mercoledì, Marzo 19, 2025
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Ucraina, Crosetto “Soldati italiani solo per missione internazionale Onu”

MILANO (ITALPRESS) – Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è convinto che una soluzione per la pace in Ucraina sarebbe quella di schierare una forza di pace Onu ai confini. Lo ha detto in un’intervista al Corriere della Sera, rispondendo alla domanda se prima o poi ci saranno dei soldati italiani a presidiare il confine ucraino. “Questo dibattito è surreale e prematuro allo stesso tempo. Perchè la tregua sarà figlia di condizioni che dovranno essere accettate da tutti e quindi anche dai russi. Questa è la preoccupazione dell’Unione europea, che non è prevista a quel tavolo. Per rispondere alla domanda, su quel confine per me può esserci solo l’Onu o una missione internazionale di peace-keeping che unisca quasi tutto il mondo, come in Libano. E l’Italia ha sempre partecipato alle missioni Onu” ha detto.(ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

Il Monza sogna e poi crolla a San Siro, l’Inter vince 3-2

MILANO (ITALPRESS) – L’Inter imita il Milan, vivendo un sabato complicato. Sotto 2-0 col Monza, la capolista della Serie A la ribalta con grinta e intensità, vincendo 3-2 e mettendo pressione al Napoli. Cambiano volto i nerazzurri, col rilancio di due big (Calhanoglu e Mkhitaryan) e una coppia d’attacco tutta nuova: ecco Arnautovic con Lautaro. Molto compassata l’Inter in avvio, con un ritmo bassissimo per la formazione di Simone Inzaghi. Non mancano le occasioni, con Bastoni e Arnautovic vicini al gol: salva Turati. Al 24′ ecco il primo episodio del match, che vede l’Inter molto sfortunata: Lautaro segnerebbe il vantaggio, ma tutto viene vanificato per un precedente e fortuito tocco di mano. Il regolamento è chiaro: niente gol, si resta sullo 0-0. La rete sfumata fa andare in tilt la difesa dell’Inter, che viene perforata da Dany Mota: uno-due e assist di tacco per Birindelli, che fulmina Josep Martinez. Al 32′ è 1-0 e l’Inter, pur reagendo con Dumfries, subisce anche il clamoroso bis: l’ex Keita Baldè calcia a giro e fa sognare il Monza. Serve una reazione immediata e l’Inter, nel peggior momento della sua stagione, la trova: azione convulsa, sponda di Dumfries e tocco sottomisura di Arnautovic per il 2-1 (46’pt).
La ripresa inizia con un duplice cambio di Simone Inzaghi, che vuole dare una scossa emotiva e cambia tutto: fuori de Vrij e Pavard, dentro Bisseck e Carlos Augusto. Bastoni torna così braccetto difensivo, dopo aver sofferto da quinto e aver spalancato la strada alla rete di Birindelli, e i nerazzurri alzano il pressing. Turati ferma Lautaro e Barella, con le occasioni che non mancano per l’Inter. I nerazzurri pareggiano al 64′, in modo rocambolesco: assist di Bisseck e 2-2 di Hakan Calhanoglu dalla distanza.
Inzaghi vorrebbe alzare il baricentro con Thuram e Zielinski, ma è sfortunatissimo: dopo due minuti e un’azione giocata, brutto problema muscolare e ko per il polacco. L’Inter sfiora due volte il gol con Thuram, poi vede finalmente la luce: Turati sembra salvare su Lautaro, ma in realtà il pallone ha già oltrepassato la linea. Inoltre, Kyriakopoulos ha anticipato il Toro: è un’autorete a condannare il Monza, che dopo questo gol esce dal match. I brianzoli rischiano di subire anche il poker, con Thuram protagonista: il francese colpisce un palo. Sfiorano la rete anche Calhanoglu e Lautaro, ma il Monza riesce a salvarsi e non subire ancora.
Rimane dunque un lumicino di speranza per i brianzoli nel maxi-recupero, ma non cambia il risultato.
Con una profonda sofferenza e la testa già al Feyenoord, l’Inter rimonta il Monza: è 3-2 a San Siro. I nerazzurri salgono così a 61 punti, +4 momentaneo sul Napoli: domani alle 15 la risposta di Conte, che sfiderà la Fiorentina. Sempre ultimissimo il Monza, ormai quasi condannato: -10 dal Parma quartultimo, quando mancano dieci turni alla fine della Serie A. Nesta e i suoi escono dal Meazza con l’onore delle armi dopo un sontuoso primo tempo, ma vengono sconfitti.
– Foto Ipa Agency –
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Ori europei per Iapichino e Diaz, Sioli bronzo nel salto in alto

