giovedì, Novembre 21, 2024
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Abdullah Ibrahim solo concerto al Teatro Olimpico per New Converstions – Vicenza Jazz

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Abdullah Ibrahim si esibirà in piano solo, in esclusiva europea, al Teatro Olimpico di Vicenza domani sera, nell’ambito del Festival New Conversations – Vicenza Jazz. I numerosi appuntamenti di venerdì 19 maggio 2023 ruotano attorno alla presenza del pianista sudafricano.

Una partecipazione artistica di enorme spessore storico: un’occasione a suo modo unica per assaporare ancora una volta la sintesi altamente suggestiva tra le radici africane e il free americano realizzata da uno dei mostri sacri del piano jazz moderno, alla soglia dei novant’anni.

Nato a Città del Capo nel 1934, Abdullah Ibrahim (prima della conversione all’Islam era già diventato famoso col nome di Dollar Brand) è uno dei pochi musicisti africani ad aver raggiunto un ruolo da protagonista nel jazz mondiale. Ed è sicuramente il sommo rappresentante del jazz sudafricano: il suo disco di esordio (Jazz Epistle Verse 1, 1960) è stato il primo Lp di jazz realizzato da artisti di colore in quel paese.

In seguito all’inasprirsi dell’apartheid e alle continue ingerenze governative nella vita dei musicisti, Abdullah Ibrahim lascia il Sud Africa nel 1962. Si trasferisce in Svizzera, dove trova un ingaggio a lungo termine al Club Africana di Zurigo. Convinto dalla compagna di Ibrahim, Duke Ellington assiste a una delle sue performance in trio. Ne rimane talmente colpito da ‘sponsorizzarne’ subito un’incisione discografica: Duke Ellington Presents The Dollar Brand Trio (1963). Ellington ha visto giusto: nel giro di pochi anni l’ascesa di Ibrahim nel mondo del jazz è rapidissima. Nel 1965 si sposta a New York, dove interagisce con nomi del calibro di Don Cherry, Ornette Coleman, John Coltrane, Pharoah Sanders, Cecil Taylor, Archie Shepp, Billy Higgins, Elvin Jones. In alcune occasioni sostituisce addirittura Ellington alla guida della sua orchestra.

Gli anni Settanta sono un decennio di intensa attività (spiccano incisioni con Shepp, Cherry, Max Roach). Da allora la sua carriera non ha conosciuto pause né cedimenti: difficile sintetizzare tra una miriade di eventi significativi (dal settetto che incide Ekaya, alle produzioni sinfoniche). Ma l’aspetto più suggestivo e rappresentativo della sua arte è l’esibizione in solo, documentata su numerosi dischi e in una continua attività dal vivo. È in questo contesto che emerge compiutamente il suo stile distintivo dalla possente definizione ritmica, sontuosa e iterativa, e dai disegni melodici di palpitante dolcezza, nostalgici, intensamente evocativi.

Ed è proprio un piano solo l’ultimo disco aggiuntosi alla sua sterminata discografia (oltre cento titoli): Solotude (2020), che dimostra come questa icona del jazz africano sia ancora al suo zenit artistico.

La serata musicale vicentina proseguirà al Jazz Café Trivellato nel Giardino del Teatro Astra (ore 22:15) dove si ascolterà il trio della cantante e pianista Noa Fort, rappresentativa della creativa schiera di musicisti israeliani di base a New York. Con lei ci saranno Leonor Falcon alla viola e Oriol Roca alla batteria.

Altamente suggestivo è poi il concerto di mezzanotte al Cimitero Maggiore, una tradizione ormai consolidata del festival: ne saranno protagonisti la clarinettista sarda Zoe Pia e i Tenores di Orosei.

Inoltre, nel pomeriggio, un nuovo appuntamento a Palazzo Thiene (ore 18) con i giovani talenti della sezione “Proxima”: la cantante Giuditta Franco proporrà il progetto “Trail of Dreams” in quartetto con Igor Ambrosin (pianoforte), Francesco Bordignon (contrabbasso) e Francesco De Tuoni (batteria).

Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2023 è promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz, con AGSM AIM come sponsor principale e Acqua Recoaro come sponsor tecnico.

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