lunedì, Dicembre 15, 2025
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Violentava la figlia minorenne, arrestato 41enne ad Agropoli

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AGROPOLI (ITALPRESS) – I Carabinieri della stazione di Agropoli (SA) hanno eseguito un’ordinanza della misura cautelare in carcere emessa, su richiesta della Procura della Repubblica, dal G.I.P. del Tribunale di Nocera Inferiore nei confronti di un 41enne indagato per “violenza sessuale aggravata e maltrattamenti contro familiari o conviventi” nei confronti della figlia minorenne. L’indagato è stato tradotto presso la casa circondariale di Vallo della Lucania.

– Foto Carabinieri –

(ITALPRESS).

Mattarella “In atto guerre scellerate, soltanto l’Europa può affrontare da protagonista questo tempo difficile” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – Le scellerate guerre in atto, le pericolose chiusure protezionistiche, che alterano il mercato, stanno producendo danni anche all’economia europee, inclusa quella italiana”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno 2025. “Contrastare le iniziative che intendono forzare il diritto internazionale e il libero commercio – ha aggiunto Mattarella – richiede di poter contare su adeguata massa critica”.

“Stiamo assistendo a conflitti e iniziative che sembrano porre pesantemente a rischio, voler fare a pezzi, l’ordine internazionale così faticosamente costruito, sulle macerie della seconda guerra mondiale. Questo ordine, sorto sulla base delle condizioni del mondo degli anni cinquanta – ha aggiunto Mattarella – va rielaborato in corrispondenza al mondo così diverso di oggi ma va preservato. Siamo ancora una volta di fronte al dilemma: come utilizzare le risorse, per distruggere o per costruire o per distruggere e poter costruire, a propria convenienza, quasi che un lungo periodo di cooperazione non avesse invece dimostrato gli importanti traguardi raggiunti da una umanità in pace. Soltanto l’Europa, nel suo insieme, ha le dimensioni per affrontare da protagonista questo tempo difficile”.

“EUROPA È NOSTRO DESTINO CHE ABBIAMO SAGGIAMENTE SCELTO”

“La responsabilità sociale appartiene a tutti, l’Europa è il nostro destino, il destino che abbiamo, saggiamente, scelto. Ben lo sanno i giovani, che si sentono cittadini europei oltre che del proprio Paese. L’Erasmus, insieme alla libera circolazione, alle regole di Schengen, è stato per tanti uno straordinario motore di incontro, di conoscenze, di crescita, di formidabile dinamismo – ha aggiunto Mattarella – a questo riguardo, desidero ricordare e rinnovare riconoscenza nei confronti di Sofia Corradi, recentemente scomparsa, che del programma Erasmus fu l’ideatrice, promuovendo una grande, efficace innovazione per il continente e per i suoi giovani”. Il capo dello Stato ha poi sottolineato che “L’innovazione è oggi, ancor più che nel passato, il cuore dell’indirizzo di un paese e di un continente. Un paese e un continente che vogliono dire la loro nel mondo, così come la sono sostenibilità ambientale e sociale”.

“ONU NON È UN SUPERFLUO ORPELLO DIPLOMATICO, FERMO DA SOSTEGNO ITALIA”

“L’ottantesimo anniversario dalla istituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite consente di riaffermare il fermo sostegno dell’Italia al multilateralismo, di cui l’ONU, organizzazione internazionale a vocazione universale, costituisce il pilastro fondamentale”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’ottantesima Giornata delle Nazioni Unite.

“A ottanta anni dalla sua entrata in vigore, è irrinunciabile sottolineare i valori portanti della Carta delle Nazioni Unite – articolati nei tre pilastri della pace, dello sviluppo e della tutela dei diritti umani – e riaffermare il dovere di promuoverli giorno dopo giorno, a sostegno della dignità di ogni popolo e di ogni persona – ha aggiunto il Capo dello Stato -. L’impegno italiano nelle Nazioni Unite è asse portante della politica estera del nostro Paese, in attuazione di quanto sancito dall’art. 11 della Costituzione. Credere e investire nelle Nazioni Unite implica agire per trasformare in azioni concrete il principio della solidarietà internazionale e di un ordine mondiale basato sul rispetto delle regole. Significa promuovere una logica di collaborazione e rispetto fra gli Stati, alternativa a quella della sopraffazione. Convincimenti che appaiono oggi tanto più fondati e decisivi a fronte di impellenti sfide globali e dell’allarmante diffusione di conflitti armati”.