APELDOORN (OLANDA) (ITALPRESS) – Arrivano quattro medaglie per l’Italia nella penultima giornata degli Europei indoor di atletica ad Apeldoorn. Larissa Iapichino è d’oro nel salto in lungo. Gara in crescendo della classe 2002 argento europeo outdoor in carica (Roma 2024), che apre a 6.71 per poi trovare la misura della vittoria al terzo tentativo. Season best di 6.94 per l’azzurra, che riscatta alla grande la delusione quarto posto ai Giochi Olimpici di Parigi. Battute la svizzera Annik Kalin (primato nazionale di 6.90) e la tedesca campionessa olimpica a Tokyo 2020, e argento a Parigi 2024, Malaika Mihambo (6.88). La serba Gardasevic è quarta nonostante il season best di 6.75. “La gara è stata molto difficile. Sono stata brava a crederci fino alla fine e sono fiera di me per il mio primo titolo senior. E’ uno step importante e voglio portalo con me in futuro”, le parole di Iapichino. La seconda medaglia d’oro di giornata porta la firma di Andy Diaz Hernandez. L’italo-cubano si prende il gradino più alto del podio nel salto triplo toccando i 17.71 al penultimo tentativo. Battuto il tedesco Max Hess, che è d’argento con un 17.43 trovato al primo tentativo.
Gara difficile per Diaz, che apre in 16.37 per poi salire in terza piazza a metà gara in 17.05. Dopo il quarto tentativo saltato, l’italo-cubano mette giù la misura dell’oro e piega la resistenza dell’ottimo Hess, battuto nonostante il season best. Miglior prestazione mondiale del 2025 per Andy Diaz, che conquista il primo oro della carriera. Terzo titolo azzurro nella storia della manifestazione, dopo Fabrizio Donato, attuale coach di Diaz, a Torino 2009 e Daniele Greco a Goteborg 2013. Doppia medaglia nel triplo per l’Italia, che piazza anche Andrea Dallavalle sul podio con 17.19. Il francese Thomas Gogois è quarto con 16.51 davanti al portoghese Tiago Pereira (16.45). Matteo Sioli di bronzo nel salto in alto. Dopo il titolo italiano agli Assoluti di Ancona, il classe 2005 milanese trova il primato personale (2.29) e conquista la prima medaglia senior della carriera. Oro all’ucraino Oleh Doroshchuk (2.34 e miglior prestazione mondiale del 2025), argento al ceco Jan Stefela (2.29). Quarto posto per l’altro italiano Manuel Lando (2.26). Sfuma sul più bello la medaglia nel salto con l’asta per una grande Roberta Bruni.
La 31enne romana chiude al quinto posto, nonostante il season best, e primato personale eguagliato, di 4.70. I tre errori a 4.75 estromettono Bruni dalla contesa per le medaglie. Oro alla svizzera Angelica Moser (4.80), argento alla slovena Tina Sutej (4.75) e bronzo alla francese Marie-Julie Bonnin (4.70). Elisa Molinarolo non va oltre la settima piazza. Alice Mangione sesta nei 400 metri. 51.84 il tempo dell’azzurra, che va vicina al primato nazionale. Medaglia d’oro all’olandese Klaver (50.38), che batte in volata la norvegese Jaeger (50.45). Completa il podio la spagnola Sevilla terza con il primato nazionale (50.99).
Nelle altre gare, Eloisa Coiro accede alla finale degli 800 metri con il terzo tempo. 2’02″02 il crono dell’atleta Luiss, che chiude terza nella rispettiva batteria dietro alla svizzera Audrey Werro (2’01″76) e alla francese Clara Liberman (2’01″79). Negli 800 maschili, Catalin Tecuceanu in finale con il sesto tempo. 1’46″12 la prestazione dell’azzurro che, nonostante una volata mal gestita, riesce a staccare il pass per l’ultimo atto terminando terzo nella rispettiva batteria dietro l’olandese Ryan Clarke (1’45″65) e lo spagnolo Elvin Josuè Canales (1’45″69). Nei 60 uomini, fuori in semifinale l’oro in carica (Istanbul 2023) Samuele Ceccarelli (6.68) e Stephen Awuah Baffour (6.67).
– Foto Ipa Agency –
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Scherma, l’Italia della sciabola maschile quinta al Trofeo Luxardo di Padova

