mercoledì, Marzo 19, 2025
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Medicina di genere, Professioni Sanitarie a confronto a Milano

MILANO (ITALPRESS) – Si è svolto sabato 8 marzo 2025, presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, il convegno accreditato ECM “Medicina di genere: la prospettiva delle Professioni Sanitarie”. L’evento, organizzato dall’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio con il patrocinio del Comune di Milano e dell‘Università Vita-Salute San Raffaele, ha visto l’intervento di numerosi esperti, accademici e rappresentanti di Fondazioni nazionali e regionali.

“La medicina di genere è un tema sempre più stringente e attuale”, ha dichiarato il Presidente dell’Ordine, Diego Catania. “Grazie alle diverse prospettive e alle voci autorevoli di professori e di referenti nazionali e regionali per la medicina di genere – ha aggiunto -, vogliamo ipotizzare azioni strategiche per rendere il nostro Servizio Sanitario Nazionale sempre più inclusivo, cercando di dare una possibile risposta alla domanda: qual è il ruolo delle Professioni Sanitarie in questa evoluzione?”.

I saluti istituzionali si sono aperti con l’intervento dell’Assessore al Welfare del Comune di Milano, Lamberto Bertolè, che ha parlato dell’importanza di rimettere al centro le risorse umane del sistema salute per creare un contesto di cura inclusivo. Presenti anche Piero Ferrante, Presidente della Federazione Nazionale Ordini Fisioterapisti; Barbara Maria Cantoni, Segretario dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi, Monza e Brianza; Rudy Alexander Rossetto, Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia; Nadia Rovelli, Presidente dell’Ordine Interprovinciale della Professione di Ostetrica/o di Bergamo, Cremona, Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza Brianza e Sondrio, e Paolo Giovanni Viola, Presidente dell’Ordine dei Chimici e Fisici della Lombardia, a testimonianza di una sinergia fra i referenti delle Professioni a livello regionale e nazionale sul tema dell’equo accesso alle cure.

Il convegno ha preso il via con l’intervento della Dottoressa Francesca Maranghi, Prima Ricercatrice del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha introdotto il tema della medicina di genere, la sua applicazione nel Servizio Sanitario Nazionale e il ruolo dell’ISS nell’eseguire studi sperimentali incentrati sulle differenze di genere allo scopo di identificare gruppi di popolazione vulnerabili. In seguito, la Dottoressa Franca Di Nuovo, Referente della Medicina di Genere di Regione Lombardia e Componente dell’Osservatorio Nazionale della Medicina di Genere, ha presentato una panoramica delle azioni di Regione Lombardia per un equo accesso alle cure, e la Dottoressa Cinthia Farina, Referente della Medicina di Genere dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e del Gruppo di Approfondimento Tecnico sulla Medicina di Genere di Regione Lombardia, ha approfondito le strategie attuate da una grande azienda sanitaria per implementare un approccio attento e inclusivo.

Hanno moderato gli interventi il Dottore Moreno Zanardo, Responsabile Scientifico, e il Professore Giuseppe Banfi, Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio.

Nella seconda parte della mattinata, coordinata dalla Dott.ssa Ambra Cerri, Direttrice Operativa della Ricerca presso IRCCS Policlinico San Donato, e dal Dottore Fabio Corbino, Referente del Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine, i relatori hanno messo a fuoco l’importanza delle variabili di genere in un’ottica di prevenzione e di raccolta dati su larga scala.

La Professoressa Serenella Castelvecchio, Responsabile Laboratorio Ecocardiografia e Follow-up Area Cardiochirurgica-Cuore-Adulto presso IRCCS Policlinico San Donato, ha parlato della valutazione del rischio cardiovascolare nelle donne, mentre la Professoressa Rossella Tomaiuolo, Professoressa Associata in Biochimica Clinica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, si è concentrata sulle modalità di raccolta e di interpretazione dei dati in una prospettiva attenta alle differenze genere. L’intervento della Professoressa Cinzia Bressi, Professoressa Associata in Psichiatria presso Università degli Studi di Milano, si è invece focalizzato sul Questionario sul Ruolo di Genere (GeRoQ), elaborato dall’Università in collaborazione con il Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano.

