martedì, Dicembre 16, 2025
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Al via dall’Italia il programma “Stellantis Philanthropy”

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TORINO (ITALPRESS) – Il programma “Stellantis Philanthropy”, che riunisce per la prima volta le iniziative dedicate alle comunità in cui è presente, è stato presentato oggi a Torino in occasione dell’evento “Future Days”, il programma nazionale di orientamento alle materie scientifiche e tecnologiche (STEM) sostenuto da Stellantis in collaborazione con Next Level. Il progetto italiano si delinea su tre azioni principali: promuove percorsi di scoperta e avvicinamento alle STEM co-progettati con docenti, divulgatori scientifici, aziende del territorio e ricercatori delle Università; offre mentoring e case management personalizzato agli studenti più vulnerabili, per accompagnarli in percorsi di orientamento e di messa a fuoco delle proprie capacità e aspirazioni; introduce un innovativo percorso di EduCoach, che accompagnerà 60 docenti a migliorare le proprie pratiche educative e rispondere alle esigenze crescenti dei propri studenti. Nato nelle periferie torinesi su iniziativa di Next-Level, un ente del terzo settore che dal 2014 promuove il diritto allo studio con metodi didattici innovativi e interdisciplinari per le scuole primarie e secondarie, il progetto Future Days ha quasi naturalmente incontrato il sostegno di Stellantis, che si è impegnata con un piano triennale.

“Stellantis Philanthropy è lo specchio di chi siamo e di ciò in cui crediamo. Riunendo le nostre iniziative di Philanthropy, Motor Citizens e Student Awards sotto un’unica identità condivisa, confermiamo il nostro profondo impegno nel valorizzare le persone e nel sostenere l’istruzione e il progresso sociale in tutte le regioni. Si tratta di agire con scopo, rimanere umili e fare davvero la differenza, insieme”, afferma Xavier Chereau, Stellantis Chief Human Resources and Sustainability Officer.

Future Days è incentrato su educazione e orientamento con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica e accompagnare gli studenti alla scoperta delle professioni del futuro, in qualsiasi regione del mondo esista uno stabilimento Stellantis. Si tratta di un percorso di orientamento innovativo dedicato alle materie STEM, nato per mettere in sinergia territorio, scuole, istituzioni e mondo del lavoro, in un unico sistema integrato L’obiettivo è creare un nuovo ecosistema educativo che, fino ad oggi, ha coinvolto 2.500 studenti in 28 scuole di 6 regioni italiane dove Stellantis è presente, con il supporto di 150 docenti formati e di 95 dipendenti, volontari del programma Stellantis Motor Citizens, che hanno donato oltre 500 ore del loro tempo.

Protagonisti dell’appuntamento torinese sono stati 700 ragazzi e ragazze di 7 scuole, che hanno incontrato oltre 30 professionisti del mondo dell’impresa, dello sport, della comunicazione e della creatività, in una sorta di Business Speed Date, breve, interattivo e fattuale. Tutti riuniti per rispondere a una domanda semplice e decisiva: come avete trovato il lavoro dei vostri sogni? La giornata, condotta da Fabio De Vivo (Radio 101), ha avuto anche momenti collettivi di ispirazione e confronto tra generazioni, con la partecipazione attiva, tra gli altri, di Antonella Bruno (Managing Director di Stellantis Italia), di Jean Philippe Imparato (CEO Maserati), del Sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo e di Elena Chiorino (Vicepresidente della Regione Piemonte). Anche il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, non ha fatto mancare il suo sostegno con un saluto in diretta video.

