mercoledì, Settembre 17, 2025
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Milano, chiusa una società di comodo domiciliataria di oltre 26 mila partite Iva

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MILANO (ITALPRESS) – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno individuato nel capoluogo lombardo una società rappresentante fiscale in Italia di 26.287 soggetti economici esteri, connotata da una serie di anomalie tali da considerarla un vero e proprio “polo” per la realizzazione di frodi IVA transnazionali nel settore del commercio via internet. Per questa ragione la società è stata cessata d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate in applicazione della normativa che prevede misure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di evasione connesse al rilascio delle Partite Iva.

I Finanzieri, dopo aver individuato tale considerevole concentrazione di partite IVA presso il medesimo indirizzo di Milano, hanno eseguito mirate analisi che hanno evidenziato gravi profili di rischio fiscale a carico della società domiciliataria, quasi totalmente sprovvista di personale dipendente e di beni strumentali e risultata non detenere alcuna documentazione riferibile alle numerosissime partite IVA rappresentate. Il suo amministratore e socio unico, poi, si è rivelato pressoché sconosciuto al Fisco e privo di competenze imprenditoriali e professionali. La società è dunque risultata costituita strumentalmente al solo scopo di consentire ai soggetti economici esteri domiciliati presso il suo indirizzo la realizzazione di circuiti fraudolenti di evasione.

Al fine di interrompere, in chiave preventiva, l’operatività della società individuata, e quindi anche dei soggetti economici rappresentati, evitando la realizzazione di possibili frodi fiscali, i Finanzieri hanno chiesto e ottenuto dall’Agenzia delle Entrate di Milano la cessazione d’ufficio della partita IVA e l’esclusione della stessa dalla banca dati dei soggetti che effettuano operazioni intracomunitarie (VIES). Il fenomeno evasivo intercettato consiste nell’attribuzione di una partita IVA italiana a società estere prive di una stabile organizzazione sul territorio nazionale.

Queste ultime, abilitate agli scambi intracomunitari, realizzano operazioni imponibili IVA in regime di solidarietà passiva con il rappresentante fiscale che, dunque, risulta co-obbligato con le rappresentate al versamento di tale imposta. Le società estere, tuttavia, non effettuano alcun versamento IVA, traslando tale obbligo sulla società-rappresentante fiscale che, a sua volta, essendo insolvibile e patrimonialmente inconsistente, non ottempera agli obblighi di versamento dei soggetti rappresentati.

-Foto ufficio stampa Guardia di Finanza-
(ITALPRESS).

Israele colpisce i vertici di Hamas a Doha. L’ira del Qatar, Trump parla con Netanyahu. Meloni “Italia contraria a ogni escalation”

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aeronautica militare israelianaha recentemente condotto un attacco mirato ai vertici dell’organizzazione terroristica Hamas”. Lo hanno annunciato in una nota congiunta le Forze di difesa israeliane (Idf) e l’agenzia di intelligence Shin Bet, senza specificare il luogo dell’attacco. Intanto, i media internazionali hanno riportato le notizie di esplosioni nella capitale del Qatar, Doha. L’emittente pubblica israeliana Kan scrive che Israele ha attaccato Doha con l’obiettivo di colpire la leadership di Hamas. Una fonte della sicurezza israeliana citata da Kan ha confermato che si è trattato di un’operazione israeliana volta a eliminare diverse figure di spicco di Hamas, e un alto funzionario israeliano ha dichiarato che l’attacco “è stato condotto contro le figure più importanti dell’organizzazione”. Un funzionario israeliano ha dichiarato al quotidiano Haaretz che le esplosioni sono state causate da “un atto di ritorsione contro la leadership di Hamas e le figure di spicco dell’organizzazione”.

Nella nota congiunta, le Idf e Hamas scrivono che “i membri della dirigenza (di Hamas) attaccati hanno guidato le attività dell’organizzazione terroristica per anni e sono direttamente responsabili del massacro del 7 ottobre e della guerra contro lo Stato di Israele”. “Prima dell’attacco, sono state adottate misure per ridurre al minimo i danni agli astanti, tra cui l’impiego di armi di precisione e di ulteriori informazioni di intelligence”, conclude la nota. L’emittente televisiva saudita Al-Arabiya ha riferito che il leader di Hamas Khalil al-Hayya, capo dell’ufficio politico, è stato eliminato in un attacco a Doha. Secondo i media palestinesi, sul luogo del raid erano presenti anche Khaled Mashal, capo dell’ufficio politico di Hamas dal 1996 al 2017, Mohammed Darwish, capo dell’ala politica del movimento, Ghazi Hamad e Izzat al-Rishq.

HAMAS “DELEGAZIONE A DOHA SCAMPATA AL RAID ISRAELIANO”

Il gruppo terroristico palestinese Hamas ha annunciato l’uccisione di diversi suoi membri nell’attacco israeliano a Doha, ma esclude che siano stati uccisi i componenti della squadra negoziale. In una nota, Hamas accusa Israele di “minare ogni possibilità di raggiungere un accordo”. “Prendere di mira la nostra delegazione negoziale durante la discussione dell’ultima proposta del presidente Trump conferma che Netanyahu e il suo governo non vogliono alcun accordo”. Per Hamas il raid rappresenta “un attacco alla sovranità del Qatar, che, insieme all’Egitto, svolge un ruolo importante nel patrocinare la mediazione. Il tentato assassinio non cambierà le nostre posizioni e le nostre richieste di cessazione dell’aggressione, di ritiro dell’occupazione dalla Striscia di Gaza e di un autentico scambio di prigionieri”, conclude Hamas. 

