venerdì, Dicembre 19, 2025
Home Blog Pagina 673

Nuovo protocollo in Piemonte contro lo sfruttamento lavorativo in agricoltura

0

TORINO (ITALPRESS) – È stato firmato oggi, presso la Prefettura di Cuneo, il nuovo Protocollo d’Intesa per la prevenzione dello sfruttamento lavorativo e la promozione di lavoro regolare per i lavoratori agricoli stagionali nelle aree di Alba, Langhe e Roero. Il documento, che si pone in continuità con quello sottoscritto lo scorso anno, in via sperimentale, rinnova e rafforza la collaborazione tra Regione Piemonte, Prefettura di Cuneo, Provincia di Cuneo, Camera di Commercio, Comuni di Alba, Bra, Mondovì e altri Comuni dell’Albese, il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Confindustria, le Associazioni datoriali di categoria e le Organizzazioni sindacali.

L’intesa prevede azioni concrete per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, garantire soluzioni abitative e di trasporto adeguate, fornire supporto socio-educativo e tutelare i diritti dei lavoratori migranti, favorendo azioni di emersione di forme di sfruttamento lavorativo, con risorse dedicate nell’ambito del progetto europeo “Common Ground”.

“Con questo protocollo – afferma il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirioconfermiamo l’impegno della Regione nel contrasto a ogni forma di sfruttamento lavorativo e nel sostegno a un’agricoltura etica e responsabile”.

“Lavoriamo insieme alle istituzioni locali, al mondo produttivo e alle organizzazioni sindacali per offrire condizioni di lavoro regolari, alloggi dignitosi e trasporti sicuri – dichiara l’assessore regionale alla Sicurezza, Polizia locale e Immigrazione, Enrico Bussalino -. La firma di oggi è un passo concreto per tutelare le persone e garantire legalità e qualità al nostro sistema agricolo”.

“È un altro passo importante affinché l’agroalimentare del Piemonte offra un modello di qualità ed eccellenza assoluta anche sotto il profilo etico e delle condizioni di lavoro di tutte le persone coinvolte nel processo produttivo – commenta l’assessore regionale al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-Olimpico, Caccia e Pesca, Parchi, Paolo Bongioanni -. Protocolli come questo, che vedono unite istituzioni, Asl, associazioni datoriali, consorzi e organizzazioni sindacali, rappresentano lo strumento più efficace e condiviso. Il nostro impegno è che possano diventare un modello permanente capace di affrontare tutte le specifiche situazioni”.

“L’immigrazione è un fenomeno che può e deve essere “gestito e non subito” – dichiara il Prefetto di Cuneo, Mariano Savastano -, con una politica ed una strategia lungimirante, coerente e concreta, che tenga conto delle esigenze del mercato del lavoro e della società: e i Protocolli d’intesa sottoscritti in Provincia di Cuneo si sono dimostrati uno strumento efficace per garantire sicurezza, legalità e solidarietà”. Il Protocollo avrà durata annuale e prevede il coordinamento operativo della Prefettura di Cuneo.

– foto ufficio stampa Regione Piemonte –

(ITALPRESS).

Il Volo annuncia il ritorno Live nei Palasport 2026

0

MILANO (ITALPRESS) – Il Volo ha annunciato, direttamente dal palco dei Tim Music Awards, il ritorno Live nei Palasport 2026 (prodotto da Friends & Partners), cinque nuovi appuntamenti nei principali palazzetti italiani; il trio partirà il 7 dicembre 2026 da Milano all’Unipol Forum, e proseguirà il 12 dicembre a Firenze al Nelson Mandela Forum, il 17 dicembre a Roma al Palazzo dello Sport, il 19 dicembre a Torino all’Inalpi Arena, e concluderà il tour il 20 dicembre a Bologna all’Unipol Arena.

Sarà un’occasione unica per assistere dal vivo alle straordinarie performance di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, che chiuderanno l’anno con una serie di appuntamenti all’insegna della tradizione musicale italiana.

