giovedì, Dicembre 25, 2025
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La Corte d’appello di Parigi concede la libertà vigilata a Sarkozy

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – La Corte d’appello di Parigi ha accolto la richiesta della Procura per la concessione della libertà vigilata all’ex presidente francese, Nicolas Sarkozy. Il provvedimento entra in vigore da oggi e Sarkozy potrà dunque lasciare in giornata il carcere, dove si trovava dal 21 ottobre.

La richiesta era stata formalmente presentata dalla Procura, che contestualmente chiedeva il divieto per Sarkozy di avere contatti con gli altri imputati e testimoni del caso giudiziario per cui era stato condannato. Gli avvocati dell’ex capo dello Stato avevano precedentemente proposto la messa sotto sorveglianza giudiziaria come alternativa al carcere.

Dopo la decisione del tribunale di accettare la liberazione di Nicolas Sarkozy, uno dei suoi avvocati, Christophe Ingrain, ha dichiarato alla stampa che “il prossimo passo” è “il processo d’appello”. “Il nostro compito ora, per Nicolas Sarkozy e per noi, è preparare l’udienza d’appello”, ha sottolineato Ingrain secondo quanto riporta l’emittente francese Bfmtv. Per quanto riguarda la scarcerazione dell’ex presidente della Repubblica, l’avvocato ha osservato che “si tratta di una normale applicazione della legge”.

Sarkozy è stato condannato in primo grado a 5 anni di reclusione per aver tentato di ottenere dei finanziamenti illeciti, nell’ambito della campagna elettorale per le presidenziali del 2007, dal dittatore libico Muammar Gheddafi. Secondo l’accusa, l’ex presidente francese avrebbe concordato con Gheddafi i finanziamenti in cambio di un sostegno politico alla Libia. “Voglio che tutti siano convinti di una cosa: non ho mai avuto la folle idea di chiedere al signor Gheddafi alcun finanziamento. Non confesserò mai qualcosa che non ho fatto”, ha dichiarato Sarkozy commentando la sentenza.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Il Pil della Sicilia cresce dell’1,1% rispetto al 2024 e resta sopra alla media nazionale

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PALERMO (ITALPRESS) – L’attività economica in Sicilia continua a espandersi, seppure con un leggero rallentamento: il PIL regionale cresce dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, restando sopra la media nazionale e del Mezzogiorno. Lo si legge nell’aggiornamento congiunturale sull’economia siciliana pubblicato dalla sede regionale della Banca di Italia.

Nel primo semestre del 2025 è proseguita la riduzione delle esportazioni di merci siciliane (-11,2 per cento a prezzi correnti); la dinamica è stata più intensa rispetto al Mezzogiorno e di segno opposto alla media nazionale (rispettivamente -2,8 e 2,1 per cento). Il calo è dipeso dal settore petrolifero, il cui peso sul totale dell’export regionale è sceso sotto la metà; sulla diminuzione del valore delle vendite del comparto (-28,1 per cento) hanno inciso sia l’andamento delle quantità (-15 per cento circa) sia quello delle quotazioni. Le esportazioni di prodotti non petroliferi sono aumentate del 15,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024, più della media nazionale, con un andamento differenziato tra i comparti: al calo nel settore chimico e farmaceutico si è contrapposto il forte incremento nell’elettronica, nella cantieristica navale e nell’agro-alimentare. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la riduzione dell’export ha interessato più intensamente i paesi esterni all’area dell’euro.

Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono diminuite di oltre il 50 per cento: il calo è stato più marcato per i prodotti petroliferi e per gli apparecchi elettrici, mentre sono aumentate le esportazioni di prodotti agro-alimentari e farmaceutici; su questi ultimi, in crescita soprattutto nel secondo trimestre, potrebbe aver inciso l’anticipazione degli acquisti da parte degli importatori statunitensi in vista del rialzo dei dazi. Secondo i risultati di Sondtel, circa la metà delle imprese che esportano negli Stati Uniti si attende una riduzione delle vendite verso questo paese nell’ultimo trimestre del 2025, che in sei casi su dieci sarebbe parzialmente compensata da incrementi in altri mercati di destinazione.

