martedì, Dicembre 23, 2025
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Razgatlioglu domina all’Estoril con la nuova extrasoft di sviluppo

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ESTORIL (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – Toprak Razgatlioglu (BMW) ha monopolizzato il sabato del Round di Estoril, conquistando sia la pole position sia la vittoria di Gara 1. In qualifica, il turco ha sfruttato al meglio la nuova extrasoft di sviluppo Pirelli in specifica E0479 posteriore, abbinata a SC2 anteriore, per siglare in 1’34″203 il nuovo record assoluto della pista migliorando di oltre un secondo il primato di Jonathan Rea che resisteva dal 2022.

In Gara1, Razgatlioglu è partito con SC2 anteriore e supersoft di sviluppo in specifica E0126 posteriore, ma dopo la bandiera rossa al primo giro ha sostituito l’anteriore con la nuova SC1 di sviluppo E0672, mantenendo la stessa posteriore. Con questa combinazione ha vinto davanti alle Ducati di Nicolò Bulega e Alvaro Bautista, firmando anche il nuovo record sul giro di gara, quasi mezzo secondo più veloce rispetto al miglior tempo di Bulega del 2023.

Il turco ha anche migliorato di un secondo e mezzo il passo gara rispetto all’anno scorso. Per quanto riguarda gli altri piloti, al posteriore scelta unanime per la supersoft di sviluppo E0126. Tutte le anteriori in allocazione sono state utilizzate: la SC1 di sviluppo E0672 è stata scelta da 10 piloti (inclusi i primi tre), la SC1 di gamma da 9 (migliore al traguardo Alex Lowes, quinto con Bimota), mentre Michael van der Mark (BMW) e Garrett Gerloff (Kawasaki) hanno optato per la dura SC2.

Griglia compatta al via di Gara1 del WorldSSP per quanto riguarda la scelta dei pneumatici: tutti i piloti hanno optato per la mescola media SC1 all’anteriore e la supersoft SCX al posteriore. Il più veloce in qualifica è stato Can Oncu (Yamaha), che è così partito dalla pole position, ma a spuntarla in gara è stato Valentin Debise (Ducati), che ha conquistato la sua seconda vittoria in carriera nella categoria al termine di un’accesa battaglia con Stefano Manzi, secondo al traguardo, e Oncu, terzo, entrambi su Yamaha.

La corsa è stata particolarmente veloce con un tempo complessivo di gara migliorato di sei secondi e mezzo e un miglioramento medio sul giro di tre decimi e mezzo rispetto al 2024. Ritoccato anche il giro record di gara: al terzo passaggio Roberto Garcia (Yamaha) ha fermato il cronometro su 1’39″847, abbassando di due decimi il precedente primato di Isaac Viñales del 2020.

“La novità di questo round è stata l’introduzione della nuova anteriore media di sviluppo, e ha dato riscontri iniziali piuttosto positivi – sottolinea Giorgio Barbier, direttore Racing Moto PirelliCome spesso accade, le anteriori richiedono più tempo per essere comprese e valutate rispetto alle posteriori, ma siamo soddisfatti del fatto che sia stata ben accolta fin da subito e abbia trasmesso grande fiducia, al punto che è stata la scelta dei primi quattro classificati in gara”.

