venerdì, Dicembre 19, 2025
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Denza Z9GT protagonista della Swan Tuscany Challenge

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MILANO (ITALPRESS) – Dopo il successo sul Lago di Garda, DENZA approda in Toscana in occasione della Swan Tuscany Challenge, quinto appuntamento della stagione 2025 di The Nations League by ClubSwan Racing. Dal 16 al 20 settembre, la Marina di Scarlino ospita una flotta di 25 imbarcazioni in rappresentanza di 12 nazioni e oltre 300 velisti internazionali, impegnati nelle classi ClubSwan 50, 36 e 28. In questo contesto di eccellenza sportiva, DENZA, brand premium del gruppo BYD, presenta la sua ammiraglia: la Z9GT.

Il modello segna un punto di riferimento per la mobilità di alta gamma: dotata di 900 cavalli di potenza combinata, disponibile sia in versione ibrida plug-in DM-i che full electric, la berlina propone un’esperienza di guida che integra design scolpito, interni hi-tech e comfort di livello superiore. Le sospensioni attive, l’aerodinamica avanzata e i sistemi intelligenti di assistenza alla guida esprimono una visione chiara: coniugare lusso, innovazione e sicurezza in un’unica piattaforma.

Durante i cinque giorni di regate, la Z9GT sarà esposta per consentire ad armatori, velisti e ospiti di scoprire da vicino le sue caratteristiche distintive. DENZA sarà inoltre presente con un servizio di courtesy car che metterà a disposizione i propri modelli per garantire spostamenti comodi ed eleganti all’interno del villaggio regate e nelle aree dedicate. La tappa toscana segna un altro passo verso l’arrivo della DENZA Z9GT in Italia, previsto entro la fine del 2025. Una vettura che unisce la forza dell’innovazione automotive al fascino senza tempo della vela, aprendo la strada a un nuovo modo di intendere la mobilità di lusso.

-Foto ufficio stampa Byd-
(ITALPRESS).

Controlli antidroga dei Carabinieri a Roma, 18 arresti

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ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno arrestato altre 18 persone e sequestrato decine di dosi di droga, tra cui crack, cocaina, hashish, marijuana, shaboo, oltre a denaro ritenuto provento dell’illecita attività di spaccio.

In particolare, i Carabinieri della Stazione Roma Centocelle hanno arrestato in flagranza un giovane romano di 18 anni, residente nel quartiere Centocelle. In casa dell’indagato, nel corso di una perquisizione, sono stati trovati 361 grammi di crack diviso in 252 dosi e ulteriori 138 grammi di crack non confezionato, per un totale di 499 grammi. I Carabinieri della Stazione Tor Tre Teste, invece, hanno arrestato un cittadino eritreo, che alla vista dei militari tentava di darsi alla fuga, nascondendosi all’interno di un bar.

I militari l’hanno sorpreso mentre gettava in un cestino un bicchiere di plastica contenente 13 grammi di cocaina e 7 di crack. In Piazza Antonio Meucci, i Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese hanno arrestato un 39enne filippino trovato con 4 grammi di shaboo e 355 euro. In casa rinvenuti bilancino, materiale da confezionamento, 2.700 euro in contanti e agende con rendiconti di spaccio. In Piazza Trilussa, i Carabinieri della Stazione di Roma Trastevere hanno fermato e arrestato un 18enne marocchino che alla loro vista tentava di nascondere un pacchetto di sigarette che conteneva 22 grammi di hashish e 7 grammi di cocaina. Addosso aveva 160 euro, sequestrati, in quanto ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio.

In Via degli Scaligeri, i Carabinieri della Stazione di Roma Bravetta, al termine di una perquisizione hanno arrestato un 30enne romano trovato in possesso di 58 grammi di cocaina, 500 grammi di hashish, due bilancini di precisione e 2.555 euro. Sempre la Stazione Bravetta ha arrestato un giovane albanese, che notato a bordo di un’auto a noleggio e sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di 27 grammi di crack e 12 di cocaina, nonché di 1425 euro in contanti. Stessa sorte per una donna romana classe ’89, fermata a bordo di un’utilitaria mentre transitava nel quartiere Monteverde Nuovo.