“L’ONU non è un superfluo orpello diplomatico o foro di dibattito fine a sé stesso: da esso dipendono le sorti di una Comunità degli Stati pacificata e cooperativa, realizzando i nobili ideali di quanti ne concepirono l’istituzione dopo le immani tragedie dei due conflitti mondiali nel secolo scorso – ha concluso -. In questa prospettiva, la Repubblica Italiana rimane fortemente determinata a impegnarsi affinché l’ONU evolva in un’organizzazione sempre più capace di rispondere alle crisi e alle sfide della nostra epoca, sostenendo l’iniziativa “UN80″ avviata dal Segretario Generale e auspicando una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda più rappresentativo, responsabile ed efficace”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Mattarella “In atto guerre scellerate, soltanto l’Europa può affrontare da protagonista questo tempo difficile”

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ROMA (ITALPRESS) – Le scellerate guerre in atto, le pericolose chiusure protezionistiche, che alterano il mercato, stanno producendo danni anche all’economia europee, inclusa quella italiana”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno 2025. “Contrastare le iniziative che intendono forzare il diritto internazionale e il libero commercio – ha aggiunto Mattarella – richiede di poter contare su adeguata massa critica”.

“Stiamo assistendo a conflitti e iniziative che sembrano porre pesantemente a rischio, voler fare a pezzi, l’ordine internazionale così faticosamente costruito, sulle macerie della seconda guerra mondiale. Questo ordine, sorto sulla base delle condizioni del mondo degli anni cinquanta – ha aggiunto Mattarella – va rielaborato in corrispondenza al mondo così diverso di oggi ma va preservato. Siamo ancora una volta di fronte al dilemma: come utilizzare le risorse, per distruggere o per costruire o per distruggere e poter costruire, a propria convenienza, quasi che un lungo periodo di cooperazione non avesse invece dimostrato gli importanti traguardi raggiunti da una umanità in pace. Soltanto l’Europa, nel suo insieme, ha le dimensioni per affrontare da protagonista questo tempo difficile”.

“EUROPA È NOSTRO DESTINO CHE ABBIAMO SAGGIAMENTE SCELTO”

“La responsabilità sociale appartiene a tutti, l’Europa è il nostro destino, il destino che abbiamo, saggiamente, scelto. Ben lo sanno i giovani, che si sentono cittadini europei oltre che del proprio Paese. L’Erasmus, insieme alla libera circolazione, alle regole di Schengen, è stato per tanti uno straordinario motore di incontro, di conoscenze, di crescita, di formidabile dinamismo – ha aggiunto Mattarella – a questo riguardo, desidero ricordare e rinnovare riconoscenza nei confronti di Sofia Corradi, recentemente scomparsa, che del programma Erasmus fu l’ideatrice, promuovendo una grande, efficace innovazione per il continente e per i suoi giovani”. Il capo dello Stato ha poi sottolineato che “L’innovazione è oggi, ancor più che nel passato, il cuore dell’indirizzo di un paese e di un continente. Un paese e un continente che vogliono dire la loro nel mondo, così come la sono sostenibilità ambientale e sociale”.

“ONU NON È UN SUPERFLUO ORPELLO DIPLOMATICO, FERMO DA SOSTEGNO ITALIA”

“L’ottantesimo anniversario dalla istituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite consente di riaffermare il fermo sostegno dell’Italia al multilateralismo, di cui l’ONU, organizzazione internazionale a vocazione universale, costituisce il pilastro fondamentale”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’ottantesima Giornata delle Nazioni Unite.

“A ottanta anni dalla sua entrata in vigore, è irrinunciabile sottolineare i valori portanti della Carta delle Nazioni Unite – articolati nei tre pilastri della pace, dello sviluppo e della tutela dei diritti umani – e riaffermare il dovere di promuoverli giorno dopo giorno, a sostegno della dignità di ogni popolo e di ogni persona – ha aggiunto il Capo dello Stato -. L’impegno italiano nelle Nazioni Unite è asse portante della politica estera del nostro Paese, in attuazione di quanto sancito dall’art. 11 della Costituzione. Credere e investire nelle Nazioni Unite implica agire per trasformare in azioni concrete il principio della solidarietà internazionale e di un ordine mondiale basato sul rispetto delle regole. Significa promuovere una logica di collaborazione e rispetto fra gli Stati, alternativa a quella della sopraffazione. Convincimenti che appaiono oggi tanto più fondati e decisivi a fronte di impellenti sfide globali e dell’allarmante diffusione di conflitti armati”.