Il Questionario ‘GeRoQ’, frutto di una preziosa sinergia con l’Ordine, ha l’obiettivo di identificare gli elementi che contribuiscono alle differenze nell’accesso alle cure” dichiara la Prof.ssa Bressi. “Abbiamo cercato di dare rilievo anche ad aspetti più ‘sommersì del fenomeno, come l’impatto del ruolo di genere interiorizzato nel richiedere o ricercare determinate cure, o la disparità nella distribuzione delle responsabilità domestiche fra uomo e donna, che può comportare una minore disponibilità di tempo per eseguire controlli medici. Dobbiamo essere consapevoli di tutte le variabili in atto per implementare azioni correttive efficaci”.

In ultimo è intervenuta la Ricercatrice Dottoressa Elisa Sala, che ha parlato di medicina di genere dal punto di vista del Centro Studi Fondazione “The Bridge”, osservatorio privilegiato che mette in rete istituzioni, accademia, associazioni di pazienti e caregiver e società scientifiche per riflettere sullo stato dell’arte del sistema salute.

“Il futuro della sanità si costruisce formando Professionisti consapevoli” commenta il Responsabile Scientifico e Vicepresidente dell’Ordine, Moreno Zanardo. “La necessità di adottare un approccio diverso alle cure, più inclusivo ed equo, richiede l’acquisizione di nuove conoscenze realizzate in corsi interdisciplinari, grazie all’aggiornamento continuo e al confronto con gli esperti del settore. In questo modo è possibile trasferire le scoperte della ricerca e della letteratura scientifica nell’operato quotidiano dei Professionisti Sanitari”.

Aggiunge il Referente del Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine, Fabio Corbino: “Decostruire i bias sociali e culturali e promuovere una prospettiva genere-consapevole può fare la differenza in diversi ambiti: nel rapporto con la persona assistita, nell’identificazione dei sintomi e nella corretta individuazione del percorso di cura più appropriato per ciascuna e ciascuno”.

“Da anni l’Ordine pone una particolare attenzione all’offerta formativa rivolta agli iscritti”, conclude il Presidente Catania. “Il nostro obiettivo è individuare le direttrici del progresso del sistema sanitario e gli aspetti trasversali che riguardano la crescita delle Professioni. Tutti coloro che hanno partecipato al convegno ne usciranno con una diversa consapevolezza in merito all’inclusività delle cure e alle differenze di genere, che applicheranno e renderanno operativa nell’esercizio delle proprie competenze. E’ così che le Professioni Sanitarie si rendono protagoniste del cambiamento, innescando una spinta evolutiva necessaria dall’interno del sistema salute”.

– Foto ufficio stampa Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio –

(ITALPRESS).

