venerdì, Novembre 22, 2024
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La storia delle famiglie nobili vicentine presenti nella toponomastica vicentina

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Vi proponiamo La storia delle famiglie nobili vicentine presenti nella toponomastica vicentina, Tratto dal libro “Storie di Strade”. 

Gli storici moderni, hanno ormai definito i tratti culturali della famiglia di nobile lignaggio, concepita oggi, come un’entità del passato. Per  lignaggio si intende un’ unità famigliare estesa alle relazioni di parentela avendo come gruppo, un antenato comune. Questo aspetto non è da ritenersi solo in riferimento a titoli, onorificenze che sicuramente distinguevano certi gruppi famigliari da altri, ma è anche una dimensione di valori diversi come l’onore, il diritto di precedenza, l’esclusione di altri ceti sociali. Il lignaggio aristocratico fu anche la conoscenza della propria antichità storica, le imprese gloriose degli avi, la consapevolezza di appartenere ad un gruppo cui spettava l’onore e l’onere di guidare le sorti della città di origine. L’emergere della nobiltà in tutti i paesi europei fu un fenomeno significativo in particolare nelle città e nei comuni minori italiani. La gestione della res publicae era inscindibile dal ruolo svolto dalle famiglie aristocratiche, il lignaggio aveva la sua preminenza economica per la capacità dei nobili di interagire con altri nelle complesse reti di amicizia. L’eguaglianza di tutti i cittadini nei doveri e nei diritti era del tutto compatibile con l’esistenza di forti differenze nel peso politico, nelle ricchezze, perché la partecipazione alla vita politica non era individuale, ma Comune come associazione giurata, importante il ruolo di pacificatori svolto dagli aristocratici nei confronti delle beghe che animavano i sudditi. 

la storia nobiltà vicentina

L’Onore distingueva tutti i rapporti sociali e sanciva la gerarchia nella società.

Lo status di nobile aveva affermato alcuni privilegi come il diritto di precedenza e la distinzione tra tutti gli altri.

La dimensione dell’onore non era una posizione economico sociale ma era anche un pericoloso terreno di conflitti. Il rapimento di giovani ereditiere era frequente e ridefiniva la dimensione dell’onore. La Repubblica Serenissima per i rapimenti, emanò nel 1574 una legge contro questi crimini particolarmente odiosi. L’ideologia nobiliare aveva una cultura intrisa di valori mitici e religiosi. Per le famiglie nobili era comunque necessario trovare alleanze soddisfacenti magari attraverso i matrimoni per cui si concedevano alle figlie doti matrimoniali cospicue purché si maritassero convenientemente. Il matrimonio era una strategia elaborata e ponderata che mirava a creare alleanze famigliari. I nobili celebravano i loro riti con scambi sociali e relazioni affettive ma anche scegliendo edifici sacri come chiese, cappelle, oratori, i grandiosi sepolcri di famiglia come nel Cimitero Monumentale della città dove la dimensione sacrale del lignaggio era massima. Un’ altra voce che dava il grado del prestigio raggiunto da una famiglia era il Palazzo cittadino che misurava il valore della famiglia destinata a governare la città. La storia di una città è la storia delle famiglie che avevano un ruolo di prestigio, per molti secoli gli aristocratici Vicentini svolsero questo ruolo con onore. 

Di Luciano Parolin da Storie Vicentine n. 3 Luglio-Agosto 2021


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