venerdì, Dicembre 26, 2025
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Zelensky “Garanzie di sicurezza chiave per porre fine alla guerra”

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Il tema chiave per tutti è lo stesso: come porre fine alla guerra il più rapidamente possibile grazie a passi forti, decisioni forti e garantire la sicurezza per l’Ucraina. Tutti concordano che la forza per l’Ucraina è la forza per la pace, ed è per questo che lavoriamo attivamente per garantire la nostra forza, la nostra resilienza, per garantirla proprio ora. Tutti vedono che la Russia rifiuta ogni iniziativa di pace e non c’è ancora alcun accordo di pace da parte di Putin”. Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelenzky, al termine del vertice dei Volenterosi a Parigi. “L’Europa deve essere leader e noi, in particolare, promuoviamo questo quando costruiamo nuove garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Stiamo preparando documenti sulle garanzie e definendo l’investimento nella sicurezza da parte di ogni paese: 26 paesi hanno accettato di fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina”.

/gsl (Fonte video: Ufficio del Presidente dell’Ucraina)

Venezia, Shu Qi “Ho raccontato ferite invisibili della mia infanzia”

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VENEZIA (ITALPRESS) – Presentato in concorso all’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Nuhai (Girl) segna l’esordio alla regia dell’attrice e modella taiwanese Shu Qi, tra i volti più celebri del cinema asiatico. Dopo quasi trent’anni davanti alla macchina da presa e collaborazioni con maestri come Hou Hsiao-hsien, l’artista ha scelto il Lido per il debutto dietro la cinepresa, prima del passaggio nella sezione Centrepiece al Toronto International Film Festival.
Ambientato a Taiwan nel 1988, il film racconta la storia di Hsiao-lee, una ragazzina introversa che trova conforto nell’amicizia con la vivace Li-li, quasi un alter ego che incarna i sogni che lei non riesce a esprimere. Ma il legame tra le due bambine si intreccia con il passato doloroso della madre, che sembra ripetere sulle figlie le stesse ferite subite, creando un circolo vizioso di sofferenza familiare. Nel cast figurano Roy Chiu, la cantante jazz 9m88 e la giovane esordiente Bai Xiao-Ying.
Shu Qi ha raccontato quanto le sia stato difficile girare le scene domestiche, quelle che più riflettono il cuore del film:
“Le sequenze in famiglia sono state tra le più complicate, perché gli attori non si conoscevano bene e dovevano trovare un equilibrio. La cantante e attrice che interpreta la madre è una persona molto solare, completamente diversa dal ruolo, e avevo bisogno che entrasse davvero in quella casa, in quella vita. C’è un momento in cui, dopo che le bambine escono, la madre resta sola e comincia a sistemare la stanza, a lavare i piatti, ad avviare la lavatrice. Quando finalmente si volta e la vedo di spalle che lascia andare un respiro profondo, ho sentito tutta la fragilità femminile, quella di una donna che è ancora anche una ragazzina, ma già schiacciata dal peso del mondo. In quel momento mi sono commossa profondamente”.
Il progetto, iniziato oltre dieci anni fa su suggerimento di Hou Hsiao-hsien, è stato riscritto più volte prima di trovare la sua forma definitiva. Shu Qi ha spiegato che l’urgenza di concludere la sceneggiatura è maturata proprio a Venezia, quando nel 2023 era giurata: «Guardando film straordinari mi sono resa conto che se non avessi finito subito la mia storia, forse non l’avrei mai raccontata”.
Il film, ha sottolineato la regista, nasce da un’esperienza personale: “Quando ero piccola ho vissuto situazioni dolorose in famiglia. Non volevo mostrarle in maniera cruda, ma con onestà. Le cicatrici del passato non scompaiono, restano invisibili e riemergono. Spero che Nühai possa aiutare chi guarda a riflettere sul rapporto con i propri genitori, o sul modo in cui si cresce un figlio”.
xr7/mgg/azn (video di Federica Polidoro)

