BOLOGNA (ITALPRESS) – Sette posti letto dedicati a ragazze e ragazzi tra gli 11 e 17 anni che stanno attraversando un momento di forte difficoltà e fragilità, con la possibilità di essere seguiti da équipe di quasi 30 professionisti tra psicologi, neuropsichiatri, educatori e terapisti. E’ il nuovo reparto di Psichiatria e Psicoterapia dell’Età evolutiva per pazienti minori inaugurato questa mattina all’ospedale Maggiore di Bologna.
Il primo dedicato all’Area Vasta Emilia Centrale (Bologna, Imola e Ferrara) e il secondo del genere in regione, dopo quello analogo gestito dall’Ausl Romagna all’ospedale Infermi di Rimini. All’inaugurazione questa mattina ha partecipato il presidente della Regione, Michele de Pascale. Presente anche Isabella Conti, assessora con delega alle politiche socioeducative per l’infanzia e per l’adolescenza.
La novità sta nella scelta di dedicare il reparto esclusivamente ai più giovani che stanno attraversando una fase particolarmente acuta legata alla propria salute mentale. Al suo interno sono previste camere singole, spazi dedicati alla musica, al relax e alla condivisione. I professionisti che lo gestiranno, tutti di nuova assunzione, coprono l’intero spettro delle competenze necessarie in questa particolare tipologia di assistenza, con l’obiettivo di rendere i ragazzi stessi protagonisti del loro percorso di cura, condividendo gli elementi del progetto, le attività diagnostiche e terapeutiche, sia individuali, sia di gruppo, cercando di alleviarne la sofferenza e ridurre al massimo il tempo di permanenza in ospedale. Si prevedono, infatti, permanenze brevi, in media di 15 giorni fino a un massimo di 45, coinvolgendo le famiglie e i caregiver.
Quello di Bologna è il primo reparto aperto dopo la delibera regionale approvata a fine 2024 per l’attivazione di reparti ospedalieri dedicati alla psicopatologia in età evolutiva. All’orizzonte previste ulteriori inaugurazioni, a partire da Parma nei primi mesi del 2026.
“Quello della salute mentale tra i più giovani è un tema che ci riguarda tutti, come istituzioni e come genitori – ha sottolineato de Pascale -: i dati parlano da soli, purtroppo la percentuale di chi vive condizioni di disagio psicologico è in continuo aumento. Ecco perché è importantissimo realizzare strutture come questa dove i ragazzi possono essere seguiti da professionisti preparati e formati, in aiuto al grande lavoro che fanno già le famiglie. Come Regione- prosegue il presidente della Regione-, siamo fortemente impegnati su questo ambito: sosteniamo le aziende sanitarie con investimenti dedicati e legati ai diversi livelli di gravità che si possono presentare. Lavoriamo perché il disagio mentale non sia più un tabù, ma uno dei grandi temi di questi tempi, da affrontare insieme, senza pregiudizi”.
“Dobbiamo stare molto vicini alle nostre ragazze e ragazzi, soprattutto in un periodo storico come questo in cui la loro salute emotiva è messa a dura prova da molteplici fattori- spiega Conti-. Servono politiche di assistenza a più livelli e la struttura che inauguriamo oggi rappresenta un passo in avanti importantissimo per gestire le situazioni più acute. A questo– conclude Conti- dobbiamo affiancare, grazie al lavoro dei professionisti e degli operatori sociosanitari, percorsi di reinserimento che possano permettere agli adolescenti di sviluppare la capacità di esprimere le proprie emozioni, di migliorare le loro capacità di gestione dello stress e di costruire una solida base di benessere mentale che li accompagnerà nell’età adulta”.
Gli interventi della Regione Emilia-Romagna sono sviluppati su 4 livelli. Il primo prevede il potenziamento dei servizi di base di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (territoriali e dominicali), il secondo l’implementazione di strutture semiresidenziali, il terzo di strutture residenziali per minori a forte rischio di ricovero, il quarto di strutture ospedaliere di ricovero come quella realizzata all’ospedale Maggiore di Bologna.
-Foto ufficio stampa Regione Emilia Romagna-
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