PADOVA (ITALPRESS) – L‘Italia della sciabola maschile ha chiuso al quinto posto la prova a squadre che ha fatto scorrere i titoli di coda sul 66° Trofeo Luxardo di Padova, la grande classica del circuito di Coppa del Mondo di specialità. Il quartetto composto da Luca Curatoli, dall’argento individuale Michele Gallo, da Pietro Torre e Dario Cavaliere ha visto sfumare i sogni di medaglia nel quarto di finale contro la Corea, sfiorando il colpaccio al tramonto di un assalto interpretato con coraggio e qualità.

Gli azzurri del Ct Andrea Terenzio, supportati a fondo pedana anche dal capitano Gigi Samele, hanno cominciato la gara con grande piglio, battendo l’Uzbekistan per 45-29 nel tabellone dei 16esimi e dominando l’ottavo di finale contro la Germania, in cui si sono imposti con un netto 45-24. Eccellente è stato pure l’approccio nel match dei quarti contro la Corea: l’Italia ha condotto nel risultato per due terzi dell’assalto, subendo solo nello scorcio conclusivo il ritorno degli asiatici, che sono riusciti a imporsi per 45-38. Dirottati nel tabellone dei piazzamenti, gli sciabolatori italiani hanno onorato sino in fondo la kermesse e il pubblico della Kione Arena, battendo prima la Cina (45-38) e poi la Romani (45-43), chiudendo così in quinta posizione. Successo finale della Francia sugli Stati Uniti, terza la Corea.

“Ho visto la squadra lottare con carattere e compattezza – commenta TerenzioAbbiamo disputato assalti di qualità e sono soddisfatto della prestazione offerta, ben consapevole del lavoro che dovremo fare per limare gli errori commessi e per essere più solidi quando ci sono difficoltà da affrontare. Ma come prima uscita posso sicuramente fare un plauso ai ragazzi”. Elogio condiviso dal presidente federale Luigi Mazzone, che ha seguito gli sciabolatori a Padova. Archiviato il 66° Trofeo Luxardo di Padova, per la sciabola maschile la prossima tappa di Coppa del Mondo sarà in programma dal 28 al 30 marzo a Budapest.

TRIONFO BIANCHI NEL FIORETTO AL CAIRO

Le azzurre fuori dalla top-8 a Creta

Due azzurre ad un passo dalle migliori otto invece nella prova individuale della tappa di Coppa del Mondo di sciabola a Heraklion. Sulle pedane greche 11esima posizione per Michela Battiston e 13esima per Eloisa Passaro. La giornata delle due sciabolatrici è iniziata con i successi rispettivamente sulla francese Clapier (15-11) e sulla cinese Chen all’ultima stoccata (15-14). Le due azzurre del ct Andrea Aquili hanno proseguito la giornata nel tabellone da 32 superando la cinese Kaneko (15-14) e la coreana Lee (15-13). Sia Michela Battiston che Eloisa Passaro hanno visto concludere la propria gara negli ottavi di finale con le sconfitte contro la spagnola Navarro (15-13) e l’ucraina Komashchuck (15-14).

Stop nel tabellone da 32 per Carlotta Fusetti (24^ classificata) e Alessia Di Carlo (30^). Così le altre azzurre in pedana oggi: 38^ Martina Criscio, 41^ Michela Landi, 43^ Mariella Viale, 47^ Claudia Rotili, 54^ Chiara Mormile. Domani in Grecia la prova a squadre in cui l’Italia che salirà in pedana con il quartetto composto da Manuela Spica, Chiara Mormile, Mariella Viale e Michela Battiston.

– foto BIZZI/Federscherma –

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Scherma, Bianchi trionfa nel fioretto al Cairo e doppio podio con Batini e Favaretto

IL CAIRO (EGITTO) (ITALPRESS) – È grande Italia nella tappa di Coppa del Mondo di fioretto al Cairo: Guillaume Bianchi trionfa nella gara maschile mentre nella prova femminile salgono sul podio due azzurre con l’argento di Martina Batini e il bronzo di Martina Favaretto. Un inizio a marce altissime per il nuovo ct Simone Vanni, in un sabato egiziano che vede altri tre italiani ai piedi del podio con Tommaso Marini 6° tra gli uomini e le giovani Anna Cristino e Aurora Grandis rispettivamente settima e ottava tra le donne.

