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Veneto cinema e fumetto, parte II: dopo Manara e Cavazzano arrivano i volti nuovi del fumetto. Le prossime rassegne

Negli ultimi anni, il Veneto si è affermato come un punto di riferimento sia per il cinema che per il fumetto, arti visive che, pur diverse, si intrecciano e si alimentano a vicenda, come abbiamo cominciato a evidenziare nella prima puntata della rubrica “Veneto cinema e fumetto“. Se il cinema ha raccontato la bellezza dei suoi luoghi, il fumetto ha saputo dare forma a personaggi e narrazioni che sono diventati iconici.

Il Veneto ha dato i natali ad alcuni dei più grandi maestri del fumetto, che trovano nella regione un punto di riferimento per la propria influenza artistica. Tra i nomi di spicco, spicca senza dubbio Milo Manara, nato a Lecce ma cresciuto a Verona.  Famoso per il suo tratto sensuale e raffinato il fumettista ha conquistato lettori da ogni angolo del mondo. Manara ha saputo fondere erotismo e arte, creando personaggi come Giulio e la sua nemica o Baba Yaga, che sono diventati simboli di un’arte generatrice di forti emozioni.

Accanto a lui, ci sono Giorgio Cavazzano (nato a Venezia), che con il suo tratto innovativo ha reinventato i più amati personaggi Disney come Topolino e Paperino, dando loro un tocco di modernità e freschezza. Altrettanto significativo è Valerio Held, fumettista veneziano, autore di Zio Paperone e di numerosi altri personaggi che hanno fatto la storia del fumetto italiano e internazionale.

Veneto Giorgio Cavazzano: (Giorgio Cavazzano - Lucca Comics & Games 2012 - Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/2.0 - Autore: taymtaym)
Giorgio Cavazzano: (Giorgio Cavazzano – Lucca Comics & Games 2012 – Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/2.0 –
Autore: taymtaym)

Tra i nuovi volti del fumetto veneto, emerge anche Silvia Ziche, nata a Thiene (Vicenza), che ha portato un’innovazione leggera e brillante nelle pagine di Topolino, dove ha creato personaggi moderni come Lucrezia. La sua capacità di unire ironia e delicatezza l’ha resa una delle autrici più apprezzate dai lettori più giovani.

Ma il Veneto è anche la casa di voci più impegnate e innovative come Claudio Calia (nato a Venezia), che con il suo graphic journalism affronta temi sociali e politici in modo incisivo e profondo. Con opere come L’orrore del Veneto e Senza parola, Calia ha dato voce a storie di grande rilevanza contemporanea. Giacomo Taddeo Traini, di Padova, con il suo stile diretto e chiaro, si distingue per la sua capacità di trattare temi di attualità, con un linguaggio visivo immediato che colpisce il pubblico giovane.

Oltre ai grandi autori, il Veneto ospita numerosi eventi che celebrano la cultura del fumetto. Tra i più importanti, c’è Be Comics!, il festival di Padova, che ogni anno richiama appassionati e professionisti da tutto il mondo, offrendo un palcoscenico ideale per fumettisti e illustratori. La prossima edizione si terrà il 15 e 16 marzo 2025, un’occasione imperdibile per scoprire nuove opere e incontrare i protagonisti del settore.

Non mancano manifestazioni come Vicenza Comics & Games, che propone una varietà di attività per i fan dei fumetti e dei giochi, e Treviso Comic Book Festival, che dal 2004 promuove il fumetto indipendente. Eventi come San Donà Fumetto e Ca’ Mestre Mega Comics (2024) sono momenti cruciali per la comunità di appassionati, mentre nel 2025, Cerea Comics & Games offrirà un’ulteriore opportunità di immergersi nell’universo dei fumetti e dei giochi.

Il Veneto offre anche numerose opportunità formative per chi desidera intraprendere una carriera nel mondo del fumetto e del cinema. La Scuola Internazionale di Comics di Padova è un punto di riferimento per chi vuole formarsi nel fumetto, nell’animazione e nella sceneggiatura. Mentre la BigRock si distingue per i suoi corsi di grafica digitale e sviluppo videogiochi. Inoltre, iniziative come lo Showrunner Lab, promosso dalla Veneto Film Commission, offrono borse di studio per laboratori dedicati alle serie TV, creando nuove opportunità per i giovani talenti. Il fumetto continua a rivivere nel presente sapendo accontentare e affascinare adulti, bambini e ragazzi. Il fumetto è un’arte universale che attraverso la sua immediatezza è capace di regalare al pubblico dei lettori un profondo stupore che viene tramandato di generazione in generazione.

