sabato, Dicembre 27, 2025
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La Nazionale marocchina di calcio vince la 17esima partita di fila e continua il suo record

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RABAT (MAROCCO) (ITALPRESS) – La Nazionale marocchina di calcio tocca quota 17 e migliora il proprio record mondiale di vittorie consecutive (centrato un mese) fa grazie al successo nell’amichevole disputata ieri sera contro il Mozambico. Disputato nel nuovo stadio di Tangeri, il match ha visto la squadra di casa imporsi per 1-0 grazie alla rete di Azzedine Ounahi.

Con questa vittoria, il Marocco di Walid Regragui è riuscito a staccare ulteriormente Spagna e Germania, che detenevano il primato con 15 vittorie di fila rispettivamente nelle stagioni 2008-2009 e 2010-2011. Questo record mondiale di vittorie consecutive conferma ulteriormente la crescita del calcio marocchino.

In cifre, la squadra ha segnato 51 gol in 17 incontri, con una media di 3 reti a partita, subendone soltanto 4. Adesso, la striscia di vittorie può estendersi maggiormente se arriverà il successo martedì nell’amichevole contro l’Uganda, in preparazione alla Coppa d’Africa in programma in Marocco tra poco più di un mese.

-Foto Map-
(ITALPRESS).

Basilicata, Bardi “Se Chiorazzo ha elementi sul presunto caso ‘Affidopoli’ riferisca alle autorità”

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POTENZA (ITALPRESS) – “In merito alle dichiarazioni diffuse dal consigliere regionale Angelo Chiorazzo sul presunto caso ‘Affidopoli’, ribadisco un principio fondamentale: se il consigliere Chiorazzo è in possesso di elementi concreti riguardanti ipotesi di comportamento illegittimo in vari ambiti, dalla sanità all’ambiente, dalla comunicazione ai servizi, ha il dovere di riferirli alle autorità competenti. La legalità non si persegue attraverso insinuazioni, ma con atti formali e verificabili”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

“Le risultanze del rapporto che ho personalmente richiesto e ricevuto sugli affidamenti relativi ad alcune iniziative di comunicazione sono già state puntualmente comunicate alla stampa. Esse riguardano esclusivamente il perimetro delle mie responsabilità che continuo a esercitare con rigore e trasparenza”, aggiunge.

“L’iniziativa che ho assunto sollecita dirigenti e funzionari competenti a verificare nel merito tutti i rilievi emersi dalla recente campagna di stampa e ad adottare, laddove necessario, le decisioni conseguenti. È un atto dovuto che conferma l’attenzione costante della Regione Basilicata a ogni profilo di correttezza amministrativa. Dispiace constatare che il consigliere Chiorazzo scelga di cavalcare questa campagna costruendo illazioni e insinuazioni. Esistono leggi, regolamenti e responsabilità precise che garantiscono legalità e trasparenza, indipendentemente dal rumore della polemica politica. Comprendo che ciò possa non soddisfare chi è abituato ad agitarla sempre e a qualunque costo, ma per quanto mi riguarda continuerò a lavorare nel pieno rispetto delle istituzioni e nell’interesse esclusivo dei cittadini lucani”, conclude Bardi.

-Foto ufficio stampa Regione Basilicata-
(ITALPRESS).

Madre Terra – Transizione energetica e innovazione: 17/11 convegno a Roma

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ROMA (ITALPRESS) – Convegno “Transizione energetica e innovazione tra opportunità e ostacoli. PNRR – Piano Transizione 5.0 e PNIEC 2030”: a Roma, 17 novembre, ore 17.00, Sala Capranichetta (P.za di Monte Citorio, 125) promosso da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi con main partner Renexia, event partner Almaviva. Apertura dei lavori con il videomessaggio di saluto e di indirizzo del Ministro Tommaso Foti e presentazione del 23° Rapporto “Gli italiani, le rinnovabili e la green & blue economy”. Diretta su Radio Radicale. Media partners: Askanews, Italpress, Opera2030, TeleAmbiente.
mgg/mrv

Colpo al patrimonio del clan mafioso “Laudani”: sequestrate tre società per un valore di 2,1 milioni di euro

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CATANIA (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito due provvedimenti con cui il Tribunale di Catania ha applicato misure di prevenzione sui patrimoni riconducibili a Salvatore Orazio Scuto, ritenuto esponente di spicco del sodalizio mafiosoLaudani”, attivo nella provincia di Catania e, in modo preminente, nel territorio dell’acese.

