giovedì, Dicembre 25, 2025
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Serie A, le designazioni arbitrali della sesta giornata: Juventus-Milan a Guida

ROMA (ITALPRESS) – Sarà Marco Guida a dirigere Juventus-Milan, big-match della 6^ giornata di campionato in programma domenica sera a Torino. Con l’arbitro della sezione di Torre Annunziata, ci saranno gli assistenti Colarossi e Christian Rossi, il quarto ufficiale di gara Ayroldi, quindi Di Bello e Ghersini alla Var. In testa alla classifica insieme ai rossoneri di Massimiliano Allegri, scenderanno in campo domenica anche le altre due prime della classe: alle 15 la Roma di Gasperini sarà impegnata al Franchi contro la Fiorentina di Pioli e a dirigere il match sarà Andrea Colombo della sezione di Como. Alle 18 il Napoli di Conte ospiterà il Genoa di Vieira. Per arbitrare la partita del Maradona è stato designato Federico La Penna di Roma.

Verona – Sassuolo (03/10, ore 20.45)
arbitro: Fourneau di Roma

Lazio – Torino (04/10, ore 15)
arbitro: Piccinini di Forlìì

Parma – Lecce (04/10, ore 15)
arbitro: Doveri di Roma

Inter – Cremonese (04/10, ore 18)
arbitro: Feliciani di Teramo

Atalanta – Como (04/10, ore 20.45)
arbitro: Zufferli di Udine

Udinese – Cagliari (ore 12.30)
arbitro: Arena di Torre del Greco

Bologna – Pisa (ore 15)
arbitro: Abisso di Palermo

Fiorentina – Roma (ore 15)
arbitro: Colombo di Como

Napoli – Genoa (ore 18)
arbitro: La Penna di Roma

Juventus – Milan (ore 20.45)
arbitro: Guida di Torre Annunziata

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Manovra quater, Schifani: “Soddisfatto per l’ok della commissione, altri 240 milioni per lo sviluppo”

PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani esprime soddisfazione per il via libera della commissione Bilancio dell’Ars, arrivato nei tempi previsti, alla “manovra-quater”.

“Desidero ringraziare l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino e il presidente della Commissione Dario Daidone – dice – per l’impegno costante, la competenza e la capacità di guida dimostrate, così come i deputati della maggioranza che hanno lavorato senza sosta, anche di notte, mantenendo un confronto costruttivo con l’opposizione e rendendo il dibattito particolarmente approfondito. Una manovra che consentirà di mettere in campo a favore dello sviluppo, entro fine anno, altri 240 milioni di euro. Risorse che si aggiungono ai 400 milioni già stanziati con le precedenti manovre aggiuntive di giugno e agosto frutto principalmente di entrate tributarie extra. Mi auguro – conclude il presidente della Regione – che, dopo questo percorso, l’Aula possa approvare in tempi rapidi il testo, così da concentrare le energie sulla predisposizione del Bilancio e della legge di Stabilità, con l’obiettivo, per il terzo anno consecutivo, di rispettare la scadenza di fine dicembre”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Confronto tra i candidati in Calabria. Occhiuto “Il Ponte sullo Stretto attrae investimenti”, Tridico “Non è una priorità”

CATANZARO (ITALPRESS) – La questione Ponte sullo stretto è stata tra gli argomenti al centro del confronto tra i candidati alla Presidenza della Regione Calabria andato in onda su SkyTg24. Per il candidato del centrodestra, Roberto Occhiuto, “il ponte è stato già un attrattore di altri investimenti. Per trent’anni la Calabria ha ricevuto un solo miliardo sulla SS 106, negli ultimi quattro anni il Governo nazionale ha investito 3,8 miliardi già spesi su gare e cantieri da aprire a breve, per la stessa autostrada e la trasversale delle Serre. Sul ponte sullo Stretto ho detto al Governo e al ministro Salvini che sarebbe stato ridicolo avviare i lavori se prima i cittadini non avessero visto l’impegno sui collegamenti interni”. Il candidato per l’area progressista, Pasquale Tridico, ha detto invece che “il Ponte sullo Stretto non è un’assoluta priorità, mancano ponti, strade, ci sono paesi isolati dalla Sila alla costa ionica, l’alta velocità arriva fino in Campania, sulla 106 continuano a morire persone. Reggio Calabria, con Bari e Napoli, può dare vita ad un Mezzogiorno federato per far partire lo sviluppo nel Sud. E pensiamo, invece, ad unire due coste? Al di là dei problemi sismici e delle devastazioni ambientali, Salvini vorrebbe pure farlo pagare con i soldi dei calabresi”.