Alla prossima…

Le puntate di Veneto cinema e fumetto

 

“Haring, Banksy, Obey: libertà non autorizzata”: la Street Art protagonista al Museo Le Carceri di Asiago

La mostra “Haring, Banksy, Obey: libertà non autorizzata” è aperta fino al 23 febbraio 2025 presso il Museo Le Carceri di Asiago. Oltre 50 opere, provenienti da Italia, Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti, raccontano la nascita e l’evoluzione della Street Art internazionale. L’evento, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Asiago in collaborazione con MV Arte di Vicenza, è un’immersione nel linguaggio visivo che ha segnato intere generazioni, dai graffiti ai poster, dalle serigrafie agli sketch.

Curata da Matteo Vanzan, la mostra offre un percorso che parte dalla New York di fine anni ’60 fino alle espressioni contemporanee, con artisti del calibro di Keith Haring, Banksy, Obey, JonOne, JR e molti altri. Le opere, esposte su supporti vari come tela, legno e carta, dialogano con una colonna sonora che spazia dall’hip-hop al punk, creando un’esperienza multisensoriale che riflette il legame tra musica e arte urbana.

Il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern, ha sottolineato l’importanza culturale dell’evento, che celebra la Street Art come forma d’arte moderna capace di esprimere messaggi profondi e diretti. Anche il Vice Sindaco Ludovica Tondello ha evidenziato come la mostra rappresenti un invito a riflettere sulle criticità della società e sull’urgenza di cambiamento.

Tra gli eventi collaterali, spiccano incontri con artisti come KayOne e Mr. Wany, oltre a un contest fotografico per giovani, “Walls: Muri che raccontano”, che premierà il vincitore con una serigrafia originale di Obey.

La mostra sarà visitabile con orari differenziati tra dicembre e febbraio. Tutte le informazioni su biglietti e prenotazioni sono disponibili presso il Museo Le Carceri e sui canali ufficiali del Comune di Asiago.

Veneto cinema e fumetto, parte I: panoramica generale sui registi

Il Veneto, da sempre fonte di ispirazione per la creatività artistica, ha saputo attrarre registi e fumettisti, che con le loro opere hanno valorizzato ancora di più il suo territorio. Cinema e fumetto, pur essendo due forme artistiche distinte, si sono unite nel raccontare storie intramontabili, arricchite da scenari e atmosfere suggestive.

Il cinema, in particolare, ha avuto un ruolo fondamentale nel rendere il paesaggio veneto protagonista. I suoi panorami mozzafiato e le città ricche di storia sono stati lo sfondo di pellicole che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema mondiale. Un esempio emblematico è Signore e Signori (1966), una commedia diretta da Pietro Germi. Ambientata e girata a Treviso, racconta con ironia le dinamiche di una comunità borghese. Ma il Veneto non è solo teatro di commedie: Il paziente inglese, vincitore di nove premi Oscar, ha immortalato il Lido di Venezia, arricchendolo di un’atmosfera misteriosa e romantica.

Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (foto Emanuele Manfredo Fioravanzo)
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (foto Emanuele Manfredo Fioravanzo)

La magia della regione continua a vivere anche in Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, girato a Verona, la città dell’amore. Mentre The Tourist ha trasformato Venezia in una suggestiva location da sogno, con protagonisti Johnny Depp e Angelina Jolie immersi in una storia avvolta nel mistero.

Angelina Jolie
Angelina Jolie all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Licenza: https://commons.m.wikimedia.org/w/index.php?search=Angelina+Jolie&title=Special:MediaSearch&type=image Autore: Harald Krichel

 

Oltre al grande schermo, il Veneto è un punto di riferimento internazionale per il cinema, grazie ai suoi prestigiosi eventi. La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, fondata nel 1932, è tra i festival più importanti al mondo, richiamando cineasti e appassionati ogni anno. A Treviso, l’Asolo Art Film Festival esplora il legame tra cinema e arti visive con una rassegna di altissimo livello. Il Lago Film Fest di Revine Lago è invece il fulcro per i cortometraggi e i documentari innovativi, mentre il River Film Festival di Padova propone un’esperienza unica: proiezioni su uno schermo galleggiante sul fiume Piovego, creando un’atmosfera ancora più magica.