TRUMP SENTE NETANYAHU

“Eliminare Hamas, che ha prosperato sulle sofferenze di chi vive a Gaza, è un obiettivo degno”. Così la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha commentato l’attacco israeliano a Doha, in Qatar. Leavitt ha spiegato che gli Stati Uniti hanno ricevuto un preavviso sull’operazione da Israele e che l’inviato diplomatico Steve Witkoff ha trasmesso un avvertimento ai qatarioti. Il presidente Donald Trump ha parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, “rendendo molto chiari i suoi pensieri e le sue preoccupazioni”, ha aggiunto Leavitt, sottolineando che Trump considera l’attacco uno “sfortunato incidente” che non ha fatto avanzare la pace, ma che può rappresentare un’opportunità per rilanciare i negoziati nella regione.

La portavoce ha inoltre precisato che il presidente sta lavorando con tutti gli alleati statunitensi in Medio Oriente per favorire un accordo di pace tra Qatar e Israele, confermando che Trump intende vedere il processo concretizzarsi e non lasciare che eventi isolati compromettano iniziative come gli Accordi di Abramo. “È il presidente a decidere come muoversi in futuro, ma rimane attivamente e con determinazione impegnato con tutti i partner della regione”, ha detto Leavitt. Trump, ha aggiunto la portavoce, vuole che “tutti gli ostaggi a Gaza e i corpi dei morti vengano rilasciati per porre fine alla guerra”. Il presidente ha avuto anche contatti con l’emiro e il primo ministro del Qatar, ringraziandoli per il sostegno e l’amicizia verso gli Stati Uniti.

IL PREMIER ISRAELIANO “FINITA L’IMMUNITA’ PER I TERRORISTI”

“L’operazione contro i principali leader terroristici di Hamas è stata un’operazione israeliana completamente indipendente. Israele l’ha avviata, Israele l’ha gestita e Israele se ne assume la piena responsabilità”. Lo afferma l’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, nel primo commento dopo l’attacco dell’Aeronautica contro la leadership di Hamas a Doha.

Il primo ministro israeliano ha inoltre annunciato di aver ordinato l’attacco contro la leadership del gruppo terroristico palestinese Hamas a Doha, in Qatar, dopo l’attacco terroristico avvenuto ieri a Gerusalemme e l’attacco che ha provocato la morte di quattro soldati nella Striscia di Gaza. E’ quanto si legge in una dichiarazione congiunta del premier e del ministro degli Esteri Israel Katz. “Oggi pomeriggio, in vista di un’opportunità operativa e in consultazione con tutti i capi dell’apparato di difesa, il primo ministro e il ministro della Difesa hanno deciso di attuare la direttiva data ieri sera alle Forze di difesa israeliane (Idf) e allo Shin Bet, e lo hanno fatto in modo preciso e ottimale”, prosegue la nota. “Il primo ministro e il ministro della Difesa ritengono che l’operazione fosse del tutto giustificata alla luce del fatto che era stata la leadership di Hamas a dare inizio e organizzare il massacro del 7 ottobre e da allora non ha cessato di lanciare azioni omicide contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, tra cui l’assunzione della responsabilità dell’omicidio dei nostri cittadini nell’attacco di Gerusalemme”.

“Sono finiti i giorni in cui i leader terroristi godevano dell’immunità ovunque. I nostri nemici devono sapere una cosa: dalla fondazione dello Stato di Israele, il sangue ebraico non è a buon mercato. L’attacco in Qatar è stato condotto in modo ottimale e preciso”, ha concluso.

USA E QATAR INFORMATI PRIMA DELL’ATTACCO

Israele avrebbe informato sia le autorità statunitensi che quelle del Qatar prima di effettuare un attacco aereo sul quartier generale di Hamas a Doha, nel tentativo di eliminare i vertici dell’organizzazione terroristica. Lo riferisce il quotidiano israeliano Israel Hayom, citando proprie fonti.

L’IRA DEL MONDO ARABO

L’attacco israeliano che ha colpito le residenze di leader del movimento palestinese di Hamas nella capitale qatariota, Doha, ha suscitato oggi, una vasta condanna da parte dei Paesi arabi, che hanno denunciato la violazione della sovranità del Qatar. Diversi Paesi arabi hanno definito l’attacco un’azione provocatoria e una flagrante violazione, esprimendo solidarietà al Qatar. L’agenzia di stampa saudita ha riferito che il principe ereditario Mohammed bin Salman ha avuto un colloquio telefonico con l’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, durante il quale ha ribadito il pieno sostegno del Regno al Qatar, condannando “l’attacco israeliano sfrontato”. Il principe ha assicurato che l’Arabia Saudita mette a disposizione tutte le sue risorse per sostenere il Qatar nelle misure adottate per proteggere la propria sicurezza. Il Palazzo Reale giordano ha dichiarato che re Abdullah II ha contattato telefonicamente l’emiro del Qatar, sottolineando che “la sicurezza del Qatar è la sicurezza della Giordania” e ribadendo il rifiuto del suo Paese per qualsiasi azione che minacci la sicurezza, la stabilità e la sovranità del Qatar. Il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, ha condannato con forza “l’attacco codardo israeliano contro il Qatar fratello”, chiedendo alla comunità internazionale di “frenare Israele e porre fine alla sua aggressività”.

