domenica, Dicembre 21, 2025
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Meloni a giovani FdI “Minacce si moltiplicano, ma non abbiamo paura”

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ROMA (ITALPRESS) – “Qualche giorno fa nessuno dei moralizzatori che hanno riempito le pagine di commenti su di voi ha ritenuto di dovere dire mezza parola sull’ignobile post pubblicato dai sedicenti antifascisti che esibiva l’immagine di Charlie Kirk a testa in giù con la scritta meno 1 e un’eloquente didascalia che recitava ‘a buon intenditore, poche parolè. E’ una minaccia di morte, perchè le cose vanno chiamate con il loro nome. Tutti zitti. Non ci facciamo fare la morale da questa gente e siamo fieri di non essere come loro”. Così la presidente del consiglio Giorgia Meloni intervenendo a Fenix, la festa di Gioventù Nazionale, a Roma, in merito all’omicidio di Charlie Kirk.
“Charlie Kirk faceva paura perchè era bravo a dimostrare quanto fossero irragionevoli alcune tesi che vogliono imporci a forza. Era pericoloso perchè smontava la narrazione imposta dal mainstream con la logica, e dà voce a quella maggioranza di persone che la pensa esattamente come lui e che ha dovuto finire per sentirsi sbagliata. Andava fermato perchè era libero, coraggioso e capace e le persone così fanno paura a chi pensa di poter iporre a forza le sue convinzioni”, ha aggiunto.
“Noi non siamo come loro. Sarà sempre l’amore e non l’odio a far muovere quello che facciamo. L’amore per l’Italia e per le persone, con il sorriso sulle labbra e il rispetto per chi non la pensa come noi”. “Sono altri che sono cresciuti con l’idea che chi la pensava in maniera diversa da te andava abbattuto, non noi. Era così anche Charlie Kirk”, è l’appello di Meloni. “Le minacce si moltiplicano, man mano che dimostriamo di saper governare. Ma non abbiamo paura”.
“Abbiamo avuto il coraggio di dire che la sicurezza è la precondizione per la libertà dei cittadini. Quando l’abbiamo fatto con il decreto sicurezza, la sinistra ha gridato alla deriva autoritaria. Ma quali sono le libertà che avremmo compresso con il decreto sicurezza? Un decreto con cui ci occupiamo di combattere le truffe agli anziani, le occupazioni abusive e l’elemosina fatta dai bambini. Non saranno mai le nostre libertà, lasciamo alla sinistra il privilegio di difenderle”, ha spiegato in merito alla sicurezza.
“Il merito è l’unico vero ascensore sociale, soprattutto se viene accompagnato dall’uguaglianza nel punto di partenza. La sinistra post ’68 considera questa parola quasi un insulto e ha provato a farla scomparire dal vocabolario. Ma noi invece l’abbiamo messa al centro dell’azione di governo, nella scuola, nell’università e nel lavoro”, ha ricordato sul tema dell’Università. “Considero una piccola rivoluzione fondata sul merito la riforma sulle modalità di accesso a Medicina. Un provvedimento che molti sostenevano fosse impossibile da realizzare, ma che noi abbiamo portato avanti con convinzione perchè cancella la lotteria dei test di ingresso, supera l’ingiustizia del numero chiuso, permette ai ragazzi di mostrare realmente il loro valore E ai docenti di valutare davvero la loro preparazione”.
“Non ne possiamo più dei disastri del ’68, del 6 politico, della de-meritocrazia costruita su una distorta concezione dell’uguaglianza. Le scuole e le università devono essere liberate dalla gabbia opprimente e asfissiante in cui la sinistra le ha tenute per anni”, ha sottolineato sul mondo della scuola.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

Vannacci a Pontida “Lo straniero ci ha già invaso. Chi entra illegalmente deve essere mandato a casa”

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PONTIDA (BERGAMO) (ITALPRESS) – “Lo straniero non è quello che ci vogliono far credere alcuni telegiornali e alcune testate giornalistiche. Non è quello per cui ci vorrebbero far spendere 800 miliardi in armi. Lo straniero è già tra di noi, ci ha già invaso: è quello dei porti aperti, È quello che invade le nostre città, stupra, violenta, ruba, rapine ci vuole imporre la sua cultura”. Così il vicesegretario federale della Lega Roberto Vannacci dal palco del raduno del partito, a Pontida.