Al via le iscrizioni per visitare gli impianti nucleari Sogin e Nucleco a Roma

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ROMA (ITALPRESS) – Sogin ha aperto le iscrizioni su www.sogin.it per visitare, venerdì 26 settembre, gli impianti nucleari Sogin e Nucleco presenti nel centro ricerche Casaccia di Roma. L’evento – si legge in una nota – è realizzato in occasione della Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici, con l’obiettivo di “avvicinare i cittadini al mondo scientifico e far conoscere il lavoro che il Gruppo Sogin svolge per gestire gli impianti nucleari, oggi in fase di dismissione, e i rifiuti radioattivi, dal loro stoccaggio nei depositi temporanei alla sistemazione definitiva nel Deposito Nazionale”.

Sono previsti due percorsi di visita, ciascuno della durata di circa un’ora. Il tour Sogin si svolge all’interno delle celle calde dell’impianto Opec-1, nel quale furono svolte le prime attività di ricerca italiane sugli elementi di combustibile nucleare, dove si potranno vedere alcune attrezzature utilizzate nel decommissioning; il tour nei laboratori e impianti della controllata Nucleco, dove vengono gestiti i rifiuti radioattivi prodotti dallo smantellamento degli impianti nucleari italiani e dalle attività svolte ogni giorno nei settori della medicina, dell’industria e della ricerca.

I tour di visita accoglieranno complessivamente 200 persone. Per partecipare è necessario iscriversi su www.sogin.it entro lunedì 22 settembre e fino ad esaurimento posti. Per consentire la più ampia partecipazione, è possibile prenotarsi a un solo percorso, scegliendo uno dei turni programmati fra le 16.00 e le 20.30, inserendo i propri dati personali e copia del documento di identità. Al tour Nucleco potranno accedere, se accompagnati, anche i minori dai cinque anni in su. Nel corso degli eventi per la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici, venerdì 26 e sabato 27 settembre, Sogin sarà presente con uno spazio espositivo anche al NET Village presso la Città dell’Altra Economia a Roma, nell’ambito del progetto NET – Science Togheter, promosso dalla Commissione Europea, a cui la Società aderisce insieme ai principali Enti pubblici di ricerca e alcune Università per avvicinare i cittadini alla scienza in un contesto informale.

Una rinnovata adesione che conferma, dopo il successo dello scorso anno, l’impegno del Gruppo nella divulgazione scientifica e nella diffusione della conoscenza in campo nucleare, con l’obiettivo di avvicinare, in particolare le nuove generazioni, alle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), fondamentali per lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione nel nostro Paese.

-Foto ufficio stampa Sogin-
(ITALPRESS).

Il Gruppo Titan presenta un piano di investimenti da 21,6 milioni di euro

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Un investimento industriale per la riduzione dell’impatto ambientale, l’abbattimento delle emissioni inquinanti e una maggiore sostenibilità degli stabilimenti produttivi, insieme a una maggiore sicurezza sul lavoro, da parte di Italtractor ITM e Titan Italia che operano in Emilia-Romagna. È quanto prevede il Contratto di sviluppo delle due divisioni appartenenti al Gruppo internazionale americano Titan International, Inc., Italtractor ITM e Titan Italia, aziende specializzate rispettivamente nella progettazione e produzione di componenti e soluzioni complete per il sottocarro e cerchi e ruote complete per macchine industriali e agricole.

Il parere positivo di viale Aldo Moro, notificato ufficialmente a Invitalia, delegata alla procedura dal Mimit, è arrivato dopo la presentazione da parte dei proponenti al vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla. “Siamo di fronte a un progetto molto innovativo che punta sulla sostenibilità e sulla digitalizzazione e che coinvolge anche le nostre Università- commenta il vicepresidente Colla-. La proposta risponde agli obiettivi strategici dell’Unione europea in materia di transizione ecologica, decarbonizzazione e uso efficiente delle risorse, con impatti positivi sul piano ambientale, economico, industriale e della salvaguardia occupazionale”. 

