanno deciso di sospendere le iniziative previste nel foyer del Teatro Massimo per l’inaugurazione del triennio di collaborazione tra le due istituzioni, che prevedeva oggi un’esibizione della Compagnia Nazionale di Danza Storica, che con immediata sensibilità si è associata all’iniziativa. L’annullamento è stato disposto in segno di lutto e profondo cordoglio per la tragica e vile uccisione di Paolo Taormina, avvenuta a Palermo nelle prime ore di oggi. Le istituzioni sono vicine allo straziante dolore della famiglia del giovane e dell’intera Comunità cittadina duramente colpita da questo drammatico episodio. Il Teatro Biondo e il Teatro Massimo, insieme al Sindaco di Palermo, rinnovano il loro impegno a promuovere, attraverso la cultura e l’arte, i valori fondamentali del rispetto, della convivenza civile e della non violenza”. E’ quanto si legge in una nota.

– foto gallery IPA Agency –

– foto di copertina xd8/Italpress –

(ITALPRESS).

Movida selvaggia, ventunenne ucciso a Palermo mentre tenta di fermare un’aggressione

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PALERMO (ITALPRESS) – Un 21enne è stato ucciso a Palermo durante la movida del sabato sera, nel pieno centro del capoluogo siciliano, a due passi dal Teatro Massimo, nella zona conosciuta come la champagneria. Secondo le prime informazioni la vittima sarebbe intervenuta per tentare di fermare un’aggressione ma sarebbe stato freddato con un colpo d’arma da fuoco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno indagano sulla vicenda.

I militari dell’Arma hanno raccolto le testimonianze di chi era presente al momento dei fatti e stanno visionando le videocamere dell’area.

Sono numerosi i locali che ogni fine settimana si riempiono di ragazzi di ogni età nella zona della champagneria, tra via dell’Olivella e via Spinuzza, uno dei principali luoghi della movida palermitana. Una zona che spesso già più volte in passato è stata teatro di risse e di atti di violenza.
fonte foto: Arma dei Carabinieri
(ITALPRESS).

 

 

 

Schifani “Unità’ della coalizione imprescindibile per l’azione di governo”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Ritengo L’unità della coalizione
imprescindibile per l’azione del governo. Una coalizione che mi
sento di ringraziare perche con il suo leale e costante sostegno
ha consentito il raggiungimento di importantissimi risultati in
tema economico, occupazionale e sociale. Ed altri sono alla nostra
portata grazie alle consistenti maggiori risorse finanziarie di
cui godrà la nostra regione. Ecco perché domani ci incontreremo
per individuare, con quella responsabilità che non ci è mai
mancata, gli eventuali motivi che hanno dato luogo ad
incomprensioni portatrici di voti segreti di dissenso su alcune
proposte dell’esecutivo. Sono più che certo che dal confronto
leale e paritario di tutti noi avremo modo di chiarire e trovare
ancora più slancio per il sostegno dell’azione del governo” Lo
dichiara il presidente della Regione Renato Schifani.
(ITALPRESS).

fonte foto IPA

L’Italia vince 3-1 in Estonia, segnano Kean, Raspadori e Pio Esposito

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TALLINN (ESTONIA) (ITALPRESS) – Nella giornata dei bomber, si mettono in luce anche gli attaccanti dell’Italia. Tutti e tre centravanti azzurri, infatti, vanno a segno contro l’Estonia: prima Kean, poi Retegui e infine Pio Esposito, che trova la prima rete con la Nazionale dopo una prova fatta di tante sponde e tocchi preziosi. Tre gol per l’1-3 di Tallinn; tre come le vittorie di Gattuso su altrettante partite sulla panchina dell’Italia. Un ottimo segnale in vista dei prossimi mesi, soprattutto in vista della prossima primavera, visto che il primo posto rimane utopia: ad aprire la giornata dei bomber, infatti, era stato il solito Haaland, che nonostante gli errori dal dischetto ha fatto impazzire Israele con una tripletta che consolida ancora di più il primo posto della Norvegia. Più 26 la differenza a favore della Norvegia, prima a 18 punti. L’Italia sale a 12 e martedì, a Udine, potrà mettere in cassaforte quantomeno i playoff proprio contro Israele. Chissà se ci sarà Kean, che ha appena il tempo di aprire le danze al 4′ con un bel dribbling a centro area e un tiro all’angolino basso, prima di farsi male in maniera beffarda poggiando male il piede a terra. Al 15′ entra Francesco Pio Esposito, che fa subito intravedere cose importanti nelle combinazioni con Retegui. In generale, è tutta l’Italia a brillare, con ottime trame a sinistra grazie a Dimarco e Raspadori, Barella e Tonali padroni del centrocampo e Orsolini chiamato a compiti anche difensivi a destra; tanta intensità e recupero fin dal primo minuto, queste le caratteristiche della squadra di Gattuso. E lotta anche Retegui, che si avventa su un difensore, ruba palla e si prende un calcio di rigore. Lo sbaglia, proprio come Haaland poche ore prima, fermato da un ottimo intervento di Hein, aiutato anche dal palo. Ma l’attaccante azzurro si rifà pochi minuti dopo firmando il raddoppio su assist di Orsolini. Per vedere il primo vero tiro dell’Estonia occorre aspettare la ripresa con l’iniziativa di Sinyavskiy, fuori misura. I ritmi dell’Italia calano ma le occasioni arrivano comunque con Raspadori, che calcia addosso al portiere avversario. Al 72′, Esposito lancia Spinazzola, che si fa recuperare da Peetson, e poco dopo arriva anche l’ammonizione di Bastoni, che, diffidato, salterà la partita contro Israele. Altri due minuti e Spinazzola restituisce il favore a Esposito, che si coordina alla grande segnando la terza rete con un leggero esterno di controbalzo. A completare la serata c’è l’errore di Donnarumma, che si lascia scappare il cross di Soomets e viene punito da Sappinen. L’Italia non riesce ancora una volta a tenere la porta inviolata, ma poco importa: l’obiettivo è non fallire l’approdo ai playoff e crescere partita dopo partita, cosa che gli uomini di Gattuso stanno facendo.
– foto Image –
(ITALPRESS).