Il Veneto ha anche dato i natali a numerosi talenti cinematografici che hanno lasciato il segno a livello nazionale e internazionale. Carlo Mazzacurati, regista e sceneggiatore padovano, ha raccontato la realtà veneta con film come Il Toro e La lingua del santo. Andrea Segre, originario di Dolo, è diventato famoso per i suoi documentari sociali e migratori, con opere come Io sono Lí e L’ordine delle cose. La nuova generazione di cineasti veneti include anche Francesco Sossai, regista di Feltre, che ha attirato l’attenzione con il suo sguardo sulla realtà contemporanea. Non mancano poi volti noti come l’attrice Silvia D’Amico, originaria di Mestre. E poi Marco Paolini, attore e regista bellunese, che si è fatto apprezzare tanto per i suoi monologhi teatrali quanto per il film La pelle dell’orso.

Non solo cinema: il Veneto è anche un luogo di ispirazione per il fumetto, che ha trovato nei suoi paesaggi e nella sua cultura un terreno fertile per esprimersi. Come per il grande schermo, anche i fumettisti hanno saputo raccontare storie e suscitare emozioni, contribuendo a una tradizione culturale che abbraccia sia il cinema che il fumetto. Questi due mondi, pur mantenendo le proprie specificità, si intrecciano nella capacità di dar vita a universi visivi straordinari, confermando il Veneto come un crocevia creativo dove le arti visive si incontrano e si arricchiscono reciprocamente.

Ne parleremo a breve.

Le puntate di Veneto cinema e fumetto

La magia dei presepi artigianali in Duomo a Castelgomberto

Presso il Duomo dei Santi Pietro e Paolo a Castelgomberto sono visitabili i presepi artigianali del gruppo “Amici del Presepe”. Noi siamo andati a vederli. Ci sono 21 scene della vita di Gesù, presepi in vari stili e un grande presepe all’entrata con statue artigianali in movimento. Appena si entra, si respira la magia di questi presepi. La stessa atmosfera magica che si respira anche in centro a Vicenza, con le varie mostre e iniziative proposte.

Il primo presepe, quello più grande appunto, è ambientato nel Vicentino semi-montano del passato e rievoca il tipo di vita dei contadini e degli artigiani di montagna di inizio Novecento. C’è una grande stalla, una scena della Natività, persone che pescano, lavandaie, bambini che giocano, un bambino che va in altalena e altre statue dedite ai lavori di un tempo.

Una scena della Natività in una stalla
Una scena della Natività in una stalla

Il percorso prosegue con scene della vita di Gesù, dall’Annunciazione di Maria fino alla Resurrezione. Mentre alla fine del percorso si trovano altri presepi con ambientazioni italiane, come quello fatto coi trulli pugliesi o uno con le case di montagna e ambientato nelle Dolomiti.

Il presepe che richiama i trulli pugliesi
Il presepe che richiama i trulli pugliesi

La storia del Gruppo “Amici del Presepe”

Il Gruppo dei presepi a Castelgomberto è nato nel 1991 da un’idea del parroco don Luigi Faccin che riunì dopo un lungo periodo di inattività, quanti in gioventù si erano dedicati al presepio, capeggiati dal sig. Giuliano Arcaro, costituendo così il gruppo del presepio parrocchiale, con sette soci che con tanto impegno ed entusiasmo, hanno costruito il primo presepio in chiesa nel modo tradizionale di circa 15 mq.
Poi di anno in anno sono passati a tecniche più nuove usando il polistirolo, gesso ecc. 
Nel 2001 il signor Mario Fortuna (socio trainante) contattò il comitato dei genitori della scuola di Castelgomberto, per dare vita a un corso di tecnica presepistica con la collaborazione del signor Adriano Oceano, costruendo con i ragazzi i primi 8 diorami (paesaggi con scene) artistici.

Presepi a Castelgomberto. La scena dell'Ultima Cena
La scena dell’Ultima Cena


Trascinati da tanto entusiasmo, tante persone adulte hanno chiesto di fare il corso. Così nella primavera del 2002, anche il socio Antonio Carlotto 
si è reso disponibile ad insegnare durante i corsi a nuovi ragazzi. Partì quindi un corso serale per adulti. Di anno in anno nuovi allievi presepisti si sono fatti soci incrementando così il Gruppo.
Attualmente nella mostra si possono ammirare ben oltre 50 presepi di cui 2 di grandi dimensioni animati.