La donna, nascondeva mezzo grammo di crack e 4 grammi di cocaina, suddivisi in dosi, oltre a 520 euro in contanti. A finire nei guai anche un uomo marocchino, classe ’88, controllato nel quartiere San Paolo. Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di circa 40 grammi di hashish, alcune dosi di crack e 2.820 euro in contanti. Successivamente, la perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire ulteriori frammenti di hashish per 4 grammi. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.

Un altro sequestro ingente è stato operato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Trionfale, che hanno arrestato un cittadino romano, classe ’94, e denunciato un minorenne. I due, notati in Viale Medaglie d’Oro sono stati sottoposti a controlli approfonditi. Il maggiorenne nascondeva ben 1,2 chili di marijuana e 750 euro in contanti, il minorenne, invece, celava 1 grammi di hashish, 6 grammi e mezzo di wax (una forma concentrata di cannabis) e 3.800 euro in contanti. Gli stessi militari, poi, hanno arrestato un altro romano, un 49enne, trovato in possesso di alcune dosi di crack, cocaina e shaboo, oltre a denaro contante ritenuto provento di spaccio.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Monte Sacro hanno arrestato un altro cittadino romano, fermato a bordo della propria auto nel quartiere Tufello, trovato in possesso di 3 grammi di cocaina e denaro contante. A Talenti, stessa sorte per un uomo russo, classe ’90, con la differenza che l’auto era a noleggio e che lui deteneva 11 dosi di cocaina e 7 di crack.

I Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, in viale Giorgio Morandi, hanno notato un uomo mentre cedeva tre dosi di crack e due di hashish ad un acquirente segnalato poi alla prefettura. Fermato, l’uomo è stato trovato in possesso di altre sette dosi di crack e di 280 euro in banconote di piccolo taglio. Gli stessi militari poi, hanno fermato, all’interno dei giardini di Piazza Vittorio Emanuele II durante un servizio di controllo del territorio nel quartiere Esquilino, un uomo che è stato trovato in possesso di alcune dosi di crack, ceduti poco prima a un acquirente segnalato all’Autorità competente, e di 410 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita.

Anche in questo caso la sostanza stupefacente è stata inviata ad analisi di laboratorio e tutto il materiale posto sotto sequestro. L’interessato, a cui è stato notificato anche un ordine di allontanamento, è stato arrestato. I Carabinieri della Stazione Roma Eur, in Via Fulvio Bernardini, durante un servizio in abiti civili hanno affiancato una vettura, inizialmente per effettuare un semplice controllo, quando, i due occupanti dell’auto, due romani di 21 anni, hanno offerto ai militari della sostanza stupefacente, mostrando una maglietta al cui interno c’erano 145 grammi di hashish.

Presso l’abitazione di uno dei due, ulteriori dosi di hashish sono state rinvenute, insieme a 2 coltelli e una forbice, intrisi della medesima sostanza psicotropa. A Tor Bella Monaca, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un cittadino romano di 51 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, trovato in possesso di 106 grammi di cocaina, divisi in 266 involucri.

I militari della Stazione Carabinieri di Tor Vergata, invece, hanno sorpreso e arrestato un cittadino italiano di 58 anni mentre cedeva dosi di crack a un acquirente, successivamente segnalato alla prefettura competente. La perquisizione ha consentito di rinvenire 30 grammi di cocaina, 15 grammi di crack e 60 euro in contanti, sequestrati insieme alla sostanza stupefacente. Tutti gli stupefacenti e le somme di denaro sono stati sequestrati e debitamente custoditi per i successivi adempimenti. Gli arresti sono stati tutti convalidati. 

-Foto ufficio stampa Carabinieri-
(ITALPRESS).

Salvini “Italiani fanno sacrifici, giusto chiedere contributo a banche”

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MILANO (ITALPRESS) – Io penso che in un momento complicato tutti debbano fare la loro parte, comprese le banche. Riequilibrare una parte di questi enormi guadagni redistribuendo tra famiglie e italiani indebitati penso che sia utile per questo Paese”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini in un’intervista a Telelombardia.