E’ stato disposto il sequestro di prevenzione della società Vetrans Srl, con sede ad Aci S. Antonio in quanto sarebbe risultata direttamente riconducibile a Scuto e finanziata con proventi derivanti dalle attività illecite. Con un secondo decreto è stata applicata la misura dell’amministrazione giudiziaria alla società Ap Motors Srls, con sede a Zafferana Etnea (CT), e alla ditta individuale LB Auto, con sede ad Aci S. Antonio (CT), operanti nel commercio di autovetture.

È stato nominato un amministratore giudiziario che si affiancherà all’organo gestorio/titolare delle imprese per avviare un percorso di collaborazione, diretto attuare una serie di iniziative utili a neutralizzare la rilevata infiltrazione e a dotare l’azienda degli strumenti necessari per scongiurare, in futuro, rischi analoghi. Il valore delle società è pari a circa 2,1 milioni complessivi. 

-Foto ufficio stampa Guardia di Finanza Catania-
(ITALPRESS).

Malta apre al mercato cinese con il primo accordo sul pesce selvatico

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta ha firmato il suo primo accordo con la Cina per l’esportazione di prodotti ittici provenienti da pesca selvatica. L’intesa è stata raggiunta durante una visita ufficiale in Cina del ministro maltese della Pesca, Anton Refalo, che ha incontrato Meijun Sun, ministro dell’Amministrazione Generale delle Dogane cinese.

L’accordo garantisce ai prodotti ittici maltesi pescati in mare aperto un accesso diretto al mercato cinese, uno dei più grandi al mondo. Refalo ha dichiarato che questo sviluppo apre “un nuovo capitolo” per i pescatori maltesi, offrendo nuove opportunità di reddito, prezzi migliori e un riconoscimento internazionale per la qualità dei prodotti. Ha inoltre sottolineato che la presenza di Malta alla China International Import Expo ha dimostrato che i prodotti agricoli e ittici del Paese possono competere a livello globale.

“La qualità, la genuinità e la passione dei nostri produttori vengono notate dai consumatori e dagli investitori internazionali”, ha aggiunto Refalo, sostenendo che Malta può avere un ruolo significativo quando lavora con “visione e determinazione”. Durante la visita, i funzionari maltesi hanno tenuto ulteriori incontri a Shanghai e con l’Associazione del Popolo per la partnership con Paesi stranieri per discutere una cooperazione più ampia e future opportunità di esportazione.

-Foto DOI-
(ITALPRESS).

Negli ultimi dodici anni l’Italia ha registrato una riduzione di oltre 140mila attività di commercio al dettaglio

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ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi dodici anni l’Italia ha registrato una riduzione di oltre 140mila attività di commercio al dettaglio, tra negozi e attività ambulanti, con cali particolarmente accentuati nei centri storici e nei piccoli comuni. Un trend che, senza nuove ed efficaci politiche di rigenerazione urbana e senza interventi per riutilizzare gli oltre 105mila negozi sfitti (un quarto dei quali da oltre un anno), è destinato ad aggravarsi ulteriormente con il rischio di perdere, da qui al 2035, altre 114mila imprese al dettaglio.

E’ quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio in vista dell’iniziativa nazionale “inCittà – Spazi che cambiano, economie urbane che crescono”, dedicata al futuro delle città e delle economie urbane, organizzato dalla Confederazione che si terrà a Bologna, a Palazzo Re Enzo, il 20 e 21 novembre prossimi (qui il programma dell’evento). In pratica, oltre un quinto delle attività oggi esistenti sparirebbe con gravi conseguenze per l’economia urbana, la qualità della vita e la coesione sociale.

Questo è confermato anche dall’analisi della densità commerciale, cioè il rapporto tra numero di negozi e abitanti, che evidenzia come molte città medio-grandi del Centro-Nord sarebbero quelle più esposte a questo fenomeno, mentre per alcuni Comuni del Mezzogiorno il calo sarebbe più contenuto, soprattutto per la riduzione dei residenti e il minor ricorso agli acquisti online.

Confcommercio, anche attraverso il progetto Cities, propone un’Agenda Urbana Nazionale da definire insieme a Governo, Regioni e Comuni, per rigenerare i centri urbani valorizzando le economie di prossimità e le imprese del terziario di mercato. L’obiettivo è creare un quadro stabile e integrato delle politiche urbane, armonizzando i Distretti Urbani dello Sviluppo Economico e promuovendo strumenti condivisi contro la desertificazione commerciale e per una logistica urbana sostenibile.