La scena della Resurrezione
La scena della Resurrezione

La mostra è aperta tutti i giorni fino al 6 gennaio dalle 14.30 alle 19 con ingresso gratuito.

Presepi a Castelgomberto. Il presepe ambientato sulle Dolomiti
Il presepe ambientato sulle Dolomiti

Aperture straordinarie per le Gallerie d’Italia: mostre e iniziative speciali a Milano, Napoli, Torino e Vicenza

Le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, situate a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, celebrano il periodo natalizio con aperture straordinarie e un ricco programma di mostre e attività per tutta la famiglia (qui i dettagli). Lunedì 23 e 30 dicembre e lunedì 6 gennaio, le quattro sedi apriranno le porte ai visitatori, arricchendo l’offerta culturale con iniziative speciali. Inoltre, il 26 dicembre saranno aperte regolarmente, mentre il 1° gennaio osserveranno un orario ridotto. Domenica 5 gennaio, come da tradizione, l’ingresso sarà gratuito in tutte le sedi.

Milano: il genio artistico e la collezione Agrati
A Milano, la mostra Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento offre un viaggio nell’arte lombarda con opere di Leonardo da Vinci, Francesco Hayez e Lucio Fontana. Il percorso espositivo è arricchito dal dipinto Surface Veil IV di Robert Ryman, parte della collezione Luigi e Peppino Agrati.

Napoli: tra Hamilton e Warhol
A Napoli, l’esposizione Sir William e Lady Hamilton racconta il ruolo dei coniugi nella Napoli del Settecento. Accanto a questa, spiccano la mostra Andy Warhol. Triple Elvis e le installazioni luminose di Dan Flavin. Fino al 4 gennaio, i concerti del ciclo È aperto a tutti quanti. A Christmas Carol completano l’offerta natalizia.

Torino: fotografia e maestri del Seicento
A Torino, l’attenzione è puntata su due grandi mostre: Antonio Biasiucci. Arca, che presenta oltre 250 fotografie del celebre autore, e Gentileschi e Van Dyck. Due capolavori dalla collezione Corsini, parte della rassegna L’Ospite illustre. Inoltre, Mitch Epstein. American Nature esplora i conflitti tra uomo e natura attraverso le immagini di uno dei più importanti fotografi americani contemporanei.

Vicenza: il talento di Francesco Bertos
A Vicenza, La caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos è la prima mostra interamente dedicata al celebre scultore veneziano del Settecento. Curata da Fernando Mazzocca e Monica De Vincenti, l’esposizione ruota attorno al capolavoro omonimo dell’artista, esaltandone l’originalità e l’influenza nel panorama artistico dell’epoca.

Altre sedi: Arezzo e Prato
Anche la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi ad Arezzo e la Galleria di Palazzo degli Alberti a Prato partecipano alle celebrazioni. Ad Arezzo, la mostra Tornei di Toscana esplora le tradizioni storiche regionali, mentre a Prato i visitatori possono ammirare capolavori di Caravaggio, Giovanni Bellini e Filippo Lippi.

Informazioni utili
Le Gallerie d’Italia chiuderanno il 25 dicembre, mentre il sito ufficiale (www.gallerieditalia.com) fornirà dettagli sugli orari e sugli eventi. Un’occasione imperdibile per immergersi nell’arte e nella cultura durante le festività.

Vicenza con l’Ariadne auf Naxos tra le dieci migliori rappresentazioni d’opera del 2024 secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung

Vicenza è stata inserita tra le dieci migliori produzioni liriche d’Europa del 2024 dalla prestigiosa Frankfurter Allgemeine Zeitung. Questo risultato straordinario premia la produzione dell’opera “Ariadne auf Naxos” di Richard Strauss, realizzata dalla Società del Quartetto di Vicenza, che ha saputo distinguersi accanto a teatri d’opera storici, grandi capitali e rinomati festival internazionali.

I commenti dei protagonisti
Everardo Dal Maso, presidente della Società del Quartetto, ha espresso grande soddisfazione per il riconoscimento: «È un onore per noi e per la città. L’“Ariadne auf Naxos” non è solo un’opera di grande valore artistico, ma anche un progetto che ha coinvolto e unito tutta la comunità. Questo risultato ci incoraggia a continuare a puntare sull’eccellenza».