“A questi signori che non rispettano le nostre leggi e che entrano illegalmente nei nostri confini c’è un solo futuro: si chiama remigrazione”, ha detto. “Ci chiamano estremisti e ce ne freghiamo. I veri estremisti sono loro, che pretendono di accogliere tutti i disperati della Terra – ha aggiunto – Noi diciamo che chi entra illegalmente deve essere mandato a casa e chi non rispetta le nostre leggi deve finire in galera. E se non ci sono abbastanza posti, ne costruiremo altre”.

“Le leggi che vengono promulgate da un parlamento eletto dal popolo italiano non possono essere sconvolte da quattro giudici che poggiano le loro naticucce sulle poltrone comode di Bruxelles. Questo è il vero sovranismo. Il giuramento che facciamo oggi è padroni a casa nostra”, ha aggiunto.

(ITALPRESS).

BJK Cup, Italia in vantaggio sugli Usa in finale: Cocciaretto batte Navarro

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ROMA (ITALPRESS) – Italia in vantaggio contro gli Stati Uniti nella finalissima della Billie Jean King Cup 2025. Nel primo singolare Elisabetta Cocciaretto ha avuto la meglio su Emma Navarro (USA) superandola in due set con l’identico punteggio di 6-4. L’Italia, alla terza finale di fila, va a caccia del bis e del sesto titolo della sua storia nella competizione.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Papa “Gaza è martoriata, non c’è futuro basato su violenza e vendetta”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace: chi li ama veramente lavora per la pace!”. Così Papa Leone XIV all’Angelus, in piazza San Pietro. Il Pontefice si è rivolto “anzitutto, ai rappresentanti di diverse Associazioni cattoliche, impegnate nella solidarietà con la popolazione della Striscia di Gaza. Carissimi, apprezzo la vostra iniziativa e molte altre che in tutta la Chiesa esprimono vicinanza ai fratelli e alle sorelle che soffrono in quella terra martoriata. Con voi e con i Pastori delle Chiese in Terra Santa ripeto: non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace: chi li ama veramente, lavora per la pace”, ha sottolineato.

“La Chiesa prega perché i governanti delle nazioni siano liberi dalla tentazione di usare la ricchezza contro l’uomo, trasformandola in armi che distruggono i popoli e in monopoli che umiliano i lavoratori. Chi serve Dio diventa libero dalla ricchezza, ma chi serve la ricchezza ne resta schiavo! Chi cerca la giustizia trasforma la ricchezza in bene comune; chi cerca il dominio trasforma il bene comune nella preda della propria avidità”, aveva in precedenza detto il Santo Padre nell’omelia della messa che celebra nella chiesa di Sant’Anna in Vaticano.

“Vi incoraggio a perseverare con speranza in un tempo seriamente minacciato dalla guerra – ha aggiunto -. Interi popoli vengono oggi schiacciati dalla violenza e ancor più da una spudorata indifferenza, che li abbandona a un destino di miseria. Davanti a questi drammi, non vogliamo essere remissivi, ma annunciare con la parola e con le opere che Gesù è il Salvatore del mondo, Colui che ci libera da ogni male. Il suo Spirito converta i nostri cuori affinché, nutriti dall’Eucaristia, supremo tesoro della Chiesa, possiamo diventare testimoni di carità e di pace”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Papa “Gaza è martoriata, non c’è futuro basato su violenza e vendetta”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace: chi li ama veramente lavora per la pace!”. Così Papa Leone XIV all’Angelus, in piazza San Pietro. Il Pontefice si è rivolto “anzitutto, ai rappresentanti di diverse Associazioni cattoliche, impegnate nella solidarietà con la popolazione della Striscia di Gaza. Carissimi, apprezzo la vostra iniziativa e molte altre che in tutta la Chiesa esprimono vicinanza ai fratelli e alle sorelle che soffrono in quella terra martoriata. Con voi e con i Pastori delle Chiese in Terra Santa ripeto: non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace: chi li ama veramente, lavora per la pace”, ha sottolineato.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

Meloni ai giovani di FdI “Le minacce si moltiplicano, ma noi non abbiamo paura”