“La desertificazione dei negozi – afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalliè un problema economico, sociale e di coesione: ogni saracinesca abbassata significa meno sicurezza, meno servizi, meno attrattività e meno socialità nelle nostre città. E senza efficaci e tempestivi interventi di rigenerazione urbana, entro il 2035 rischiamo di avere delle vere e proprie città fantasma. Per scongiurare questa prospettiva, servono politiche nazionali e strategie condivise tra istituzioni, imprese e territori capaci di coniugare competitività, sostenibilità e qualità della vita. Ma soprattutto, è necessario sostenere il commercio di prossimità con politiche fiscali più eque, accesso al credito più facile e meno costoso e misure specifiche per affrontare la transizione economica. Così come è indispensabile riqualificare gli oltre 100mila negozi sfitti, tema sul quale auspichiamo una collaborazione con le controparti interessate e gli Enti locali. E la risposta concreta è il progetto Cities di Confcommercio che ha proprio l’obiettivo di contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale promuovendo progetti per rigenerare le aree in declino, favorire un uso equilibrato dello spazio urbano e valorizzare il ruolo delle economie di prossimità. Solo così sarà possibile garantire una maggiore qualità per i residenti e una migliore offerta per i turisti”.

Nel 2024 si contano in Italia oltre 534mila imprese del commercio al dettaglio, di cui circa 434mila in sede fissa, quasi 71mila ambulanti e 30mila appartenenti ad altre forme di commercio (internet, vendita per corrispondenza, etc.). Il confronto con il 2012 evidenzia la scomparsa di quasi 118mila imprese del commercio al dettaglio in sede fissa e di circa 23mila attività ambulanti, per una riduzione totale di oltre 140mila unità, risultato di un eccesso di chiusure rispetto alle aperture.

Le cause sono riconducibili a una crescita insufficiente dei consumi interni, al cambiamento dei comportamenti di spesa dei consumatori e alla diffusione delle tecnologie digitali che hanno favorito gli acquisti online. Non a caso, nello stesso periodo le imprese attive operanti prevalentemente su internet o nella vendita per corrispondenza sono aumentate di oltre 16mila unità (+114,9%). Per quanto riguarda il commercio al dettaglio in sede fissa, le contrazioni più rilevanti si registrano nei seguenti comparti: distributori di carburante (-42,2%), articoli culturali e ricreativi (-34,5%), commercio non specializzato (34,2%), mobili e ferramenta (-26,7%), abbigliamento e calzature (25%).

-Foto ufficio stampa Confcommercio-
(ITALPRESS).

Confcommercio lancia l’allarme sulla chiusura dei negozi

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ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi dodici anni l’Italia ha perso oltre 140mila attività di commercio al dettaglio, tra negozi e ambulanti, con i cali più forti nei centri storici e nei piccoli comuni. Un trend che, senza interventi di rigenerazione urbana e senza il riutilizzo degli oltre 105mila negozi oggi sfitti, rischia di accelerare ulteriormente: secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, entro il 2035 potrebbero sparire altre 114mila imprese, più di un quinto di quelle attive. L’analisi, diffusa in vista dell’evento nazionale “inCittà – Spazi che cambiano, economie urbane che crescono”, evidenzia come la desertificazione commerciale abbia impatti pesanti sulla qualità della vita e sulla coesione sociale.
mgg/mrv