QUINTO POSTO PER LA SCIABOLA MASCHILE A PADOVA

Ecco come è andata in Egitto

Secondo successo in carriera nel massimo circuito internazionale per Guillaume Bianchi. Il romano delle Fiamme Gialle è tornato sul gradino più alto del podio dieci mesi dopo il successo di Hong Kong nel 2024, sfoderando una prestazione straordinaria. La prova perfetta dell’azzurro ha preso il via con la vittoria nel match d’esordio sull’atleta di Hong Kong Choi (15-12), prima di un netto 15-1 nel turno successivo sul britannico Cook. Negli ottavi il finanziere classe ’97 ha avuto la meglio sul coreano Im con il punteggio di 15-6. La certezza della medaglia per Bianchi è arrivata grazie al successo per 15-7 sull’ungherese Dosa. La marcia dell’azzurro è proseguita in semifinale dove si è imposto 15-3 sullo statunitense Meinhardt. In finale il punto esclamativo sulla grande prestazione di Guillaume che, sotto per 6-0 in avvio, ha rimontato e battuto il ceco Alexander Choupenitch per 15-12 facendo così risuonare le note dell’Inno di Mameli al Cairo.

Ha chiuso ai piedi del podio Tommaso Marini. Reduce dal successo del Grand Prix di Torino, il marchigiano delle Fiamme Oro ha offerto un’altra prestazione importante fermandosi ad una sola stoccata dalla medaglia contro il coreano Youn (15-14). Per il campione del mondo in carica un sesto posto che lascia tante indicazioni positive. Ha chiuso invece decimo l’argento olimpico Filippo Macchi. Così gli altri italiani in pedana oggi: 24° Damiano Di Veroli, 25° Giulio Lombardi, 33° Alessio Foconi, 51° Edoardo Luperi, 54° Davide Filippi. Doppia medaglia azzurra nella gara femminile. La giornata di Martina Batini e Martina Favaretto è iniziata con i successi sulla spagnola Castro (15-11) e sull’ungherese Badar (15-6).

Nel tabellone delle 32 la toscana dei Carabinieri ha avuto la meglio sulla coreana Sim (15-13) mentre la veneta delle Fiamme Oro si è imposta sulla statunitense Devore (15-9). Negli ottavi di finale Batini ha battuto la tedesca Kleibrink (15-9), parallelamente Favaretto ha superato la giapponese Kikuci (15-9). È stato derby nei quarti di finale per Martina Batini che ha conquistato la certezza del podio grazie al 15-9 con cui ha superato Aurora Grandis. La vincitrice del Grand Prix di Torino, Martina Favaretto, ha invece battuto per 14-10 la giapponese Ueno 14-10. In semifinale il percorso di Batini è proseguito con il 15-12 sulla transalpina Lacheray valso l’accesso alla finalissima, mentre Favaretto è stata battuta dalla canadese Harvey 15-10 chiudendo sul terzo gradino del podio, la sua 11esima medaglia in Coppa del Mondo.

La portacolori del Canada è stata anche la vincitrice della prova del Cairo dopo il successo in finale 15-12 su Martina Batini, che ha così concluso con la medaglia d’argento, sedicesimo podio di una carriera da campionessa nel massimo circuito iridato. Stop ad un passo dal podio per Anna Cristino e Aurora Grandis. La toscana dei Carabinieri è stata fermata nei quarti di finale dalla vincitrice Eleonore Harvey con il punteggio di 11-9, chiudendo in settima posizione e confermandosi tra le atlete emergenti di questa Coppa del Mondo dopo due podi in stagione. Ottima prova anche per la romana dell’Aeronautica Militare che è stata battuta solo nel derby italiano da Martina Batini (15-9) concludendo in ottava piazza per quello che è il suo miglior risultato internazionale tra le “big”.