“L’ONU non è un superfluo orpello diplomatico o foro di dibattito fine a sé stesso: da esso dipendono le sorti di una Comunità degli Stati pacificata e cooperativa, realizzando i nobili ideali di quanti ne concepirono l’istituzione dopo le immani tragedie dei due conflitti mondiali nel secolo scorso – ha concluso -. In questa prospettiva, la Repubblica Italiana rimane fortemente determinata a impegnarsi affinché l’ONU evolva in un’organizzazione sempre più capace di rispondere alle crisi e alle sfide della nostra epoca, sostenendo l’iniziativa “UN80″ avviata dal Segretario Generale e auspicando una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda più rappresentativo, responsabile ed efficace”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Mattarella “L’ONU non è superfluo orpello diplomatico, ma pilastro fondamentale del multilateralismo. Fermo sostegno dell’Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’ottantesimo anniversario dalla istituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite consente di riaffermare il fermo sostegno dell’Italia al multilateralismo, di cui l’ONU, organizzazione internazionale a vocazione universale, costituisce il pilastro fondamentale”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’ottantesima Giornata delle Nazioni Unite.

“A ottanta anni dalla sua entrata in vigore, è irrinunciabile sottolineare i valori portanti della Carta delle Nazioni Unite – articolati nei tre pilastri della pace, dello sviluppo e della tutela dei diritti umani – e riaffermare il dovere di promuoverli giorno dopo giorno, a sostegno della dignità di ogni popolo e di ogni persona – ha aggiunto il Capo dello Stato -. L’impegno italiano nelle Nazioni Unite è asse portante della politica estera del nostro Paese, in attuazione di quanto sancito dall’art. 11 della Costituzione. Credere e investire nelle Nazioni Unite implica agire per trasformare in azioni concrete il principio della solidarietà internazionale e di un ordine mondiale basato sul rispetto delle regole. Significa promuovere una logica di collaborazione e rispetto fra gli Stati, alternativa a quella della sopraffazione. Convincimenti che appaiono oggi tanto più fondati e decisivi a fronte di impellenti sfide globali e dell’allarmante diffusione di conflitti armati”.

“L’ONU non è un superfluo orpello diplomatico o foro di dibattito fine a sé stesso: da esso dipendono le sorti di una Comunità degli Stati pacificata e cooperativa, realizzando i nobili ideali di quanti ne concepirono l’istituzione dopo le immani tragedie dei due conflitti mondiali nel secolo scorso – ha concluso -. In questa prospettiva, la Repubblica Italiana rimane fortemente determinata a impegnarsi affinché l’ONU evolva in un’organizzazione sempre più capace di rispondere alle crisi e alle sfide della nostra epoca, sostenendo l’iniziativa “UN80″ avviata dal Segretario Generale e auspicando una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda più rappresentativo, responsabile ed efficace”.

– Foto IPA Agency –

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Mondiali di ciclismo su pista, Italia sul tetto nel mondo nell’inseguimento femminile

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ROMA (ITALPRESS) – Nella notte italiana il ciclismo azzurro si è messo al collo la medaglia d’oro dell’inseguimento femminile ai Mondiali di ciclismo su pista, in svolgimento nel Velodromo Penalolen di Santiago del Cile. Martina Fidanza, Martina Alzini, Chiara Consonni, Federica Venturelli e Vittoria Guazzini hanno riportato così il titolo iridato in Italia a tre anni dalla prima storia vittoria, arrivata nel 2022.

