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“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Viale Astichello, dal fiume Astico che scorre qualche chilometro più in là nella campagna sandricense

Viale Astichello. Il nome del viale viene confuso con la strada di Saviabona (qui la mappa, per la rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” leggi qui tutti gli articoli di ViPiu sulle vie di Vicenza, ndr). Lungo 1.100 metri. Il nome viale Astichello assegnato con delibera consiliare 22 luglio 1911, quando nacque il borgo di Santa Lucia. Il nome Astichello deriva dal fiume Astico che scorre qualche chilometro più in là nella campagna sandricense.

Il poeta vicentino Giacomo Zanella ha dato il nome Astichello ad una sua raccolta di sonetti. Il nome Astigello compare in un documento datato 23 ottobre 1244 con cui si concede alle suore Mater Domini di Longara di trasferirsi a Vicenza “et construire monasterium….inter burgum S. Viti et flumina Bachilionis et Astigelli…”

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Zaccaria Ferreri, nato a Vicenza nel 1479 divenne assistente di papa Giulio II

Via Zaccaria Ferreri. Laterale Viale della Pace  (qui la mappa, per la rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” leggi qui tutti gli articoli di ViPiu sulle vie di Vicenza, ndr). Intitolata come Via Zaccaria Ferreri con delibera consiliare 28 novembre 1958. Ferreri nacque a Vicenza nel 1479 e cessò di vivere nell’anno 1524/25.

Entrò nel convento di Santa Giustina di Padova a 15 anni. Nel 1505 si trasferì a Roma dove ultimò gli studi conseguendo la laurea in teologia e diritto. Accolto alla corte di Giulio II che lo nominò suo assistente con Abbazia a Monte Subasio di Assisi. Nel 1506 la madre lo richiamò a Vicenza.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Virgilio Bardella, nasce a Vicenza nel 1825 e muore durante la difesa di Vicenza del X giugno 1848

Via Virgilio Bardella. Già via del Cimitero  (qui la mappa, per la rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” leggi qui tutti gli articoli di ViPiu sulle vie di Vicenza, ndr). Bardella nasce a Vicenza nel 1825 e muore durante la difesa di Vicenza del X giugno 1848.

Il conte Giovanni da Schio dell’Ufficio toponomastica del Comune, nell’intitolare Via Virgilio Bardella, così descrive il martirio del Bardella: «Era istruito nella scienza degli ingegneri. Si dedicò all’artiglieria nella rivoluzione del 1848. Il 10 giugno si trovava con il suo cannone a Santa Lucia e fu ferito alla barricata. Ritiratosi a Casa Monza, ove fu curata la ferita, si vergognò di aver lasciato il suo posto e vi ritorna, un secondo colpo lo ferisce a morte. Gridando Viva l’Italia, spirò poco dopo all’Ospitale».

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Torquato Tasso, che attinge alcune cronache dall’ “Italia Liberata dai Goti” del vicentino Trissino

Via Torquato Tasso. La strada, laterale di contra’ San Francesco, è stata dedicata al poeta con deliberazione consiliare 22 luglio 1911  (qui la mappa di Via Torquato Tasso, per la rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” leggi qui tutti gli articoli di ViPiu sulle vie di Vicenza, ndr). Il Tasso nasce a Sorrento l’11 marzo 1544 e muore a Roma 25 aprile 1595.

Si iscrive all’Università di Padova per lo studio delle leggi, ma abbandona per filosofia ed eloquenza. Nel 1565 trova posto alla corte Estense di Alfonso II duca di Ferrara e comincia il lavoro sulla Gerusalemme Liberata, poema epico sulla prima crociata. Il Tasso attinge alcune cronache dall’ “Italia Liberata dai Goti” del vicentino Trissino.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Valbella, monte su linea difensiva sull’altopiano di Asiago nella prima Guerra mondiale 1915-18

Via Valbella. Quartiere di Vicenza nuova  (qui la mappa, per la rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” leggi qui tutti gli articoli di ViPiu sulle vie di Vicenza, ndr). Denominata con delibera consiliare 9 marzo 1951. Valbella è un monte con altitudine 1312 s.l.m che fu uno dei capisaldi della nostra linea difensiva sull’altopiano di Asiago nella prima Guerra mondiale 1915-18.