“Voglio esprimere la mia solidarietà ai ragazzi, ai giornalisti, ai deputati per l’azione di coraggio e di aiuti umanitari portata avanti con il viaggio verso Gaza. E’ grave che gli attivisti della pace siano attaccati da Israele. Se verremo eletti, riconosceremo lo Stato di Palestina come atto di dovere morale e segnale politico. Tutte le forze europee, il Governo italiano, dovrebbero avere il coraggio di dirlo”. Lo ha affermato il candidato presidente per il campo progressista alle regionali calabresi, Pasquale Tridico. Il candidato per il centrodestra, Roberto Occhiuto, sul punto ha sottolineato che è in corso “una catastrofe umanitaria senza giustificazioni, Israele ha tenuto un comportamento spropositato. Riconoscere la Palestina non ha senso a livello comunale o regionale, ma se può servire per dimostrare solidarietà, il Consiglio regionale sarà disponibile a firmare un documento a supporto a condizione che da Israele non sia più controllata da Hamas e vengano liberati gli ostaggi. La posizione del Governo nazionale è stata di grande equilibrio e onestà”.

“La sanità è stato il grande fallimento della giunta Occhiuto, per la seconda volta in vent’anni circa Scopelliti e Occhiuto hanno avuto pieni poteri da commissario e da presidente politico senza riuscire a dare il livello minimo di servizi. Un anno per le liste d’attesa, non ci sono posti in ospedale, alimentiamo viaggi della speranza con 63 milioni di euro verso il nord. Occhiuto ha chiuso 18 ospedali nelle aree interne e nelle coste, sono morte persone mentre aspettavano ambulanze che non arrivavano, e i medici sono scappati. Servono almeno tremila medici e infermieri subito”. Così Tridico. “In Calabria la sanità è commissaria da quindici anni, ho preso in mano il settore da commissari eletti da Giuseppe Conte che non hanno fatto alcuna assunzione o investimento. Ho assunto 5mila persone oltre ai 400 medici cubani. Sto costruendo o completando ospedali che erano solo sulla carta, come quelli della Sibaritide, di Vibo, della Piana di Gioia Tauro. La sanità non funziona in tutto il Paese, in Calabria ancora meno, ma ho avviato le condizioni per uscire dal commissariamento” ha replicato Occhiuto.

Infine, sulla lotta alla ‘Ndrangheta: “Un patto di legalità per arginare un problema che attanaglia i cittadini, a partire dal non costruito, un segnale della criminalità che pervade anche le amministrazioni quando bisogna ottenere le licenze. La collaborazione preventiva con le Procure sarà fondamentale per gli appalti e le concessioni specialmente in sanità”, ha detto Pasquale Tridico. “L’impegno per la legalità lo abbiamo già dimostrato con le banche dati regionali trasmesse alla Dia e alle aziende sanitarie e ospedaliere”, ha commentato Roberto Occhiuto. “Così come è stato fatto per i finanziamenti legati ai grandi ospedali, con un’apposita direzione generale dentro il ministero dell’interno, e investendo tante risorse sui beni confiscati”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Arriva un nuovo incentivo per i giovani imprenditori

NAPOLI (ITALPRESS) – A partire dal 15 ottobre apre sul portale Invitalia un nuovo incentivo per giovani imprenditori. Tutti i dettagli nell’intervento dell’economista Gianni Lepre.

sat/azn

Confindustria, il Pil cresce maggiormente nel Mezzogiorno rispetto al resto del Paese

ROMA (ITALPRESS) – Dopo decenni di divergenza rispetto al centro Nord, dal 2020 la crescita del Pil nelle regioni meridionali ha superato quella del resto del Paese: tra il 2020 e il 2023, +7,1% cumulato, più del Nord (+5,1%) e del Centro (+2,8%). È quanto emerge dal rapporto di previsione del Centro Studi Confindustria, “Investimenti per muovere il paese”.