Lo hanno fatto al termine di una gara vibrante e per nulla scontata nell’esito, diversamente da quanto poteva sembrare dopo le qualifiche, nelle quali le azzurre avevano ottenuto il miglior tempo. Nel primo turno di oggi la Germania (4:09.059) ha superato la Gran Bretagna (4:10.736) mentre le azzurre, con Chiara Consonni al posto di Martina Alzini, si sono sbarazzate abbastanza agevolmente dell’Australia con il tempo di 4:11.101. Il riscontro cronometrico delle tedesche (alla fine del torneo il miglior crono) ha rimesso tutto in discussione. La finale, poi, ha visto indietro nel primo chilometro l’Italia, che è passata avanti nella parte centrale, prima di perdere decimi solo negli ultimi 500 metri, portando a casa un successo che muove anche il medagliere di questi Mondiali.

Tempo finale per l’Italia 4:09.569, la Germania ha chiuso in 4:09.951, bronzo alla Gran Bretagna. Si tratta del secondo titolo assoluto, dopo la storica vittoria nel 2022 ai Mondiali di Parigi. Lo scorso anno le “rocket girls”, invece, colsero il bronzo. Da ricordare, infine, che a guidare le ragazze a bordo pista c’era solo Marco Villa, che divide la responsabilità del settore con Diego Bragato, rimasto in Italia per la nascita della figlia: “Voglio ringraziare Bragato – ha detto Villa al termine della gara – che è il tecnico di riferimento, assieme al sottoscritto per questa specialità. Lavoriamo molto bene insieme, in piena sintonia. Oggi non era qui perché è appena diventato papà: questa vittoria è anche per lui, per sua moglie e per la loro bambina”.

Molto soddisfatte le azzurre. Per Vittoria Guazzini: “È stata un’emozione incredibile. Forse lì per lì, quando ero in pista, non me la sono goduta appieno perché ero veramente a tutta. Ma ci voleva, ci credevamo. Volevamo tantissimo questo risultato e, da un certo punto della stagione in poi, ci siamo messe lì con i nostri tecnici: abbiamo deciso insieme i giorni in cui trovarci, nessuna si è mai tirata indietro, l’abbiamo fatto tutte con tanta volontà. E oggi siamo qui a festeggiare”.

Per Federica Venturelli: “È fantastico. Non ero venuta qui con questa aspettativa, ma dentro di me un po’ ci speravo, perché sapevo di avere accanto un gruppo fantastico di ragazze, tutte forti, che in un certo senso mi hanno trascinata verso la vittoria. È un titolo di squadra e condividere questa maglia con loro è davvero speciale. Sono felicissima”.

“Abbiamo preparato tanto questa prova e ci tenevamo davvero tutte. Ieri, invece, nello scratch ero partita per la prima volta in tutta la mia carriera con la testa solo a non rischiare, e questo un po’ mi ha frenato. Però oggi ne è valsa decisamente la pena”, ha detto invece Martina Fidanza. Seguita a ruota da Martina Alzini: “Il secondo titolo sembrava forse più facile dopo il primo turno, ma secondo me è stato un torneo molto avvincente. Non sono io a dirlo: lo dicono i tempi. C’erano tre squadre nettamente superiori alle altre e ottenere il miglior tempo in qualifica ci ha dato una grande mano per il primo turno e poi per la finale. Chapeau alle nostre avversarie, che hanno fatto una semifinale e una finale degne di nota, fino all’ultimo decimo”.

In chiusura Chiara Consonni:L’eliminazione non è andata come volevo. Mi manca ancora un po’ di tattica nel correrla. Però sono contenta: ero davvero felice per le ragazze già mentre guardavo la finale. Portare a casa questa maglia insieme a loro è una grande soddisfazione. “Dopo le Olimpiadi aggiungere anche questo Mondiale è una bella soddisfazione. La pista è sicuramente il mio terreno preferito, anche se quest’anno ci siamo concentrate molto sulla strada. Sapevamo che in questi Mondiali potevamo fare bene, ci siamo preparate tanto insieme negli ultimi due mesi e il lavoro ha pagato”.

Nella alre gare Stefano Moro non ha superato le qualifiche del Keirin. Miriam Vece ha corso i 200 lanciati con l’11° tempo (10″507) e ha superato l’australiana McCaig. Poi è uscita ai quarti, battuta dalla russa Burlakova. In serata Chiara Consonni si è dovuta accontentare del settimo posto nell’Eliminazione, vinta dall’irlandese Lara Gillespie. Nello scratch, infine, successo del tedesco Augenstein, con Davide Stella 19°.