Medicina di genere, Professioni Sanitarie a confronto a Milano

MILANO (ITALPRESS) – Si è svolto sabato 8 marzo 2025, presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, il convegno accreditato ECM “Medicina di genere: la prospettiva delle Professioni Sanitarie”. L’evento, organizzato dall’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio con il patrocinio del Comune di Milano e dell’Università Vita-Salute San Raffaele, ha visto l’intervento di numerosi esperti, accademici e rappresentanti di Fondazioni nazionali e regionali. “La medicina di genere è un tema sempre più stringente e attuale”, ha dichiarato il Presidente dell’Ordine, Diego Catania.
“Grazie alle diverse prospettive e alle voci autorevoli di professori e di referenti nazionali e regionali per la medicina di genere – ha aggiunto -, vogliamo ipotizzare azioni strategiche per rendere il nostro Servizio Sanitario Nazionale sempre più inclusivo, cercando di dare una possibile risposta alla domanda: qual è il ruolo delle Professioni Sanitarie in questa evoluzione?”.
I saluti istituzionali si sono aperti con l’intervento dell’Assessore al Welfare del Comune di Milano, Lamberto Bertolè, che ha parlato dell’importanza di rimettere al centro le risorse umane del sistema salute per creare un contesto di cura inclusivo. Presenti anche Piero Ferrante, Presidente della Federazione Nazionale Ordini Fisioterapisti; Barbara Maria Cantoni, Segretario dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi, Monza e Brianza; Rudy Alexander Rossetto, Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia; Nadia Rovelli, Presidente dell’Ordine Interprovinciale della Professione di Ostetrica/o di Bergamo, Cremona, Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza Brianza e Sondrio, e Paolo Giovanni Viola, Presidente dell’Ordine dei Chimici e Fisici della Lombardia, a testimonianza di una sinergia fra i referenti delle Professioni a livello regionale e nazionale sul tema dell’equo accesso alle cure.
Il convegno ha preso il via con l’intervento della Dottoressa Francesca Maranghi, Prima Ricercatrice del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha introdotto il tema della medicina di genere, la sua applicazione nel Servizio Sanitario Nazionale e il ruolo dell’ISS nell’eseguire studi sperimentali incentrati sulle differenze di genere allo scopo di identificare gruppi di popolazione vulnerabili. In seguito, la Dottoressa Franca Di Nuovo, Referente della Medicina di Genere di Regione Lombardia e Componente dell’Osservatorio Nazionale della Medicina di Genere, ha presentato una panoramica delle azioni di Regione Lombardia per un equo accesso alle cure, e la Dottoressa Cinthia Farina, Referente della Medicina di Genere dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e del Gruppo di Approfondimento Tecnico sulla Medicina di Genere di Regione Lombardia, ha approfondito le strategie attuate da una grande azienda sanitaria per implementare un approccio attento e inclusivo.
Hanno moderato gli interventi il Dottore Moreno Zanardo, Responsabile Scientifico, e il Professore Giuseppe Banfi, Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio.
Nella seconda parte della mattinata, coordinata dalla Dott.ssa Ambra Cerri, Direttrice Operativa della Ricerca presso IRCCS Policlinico San Donato, e dal Dottore Fabio Corbino, Referente del Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine, i relatori hanno messo a fuoco l’importanza delle variabili di genere in un’ottica di prevenzione e di raccolta dati su larga scala. La Professoressa Serenella Castelvecchio, Responsabile Laboratorio Ecocardiografia e Follow-up Area Cardiochirurgica-Cuore-Adulto presso IRCCS Policlinico San Donato, ha parlato della valutazione del rischio cardiovascolare nelle donne, mentre la Professoressa Rossella Tomaiuolo, Professoressa Associata in Biochimica Clinica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, si è concentrata sulle modalità di raccolta e di interpretazione dei dati in una prospettiva attenta alle differenze genere. L’intervento della Professoressa Cinzia Bressi, Professoressa Associata in Psichiatria presso Università degli Studi di Milano, si è invece focalizzato sul Questionario sul Ruolo di Genere (GeRoQ), elaborato dall’Università in collaborazione con il Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano.
“Il Questionario ‘GeRoQ’, frutto di una preziosa sinergia con l’Ordine, ha l’obiettivo di identificare gli elementi che contribuiscono alle differenze nell’accesso alle cure” dichiara la Prof.ssa Bressi. “Abbiamo cercato di dare rilievo anche ad aspetti più ‘sommersì del fenomeno, come l’impatto del ruolo di genere interiorizzato nel richiedere o ricercare determinate cure, o la disparità nella distribuzione delle responsabilità domestiche fra uomo e donna, che può comportare una minore disponibilità di tempo per eseguire controlli medici. Dobbiamo essere consapevoli di tutte le variabili in atto per implementare azioni correttive efficaci”.
In ultimo è intervenuta la Ricercatrice Dottoressa Elisa Sala, che ha parlato di medicina di genere dal punto di vista del Centro Studi Fondazione “The Bridge”, osservatorio privilegiato che mette in rete istituzioni, accademia, associazioni di pazienti e caregiver e società scientifiche per riflettere sullo stato dell’arte del sistema salute.
“Il futuro della sanità si costruisce formando Professionisti consapevoli” commenta il Responsabile Scientifico e Vicepresidente dell’Ordine, Moreno Zanardo. “La necessità di adottare un approccio diverso alle cure, più inclusivo ed equo, richiede l’acquisizione di nuove conoscenze realizzate in corsi interdisciplinari, grazie all’aggiornamento continuo e al confronto con gli esperti del settore. In questo modo è possibile trasferire le scoperte della ricerca e della letteratura scientifica nell’operato quotidiano dei Professionisti Sanitari”.
Aggiunge il Referente del Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine, Fabio Corbino: “Decostruire i bias sociali e culturali e promuovere una prospettiva genere-consapevole può fare la differenza in diversi ambiti: nel rapporto con la persona assistita, nell’identificazione dei sintomi e nella corretta individuazione del percorso di cura più appropriato per ciascuna e ciascuno”.
“Da anni l’Ordine pone una particolare attenzione all’offerta formativa rivolta agli iscritti”, conclude il Presidente Catania. “Il nostro obiettivo è individuare le direttrici del progresso del sistema sanitario e gli aspetti trasversali che riguardano la crescita delle Professioni. Tutti coloro che hanno partecipato al convegno ne usciranno con una diversa consapevolezza in merito all’inclusività delle cure e alle differenze di genere, che applicheranno e renderanno operativa nell’esercizio delle proprie competenze. E’ così che le Professioni Sanitarie si rendono protagoniste del cambiamento, innescando una spinta evolutiva necessaria dall’interno del sistema salute”.