– foto ufficio stampa Goigest –

(ITALPRESS).

F1, Vasseur “A Baku gare imprevedibili, vogliamo un risultato importante”

0

ROMA (ITALPRESS) – “Quello di Baku è sempre un fine settimana stimolante, con il tracciato che combina lunghi rettilinei e un settore centrale molto tecnico. Di solito le gare sono imprevedibili e ricche di opportunità, e per questo è importante eseguire tutto alla perfezione e concentrarci su noi stessi per sfruttare al massimo il pacchetto a disposizione”. Così il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, in vista del fine settimana del Gran Premio dell’Azerbaigian.

“La squadra ha lavorato sodo per affinare la preparazione del weekend e le operazioni in pista e sappiamo che in gare come questa, su un circuito cittadino, ogni dettaglio può fare la differenza – ha sottolineato Vasseur – Il nostro obiettivo è mettere insieme tutti gli elementi per ottenere un risultato importante con entrambi i piloti”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Tamajo “La digitalizzazione è sia il presente che il futuro”

0

PALERMO (ITALPRESS) – “La digitalizzazione non è soltanto il futuro, ma è già il presente”. Così l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo, nella Sala Terrasi della Camera di Commercio Palermo Enna, durante l’incontro sugli Avvisi regionali di sostegno alle imprese per l’Innovazione digitale, promosso dal governo Schifani. “Il nostro compito è fare in modo che le imprese siciliane possano cogliere tutte le opportunità offerte dai nuovi strumenti – sottolinea -. Il nostro lavoro è accorciare le distanze tra le aziende e la Regione Siciliana, semplificando e velocizzando al massimo questo rapporto”. xd8/vbo/mca2

Focus ESG – Episodio 62

0

MILANO (ITALPRESS) – Da una parte del mondo sembra esserci un calo di sensibilità ai rischi ESG nel loro più ampio spettro, dall’altra invece un perseguimento ancor più convinto. Il colosso bancario svizzero UBS lascia la Net Zero Banking Alliance seguendo altre grandi banche occidentali, come Morgan Stanley e JP Morgan e in Europa il pacchetto Omnibus decreta uno stop the clock. Al contrario in Cina si accelera sulle tematiche ESG. E il sistema bancario italiano come si sta muovendo? Come stanno agendo le grandi banche come Intesa Sanpaolo e le banche del territorio? E come le aziende possono affrontare le richieste di informazioni per essere supportate nella transizione? Grazie ai risultati del lavoro dell’Università di Torino nell’ambito del progetto PNRR Grins, ne discutono nell’episodio 62 di Focus ESG Vera Palea, docente ordinaria di Economia Aziendale all’Università di Torino e Advisor EFRAG, Fabio Verachi, Head of ESG Risk di Intesa Sanpaolo e Monica Billio, ordinaria di econometria all’Università Ca’ Foscari Venezia con il giornalista economico Marco Marelli.

fsc/gsl

Sider Alloys, Urso “Al lavoro per una solida prospettiva industriale”

0

ROMA (ITALPRESS) – Incontro al Mimit sul futuro di Sider Alloys, azienda italo-svizzera con impianti a Portovesme, attiva nella produzione di alluminio primario. Al tavolo di confronto, presieduto dal ministro Adolfo Urso e dal sottosegretario di Stato con delega alle crisi d’impresa, Fausta Bergamotto, hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda, dell’azionista di minoranza Invitalia, delle organizzazioni sindacali, della Regione Sardegna, degli enti locali e di Sviluppo Lavoro Italia.

“Sin dall’inizio della legislatura stiamo lavorando per assicurare a Sider Alloys una solida prospettiva industriale. Il sito è sicuramente strategico: lo dimostra anche il rinnovato interesse manifestato da interlocutori internazionali sulla base delle loro analisi di mercato”, ha dichiarato il ministro Urso. “Dobbiamo trovare al più presto una soluzione responsabile e concreta, per quanto possibile condivisa con l’attuale assetto societario che, come sapete, comprende anche Invitalia”, ha concluso.