“Io sono un liberale e quindi per togliere le tasse. Ma in un momento in cui tanti italiani stanno facendo sacrifici mi sembra giusto chiedere un contributo – ha spiegato -. L’Italia sta meglio della Francia, però è vero che il potere reale di acquisto non cresce come dovrebbe. Le banche l’anno scorso hanno guadagnato 46,5 miliardi di euro. Se si chiudesse il 2025 con le banche che, anzichè 46,5 miliardi, ne guadagneranno solo 43 non penso che ci sia la disperazione in Borsa e nella city”.

“E per una banca quei milioni non cambiano la vita, mentre con quei soldi possiamo rasserenare la vita a milioni di italiani che hanno una cartella esattoriale che li fa impazzire”, ha sottolineato.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Prostituzione ed evasione fiscale, arrestato il titolare di un night club a Roma

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ROMA (ITALPRESS) – E’ finito agli arresti domiciliari il gestore di un noto night club di Roma. Nei confronti dell’indagato è stato disposto dal gip del Tribunale capitolino il sequestro di beni mobili e immobili per oltre 500 mila euro. I provvedimenti sono stati eseguiti dai Finanzieri del Comando provinciale di Roma, insieme agli agenti della Polizia di Stato.

Al gestore del night club vengono contestate condotte integranti lo sfruttamento della prostituzione nonché reati tributari di omessa dichiarazione ai fini Iva e di infedele dichiarazione. Le indagini traggono origine da un controllo in materia di sicurezza sul lavoro, eseguito nei confronti di un’associazione culturale, al termine del quale sono state riscontrate, oltre a violazioni della specifica normativa, situazioni che necessitavano successivi approfondimenti.

Così gli investigatori hanno dato avvio a un’attività di videosorveglianza che ha permesso di appurare, all’interno dei locali dell’associazione culturale, un grave quadro indiziario a carico del gestore in relazione ai reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Ulteriori approfondimenti hanno permesso di qualificare l’associazione culturale come attività imprenditoriale, con il conseguente necessario assoggettamento a tassazione dei ricavi, che erano invece mascherati come “quote associative”.

-Foto screenshot video Guardia di Finanza-
(ITALPRESS).

San Siro, Salvini “Delibera non chiara, se non c’è totale trasparenza non penso sia giusto votare”

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MILANO (ITALPRESS) – “Ad ora ne sappiamo poco e nulla. E così gli stessi consiglieri comunali. Votare ad occhi chiusi qualcosa di cui non conosci approfonditamente i contenuti, in un momento di inchieste sull’edilizia, sull’urbanistica, di blocco di palazzi e caseggiati e di arresti… Se non c’è totale trasparenza e chiarezza non penso sia giusto votare”. Così il vicepremier e ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini in un’intervista a Telelombardia alla domanda sulla delibera riguardante la vendita dello stadio di San Siro a Milan e Inter che dovrebbe essere votata oggi dalla giunta di Palazzo Marino.

“Sono stati persi 5 anni di tempo e un miliardo di investimenti – ha aggiunto – Fortunatamente con le Olimpiadi Milano-Cortina abbiamo avuto un approccio diverso, le cose si stanno facendo e per Milano, la Lombardia e la Valtellina rimarrà tanto sul territorio”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Salvini “Il saluto all’ambasciatore russo? É giusto per avere un dialogo”

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MILANO (ITALPRESS) – “Ho incontrato l’ambasciatore russo come decine di altri ambasciatori. Del resto ero invitato come altri ministri alla festa delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, c’erano amici parlamentari del Pd, di FdI e di Forza Italia; c’erano ambasciatori e diplomatici. Quando vai ospite a casa di qualcuno lo saluti o te ne vai? Ho salutato l’ambasciatore russo, ma anche l’ambasciatore spagnolo e tanti diplomatici, anche italiani, come è giusto che sia se vuoi avere buone relazioni e se ci tieni ad avere un dialogo. Preferisco una stretta di mano che uno sguardo rabbioso”. Così il vicepremier e ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini in un’intervista a Telelombardia in merito alle polemiche per il saluto con l’ambasciatore russo Alexey Pomorov in occasione di un ricevimento all’ambasciata cinese a Roma. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Italjet, Dragster 700 TWIN debutta all’Autodromo di Imola

