lunedì, Marzo 17, 2025
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Tajani “Non c’è pace senza gli europei, usiamo la leva delle sanzioni”

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ROMA (ITALPRESS) – “La situazione relativa ai negoziati di pace tra Russia e Ucraina è ancora molto fluida. L’Europa non deve farsi prendere dal panico, rincorrendo questa o quella dichiarazione, ma deve rimanere unita e agire con freddezza e determinazione”. Lo sostiene, in una intervista a La Stampa, il segretario di Forza Italia, vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, secondo il quale “l’Europa ha il diritto di sedersi al tavolo delle trattative” e deve fare valere il fatto di avere imposto importanti sanzioni economiche nei confronti della Russia. Per questo qualsiasi accordo “dovrà prevedere un nostro coinvolgimento”.
“A Monaco – racconta – ho avuto due confronti con Marco Rubio e due con l’inviato per Russia-Ucraina Keith Kellogg e questo tipo di messaggio non ci è mai stato trasmesso. Con il segretario di Stato americano ho sollevato la questione delle sanzioni che l’Unione europea ha adottato in questi mesi nei confronti della Russia: è chiaro che questa rappresenta per noi una leva fondamentale per poter reclamare un ruolo. E lo stesso Rubio ieri ha riconosciuto pubblicamente la necessità di coinvolgere noi e l’Ucraina. L’Europa deve essere forte, unita e credibile, convinta della sua indispensabilità al tavolo negoziale. Bisogna pretendere di esserci”. “I negoziati – sottolinea Tajani – non si chiuderanno nel giro di pochi giorni, sarà una questione di mesi: oggi siamo ancora a livello di azioni preliminari. E poi: siamo sicuri che gli americani non stiano consultando l’Europa, che non terranno conto dei messaggi che stiamo passando? A Monaco che cosa abbiamo fatto noi ministri europei? Il messaggio è chiaro: in un modo o nell’altro Ucraina ed Europa devono essere dentro. Ripeto: non bisogna agitarsi troppo perchè daremmo un segnale di debolezza. La calma è la virtù dei forti”. “Il presidente francese – aggiunge il ministro degli Esteri – ha convocato un incontro tra i principali leader europei che servirà proprio per discutere della nostra posizione comune. Per esempio, non possiamo non dare risposte sul tema della Difesa europea, che per noi italiani è una questione fondamentale, come sosteniamo dai tempi di De Gasperi e come abbiamo sempre sostenuto anche con Silvio Berlusconi”.
“Noi siamo – spiega Tajani – per aumentare le spese per la Difesa e sono lieto che la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, abbia recepito le nostre richieste aprendo alla possibilità di scorporarle dal Patto di Stabilità. Un cambio di passo che è già da considerare come un nostro successo diplomatico. Siamo determinati a raggiungere innanzitutto il 2%, ma per farlo non possiamo tagliare la spesa sociale, non taglieremo le spese per gli ospedali o la scuola, quindi l’allentamento dei vincoli Ue era fondamentale”. “Noi – ribadisce – non ci siamo mai nascosti dietro alcuna scusa. Siamo il Paese che, dopo gli Stati Uniti, ha il maggior numero di uomini e mezzi impegnati nelle missioni Nato. I nostri militari sono in tutto il mondo, questo è un impegno che conta e che faremo valere”.
“Spendere di più per la Difesa – aggiunge – non vuol dire essere guerrafondai, ma impegnarsi maggiormente per esempio nelle missioni di pace. E il potenziamento della Difesa europea è fondamentale per rafforzare la nostra presenza all’interno della Nato”. “Lo scorporo dal deficit – sottolinea il ministro Tajani -serve innanzitutto per consentire agli Stati di raggiungere gli obiettivi fissati dalla Nato. Dopodichè io sono un europeista e sostengo la necessità di introdurre gli Eurobond per la Difesa, ma bisogna vedere se anche gli altri Paesi lo vorranno… Me lo auguro, visto che sono sempre stato in prima fila su questo, da commissario e anche da presidente del Parlamento europeo. Nel maggio del 2023, nel suo ultimo discorso pubblico prima di lasciarci, Berlusconi ci invitò a batterci per l’esercito europeo”. Alla domanda se l’Europa è disposta a farsi carico delle garanzie di sicurezza per Kiev da assicurare con una presenza militare, risponde: “Le garanzie devono arrivare da un fronte di Paesi più ampio dell’Europa. Anche gli Stati Uniti, vediamo in che modo, devono essere coinvolti. Una eventuale missione militare di peacekeeping non potrà che essere internazionale, magari in una cornice delle Nazioni Unite, coinvolgendo quindi il Consiglio di Sicurezza. In questo contesto, noi come Italia e come Europa siamo ovviamente disposti a fare la nostra parte, come saremmo pronti a farlo in Medio Oriente”. E sulla richiesta di diversi leader di nominare un inviato Ue per l’Ucraina, commenta: “Intanto la Ue deve decidere cosa vuol fare, dopodichè il Consiglio definirà come farlo, con quali figure. Tra l’altro è molto importante che ogni passo venga fatto di concerto con il Regno Unito”. “La collaborazione transatlantica – ricorda Tajani – va avanti da anni. I momenti di frizione ci sono sempre stati e ci saranno, ma l’atteggiamento deve essere costruttivo. Io dagli incontri con Rubio ho capito che vogliono parlare con noi e non hanno intenzione di escluderci”. “Noi come Forza Italia – spiega – abbiamo invitato i nostri iscritti in Germania a sostenere la Cdu/Csu. Vance fa Vance e io faccio Tajani. Con la nuova amministrazione Trump c’è un confronto aperto e noi dobbiamo essere forti, senza dare segnali di panico. Ben sapendo che da soli non possiamo proteggere l’Ucraina, ma serve un’azione determinante da parte degli americani”. Ed in merito allo scontro sui dazi, “bisogna negoziare. Come ha detto anche il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, una guerra commerciale farebbe dei danni a tutti e spingerebbe l’inflazione negli Stati Uniti, uno scenario che gli stessi americani vogliono scongiurare. Bisogna lavorare a una strategia, per esempio prevedendo maggiori investimenti negli Stati Uniti e aumentando l’acquisto di prodotti dagli Usa. E rimanere coesi come Europa perchè uniti siamo più forti”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