“Anche Razgatlioglu, che inizialmente aveva optato per la SC2, una mescola che lui tradizionalmente apprezza molto, ha scelto poi di passare alla E0672 alla ripartenza dopo la bandiera rossa – ha aggiunto Barbier – Siamo inoltre molto soddisfatti delle prestazioni della nuova posteriore extrasoft di sviluppo E0479, con cui Razgatlioglu ha frantumato il precedente record della pista in qualifica, abbassandolo di oltre un secondo. Quando le condizioni lo permettono, lo step prestazionale che offre sul giro lanciato rispetto alla già eccellente supersoft è notevole. A proposito di supersoft, anche oggi la SCX di sviluppo E0126 si è confermata la scelta unanime per la gara, e il netto miglioramento del passo medio rispetto allo scorso anno conferma le sue qualità in termini di costanza e stabilità sulla distanza”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Calenda “Il campo largo finirà con Conte candidato premier”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Il campo largo finirà con Giuseppe Conte candidato presidente del Consiglio. Basta vedere quello che è successo ai Cinque stelle nelle regioni dove non governavano, tipo la Campania: hanno regalato la candidatura a uno che è una iattura nazionale, perché Roberto Fico non ha mai gestito nulla nella sua esistenza. Tridico ha offerto ai calabresi 7.000 forestali, cioè una cosa che sembra presa dal programma di Cetto Laqualunque. Allora io penso che se la sinistra è questa, la sinistra diventa pericolosa, gli italiani se ne rendono conto e non ci vanno”. Lo ha detto il Segretario di Azione, Carlo Calenda, a margine della Festa dell’Ottimismo 2025 del quotidiano “Il Foglio” a Firenze. “Credo e spero che dentro ci siano delle forze capaci di risvegliare da questo torpore il Pd, e invece che dire ‘testardamente unitari’, devono essere ‘testardamente intelligenti’, e cercare di proporre delle cose che si adattano ai tempi – ha aggiunto -. Questa è la loro strada, noi faremo una strada per dare rappresentanza ai liberali, ai popolari e ai riformisti che nei due poli purtroppo non hanno più rappresentanza”.

eb/fsc/mca2

Verso la trasformazione digitale. i servizi smart di Irsap come obiettivi operativi

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MESSINA (ITALPRESS) – “Gli obiettivi operativi e le azioni intraprese da IRSAP nelle aree siciliane”, sono stati i punti principali dell’evento “Verso la trasformazione digitale: i servizi smart di IRSAP” che si è tenuto presso la Camera di Commercio di Messina.

Al centro del dibattito i servizi intelligenti di IRSAP, che promuove l’innovazione anche attraverso la digitalizzazione dei servizi, e le azioni intraprese nelle aree siciliane. Media partner dell’evento sono stati Innovation Island e Tempostretto. A partecipare sono stati Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina, Marcello Gualdani, Commissario IRSAP Sicilia, Pietro Franza, presidente di Sicindustria, Gaetano Collura, Direttore IRSAP, Dario Cartabellotta, dirigente generale Dipartimento attività produttive della Regione Siciliana, Carlo Migliardo, economista dell’Università di Messina, e Pippo Trimarchi, editore di Tempostretto. A coordinare il confronto è stato Biagio Semilia, editore innovationisland.it e presidente della Federazione editori Digitali (FED).

Marcello Gualdani, commissario IRSAP Sicilia, ha fatto un bilancio delle azioni intraprese negli ultimi due anni: “Abbiamo stabilizzato personale precario, messo in linea i bilanci e pagato le indennità. Abbiamo fatto uno sforzo importante. Habbiamo speso 60 milioni di euro in due anni per mettere a nuovo Termini Imerese, Caltanissetta, Ragusa, parte di Caltagirone. Stiamo investendo altri 50 milioni di euro compresi i 6 milioni a Giammoro”.

Per Gualdani la nuova attività produttiva di IRSAP passa dall’interesse dimostrato dal presidente Renato Schifani e dall’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo, nei confronti degli imprenditori. Per il Presidente della Camera di Commercio di Messina, Ivo Blandina, “Bisogna arrivare ad un nuovo traguardo per alzare il livello del nostro territorio, vale a dire raggiungere l’obiettivo di essere più digitali, più connessi”. 

Di “contesto difficile e complicato”, ha parlato invece, Pietro Franza. Secondo il presidente di Sicindustria,Gli industriali e le aziende conoscono perfettamente il grande lavoro fatto da IRSAP e la vicinanza dell’assessorato con le nostre aziende. Negli ultimi 3-4 anni IRSAP ha fatto un grande lavoro nel trasformare, dal punto di vista della comprensione, quello che sono le comunicazioni su terreni, di chi sono, le problematiche. Chi voleva investire per creare una fabbrica non riusciva, era impossibile. Oggi, invece, parliamo di servizi smart ed è una vera rivoluzione. Cosa bisogna ancora fare? Lavorare su strade, raccolta rifiuti, sull’ottenimento dell’energia a più basso costo. Alla Regione dobbiamo chiedere questo, interventi per ridurre questi costi”.