Il consigliere diplomatico del presidente emiratino, Anwar Gargash, ha condannato l’attacco israeliano, scrivendo su X che “la sicurezza dei Paesi del Golfo Arabo è indivisibile”. Ha aggiunto: “Siamo pienamente solidali con il Qatar fratello, condannando l’attacco israeliano proditorio”. Il ministro degli Esteri emiratino, Abdullah bin Zayed, ha espresso “piena solidarietà con il caro Qatar”. Il ministero degli Esteri kuwaitiano ha condannato “l’aggressione brutale subita dal Qatar da parte delle forze israeliane ingiuste”. In un comunicato, il ministero ha definito l’attacco “una palese violazione di tutte le leggi e norme internazionali, una seria minaccia alla sicurezza e alla stabilità della regione e un diretto indebolimento della pace e della sicurezza internazionali”. Il ministero degli Esteri omanita ha espresso solidarietà al Qatar e una ferma condanna per l’attacco israeliano. In una nota, ha definito “i crimini di assassinii politici una flagrante violazione del diritto internazionale, un’evidente infrazione della sovranità degli Stati e un pericoloso escalation”.

Hussein al-Sheikh, vice presidente palestinese, ha dichiarato che “l’attacco israeliano al Qatar rappresenta una minaccia alla sicurezza e alla stabilità della regione”. La presidenza egiziana ha condannato con forza l’aggressione israeliana contro il Qatar, definendola “un precedente pericoloso, un’escalation inaccettabile che mina gli sforzi internazionali per la de-escalation”. Il presidente libanese Joseph Aoun ha affermato che “l’aggressione israeliana su Doha dimostra la determinazione di Israele a colpire gli sforzi per garantire stabilità e sicurezza nella regione”. Ha aggiunto che “il Libano è solidale con il Qatar fratello e si schiera al suo fianco nel condannare questa aggressione criminale”.

MELONI “CONTRARIA A OGNI ESCALATION”

“Esprimo a nome mio personale e del Governo italiano sincera vicinanza all’Emiro Tamim bin Hamad Al Thani e al Qatar, ribadendo il sostegno italiano a tutti gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza. L’Italia rimane contraria a ogni forma di escalation che possa comportare un ulteriore aggravamento della crisi in Medio Oriente”. Così sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Qualsiasi azione di escalation allontana la possibilità di cessate il fuoco” nella Striscia di Gaza. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani in dichiarazioni ai media a Villa Madama: “L’Italia lavora intensamente perché si possa raggiungere accordo di cessate il fuoco”, ha affermato. Tajani ha aggiunto che l’Italia “sostiene la proposta americana” per un nuovo accordo di cessate il fuoco. Riguardo alla presenza di connazionali a Gaza, Tajani ha detto: “Non ci sono problemi per i circa 300 italiani che vivono in Qatar”.

“Esprimo, a titolo personale e a nome della Difesa italiana, la mia più sincera solidarietà a sua eccellenza Sheikh Saoud bin Abdulrahman Al Thani, vice primo ministro e ministro della Difesa del Qatar, e al popolo qatariota. Condanno qualsiasi forma di escalation che possa aggravare ulteriormente la crisi in Medio Oriente e comprometterne stabilità e sicurezza. Confermo l’impegno della Difesa italiana a sostenere ogni sforzo volto a porre fine alla crisi di Gaza”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

-Foto d’archivio IPA Agency-

(ITALPRESS).

Israele colpisce i vertici di Hamas a Doha, l’ira del Qatar. Netanyahu “Finito il tempo in cui i terroristi godevano dell’immunità”

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aeronautica militare israelianaha recentemente condotto un attacco mirato ai vertici dell’organizzazione terroristica Hamas”. Lo hanno annunciato in una nota congiunta le Forze di difesa israeliane (Idf) e l’agenzia di intelligence Shin Bet, senza specificare il luogo dell’attacco. Intanto, i media internazionali hanno riportato le notizie di esplosioni nella capitale del Qatar, Doha. L’emittente pubblica israeliana Kan scrive che Israele ha attaccato Doha con l’obiettivo di colpire la leadership di Hamas. Una fonte della sicurezza israeliana citata da Kan ha confermato che si è trattato di un’operazione israeliana volta a eliminare diverse figure di spicco di Hamas, e un alto funzionario israeliano ha dichiarato che l’attacco “è stato condotto contro le figure più importanti dell’organizzazione”. Un funzionario israeliano ha dichiarato al quotidiano Haaretz che le esplosioni sono state causate da “un atto di ritorsione contro la leadership di Hamas e le figure di spicco dell’organizzazione”.

Alla fine del mese scorso, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, aveva minacciato la leadership di Hamas all’estero, la maggior parte dei cui membri si trova a Doha. Nella nota congiunta, le Idf e Hamas scrivono che “i membri della dirigenza (di Hamas) attaccati hanno guidato le attività dell’organizzazione terroristica per anni e sono direttamente responsabili del massacro del 7 ottobre e della guerra contro lo Stato di Israele”. “Prima dell’attacco, sono state adottate misure per ridurre al minimo i danni agli astanti, tra cui l’impiego di armi di precisione e di ulteriori informazioni di intelligence”, conclude la nota.

L’emittente televisiva saudita Al-Arabiya ha riferito che il leader di Hamas Khalil al-Hayya, capo dell’ufficio politico, è stato eliminato in un attacco a Doha. Secondo i media palestinesi, sul luogo del raid erano presenti anche Khaled Mashal, capo dell’ufficio politico di Hamas dal 1996 al 2017, Mohammed Darwish, capo dell’ala politica del movimento, Ghazi Hamad e Izzat al-Rishq.