Maglie club di Serie A anni ’80 contraffatte, sequestro a Pescara

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PESCARA (ITALPRESS) – Circa 1500 maglie da calcio, pubblicizzate come “Vintage”, riportanti i loghi originali di club di Serie A degli anni ‘80 e ‘90, oltre a 3000 cartellini ed etichette in tessuto, sono stati sequestrati tra Pescara e Montesilvano nell’ambito di un’operazione della Guardia di Finanza volta a contrastare la commercializzazione di capi contraffatti. Le indagini condotte dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Pescara hanno rivelato che le maglie in questione, sebbene finemente realizzate con i loghi e gli sponsor dell’epoca, non erano originali, ma semplicemente riproduzioni moderne vendute come edizioni limitate per generare profitti illeciti. Le indagini hanno inoltre portato alla scoperta di laboratori esterni coinvolti nella realizzazione di stampe grafiche e ricami sulle etichette in tessuto, utilizzati per conferire ai prodotti un’apparenza di autenticità. I due responsabili individuati sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Pescara.

pc/gtr

Sequestrate maglie “Vintage” contraffatte di club serie A anni ’80

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PESCARA (ITALPRESS) – Circa 1500 maglie da calcio, pubblicizzate come “Vintage”, riportanti i loghi originali di club di Serie A degli anni ’80 e ’90, oltre a 3000 cartellini ed etichette in tessuto, sono stati sequestrati tra Pescara e Montesilvano nell’ambito di un’operazione della Guardia di Finanza volta a contrastare la commercializzazione di capi contraffatti. Le indagini condotte dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Pescara hanno rivelato che le maglie in questione, sebbene finemente realizzate con i loghi e gli sponsor dell’epoca, non erano originali, ma semplicemente riproduzioni moderne vendute come edizioni limitate per generare profitti illeciti. Le indagini hanno inoltre portato alla scoperta di laboratori esterni coinvolti nella realizzazione di stampe grafiche e ricami sulle etichette in tessuto, utilizzati per conferire ai prodotti un’apparenza di autenticità.
I due responsabili individuati sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Pescara.

– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

Sequestrate maglie “Vintage” contraffatte di club serie A anni ’80

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PESCARA (ITALPRESS) – Circa 1500 maglie da calcio, pubblicizzate come “Vintage”, riportanti i loghi originali di club di Serie A degli anni ’80 e ’90, oltre a 3000 cartellini ed etichette in tessuto, sono stati sequestrati tra Pescara e Montesilvano nell’ambito di un’operazione della Guardia di Finanza volta a contrastare la commercializzazione di capi contraffatti. Le indagini condotte dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Pescara hanno rivelato che le maglie in questione, sebbene finemente realizzate con i loghi e gli sponsor dell’epoca, non erano originali, ma semplicemente riproduzioni moderne vendute come edizioni limitate per generare profitti illeciti. Le indagini hanno inoltre portato alla scoperta di laboratori esterni coinvolti nella realizzazione di stampe grafiche e ricami sulle etichette in tessuto, utilizzati per conferire ai prodotti un’apparenza di autenticità.
I due responsabili individuati sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Pescara.

– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio lascia Israele per l’Arabia Saudita

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ROMA (ITALPRESS) – Il Segretario di Stato americano Marco Rubio arriva oggi in Arabia Saudita dopo avere concluso una visita in Israele. Si prevede che Rubio incontrerà il principe ereditario Mohammed bin Salman in Arabia Saudita. All’ordine del giorno ci sarà probabilmente la proposta del presidente americano Donald Trump di reinsediare i residenti palestinesi di Gaza in altre nazioni arabe e di guidare la ricostruzione della Striscia da parte degli Stati Uniti. Questa proposta ha fatto infuriare il mondo arabo e ha aumentato i timori tra i palestinesi di Gaza di essere cacciati dal territorio costiero. L’Arabia Saudita, insieme ad altre nazioni arabe, ha respinto qualsiasi piano che preveda il reinsediamento dei palestinesi e Riyadh sta guidando gli sforzi arabi per sviluppare una controproposta, che potrebbe comportare un fondo di ricostruzione guidato dal Golfo e un accordo per mettere da parte Hamas. Bin Salman ha anche insistito sul fatto che l’Arabia Saudita non avrebbe normalizzato i legami con Israele, un obiettivo di lunga data di Washington, senza un accordo su un percorso verso uno stato palestinese, una condizione che Israele rifiuta. La visita di Rubio in Arabia Saudita precede anche i colloqui previsti con i funzionari russi volti a porre fine alla guerra di Mosca in Ucraina, che dura da quasi tre anni.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio lascia Israele per l’Arabia Saudita

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ROMA (ITALPRESS) – Il Segretario di Stato americano Marco Rubio arriva oggi in Arabia Saudita dopo avere concluso una visita in Israele. Si prevede che Rubio incontrerà il principe ereditario Mohammed bin Salman in Arabia Saudita. All’ordine del giorno ci sarà probabilmente la proposta del presidente americano Donald Trump di reinsediare i residenti palestinesi di Gaza in altre nazioni arabe e di guidare la ricostruzione della Striscia da parte degli Stati Uniti. Questa proposta ha fatto infuriare il mondo arabo e ha aumentato i timori tra i palestinesi di Gaza di essere cacciati dal territorio costiero. L’Arabia Saudita, insieme ad altre nazioni arabe, ha respinto qualsiasi piano che preveda il reinsediamento dei palestinesi e Riyadh sta guidando gli sforzi arabi per sviluppare una controproposta, che potrebbe comportare un fondo di ricostruzione guidato dal Golfo e un accordo per mettere da parte Hamas. Bin Salman ha anche insistito sul fatto che l’Arabia Saudita non avrebbe normalizzato i legami con Israele, un obiettivo di lunga data di Washington, senza un accordo su un percorso verso uno stato palestinese, una condizione che Israele rifiuta. La visita di Rubio in Arabia Saudita precede anche i colloqui previsti con i funzionari russi volti a porre fine alla guerra di Mosca in Ucraina, che dura da quasi tre anni.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