Il direttore dell’Irsap Gaetano Collura ha puntato sulle azioni svolte da IRSAP: “Le direttrici principali sono due: da una parte innovazione e conoscenza, dall’altra riqualificazione. Attraverso la nostra piattaforma eroghiamo servizi con facilità, ma anche l’attività informativa è fondamentale. Per questo ci saranno canali con cui si potranno far conoscere attività anche a livello regionale, nazionale ed europeo. Accanto a questa attività di divulgazione c’è la seconda direttrice, l’attività di riqualificazione. Abbiamo speso 150 milioni di euro. Con la prossima programmazione FSC Messina sarà attenzionata come merita”.

Il dirigente generale del Dipartimento attività produttive, Dario Cartabellotta, ha parlato dei bandi per personale, tecnologie, nuovi investimenti e startup, spiegando che ci sono fondi per ogni settore: ricerca, agroalimentare, smart city, beni culturali, turismo, sviluppo e tanti altri. Cartabellotta nel suo intervento ha puntato i riflettori sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale, applicata all’agricoltura, al turismo, e a tutti gli ambiti imprenditoriali presenti in Sicilia: “Ci darà un potenziale che le prossime generazioni potranno comprendere meglio di noi e riusciranno a sfruttare per ogni tipo di applicazioni”. Semilia ha poi illustrato i tre strumenti di IRSAP: DocFlow, CRM Insediamenti e IRSapp, sottolineando come ci siano “risorse materiali e finanziarie tali da permettere ai nostri figli di non dover andare per forza a crearsi un futuro fuori dalla Sicilia”.

Il primo dei tre strumenti di IRSAP illustrati nel corso della mattinata è DocFlow, una soluzione digitale che permette di gestire il proprio “fascicolo”, con tutti i documenti a portata di clic, servizi di archiviazione, PEC e interazione diretta con l’Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività produttive. Il secondo è CRM Insediamenti, strumento con cui IRSAP digitalizza il processo di gestione e monitoraggio degli insediamenti produttivi nei propri agglomerati industriali. Una vera e propria mappa aggiornata in tempo reale degli spazi disponibili, con connessi i servizi che permettono di gestire i dati in maniera smart.

E infine IRSApp, la piattaforma digitale con cui si possono gestire e monitorare le segnalazioni di guasti, anomalie e richieste di intervento da parte degli operatori sul territorio. Un sistema che permette anche di rispondere rapidamente alle richieste del tessuto imprenditoriale.

L’intervento dell’economista Carlo Migliardo, ha spiegato che “La nostra è un’economia arretrata rispetto alle condizioni di sviluppo delle altre più avanzate. L’80% del PIL è basato su servizi, pubblica amministrazione e turismo, che però ha caratteristiche stagionali. Se guardiamo al trend di lungo termine abbiamo perso tante realtà importanti dell’industria locale. Sembra un trend abbastanza negativo, nonostante la crescita del PIL che è una fase transitoria legata anche al Pnrr. L’industria manifatturiera pesa solamente al 6% sul PIL rispetto a una media del 15. Le opportunità ci sono. Abbiamo parlato di incentivi e altre attività, di politiche per questo sviluppo economico. Il rischio è che questi contributi straordinari non siano facilmente accessibili agli imprenditori. Ci sono luci e ombre purtroppo”.

Un intervento a cui si è collegato Pippo Trimarchi, editore di Tempostretto: “Come giornale lo abbiamo evidenziato diverse volte. Complessivamente manca una progettualità. Non si capisce quale sia il core business di Messina. Sono i servizi? È il turismo? Il turismo non può dare crescita di per sé, perché serve un tessuto imprenditoriale in grado di intercettare le opportunità. Parliamo di un approccio diverso a livello culturale, in grado di aprirsi a queste opportunità e a saperle coniugare sul territorio. Messina ha un tasso di scolarizzazione basso, con pochi diplomati e pochi laureati. Risentiamo di questo aspetto. Non è facile fare impresa, non lo è mai stato ma in questa fase lo è ancora di meno. Serve una formazione adeguata.”