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IMOLA (ITALPRESS) – Italjet ha scelto l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola per il lancio del nuovo Dragster 700 Twin, sviluppato presso il Centro Stile Italjet di Castel Guelfo di Bologna. Il cuore pulsante è un motore bicilindrico raffreddato a liquido da 692 centimetri cubici con una potenza di 68 cavalli a 8500 giri/minuto e una velocità massima di 190 km/h. Il cambio è manuale a 6 rapporti con frizione a bagno d’olio e trasmissione a catena.

mgg/alz

Trasportavano in taxi 6kg di cocaina, due arresti a Siracusa

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SIRACUSA (ITALPRESS) – Trasportavano a bordo di un taxi quasi 6 chili di cocaina. E’ quanto hanno scoperto gli agenti della polizia di Stato di Siracusa che hanno arrestato due persone. I poliziotti hanno notato un taxi che, transitando proprio nei pressi dell’ingresso della Questura in viale Scala Greca, aveva a bordo due quarantenni siracusani, noti agli investigatori.

La circostanza che in piena notte il taxi trasportasse i due, ed in particolare uno di loro noto per i suoi precedenti in materia di sostanze stupefacenti, ha attirato l’attenzione degli investigatori che hanno deciso di fermare la vettura e sottoporla ad un attento controllo. Ed è stato così che all’interno di uno zaino, custodito all’interno del portabagagli, sono stati trovati cinque panetti di cocaina, per un peso di 5 chilogrammi e 700 grammi.

La droga una volta immessa sul mercato, secondo una stima degli investigatori, avrebbe fruttato al dettaglio oltre 600 mila euro. I due sono stati arrestati per traffico di sostanze stupefacenti e accompagnati presso la casa circondariale di Cavadonna, a Siracusa.

-Foto ufficio stampa Polizia di Stato-
(ITALPRESS).

La routine serale da 20 minuti che resetta stress e sonno

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La qualità del riposo non dipende solo da quante ore dormi, ma soprattutto da come prepari la mente e il corpo nelle 2 ore che precedono il letto. Una routine serale ben costruita migliora la latenza di addormentamento, stabilizza i risvegli notturni e innalza la sensazione di energia mattutina, con effetti a catena su produttività, umore e gestione dello stress.

La routine serale in 20 minuti, passo per passo

Di seguito un protocollo breve, sostenibile e replicabile ogni sera. È l’unica sezione con elenco, per darti istruzioni chiare e veloci.

  • Minuti 0-3 – Respiro 4-6: inspira per 4 secondi, espira per 6. Rilassa il sistema nervoso e riduce la frequenza cardiaca.

  • Minuti 3-6 – Distrazioni zero: metti il telefono in modalità aereo e spostalo fuori dalla camera. Piccolo gesto, grande impatto sulla qualità del sonno.

  • Minuti 6-10 – Decompressione muscolare: mobilità dolce di spalle, anche e zona toracica o 5 allungamenti lenti. Il corpo “capisce” che è il momento di rallentare.

  • Minuti 10-15 – Diario veloce: scrivi 3 righe su cosa è andato bene e un pensiero che lasci per domani. Riduci il ruminare mentale.

  • Minuti 15-18 – Ambiente della camera: luci calde e soffuse, temperatura sui 18-20 gradi, oscurità reale.

  • Minuti 18-20 – Segnale rituale: tisana non stimolante o 2 pagine di lettura su carta. La coerenza del rituale è più importante del contenuto.

Alimentazione e luce: i due nemici nascosti del riposo

La digestione tardiva ostacola l’addormentamento. Evita pasti abbondanti nelle 2-3 ore prima del letto e riduci alcol e zuccheri semplici che alterano i cicli del sonno. Meglio uno spuntino leggero ricco di proteine e carboidrati complessi se vai a dormire tardi.
Capitolo luce: gli schermi emettono blue light che inibisce la melatonina. Se devi usare dispositivi dopo cena, attiva il filtro caldo, abbassa la luminosità e imposta un coprifuoco digitale: l’ultima ora prima del sonno tienila screen-free. Anche l’illuminazione di casa conta: sostituisci le luci fredde con lampadine calde e usa punti luce indiretti.
Ricorda che la camera da letto è un ambiente di performance: materasso, cuscino e biancheria devono essere coerenti con la tua postura e con eventuali sensibilità termiche. Piccole modifiche, come eliminare le fonti di rumore intermittente o usare tende oscuranti, hanno un impatto immediato sulla continuità del sonno.