Per quanto riguarda le altre azzurre, 11^ Elena Tangherlini, 16^ Camilla Mancini, 17^ Arianna Errigo, 24^ Francesca Palumbo, 33^ Alice Volpi, 41^ Irene Bertini, 45^ Carlotta Ferrari e 50^ Martina Sinigalia. Domani le due prove a squadre chiuderanno la tappa di Coppa del Mondo di fioretto al Cairo. L’Italia schiererà Anna Cristino, Arianna Errigo, Martina Favaretto ed Elena Tangherlini nella prova femminile, che vedrà le azzurre affrontare negli ottavi di finale la vincente dell’incontro tra Romania e Germania. Nella gara maschile, invece, azzurri in pedana con Guillaume Bianchi, Alessio Foconi, Filippo Macchi e Tommaso Marini. Per loro debutto negli ottavi contro una tra Brasile e Singapore.

– foto BIZZI/Federscherma –

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Taekwondo, la Fita consegna la cintura nera ad honorem a una centenaria emiliana

ROMA (ITALPRESS) – Festa della donna, e che donna! Norina Mattiuzzi da San Giorgio di Piano, nel bolognese, dove nacque 100 anni fa. Un secolo che ha festeggiato in modo davvero speciale, unico. Tra i tanti regali ricevuti, una cintura nera ad honorem, che il presidente della Federazione Italiana Taekwondo, Angelo Cito, ha voluto consegnare personalmente. Accanto a lui Vito Dell’Aquila, campione olimpico a Tokyo.

Norina è stata una delle protagoniste del Progetto “Taekwondo Over 65” che la Fita ha fortemente voluto. Un modo per trascorrere il tempo e tenere allenati fisico e soprattutto mente. E il risultato si è visto, nell’”esame” sostenuto da Dorina e da altri 34 “giovani talenti”. I tanti anni trascorsi sui campi, la guerra, un matrimonio, cinque figli maschi e altrettanti nipoti e pronipoti. Norina è un esempio per tutti. I suoi occhi sono vivi come le sue mani che centrano il colpitore tenuto dal maestro Mauro Bastelli.

Gli ospiti della comunità applaudono, il presidente Cito e il campione olimpico si avvicinano e con doveroso rispetto salutano e sorridono. “Lei e tutte le persone che vivono qui, siete un esempio per tutti noi. Vi guardo e penso che siete tutti cinture nere”. Norina ricambia l’affetto, con sobria commozione. Poi si avvicina all’orecchio e chiede: “Lei è il sindaco?”. Tenerezza.

– foto Federazione Italiana Taekwondo –

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Il Milan risorge e vince a Lecce, rimonta da 2-0 a 2-3

LECCE (ITALPRESS) – Il Milan torna a vincere dopo tre sconfitte consecutive, con il Lecce finisce 3-2: decisiva la doppietta di Pulisic, i rossoneri sono riusciti a rimontare due gol di svantaggio. Ottavo posto momentaneo a quota 44 punti, nel prossimo turno ci sarà la sfida contro il Como. Sconfitta numero 15 per il Lecce, a +3 dalla zona retrocessione: col Genoa servirà una vittoria per poter tornare a respirare.

Il racconto del match

Ritmi elevati e tante occasioni da gol, è stata questa la trama del match al Via del Mare. Il Milan ha provato ad allontanare i malumori della settimana partendo subito forte, ma il gol di Gimenez – su assist di Theo Hernandez dopo l’imbucata di Pulisic – è stato annullato perchè l’attaccante messicano era davanti alla linea del pallone. Il Lecce, passato lo spavento iniziale, ha trovato immediatamente la rete del vantaggio: al 7′ Krstovic, con una conclusione violenta dal limite, ha superato Sportiello. Immediata la reazione della squadra di Conceicao, ma il pareggio di Gabbia – schema sviluppato su calcio di punizione da Theo Hernandez – è stato annullato nuovamente per una posizione di fuorigioco. Al 21′ Krstovic ha colpito il palo esterno, al 40′ Gimenez è stato ipnotizzato da Falcone.