In chiusura il commissario Gualdani ha affermato che IRSAP vuole “stare al fianco degli imprenditori. Uso la parola coraggio. Attorno a noi ce n’è tanto, tra i giovani e tra le imprese. Ci sono tanti temi complessi su cui bisogna attendere l’intervento di Roma. Ma il coraggio aiuta gli audaci e io sono convinto che per la Sicilia con questi strumenti e questi bandi ci possa essere una prospettiva futura diversa”. 

-Foto ufficio stampa Irsap-
(ITALPRESS).

Gaza, Calenda “Piano di tregua, non di pace. E’ tutto molto fragile”

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FIRENZE (ITALPRESS) – Quello per Gaza “secondo me non è un piano di pace, è un piano di tregua. La pace è una cosa più complicata e non può non prevedere il riconoscimento della Palestina e bisogna capire in che forma. In questo momento quello che è importante è che si possano riportare gli aiuti a Gaza, questo è fondamentale. E quello che sarebbe un passo decisivo è il disarmo di Hamas. Però ripeto, è tutto molto fragile e ancora tutto molto incerto. Io l’ho salutata come un passo importantissimo, però starei molto attento a fare del trionfalismo, perché le cose possono purtroppo ancora andare male, ci sono tante variabili, quindi un po’ di prudenza sarebbe buona”. Lo ha detto il segretario di Azione, Carlo Calenda, a margine della Festa dell’ottimismo de “Il Foglio”, organizzata a Firenze.

eb/fsc/mca2

A New York il “Concert for Peace” dell’Orchestra Sinfonica Federiciana

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La Old Saint Patrick’s Cathedral di New York ha aperto le sue porte all’Ufficio Militare della Rappresentanza Militare all’Onu per un evento di grande rilievo simbolico e culturale: il “Concert for Peace”, eseguito dall’Orchestra Sinfonica Federiciana e diretto dal Maestro Benedetto Grillo.

L’iniziativa ha costituito una tappa significativa nelle celebrazioni per il settantesimo anniversario dell’adesione dell’Italia alle Nazioni Unite, offrendo un’opportunità per riflettere sul contributo italiano alla promozione della pace e della cooperazione internazionale.

Il concerto è stato organizzato dall’Ufficio del Consigliere Militare presso la Missione Permanente d’Italia alle Nazioni Unite, alla presenza del Generale Alfonso Manzo, Generale di Divisione dei Carabinieri, Addetto per la Difesa e Consigliere Militare presso la Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazioni Unite.

All’interno della Old Saint Patrick’s Cathedral, resa disponibile grazie al supporto di Don Luigi Portarulo, Parroco di riferimento della comunità Italiana di New York, la musica ha assunto il ruolo di strumento di dialogo e solidarietà. L’Orchestra Sinfonica Federiciana, proveniente da Bisceglie (Puglia), ha presentato un programma che ha integrato memoria storica e prospettive di speranza, in un contesto in cui la promozione della pace risulta particolarmente rilevante. L’orchestra, nota per la capacità di coinvolgere giovani talenti e musicisti affermati e per l’impegno in programmi culturali orientati alla diplomazia e all’inclusione, sotto la direzione del Maestro Benedetto Grillo, ha offerto un’esperienza artistica e civile di rilievo.

Il programma del concerto ha spaziato da “To the United Nations” di Pablo Casals a “Once Upon a Time in America” di Ennio Morricone, passando per pagine immortali come “L’Italiana in Algeri” di Gioachino Rossini, “Norma” di Vincenzo Bellini, “La Vergine degli Angeli” di Giuseppe Verdi, e “Serenata Sentimentale” di Enrico Toselli. Non sono mancati momenti di intensa spiritualità con “Pacem in Terris” di Monsignor Marco Frisina, né omaggi alla tradizione popolare italiana con “Mamma” di Bixio Cherubini. A concludere la serata, l’emozionante “What a Wonderful World” di George David Weiss, simbolico inno alla speranza e alla fratellanza universale.