Tecnologia sì, ma con criterio

Gli strumenti tech possono aiutare, a patto di non invadere la routine. Un tracker del sonno è utile solo se lo interpreti con buon senso: osserva trend settimanali e non farti condizionare dal singolo dato. Imposta allarmi “soft” che iniziano con luce o vibrazione leggera, così da rispettare cicli più naturali di risveglio. Se vuoi spezzare la dipendenza dallo scroll serale, prova un timer analogico: 20 minuti di routine senza notifiche e con il telefono fuori stanza.
Per costruire abitudini solide anche di giorno e aumentare l’energia, puoi approfondire le micro abitudini nel nostro articolo: Micro abitudini 2025: 9 trucchi “da 10 minuti” per più energia e meno stress ogni giorno.

Quanto tempo serve per vedere risultati

La chiave è la costanza, non la perfezione. In genere, dopo 7-10 giorni di applicazione continuativa noterai un addormentamento più rapido e risvegli meno frequenti. Dopo 3-4 settimane, molti riferiscono maggiore chiarezza mentale al mattino e una migliore regolazione dell’appetito. Se lavori su turni o vivi periodi di stress, non cambiare tutto insieme: scegli due abitudini della routine da consolidare prima di aggiungerne altre.
Se persistono insonnia severa, russamento importante o risvegli con cefalea, valuta una consulenza medica: alcune condizioni richiedono un inquadramento clinico specifico. Per tutti gli altri, una routine serale minimalista è l’investimento con il miglior rapporto sforzo/beneficio sulla qualità della vita.

Traffico di droga tra il Nord Italia e Gela, 15 arresti nel nisseno

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CALTANISSETTA (ITALPRESS) – Operazione antidroga dei Carabinieri. Smantellato un canale di approvvigionamento di sostanze stupefacenti sull’asse Lombardia-Gela.

I militari del Comando provinciale di Caltanissetta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone, indagate a vario titolo per associazione finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti, porto abusivo e detenzione di armi e munizionamento e altro, con l’aggravante di avere favorito Cosa nostra, ed in particolare la famiglia mafiosa di Gela, clan “Rinzivillo”. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Procura – Direzione Distrettuale Antimafia.

L’organizzazione, secondo quanto accertato dagli investigatori nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “The wall”, avrebbe gestito tra il maggio 2024 e il giugno 2025, una fiorente attività di traffico di sostanze stupefacenti prevalentemente del tipo hashish e cocaina e in misura minore anche crack, attraverso un canale di approvvigionamento dal nord Italia, principalmente dalla Lombardia e dalla Liguria, e in talune circostanze anche dalla Calabria e da Palermo.

Secondo il quadro indiziario, ritenuto nell’ordinanza, le sostanze stupefacenti venivano trasportate e stoccate a Gela, in vere e proprie basi logistiche dell’organizzazione da cui sarebbe avvenuta la distribuzione nell’area nissena, alimentando le piazze di spaccio locali e, in particolare, quella gelese.

Uno degli indagati era già stato arrestato e l’ordinanza gli è stata notificata in carcere.
Tre degli indagati, colpiti dall’ordinanza, erano già detenuti presso gli istituti penitenziari di Agrigento, Messina e Ancona, e secondo il grave quadro indiziario, ritenuto sussistente dal gip, avrebbero partecipato alla vita associativa del sodalizio attraverso l’utilizzo di telefoni in loro uso.