In Sicilia il mercato del lavoro resta in espansione, pur con segnali di rallentamento rispetto al 2024. Nel primo semestre 2025 gli occupati crescono del 2,9% su base annua (più della media nazionale e del Mezzogiorno). Il tasso di occupazione 15-64 anni sale dal 45,9% al 47,3%, il tasso di attività tocca il 55,1% e la disoccupazione scende al 13,7% (dato che resta però ancora oltre il doppio della media italiana). A trainare l’aumento sono gli uomini e gli autonomi; la crescita dei dipendenti frena nettamente. Sul fronte delle posizioni dipendenti private, l’INPS stima 68mila assunzioni nette nel semestre, un livello in linea con il 2024, con più contratti a tempo indeterminato e meno a termine. Si riduce l’uso degli ammortizzatori: tra gennaio e giugno le ore autorizzate di CIG e fondi di solidarietà calano del 24% (a 3,8 milioni), su livelli storicamente contenuti; in flessione anche le domande di NASpI presentate tra gennaio e maggio (circa 50mila, – 4,7% annuo). La dinamica settoriale segnala che il rallentamento è dovuto soprattutto ai servizi diversi da commercio-alloggio-ristorazione, che nel 2024 avevano spinto l’occupazione; nel 2025 la spinta si attenua.

Nei primi nove mesi del 2025 le imprese industriali con fatturato in aumento prevalgono su quelle in calo; il quadro è più favorevole tra le aziende oltre 50 addetti, che mostrano anche un maggiore impiego di ore lavorate. Le attese a 6 mesi vedono oltre il 60% delle imprese su livelli stabili e circa il 30% in aumento delle vendite. Lo si legge nell’aggiornamento congiunturale sull’economia siciliana pubblicato questa mattina dalla sede regionale della Banca di Italia. Nel terziario il saldo tra imprese con fatturato in aumento e in calo resta positivo ma inferiore allo scorso anno.

Il potere d’acquisto delle famiglie siciliane torna a crescere nel 2025, sostenuto dall’aumento dei redditi, dal contenimento dell’inflazione e dalla ripresa del credito. Nel primo semestre dell’anno il reddito disponibile reale delle famiglie consumatrici è salito del 2,1% rispetto al 2024, più del doppio della media nazionale (+1,0%), secondo quanto riporta l’aggiornamento congiunturale su “L’economia della Sicilia” pubblicato dalla sede regionale della Banca di Italia. L’inflazione si mantiene bassa: a settembre il NIC registra una variazione +1,0% su base annua (contro l’1,6% in Italia), mentre l’inflazione di fondo si attesta all’1,7%. A contribuire alla discesa dei prezzi sono le voci legate ad abitazione, acqua, elettricità e combustibili, parzialmente compensate dai rialzi di beni alimentari e servizi di ristorazione e accoglienza.

In questo contesto di maggiore capacità di spesa, la spesa per consumi delle famiglie (indicatore ITER-con) aumenta dell’1,1% in termini reali, superando la media nazionale (+0,7%). Anche il credito alle famiglie accelera: nei primi sei mesi del 2025 i prestiti di banche e società finanziarie crescono del 2,5% su base annua (contro +1,5% a fine 2024). I mutui per abitazioni salgono dell’1,4%, mentre il credito al consumo cresce di quasi il 5%, confermando una domanda vivace di finanziamenti per beni durevoli. Particolarmente dinamico il comparto dei nuovi mutui: le erogazioni nel semestre superano 1 miliardo di euro, con un incremento di circa un terzo rispetto al 2024. Le famiglie privilegiano i tassi fissi, che restano mediamente più convenienti di quelli variabili (TAEG medio 3,5%). Sul fronte del costo della vita, il miglioramento del reddito reale e la tenuta del mercato del lavoro (occupazione +2,9%) sostengono la fiducia delle famiglie, che beneficiano anche del calo dei tassi sui nuovi prestiti.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