– Foto ufficio stampa Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio –

(ITALPRESS).

Pogacar senza rivali, vince in solitaria la Strade Bianche 2025 e cala il tris

SIENA (ITALPRESS) – Nemmeno la caduta a 50 chilometri dal traguardo, nemmeno la spalla insanguinata. I conti su quali siano i danni si faranno domani, oggi è il momento di festeggiare ancora: Tadej Pogacar riprende da dove aveva lasciato lo scorso anno, ovvero dominando in lungo e in largo. Lo sloveno ha vinto la Strade Bianche 2025, ancora una volta in solitaria: stavolta lo scatto decisivo è arrivato ai -18, ma cambiando l’ordine il risultato resta sempre lo stesso. La svolta della gara – un percorso lungo le strade senesi di 213 chilometri – è arrivata a 78 chilometri dall’arrivo, quando Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) ha attaccato: pronta la risposta dello sloveno il quale ha rilanciato subito l’azione e nel giro di pochi chilometri i due hanno ripreso i fuggitivi. Si è formato dunque un terzetto di testa insieme a Connor Swift (Ineos Grenadiers), ma a 50 chilometri dall’arrivo il campione del mondo in carica è scivolato in discesa andando a finire nel fossato. Pogacar si è rialzato subito, immediato il cambio di bicicletta per raggiungere lo stesso Pidcock, staccato poi nel settore 15, sul Colle Pinzuto: da lì la fuga solitaria fin sul traguardo, per la terza volta nella sua carriera (eguagliato Fabian Cancellara).

Le parole di Pogacar

“È un grandissimo successo ed è bello sapere che mi verrà intitolato un settore di sterrato – ha dichiarato al termine della gara -. Sono felice anche se sarebbe stato meglio evitare di cadere. Conosco bene quel tratto di strada ma ho calcolato male la velocità. Mi sono ripreso e non ho sentito troppo il dolore, almeno fino al finale. Quando ho cambiato bici ero un po’ preoccupato però alla fine è andato tutto bene. La corsa è stata molto veloce, c’era una fuga insidiosa e ci ha costretti ad andare forte fin dall’inizio”. Inizia dunque sotto il segno di Pogacar la stagione delle classiche: sabato 22 marzo spazio alla 116a edizione della Milano-Sanremo.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Veneto, Mantovan “Il Bando PARI ha permesso di sperimentare soluzioni innovative”

VENEZIA (ITALPRESS) – Si è concluso con successo e grande partecipazione l’evento finale del Bando PARI (Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l’equilibrio di genere), promosso dalla Regione del Veneto nell’ambito del PR Veneto FSE+ 2021-2027, per affrontare le sfide della parità ed equilibrio di genere nel mondo del lavoro. L’iniziativa, svoltasi in occasione della Giornata Internazionale della Donna, ha rappresentato un momento cruciale di confronto, moderato dalla giornalista Anna De Roberto, tra istituzioni, università, enti di formazione, servizi per il lavoro e imprese, mettendo in evidenza dati, strategie e azioni concrete per ridurre le disuguaglianze di genere.

“L’ampia partecipazione e il livello del dibattito confermano che il tema della parità di genere è centrale per il futuro del nostro mercato del lavoro e della nostra società in generale”, ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro e alle Pari Opportunità del Veneto, Valeria Mantovan. “Il Bando PARI ha permesso di sperimentare soluzioni innovative e creare reti di collaborazione per promuovere l’occupazione femminile e un cambiamento culturale nel mondo del lavoro. Ora è fondamentale consolidare e ampliare queste iniziative, affinché la parità diventi una realtà concreta e non solo un obiettivo da perseguire”.