All’evento hanno partecipato anche i figli dei dipendenti premiati con gli Stellantis Student Awards, programma globale di borse di studio dell’Azienda da oltre 30 anni, che sono stati attivamente coinvolti nelle attività di workshop con l’obiettivo di trasmettere la passione e la necessità di essere parte attiva della comunità. Nel pomeriggio, infatti, sono stati chiamati a replicare le attività del workshop con i figli dei dipendenti delle scuole medie, creando così un circolo virtuoso da generazione a generazione. Stellantis e Next Level confermano così la propria volontà di contrastare la dispersione scolastica in Italia, un fenomeno tuttora presente: basti pensare che solo il 6% degli studenti provenienti da famiglie con basso livello di istruzione arriva a una laurea, mentre gli ultimi dati INVALSI 2025 confermano un significativo gap di competenze in italiano e matematica, con oltre il 40% degli studenti del Mezzogiorno sotto i livelli minimi.

– Foto ufficio stampa Stellantis –

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Minardo incontra una delegazione della Usmia: “Importante lavoro da fare sulla specificità militare”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati Nino Minardo (Forza Italia) ha incontrato oggi una delegazione della USMIA Unione Sindacale Militare Interforze Associati, guidata dal Segretario Generale Interforze Leonardo Nitti.

Durante l’incontro sono stati affrontati i temi legati alla valorizzazione della specificità militare e al rafforzamento del dialogo tra istituzioni e rappresentanze del personale in uniforme. “C’è un importante lavoro di valorizzazione da fare sulla specificità militare – ha sottolineato Minardo – e per questo che come Commissione Difesa abbiamo avviato un’apposita indagine conoscitiva che ci consentirà di approfondire una tematica urgente quanto complessa”.

-Foto ufficio stampa Nino Minardo-
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Cina: aziende tedesche esplorano opportunità di partnership nel Paese

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Una delegazione di aziende tedesche “hidden champion” ha recentemente visitato la Cina, vedendo in prima persona come la partnership possa sbloccare il prossimo livello di crescita in settori come la tecnologia green e l’assistenza sanitaria. (ITALPRESS/XINHUA) mec/abr/gsl (Fonte video: Xinhua)

Il 97% dei laureati magistrali del Politecnico di Milano entro un anno trovano occupazione

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MILANO (ITALPRESS) – Il 97% dei laureati magistrali italiani del Politecnico di Milano è occupato a un anno dal titolo e quasi la metà risulta già assunta al momento della laurea. Dopo cinque anni il tasso di occupazione raggiunge il 99%, con il 90% dei laureati stabilmente a tempo indeterminato (+38% negli ultimi 4 anni). Questi i principali dati emersi dall‘Indagine occupazionale 2025 condotta dal Career Service dell’Ateneo, che ha coinvolto oltre 7.000 laureati, italiani e internazionali.

A un anno dalla laurea, i dati parlano chiaro: il 94% dei laureati trova lavoro entro sei mesi, l’82% lavora nel settore privato e il 90% svolge un impiego coerente con gli studi. La retribuzione media è di 1.944 euro netti al mese, con punte superiori nei settori tecnologici e dell’innovazione. L’88% dei laureati è soddisfatto del percorso formativo e l’83% sceglierebbe nuovamente il Politecnico.

A cinque anni dal titolo, la crescita professionale è evidente: il 99% dei laureati è occupato, con una stabilità contrattuale ormai consolidata (90% a tempo indeterminato) e uno stipendio medio di 2.404 euro netti mensili, che segna una crescita del 55% rispetto allo stipendio dichiarato dagli stessi laureati intervistati 4 anni fa. L’86% rifarebbe la scelta del Politecnico e l’87% ha un lavoro coerente con il proprio titolo di studio. Un dato particolarmente significativo riguarda i laureati internazionali: il 61% sceglie di rimanere in Italia a un anno dal titolo.

Una conferma dell’attrattività del Politecnico e della capacità del sistema produttivo italiano di trattenere talenti provenienti da tutto il mondo. “Due sono gli elementi importanti da sottolineare. Il primo è il significativo aumento del numero di stranieri che scelgono di intraprendere una carriera in Italia. Bisogna quindi fare in modo che questo dato non si sgonfi a distanza di qualche anno. Il passaggio di testimone tra università e impresa è essenziale: attrarre e trattenere sono i due lati della stessa medaglia. – commenta la Rettrice del Politecnico di Milano, Donatella SciutoIl secondo è la crescita degli stipendi, che segnano un aumento del 55% negli ultimi quattro anni. Un incremento importante che testimonia come la competenza tecnico-scientifica sia un investimento sicuro per il futuro e come l’aumento dei laureati STEM trovi riscontro nella domanda del mercato del lavoro”.