– Foto Federciclismo –

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Israele a Vance “Hamas può recuperare 10 dei 13 corpi di ostaggi”. Rubio “Buoni progressi”

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ROMA (ITALPRESS) – Israele ritiene che il gruppo terroristico palestinese al potere a Gaza, Hamas, sia in grado di restituire i corpi di almeno 10 dei 13 ostaggi deceduti ancora trattenuti a Gaza. E’ quanto emerso durante l’incontro di ieri a Tel Aviv fra il vicepresidente statunitense J.D. Vance, e alti funzionari della difesa israeliana – tra cui il ministro della Difesa, Israel Katz, e il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), Eyal Zamir, secondo l’emittente pubblica Kan. L’intelligence delle Idf ritiene che Hamas possa restituire i corpi anche prima dell’intervento di squadre internazionali. In passato, tuttavia, era stato segnalato che Hamas potrebbe non riuscire a localizzare tutti i resti degli ostaggi. Prima della tregua, Hamas deteneva i corpi di 28 ostaggi deceduti: finora ne ha restituiti 15 e liberato 20 vivi, consegnando gli ultimi due corpi martedì scorso.

RUBIO “USA POSITIVI E FIDUCIOSI” SUL CESSATE IL FUOCO A GAZA

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato, dopo un incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu, che Israele, gli Stati Uniti e i suoi partner stanno facendo “buoni progressi” nel completare la prima fase dell’accordo di cessate il fuoco. Rubio ha affermato che la motivazione alla base della serie di visite dei funzionari statunitensi, tra cui il vicepresidente J.D. Vance, è che “il presidente ha fatto di questo una priorità assoluta”.

“È incredibile che in soli sette o otto giorni siano stati messi in atto tutti i sistemi”, ha detto. Tuttavia, ha osservato che nessuno si “fa illusioni”, poiché “c’è ancora molto lavoro da fare e risultati più grandi da raggiungere”. Rubio ha aggiunto: “Siamo molto positivi e fiduciosi che arriveremo agli obiettivi nonostante ostacoli sostanziali. Ci arriveremo”. Da parte sua, Netanyahu ha commentato le visite di Vance, Rubio e degli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner affermando che si tratta di “un cerchio di fiducia e collaborazione. Lei è stato un amico straordinario di Israele. Ora ci aspettano giorni decisivi. Vogliamo promuovere la pace, abbiamo ancora problemi di sicurezza, ma penso che possiamo lavorare insieme e, lavorando insieme, affrontare le sfide e cogliere le opportunità”.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Salvini visita la mostra “Evolutio” di Webuild all’Ara Pacis di Roma

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ROMA (ITALPRESS) – Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha visitato “Evolutio”, la mostra ideata da Webuild e ospitata al Museo dell’Ara Pacis. Ad accoglierlo, l’Amministratore Delegato del Gruppo Webuild, Pietro Salini. Presente anche Pietro Ciucci, AD di Stretto di Messina. La mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 9 novembre, si snoda attraverso più aree tematiche dedicate a energia, acqua, trasporti, edilizia urbana e tecniche costruttive.
f25/mgg/azn

Operazione “Non ci casco”, sequestrati 5,5 milioni di prodotti per moto e bici

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TORINO (ITALPRESS) – I militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Torino hanno svolto, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, una mirata attività investigativa in materia di contrasto al fenomeno delle frodi nel settore degli accessori per moto e auto, a tutela del made in Italy. L’operazione – sviluppata nell’alveo di un ampio contesto investigativo, denominato “Non ci casco”, curato dal Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino – ha riguardato la commercializzazione sul territorio nazionale ed estero di prodotti per auto e dispositivi di protezione individuale per moto e bici di origine prevalentemente cinese o comunque estera, ma rappresentati fallacemente come di origine italiana, in quanto sugli stessi e/o sulle relative confezioni erano riportati segni, nomi e claims distintivi che ne richiamavano l’italianità (come la riproduzione di colori e forme della bandiera tricolore), atti a indurre il consumatore a ritenere che il prodotto fosse di provenienza nazionale.