Confcommercio, 140mila negozi in meno negli ultimi 12 anni

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ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi dodici anni l’Italia ha registrato una riduzione di oltre 140mila attività di commercio al dettaglio, tra negozi e attività ambulanti, con cali particolarmente accentuati nei centri storici e nei piccoli comuni. Un trend che, senza nuove ed efficaci politiche di rigenerazione urbana e senza interventi per riutilizzare gli oltre 105mila negozi sfitti (un quarto dei quali da oltre un anno), è destinato ad aggravarsi ulteriormente con il rischio di perdere, da qui al 2035, altre 114mila imprese al dettaglio. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio in vista dell’iniziativa nazionale “inCittà – Spazi che cambiano, economie urbane che crescono”, dedicata al futuro delle città e delle economie urbane, organizzato dalla Confederazione che si terrà a Bologna, a Palazzo Re Enzo, il 20 e 21 novembre prossimi (qui il programma dell’evento).
In pratica, oltre un quinto delle attività oggi esistenti sparirebbe con gravi conseguenze per l’economia urbana, la qualità della vita e la coesione sociale. Questo è confermato anche dall’analisi della densità commerciale, cioè il rapporto tra numero di negozi e abitanti, che evidenzia come molte città medio-grandi del Centro-Nord sarebbero quelle più esposte a questo fenomeno, mentre per alcuni Comuni del Mezzogiorno il calo sarebbe più contenuto, soprattutto per la riduzione dei residenti e il minor ricorso agli acquisti online. Confcommercio, anche attraverso il progetto Cities, propone un’Agenda Urbana Nazionale da definire insieme a Governo, Regioni e Comuni, per rigenerare i centri urbani valorizzando le economie di prossimità e le imprese del terziario di mercato. L’obiettivo è creare un quadro stabile e integrato delle politiche urbane, armonizzando i Distretti Urbani dello Sviluppo Economico e promuovendo strumenti condivisi contro la desertificazione commerciale e per una logistica urbana sostenibile.
“La desertificazione dei negozi – afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli – è un problema economico, sociale e di coesione: ogni saracinesca abbassata significa meno sicurezza, meno servizi, meno attrattività e meno socialità nelle nostre città. E senza efficaci e tempestivi interventi di
rigenerazione urbana, entro il 2035 rischiamo di avere delle vere e proprie città fantasma. Per scongiurare questa prospettiva, servono politiche nazionali e strategie condivise tra istituzioni, imprese e territori capaci di coniugare competitività, sostenibilità e qualità della vita. Ma soprattutto, è necessario sostenere il commercio di prossimità con politiche fiscali più eque, accesso al credito più facile e meno costoso e misure specifiche per affrontare la transizione economica. Così come è indispensabile riqualificare gli oltre 100mila negozi sfitti, tema sul quale auspichiamo
una collaborazione con le controparti interessate e gli Enti locali. E la risposta concreta è il progetto Cities di Confcommercio che ha proprio l’obiettivo di contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale promuovendo progetti
per rigenerare le aree in declino, favorire un uso equilibrato dello spazio urbano e valorizzare il ruolo delle economie di prossimità. Solo così sarà possibile garantire una maggiore qualità per i residenti e una migliore offerta per i turisti”.
Nel 2024 si contano in Italia oltre 534mila imprese del commercio al dettaglio, di cui circa 434mila in sede fissa, quasi 71mila ambulanti e 30mila appartenenti ad altre forme di commercio (internet, vendita per corrispondenza, etc.).
Il confronto con il 2012 evidenzia la scomparsa di quasi 118mila imprese del commercio al dettaglio in sede fissa e di circa 23mila attività ambulanti, per una riduzione totale di oltre 140mila unità, risultato di un eccesso di chiusure rispetto alle aperture. Le cause sono riconducibili a una crescita insufficiente dei consumi interni, al cambiamento dei comportamenti di spesa dei consumatori e alla diffusione delle tecnologie digitali che hanno favorito gli acquisti online. Non a caso, nello stesso periodo le imprese attive operanti prevalentemente su internet o nella vendita per corrispondenza sono aumentate di oltre 16mila unità (+114,9%).
Per quanto riguarda il commercio al dettaglio in sede fissa, le contrazioni più rilevanti si registrano nei seguenti comparti: distributori di carburante (-42,2%), articoli culturali e ricreativi (-34,5%), commercio non specializzato (34,2%), mobili e ferramenta (-26,7%), abbigliamento e calzature (25%).
-foto ufficio stampa Confcommercio –
(ITALPRESS).

Trump attacca la Bbc e promette di fare causa per 5 miliardi di dollari

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un’intervista esclusiva all’emittente Gb News ha detto di avere l’“obbligo” di fare causa alla Bbc per il modo in cui ha modificato un discorso da lui pronunciato il 6 gennaio 2021, che dava l’impressione che avesse chiesto direttamente azioni violente contro i politici statunitensi.

“Questo è più che falso. È corrotto”, ha tuonato il tycoon. “È stato davvero vergognoso. Se non lo fai, non puoi impedire che accada di nuovo ad altre persone. Vorrei scoprire perché l’hanno fatto”. Il presidente intenderebbe intentare una causa per una cifra fino a 5 miliardi di dollari. “Hanno preso le mie parole, la mia bocca e hanno usato parole diverse per farla sembrare brutta. Ho fatto una bella dichiarazione e l’ho trasformata in una dichiarazione non bell. La parola falso è una cosa, ma questo è ben più che falso. Quello che hanno fatto è corrotto”.

“Ti preoccupi dell’intelligenza artificiale perché cose del genere possono accadere, sai, con i loro diversi geni. Si possono fare delle cose. Ho visto cose incredibili, ma non puoi immaginare che la Bbc abbia fatto tutto questo in modo così rozzo, in realtà”, ha aggiunto. Nel corso di un’intervista ad ampio raggio, Trump ha anche avvertito che la Gran Bretagna “deve fare qualcosa in materia di immigrazione” e ha riacceso la polemica con Sadiq Khan, descrivendo il sindaco di Londra come un sindaco terribile e un “disastro. Posso dirvi che è un disastro. È una persona cattiva e sta lasciando correre il crimine. Ci sono zone a Londra, e anche a Parigi, in cui la polizia non vuole nemmeno avvicinarsi”, ha chiosato Trump.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).