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“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Giovanni Cristofferi, filantropo vicentino, commerciante, poeta dialettale fonda la Croce Verde

Via Giovanni Cristofferi. Laterale destra della Riviera Berica (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). La via Giovanni Cristofferi, sconosciuta ai più, è stata intitolata al benemerito cittadino, con delibera comunale del 28 novembre 1958. Giovanni Cristofferi, nato a Vicenza il 20 luglio 1847 e morto il 24 maggio 1928.

Filantropo, commerciante, poeta dialettale, con Antonio Zanecchin fonda la Croce Verde. Consigliere comunale e assessore dal 1889 al 1893. Alla sua morte lasciò la sua casa col terreno all’Istituto Palazzolo di Santa Chiara affinché fosse istituito un asilo nido per bimbi da 2 a 6 anni.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Giovanni Imperiali, medico di Vicenza che scrisse sulla peste che nel secolo XVII infierì a Vicenza

Via Giovanni Imperiali. Già strada Cul de Ola (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Denominazione con delibera consiliare 13 luglio 1914. Via Giovanni Imperiali andava a finire in coltura di Lisiera sino al passaggio a livello dell’Anconetta. Giovanni Imperiali, nato l’11 agosto 1569, morto il 26 maggio 1623, valente medico di Vicenza, scrisse sulla peste che nel secolo XVII infierì a Vicenza.

Nella chiesa di Santa Corona la famiglia Imperiali aveva il sepolcro con epitaffio: D:O:M: Joanni Battistae Imperiali Philosofo et medico.

Sopra l’iscrizione un busto in marmo fra due statue rappresentanti una la Medicina, l’altra la Filosofia. Il monumento fu tolto nel 1780 per metterci dei drappi.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Giampaolo Bonollo, animatore della rivoluzione Vicentina del 1848, già Contrà Pra’ delle Oche

Via Giampaolo Bonollo già Contrà Pra’ delle Oche (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Nel 1884 il comune cedeva all’Amministrazione Militare i terreni circostanti la Caserma di Porta Nova, già Ospedale militare Austriaco, successivamente Scuola Media Andrea Palladio. I terreni nel 1926 ritornavano di proprietà comunale la quale aprì una porta che dava su Viale Mazzini.

Con delibere del 13 luglio 1914 e 16 febbraio 1927, la strada fu intitolata Via Giampaolo Bonollo al patriota Giampaolo Bonollo, nato a Vicenza il 3 giugno 1803, morto a Torino il 22 gennaio 1861. Avvocato di fama, partecipò e fu animatore della rivoluzione Vicentina del 1848, dopo il X giugno con la resa di Vicenza, andò esule in Piemonte dove morì suicida. Il 7 ottobre 1869 la città di Vicenza ottenne la restituzione della salma che fu composta nel cimitero maggiore tra i Cittadini Benemeriti.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Giambattista Vico, filosofo e giurista napoletano (1668 – 1744)

Via Giambattista Vico. Quartiere di San Bortolo (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Laterale di Viale D’Alviano. Nel 1909 il Comune acquistò dei terreni per costruire un nuovo quartiere di abitazioni. L’intitolazione come Via Giambattista Vico avvenne con delibera consiliare 22 luglio 1911.

Giambattista Vico, filosofo e giurista, nacque a Napoli il 23 luglio 1668 si spense a Napoli il 23 gennaio 1744. Si dedicò interamente allo studio della legge, letteratura e filosofia da autodidatta. Fu precettore dei figli del marchese Rocca in un castello del Cilento. Nominato lettore di eloquenza all’Università di Napoli. Fu nominato, nel 1733 da Carlo di Borbone, storiografo regio con assegno annuo di cento ducati. Le sue condizioni di salute, peggiorarono e dovette lasciare l’insegnamento.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Giambattista Tiepolo, veneziano, il più grande dei pittori decoratori del XVIII secolo

Via Giambattista Tiepolo. Strada Privata, diventa comunale con delibera, 9 febbraio 1952 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Con delibera consiliare 14 luglio 1914, la strada via Giambattista Tiepolo viene intitolata al più grande dei pittori decoratori del XVIII secolo. Nato a Venezia il 6 aprile 1696, morto a Madrid 7 marzo 1770.

Artista fecondo, insuperabile nella pittura a fresco. Lasciò celebrati dipinti a Padova, Milano, Brescia e Vicenza, ma soprattutto a Venezia nella chiesa degli Scalzi. Nel 1763 è chiamato a Madrid da Carlo III. A Vicenza sono celebri gli affreschi di Villa Valmarana

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Giambattista Pagliarino, notaio vicentino scrisse in latino sei libri sulle “Croniche di Vicenza” sino al 1404

Via Giambattista Pagliarino. Laterale Viale D’Alviano (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Quartiere di San Bortolo intra moenia. Intitolazione della strada Via Giambattista Pagliarino con delibera consiliare 22 luglio 1911. Pagliarino Giovanni Battista nacque a Vicenza nel 1415 (?) e morì verso la fine del secolo.