-Foto ufficio stampa Polimi-
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L’Università degli studi di Bergamo in India e in Cina per rafforzare le collaborazioni accademiche

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BERGAMO (ITALPRESS) – Ha preso il via lunedì 13 ottobre la missione istituzionale dell’Università degli studi di Bergamo in India e Cina, volta a consolidare e ampliare le collaborazioni accademiche, scientifiche e di ricerca con alcune delle più prestigiose università e istituzioni dei due Paesi. La delegazione, composta dal Rettore Sergio Cavalieri, da Flaminia Nicora (Prorettrice all’internazionalizzazione), da Mariafrancesca Sicilia (Prorettrice alla ricerca), da Giuseppe Rosace (delegato al trasferimento tecnologico, spin-off e Fondazione U4I) e da Elena Gotti (Dirigente Area Didattica e Servizi agli studenti), ha inaugurato la missione con una tappa presso l’Indian Institute of Technology (IIT) di Kanpur, una delle principali università indiane nel campo dell’ingegneria e della ricerca scientifica.

Durante l’incontro con la faculty dell’IIT guidata dal prof. Gupta, Dean of Research & Development, sono state presentate le linee di sviluppo strategico e le attività di ricerca in corso all’Università di Bergamo. Il confronto ha evidenziato aree di interesse comune nei settori dell’additive manufacturing, dei materiali compositi, della robotica, dell’intelligenza artificiale e dei dispositivi per la salute (healthcare). La visita ai laboratori Smart Material Structures and System Laboratory e Medtech Laboratory ha ulteriormente confermato il potenziale di future sinergie tra i due atenei.

La missione proseguirà nei prossimi giorni con ulteriori incontri presso università e centri di ricerca in India e Cina, con l’obiettivo di promuovere nuove partnership, programmi di mobilità per studenti e docenti, e iniziative congiunte di ricerca e trasferimento tecnologico.

-Foto UniBg-
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Traffico di cocaina dal Sudamerica, 15 arresti tra Lombardia e Calabria

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MILANO (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando Provinciale di Milano e del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, su delega della Procura – Dda, hanno dato esecuzione a misure cautelari nei confronti di 15 indagati (12 in carcere e 3 ai domiciliari) appartenenti ad un’associazione criminale armata composta da soggetti intranei alla ‘Ndrangheta della Locride, che a vario titolo hanno diretto, finanziato e organizzato un traffico internazionale di sostanze stupefacenti dal Sudamerica.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura-Dda di Milano, ha permesso di individuare una fitta rete criminale operante tra la Lombardia e la Calabria che, utilizzando sofisticati apparati di messaggistica criptata e sfruttando diretti contatti con appartenenti alle consorterie criminali campane e albanesi, ha movimentato, in poco più di 12 mesi, volumi di cocaina per un controvalore di oltre 18 milioni di euro.

Dalle indagini sono emersi collegamenti tra gli indagati e organizzazioni criminali, anche di matrice albanese, con ramificazioni in Nord Europa e Sud America, in grado di importare consistenti quantità di droga da distribuire nelle principali piazze di spaccio della Lombardia, per poi reimpiegare i proventi illeciti in ambito internazionale. L’operazione, inoltre, ha permesso di rilevare l’esistenza di un saldo rapporto tra rappresentanti delle ‘ndrine “Papalia-Carciuto”, “Marando-Trimboli” e “Barbaro ‘U Castanu” e un gruppo criminale di matrice camorristica, satellite del dan “Di Lauro” di Napoli.