I rappresentanti dell’azienda, a riguardo, hanno confermato la disponibilità ad ascoltare e ad accogliere eventuali nuovi investitori interessati a visitare l’impianto. Al centro del confronto anche gli aspetti legati al finanziamento bancario necessario per completare il revamping dello stabilimento di Portovesme, quelli relativi ai costi delle forniture energetiche e le questioni societarie. “Le prossime settimane saranno decisive”, ha aggiunto Urso.

“Invitiamo la proprietà a chiarire tutti i punti sospesi al fine di poter garantire al meglio l’avvio di un percorso di rilancio di un sito importante per l’intera filiera dell’alluminio in Italia”. A conclusione dell’incontro, il Mimit ha assunto l’impegno a proseguire nel monitoraggio della situazione aziendale e a riconvocare le parti non appena emergeranno elementi di novità.

-Foto

‘Ndrangheta, sequestrati beni a narcotrafficante calabrese

0

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – I Finanzieri dei Comandi Provinciali di Firenze e Reggio Calabria, insieme allo Scico, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di confisca emesso dalla Sezione misure di prevenzione della Corte d’Appello reggina che ha disposto l’applicazione della misura personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 4 anni e di quella patrimoniale relativamente a beni per un valore complessivamente stimato in circa 200 mila euro in capo ad un narcotrafficante e usuraio calabrese contiguo alla cosca della ‘Ndrangheta dei “Bellocco” di Rosarno. vbo/mca2
Fonte video: Guardia di Finanza

Al San Raffaele di Milano 5 anni di innovazione per Heart Valve Center

0

MILANO (ITALPRESS) – Si celebrano i cinque anni dell’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, eccellenza nazionale e internazionale della chirurgia riparativa mitralica e coronarica. “L’Heart Valve Center è un centro multidisciplinare dedicato alla cura, alla prevenzione e al trattamento sia medico che chirurgico delle patologie valvolari. In questi cinque anni, abbiamo raccolto i frutti del lavoro di un gruppo molto ampio di professionisti registrando un indice di mortalità pari a 0”, spiega il professor Francesco Maisano, primario dell’Unità di Cardiochirurgia, direttore del centro e professore ordinario di Cardiochirurgia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele.
f14/mgg/azn