Nel corso dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio in Regione con l’amministratrice delegata del Gruppo Maria Cecilia La Manna e i rappresentanti di Confindustria, Colla ha sottolineato come il programma di investimento sia pienamente coerente anche con la programmazione regionale. È inoltre in linea con le azioni previste dal Patto per il Lavoro e per il Clima e dalla Strategia di specializzazione intelligente S3. Il Piano prevede investimenti negli stabilimenti dell‘Emilia-Romagna per 21,6 milioni di euro, su un programma complessivo in Italia di 35 milioni.

Gli interventi saranno così ripartiti: 19,6 milioni di euro per investimenti industriali e 4,7 milioni per ricerca e sviluppo, comprese le risorse messe a disposizione dalle Università. Al programma partecipano l’Università di Bologna con il dipartimento di Ingegneria dell’energia elettrica e dell’Informazione ‘Guglielmo Marconi’ e l’Università di Modena e Reggio Emilia, col Centro interdipartimentale InterMech-MORE.

Gli interventi riguarderanno gli stabilimenti di Titan Italia a Finale Emilia in provincia di Modena e quelli di Italtractor ITM nelle sedi di Valsamoggia (Bo) e Fanano (Mo). Il programma di investimento unisce la tutela ambientale al miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza, con le nuove linee di verniciatura a Fanano e a Finale Emilia, la sostituzione dei forni per il trattamento termico a Fanano, l’installazione di impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, oltre a nuove postazioni ergonomiche nel reparto saldatura.

-Foto Regione Emilia Romagna-
(ITALPRESS).

E’ morto Giorgio Armani

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 91 anni, Giorgio Armani,
stilista e imprenditore italiano fondatore dell’azienda omonima,
uno dei marchi più importanti al mondo nel campo della moda. Nato a Piacenza, parte dal gradino più basso, come tanti suoi coetanei, il giovane Giorgio: commesso alla Rinascente di Milano. Ma non passa inosservato e Nino Cerruti lo chiama a disegnare la moda del marchio Hitman. Da quel momento non smette più di creare moda: nel 1974 nasce la linea di abbigliamento in pelle Armani by Sicons e l’anno dopo, insieme all’allora compagno di vita Sergio Galeotti, fonda l’azienda che porta il suo nome e porta la sua produzione e il suo stile in tutto il mondo. E, naturalmente, la sua eleganza nell’abbigliamento e negli accessori. Tra i suoi must ricordiamo la giacca destrutturata e il tailleur, entrambi rivisitati con grande successo e di color beige, grigio e, soprattutto, il suo blu-Armani. A ispirarlo sono il cinema in bianco e nero, le atmosfere dell’America degli anni ’30 e ’40 ma anche la cultura orientale e araba (vedi i colletti alla coreana) e l’estremo Oriente. Accanto agli abiti e agli accessori non mancano gli occhiali e i profumi (come i celebri Acqua di Giò e Armani Jeans) e le sue boutique sono in tutto il mondo. Neanche il cinema e lo sport hanno fatto a meno del suo stile. Sul grande schermo abbiamo visto i suoi costumi di scena indossati da Richard Gere (“American Gigolò”), Christian Bale (“Il cavaliere oscuro”), Michael Fassbender e Penèlope Cruz (“The Counselor”), Leonardo Di Caprio (“The Wolf of Wall Street”), Jessica Chastain (“1981: Indagine a New York”). Intensa anche la sua attività nel mondo dello sport, un mondo che lui ama al punto di avergli dedicato una linea: l’EA7 Emporio Armani. Quella, per intenderci, indossata dal Napoli campione d’Italia 2023 e l’Olimpia Milano di basket, di cui è patron dal 2008 e con cui ha vinto ben 5 dei 30 scudetti della storia della squadra. Ancora nel mondo del calcio, Armani ha disegnato la divisa sociale del Piacenza Football Club 1919, della squadra inglese del Chelsea e della Nazionale di calcio inglese.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Enac, siglati accordi per lo sviluppo dell’aviazione in Libia

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ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma ha guidato una delegazione di imprenditori ed eccellenze italiane che hanno firmato sei importanti accordi tecnici: le intese – si legge in una nota – consolidano il percorso favorito da Enac e avviato con la riapertura, a inizio 2025, dei collegamenti aerei diretti tra Italia e Libia, operati da ITA Airways e dalla compagnia libica Medsky.