F1, Elkann “I piloti Ferrari pensino a guidare e parlino meno”

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ROMA (ITALPRESS) – In Brasile c’è stata una grande delusione, se guardiamo il campionato di F1 possiamo dire che da una parte abbiamo i nostri meccanici in evidenza con le loro prestazioni e tutto quel che è stato fatto sui pit stop, se guardiamo i nostri ingegneri non c’è dubbio che la macchina sia migliorata, ma il resto non è all’altezza, è importante che i piloti si concentrino a guidare e parlino meno. Davanti a noi abbiamo gare importanti e non è impossibile ottenere il secondo posto”. Lo ha detto il presidente Stellantis, John Elkann, a margine della presentazione della partnership tra comitato organizzatore di Milano-Cortina e i brand italiani della holding, a proposito della delusione in Brasile di Leclerc ed Hamilton, entrambi costretti al ritiro. Abbiamo vinto il Mondiale endurance, è stata un’emozione straordinaria vincere sia il campionato piloti che quello costruttori, è la dimostrazione che quando la Ferrari è unita si possono ottenere grandissime cose”, ha aggiunto.

“Oggi abbiamo in Vasseur un team principal che è dedicato a fare in modo che la Ferrari possa performare. È stato confermato. Quello che è importante è che noi siamo felici come Ferrari della grande vittoria nel mondiale endurance, che viene da un anno difficile e ottenuta perché si è lavorato in maniera coesa”, ha concluso.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Autostrade dello Stato, oltre 18 milioni per la sicurezza delle infrastrutture

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ROMA (ITALPRESS) – Monitoraggio continuo e sorveglianza delle infrastrutture. Innovazione al servizio della sicurezza autostradale. Tecnologie all’avanguardia per migliorare l’esperienza di viaggio degli utenti. Sono questi gli obiettivi dei progetti innovativi avviati da Autostrade dello Stato S.p.A. con un finanziamento pari a 18,5 milioni di euro per il triennio 2025-2027.

Il piano dei progetti innovativi elaborato da Autostrade dello Stato è stato formalizzato con il decreto adottato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, nell’ambito delle misure previste dal Decreto-legge Infrastrutture (DL 73/2025).

I progetti di Autostrade dello Stato comprendono non solo attività avanzate di monitoraggio e sorveglianza, ma anche una serie di interventi tecnologici finalizzati all’innalzamento dei livelli di sicurezza lungo la rete autostradale statale gestita dalle società partecipate, AT-CN Autostrada Asti-Cuneo, CAV Concessioni Autostradali Venete, SITAF Società Italiana per il Traforo Autostradale del Frejus e SITMB Società Italiana per azioni per il Traforo del Monte Bianco.

L’iniziativa prevede l’adozione di sistemi intelligenti basati su droni, sensori di ultima generazione e piattaforme digitali potenziate dall’IA per la raccolta e l’analisi dei dati.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

La Fise compie 100 anni nel 2026 e festeggia con un nuovo logo

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ROMA (ITALPRESS) – Un secolo di storia, valori, passione per il cavallo e per lo sport. La Federazione italiana Sport Equestri ha presentato alla Fieracavalli di Verona il logo che ha accompagnerà le celebrazioni del centenario. A svelare il logo è stato il presidente federale Marco Di Paola, con una rappresentanza di consiglieri federali e presidenti dei Comitati regionali. Un secolo di impegno, sacrificio e successi che hanno contribuito a costruire un’identità solida e riconosciuta in tutto il mondo. L’obiettivo della Federazione è quello di dare una forma visiva a tutto ciò che la Fise rappresenta: tradizione, eccellenza, ma anche sguardo proiettato verso il futuro. La presentazione del logo, che sarà utilizzato soltanto nel 2026 per il centenario, è solo la prima di diverse iniziative che la Federazione ha pensato per un 2026 ricco di progetti, che saranno presto svelati, per i festeggiamenti del primo secolo di vita.
col/gm/glb/gtr

(in collaborazione con FISE)