HAMAS “DELEGAZIONE A DOHA SCAMPATA AL RAID ISRAELIANO”

Una fonte di alto livello di Hamas ha dichiarato ad Al Jazeera che la delegazione di punta del movimento, guidata da Khalil al-Hayya, è sopravvissuta a un tentativo di assassinio israeliano nella capitale qatariota Doha, oggi. La fonte ha precisato che un raid israeliano ha colpito la delegazione di Hamas durante una riunione per discutere l’ultima proposta del presidente statunitense Donald Trump per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Da parte sua, il ministero degli Esteri del Qatar ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna “l’attacco codardo di Israele che ha preso di mira residenze di membri dell’ufficio politico di Hamas a Doha”. Il comunicato ha definito l’attacco “un’aggressione criminale, una violazione di tutte le leggi internazionali e una grave minaccia alla sicurezza dei cittadini e dei residenti del Qatar”, sottolineando che il Qatar “non tollererà questo comportamento sconsiderato di Israele” né “alcuna azione che minacci la sua sicurezza e sovranità”.

I media palestinesi riferiscono che due persone sono state uccise, ma non alti dirigenti di Hamas. Le due persone uccise sarebbero Himam al-Hayya, figlio del capo dell’ufficio politico di Hamas Khalil al-Hayya, e Jihad Labad, direttore dell’ufficio di Al-Hayya. Secondo i resoconti palestinesi, nessun altro palestinese è rimasto ucciso nell’attacco.

NETANYAHU “ISRAELE HA AGITO DA SOLO”

“L’operazione contro i principali leader terroristici di Hamas è stata un’operazione israeliana completamente indipendente. Israele l’ha avviata, Israele l’ha gestita e Israele se ne assume la piena responsabilità”. Lo afferma l’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, nel primo commento dopo l’attacco dell’Aeronautica contro la leadership di Hamas a Doha.

Il primo ministro israeliano ha inoltre annunciato di aver ordinato l’attacco contro la leadership del gruppo terroristico palestinese Hamas a Doha, in Qatar, dopo l’attacco terroristico avvenuto ieri a Gerusalemme e l’attacco che ha provocato la morte di quattro soldati nella Striscia di Gaza. E’ quanto si legge in una dichiarazione congiunta del premier e del ministro degli Esteri Israel Katz. “Oggi pomeriggio, in vista di un’opportunità operativa e in consultazione con tutti i capi dell’apparato di difesa, il primo ministro e il ministro della Difesa hanno deciso di attuare la direttiva data ieri sera alle Forze di difesa israeliane (Idf) e allo Shin Bet, e lo hanno fatto in modo preciso e ottimale”, prosegue la nota. “Il primo ministro e il ministro della Difesa ritengono che l’operazione fosse del tutto giustificata alla luce del fatto che era stata la leadership di Hamas a dare inizio e organizzare il massacro del 7 ottobre e da allora non ha cessato di lanciare azioni omicide contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, tra cui l’assunzione della responsabilità dell’omicidio dei nostri cittadini nell’attacco di Gerusalemme”.

“Sono finiti i giorni in cui i leader terroristi godevano dell’immunità ovunque. I nostri nemici devono sapere una cosa: dalla fondazione dello Stato di Israele, il sangue ebraico non è a buon mercato. L’attacco in Qatar è stato condotto in modo ottimale e preciso”, ha concluso.

USA E QATAR INFORMATI PRIMA DELL’ATTACCO

Israele avrebbe informato sia le autorità statunitensi che quelle del Qatar prima di effettuare un attacco aereo sul quartier generale di Hamas a Doha, nel tentativo di eliminare i vertici dell’organizzazione terroristica. Lo riferisce il quotidiano israeliano Israel Hayom, citando proprie fonti.

L’IRA DEL MONDO ARABO

L’attacco israeliano che ha colpito le residenze di leader del movimento palestinese di Hamas nella capitale qatariota, Doha, ha suscitato oggi, una vasta condanna da parte dei Paesi arabi, che hanno denunciato la violazione della sovranità del Qatar. Diversi Paesi arabi hanno definito l’attacco un’azione provocatoria e una flagrante violazione, esprimendo solidarietà al Qatar. L’agenzia di stampa saudita ha riferito che il principe ereditario Mohammed bin Salman ha avuto un colloquio telefonico con l’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, durante il quale ha ribadito il pieno sostegno del Regno al Qatar, condannando “l’attacco israeliano sfrontato”. Il principe ha assicurato che l’Arabia Saudita mette a disposizione tutte le sue risorse per sostenere il Qatar nelle misure adottate per proteggere la propria sicurezza. Il Palazzo Reale giordano ha dichiarato che re Abdullah II ha contattato telefonicamente l’emiro del Qatar, sottolineando che “la sicurezza del Qatar è la sicurezza della Giordania” e ribadendo il rifiuto del suo Paese per qualsiasi azione che minacci la sicurezza, la stabilità e la sovranità del Qatar. Il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, ha condannato con forza “l’attacco codardo israeliano contro il Qatar fratello”, chiedendo alla comunità internazionale di “frenare Israele e porre fine alla sua aggressività”.

Il consigliere diplomatico del presidente emiratino, Anwar Gargash, ha condannato l’attacco israeliano, scrivendo su X che “la sicurezza dei Paesi del Golfo Arabo è indivisibile”. Ha aggiunto: “Siamo pienamente solidali con il Qatar fratello, condannando l’attacco israeliano proditorio”. Il ministro degli Esteri emiratino, Abdullah bin Zayed, ha espresso “piena solidarietà con il caro Qatar”. Il ministero degli Esteri kuwaitiano ha condannato “l’aggressione brutale subita dal Qatar da parte delle forze israeliane ingiuste”. In un comunicato, il ministero ha definito l’attacco “una palese violazione di tutte le leggi e norme internazionali, una seria minaccia alla sicurezza e alla stabilità della regione e un diretto indebolimento della pace e della sicurezza internazionali”. Il ministero degli Esteri omanita ha espresso solidarietà al Qatar e una ferma condanna per l’attacco israeliano. In una nota, ha definito “i crimini di assassinii politici una flagrante violazione del diritto internazionale, un’evidente infrazione della sovranità degli Stati e un pericoloso escalation”.