Nell’ambito di questa collaborazione, Enac e l’Autorità dell’aeroporto di Bengasi hanno firmato un Protocollo di Attuazione (MoI) per lo sviluppo dell’Aeroporto di Benina, proseguendo il lavoro avviato con il Protocollo d’Intesa siglato con la LYCAA a Tripoli nel dicembre 2023. Gli altri MOU (Memorandum of Understanding), firmati tra MedSky, Avioitaliana, Tecnam, Atitech, ASC, Merlo e Libya Reconstruction Fund Projects, sono finalizzati allo sviluppo di una rete di aviazione generale (Regional Air Mobility), ad acquisti di aeromobili, ad attività di manutenzione, alla crescita del trasporto cargo e alla realizzazione di un network per la movimentazione di materiali e persone sia in ambito civile che in ambito agricolo e industriale.

“Gli accordi firmati oggi favoriscono integrazione, dialogo e sviluppo di attività commerciali con un Paese legato all’Italia da una storia di amicizia e cooperazione. L’Enac valorizza l’aviazione civile quale strumento che unisce culture diverse, rafforza gli scambi e favorisce le relazioni tra i popoli per il benessere e la crescita di ogni persona”, ha detto Di Palma, ringraziando “l’Ambasciatore d’Italia a Tripoli Gianluca Alberini per l’importante contributo a favore del percorso di rafforzamento delle relazioni bilaterali Italia – Libia” e l’AISE “per il supporto logistico”. La missione è stata preceduta da un incontro organizzato a Roma dal Presidente e dal Direttore Generale di Enac, tra tutta la delegazione italiana e il viceministro Edoardo Rixi che ha sottolineato la centralità del trasporto aereo nel rafforzamento dei rapporti bilaterali tra Italia e Libia.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

È morto Giorgio Armani, il re della moda italiana aveva 91 anni

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 91 anni, Giorgio Armani, stilista e imprenditore italiano fondatore dell’azienda omonima, uno dei marchi più importanti al mondo nel campo della moda. Nato a Piacenza, parte dal gradino più basso, come tanti suoi coetanei, il giovane Giorgio: commesso alla Rinascente di Milano. Ma non passa inosservato e Nino Cerruti lo chiama a disegnare la moda del marchio Hitman. Da quel momento non smette più di creare moda: nel 1974 nasce la linea di abbigliamento in pelle Armani by Sicons e l’anno dopo, insieme all’allora compagno di vita Sergio Galeotti, fonda l’azienda che porta il suo nome e porta la sua produzione e il suo stile in tutto il mondo.

E, naturalmente, la sua eleganza nell’abbigliamento e negli accessori. Tra i suoi must ricordiamo la giacca destrutturata e il tailleur, entrambi rivisitati con grande successo e di color beige, grigio e, soprattutto, il suo blu-Armani. A ispirarlo sono il cinema in bianco e nero, le atmosfere dell’America degli anni ’30 e ’40 ma anche la cultura orientale e araba (vedi i colletti alla coreana) e l’estremo Oriente. Accanto agli abiti e agli accessori non mancano gli occhiali e i profumi (come i celebri Acqua di Giò e Armani Jeans) e le sue boutique sono in tutto il mondo. Neanche il cinema e lo sport hanno fatto a meno del suo stile. Sul grande schermo abbiamo visto i suoi costumi di scena indossati da Richard Gere (“American Gigolò”), Christian Bale (“Il cavaliere oscuro”), Michael Fassbender e Penélope Cruz (“The Counselor”), Leonardo Di Caprio (“The Wolf of Wall Street”), Jessica Chastain (“1981: Indagine a New York”).