Il centro studi Confindustria evidenzia che senza il Mezzogiorno, la crescita sarebbe stata più bassa di mezzo punto cumulato in tale periodo. Dal pre-pandemia al 2024, oltre il 40% dell’aumento degli occu- pati in Italia si è concentrato nel Sud: 355mila, su 823mila. L’export del Mezzogiorno è cresciuto dal 2019 al 2024 di circa il 30% e dal 2022 ha superato la dinamica di quello del Centro Nord. Tutto ciò si deve a vari fattori. Primo, la maggior crescita degli investimenti al Sud, anche grazie al contributo del credito d’imposta ZES per i beni strumentali e nonostante l’orizzonte annuale di finanziamento che rimane un importante elemento di debolezza. Secondo, un contributo molto positivo viene dal PNRR: 60,7 miliardi dedicati al Mezzogior- no, dove sono localizzati 108mila progetti su 298mila (36%); per ottimizzarne l’impatto, è importante risolvere i problemi strutturali dell’area, come una mi-nore velocità di pagamento e i ritardi nella realizzazione delle opere.

Terzo, un contributo cruciale viene dalla ZES Unica per il Sud, operativa da agosto 2024, un fattore abilitante per gli investimenti privati che ha consentito importanti semplificazioni: risultano già circa 800 Autorizzazioni Uniche; importante anche lo strumento “Decontribuzione Sud”, che è in attesa di essere rinnovato. Infine, la politica di coesione (nazionale ed europea) rimane uno strumento fondamentale per il Mezzogiorno, anche se è necessario rafforzare la capacità amministrativa di vari territori. Sommando al Pnrr le risorse dei Fondi SIE, che assegnano al Sud 48 miliardi, e quelle del FSC che apportano 47 miliardi, si arriva a un totale di circa 177 miliardi su un orizzonte pluriennale.

“La crescita anemica del Pil attesa quest’anno e il prossimo rende necessario muovere l’Italia, intervenendo con le leve più efficaci a disposizione, anche sbloccando la ricchezza finanziaria dal parcheggio in depositi bancari improduttivi”, si legge ancora. All’impatto molto positivo del Pnrr, che è già all’opera ma che si concluderà nei primi mesi del prossimo anno, va affiancata una manovra di bilancio che sapientemente prosegua sulla strada dello stimolo agli investimenti produttivi. Dal rapporto emerge che gli investimenti sono necessari per rilanciare la crescita del Paese e gli incentivi possono funzionare efficacemente per stimolarli, anche nel Mezzogiorno, come si è visto negli ultimi anni. L’implementazione del Pnrr, che include investimenti pubblici, riforme, incentivi, avrà un impatto molto positivo sulla crescita del Pil nel biennio di previsione: tra 2025 e 2026 le risorse programmate ammontano a circa 130 miliardi.

L’ipotesi dello scenario Csc è che venga spesa la metà delle risorse disponibili, circa 65 miliardi; sono inclusi circa 11 miliardi, pari alla metà delle risorse non spese nel 2024, che slittano al 2026. Secondo una simulazione del CSC, l’effetto positivo del Pnrr sul PIL è stimato in un +0,8% nel 2025 e un +0,6% nel 2026, rispetto alla variazione nello scenario base (+1,4% cumulato nei due anni). Questo significa che la dinamica del Pil italiano in assenza di Pnrr, sarebbe di -0,3% nel 2025 e di +0,1% nel 2026 (-0,2% nel biennio): non ci sarebbe crescita, ma una stagnazione.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).