Heart Valve Center del San Raffaele di Milano, 5 anni di innovazione

0

MILANO (ITALPRESS) – L’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano celebra i cinque anni dell’Heart Valve Center, eccellenza nazionale e internazionale della chirurgia riparativa mitralica e coronarica a cuore battente. Un punto di riferimento per il trattamento chirurgico e ibrido delle patologie complesse dell’aorta, incluso arco e aorta discendente. “L’Heart Valve Center è un centro multidisciplinare dedicato alla cura, alla prevenzione e al trattamento sia medico che chirurgico delle patologie valvolari. In questi cinque anni, abbiamo raccolto i frutti del lavoro di un gruppo molto ampio di professionisti”, spiega il professor Francesco Maisano, primario dell’Unità di Cardiochirurgia, direttore del centro e professore ordinario di Cardiochirurgia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. “L’anno scorso, ad esempio, abbiamo operato più di 500 pazienti affetti da patologia mitralica. La chirurgia della mitrale ha dato un risultato eccellente con una mortalità zero e con un tasso di riparazione elevatissimo. Trattiamo pazienti sia per via chirurgica mininvasiva, endoscopica che per via percutanea e trattiamo tutte le valvole del cuore in vari modi con un gruppo multidisciplinare che fornisce tutte le opzioni possibili oggi esistenti, anche quelle più innovative, addirittura quelle in fase ancora sperimentale. Questo ci consente di dare a ogni paziente l’intervento ideale in base alle proprie necessità e in base anche al proprio stato clinico”. Nell’Heart Valve Center del San Raffaele di Milano lavorano chirurghi, emodinamisti, cardiologi dello scompenso, aritmologi, un gruppo di professionisti che, insieme, dedicandosi al malato, cercano la soluzione ideale per ogni singolo paziente. “Oggi e in un centro come il San Raffaele che da 30 anni si occupa di patologie valvolari, mettere insieme queste professionalità è fondamentale per stare al passo con i tempi – precisa il professor Maisano – Questa attività ha anche ridotto di molto il rischio delle procedure, tant’è vero che, per esempio, la chirurgia ha una mortalità zero nel nostro istituto. E questo anche perchè pazienti ad alto rischio vengono indirizzati verso procedure meno invasive, meno rischiose e che consentono anche di trattare i soggetti un tempo inoperabili, che tuttora vengono magari esclusi dal trattamento in altri ospedali meno attrezzati”. Parlando di innovazione negli interventi, “vent’anni fa non c’erano le procedure percutanee. Questo è stato un grandissimo passo avanti nella medicina cardiovascolare e specificamente nella patologia valvolare. Le patologie valvolari colpiscono una persona su dieci dopo i 70 anni; quindi, soggetti più fragili che in alcuni casi non possono sopportare un intervento chirurgico”. “Oggi – prosegue il direttore dell’Heart Valve Center di Milano – riusciamo a trattare anche persone molto fragili con interventi meno pesanti che possono migliorare la loro qualità di vita e in alcuni casi modificare la loro prognosi. Sono tecniche che permettono di non aprire il cuore, quindi non si tratta di interventi a cuore aperto. In alcuni casi si fanno addirittura in anestesia locale e quindi evitando tutto il trauma chirurgico”. Questo non significa che “la chirurgia non abbia ancora un ruolo. Infatti, nel paziente più giovane la chirurgia della mitrale per via endoscopica è un intervento che ha un rischio bassissimo”. “L’innovazione in medicina cardiovascolare e in cardiochirurgia non è mai ferma e l’Heart Valve Center che dirigo fa parte di un sistema, anche universitario, in cui ci occupiamo anche di istruzione, di formazione e di innovazione”, sottolinea il primario del San Raffaele. “L’innovazione, in questo momento, va nella direzione dell’automatismo, del controllo di qualità, della sicurezza. Abbiamo iniziato con questo processo vent’anni fa e siamo stati veramente tra i primi, abbiamo sviluppato degli interventi che vengono oggi utilizzati in tutto il mondo. Quindi questo aspetto è qualcosa già di acquisito”. In futuro, la sfida riguarderà più che altro “come far sì che queste procedure vengano eseguite sul più alto numero possibile di persone, dal più alto numero possibile di medici nel mondo”. Questo processo, spiega ancora il professor Maisano, “si basa sia sulla robotica che sull’intelligenza artificiale, tutti strumenti che fanno un pò paura a chi non è del settore ma che, in realtà, se applicati correttamente, garantiscono un grado di sicurezza maggiore durante gli interventi”. “Immaginiamo quello che succede nel campo dell’avionica, dove gran parte dei problemi vengono gestiti in automatismo da un sistema che supporta il pilota. Noi siamo come dei piloti e questi strumenti ci aiutano a prendere delle decisioni”, conclude.
– foto screenshot video IRCCS Ospedale San Raffaele –
(ITALPRESS).