Le ricerche presentate durante l’evento hanno messo in luce le principali criticità e opportunità in vari ambiti: dal gender pay gap alle sfide della leadership femminile, dalle difficoltà di accesso al credito per le imprenditrici alla necessità di modelli organizzativi più inclusivi, alle difficoltà vissute delle donne che lavorano nell’area portuale di Venezia. Particolare attenzione è stata posta sul peso degli stereotipi di genere, che influenzano le scelte formative e professionali delle giovani donne, e sull’importanza di politiche urbane e servizi di prossimità per conciliare vita lavorativa e familiare. Uno dei risultati più tangibili è la firma di dieci protocolli territoriali che hanno consolidato le reti che si sono sviluppate durante l’attuazione dei progetti nella prospettiva di comuni azioni future.

I progetti finanziati dal Bando PARI hanno sperimentato azioni pilota concrete, costruendo reti di collaborazione tra imprese, enti pubblici e università, e promuovendo iniziative di sensibilizzazione per favorire l’occupazione femminile, in particolare nei settori STEM.

– foto ufficio stampa Regione Veneto –

(ITALPRESS).

Incendio a Palermo, crolla buona parte del tetto dell’appartamento

PALERMO (ITALPRESS) – Sono complesse le operazioni di spegnimento dell’incendio che a Palermo, all’angolo tra via Quintino Sella e via Libertà, è avvenuto nell’abitazione del professore emerito ed ex sottosegretario alla Salute, Adelfio Elio Cardinale, e di sua moglie, l’ex magistrato Annamaria Palma Guarnier. Una decina di pattuglie dei vigili del fuoco impegnate, più un elicottero. Sul posto è arrivato lo stesso Cardinale, visibilmente scosso e supportato da una serie di amici e conoscenti. L’incendio ha completamente distrutto l’appartamento, situato all’ultimo piano dello stabile e contenente al proprio interno un’ampia biblioteca. Crollata buona parte del tetto. L’intera palazzina è stata messa in sicurezza dai vigili del fuoco pochi minuti dopo il propagarsi delle fiamme.

xd8/vbo/mca2

Motta vuole la miglior Juve “Atalanta forte, dovremo dare il massimo”

TORINO (ITALPRESS) – “Abbiamo fatto un’ottima settimana, ho visto i ragazzi molto bene in allenamento. Quelli che ci saranno sono pronti a fare una grande partita contro un’avversaria forte che sta bene, con tanti giocatori forti”. Così Thiago Motta, tecnico della Juventus, in conferenza stampa in vista della sfida contro l’Atalanta di Gasperini, in programma domani all’Allianz Stadium alle 20.45.

In caso di successo i bianconeri aggancerebbero al terzo posto proprio i bergamaschi: “Se è una partita decisiva? Siamo concentrati, sappiamo il livello del nostro avversario – ha aggiunto Motta -. Dovremo essere al nostro massimo per competere con loro. Dobbiamo avere il focus solo sulla gara, mettendo in campo tutto ciò che abbiamo dentro per ottenere la vittoria. Non pensiamo ad altro se non all’Atalanta, non dobbiamo perdere energie su altre cose”.

Poi sugli infortunati: “Domani non ci saranno Rouhi, Bremer, Milik, Cabal, Douglas Luiz, Conceicao e Savona”. Motta sa bene le grandi insidie che nasconde questa sfida, ma ha grande fiducia nel suo gruppo: “Loro sono una squadra molto particolare. Pressano in avanti sull’uomo e vanno forte, ma hanno anche la capacità di cambiare nelle marcature, una lettura non facile durante la partita. Giocano molto bene a calcio e lo abbiamo visto negli ultimi minuti della gara d’andata. Hanno aggressività e non ti permettono di giocare, vedremo se domani faranno una gara aggressiva o presseranno anche il portiere. Ci sono tante variabili che fanno sì che siano una squadra forte. Noi dobbiamo continuare a creare occasioni da gol, sia sulle corsie che centralmente. Finchè creiamo la probabilità di vincere la partita aumenta, come dobbiamo aumentare la precisione in zona gol, ma dobbiamo insistere su questa linea. E’ dal primo giorno che i giocatori si impegnano al massimo, giocare in una squadra come la nostra è una grande responsabilità, ma se diventa un peso diamo un vantaggio all’avversario. Dobbiamo avere equilibrio, ho grande fiducia nei miei ragazzi”.

