domenica, Aprile 28, 2024
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Ponte Pusterla e l’omonimo borgo: un collegamento tra passato e presente di Vicenza

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Tra gli scorci vicentini nel cuore della città si fa notare Ponte Pusterla che conduce all’omonimo Borgo, un luogo caratteristico che vanta antiche radici. In età romana era una zona paludosa e soggetta ad inondazioni causate dalle piene del fiume Astico. Tutto ciò la rendeva quindi un’area scarsamente popolata ma era comunque un punto strategico di passaggio.

Gli abitanti però volevano sfruttare a pieno le capacità del territorio, perciò nell’XI secolo deviarono il corso del fiume per evitare le problematiche inondazioni, permettendo quindi che solo una parte dell’acqua arrivasse qui. Grazie a questo ingegnoso intervento, Borgo Pusterla cominciò finalmente a crescere e a svilupparsi.

Innanzitutto venne edificata la Chiesa di San Marco che, però, necessitò nel tempo di così numerosi interventi di restauro a causa degli allagamenti che venne infine demolita nel 1800.

Il 1500 vide la nascita anche di alcuni monasteri ma l’ambito ecclesiastico  non fu il solo protagonista nell’evoluzione di Borgo Pusterla. Nel 1400, infatti, la zona fu coinvolta nel conflitto tra i Carraresi di Padova e i Visconti. In seguito, fortunatamente, giunsero tempi più felici e le battaglie lasciarono spazio alle svariate attività commerciali che sorsero lungo il fiume, sfruttando l’energia dell’acqua per le pale dei mulini e altri macchinari. Nacquero manifatture dedicate alla lavorazione della lana e successivamente della seta. All’apice della crescita di Borgo Pusterla iniziarono a sorgere e dominare la zona numerosi e fastosi palazzi signorili.

Visuale attuale di Ponte Pusterla
Visuale attuale di Ponte Pusterla – Da Wikipedia

Punto focale del borgo è l’omonimo ponte, che vanta una storia antica e travagliata. L’origine del nome Pusterla si può trovare nel tardo latino “pusterola”, diminutivo di porta. Questa si differenziava infatti dalle altre porte della città, ovvero Porta Feliciana e Porta San Pietro, che erano più grandi, e l’etimologia “diminutiva” si riferiva in particolare ad un’apertura pedonale lungo le mura di un castello, di una città o a fianco del ponte levatoio carraio.

Abbiamo traccia del Ponte Pusterla sin dall’inizio del 1200, quando esisteva una struttura in legno a tre arcate che venne successivamente rifatta in pietra. Le erano, inoltre, anticamente annessi una torre con un ponte levatoio e una porta a saracinesca. Ponte Pusterla è strettamente legato al fiume Bacchiglione che fa il suo ingresso a Vicenza proprio sotto questo ponte e prosegue poi il suo corso attraverso il territorio. In epoca moderna il ponte è stato nuovamente modificato per adattarlo al traffico quotidiano e alle necessità dello stile di vita cittadino.

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