Le indagini hanno evidenziato la trasversalità degli interessi dei singoli terminali operativi del sodalizio. Ogni componente del gruppo, sia che rivesta la qualifica di organizzatore che di partecipe, ricopre allo stesso tempo un ruolo di fondamentale importanza in altre consorterie ovvero nel campo del narcotraffico di elevato spessore. In particolare, il contributo associativo di ognuno va oltre il classico sinallagma contrattuale: infatti è stato rilevato come entrambe le parti in gioco (organizzatori e stabili acquirenti), siano state portavoce di autonome organizzazioni dedite al traffico di cocaina, pur consapevoli di essere parte dell’odierna struttura criminale.

L’indagine ha inoltre cristallizzato la fondamentale importanza di ogni singolo membro dell’organizzazione che, con il proprio contributo qualificato messo a disposizione del gruppo associativo, ha permesso di aumentare a dismisura la quantità di stupefacente trattato. Ciò anche in ragione della caratura criminale dei componenti, tutti legati ad ambienti di criminalità organizzata, diversi dei quali già raggiunti da misure cautelari personali in materia di narcotraffico e di associazione di tipo mafioso.

Determinante per la riuscita dell’indagine è stata l’acquisizione, tramite il canale Europol e attraverso Ordine Europeo d’Indagine, di numerose conversazioni – minuziosamente decodificate ed analizzate – su dispositivi criptati di ultima generazione, utilizzati dagli indagati per pianificare le importazioni dall’estero di stupefacente ed il loro pagamento tramite il sistema di compensazione/trasferimento informale di valore noto come fei ch ‘ien.
Sono in corso perquisizioni nella provincia di Milano, Pavia e Reggio Calabria con l’ausilio di unità cinofile cashdog e antidroga.

– Foto d’archivio IPA Agency –

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Emilia-Romagna protagonista europea nella promozione delle tecnologie spaziali, Bologna ospiterà il Simposio Nereus 2026

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BOLOGNA (ITALPRESS) – La Data Valley dell’Emilia-Romagna protagonista europea nella promozione delle tecnologie spaziali. Sarà ospitata al Tecnopolo Dama di Bologna la quinta edizione del Simposio Nereus che si terrà il 22-23 ottobre del prossimo anno. La riflessione su ‘Space in Emilia-Romagna, Data Valleys and AI Factories for the progress of Earth Sciences and Services’, sarà il cuore dell’appuntamento che vedrà sotto le Due Torri gli aderenti alla Rete Nereus (Network of European Regions Using Space Technologies), associazione di istituzioni regionali europee che promuovono e utilizzano le tecnologie spaziali per lo sviluppo economico e sociale dei propri territori. L’assegnazione del prossimo Simposio al capoluogo emiliano-romagnolo è arrivata nei giorni scorsi nel corso dell’edizione 2025 che si è svolta in Portogallo a Ponta Delgada, capoluogo delle isole Azzorre.

“Ospitare questa iniziativa internazionale è un riconoscimento straordinario per l’intero ecosistema dell’aerospazio regionale– hanno detto il presidente della Regione, Michele de Pascale e il vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. La scelta del Dama non è casuale. Si tratta di un centro di eccellenza internazionale per il supercalcolo, i Big Data e l’Intelligenza Artificiale, cuore pulsante della ‘Data Valley emiliano-romagnola. Un ecosistema di innovazione che connette istituzioni, imprese, università e centri di ricerca per promuovere uno sviluppo economico sostenibile basato su ricerca e competenze”. “La Regione Emilia-Romagna negli ultimi anni ha investito nel settore aerospazio a tutti i livelli e la partecipazione a network come Nereus si sta rivelando di fondamentale importanza, sia per entrare e rimanere in contatto con gli ecosistemi più rilevanti a livello europeo in questo settore, sia per migliorare le politiche regionali per far crescere il nostro ecosistema”, aggiungono de Pascale e Colla.

