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“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Gerolamo Salvi, il conte è stato il più grande benefattore della città

Via Gerolamo Salvi. Alias De Salvi. Laterale sinistra di Contra’ Porta Padova (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr).
Intitolata con delibera consiliare 31 luglio 1914. A suo tempo la strada apparteneva alle Mura di Borgo Scroffa che giungevano a Porta Padova lungo il fianco dell’Istituto per anziani. Gerolamo Salvi nacque a Vicenza il 16 settembre 1804, morì a Vicenza il 22 ottobre 1878.

Il conte Gerolamo Salvi è stato il più grande benefattore della città, alla sua morte lasciò erede universale del suo patrimonio valutato in £ 1.182.109 il Comune di Vicenza «mia cara patria, affinché, con la sostanza ereditata che per tale titolo avrà a percepire, debba fondare un Asilo di Mendicità per ricoveravi i poveri del Comune di Vicenza , cioè quelli privi di ogni mezzo per età avanzata o per difetti fisici, siano assolutamente privi di ogni mezzo di sussistenza».

La famiglia Salvi nel 1750 aveva ottenuto dalla Serenissima il titolo nobiliare per tutta la discendenza maschile.

Lo ricorda Via Gerolamo Salvi.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Galileo Galilei, nato a Pisa fece scoperte su moto della Terra, telescopio, moto del pendolo

Via Galileo Galilei. Quartiere di San Bortolo (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Intitolata Via Galileo Galilei con delibera consiliare 13 luglio 1914. Galileo, nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 e morì a Firenze 8 gennaio 1642. Da suo padre, imparò la musica e il disegno, mostrò sin da giovane genio inventivo nel riprodurre macchine e congegni.

Laureatosi in matematica, tenne la cattedra all’Università di Pisa e poi a Padova. Fece alcune scoperte sul moto della Terra, il telescopio, il moto del pendolo. Galileo oltre che fisico e sommo astronomo fu anche studioso dei classici italiani, il suo autore preferito fu Torquato Tasso.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Francesco Baracca, asso aviazione italiana Iª guerra mondiale, morto in volo a 30 anni il 19 giugno 1918

Via Francesco Baracca. Quartiere Medaglie d’oro Ferrovieri (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Deliberazione Podestarile del 16 gennaio 1936. Francesco Baracca, asso dell’aviazione italiana delle Iª guerra mondiale. Nato a Lugo di Romagna il 9 maggio 1888, morto in volo il 19 giugno 1918. Nel 1907 entra nella Scuola Militare di Modena, nominato sottotenente nel 1909, viene destinato al 2° Dragoni Piemonte Cavalleria.

Attratto dagli aerei, chiese ed ottenne di frequentare la scuola aerea francese, conseguendo il brevetto di pilota da caccia nel 1912. Nell’agosto del 1915 viene inviato al fronte dove, in oltre 60 combattimenti aerei, il maggiore Baracca ottiene 34 vittorie. Croce di Cavaliere dell’Ordine dei Savoia; fu promosso per meriti di guerra. Medaglia d’Oro al Valor Militare nel 1917. Muore sulle pendici insanguinate del Montello, aveva trent’anni, il suo «spirito saliva alto nel cielo della Patria immortale».

Vicenza lo ricorda in Via Francesco Baracca.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Fra Paolo Sarpi, veneziano studioso di teologia, matematica, filosofia

Via Fra Paolo Sarpi. Intitolazione con delibera 22 luglio 1911(qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Paolo Sarpi, nato a Venezia il 14 agosto 1552, morto a Venezia 14 gennaio 1623. Studioso di teologia, matematica, filosofia. Laureato a Padova nel 1578.

Nel 1606 è al servizio della Serenissima che è in contrasto con la Curia Romana. Pio V scomunica il Sarpi. Il 5 ottobre 1607 è aggredito da sicari e ferito gravemente. Scrive la “Istoria del Concilio di Trento” in otto libri.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Federico Saudino, postelegrafonico al suo paese si arruola volontario negli alpini

Via Federico Saudino. Quartiere detto dei Postelegrafonici (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Lunga 350 metri. Intitolata Via Federico Saudino con delibera podestarile 16 febbraio 1927. Federico Saudino, nato a Caravino d’Ivrea 23 maggio 1879, morì in combattimento 28 maggio 1917. Postelegrafonico al suo paese, si arruola volontario negli alpini; nel Maggio 1916 viene inviato al fronte.