Le indagini sono state avviate nel maggio 2024, quale ulteriore segmento dell’operazione convenzionalmente denominata “Antiqua”, che nel mese di maggio 2024 aveva portato all’arresto da parte del Nucleo Investigativo, di 9 persone, indagate per associazione di tipo mafioso, (appartenenza alla famiglia mafiosa di Cosa Nostra di Campofranco) ed altri reati tra i quali estorsione, detenzione e porto abusivo di armi e spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’attività investigativa, denominata “The Wall”, attraverso la captazione di conversazioni relative all’acquisto di ingenti quantitativi di droga tra un cittadino albanese, pluripregiudicato, residente nell’hinterland milanese, e un ex avvocato, già iscritto al Foro di Gela, sospeso dall’esercizio della professione forense poichè condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, sono emersi gravi indizi in ordine all’esistenza e alle modalità operative dell’organizzazione.

In particolare è emersa l’autonomia operativa degli indagati nel collocare sul mercato la droga acquistata dall’organizzazione e il collegamento con esponenti di Cosa nostra, in particolare delle famiglie mafiose di Gela, clan “Rinzivillo”, e di Campofranco, per l’acquisto non solo di stupefacenti ma anche di armi.

La base operativa del sodalizio è stata individuata nella città di Gela, dove veniva stoccato la droga prima di essere distribuita agli spacciatori per il rifornimento delle “piazze” rispettivamente gestite; al riguardo, nei capi di imputazione in sede cautelare sono contestate 32 ipotesi di cessione e comunque di detenzione illecita di stupefacenti, anche di ingente quantità.

I proventi illeciti sarebbero confluiti in una cassa comune, indicata, nel corso delle conversazioni captate, con il termine “salvadanaio”, utilizzata anche per contribuire al mantenimento dei detenuti (sostenendone le spese legali ovvero effettuando acquisti in loro favore) o per pagare il manovratore del drone incaricato di recapitare droga e telefonini all’interno di strutture carcerarie.

Nel corso delle indagini è emerso l’utilizzo di droni, mediante i quali il sodalizio sarebbe stato in grado di assicurare la disponibilità di sostanza stupefacente del tipo hashish e cocaina, apparati cellulari e SIM telefoniche in favore degli indagati detenuti; in una circostanza, in particolare, è stato intercettato il tentativo di consegna a un indagato ristretto presso la Casa Circondariale di Messina, di 3 telefoni, 100 grammi di hashish e 20 grammi di cocaina, attraverso un drone, abbattuto nei pressi dell’istituto da parte della locale Polizia Penitenziaria. E’ emerso, inoltre, che per eludere gli eventuali controlli, oltre a prediligere incontri in presenza per definire accordi di compravendita – in particolare presso il bar gestito da un indagato – e a far ricorso a decine di SIM telefoniche fittiziamente intestate a soggetti extracomunitari, gli indagati avrebbero utilizzato in videochiamate – mediante App di messaggistica – in cui erano ripresi i “pizzini” recanti le indicazioni di quantità e tipologia dello stupefacente, ma anche altri numeri di telefono su cui avviare conversazioni su canali alternativi; sono state acquisiti immagini, tratte dai telefonini in suo ad alcuni indagati, della sostanza stupefacente, come a volerne rappresentare il quantitativo trattato, del denaro contante, come a certificarne la disponibilità e finanche di una pistola smontata, unitamente a messaggi circa le modifiche tecniche da apportarvi.

Secondo il quadro indiziario acquisito, per il trasporto della droga gli indagati avrebbero potuto contare su auto non a loro direttamente riconducibili, attraverso un’agenzia di noleggio, preoccupandosi anche che le vetture via via noleggiate non fossero sempre le stesse, al fine di scongiurare il rischio che gli inquirenti potessero collegarle ai vari sodali che ne facevano utilizzo.

Nel corso delle indagini sono stati acquisiti riscontri che hanno portato all’arresto di 2 persone, alla denuncia di 8 indagati e al sequestro di complessivi 1,250 chili di hashish e 121 grammi di cocaina, nonchè di una pistola marca Beretta modello 71, calibro 22, con matricola abrasa completa di caricatore con 49 cartucce calibro 22, e di numerosi bossoli, inneschi e materiale utile al confezionamento di cartucce calibro 12 e 16.

Il gip presso il Tribunale di Caltanissetta, condividendo il quadro indiziario, ha emesso un’ordinanza di custodia in carcere nei confronti di 13 indagati, mentre per altri 2 è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Una persona destinataria della misura cautelare è attivamente ricercata.

– foto: screenshot da video ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).