“L’appuntamento del prossimo anno– concludono- sarà fondamentale per rafforzare la cooperazione interregionale, lo scambio di conoscenze e l’innovazione nell’uso dei dati spaziali per affrontare le sfide sociali ed economiche più urgenti, dal clima all’energia, dall’agricoltura alla gestione delle emergenze. Il dialogo tra il settore spaziale e quelli tradizionali genera soluzioni concrete e sostenibili. In regione abbiamo vissuto negli ultimi anni emergenze gravi, come le alluvioni, eventi che stanno diventando purtroppo molto frequenti e in cui l’uso dei dati satellitari e di osservazione della terra sono diventati di estrema importanza per salvare vite umane e facilitare la prevenzione e la rapidità di intervento”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Il ministro Urso incontra i vertici di Italgrob “Distribuzione HORECA ha importanza strategica”

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ROMA (ITALPRESS) – Presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministro Adolfo Urso ha ricevuto i vertici di Italgrob (Federazione Italiana distributori HORECA) istituzione di riferimento per 3.400 imprese impegnate nella distribuzione e valorizzazione di prodotti food & beverage nel canale dei consumi fuori casa. Presenti all’incontro con il Ministro, il Presidente di Italgrob Antonio Portaccio, ed il Direttore Generale Dino Di Marino.

Il Ministro Urso ha confermato che l’iter di approvazione del primo disegno di legge annuale sulle Piccole e Medie Imprese, il cui articolo 10 riconosce espressamente il ruolo e i compiti della categoria dei distributori, è in via di conclusione al Senato della Repubblica per poi passare alla Camera dei Deputati con l’obiettivo di approvare definitivamente il testo entro la fine dell’anno. Durante l’incontro è stato ribadito dalle parti come il disegno di legge PMI rappresenta una svolta per la politica industriale del nostro Paese, un provvedimento che valorizza il ruolo delle Piccole e Medie imprese attraverso un sistema normativo mirato all’innovazione, alla competitività e alla crescita. Fra queste Imprese a pieno titolo vi è anche la categoria dei Distributori HORECA, per i quali, come riportato nell’art. 10 del ddl, viene introdotta per la prima volta una disciplina normativa.

Questo provvedimento – che raccoglie anche l’impegno profuso dal Senatore Matteo Gelmetti, membro della Commissione permanente Bilancio – andrà a definire e qualificare il ruolo delle oltre 3.400 imprese della distribuzione food & beverage presenti sul territorio nazionale, riconoscendone la funzione economica e sociale come motore del Made in Italy e delle sue produzioni agroalimentari in un mercato di fondamentale importanza per l’economia del Paese (107 Mld di fatturato nel 2024 – Fonte TEHA).

“L’Incontro con il Ministro Urso – ha sottolineato Antonio Portaccio, Presidente di Italgrobè un segnale chiaro dell’attenzione del Ministero verso una categoria che da anni reclama il giusto riconoscimento. La distribuzione HORECA è un pilastro imprescindibile del sistema dei consumi fuoricasa, un asset fondamentale per l’economia nazionale dove ristorazione e ospitalità sono da sempre emblema del miglior Made in Italy. Finalmente – ha ribadito Portaccio – i compiti e le funzioni che svolgono i distributori food & beverage usciranno da quella sorta di anonimato nel quale sono sempre state relegate e definitivamente riconosciute e valorizzate anche sul piano normativo”.

“Il colloquio con il Ministro Urso – ha dichiarato Dino Di Marino, Direttore Generale di Italgrobmanifesta da parte della Federazione una ferma volontà di proseguire su una strada comune: costruire un quadro normativo chiaro, stabile e affidabile per la distribuzione HORECA. La Federazione continuerà a collaborare con le istituzioni per far emergere il valore e la specificità delle nostre imprese, protagoniste imprescindibili del sistema del fuori casa, anello di congiunzione fondamentale fra produzione e punti di consumo, partner indispensabili anche e soprattutto per quelle piccole aziende di produzione che spesso hanno difficoltà a promuovere e distribuire le loro eccellenze su un territorio bellissimo, ma logisticamente complesso come il nostro Paese”.

– Foto ufficio stampa Italcomunications –

(ITALPRESS).