Motta si è anche soffermato sui singoli: Koopmeiners l’ho sempre visto bene e ci ha aiutato in tante occasioni. Le critiche fanno parte del nostro lavoro e dobbiamo sempre continuare a migliorare, che è quello che fa lui. Col Verona è entrato molto bene ed ha fatto gol e sono contento per lui. Yildiz ha margini di miglioramento importanti, non si è mai fermato. E’ un ragazzo umile che deve continuare a lavorare come sta lavorando”.

Infine, su Gasperini, che l’ex mister di Spezia e Bologna ha avuto come allenatore da calciatore: “E’ un allenatore fortissimo, ho grande rispetto e ammirazione per lui. Non deve dimostrare più nulla, è molto competitivo, un allenatore completo che in tanti anni di carriera ha sempre fatto un grande lavoro. Con l’Atalanta sta facendo qualcosa di speciale. E’ un grande allenatore a livello nazionale e internazionale. Lo ringrazio per quello che ha fatto in un momento difficile della mia carriera dopo un infortunio, con lui ho ritrovato la voglia di giocare”.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Terzo Settore, dalla Commissione Ue via libera alla riforma fiscale

ROMA (ITALPRESS) – “La Commissione Europea ha dato il via libera alle norme fiscali in favore del Terzo Settore. È un traguardo atteso da anni, frutto di un lungo e intenso lavoro di questo Governo e di un costante confronto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Bruxelles. Questo risultato rappresenta una svolta decisiva, ci permette finalmente di dare certezze e stabilità agli ETS e piena attuazione al Codice del Terzo Settore e per questo motivo ci tengo a ringraziare il Viceministro Bellucci”. Lo rende noto Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

“Dal 1° gennaio 2026 – spiega Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega al Terzo Settore entrerà finalmente in vigore un regime fiscale ad hoc che prevede, tra le altre cose, la defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio. Inoltre, saranno introdotti specifici incentivi per gli investitori, ampliando le opportunità di finanziamento per gli enti del Terzo Settore. Tra le novità più significative, ricordo l’introduzione di nuovi strumenti di finanza sociale, come i titoli di solidarietà, che garantiranno agli investitori il medesimo trattamento fiscale riservato ai titoli di Stato, con l’applicazione dell’aliquota del 12,5%”.

“La Commissione Europea, quindi, stante le caratteristiche e unicità del Terzo Settore italiano e quanto rappresentato ampiamente dal nostro Governo, constata che le agevolazioni fiscali degli ETS non si configurano come aiuti di Stato, poiché perseguono attività di interesse generale con finalità di pubblica utilità. Questo non solo rafforza il ruolo del Terzo Settore, ma è anche un chiaro riconoscimento dell’inestimabile valore del lavoro di questi enti, milioni di donne e uomini che animano il mondo della solidarietà sociale in Italia”, conclude Bellucci.

-Foto Ipa/Agency-
(ITALPRESS).

Musumeci “Industria nautica cresce anche in Sicilia”

ROMA (ITALPRESS) – “L’industria nautica cresce anche in Sicilia e si afferma nel mercato per eleganza ed efficienza, merito di una diffusa presenza di piccole e medie imprese locali. Nella nautica da diporto l’Italia detiene una indiscussa leadership internazionale ed è la filiera più attiva della nostra economia del mare. Dal lato dell’offerta turistica, dobbiamo lavorare con le Regioni per creare un maggior numero di posti barca. Ne servirebbe decine di migliaia rispetto agli attuali 160 mila circa”. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, durante la visita alla fiera Nauta in corso a Catania.

-Foto ufficio stampa Ministero per la Protezione civile e le Politiche del Mare-
(ITALPRESS).

Conte “Ci aspettano 11 battaglie, bisogna tornare a vincere”

CASTEL VOLTURNO (ITALPRESS) – “Cosa è cambiato in questa settimana dopo aver detto che se vogliamo possiamo? Niente. Non so cosa sarebbe dovuto cambiare. Abbiamo continuato ad allenarci alla stessa maniera. Non cambia niente in base alle parole, bisogna fare i fatti. Le parole le porta via il vento. Stiamo cercando di dare sempre il massimo. Il pari di sabato scorso con l‘Inter, arrivato al termine di una bella prestazione, ha sì lasciato il Napoli al secondo posto ma sempre in piena corsa per lo scudetto, con la convinzione di potersela giocare fino alla fine.

