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“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Ponte Furo dal ponte sino a Piazzola San Giuseppe, prima più estesa

Contrà Ponte Furo. La contrà Ponte Furo nel 1858 risultava molto più estesa, comprendeva infatti due diversi tronchi di strada sino al Carpagnon e un tratto di Viale Eretenio  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà Ponte Furo
Contrà Ponte Furo

Con deliberazione del 27 febbraio 1864 si approva la denominazione attuale dal ponte sino a Piazzola San Giuseppe, per una lunghezza di circa 85 metri.

La voce Furo deriva forse da foro per indicare l’apertura lasciata aperta sotto il ponte all’alzata della saracinesca. Ricordiamo che sia il Retrone che il Bacchiglione erano navigabili.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Ponte delle Bele ricorda l’abitazione dove risiedevano le bele cioè le balie

Contrà Ponte delle Bele. Lunga 60 metri. Caratteristico nome tutto vicentino, ricorda il ponte gettato sul fossato dove scorreva la Seriola, scavato esternamente fuori le mura e l’abitazione dove risiedevano le bele cioè le balie (qui la mappa di Contrà, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà Ponte delle Bele
Contrà Ponte delle Bele

Le balie erano autorizzate all’allattamento dei trovatelli (esposti) del vicino Ospizio di San Marcello e utilizzavano il fossato per lavare i panni.

Nel 1808 l’Ospizio fanciulli abbandonati venne trasferito al brefotrofio di San Rocco.
Nota di Francesco Barbarano che informa sulle presenze di fanciulli abbandonati viventi nel Pio luogo: «1° marzo 1646, erano figliuoli che lattavano 29, fanciulle di circa dieci anni 9, donne per lattare 10, oltre al Priore e alla Priora con una servente».

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Pescaria e Contrà Pescherie Vecchie o Piazza delle Scarpe o dei Socoli (zoccoli)

Contrà Pescaria. Da ponte San Paolo a Piazza delle Erbe  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

In Contrà Pescaria e attigua piazzetta esisteva il mercato del pesce che giungeva da Venezia per via Retrone e sbarcava in zona Burci.

Contrà Pescherie Vecchie o Piazza delle Scarpe o dei Socoli (zoccoli). La delibera del Consiglio Comunale del 28 luglio 1872 (qui la mappa, ndr). Era il luogo riservato alla vendita del pesce o del pollame morto. Fu chiusa al transito dei veicoli o carriaggi con la costruzione di una ringhiera e due piccole scalinate di accesso

Contrà Pescherie Vecchie o Piazza delle Scarpe (Colorfoto per ViPiù)
Contrà Pescherie vecchie o Piazza delle scarpe (Vicenza-Francesco Dalla Pozza-Colorfoto per ViPiù)

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrada Pedemuro S. Biagio

Contrada Pedemuro S. Biagio. Il nome alla lunga arteria venne dato perché essa correva lungo le mura dell’antica cinta che arrivava sino alla Porta di Pusterla (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrada Pedemuro S. Biagio
Contrada Pedemuro S. Biagio

La denominazione San Biagio, in dialetto Biasio, ricorda la chiesa che nel 1528 eressero i Minori Osservanti.

Nel 1533 fu edificata nella contrada una nuova chiesa con ampio monastero capace di ospitare cinquanta frati, oltre ad infermi e ospiti occasionali.

Nella Chiesa di San Biagio Nuovo esistevano 14 altari donati dalle famiglie Vicentine, quali: i Chieregati, i Caldogno, i Porto, i Beregan.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Pasini in onore dei fratelli Valentino e Lodovico Pasini con il nipote Eleonoro

Contrà Pasini. Fratelli Valentino e Lodovico Pasini con il nipote Eleonoro (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà Pasini in onore fratelli Valentino e Lodovico col nipote Eleonoro
Contrà Pasini in onore fratelli Valentino e Lodovico col nipote Eleonoro

Il nome fu assegnato con delibera consiliare del 31 maggio 1881, per onorare la famiglia Pasini che aveva dato alla città uomini di alto valore scientifico e patrioti.