Anche il sindaco Giacomo Possamai ha voluto sottolineare l’importanza di questo traguardo: «Cittadino onorario di Vicenza, il maestro Fischer da anni sceglie la nostra Città e il Teatro
Olimpico come luogo ideale dove mettere in scena le sue opere e i concerti della Budapest
Festival Orchestra – ricorda il sindaco Giacomo Possamai – e con la sua arte onora Vicenza
dimostrando di anno in anno un vero amore per il nostro territorio. Affetto ribadito anche con la sua decisione di aver già programmato le prossime tre stagioni del Vicenza Opera Festival. Occasioni nelle quali i vicentini e il pubblico internazionale dimostrano il loro attaccamento al maestro a tal punto da fare di ogni spettacolo il tutto esaurito. Il riconoscimento che gli viene attribuito da uno dei maggiori quotidiani tedeschi per l’Arianna a Nasso di Strauss, è l’ennesima testimonianza del valore delle sue produzioni che promuovono oltre confine la conoscenza del Teatro Olimpico, gioiello di Andrea Palladio. Al Maestro Fischer vanno le congratulazioni dell’amministrazione comunale e mie personali e un ringraziamento alla Società del Quartetto che, con il Comune di Vicenza, sostiene questo progetto culturale».

Il giudizio della critica
La Frankfurter Allgemeine Zeitung ha elogiato la produzione per l’equilibrio tra tradizione e innovazione, evidenziando la qualità delle voci, la raffinatezza della regia e la direzione musicale. «Un’opera che ha saputo rinnovare il fascino di Strauss», ha scritto il giornale tedesco, attribuendo all’allestimento vicentino un ruolo di spicco nel panorama lirico europeo.

Fanno parte della top ten 2024 stilata dal quotidiano tedesco La dama di picche di Čajkovskij andata in scena all’Opera di Lione, l’oratorio Saul di Händel (Opera di Copenhagen), La clemenza di Tito al Festival di Pentecoste di Salisburgo, Chovanščina di Modest Musorgskij rappresentata alla Staatsoper di Berlino, l’operetta Messeschlager Gisela (Komische Oper di Berlino), La Juive di Jacques Fromental Halévy (Opera di Francoforte), Tannhäuser di Wagner (Bayreuther Festspiele), Platée di Jean-Philippe Rameau (Teatro Nazionale di Praga) e La forza del destino verdiana che ha aperto pochi giorni fa la stagione del Teatro alla Scala di Milano.

Un impegno verso l’eccellenza artistica

La prossima edizione del Vicenza Opera Festival è in programma dal 30 ottobre al 2 novembre 2025 con un attesissimo Don Giovanni di Mozart. Fra gli interpreti Andrè Schuen (Don Giovanni), Louise Alder (Donna Anna), Luca Pisaroni (Leporello), Miah Persson (Donna Elvira), Bernard Richter (Don Ottavio), Giulia Semenzato (Zerlina), Daniel Noyola (Masetto) e Krisztián Cser (Comendatore). Biglietti già in vendita.
La Società del Quartetto di Vicenza continua a dimostrarsi un punto di riferimento per la musica e lo spettacolo dal vivo. Questo successo conferma l’importanza degli investimenti in cultura e la capacità di Vicenza di competere ai massimi livelli internazionali, rafforzando il suo ruolo come capitale dell’arte e della musica.

Concerto di Natale a Villa Valmarana ai Nani sabato 21 dicembre 2024: un viaggio tra ragione e sentimento con l’Ensemble Reminiscentia

Sabato 21 dicembre 2024, la Palazzina di Villa Valmarana ai Nani ospiterà per il secondo anno consecutivo il suggestivo Concerto di Natale, un evento unico che combina arte, musica e tradizione. Il protagonista musicale sarà l’Ensemble Reminiscentia, composto da Alessia Travaglini e Marcello Alemanno alla viola da gamba e Alessandro Gonfiantini alla tiorba. Il programma esplorerà le melodie della musica barocca francese, un tesoro storico che risuonava nelle dimore nobiliari tra il Seicento e il Settecento.

Un dialogo tra musica e arte Il concerto, intitolato “Ragione e Sentimento”, propone un dialogo simbolico tra due concetti universali, rispecchiati sia nelle musiche dei grandi compositori barocchi sia negli affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, visibili nelle splendide sale della Palazzina.