Hussein al-Sheikh, vice presidente palestinese, ha dichiarato che “l’attacco israeliano al Qatar rappresenta una minaccia alla sicurezza e alla stabilità della regione”. La presidenza egiziana ha condannato con forza l’aggressione israeliana contro il Qatar, definendola “un precedente pericoloso, un’escalation inaccettabile che mina gli sforzi internazionali per la de-escalation”. Il presidente libanese Joseph Aoun ha affermato che “l’aggressione israeliana su Doha dimostra la determinazione di Israele a colpire gli sforzi per garantire stabilità e sicurezza nella regione”. Ha aggiunto che “il Libano è solidale con il Qatar fratello e si schiera al suo fianco nel condannare questa aggressione criminale”.

TAJANI “ESCALATION ALLONTANA IL CESSATE IL FUOCO”

“Qualsiasi azione di escalation allontana la possibilità di cessate il fuoco” nella Striscia di Gaza. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani in dichiarazioni ai media a Villa Madama: “L’Italia lavora intensamente perché si possa raggiungere accordo di cessate il fuoco”, ha affermato. Tajani ha aggiunto che l’Italia “sostiene la proposta americana” per un nuovo accordo di cessate il fuoco. Riguardo alla presenza di connazionali a Gaza, Tajani ha detto: “Non ci sono problemi per i circa 300 italiani che vivono in Qatar”.

GUTERRES “VIOLATA LA SOVRANITA’ DEL QATAR”

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato l’attacco di Israele al Qatar, definendolo una flagrante violazione della sovranità e dell’integrità territoriale del Paese. Guterres ha invitato tutte le parti a impegnarsi per raggiungere un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza.

-Foto d’archivio IPA Agency-

(ITALPRESS).

Israele bombarda i vertici di Hamas a Doha. Media “Uccisi alcuni dei leader”, ma l’organizzazione smentisce

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aeronautica militare israelianaha recentemente condotto un attacco mirato ai vertici dell’organizzazione terroristica Hamas”. Lo hanno annunciato in una nota congiunta le Forze di difesa israeliane (Idf) e l’agenzia di intelligence Shin Bet, senza specificare il luogo dell’attacco. Intanto, i media internazionali hanno riportato le notizie di esplosioni nella capitale del Qatar, Doha. L’emittente pubblica israeliana Kan scrive che Israele ha attaccato Doha con l’obiettivo di colpire la leadership di Hamas. Una fonte della sicurezza israeliana citata da Kan ha confermato che si è trattato di un’operazione israeliana volta a eliminare diverse figure di spicco di Hamas, e un alto funzionario israeliano ha dichiarato che l’attacco “è stato condotto contro le figure più importanti dell’organizzazione”. Un funzionario israeliano ha dichiarato al quotidiano Haaretz che le esplosioni sono state causate da “un atto di ritorsione contro la leadership di Hamas e le figure di spicco dell’organizzazione”.

Alla fine del mese scorso, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, aveva minacciato la leadership di Hamas all’estero, la maggior parte dei cui membri si trova a Doha. Nella nota congiunta, le Idf e Hamas scrivono che “i membri della dirigenza (di Hamas) attaccati hanno guidato le attività dell’organizzazione terroristica per anni e sono direttamente responsabili del massacro del 7 ottobre e della guerra contro lo Stato di Israele”. “Prima dell’attacco, sono state adottate misure per ridurre al minimo i danni agli astanti, tra cui l’impiego di armi di precisione e di ulteriori informazioni di intelligence”, conclude la nota.

L’emittente televisiva saudita Al-Arabiya ha riferito che il leader di Hamas Khalil al-Hayya, capo dell’ufficio politico, è stato eliminato in un attacco a Doha. Secondo i media palestinesi, sul luogo del raid erano presenti anche Khaled Mashal, capo dell’ufficio politico di Hamas dal 1996 al 2017, Mohammed Darwish, capo dell’ala politica del movimento, Ghazi Hamad e Izzat al-Rishq.

HAMAS “DELEGAZIONE A DOHA SCAMPATA AL RAID ISRAELIANO”

Una fonte di alto livello di Hamas ha dichiarato ad Al Jazeera che la delegazione di punta del movimento, guidata da Khalil al-Hayya, è sopravvissuta a un tentativo di assassinio israeliano nella capitale qatariota Doha, oggi. La fonte ha precisato che un raid israeliano ha colpito la delegazione di Hamas durante una riunione per discutere l’ultima proposta del presidente statunitense Donald Trump per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Da parte sua, il ministero degli Esteri del Qatar ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna “l’attacco codardo di Israele che ha preso di mira residenze di membri dell’ufficio politico di Hamas a Doha”. Il comunicato ha definito l’attacco “un’aggressione criminale, una violazione di tutte le leggi internazionali e una grave minaccia alla sicurezza dei cittadini e dei residenti del Qatar”, sottolineando che il Qatar “non tollererà questo comportamento sconsiderato di Israele” né “alcuna azione che minacci la sua sicurezza e sovranità”.

I media palestinesi riferiscono che due persone sono state uccise, ma non alti dirigenti di Hamas. Le due persone uccise sarebbero Himam al-Hayya, figlio del capo dell’ufficio politico di Hamas Khalil al-Hayya, e Jihad Labad, direttore dell’ufficio di Al-Hayya. Secondo i resoconti palestinesi, nessun altro palestinese è rimasto ucciso nell’attacco.