Liguria, inaugurato a Lucinasco il laghetto di Santo Stefano per la prevenzione degli incendi boschivi

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LUCINASCO (ITALPRESS) – È stato inaugurato questa mattina a Lucinasco l‘intervento di ripristino, miglioramento e adeguamento del laghetto di Santo Stefano ai fini della prevenzione antincendio, realizzato grazie al finanziamento della Regione Liguria nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale con la misura dedicata alla prevenzione dei danni alle foreste causati da incendi boschivi, calamità naturali ed eventi catastrofici. Si tratta di un investimento strategico per la sicurezza, la tutela ambientale e la valorizzazione del nostro entroterra”, dice il vicepresidente della Regione con delega all’Agricoltura Alessandro Piana. L’opera, per un importo complessivo di oltre 240 mila euro, rappresenta un importante presidio di sicurezza per il territorio e un contributo concreto alla salvaguardia ambientale dell’entroterra imperiese.

“Il laghetto di Santo Stefano diventa una risorsa strategica per la prevenzione degli incendi boschivi e per la gestione sostenibile delle risorse naturali – spiega Piana – In una regione come la nostra, dove il bosco copre oltre il 70% della superficie, è fondamentale dotarsi di infrastrutture efficienti e funzionali alla prevenzione, al monitoraggio e alla gestione delle emergenze”.

Alla cerimonia hanno preso parte oltre ai sindaci dei comuni limitrofi, il sindaco di Lucinasco, Marilena Abbo, e i rappresentanti dell’amministrazione comunale insieme ai bambini della scuola primaria di Lucinasco. “Con il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2022 abbiamo messo in campo, solo nell’ultimo anno, 67 milioni di euro a sostegno dei Comuni e delle imprese liguri, con interventi che hanno permesso di ripristinare, innovare, promuovere e valorizzare il territorio”, conclude Piana.

– Foto Regione Liguria –

(ITALPRESS).

Cina: annunciata sospensione delle tasse portuali speciali su navi statunitensi

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PECHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Il Ministero dei Trasporti cinese ha annunciato lunedì la sospensione per un anno delle tasse portuali speciali applicate alle navi di proprietà o gestite da imprese, organizzazioni e individui degli Stati Uniti.

La sospensione di tali tasse è entrata in vigore alle ore 13:01 locali di lunedì.

Contestualmente, il ministero ha annunciato la sospensione per un anno della sua indagine su come l’inchiesta statunitense della Sezione 301 incida sulla sicurezza e sugli interessi di sviluppo dei settori cinesi del trasporto e della cantieristica navale, nonché delle relative catene industriali e di approvvigionamento.

Secondo quanto dichiarato dal ministero, queste misure sono in linea con l’accordo raggiunto nel corso dei recenti colloqui economici e commerciali tra Cina e Stati Uniti svoltisi a Kuala Lumpur, in Malesia.

(ITALPRESS).