Fulgido esempio di ardimento, intrepido, vero eroe, il capitano Saudino, il 27 giugno 1916, è decorato con Medaglia d’Argento. Nell’ottobre dello stesso anno, come comandante di battaglione, ottiene la seconda medaglia d’argento, poi una terza e ancora la Croce Inglese al Valor Militare.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Fabio Filzi, volontario nel 6° Reggimento Alpini, Battaglione Vicenza, fu fucilato dagli austriaci

Via Fabio Filzi. Quartiere Medaglie d’oro Ferrovieri (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Delibera podestarile 16 febbraio 1927. Fabio Filzi, istriano, nato a Pisino il 20 novembre 1884, morto a Trento il 12 luglio 1916. Residente a Rovereto dove è considerato una gloria trentina. Laureato in Legge, riservista dell’esercito austriaco col grado di tenente, viene rimosso per “dichiarati sentimenti italiani”.

Allo scoppio della guerra varca il confine arruolandosi volontario nel 6° Reggimento Alpini, Battaglione Vicenza, con il nome di Mario Brusarosco. Fatto prigioniero sul Monte Corno, riconosciuta la sua identità, fu condotto a Trento e fucilato nel Castello del Buonconsiglio il 12 luglio 1916. Decorato di medaglia d’Oro al Valor Militare e via Via Fabio Filzi intitolata a Vicenza.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Edmondo De Amicis, soldato, scrittore, narratore. Il suo capolavoro fu “Cuore”

Via Edmondo De Amicis. Intitolata il 22 luglio 1911 al soldato, scrittore, narratore Edmondo De Amicis  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Nato ad Oneglia, 31 ottobre 1846, morì a Bordighera l’11 marzo 1908.

Frequenta l’Accademia Militare di Modena, ottenendo il grado di Sottotenente di Fanteria, ma abbandona la carriera delle armi per dedicarsi completamente alla letteratura. Sentimentale, acuto nelle osservazioni, per i critici fu troppo lacrimoso. Il suo capolavoro fu “Cuore”.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Domenico Belluzzi, nato a Bologna nel 1783 e combattente per la difesa di Vicenza del 1848

Via Domenico Belluzzi. Laterale destra prima del Ponte dei Marmi di Viale Margherita  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Intitolata con delibera del consiglio comunale 28 novembre 1958. Domenico Belluzzi, nato a Bologna nel 1783, morto a Tolone nel 1853, combattente per la difesa di Vicenza del 1848, si arruola nel 1802 nell’esercito Napoleonico, raggiungendo il grado di capitano.

Nel 1848 con il grado di colonnello arriva a Vicenza come comandante della Piazza di Vicenza, prende parte ai combattimenti del 20 maggio a Porta Santa Lucia. Dopo la resa di Vicenza, ottiene da Daniele Manin il grado di generale. Nel 1849 è eletto deputato, ma alla resa di Venezia prende la via dell’esilio. A lui, quindi, è dedicata Via Domenico Belluzzi.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via col. Alessandro Avogadro di Casanova, che difese Vicenza nel 1848, già Stradella del Diavolo o dei Maruzzo

Via col. Alessandro Avogadro di Casanova. Già Stradella del Diavolo o stradella dei Maruzzo (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Intitolata, con delibera consiliare 13 luglio 1914 al valoroso colonnello difensore di Vicenza nel 1848 conte Alessandro Avogadro di Casanova, capo di Stato Maggiore del Generale Durando.

Alessandro Casanova era nato a Vercelli il 24 marzo 1812, morto a Firenze l’8 marzo 1886. Nel 1848 accorse a Vicenza con le truppe pontificie. Si segnalò per intelligenza e sangue freddo nella giornata del 24 maggio, meritandosi la medaglia d’argento. Era preposto alla difesa della linea Porta Padova – Porta Monte – Rotonda e Villa Valmarana. Dopo la resa di Vicenza, passa nell’esercito Sabaudo, partecipa nel 1855 alla guerra di Crimea nel 1859 seconda campagna per l’indipendenza, nel 1860 a Castelfidardo. Eletto deputato e poi Senatore del Regno. Da questi meriti l’intitolazione di Via col. Alessandro Avogadro di Casanova.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Via Castelfidardo ricorda vittoria truppe italiane di Cialdini sull’esercito papalino di Lamoriciére

Via Castelfidardo. Deliberazione consiliare 13 luglio 1914 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Il toponimo ricorda la vittoria delle truppe italiane guidate dal Generale Cialdini sull’esercito papalino guidato dal francese Lamoriciére, avvenuta il 18 settembre 1860 nella città delle Marche. La battaglia di Castelfidardo è stata un modesto avvenimento che ebbe notevoli conseguenze come la presa di Roma e la fine dello Stato Pontificio.