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ROMA (ITALPRESS) – “Qualche giorno fa nessuno dei moralizzatori che hanno riempito le pagine di commenti su di voi ha ritenuto di dovere dire mezza parola sull’ignobile post pubblicato dai sedicenti antifascisti che esibiva l’immagine di Charlie Kirk a testa in giù con la scritta meno 1 e un’eloquente didascalia che recitava ‘a buon intenditore, poche parole’. È una minaccia di morte, perché le cose vanno chiamate con il loro nome. Tutti zitti. Non ci facciamo fare la morale da questa gente e siamo fieri di non essere come loro”. Così la presidente del consiglio Giorgia Meloni intervenendo a Fenix, la festa di Gioventù Nazionale, a Roma, in merito all’omicidio di Charlie Kirk.

“Charlie Kirk faceva paura perché era bravo a dimostrare quanto fossero irragionevoli alcune tesi che vogliono imporci a forza. Era pericoloso perché smontava la narrazione imposta dal mainstream con la logica, e dà voce a quella maggioranza di persone che la pensa esattamente come lui e che ha dovuto finire per sentirsi sbagliata. Andava fermato perché era libero, coraggioso e capace e le persone così fanno paura a chi pensa di poter iporre a forza le sue convinzioni”, ha aggiunto.

“Noi non siamo come loro. Sarà sempre l’amore e non l’odio a far muovere quello che facciamo. L’amore per l’Italia e per le persone, con il sorriso sulle labbra e il rispetto per chi non la pensa come noi”. “Sono altri che sono cresciuti con l’idea che chi la pensava in maniera diversa da te andava abbattuto, non noi. Era così anche Charlie Kirk”, è l’appello di Meloni. “Le minacce si moltiplicano, man mano che dimostriamo di saper governare. Ma non abbiamo paura”.

“Abbiamo avuto il coraggio di dire che la sicurezza è la precondizione per la libertà dei cittadini. Quando l’abbiamo fatto con il decreto sicurezza, la sinistra ha gridato alla deriva autoritaria. Ma quali sono le libertà che avremmo compresso con il decreto sicurezza? Un decreto con cui ci occupiamo di combattere le truffe agli anziani, le occupazioni abusive e l’elemosina fatta dai bambini. Non saranno mai le nostre libertà, lasciamo alla sinistra il privilegio di difenderle”, ha spiegato in merito alla sicurezza.

“Il merito è l’unico vero ascensore sociale, soprattutto se viene accompagnato dall’uguaglianza nel punto di partenza. La sinistra post ’68 considera questa parola quasi un insulto e ha provato a farla scomparire dal vocabolario. Ma noi invece l’abbiamo messa al centro dell’azione di governo, nella scuola, nell’università e nel lavoro”, ha ricordato sul tema dell’università. “Considero una piccola rivoluzione fondata sul merito la riforma sulle modalità di accesso a Medicina. Un provvedimento che molti sostenevano fosse impossibile da realizzare, ma che noi abbiamo portato avanti con convinzione perché cancella la lotteria dei test di ingresso, supera l’ingiustizia del numero chiuso, permette ai ragazzi di mostrare realmente il loro valore E ai docenti di valutare davvero la loro preparazione”. 

“Non ne possiamo più dei disastri del ’68, del 6 politico, della de-meritocrazia costruita su una distorta concezione dell’uguaglianza. Le scuole e le università devono essere liberate dalla gabbia opprimente e asfissiante in cui la sinistra le ha tenute per anni”, ha sottolineato sul mondo della scuola.

– foto d’archivio IPA Agency –

(ITALPRESS).

Giorgetti “I nostri obiettivi sono ridurre le tasse e la pace fiscale”

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PONTIDA (BERGAMO) (ITALPRESS) – “L’obiettivo nostro è quello di ridurre il carico fiscale e quello di arrivare anche alla pace con i contribuenti. Non ce lo dimentichiamo, non dimentichiamo gli impegni e le promesse che abbiamo fatto qui su questo prato”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, dal palco del raduno della Lega, a Pontida.

“Ogni euro che spendiamo è un euro che deve essere chiesto in termini di tasse ai nostri cittadini. E quindi la responsabilità ci impone di essere molto rigorosi su come si spendono i soldi. E il successo di questo Governo è perchè ha messo fine a sprechi e sperperi”, ha aggiunto.