NETANYAHU “ISRAELE HA AGITO DA SOLO”

“L’operazione contro i principali leader terroristici di Hamas è stata un’operazione israeliana completamente indipendente. Israele l’ha avviata, Israele l’ha gestita e Israele se ne assume la piena responsabilità”. Lo afferma l’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, nel primo commento dopo l’attacco dell’Aeronautica contro la leadership di Hamas a Doha.

Il primo ministro israeliano ha inoltre annunciato di aver ordinato l’attacco contro la leadership del gruppo terroristico palestinese Hamas a Doha, in Qatar, dopo l’attacco terroristico avvenuto ieri a Gerusalemme e l’attacco che ha provocato la morte di quattro soldati nella Striscia di Gaza. E’ quanto si legge in una dichiarazione congiunta del premier e del ministro degli Esteri Israel Katz. “Oggi pomeriggio, in vista di un’opportunità operativa e in consultazione con tutti i capi dell’apparato di difesa, il primo ministro e il ministro della Difesa hanno deciso di attuare la direttiva data ieri sera alle Forze di difesa israeliane (Idf) e allo Shin Bet, e lo hanno fatto in modo preciso e ottimale”, prosegue la nota. “Il primo ministro e il ministro della Difesa ritengono che l’operazione fosse del tutto giustificata alla luce del fatto che era stata la leadership di Hamas a dare inizio e organizzare il massacro del 7 ottobre e da allora non ha cessato di lanciare azioni omicide contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, tra cui l’assunzione della responsabilità dell’omicidio dei nostri cittadini nell’attacco di Gerusalemme”.

USA E QATAR INFORMATI PRIMA DELL’ATTACCO

Israele avrebbe informato sia le autorità statunitensi che quelle del Qatar prima di effettuare un attacco aereo sul quartier generale di Hamas a Doha, nel tentativo di eliminare i vertici dell’organizzazione terroristica. Lo riferisce il quotidiano israeliano Israel Hayom, citando proprie fonti.

ABBAS, L’IRAN E IL QATAR CONDANNANO L’AZIONE DI ISRAELE

L’Iran ha condannato l’attacco israeliano contro i leader di Hamas nella capitale del Qatar, Doha, definendo il bombardamento del team negoziale del movimento sostenuto da Teheran una pericolosa escalation delle tensioni latenti in Medio Oriente. “Questa azione del regime israeliano è una continuazione dei crimini che ha commesso violando tutte le norme internazionali”, ha scritto su Telegram il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei. “Questa azione è estremamente pericolosa e criminale; una palese violazione di tutte le leggi e le norme internazionali, una violazione della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale del Qatar e un attacco ai negoziatori palestinesi”, ha aggiunto. Anche il Ministero degli Esteri del Qatar ha condannato l’attacco compiuto oggi a Doha ai danni della delegazione di Hamas.L’attacco criminale viola tutte le leggi internazionali”, si legge in una nota. “L’attacco criminale viola tutte le leggi internazionali e rappresenta una grave minaccia per la sicurezza e l’incolumità dei qatarioti e dei residenti”. Lo Stato del Qatar condanna fermamente questo attacco e afferma che non tollererà questo comportamento sconsiderato da parte di Israele.

Inoltre, anche il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, ha condannato il “brutale attacco israeliano contro lo Stato fraterno del Qatar”, dove sarebbe stata colpita la leadership del gruppo terroristico palestinese Hamas. L’attacco rappresenta “una flagrante violazione del diritto internazionale e un’escalation che minaccia la sicurezza e la stabilità regionale”, afferma Abbas in una nota diffusa dall’agenzia di stampa Wafa. Abbas ha sottolineato l’importanza di porre immediatamente fine a questa escalation, avvertendo che il suo proseguimento avrà ripercussioni non solo sulla regione, ma anche sul mondo intero. Per Abbas “la soluzione risiede in una pace giusta e globale per la causa palestinese”.

TAJANI “ESCALATION ALLONTANA IL CESSATE IL FUOCO”

“Qualsiasi azione di escalation allontana la possibilità di cessate il fuoco” nella Striscia di Gaza. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani in dichiarazioni ai media a Villa Madama: “L’Italia lavora intensamente perché si possa raggiungere accordo di cessate il fuoco”, ha affermato. Tajani ha aggiunto che l’Italia “sostiene la proposta americana” per un nuovo accordo di cessate il fuoco. Riguardo alla presenza di connazionali a Gaza, Tajani ha detto: “Non ci sono problemi per i circa 300 italiani che vivono in Qatar”.

GUTERRES “VIOLATA LA SOVRANITA’ DEL QATAR”

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato l’attacco di Israele al Qatar, definendolo una flagrante violazione della sovranità e dell’integrità territoriale del Paese. Guterres ha invitato tutte le parti a impegnarsi per raggiungere un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza.

-Foto d’archivio IPA Agency-

(ITALPRESS).

