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“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà del Pozzetto e Contrà del Quartiere

Contrà del Pozzetto. Prende il nome da un pozzo che esisteva in zona nella casa d’angolo dove è anche murata la lapide che riporta la data di quando il pozzo fu tolto: 21 maggio 1771 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà del Quartiere. Così chiamata per il fatto che in quel territorio trovavano alloggiamento (acquartieramento) le milizie, i soldati di cavalleria di stanza nella nostra città ed erano vicini alla Caserma di Santa Maria Nova, la Rocchetta, Ponte delle Bele, già Istituto Almerico da Schio (qui la mappa)

Contrà del quartiere (Colorfoto per ViPiù)
Contrà del quartiere (Colorfoto per ViPiù)

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà del Monte o Loggia del Capitanio o Loggia Bernarda

Contrà del Monte o contrà del Capitanio. Da Corso Palladio a Piazza dei Signori. Il nome contrà del Capitanio o Loggia del Capitanio o Loggia Bernarda perché costruita nel 1571, su disegno di Palladio, quando era podestà Giovanni Battista Bernardo (rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr). La denominazione venne cambiata dai Francesi nel 1797, alla caduta della Serenissima Repubblica.

Nel 1486 gli ebrei furono cacciati dalla città, accusati di usura. In quel tempo era in città il Beato Marco da Sangallo che predicava la causa dei poveri, era così ascoltato che in una sola predica raccolse 200 ducati, con i quali progettò un’opera pia benemerita. I Monti di Pietà furono detti anche Monti di Cristo che avevano l’unico scopo di pubblica beneficenza; l’istituto è ancora aperto.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrada del Biron e strada del Biron già Strada di Vallarsa. E Contrà del Guanto

Contrada e strada del Biron. La strada si divide in due parti: Biron di Sopra e di Sotto. La denominazione è promiscua con il comune di Monteviale. Le pietre miliari indicano anche la Strada di Vallarsa, che a suo tempo era la denominazione dell’attuale Viale Trento (rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrada e strada del Biron (Colorfoto per ViPiù)
Contrada e strada del Biron (Colorfoto per ViPiù)

Contrà del Guanto. L’origine del nome è incerta; probabilmente, come ritiene Fedele Lampertico, il nome di Guanto deriva dall’insegna di un’osteria. Altri da una fortificazione che doveva servire alla protezione “portus navium” in vicinanza delle porte che si erigevano nelle vicinanze.

Contrà del Guanto (Colorfoto per ViPiù)
Contrà del Guanto (Colorfoto per ViPiù)

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Cornoleo (Cornoledo) e Contrà Daniele Manin già delle “delle Vetture o carrozze a noleggio”

Contrà Cornoleo. Laterale Pedemuro San Biagio. Negli antichi documenti è chiamata Cornoledo; trae origine da piantagioni di cornioli che, un tempo, erano piantati nel terreno tra le carceri di San Biagio  (rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà Cornoleo era anche chiamata via della Frezzeria per un laboratorio di frecce esistente in zona. Con istanza del 5 ottobre 1922, alcuni residenti avevano chiesto di cambiare nome con Nicolò Vicentino. La richiesta fu respinta e con buona pace di tutti ancor oggi è chiamata Cornoleo con ingresso alla Scuola Media Leonardo da Vinci, ora Giuriolo.

Contrà Daniele Manin. Già Contrà delle Vetture o carrozze a noleggio. Con delibera consiliare 26 giugno 1867, Contra’ delle Vetture, cambia nome, in Daniele Manin, eroe della difesa di Venezia durante l’assedio del 1848/49. Nato a Venezia nel 1804, fu esule a Parigi sino alla morte avvenuta nel settembre 1857. La sua salma è sepolta nella Basilica di San Marco a Venezia.

Contrà Daniele Manin
Contrà Daniele Manin

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Cesare Battisti e Contrà Comandante Giuseppe Fontana

Contrà Cesare Battisti. Già Contrà del Duomo. L’intitolazione al patriota avvenne con delibera consiliare del 17 novembre 1916  (rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr). Cesare Battisti, nato a Trento il 4 febbraio 1875, condannato a morte, fu impiccato 12 luglio 1916 a Trento.
È stato patriota, giornalista, geografo e irredentista italiano. Eroe Nazionale. Con Guglielmo Oberdan, Fabio Filzi, Nazario Sauro, Damiano Chiesa è considerato tra le più nobili figure dell’irredentismo Italiano.

Contrà Comandante Giuseppe Fontana. Medaglia d’oro al Valor Militare. Già Stradella S. Antonio. Trovasi dietro gli Uffici Poste Italiane. Intitolata al Comandante Fontana con delibera podestarile 20 febbraio 1941.