‘Ndrangheta sul litorale romano, confiscati beni per 4 milioni

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ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma
stanno eseguendo un decreto di confisca di primo grado, emesso dal Tribunale di Roma – III Sezione Specializzata “Misure di prevenzione”, a carico di Giacomo Madaffari.
L’uomo, attualmente detenuto perché ritenuto al vertice del locale di ‘ndrangheta presente sul litorale a sud della Capitale, in particolare ad Anzio e Nettuno, era stato indagato nell’ambito dell’indagine “Tritone”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, che aveva portato all’emissione di 78 misure cautelari nel febbraio 2022.
A seguito del procedimento celebrato presso il Tribunale di Velletri, che ha riconosciuto l’aggravante mafiosa per il sodalizio criminale investigato, Madaffari è stato condannato in primo grado a 28 anni di reclusione. Le indagini patrimoniali avevano inoltre portato al sequestro, lo scorso 6 novembre 2023, del vasto patrimonio a lui riconducibile.
L’odierna pronuncia del Tribunale delle “Misure di Prevenzione” di Roma ha disposto la confisca di tutti i beni in sequestro, quantificati in circa 4 milioni di euro. In particolare, sono stati confiscati 10 fabbricati di pregio nei comuni di Nettuno e Anzio, tra cui ville dotate di piscina e ascensore interno e riccamente rifinite, 6 terreni ad Anzio, Nettuno ed Aprilia, 5 rapporti finanziari, contanti, 2 autovetture di grossa cilindrata e valori cambiari per 120.000,00 euro.
Il Decreto di confisca ha altresì disposto la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per 5 anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di Nettuno. L’indagine Tritone aveva anche svelato significative infiltrazioni del locale di ‘ndrangheta nel tessuto sociale ed economico del litorale neroniano. Le evidenze investigative avevano palesato, tra l’altro, collegamenti tra esponenti dell’associazione mafiosa, tra cui lo stesso Madaffari, e alcuni amministratori locali, da cui era scaturito l’insediamento delle Commissioni d’indagine di nomina prefettizia e il successivo scioglimento ex art. 143 T.U.E.L. dei Comuni di Anzio e Nettuno già nell’autunno del 2022.

pc/

Sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, nuova scossa di magnitudo 3.9

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ROMA (ITALPRESS) – Dal pomeriggio di sabato 15 febbraio, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei; dopo una scossa di magnitudo 3.9 nel pomeriggio di ieri, alle ore 00.19 è stato registrato un nuovo evento sismico di magnitudo 3.9. In seguito all’evento la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile.
La scossa è stata sensibilmente avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento non sono stati segnalati danni.
Il Capo Dipartimento, Fabio Ciciliano, ha presieduto, alle ore 1.30, un’unità di crisi in videocollegamento con il territorio. Durante la riunione, visto il numero di cittadini che si sono riversati in strada è stata disposta l’attivazione del volontariato di protezione civile e l’apertura delle aree di accoglienza e di attesa per i cittadini dei comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli.
Il Dipartimento, fanno sapere dalla Sala operativa, continuerà a seguire l’evolversi della situazione, in contatto con le autorità locali di protezione civile. L’ultima scossa di magnitudo 2.4 è stata registrata alle 05:04.
– foto: screenshot da sito Ingv –
(ITALPRESS).

Sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, nuova scossa di magnitudo 3.9

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ROMA (ITALPRESS) – Dal pomeriggio di sabato 15 febbraio, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei; dopo una scossa di magnitudo 3.9 nel pomeriggio di ieri, alle ore 00.19 è stato registrato un nuovo evento sismico di magnitudo 3.9. In seguito all’evento la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile.
La scossa è stata sensibilmente avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento non sono stati segnalati danni.
Il Capo Dipartimento, Fabio Ciciliano, ha presieduto, alle ore 1.30, un’unità di crisi in videocollegamento con il territorio. Durante la riunione, visto il numero di cittadini che si sono riversati in strada è stata disposta l’attivazione del volontariato di protezione civile e l’apertura delle aree di accoglienza e di attesa per i cittadini dei comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli.
Il Dipartimento, fanno sapere dalla Sala operativa, continuerà a seguire l’evolversi della situazione, in contatto con le autorità locali di protezione civile. L’ultima scossa di magnitudo 2.4 è stata registrata alle 05:04.
– foto: screenshot da sito Ingv –
(ITALPRESS).