Ha vestito, inoltre, Nicole Kidman e Katie Holmes nel giorno del loro matrimonio e Fiorello si affida spesso a lui nei grandi eventi (vedi Festival di Sanremo). Intensa anche la sua attività nel mondo dello sport, un mondo che lui ama al punto di avergli dedicato una linea: l’EA7 Emporio Armani. Quella, per intenderci, indossata dal Napoli campione d’Italia 2023 e l’Olimpia Milano di basket, di cui è patron dal 2008 e con cui ha vinto ben 5 dei 30 scudetti della storia della squadra. Una bella soddisfazione per uno come lui che tra i suoi sport preferiti ha proprio il basket. Ancora nel mondo del calcio, Armani ha disegnato la divisa sociale del Piacenza Football Club 1919, della squadra inglese del Chelsea e della Nazionale di calcio inglese.

L’amore di “re” Giorgio per lo sport è pienamente ricambiato dai grandi campioni: tra gli ambassador dei marchi Armani e EA7 ci sono (o ci sono stati), tra i tanti, Paola Egonu, Sofia Goggia, Lorenzo Sonego, Rafa Nadal, David Beckham, Andry Shevchenko, Gianmarco Tamberi e Bebe Vio. Non solo: dal 2012 Armani veste gli azzurri (ma lo aveva già fatto ai Mondiali Usa 94) e gli atleti olimpici e paralimpici invernali hanno indossato le “sue” divise a Sochi 2014, PyeongChang 2018 e Pechino 2022 e lo faranno ancora a Milano Cortina 2026.

In un quadro così “ricco” non possono mancare, naturalmente i riconoscimenti (come il Collare d’oro del Coni, riservato agli sportivi) e la solidarietà: Armani collabora con la Fondazione Djokovic (creata dal campione per aiutare i bambini in Serbia); ha avviato l’Armani Junior Program per avvicinare i bambini al basket; ha donato un milione di euro attraverso l’Olimpia per sostenere gli ospedali lombardi durante la pandemia. Il primo regalo per i suoi 90 anni “re” Giorgio se lo è già fatto: il successo della sua linea Privé appena presentata a Parigi che lui stesso ha definito la sua “collezione più bella”.

LE REAZIONI

È venuto a mancare Giorgio Armani, talento senza tempo e ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Un visionario della moda, un interprete raffinato dell’eleganza e della bellezza del nostro Paese. La sua rappresenta una straordinaria storia di successo. Ci stringiamo oggi alla sua famiglia, grati per lo straordinario stile che ha donato all’Italia e al mondo”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

“Ci lascia un genio assoluto, un’eccellenza italiana riconosciuta e ammirata in tutto il mondo, un maestro insuperabile di stile e creatività: la sua eredità continuerà a splendere nella storia e nel futuro del Made in Italy. Una preghiera per Giorgio Armani”. Lo scrive sui social il vicepremier e ministro Matteo Salvini.

“Con Giorgio Armani scompare un protagonista assoluto della cultura italiana, che ha saputo trasformare l’eleganza in un linguaggio universale. Il suo stile sobrio e innovativo ha ridefinito il rapporto tra moda, cinema e società, lasciando un’impronta indelebile nel costume contemporaneo. Non soltanto un maestro della moda, ma un riconosciuto ambasciatore dell’identità italiana nel mondo. Alla sua famiglia e a tutti i collaboratori va il nostro pensiero riconoscente e commosso”. Così il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. 

“Giorgio Armani, maestro di eleganza e di sobrietà, ha saputo trasformare la moda in un linguaggio universale di bellezza e modernità. Un simbolo dell’Italia che incanta il mondo, per stile e creatività. Lo ricordo ospite del Presidente Obama alla Cena di Stato alla Casa Bianca come icona globale del Made in Italy e custodisco le sue parole e i suoi consigli. Alla sua famiglia, ai suoi collaboratori, le mie condoglianze”. Lo scrive su X Matteo Renzi.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).