Giuseppe Fontana, nato a Vicenza il 22 agosto 1902, morto in mare il 10 gennaio 1941.
Frequenta l’Accademia Navale di Livorno, ottenendo nel 1923 il grado di guardia marina, tenente nel 1928, capitano di corvetta nel 1938, capitano di fregata nel 1940. Comandante di squadriglia torpediniere, la sua nave, colpita a morte da cannoni inglesi, affonda con il suo comandante alle ore 8,25 del 10 gennaio 1941.

Contrà Giuseppe Fontana (Italyinphotos)
Contrà Giuseppe Fontana (Italyinphotos)

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Canove e Contrà Canove Vecchie

Contrà Canove Detta anche Canove Nuove, il nome significa case nuove ed appare in un documento del 1395  (rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr). Il 14 novembre 1912 la commissione comunale aveva proposto di chiamarla Via Vincenzo Gonzati, lo storico vicentino che lasciò tutte le sue pubblicazioni alla Biblioteca Bertoliana. La proposta fu respinta per la decisione di non modificare i nomi delle strade entro le mura cittadine.

 

Contrà Canove Vecchie Laterale di Corso Palladio, lunga 100 metri. Esiste nel nome un’evidente contraddizione; sarebbe propria la denominazione Cà Vecchie, ma ormai la tradizione ed il popolo non bada alla anomalia. In questa contrà scorreva un fossato artificiale, la roza del collo, che scendeva sino a piazza Matteotti circondando una lingua di terra chiamata l’Isola, poi cancellata dalla costruzione di Palazzo Chiericati.

Contrà Canove vecchie
Contrà Canove vecchie

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Busa San Michele e Contrà Camillo Benso di Cavour già dei Giudei

Contrà Busa San Michele Busa come depressione del terreno. La zona era spesso inondata dal fiume Retrone. Il giorno 29 settembre è dedicato a San Michele. In quel giorno dell’anno 1259 moriva a Soncino di Cremona il tiranno Ezzelino da Romano (rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).
I Vicentini, p.g.r (per grazia ricevuta), costruirono una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, nella zona dell’Oratorio di San Nicola, già Caserma dei Carabinieri, ora Università. Il convento fu affidato agli eremitani di Sant’Agostino sino al 1772; nel 1810 la parrocchia passò alla Chiesa dei Servi.

Contrà Camillo Benso di Cavour già Contrà dei Giudei

Laterale Corso Palladio sino alla Piazza dei Signori. Nella notte tra il 12 e il 13 luglio 1866 gli Imperiali Austriaci lasciarono per sempre Vicenza. Un mese dopo, il signor Giacomo Orefice, di origine israelitica, chiese che la Contrà dei Giudei fosse intitolata a Cavour. Con delibera del consiglio comunale del 26 giugno 1867, venne intitolata a Camillo Benso di Cavour, nato a Torino il 10 agosto 1810 e morto il 6 giugno 1861. Eletto deputato nel 1848, entra nel Governo di Massimo D’Azeglio come ministro dell’Agricoltura. Nel 1852 assume la presidenza del consiglio sino al 1859. È autore della grande opera dell’Unità d’Italia che si completerà dopo la sua morte con il plebiscito del Veneto.

Contrà Camillo Benso di Cavour
Contrà Camillo Benso di Cavour

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Antonio Pigafetta già contrà della Luna e Contrà Apolloni o della Pozza

Contrà o Contrada è una voce caratteristica e particolare della nostra città, come a Venezia le calli. Etimologicamente il vocabolo ha origine comune con quello di strada. Indica uno spazio di un luogo abitato dove si cammina (rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

L’amministrazione di Palazzo Trissino 1911/14, che precedette l’inizio della prima guerra mondiale, voleva cancellare la parola Contra’ con la più moderna Via, altri nomi storici sarebbero stati cancellati, come Vicolo, con altri toponimi in uso da secoli.

Ma il conte Giovanni da Schio, relatore di minoranza, si oppose fermamente e vinse grazie anche al consenso della cittadinanza. Nel 1912, fu cambiato il nome alla Strada Regia detta di Vallarsa che mette a Malo, Schio e Roveredo in Tirolo. Fu chiamata Viale Trento.

Contrà Antonio Pigafetta

Era anche chiamata contra’ della Luna. La via fu intitolata ad Antonio Pigafetta con delibera 21 novembre 1922 in occasione del quarto centenario della circumnavigazione del globo. A Pigafetta è intitolato il Liceo Classico cittadino. Pigafetta nacque a Vicenza tra 1480/1491da antica famiglia.