Antonio Conte, però, sa che fiducia e complimenti vanno tradotti in punti se si vuole continuare a sognare. “L’ambizione deve essere sempre figlia del lavoro – sottolinea alla vigilia della gara con la FiorentinaSicuramente aver fatto una ottima partita contro l’Inter, che è la squadra da battere, ci ha fatto piacere, ci deve dare forza. Ma se guardiamo alla gara persa col Como ci indeboliamo. Bisogna essere regolari, così si vincono i trofei, e io cerco sempre di dare questo equilibrio ai ragazzi“.

Conte ribadisce che “l’obiettivo del Napoli è di rendere orgogliosi i nostri tifosi. A noi fa piacere fare grandi prestazioni come contro l’Inter. Ma poi abbiamo pareggiato. Anche il pari è mezza delusione, stiamo parlando sempre di un pareggio, per me è una mezza sconfitta. Dobbiamo cercare di ottenere i tre punti: Spesso ci siamo riusciti, altre volte no come nell’ultimo mese dove abbiamo raccolto quattro pari e una sconfitta”.

Se la difesa regge, è davanti che il Napoli deve crescere. “Segnare di più? Quando parlo di costruire strutture vincenti, che non si possono inventare, bisogna fare degli step – avverte Conte – Se si parla di squadra che non ha fatto gol poi vai a vedere che nelle statistiche dei calciatori non ci sono tanti gol. Dobbiamo lavorarci sopra. Se un giocatore ogni anno ne fa uno, non si può pensare che arrivi a dieci. L’Inter ha realizzato 19 gol su calci da fermo. Significa che sono bravi e strutturati per colpire di testa e segnare”.

Per quanto riguarda le indicazioni di formazione, “McTominay ha avuto uno sovraccarico, si è allenato di meno rispetto agli altri. Gilmour ha fatto una grandissima partita con l’Inter. Gioca chi merita. Non c’è posto fisso. Devono essere 11 battaglie, non ci sono crediti. Chi sta fuori mi deve far cambiare idea. Sono arrabbiato? Ci sta la tensione, siamo a 24 ore prima della partita. Mi porto uno stato d’animo che ho sempre avuto. Quando parlo di venerdì ho un pò più di tempo”, aggiunge con un sorriso.

Una battuta infine sul rapporto con la piazza, con la quale il feeling è forte. “Nelle mie esperienze ho sempre cercato di vivere la città, gli umori, perchè lo ritengo fondamentale. Dobbiamo staccare e calarci nella realtà dove lavoriamo. Aiuta a socializzare, si capiscono le dinamiche dell’ambiente. Ho la possibilità di stare in una città che offre veramente tanto e cerco con la famiglia di sfruttare questa situazione. L’unica cosa che sento dai tifosi è grazie per ciò che stiamo facendo – aggiunge Conte – E’ la cosa più importante perchè il lavoro è apprezzato dai tifosi e dalla città. Incontro anche persone di una certa età che ringraziano per quello che si sta facendo con questi ragazzi. L’importante è trasferire il fatto che ad ogni partita usciamo con la maglia sudata”.
– foto Ipa Agency –
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Calderone “L’occupazione femminile cresce nelle attività qualificate”

Calderone

ROMA (ITALPRESS) – “L’occupazione va sensibilmente meglio, i nostri dati sono positivi. Questo vuol dire che c’è una buona dinamicità”. Lo ha detto Marina Calderone, ministro del Lavoro, a margine dell’evento “Donne, lavoro, futuro. La partecipazione che fa crescere il paese”, organizzato dalla Cisl. “Per quanto riguarda l’occupazione femminile, gli indicatori sono interessanti, importanti nel momento in cui ci dicono che l’occupazione femminile cresce di più al Sud” ha aggiunto “e cresce nelle attività qualificate e che quindi c’è un recupero anche di quelle che sono le posizioni importanti in senso di responsabilità anche apicali delle donne”, ha aggiunto. La ministra ha sottolineato: “Dobbiamo lavorare ancora tanto per portare al lavoro quante più donne possibili, dare loro la possibilità di poter conciliare i tanti ruoli che svolgono nella società. Dobbiamo lavorare per mettere in campo le risorse per una grande campagna di formazione, che vuol dire anche consentire alle donne di poter passare indenni attraverso le grandi trasformazioni della nostra società e del nostro mercato del lavoro”, ha aggiunto.

xc3/sat/mca2