I Pasini erano di Schio, Eleonoro era nato a Vicenza il 6 novembre 1836 e ivi morì il 29 ottobre 1918. Nel giugno del 1877 aveva donato al Museo di Palazzo Chiericati le collezioni geologiche dello zio Lodovico.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Pasquale Cordenons in onore del professore del Pigafetta su richiesta dei suoi studenti

Contrà Pasquale Cordenons. Con delibera podestarile 17 dicembre 1931, a seguito di una supplica presentata da allievi del prof. Cordenons nel 40° della morte, la domanda fu accolta e la piccola strada prese il suo nome (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Pasquale Cordenons era nato a Santa Maria di Sala nel Veneziano il 6 settembre 1837, morto di vaiolo a Vicenza il 25 aprile 1886. Laureato a Padova nel 1862 in scienze matematiche, insegnò al Liceo Pigafetta di Vicenza sino alla morte.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Paolo Lioy, in onore del “poeta della Natura” tra i fondatori del Club Alpino Italiano

Contrà Paolo Lioy. Ha assunto il nome attuale con delibera consigliare 28 gennaio 1911 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà Paolo Lioy a Vicenza
Contrà Paolo Lioy a Vicenza

Di nobile famiglia siciliana, Paolo Lioy nacque a Vicenza il 31 luglio 1834, morì a Vancimuglio il 27 gennaio 1911. Scienziato, cultore delle scienze biologiche, scrittore, fu chiamato il “poeta della Natura”.

Deputato al Parlamento per cinque legislature, nel 1905 venne nominato Senatore del Regno. Fu tra i fondatori del Club Alpino Italiano. Costituì con Fedele Lampertico e Antonio Fogazzaro la triade gloriosa dei vicentini illustri.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Oratorio dei Servi, in onore della Compagnia del Santissimo Crocefisso

Contrà Oratorio dei Servi. L’oratorio fu eretto nel 1600 su disegno dell’Albanese in onore della Compagnia del Santissimo Crocefisso, nata a Vicenza nel 1587 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Per due secoli l’oratorio ha funzionato come sede della Pia Associazione, sconsacrato nel 1806, fu acquistato nel 1929 dalla Società Operaia Cattolica che, al pian terreno, l’ha trasformata in una cucina popolare.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà oratorio dei Proti, anticamente Carpagnon

Contrà oratorio dei Proti. Anticamente Carpagnon (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà oratorio dei Proti dal 17 ottobre 1888
Contrà oratorio dei Proti dal 17 ottobre 1888

La denominazione con delibera del Consiglio Comunale 17 ottobre 1888 su proposta del conte Almerigo da Schio.

La strada, lunga appena 85 metri, prende il nome dalla chiesetta (oratorio) dedicato alla Visitazione di 27 Maria Santissima a Santa Elisabetta. L’oratorio appartiene all’Ospizio Proti – Vaienti-Malacarne costruito nel 1656 da Antonio Pizzocaro, ora patrimonio Ipab.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Muschieria, in tanti tentarono di cambiarne il nome ma senza esito

Contrà Muschieria. Lunga 70 metri. È una delle arterie principali del centro storico. L’antico toponimo resiste ancora per tradizione popolare (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr). Il nome Muschieria deriva dalle botteghe dei profumieri e guantari che si trovavano nella viuzza e che vendevano sostanze odorifere e guanti profumati con muschio.

Contrà Muschieria
Contrà Muschieria

Nel passato furono molti i tentativi di cambiare nome a contrà e piazze; nel 1867 Vicenza si era appena liberata dagli Austriaci che cominciano le proposte di sostituzione dei nomi. La prima di cambiare Via Muschieria in Contrà Cavour fu respinta con ventitre contrari e uno favorevole. Nel 1878 un altro tentativo con Benedetto Cairoli, presidente del Consiglio dei Ministri, fu respinta. Nel 1880 si inaugurò il monumento a Vittorio Emanuele II di Piazza Duomo, alcuni cittadini chiesero che Via Muschieria diventasse: I° Re d’Italia. Proposta respinta