Contrà Apolloni o della Pozza

Intitolata al musicista e compositore Giuseppe Apolloni con delibera 10 gennaio 1890. Nato a Vicenza l’8 aprile 1822, ivi morì il 30 dicembre 1889. Al Giardino Salvi fu eretto un busto (erma) in suo onore. Partecipò alla Rivoluzione Vicentina del 1848 e andò esule.

Contrà Apolloni o della Pozza
Contrà Apolloni o della Pozza

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Corso Palladio, già Principe Umberto, già Ettore Muti

Corso Palladio, già Principe Umberto, già Ettore Muti. Lungo 760 metri, è la più bella e nobile via cittadina, ricalca l’antico tracciato del castrum romano. Assunse nel tempo il nome di Contrà del Corso perché nel passato vi si svolgevano le corse dei cavalli rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Il Corso, tra il popolo, era anche conosciuto con diversi titoli: Corso all’Azzardo, dal nome di un caffè frequentato dai nobili; Corso al Nolo, per l’esistenza di un noleggio di carrozze; Corso alla Stella d’Oro, dal nome di un albergo; Corso al Paradiso, dal nome di un caffè che aveva questa insegna; Corso al Casin, dal nome della Nobile compagnia che aveva sede a palazzo Braschi.

Il 29 Luglio 1865 il Corso fu intitolato al principe Sabaudo Umberto I che, nel 1866, dimorò a Vicenza nel Palazzo Loschi Zileri Dal Verme, ospite della contessa Drusilla.

Il 17 novembre 1943, con delibera commissariale, si cambiò il nome in Ettore Muti, segretario del PNF Partito Nazionale Fascista. Alla fine della guerra il 5 giugno 1945 si deliberava il nome attuale di Corso Palladio in onore di Andrea Palladio. Andrea Palladio era nato a Padova il 30 novembre 1508 e morto a Vicenza il 19 agosto 1580. Palladio non fu solo un sommo architetto, ma anche uno scrittore e divulgatore dei precetti dell’architettura.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Corso dei Santi Felice e Fortunato e Corso Padova

In questa puntata della rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” andremo alla scoperta del Corso dei Santi Felice e Fortunato e di Corso Padova.

Nella festa del Corpus Domini si faceva il palio, con cavalli armati di palle appuntite che dal Borgo di San Felice scorrevano il corso sino alla strada di Santa Corona. Lo spettacolo attraeva molta gente; ma da vari anni disgustava non poche persone per l’uso barbarico (rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

«Il primo palio a Vicenza si fece il giorno di San Michele (29 settembre), in memoria della liberazione dei Vicentini per la morte di Eccelino da Romano. Altro palio al cessare del dominio dei Padovani. Nel 1403 il Consiglio dei 500 ordinava si facesse un palio di donne, tutte di buona fama, nella festa di Santa Spina: ponevasi in palio una pelliccia del valore di 5 ducati d’oro all’angolo della chiesa di Santa Corona. La prima donna che vi giungeva guadagnava la pelliccia».

Nel palio del 1451, il dono era una corona d’argento.

Corso dei Santi Felice e Fortunato

Già Borgo San Felice. Da porta Castello alla Birreria Sartea.
Il nome di Borgo fu cambiato con delibera consiliare 22 luglio 1911. Era la S.S. N° 11.

L’origine del nome deriva dalla chiesa dedicata ai Santi Felice e Fortunato compatroni di Vicenza.
La costruzione della chiesa risale al IV secolo d.C., quando Vicenza fu costituita in diocesi. L’edificio nei secoli fu più volte distrutto e manomesso, ricostruito dai benedettini nel 700, fu nuovamente distrutto nel 899 dagli Ungari. Nel 975 il vescovo Rodolfo ne riordinò il restauro, dedicando la chiesa ai Santi Felice e Fortunato, Vito e Modesto.

Corso Padova

Lungo 865 metri.

L'antica porta medioevale lungo Corso Padova in una cartolina antecedente il 1910 (da salutidavicenza.it)
L’antica porta medioevale lungo Corso Padova in una cartolina antecedente il 1910 (da salutidavicenza.it)

Nome approvato nella seduta consiliare 22 luglio 1911. Il dibattito in consiglio comunale fu acceso anche per l’opposizione del conte Giovanni Da Schio, ma il criterio del nome generico “Corso” fu accolto per «indicare un’arteria che, partendo da un punto centrale, conduce ad una uscita della città». La bella via faceva parte della Strada Padana Superiore ovvero S.S. N°11. Lungo la strada si è sviluppata nel tempo una notevole attività edilizia, che ha trasformato il vecchio borgo in una movimentata arteria cittadina.