BOLOGNA (ITALPRESS) – Ridimensionati gli aumenti dell’addizionale Irpef nel triennio e, in attesa di definire un nuovo sistema di compartecipazione progressiva basata sull’Isee, nessun ticket farmaceutico per i cittadini già esenti. Sono queste le novità contenute nella manovra di bilancio 2025-2027 della Regione Emilia-Romagna, al termine del confronto con le parti sociali e il tavolo con Cgil, Cisl e Uil da cui è scaturito un verbale sui correttivi.
Manovra che, dopo l’esame di tutte le Commissioni assembleari, approderà domani in Commissione bilancio per gli emendamenti. L’arrivo in Aula per il voto finale dell’Assemblea legislativa è previsto per fine mese. Si tratta del primo bilancio della XII Legislatura, che va ad assumere le priorità definite dal programma di mandato del presidente, Michele de Pascale: un volume da 14,3 miliardi di euro, di cui oltre 10 per la sanità, e con il quale terminerà contestualmente l’attuale esercizio provvisorio per i conti regionali.
“Ci troviamo a predisporre una manovra di bilancio particolarmente complessa in tempi molto rapidi considerata la tempistica di insediamento e la finalità di limitare al massimo l’esercizio provvisorio-sottolineano de Pascale e l’assessore regionale al Bilancio, Davide Baruffi-. Questo aspetto in una fase iniziale ha reso più complicato il pieno sviluppo del confronto con tutte le realtà associative e sindacali, che però abbiamo voluto immediatamente recuperare con determinazione e con volontà di ascolto. La Regione Emilia-Romagna ha scelto di assumersi la responsabilità di difendere prioritariamente il servizio sanitario e la tutela delle fragilità, a fronte di una politica nazionale, e questo è un dato oggettivo, che taglia risorse agli enti locali e non garantisce un adeguato finanziamento alla tutela della salute pubblica”.
Per questo, “si è valutato di azionare una pluralità di leve per distribuire nella maniera più equa possibile la manovra. Per aspetti normativi indipendenti dalla volontà della Regione, sul 2025 l’unica leva fiscale azionabile è principalmente quella dell’addizionale Irpef, mentre sul 2026 e 2027 è, invece, possibile intervenire anche con altri gettiti. A fronte delle richieste emerse dal confronto con sindacati, abbiamo preso l’impegno formale di prevedere, contestualmente all’entrata in vigore della manovra complessiva, una riduzione della terza aliquota Irpef che riacquisisce una piena progressività”.
De Pascale e Baruffi hanno voluto ringraziare le organizzazioni sindacali e le forze economiche e sociali: “Pur nell’esprimere legittime critiche, hanno affrontato questa discussione con un grande senso di responsabilità, ribadendo insieme a noi la priorità del Servizio sanitario regionale, e la manovra passa ora al dibattito dell’Assemblea legislativa. Da questo momento- concludono- il nostro impegno sarà dimostrare agli emiliano-romagnoli che queste risorse andranno realmente a garantire e incrementare i servizi essenziali”.
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