Al termine dell’esibizione, i partecipanti saranno accolti in un’atmosfera raccolta e suggestiva, con la possibilità di incontrare i membri della famiglia Valmarana. Condivideranno storie e aneddoti legati alla dimora, un luogo che ha attraversato i secoli, ospitato illustri visitatori e resistito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Un programma immersivo

  • 15:30: Apertura del cancello del parco posteriore per parcheggio e accoglienza.
  • 16:00 – 16:30: Calice di benvenuto servito nelle sale affrescate e visita libera della Palazzina.
  • 16:30 – 17:30: Concerto di musica barocca nel Salone di Ifigenia.
  • 17:30 – 18:30: Vin brulè in terrazza e conversazione con la famiglia Valmarana.
  • 19:00: Conclusione dell’evento.

Dettagli e prenotazioni Il biglietto d’ingresso ha un costo di 19,00 euro a persona (ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni) e include il parcheggio esclusivo, un calice di vino di benvenuto, la visita agli affreschi, il concerto e il momento conviviale con la famiglia Valmarana. La prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata entro le ore 14:00 di sabato 21 dicembre.

Per informazioni e acquisto biglietti, è possibile visitare il sito dedicato: Concerto di Natale in Palazzina.

Info contatti e parcheggio

  • Email: [email protected]
  • Telefono: +39 351-5326867
  • Ingresso a piedi: Via dei Nani 2, Vicenza.
  • Ingresso in auto: Via San Bastian 20, Vicenza.

Un evento che unisce la bellezza della musica barocca, il fascino dell’arte tiepolesca e il calore della tradizione natalizia, in uno dei luoghi più suggestivi di Vicenza.

Giornata delle biblioteche del polo regionale SBN: un successo a Palazzo Cordellina

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Il piano nobile di Palazzo Cordellina si è animato ieri grazie alla presenza di oltre un centinaio di bibliotecari provenienti da tutto il Veneto, riuniti per celebrare la Giornata delle biblioteche del polo regionale del Veneto del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN VIA). L’evento, organizzato dall’Istituzione Bertoliana, ha rappresentato un’importante occasione di confronto e valorizzazione delle attività svolte nell’ambito del sistema bibliotecario regionale.

Il polo regionale del Veneto: un sistema in crescita

La Bertoliana, che da 35 anni opera per conto della Regione Veneto, coordina l’assistenza biblioteconomica e software per le 314 biblioteche aderenti al polo regionale. Ad oggi, il catalogo comune raccoglie circa 6.500.000 pubblicazioni, un numero in costante crescita che testimonia l’efficacia del progetto. L’iniziativa, parte del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), è nata negli anni Novanta su impulso del Ministero per la Cultura tramite l’Iccu (Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane).

Un evento partecipato

Tra i partecipanti, oltre ai bibliotecari, si sono distinti amministratori locali, dirigenti regionali e il direttore dell’Iccu, Giuliano Genetasio, che ha sottolineato i risultati raggiunti dal polo veneto e l’importanza della collaborazione tecnica della Bertoliana. Gli interventi hanno evidenziato il ruolo fondamentale del progetto SBN nel favorire l’accesso alla conoscenza e nel promuovere il patrimonio bibliografico regionale.

Contributi internazionali e prospettive future

La giornata si è conclusa con un intervento di Stefano Parise, direttore dell’area biblioteche del Comune di Milano, che ha presentato un interessante studio europeo sulle biblioteche come promotrici di benessere personale e sociale. La ricerca ha messo in luce il contributo delle biblioteche non solo come spazi di lettura e studio, ma anche come luoghi di aggregazione e inclusione, fondamentali per il miglioramento della qualità della vita delle comunità.

Un traguardo per la cultura veneta

La Giornata delle biblioteche del polo regionale SBN ha rappresentato un importante momento di riflessione e condivisione, sottolineando il ruolo chiave delle biblioteche nella valorizzazione del patrimonio culturale e nell’innovazione tecnologica. L’evento ha ribadito l’impegno della Bertoliana e delle istituzioni coinvolte nel rendere sempre più accessibili le risorse bibliografiche del Veneto e nell’assicurare un futuro ricco di opportunità per la rete bibliotecaria regionale.

Silent Book Club Vicenza: martedì 10 dicembre a palazzo Cordellina il terzo appuntamento

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Dopo il successo dei primi due incontri estivi a Parco Querini, che hanno raccolto oltre 170 partecipanti, la Biblioteca civica Bertoliana propone un nuovo appuntamento con il Silent Book Club Vicenza. Questa volta l’evento si terrà al chiuso, nella suggestiva cornice di Palazzo Cordellina, in Contra’ Riale 12, martedì 10 dicembre alle ore 18.30.