Attraverso gli approfondimenti effettuati, scaturiti dall’osservazione e dal monitoraggio delle catene commerciali retail che trattano prodotti della specie, i militari operanti – fatta salva la presunzione di innocenza delle persone sottoposte a indagini nonché la loro possibilità di far valere, in ogni fase del procedimento, l’estraneità ai reati per cui si procede – hanno progressivamente individuato nelle province di Milano, Mantova, Verona, Vicenza, Bologna e Modena importanti siti di stoccaggio dei materiali di interesse investigativo.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Torino sono state pertanto effettuate apposite perquisizioni presso tali siti oltreché presso punti vendita e store “monomarca” nel torinese e sul resto del territorio nazionale, pervenendo alla sottoposizione a sequestro di oltre 5,5 milioni di prodotti, tra cui 144 mila caschi per moto e bici, tutti recanti indicazioni fallaci circa l’origine e la provenienza italiana del prodotto e destinati alla commercializzazione sia sul mercato domestico che estero. Il controvalore commerciale dei prodotti sequestrati è stato stimato in oltre € 90 milioni.

Per 10 mila dei caschi per moto e 5 mila dei caschi per bici cautelati sono state disposte dall’Autorità Giudiziaria specifiche perizie, che ne hanno evidenziato la non omologabilità ai sensi della vigente normativa, per le rilevate gravi carenze strutturali e l’assenza dei requisiti minimi di sicurezza. Le indagini, condotte anche attraverso attività di analisi documentale e tracciamento dei flussi commerciali, hanno permesso agli investigatori di ricostruire l’intera filiera dell’importazione dall’estero e la rete di distribuzione dei prodotti in argomento, che venivano dapprima confezionati presso i suddetti siti con imballaggi recanti indicazioni che ne richiamavano la provenienza italiana per poi essere immessi sul mercato nazionale ed estero.

I prodotti in argomento, che, senza alcun processo di trasformazione “sostanziale”, venivano poi immessi in commercio con le descritte modalità ingannevoli per il consumatore, sono risultati in realtà provenire prevalentemente da Cina e Vietnam. I responsabili delle 4 imprese coinvolte sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per il reato – in ipotesi d’accusa – di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, in relazione alla violazione della disciplina del made in Italy. Per uno di essi è stata effettuata anche una segnalazione ulteriore per i reati di frode in commercio e importazione di prodotti pericolosi per l’incolumità delle persone.

– Foto screenshot Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

Dybala non basta, la Roma cade ancora: il Viktoria Plzen vince 2-1

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ROMA (ITALPRESS) – Altra serata amara per la Roma che gioca una partita sottotono e tecnicamente imprecisa contro il Viktoria Plzen e perde in casa per 1-2 nella terza giornata di Europa League. Un altro ko, quindi, per i giallorossi, che non riescono a replicare la prestazione vista con l’Inter, nonostante la sconfitta, e, anzi, perdono ancora in casa dopo la sfortunata serata contro il Lille.

Confermando, inoltre, le grandi difficoltà a segnare. Tra i titolari scelti da Gasperini spicca il debutto da titolare di Ziolkowski in difesa, mentre in attacco ci sono Soulé e Dybala dietro a Dovbyk. Pronti-via e il centravanti ucraino trova il tiro, facile per Jedlicka. Ma si vedono subito anche le incertezze in difesa, con un pasticcio tra Svilar e Hermoso, salvati dal fuorigioco di Durosinmi. Al 20′ Adu fa valere tutto il suo strapotere fisico sorprendendo Ziolkowski e battendo Svilar da pochi passi. La Roma accusa il colpo e va in confusione: al 22′ Wesley sbaglia un rilancio con il mancino, Dweh intercetta e scarica su Souaré, che lascia partire un gran tiro dai 25 metri che si infila all’angolino basso alla sinistra di Svilar.

Il momento è critico e Gasperini, dopo mezz’ora, decide di togliere il giovane Ziolkowski inserendo El Shaarawy. La Roma ci prova con Wesley e Soulé, ma in generale ai giallorossi manca sempre l’ultimo passaggio. Poco movimento, poche idee e poca precisione, e dagli spalti si sentono anche diversi fischi quando le squadre rientrano negli spogliatoi. A inizio ripresa entra anche Pisilli al posto di Koné, che ha rimediato una botta alla caviglia in un contrasto precedente. Il centrocampista italiano ha un ingresso positivo, tanto che dopo pochi minuti si guadagna un calcio di rigore: il suo colpo di testa, infatti, viene deviato sul fondo con un braccio da Jemelka. Richiamato all’on-field review, il turco Meler sanziona il maldestro difensore dei cechi indicando il dischetto. Dybala non sbaglia, è 1-2 al 54′ (gol numero 200 da professinista per l’argentino).