Malattie endocrine, è allarme in Italia. Le novità scientifiche al Congresso AME

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ROMA (ITALPRESS) – In Italia le malattie del sistema endocrino – che coinvolgono ghiandole, ormoni e metabolismo – rappresentano un fenomeno molto più diffuso di quanto si immagini. Ogni anno milioni di uomini, donne e bambini convivono con condizioni come disfunzioni tiroidee, diabete e osteoporosi, con un impatto enorme sulla vita quotidiana, sul sistema sanitario e sui costi sociali. Le malattie tiroidee riguardano oltre sei milioni di italiani e colpiscono più frequentemente il mondo femminile: in alcune regioni il 15% delle donne presenta un disturbo tiroideo, spesso causa di alterazioni del ciclo mestruale, dell’ovulazione e della capacità di concepire o portare a termine la gravidanza.
Nel 2024 sono stati diagnosticati 11.378 nuovi casi di tumore tiroideo (8.322 nelle donne e 3.056 negli uomini), con un rischio triplo nel sesso femminile e un picco di incidenza tra i 40 e i 60 anni. Anche se la maggior parte dei casi ha prognosi favorevole, un numero elevato di pazienti necessita di terapia sostitutiva e monitoraggio nel tempo. Nel 2022 erano 236.000 le persone in Italia con pregresso tumore tiroideo maligno (fonte: “I numeri del cancro in Italia”, AIOM-AIRTUM).
Se ne è parlato a Roma al Congresso Nazionale di AME Associazione Medici Endorinologi.
“L’endocrinologia italiana – commenta l’attuale presidente di AME Andrea Frasoldati – si è data appuntamento al Congresso Nazionale 2025, che quest’anno ha superato il traguardo dei 1500 partecipanti. Un risultato che conferma la centralità dell’evento per medici, ricercatori e operatori sanitari”.
“La gestione del tumore tiroideo è oggi guidata dalle nuove Linee Guida ATA (American Thyroid Association) sul carcinoma differenziato della tiroide, che abbiamo presentato al Congresso – afferma Rinaldo Guglielmi, Coordinatore della Commissione Tiroide AME, in occasione del Congresso dell’Associazione Nazionale Medici Endocrinologi che si è svolto a Roma -. Le nuove indicazioni privilegiano strategie di management conservative, con attenzione al rapporto rischio-beneficio dell’intervento e alla qualità di vita, soprattutto nei pazienti a basso rischio”.
Patologia tiroidea di grande impatto, seppur non mortale, è l’ipotiroidismo primario, la cui prevalenza è stimata intorno al 5% della popolazione generale – circa 2,5 milioni di persone. “Le Linee Guida 2025 della European Thyroid Association (ETA) chiariscono la gestione di un problema apparentemente semplice ma con forte impatto sulla qualità della vita e sui costi sociosanitari”, commenta Enrico Papini, Coordinatore del Comitato Scientifico AME.
Al Congresso AME è stato dato spazio all’Intelligenza Artificiale (AI), destinata a diventare uno strumento imprescindibile per l’endocrinologo. Analizzati gli aspetti etici e pratici del suo utilizzo, con l’obiettivo di garantire un impiego responsabile e sicuro. L’AI non sostituirà il medico ma potrà supportarlo, semplificando i processi diagnostici e comunicativi con i pazienti, senza trascurare la tutela dei dati sensibili.
L’Italia è al quarto posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità infantile. La recente approvazione della Legge Pella (n. 149/2025) riconosce l’obesità come malattia cronica. “In Italia l’obesità resta un’emergenza silenziosa che coinvolge oltre sei milioni di persone – spiega Marco Chianelli, coordinatore della Commissione Obesità AME – e servono misure efficaci di prevenzione e trattamento”.
La legge, che inserisce l’obesità nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), prevede ricoveri, esenzioni e farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale, oltre alla creazione di un Osservatorio nazionale e di programmi di prevenzione. Le nuove terapie – come semaglutide e tirzepatide – consentono una riduzione media del peso corporeo del 15-20% e migliorano le complicanze metaboliche. Trattare precocemente l’obesità significa evitare diabete, infarti e patologie osteoarticolari, riducendo i costi sociali e sanitari.
Un tema fortemente dibattuto che coinvolge la società scientifica, società civile e politica è quello degli interferenti endocrini (IE). Sono sostanze chimiche, naturali o artificiali, capaci di alterare l’equilibrio ormonale con effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente. “Gli IE colpiscono soprattutto i soggetti più vulnerabili, come feti e adolescenti – spiega Agostino Paoletta, Segretario nazionale AME -. Le principali fonti di esposizione sono pesticidi, plastiche, cosmetici e inquinanti ambientali persistenti”.
Gli effetti documentati includono infertilità, anomalie sessuali, obesità, diabete e disturbi del neurosviluppo. Dal 2018 l’Unione Europea ha introdotto criteri scientifici per identificare e limitare queste sostanze, con l’obiettivo di estendere le norme a tutti i settori, dai cosmetici ai giocattoli, per una tutela uniforme di cittadini e ambiente.
Il programma del Congresso ha previsto corsi “hands-on” su ecografia tiroidea, andrologia, intelligenza artificiale e telemedicina, oltre ai “refreshment” dedicati a temi di medicina interna come scompenso cardiaco e insufficienza renale cronica. I “Minicorsi”, replicati più volte, hanno offerto approfondimenti su obesità, osteoporosi, ipercolesterolemia, disturbi della sessualità e diabete. Le sessioni plenarie hanno ospitato relatori internazionali, tra cui il professor Kevan Herold (Yale School of Medicine), che ha parlato di immunoterapia nel diabete di tipo 1, e la professoressa Annunziata Lapolla, che ha illustrato le nuove linee guida europee sulla gravidanza nelle pazienti diabetiche. Accanto ai temi scientifici, spazio anche a riflessioni su obesità, diabete, violenza di genere e sicurezza degli operatori sanitari.
“A venticinque anni dalla fondazione, AME conferma la propria missione di promuovere la formazione continua e il confronto tra specialisti dell’endocrinologia italiana”, conclude Frasoldati.