L’iniziativa è rivolta a tutti gli amanti della lettura che desiderano condividere la propria passione in modo originale: ritrovarsi in un luogo fisico, ognuno con il proprio libro, per leggere in silenzio, ma anche per conoscersi e scambiarsi consigli. L’appuntamento inizia con una sessione di lettura silenziosa nelle splendide sale affrescate del piano nobile di Palazzo Cordellina, progettato in stile palladiano, dalle 18.30 alle 19.15. A seguire, fino alle 20 circa, è previsto un momento conviviale per dialogare e confrontarsi sulle letture.

Vicenza è entrata di recente nella rete internazionale del Silent Book Club, una comunità mondiale di lettori che conta oltre 1000 capitoli in 50 Paesi, con base negli Stati Uniti. Questo “chapter” vicentino è stato promosso dalla Bertoliana per offrire un’occasione unica di lettura e socialità.

La partecipazione all’evento è gratuita e aperta a tutti. Per rimanere aggiornati sulle prossime date, è possibile iscriversi alla newsletter della Bertoliana o seguire i canali social della biblioteca. Per informazioni, scrivere a: [email protected].

Un’opportunità perfetta per immergersi nella lettura in un’atmosfera tranquilla e per condividere la passione per i libri in un contesto ricco di fascino.

“Corpi, segni e una voce”: successo per l’esperienza artistica multisensoriale allo Spazio Der Ruf di Vicenza Vanni Cantà, Giusto Pilan e Marco Munaro

La mostra “Corpi, segni e una voce”, ospitata dal 23 novembre presso lo Spazio Der Ruf di Vicenza (Contrà Porta Padova 89), ha rappresentato un momento coinvolgente per gli appassionati d’arte e poesia. L’evento, che si è protratto per alcune settimane, ha raccolto opere di tre protagonisti della scena artistica e letteraria italiana contemporanea: Vanni Cantà, Giusto Pilan e Marco Munaro.

Il concept della mostra

“Corpi, segni e una voce” nasce dall’incontro tra segno, materia e parola, unendo la pittura su carta di Vanni Cantà, le tecniche miste di Giusto Pilan e le poesie evocative di Marco Munaro. Curata da Carlotta Cernigliaro, la rassegna è stata inizialmente presentata a settembre 2024 nella prestigiosa Villa Cernigliaro di Biella, riscuotendo grande interesse da parte del pubblico e della critica. Ora, Vicenza ha ospitato questa seconda tappa, offrendo un nuovo spazio per raccontare la sinergia artistica che lega i tre autori.

I protagonisti

  • Vanni Cantà, con le sue opere su carta, esplora l’interiorità dell’animo umano, rappresentando un’indagine personale che si traduce in un dialogo universale.
  • Giusto Pilan, artista vicentino, utilizza materiali robusti e forme corporee per narrare la condizione dell’uomo e le sue fragilità.
  • Marco Munaro, poeta e fondatore della casa editrice “Il Ponte del Sale”, fa della parola il punto d’incontro tra gli altri due artisti, fondendo poesia, segno e materia in un’opera corale.

L’evento inaugurale

L’inaugurazione della mostra sarà accompagnata da un momento musicale unico: la giovane arpista Giuditta Pilan, anch’essa vicentina e nipote di Giusto) già vincitrice di concorsi internazionali, ha dato voce al linguaggio musicale per arricchire ulteriormente l’esperienza sensoriale dei partecipanti. La sua performance ha realizzato l’intento degli artisti di rappresentare le immagini incorporee dell’intelletto attraverso i sensi.

Un’edizione limitata da collezione

In mostra erano disponibili anche venti cartelle numerate, un progetto collettivo che include un testo poetico di Marco Munaro, un’incisione di Giusto Pilan e un disegno di Vanni Cantà. Queste opere uniche hanno rappresentato il cuore dell’esposizione, unendo le diverse anime artistiche in una narrazione comune.

“Corpi, segni e una voce” è, quindi, stata più di una mostra: un’esperienza artistica che ha invitato il pubblico a riflettere sulle interconnessioni tra arte visiva, poesia e musica godendo dell’opportunità di immergersi in questa suggestiva rassegna che ha celebra il potere dell’arte di esplorare e rappresentare le profondità dell’essere umano.