martedì, Marzo 25, 2025
Home Blog Pagina 294

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Alessandro Volta, fisico italiano, già via Emanuele Filiberto, “cancellata” dopo l’8 settembre 1943

Via Alessandro Volta, già via Emanuele Filiberto. Intitolata a Emanuele Filiberto di Savoia con deliberazione del 22 luglio 1911 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Dopo l’8 settembre 1943 fu dato ordine di cancellare tutti i toponimi che si riferivano ai Savoia.

Con delibera 15 marzo 1944 il nome fu cambiato in Alessandro Volta, fisico italiano nato a Como il 28 febbraio 1745, morto a Camnago di Como il 5 marzo 1827. A lui dobbiamo la costruzione della prima pila elettrica con varie applicazioni.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Alberto Mario, seguace di Mazzini, combattente per la difesa di Vicenza del 1848

Via Alberto Mario. Laterale di Via dei Mille  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Delibera Consiglio Comunale 22 luglio 1911. Combattente alla difesa di Vicenza del 1848, Alberto Mario, nato a Lendinara 4 giugno 1825 morì a Lendinara 2 giugno 1883. Repubblicano convinto, fu seguace di Mazzini. Partecipò a tutti i moti del Risorgimento Nazionale. Fu esiliato in Svizzera, espulso dall’Inghilterra, non cessò mai di combattere per il trionfo della causa.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Antonio Chinotto, figlio del vicentino Bernardino valoroso combattente alla difesa di Marghera

Via Antonio Chinotto. Già Santa Caterina. Intitolata con delibera del Commissario Prefettizio il 16 dicembre 1922 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Nato ad Arona il 28 settembre 1858, figlio del Vicentino Bernardino Chinotto, valoroso combattente alla difesa di Marghera, Antonio Chinotto frequenta l’Accademia Militare di Torino, poi la Scuola di Guerra.

Infine passa nel Corpo dello Stato Maggiore, poi, come ufficiale superiore, entra nel corpo della Fanteria. Allo scoppio della prima guerra mondiale, al comando della Brigata Piacenza, combatte sul Carso rimanendo ferito. Muore all’Ospedale di Udine il 25 agosto 1916. A lui è intitolata Via Antonio Chinotto.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Alfonso Lamarmora, dal marchese Alfonso Ferrero della Marmora nato a Torino

Via Alfonso Lamarmora. Laterale Viale Dal Verme. Intitolata con delibera consiliare 13 luglio 1914 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Con la costruzione di nuovi tronchi stradali, con delibera del 9 marzo 1951 a Via Alfonso Lamarmora fu aggiunto il tratto finale sino a Via Dal Verme.

Il marchese Alfonso Ferrero della Marmora nacque a Torino il 17 novembre 1804, morì a Firenze il 5 gennaio 1878. Fondatore del Corpo dei Bersaglieri, un gruppo dei quali partecipò alla difesa di Vicenza del 1848, guidò nel 1855 la spedizione sarda in Crimea. Divenne Capo di Stato Maggiore nel 1866. Fu più volte Ministro della Guerra e deputato al Parlamento. Decorato di Medaglia d’oro al Valor Militare «per l’audacia dimostrata a Genova nel 1849».

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Corte dei Roda, un tempo era tutta impegnata nella lavorazione delle pelli

Corte dei Roda. La corte un tempo era tutta impegnata nella lavorazione delle pelli, vi si accede attraversando un volto delle case Sesso  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Il toponimo deriva dalla famiglia Rota o Roda, chiamata anche Pizioni, che nel secolo XVI aveva una casa con Logge sul Bacchiglione, progettata dal Padre di Vincenzo Scamozzi, Giandomenico. Nella chiave di volta dell’arco d’ingresso è scolpita una ruota, stemma dell’antica famiglia.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Corte dei Molini, là dove esistevano azionati dall’acqua dell’Astico e del Bacchiglione

Corte dei Molini. Laterale di contrà S. Pietro. Lunga 30 metri  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Il Vicolo si chiude formando una corte. L’origine del nome è chiara, in loco esistevano dei molini azionati dall’acqua dell’Astico e del Bacchiglione.

In un documento del 1004 si ha notizia di una concessione Vescovile al Monastero di San Pietro «molendinum unum in flumine quod dicitur Astigo iuxta pontem». Bortolan D., “I privilegi del Monastero di San Pietro” Nel 1033, il privilegio viene confermato dal Vescovo Astolfo.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Corte dei Bissari, una delle famiglie più potenti di Vicenza, già chiamata cortile del Tribunale

Corte dei Bissari, chiamata cortile del Tribunale. Con delibera consigliare 18 agosto 1954, questo spazio fu intitolato ad una delle famiglie più potenti di Vicenza, i Bissari, ora estinta (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Nel 1500, la famiglia, con otto posti, sedeva nel consiglio dei Nobili. Possedeva un vasto feudo alla Costa, che poi diventa Comune di Costabissara.

I nomi dei Bissari che si distinsero nelle lettere e armi, di cui si hanno notizie certe sono: Pietro Paolo, morto nel 1663; Leonida, combattente contro i Turchi a Vienna e Belgrado, morto nel 1688 e sepolto nella Basilica di Monte Berico; Enrico, nato nel 1759, morto nel 1826, commendatore dell’Ordine di Malta; Pietro, morto nel 1820; Girolamo, nato nel 1823, morto a Torino nel 1859, patriota, segretario della Guardia Civica Vicentina, suicida, con lui, la famiglia Bissari si estinse.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella Santi Apostoli, aveva fama di luogo pericoloso per vecchie abitazioni e livello basso

Stradella Santi Apostoli. La stradella  per l’esistenza di vecchie abitazioni ora demolite e per causa del livello stradale piuttosto basso che permetteva alluvioni del vicino Retrone (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). In questa stradina quando ero ragazzo giocavamo a pallone.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella Santa Barbara, già chiamata San Eleuterio o stradella del Lotto o del genio

Stradella Santa Barbara. Già chiamata San Eleuterio o stradella del Lotto o del genio (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Insegne di osterie o attività artigianali hanno sempre dato il nome alle località Lotto per la presenza di un botteghino del lotto; Genio per un caffè all’angolo della viuzza con Contrà Manin.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella Sangiovanni, dalla famiglia patrizia Sangiovanni proveniente da S. Giovanni Ilarione

Stradella Sangiovanni. Lunga 38 metri. Da contrà Pozzetto ai Santi Apostoli (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Più che una stradella è un vicolo cieco che conduceva alle scuole elementari. Il nome Stradella Sangiovanni deriva dalla famiglia patrizia Sangiovanni proveniente da S. Giovanni Ilarione nel veronese. Nel XV secolo i nobili si fecero costruire il bel palazzo gotico ai Santi Apostoli.

Giacomo Sangiovanni ottenne la cittadinanza vicentina il 6 ottobre 1405, nel Consiglio dei Nobili, aveva cinque posti. La stirpe dei Sangiovanni si estinse con Eleonora (1748-1834) andata sposa al conte Giovanni da Schio.