– foto Freepick – Ufficio Stampa AME –
(ITALPRESS).

Malattie endocrine, è allarme in Italia. Le novità scientifiche al Congresso AME

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ROMA (ITALPRESS) – In Italia le malattie del sistema endocrino – che coinvolgono ghiandole, ormoni e metabolismo – rappresentano un fenomeno molto più diffuso di quanto si immagini. Ogni anno milioni di uomini, donne e bambini convivono con condizioni come disfunzioni tiroidee, diabete e osteoporosi, con un impatto enorme sulla vita quotidiana, sul sistema sanitario e sui costi sociali. Le malattie tiroidee riguardano oltre sei milioni di italiani e colpiscono più frequentemente il mondo femminile: in alcune regioni il 15% delle donne presenta un disturbo tiroideo, spesso causa di alterazioni del ciclo mestruale, dell’ovulazione e della capacità di concepire o portare a termine la gravidanza.
Nel 2024 sono stati diagnosticati 11.378 nuovi casi di tumore tiroideo (8.322 nelle donne e 3.056 negli uomini), con un rischio triplo nel sesso femminile e un picco di incidenza tra i 40 e i 60 anni. Anche se la maggior parte dei casi ha prognosi favorevole, un numero elevato di pazienti necessita di terapia sostitutiva e monitoraggio nel tempo. Nel 2022 erano 236.000 le persone in Italia con pregresso tumore tiroideo maligno (fonte: “I numeri del cancro in Italia”, AIOM-AIRTUM).
Se ne è parlato a Roma al Congresso Nazionale di AME Associazione Medici Endorinologi.
“L’endocrinologia italiana – commenta l’attuale presidente di AME Andrea Frasoldati – si è data appuntamento al Congresso Nazionale 2025, che quest’anno ha superato il traguardo dei 1500 partecipanti. Un risultato che conferma la centralità dell’evento per medici, ricercatori e operatori sanitari”.
“La gestione del tumore tiroideo è oggi guidata dalle nuove Linee Guida ATA (American Thyroid Association) sul carcinoma differenziato della tiroide, che abbiamo presentato al Congresso – afferma Rinaldo Guglielmi, Coordinatore della Commissione Tiroide AME, in occasione del Congresso dell’Associazione Nazionale Medici Endocrinologi che si è svolto a Roma -. Le nuove indicazioni privilegiano strategie di management conservative, con attenzione al rapporto rischio-beneficio dell’intervento e alla qualità di vita, soprattutto nei pazienti a basso rischio”.
Patologia tiroidea di grande impatto, seppur non mortale, è l’ipotiroidismo primario, la cui prevalenza è stimata intorno al 5% della popolazione generale – circa 2,5 milioni di persone. “Le Linee Guida 2025 della European Thyroid Association (ETA) chiariscono la gestione di un problema apparentemente semplice ma con forte impatto sulla qualità della vita e sui costi sociosanitari”, commenta Enrico Papini, Coordinatore del Comitato Scientifico AME.
Al Congresso AME è stato dato spazio all’Intelligenza Artificiale (AI), destinata a diventare uno strumento imprescindibile per l’endocrinologo. Analizzati gli aspetti etici e pratici del suo utilizzo, con l’obiettivo di garantire un impiego responsabile e sicuro. L’AI non sostituirà il medico ma potrà supportarlo, semplificando i processi diagnostici e comunicativi con i pazienti, senza trascurare la tutela dei dati sensibili.
L’Italia è al quarto posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità infantile. La recente approvazione della Legge Pella (n. 149/2025) riconosce l’obesità come malattia cronica. “In Italia l’obesità resta un’emergenza silenziosa che coinvolge oltre sei milioni di persone – spiega Marco Chianelli, coordinatore della Commissione Obesità AME – e servono misure efficaci di prevenzione e trattamento”.