“Il nostro essere continua nel tempo. Pontida ci insegna però che si può continuare se abbiamo presente i valori che ci sono stati insegnati su questo prato, e può sopravvivere solo se abbiamo un capo nazionale, un capo regionale, un capo comunale. E ci vuole rispetto, rispetto per la gerarchia. Altrimenti finiremo come tutti gli altri”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Sopralluoghi della Protezione Civile dopo il terremoto di magnitudo 3.8 in Umbria

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ROMA (ITALPRESS) – Nessuna segnalazione di danni è giunta alle sale operative dei Vigili del fuoco, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 3.8 registrata la notte scorsa, alle 23.11, nella zona di Massa Martana, in provincia di Perugia. E’ quanto hanno reso noto i Vigili del fuoco su X.

“Come Regione Umbria, con le nostre strutture, stiamo monitorando costantemente l’evoluzione dell’evento, pronti a dare tutta l’assistenza necessaria ai Comuni e ai cittadini”, ha scritto sui social la presidente della Regione, Stefania Proietti. “La Protezione Civile Regionale – ha sottolineato – si è immediatamente attivata e attraverso la Sala Operativa Regionale ha contattato i Comuni di Massa Marta, Giano dell’Umbria, Todi, Gualdo Cattaneo i quali stanno tutti effettuando sopralluoghi sui propri territori. Costanti i contatti anche con il comando Regionale dei Vigili del fuoco e con la Sala Italia del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Fontana a Pontida “Lombardia locomotiva d’Italia, Roma conceda più autonomie”

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PONTIDA (BERGAMO) (ITALPRESS) – “Siamo la regione locomotiva d’Italia e che raggiunge i migliori risultati a livello europeo. Dobbiamo continuare su questa strada, anzi dobbiamo migliorarla. Per fare questo, abbiamo bisogno che ci vengano concesse più autonomie, più libertà dalla burocrazia e dal potere centralistico romano perché altrimenti noi riusciamo a correre. La Lombardia vuole liberarsi da questi vincoli che sono la prova di un potere centralistico che tarda a venire meno e non capisce che il mondo sta cambiando. Il futuro sta nel rilancio dei territori”. Così il presidente della Lombardia Attilio Fontana dal palco del raduno della Lega a Pontida.

“Il primo firmatario della Carta della Lombardia è stato Umberto Bossi, ancora combattente per la causa dell’autonomia e del federalismo. La Carta dice che per continuare a correre ci servono subito alcune misure, non possiamo aspettare l’autonomia. Il ministro Calderoli sta facendo un lavoro disumano, ma la palude romana cerca di rallentare il suo lavoro”, ha aggiunto il governatore lombardo.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Schifani “Donare sangue significa dare futuro, può salvare una vita”

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AGRIGENTO (ITALPRESS) – “Donare sangue significa dare futuro, significa essere parte di una comunità che non dimentica e che sa prendersi cura degli altri”. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel videomessaggio di saluto che ha fatto pervenire al Palacongressi di Agrigento nell’ambito del progetto formativo “Dalla memoria all’impegno: la cultura al dono nelle nuove generazioni” organizzato dal Centro regionale sangue e trasfusionale per promuovere la donazione del sangue. “Mi dispiace non poter essere lì, ma desidero farvi arrivare tutta la mia vicinanza – sottolinea il Governatore -. Questa non è soltanto una giornata di donazione del sangue. È un momento che unisce solidarietà e memoria, vita e impegno civile”. “Abbiamo voluto istituire tre giornate dedicate alla donazione in Sicilia: il 23 maggio, il 19 luglio e il 21 settembre – spiega -. Tre date che portano i nomi e il sacrificio di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rosario Livatino. Tre giornate che trasformano il dolore in speranza, la memoria in gesto concreto di vita”.
“Donare sangue – aggiunge Schifani – significa dare futuro, significa essere parte di una comunità che non dimentica e che sa prendersi cura degli altri. Per questo rivolgo a tutti voi un appello: donate sangue, donate vita. Ogni gesto, anche il più piccolo, può salvare una vita. Grazie a chi oggi è lì, a chi dona, a chi organizza, a chi rende possibile tutto questo. Il vostro esempio è il segno più bello di una Sicilia che ricorda, che crede, che spera e che non dimentica”.

vbo/mca1

(Fonte video: Regione Siciliana)