Heart Valve Center del San Raffaele di Milano, 5 anni di innovazione

0

MILANO (ITALPRESS) – L’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano celebra i cinque anni dell’Heart Valve Center, eccellenza nazionale e internazionale della chirurgia riparativa mitralica e coronarica a cuore battente. Un punto di riferimento per il trattamento chirurgico e ibrido delle patologie complesse dell’aorta, incluso arco e aorta discendente. “L’Heart Valve Center è un centro multidisciplinare dedicato alla cura, alla prevenzione e al trattamento sia medico che chirurgico delle patologie valvolari. In questi cinque anni, abbiamo raccolto i frutti del lavoro di un gruppo molto ampio di professionisti”, spiega il professor Francesco Maisano, primario dell’Unità di Cardiochirurgia, direttore del centro e professore ordinario di Cardiochirurgia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. “L’anno scorso, ad esempio, abbiamo operato più di 500 pazienti affetti da patologia mitralica. La chirurgia della mitrale ha dato un risultato eccellente con una mortalità zero e con un tasso di riparazione elevatissimo. Trattiamo pazienti sia per via chirurgica mininvasiva, endoscopica che per via percutanea e trattiamo tutte le valvole del cuore in vari modi con un gruppo multidisciplinare che fornisce tutte le opzioni possibili oggi esistenti, anche quelle più innovative, addirittura quelle in fase ancora sperimentale. Questo ci consente di dare a ogni paziente l’intervento ideale in base alle proprie necessità e in base anche al proprio stato clinico”. Nell’Heart Valve Center del San Raffaele di Milano lavorano chirurghi, emodinamisti, cardiologi dello scompenso, aritmologi, un gruppo di professionisti che, insieme, dedicandosi al malato, cercano la soluzione ideale per ogni singolo paziente. “Oggi e in un centro come il San Raffaele che da 30 anni si occupa di patologie valvolari, mettere insieme queste professionalità è fondamentale per stare al passo con i tempi – precisa il professor Maisano – Questa attività ha anche ridotto di molto il rischio delle procedure, tant’è vero che, per esempio, la chirurgia ha una mortalità zero nel nostro istituto. E questo anche perchè pazienti ad alto rischio vengono indirizzati verso procedure meno invasive, meno rischiose e che consentono anche di trattare i soggetti un tempo inoperabili, che tuttora vengono magari esclusi dal trattamento in altri ospedali meno attrezzati”. Parlando di innovazione negli interventi, “vent’anni fa non c’erano le procedure percutanee. Questo è stato un grandissimo passo avanti nella medicina cardiovascolare e specificamente nella patologia valvolare. Le patologie valvolari colpiscono una persona su dieci dopo i 70 anni; quindi, soggetti più fragili che in alcuni casi non possono sopportare un intervento chirurgico”. “Oggi – prosegue il direttore dell’Heart Valve Center di Milano – riusciamo a trattare anche persone molto fragili con interventi meno pesanti che possono migliorare la loro qualità di vita e in alcuni casi modificare la loro prognosi. Sono tecniche che permettono di non aprire il cuore, quindi non si tratta di interventi a cuore aperto. In alcuni casi si fanno addirittura in anestesia locale e quindi evitando tutto il trauma chirurgico”. Questo non significa che “la chirurgia non abbia ancora un ruolo. Infatti, nel paziente più giovane la chirurgia della mitrale per via endoscopica è un intervento che ha un rischio bassissimo”. “L’innovazione in medicina cardiovascolare e in cardiochirurgia non è mai ferma e l’Heart Valve Center che dirigo fa parte di un sistema, anche universitario, in cui ci occupiamo anche di istruzione, di formazione e di innovazione”, sottolinea il primario del San Raffaele. “L’innovazione, in questo momento, va nella direzione dell’automatismo, del controllo di qualità, della sicurezza. Abbiamo iniziato con questo processo vent’anni fa e siamo stati veramente tra i primi, abbiamo sviluppato degli interventi che vengono oggi utilizzati in tutto il mondo. Quindi questo aspetto è qualcosa già di acquisito”. In futuro, la sfida riguarderà più che altro “come far sì che queste procedure vengano eseguite sul più alto numero possibile di persone, dal più alto numero possibile di medici nel mondo”. Questo processo, spiega ancora il professor Maisano, “si basa sia sulla robotica che sull’intelligenza artificiale, tutti strumenti che fanno un pò paura a chi non è del settore ma che, in realtà, se applicati correttamente, garantiscono un grado di sicurezza maggiore durante gli interventi”. “Immaginiamo quello che succede nel campo dell’avionica, dove gran parte dei problemi vengono gestiti in automatismo da un sistema che supporta il pilota. Noi siamo come dei piloti e questi strumenti ci aiutano a prendere delle decisioni”, conclude.
– foto screenshot video IRCCS Ospedale San Raffaele –
(ITALPRESS).