Gli Austriaci, il 23 dicembre 1917, sferrarono un violento attacco di artiglieria su tutti i colli dell’altopiano. Le nostre truppe furono costrette ad un ripiegamento. Il 29 gennaio 1918 la IVa Brigata Bersaglieri, i fanti della Sassari e il 6° Reggimento Alpini strapparono al nemico le posizioni. Il Monte Valbella, nonostante le continue incursioni austriache, restò in mano all’Esercito Italiano.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Tomaso Formenton, nel 1473 eleva un leone di San Marco sulla colonna di Piazza

Via Tomaso Formenton. Laterale di via Legione Gallieno (qui la mappa, per la rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” leggi qui tutti gli articoli di ViPiu sulle vie di Vicenza, ndr). La via Tomaso Formenton venne intitolata con deliberazione podestarile 24 febbraio 1931. Formenton, nasce a Vicenza attorno al 1440 e muore nel 1492. Il padre Stefano falegname lo avvia nelle stessa arte.

Nel 1473 eleva un leone di San Marco sulla colonna di Piazza. Nel 1479 apre bottega di carpentiere nell’area dell’attuale Monte di Pietà. Nel 1480 è ingegnere del Comune inserito nella fraglia dei muratori e scalpellini. Nel 1489 porta a Brescia un modello in legno della loggia della città, ricevendo un compenso di 40 ducati.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via San Martino, celebra vittoria del 24 giugno 1859 dell’esercito italiano a San Martino (Desenzano)

Via San Martino. Quartiere San Bortolo (qui la mappa, per la rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” leggi qui tutti gli articoli di ViPiu sulle vie di Vicenza, ndr). Deliberazione consiliare 13 luglio 1914. Intende celebrare la vittoria del 24 giugno 1859 dall’esercito italiano in uno scontro avvenuto a San Martino, nel comune di Desenzano sul Garda. Dopo quella grande vittoria il borgo di San Martino diventa San Martino della Battaglia.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via San Bastiano, dove c’era una chiesa dedicata a San Sebastiano costruita attorno al 1465

Via San Bastiano. Viale X giugno, al Cristo sino a Viale d’Azeglio (qui la mappa, per la rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolinleggi qui tutti gli articoli di ViPiu sulle vie di Vicenza, ndr). Deliberazione consiliare del 22 luglio 1911. Il nome Bastiano, in dialetto Bastian, diminutivo di Sebastiano. Nella strada esisteva una chiesa dedicata al Santo costruita attorno al 1465, essendo Vescovo di Vicenza Matteo Barbo “una crudelissima peste travagliava la città”. Si ha notizia che la devozione per il Santo verso il secolo XVII si era piuttosto intiepidita, sostituita alla devozione per la Madonna di Monte Berico.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Silvestro Castellini, nato a Vicenza in data sconosciuta e morto durante l’epidemia di peste nel 1630

Via Silvestro Castellini. Laterale destra di Corso Padova (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Strada Privata intitolata con delibera 30 gennaio 1950. Manca la lapide marmorea con il nome, si è usata la brutta indicazione con palo metallico. Nella strada esisteva il complesso industriale Maltarello Pianoforti che descrivo ampiamente nel mio libro. Silvestro Castellini, nacque a Vicenza in data sconosciuta e morì di peste nel 1630, durante l’epidemia.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Raffaele Pasi, faentino con le truppe romane alla difesa di Vicenza durante la rivoluzione del 1848

Via Raffaele Pasi. Già contra’ dei Forti in Borgo Santa Lucia (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Intitolata Via Raffaele Pasi con delibera consiliare del 13 luglio 1914. Raffaele Pasi, nato a Faenza il 13 gennaio 1814, morì a Roma il 7 gennaio 1890.

Il maggiore Pasi era il comandante del Battaglione Civico della città di Faenza accorso con le truppe romane alla difesa di Vicenza durante la rivoluzione del 1848. Nel 1849 accorse alla difesa di Roma. Passato nell’esercito sardo, arriva al grado di Generale di divisione. Decorato di Medaglia d’Oro al valor militare per la battaglia di Monzambano del 24 giugno 1866.