Nella ripresa il tecnico portoghese ha mandato in campo Rafa Leao, dopo pochi minuti lo stesso Gimenez ha colpito nuovamente il palo. I padroni di casa ci hanno messo 14 minuti per reggere l’urto e affondare in ripartenza, è stato ancora Krstovic a trovare la rete del 2-0. Il Milan, nonostante la situazione disperata, è riuscito ad accorciare le distanze con l’autogol di Gallo sulla girata di Joao Felix (23′), cinque minuti più tardi Pulisic ha trasformato il rigore del 2-2 concesso da Doveri dopo un contatto in area tra lo statunitense e Baschirotto. Gli ospiti hanno sfruttato l’inerzia, ancora l’ex Chelsea, su suggerimento di Rafa Leao, ha segnato il gol del definitivo 3-2 chiudendo in spaccata sul secondo palo. Vittoria in rimonta e di carattere per il Diavolo, tre punti importanti per la classifica, ma anche per la panchina di Sergio Conceiçao.

– Foto Ipa Agency –

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Atletica, Diaz e Iapichino conquistano l’oro agli Europei indoor di Apeldoorn

APELDOORN (OLANDA) (ITALPRESS) – Arrivano quattro medaglie per l’Italia nella penultima giornata degli Europei indoor di atletica ad Apeldoorn. Dal salto triplo medaglia d’oro per Andy Diaz e bronzo nella stessa gara per Andrea Dallavalle, mentre nel salto in lungo al femminile Larissa Iapichino si prende l’oro, mentre Matteo Sioli è bronzo al maschile.

Andy Diaz Hernandez è medaglia d’oro nel salto triplo. Il bronzo olimpico di Parigi 2024 tocca i 17,71 al penultimo salto e batte il tedesco Max Hess, che è d’argento con un 17,43 trovato al primo tentativo. Doppia medaglia per l’Italia, che piazza anche Andrea Dallavalle sul podio con 17,19. Miglior prestazione mondiale del 2025 per Andy Diaz, mentre arriva il season best per Hess. Il francese Thomas Gogois è quarto con 16.51.

Larissa Iapichino è medaglia d’oro nel salto in lungo agli Europei indoor di Apeldoorn: 6.94 (season best) al terzo tentativo per l’argento agli Europei di Roma 2024, che batte la svizzera Annik Kalin (primato nazionale di 6.90) e la tedesca campionessa olimpica a Tokyo 2020, e argento a Parigi 2024, Malaika Mihambo (6.88). Ai piedi del podio c’è la serba Gardasevic, quarta nonostante il season best di 6.75.

Matteo Sioli in serata ha conquistato la medaglia di bronzo continentale al chiuso nel salto in alto. Dopo il titolo italiano agli Assoluti di Ancona, l’azzurro classe 2005 ha trovato il primato personale (2.29) e si piazza sul gradino più basso del podio nella rassegna continentale olandese. Oro all’ucraino Oleh Doroshchuk (2.32), argento al ceco Jan Stefela (2.29). Quarto posto per l’altro italiano Manuel Lando.

Roberta Bruni chiude invece al quinto posto nella finale del salto con l’asta agli Europei indoor di Apeldoorn. L’azzurra trova il season best ed eguaglia il primato personale di 4.70 al terzo salto, ma commette tre errori a 4.75 ed esce dalla contesa per le medaglie. Oro alla svizzera Angelica Moser (4.80), argento alla slovena Tina Sutej (4.75) e bronzo alla francese Marie-Julie Bonnin (4.70).

Alice Mangione è invece sesta nei 400 metri: 51.84 il tempo dell’azzurra, che va vicina al primato nazionale. Medaglia d’oro all’olandese Klaver (50.38), che batte in volata la norvegese Jaeger (50.45). Completa il podio la spagnola Sevilla terza con il primato nazionale (50.99). Quarta la ceca Manuel (51.38) e quinta la polacca Swiety-Ersetic (51.59).

– foto IPA Agency –

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Atletica, Diaz oro e Dallavalle bronzo nel salto triplo agli Europei indoor di Apeldoorn

APELDOORN (OLANDA) (ITALPRESS) – Andy Diaz Hernandez è medaglia d’oro nel salto triplo agli Europei indoor di Apeldoorn. Il bronzo olimpico di Parigi 2024 tocca i 17,71 al penultimo salto e batte il tedesco Max Hess, che è d’argento con un 17,43 trovato al primo tentativo. Doppia medaglia per l’Italia, che piazza anche Andrea Dallavalle sul podio con 17,19. Miglior prestazione mondiale del 2025 per Andy Diaz, mentre arriva il season best per Hess. Il francese Thomas Gogois è quarto con 16.51.

IN AGGIORNAMENTO 

– foto IPA Agency –

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