Di professione notaio, scrisse in latino sei libri sulle “Croniche di Vicenza” sino al 1404 quando si diede alla Serenissima Repubblica; il Pagliarino attribuisce ai Galli Senoni la fondazione di Vicenza. Lo scrittore apparteneva ad una antica famiglia della nostra città formata da «uomini dotti, notari pubblici e autentici».

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Giacomo Medici, garibaldino decorato di medaglia d’oro al Valor militare, deputato e poi senatore del Regno

Via Giacomo Medici. Già Borgo di San Bortolo (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). La modifica del territorio, già Piazza d’armi nel borgo San Bortolo, avvenuta con la costruzione di nuovi insediamenti civili e militari, ha subito nel tempo due delibere consiliari 22 luglio 1911, e successivamente la delibera podestarile 24 febbraio 1931 per Via Giacomo Medici. Giacomo Medici del Vascello, nato a Milano il 15 gennaio 1817, morto a Roma 9 marzo 1882.

Nel 1836, non aveva vent’anni, parte volontario in Spagna meritando una promozione. Nel 1848 segue Giuseppe Garibaldi coprendosi di gloria nella campagna di Roma. Nel 1859 ha il comando del II reggimento Cacciatori delle Alpi. Decorato di medaglia d’oro al Valor militare. Deputato e poi Senatore del Regno.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Gerolamo Salvi, il conte è stato il più grande benefattore della città

Via Gerolamo Salvi. Alias De Salvi. Laterale sinistra di Contra’ Porta Padova (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr).
Intitolata con delibera consiliare 31 luglio 1914. A suo tempo la strada apparteneva alle Mura di Borgo Scroffa che giungevano a Porta Padova lungo il fianco dell’Istituto per anziani. Gerolamo Salvi nacque a Vicenza il 16 settembre 1804, morì a Vicenza il 22 ottobre 1878.

Il conte Gerolamo Salvi è stato il più grande benefattore della città, alla sua morte lasciò erede universale del suo patrimonio valutato in £ 1.182.109 il Comune di Vicenza «mia cara patria, affinché, con la sostanza ereditata che per tale titolo avrà a percepire, debba fondare un Asilo di Mendicità per ricoveravi i poveri del Comune di Vicenza , cioè quelli privi di ogni mezzo per età avanzata o per difetti fisici, siano assolutamente privi di ogni mezzo di sussistenza».

La famiglia Salvi nel 1750 aveva ottenuto dalla Serenissima il titolo nobiliare per tutta la discendenza maschile.

Lo ricorda Via Gerolamo Salvi.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Galileo Galilei, nato a Pisa fece scoperte su moto della Terra, telescopio, moto del pendolo

Via Galileo Galilei. Quartiere di San Bortolo (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Intitolata Via Galileo Galilei con delibera consiliare 13 luglio 1914. Galileo, nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 e morì a Firenze 8 gennaio 1642. Da suo padre, imparò la musica e il disegno, mostrò sin da giovane genio inventivo nel riprodurre macchine e congegni.

Laureatosi in matematica, tenne la cattedra all’Università di Pisa e poi a Padova. Fece alcune scoperte sul moto della Terra, il telescopio, il moto del pendolo. Galileo oltre che fisico e sommo astronomo fu anche studioso dei classici italiani, il suo autore preferito fu Torquato Tasso.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Francesco Baracca, asso aviazione italiana Iª guerra mondiale, morto in volo a 30 anni il 19 giugno 1918

Via Francesco Baracca. Quartiere Medaglie d’oro Ferrovieri (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Deliberazione Podestarile del 16 gennaio 1936. Francesco Baracca, asso dell’aviazione italiana delle Iª guerra mondiale. Nato a Lugo di Romagna il 9 maggio 1888, morto in volo il 19 giugno 1918. Nel 1907 entra nella Scuola Militare di Modena, nominato sottotenente nel 1909, viene destinato al 2° Dragoni Piemonte Cavalleria.

Attratto dagli aerei, chiese ed ottenne di frequentare la scuola aerea francese, conseguendo il brevetto di pilota da caccia nel 1912. Nell’agosto del 1915 viene inviato al fronte dove, in oltre 60 combattimenti aerei, il maggiore Baracca ottiene 34 vittorie. Croce di Cavaliere dell’Ordine dei Savoia; fu promosso per meriti di guerra. Medaglia d’Oro al Valor Militare nel 1917. Muore sulle pendici insanguinate del Montello, aveva trent’anni, il suo «spirito saliva alto nel cielo della Patria immortale».

Vicenza lo ricorda in Via Francesco Baracca.