Eppure la carica per aver dimezzato lo svantaggio non dura molto. Ci provano El Shaarawy e Soulé con dei tentativi interessanti, ma piano piano la difesa ospite prende le misure. Entrano anche Ferguson e Bailey, con quest’ultimo che si libera bene per il tiro all’86’ ma calcia sul fondo. L’ultimo sussulto arriva al 96′: schema giallorosso su punizione, Pisilli segna ma era in fuorigioco sull’assist di Wesley. Finisce, dunque, così: la Roma rimane ferma a 3 punti, mentre il Viktoria Plzen sale a 7 e prosegue imbattuto.

IL TABELLINO

ROMA (3-4-2-1): Svilar 5.5; Ziolkowski 4.5 (30′ pt El Shaarawy 6), Mancini 6, Hermoso 5; Celik 5.5 (22′ st Bailey 6), Koné 6 (1′ st Pisilli 6.5), El Aynaoui 5.5, Wesley 6; Soulé 5.5 (29′ st N’Dicka 6), Dybala 6.5; Dovbyk 5 (29′ st Ferguson 6). In panchina: De Marzi, Gollini, Rensch, Cristante, Pellegrini, Tsimikas, Ghilardi. Allenatore: Gasperini 5.5.

VIKTORIA PLZEN (4-3-1-2): Jedlicka 6; Paluska 6 (23′ st Havel 6), Dweh 6.5, Jemelka 5.5 (19′ st Markovic 6), Spacil 6 (36′ st Zeljkovic sv); Memic 6, Cerv 6, Souaré 7; Ladra 6 (19′ st Visinsky sv); Durosinmi 6.5, Adu 7 (36′ st Bello sv). In panchina: Tvrdon, Wiegele, Kabongo. Allenatore: Hysky 6.

ARBITRO: Meler (Turchia) 6.
RETI: 20′ pt Adu, 22′ pt Souaré, 9′ st Dybala (rig).
NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni.
Ammoniti: Durosinmi, Celik, Souaré, Mancini, Cerv, Spacil, Dweh.
Angoli: 10-3.
Recupero: 2′ pt; 5′ st.

-Foto IPA Agency-
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Genova, Salis “Al fianco del Festival della Scienza e della ricerca”

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GENOVA (ITALPRESS) – “È motivo di grande orgoglio vivere il primo Festival della Scienza da sindaca, quest’anno sono attesi 25 mila giovani da 12 regioni diverse per un evento che ogni anno sa rinnovarsi, essere sempre più grande e importante”. Così la sindaca Silvia Salis, intervenuta alla cerimonia di inaugurazione della 23esima edizione del Festival della Scienza nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale.

“Quando si parla di scienza mi viene sempre alla mente un ricordo familiare – ha aggiunto la sindaca – mia sorella è laureata in chimica farmaceutica e per anni ha fatto la ricercatrice, con lei ho vissuto la difficoltà dei ricercatori nel nostro Paese, di come spesso sia una missione più che un lavoro. Andrebbe posta una maggiore attenzione per evitare che grandi scoperte firmate da nomi italiani vengano poi fatte all’estero. La ricerca va sostenuta e manifestazioni come queste servono a sottolineare l’importanza della scienza in un momento in cui siamo tutti preoccupati per il nostro futuro”.

“Credo che la scienza sia la cosa che più si avvicina alla predizione del futuro, a poter capire quello che succederà – ha concluso Salis, prima del taglio del nastro – è una grande opportunità per il nostro territorio e per i nostri giovani, sono posti di lavoro qualificati, percorsi certi. E credo che sia importante che si avvicinino a questo mondo sempre più giovani e soprattutto sempre più giovani donne, perché in Italia c’è ancora una grande differenza di numeri tra ragazzi e ragazze che si dedicano a materie scientifiche. Festival come questi, vissuti in giovane età, possono dare risultati incredibili. Siamo al fianco del Festival della Scienza, al fianco della scienza e al fianco della ricerca nel nostro Paese”.

-Foto ufficio stampa Comune di Genova-
(ITALPRESS).