La legge, che inserisce l’obesità nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), prevede ricoveri, esenzioni e farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale, oltre alla creazione di un Osservatorio nazionale e di programmi di prevenzione. Le nuove terapie – come semaglutide e tirzepatide – consentono una riduzione media del peso corporeo del 15-20% e migliorano le complicanze metaboliche. Trattare precocemente l’obesità significa evitare diabete, infarti e patologie osteoarticolari, riducendo i costi sociali e sanitari.
Un tema fortemente dibattuto che coinvolge la società scientifica, società civile e politica è quello degli interferenti endocrini (IE). Sono sostanze chimiche, naturali o artificiali, capaci di alterare l’equilibrio ormonale con effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente. “Gli IE colpiscono soprattutto i soggetti più vulnerabili, come feti e adolescenti – spiega Agostino Paoletta, Segretario nazionale AME -. Le principali fonti di esposizione sono pesticidi, plastiche, cosmetici e inquinanti ambientali persistenti”.
Gli effetti documentati includono infertilità, anomalie sessuali, obesità, diabete e disturbi del neurosviluppo. Dal 2018 l’Unione Europea ha introdotto criteri scientifici per identificare e limitare queste sostanze, con l’obiettivo di estendere le norme a tutti i settori, dai cosmetici ai giocattoli, per una tutela uniforme di cittadini e ambiente.
Il programma del Congresso ha previsto corsi “hands-on” su ecografia tiroidea, andrologia, intelligenza artificiale e telemedicina, oltre ai “refreshment” dedicati a temi di medicina interna come scompenso cardiaco e insufficienza renale cronica. I “Minicorsi”, replicati più volte, hanno offerto approfondimenti su obesità, osteoporosi, ipercolesterolemia, disturbi della sessualità e diabete. Le sessioni plenarie hanno ospitato relatori internazionali, tra cui il professor Kevan Herold (Yale School of Medicine), che ha parlato di immunoterapia nel diabete di tipo 1, e la professoressa Annunziata Lapolla, che ha illustrato le nuove linee guida europee sulla gravidanza nelle pazienti diabetiche. Accanto ai temi scientifici, spazio anche a riflessioni su obesità, diabete, violenza di genere e sicurezza degli operatori sanitari.
“A venticinque anni dalla fondazione, AME conferma la propria missione di promuovere la formazione continua e il confronto tra specialisti dell’endocrinologia italiana”, conclude Frasoldati.

– foto Freepick – Ufficio Stampa AME –
(ITALPRESS).

Schlein “Quadro grave e desolante, si dimetta l’intero consiglio del Garante per la Privacy”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sta emergendo un quadro grave e desolante sulle modalità di gestione dell’Autorità Garante per la Privacy che rende necessario un segnale forte di discontinuità. Io penso che non ci sia alternativa alle dimissioni dell’intero consiglio. Le inchieste giornalistiche di Report hanno rivelato un sistema gestionale opaco, caratterizzato da numerosi conflitti di interesse e da una forte permeabilità alla politica. Senza un azzeramento e una ripartenza sarà impossibile ricostruire la fiducia dei cittadini nell’istituzione che deve tutelarne i diritti e assicurare la necessaria terzietà del collegio, anche rispetto alla politica”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).