Diverse esplosioni a Doha, Israele: “Attacco mirato ai leader di Hamas”. Media: “Ucciso il capo dell’ufficio politico”

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aeronautica militare israelianaha recentemente condotto un attacco mirato ai vertici dell’organizzazione terroristica Hamas”. Lo hanno annunciato in una nota congiunta le Forze di difesa israeliane (Idf) e l’agenzia di intelligence Shin Bet, senza specificare il luogo dell’attacco. Intanto, i media internazionali hanno riportato le notizie di esplosioni nella capitale del Qatar, Doha. L’emittente pubblica israeliana Kan scrive che Israele ha attaccato Doha con l’obiettivo di colpire la leadership di Hamas. Una fonte della sicurezza israeliana citata da Kan ha confermato che si è trattato di un’operazione israeliana volta a eliminare diverse figure di spicco di Hamas, e un alto funzionario israeliano ha dichiarato che l’attacco “è stato condotto contro le figure più importanti dell’organizzazione”. Un funzionario israeliano ha dichiarato al quotidiano Haaretz che le esplosioni sono state causate da “un atto di ritorsione contro la leadership di Hamas e le figure di spicco dell’organizzazione”.

Alla fine del mese scorso, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, aveva minacciato la leadership di Hamas all’estero, la maggior parte dei cui membri si trova a Doha. Nella nota congiunta, le Idf e Hamas scrivono che “i membri della dirigenza (di Hamas) attaccati hanno guidato le attività dell’organizzazione terroristica per anni e sono direttamente responsabili del massacro del 7 ottobre e della guerra contro lo Stato di Israele”. “Prima dell’attacco, sono state adottate misure per ridurre al minimo i danni agli astanti, tra cui l’impiego di armi di precisione e di ulteriori informazioni di intelligence”, conclude la nota.

L’emittente televisiva saudita Al-Arabiya ha riferito che il leader di Hamas Khalil al-Hayya, capo dell’ufficio politico, è stato eliminato in un attacco a Doha. Secondo i media palestinesi, sul luogo del raid erano presenti anche Khaled Mashal, capo dell’ufficio politico di Hamas dal 1996 al 2017, Mohammed Darwish, capo dell’ala politica del movimento, Ghazi Hamad e Izzat al-Rishq.

ISRAELE ORDINA L’EVACUAZIONE DI GAZA CITY

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno emesso per la prima volta un ordine di evacuazione obbligatorio per tutti i residenti di Gaza City, dopo aver raso al suolo diversi grattacieli perché ritenuti basi di Hamas e all’indomani dell’uccisione di quatto soldati in un attacco di Hamas. Le Idf stimano che, nonostante molti abbiano lasciato la città a seguito di precedenti avvertimenti, rimangono a Gaza City circa 900.000 persone, compresi otto-dieci ostaggi israeliani ancora vivi. L’esercito ha ordinato a tutti gli abitanti di Gaza City di evacuare immediatamente attraverso il corridoio Al-Rashid verso le zone umanitarie a sud.

“L’esercito è determinato a sconfiggere Hamas e opererà con forza a Gaza City, proprio come ha fatto nella Striscia”, si legge nel messaggio recapitato agli abitanti di Gaza City. “Rimanere nell’area è estremamente pericoloso”, recita il volantino. L’avviso forniva anche un numero di telefono per i residenti per segnalare i checkpoint di Hamas o qualsiasi tentativo di bloccare le evacuazioni.

SA’AR “ISRAELE INTERESSATO A PORRE FINE ALLA GUERRA A GAZA”

“Israele è interessato a porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza sulla base della proposta del presidente americano Donald Trump e in conformità con i principi stabiliti dal Consiglio di Sicurezza“. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, durante l’incontro a Zagabria con il primo ministro croato, Andrej Plenkovic. Si tratta del primo commento pubblico di un funzionario del governo israeliano dopo la nuova proposta americana per porre fine alla guerra a Gaza e rilasciare tutti gli ostaggi. Tuttavia, secondo un articolo del quotidiano libanese Al-Akhbar, la nuova proposta di Trump non è stata ancora seriamente discussa dai mediatori, Qatar ed Egitto. Questi ultimi considerano la proposta americana impraticabile nella sua forma attuale, soprattutto perché priva di reali garanzie, secondo il quotidiano libanese.

Pertanto, i mediatori al Cairo e a Doha sono cauti nei confronti di questa proposta e continuano a fare pressione sugli Stati Uniti affinché avviino negoziati più seri e pretendono che facciano pressione su Israele affinché interrompa le attività militari a Gaza City. Un alto funzionario di Hamas all’estero, Mahmoud Mardawi, ha dichiarato in un’intervista rilasciata ieri sera ad Al-Jazeera: “In linea di principio, c’è una proposta che noi e tutte le fazioni palestinesi abbiamo già accettato. È stata presentata alla presenza di Egitto e Qatar”. Mardavi ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di non voler concludere l’accordo e ha affermato che Israele stava ostacolando la prosecuzione dei negoziati: “Dal 18 agosto a oggi, Netanyahu non ha risposto alla proposta. Non si tratta di una nuova iniziativa, ma di una proposta che gli stessi israeliani hanno già accettato e discusso a Doha. Dopodiché, si sono ritirati con una scusa e da allora Netanyahu non è più interessato ai negoziati: è lui l’ostacolo”.

ALTRI 35 MORTI A GAZA

Almeno 35 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi, mentre altri 20 risultano dispersi. Lo riferisce l’emittente del Qatar Al-Jazeera citando fonti sanitarie. Tra le vittime ci sono sette persone che attendevano di ricevere aiuti umanitari.

ATTENTATO A GERUSALEMME, KATZ “IMPORRE SANZIONI CIVILI AI PARENTI E AI RESIDENTI DEI VILLAGGI DEI TERRORISTI”

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dato ordine di imporre sanzioni civili ai parenti e ai residenti dei villaggi dei terroristi che hanno compiuto l’attacco a Gerusalemme ieri, di demolire qualsiasi struttura illegale nei villaggi e di revocare 750 licenze di lavoro e permessi di ingresso in Israele, in conformità con la raccomandazione dell’apparato di sicurezza e del Coordinatore delle attività governative nei Territori (Cogat)”. Lo ha annunciato su X lo stesso Katz.

