mercoledì, Dicembre 3, 2025

Inchiesta Palermo, Totò Cuffaro ai domiciliari

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PALERMO (ITALPRESS) – Nella mattinata odierna, il Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri, con il supporto in fase esecutiva di personale del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, ha dato esecuzione a una ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica ed all’esito degli interrogatori preventivi degli indagati. Il provvedimento del Tribunale, accogliendo parzialmente le richieste dell’ufficio di Procura, ha disposto gli arresti domiciliari per l’ex presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, per Antonio Iacono e Roberto Colletti.

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, congiuntamente alla misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali e uffici direttivi di persone giuridiche per la durata di un anno, per Mauro Marchese e Marco Dammone. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Vito Raso.

L’attività si inserisce nell’ambito dell’indagine che vede Totò Cuffaro accusato di ingerenza nelle nomine di dirigenti e funzionari negli enti amministrativi regionali operanti nei settori nevralgici della sanità, degli appalti e delle opere pubbliche e al suo diretto coinvolgimento nella conclusione di accordi corruttivi stipulati nell’ambito di gare e concorsi pubblici, tra l’altro e, in particolare, nel settore sanitario.

I LEGALI “IL GIP HA RIQUALIFICATO LA CONDOTTA IN TRAFFICO DI INFLUENZA ILLECITA”

“Gli avvocati Giovanni Di Benedetto e Marcello Montalbano prendono atto che, in accoglimento di quanto rappresentato nella memoria difensiva, il gip ha escluso la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, a carico del dottore Cuffaro, in ordine al reato di associazione per delinquere, all’ipotesi di corruzione legata ai rapporti con l’imprenditore Vesco e Tomasino, riqualificando poi la condotta, originariamente anch’essa rubricata quale corruzione, riguardante il rapporto con Caltagirone in traffico di influenza illecita. Residua l’addebito di corruzione in concorso con colletti e Iacono che formerà oggetto di impugnazione. È stata altresì rigettata anche la richiesta di sequestro preventivo che si aggiunge al provvedimento favorevole già adottato dal tribunale del riesame per quanto concerne il profilo probatorio” E’ quanto precisano in una nota i legali di Totò Cuffaro.

-Foto di repertorio IPA Agency-
(ITALPRESS).

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