Ieri mattina due palestinesi della Cisgiordania hanno sparato contro un autobus a Gerusalemme uccidendo sei persone e ferendone una decine. Da parte loro le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno mappato le case dei due terroristi e continuano a perlustrare numerose località e a interrogare i sospettati nella zona, riferisce su X l’esercito.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Israele ordina l’evacuazione di Gaza City

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ROMA (ITALPRESS) – Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno emesso per la prima volta un ordine di evacuazione obbligatorio per tutti i residenti di Gaza City, dopo aver raso al suolo diversi grattacieli perché ritenuti basi di Hamas e all’indomani dell’uccisione di quatto soldati in un attacco di Hamas. Le Idf stimano che, nonostante molti abbiano lasciato la città a seguito di precedenti avvertimenti, rimangono a Gaza City circa 900.000 persone, compresi otto-dieci ostaggi israeliani ancora vivi. L’esercito ha ordinato a tutti gli abitanti di Gaza City di evacuare immediatamente attraverso il corridoio Al-Rashid verso le zone umanitarie a sud.

“L’esercito è determinato a sconfiggere Hamas e opererà con forza a Gaza City, proprio come ha fatto nella Striscia”, si legge nel messaggio recapitato agli abitanti di Gaza City. “Rimanere nell’area è estremamente pericoloso”, recita il volantino. L’avviso forniva anche un numero di telefono per i residenti per segnalare i checkpoint di Hamas o qualsiasi tentativo di bloccare le evacuazioni.

ATTENTATO A GERUSALEMME, KATZ “IMPORRE SANZIONI CIVILI AI PARENTI E AI RESIDENTI DEI VILLAGGI DEI TERRORISTI”

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dato ordine di imporre sanzioni civili ai parenti e ai residenti dei villaggi dei terroristi che hanno compiuto l’attacco a Gerusalemme ieri, di demolire qualsiasi struttura illegale nei villaggi e di revocare 750 licenze di lavoro e permessi di ingresso in Israele, in conformità con la raccomandazione dell’apparato di sicurezza e del Coordinatore delle attività governative nei Territori (Cogat)”. Lo ha annunciato su X lo stesso Katz.

Ieri mattina due palestinesi della Cisgiordania hanno sparato contro un autobus a Gerusalemme uccidendo sei persone e ferendone una decine. Da parte loro le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno mappato le case dei due terroristi e continuano a perlustrare numerose località e a interrogare i sospettati nella zona, riferisce su X l’esercito.

-Foto IPA Agency-
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Lecce, la Dia confisca beni per 3 milioni di euro ad un noto pregiudicato

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LECCE (ITALPRESS) – La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione a un provvedimento di confisca definitiva di prevenzione di beni mobili ed immobili emesso dalla Corte Suprema di Cassazione nei confronti di un 57enne di Martina Franca (TA) già condannato per numerosi reati quali evasione fiscale, estorsione e furto in concorso, ricettazione continuata, produzione, traffico e detenzione di sostante stupefacenti, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope, contraffazione di pubblici sigilli destinati a pubblica certificazione in concorso, nonché sostituzione di denaro e valori provenienti da rapina aggravata.

Nel dicembre 2020, l’uomo era stato anche tratto in arresto nell’ambito di una importante operazione di P.G. coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, in quanto ritenuto a capo di un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina operante su tutto il territorio nazionale.

La misura di prevenzione in questione origina da una proposta avanzata congiuntamente dal Direttore della DIA e dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce e ha riguardato 4 ville, di cui 2 con piscina, ubicate nel Comune di Martina Franca (TA) e nella località balneare di Torre Canne (BR), 1 ristorante sito in Taranto, 1 natante da diporto e numerosi autoveicoli di lusso, alcuni dei quali d’epoca, per uno stimato valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.

-Foto IPA Agency-
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Flotilla “Colpiti da sospetto drone”, autorità tunisine smentiscono

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ROMA (ITALPRESS) – Gli organizzatori della Sumud Flotilla, che trasporta aiuti umanitari destinati a Gaza, hanno denunciato sui social che una delle loro imbarcazioni sarebbe stata colpita da un sospetto drone mentre si trovava al largo delle coste tunisine. Le autorità tunisine hanno smentito le voci di un attacco con droni. La Guardia nazionale ha ribadito che le notizie relative a un presunto attacco sono “del tutto infondate”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

La Flotilla diretta a Gaza: “Colpiti da un drone”. Le autorità tunisine smentiscono

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ROMA (ITALPRESS) – Gli organizzatori della Sumud Flotilla, che trasporta aiuti umanitari destinati a Gaza, hanno denunciato sui social che una delle loro imbarcazioni sarebbe stata colpita da un drone mentre si trovava al largo delle coste tunisine. Le autorità tunisine hanno smentito le voci di un attacco con droni. La Guardia nazionale ha ribadito che le notizie relative a un presunto attacco sono “del tutto infondate”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

La Flotilla diretta a Gaza: “Colpiti da un sospetto drone”. Le autorità tunisine smentiscono

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ROMA (ITALPRESS) – Gli organizzatori della Sumud Flotilla, che trasporta aiuti umanitari destinati a Gaza, hanno denunciato sui social che una delle loro imbarcazioni sarebbe stata colpita da un sospetto drone mentre si trovava al largo delle coste tunisine. Le autorità tunisine hanno smentito le voci di un attacco con droni. La Guardia nazionale ha ribadito che le notizie relative a un presunto attacco sono “del tutto infondate”.

-Foto IPA Agency-
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