“In un tempo segnato da conflitti e divisioni, la musica ci ricorda che l’armonia non è solo una condizione estetica, ma una scelta etica e civile. Questo concerto vuole essere un tributo alla pace, ma anche un impegno rinnovato dell’Italia verso il dialogo tra i popoli e la solidarietà internazionale.” ha sottolineato il Generale Alfonso Manzo

Attraverso il Concert for Peace, l’Italia ha riaffermato il proprio ruolo nella diplomazia culturale internazionale, dimostrando come arte e politica possano collaborare per promuovere armonia e cooperazione. Alla serata hanno preso parte rappresentanti di numerosi Paesi membri delle Nazioni Unite, a testimonianza di come la cultura resti un linguaggio universale capace di unire popoli e prospettive diverse.

-Foto Il Newyorkese-
(ITALPRESS).

Pogacar trionfa ancora al Giro di Lombardia, quinto successo come Fausto Coppi

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BERGAMO (ITALPRESS) – Tadej Pogacar come Fausto Coppi ma sempre più sulle orme di Eddy Merckx. Il 2025 da record dello sloveno fa tappa a Bergamo dove, come da pronostico, mette il timbro sulla 119esima edizione de Il Lombardia: quinta affermazione di fila per il 27enne campione del mondo e d’Europa (la decima in carriera in una Monumento) ed eguagliato Coppi come plurivincitore della Classica delle Foglie Morte. Anche il Campionissimo era riuscito a imporsi in 5 edizioni ma non consecutive (dal 1946 al 1949 e poi nel 1954).

Il fuoriclasse della UAE Emirates XRG continua così ad aggiornare i libri di storia: primo atleta a centrare per tre volte l’accoppiata Tour-Lombardia, il secondo a imporsi in tre Monumento nella stessa stagione dopo il Cannibale (che ci riuscì in quattro occasioni). Nessuno prima di Pogacar era però riuscito a conquistare il Lombardia per due volte in maglia iridata nè a collezionare 5 podi nelle Monumento nella stessa stagione, nemmeno Merckx che però all’età di Pogacar ne aveva vinte due in più (12).

Numeri, statistiche, che però non bastano a raccontare la grandezza dello sloveno, in questo 2025 capace di mettere in bacheca anche Strade Bianche, Fiandre, Freccia Vallone, Liegi e Tre Valli Varesine, le classifiche di UAE Tour, Delfinato e Tour e i due titoli in linea fra Mondiali ed Europei.

Il trionfo di Bergamo arriva in solitaria ma stavolta niente cavalcate epiche: a proiettare Pogacar verso la storia è lo straordinario lavoro di una squadra fortissima. La prima fuga di giornata scatta infatti ben prima della Madonna del Ghisallo: 14 corridori – fra questi anche Pello Bilbao e Filippo Ganna – vanno a cercare gloria ma in testa al gruppo UAE Emirates e Red Bull-Hansgrohe sono attente a tenere sotto controllo il distacco. Ma se già la discesa della Roncola inizia a sfilacciare i battistrada, le successive salite del Berbenno e del Passo della Crocetta fanno una prima vera scrematura: in dieci resistono davanti ma il vantaggio inizia a scendere e allora Quinn Simmons prova a sparigliare le carte staccando i compagni di fuga. I big stanno a guardare, almeno fino al Passo di Ganda, dove il ritmo aumenta vertiginosamente.

La UAE Emirates prende in mano la situazione: Jay Vine decide di fare selezione, con lui restano solo in cinque, poi ai -36 se ne va Pogacar. Il grande rivale, Remco Evenepoel, non riesce a rispondere, lo sloveno in un paio di chilometri ricuce anche su Simmons e poi va via. Il belga è comunque l’unico che ci prova ma come un anno fa e come già a Kigali e, domenica scorsa, agli Europei in Francia deve accontentarsi della seconda piazza, staccato di 1’48”.

Completa il podio a 3’14” da Pogacar l’australiano della Tudor Pro Cycling Team, Michael Storer, mentre la UAE piazza nella Top Ten anche Isaac Del Toro (quinto a 4’16”) e Jay Vine (nono).

“Vincere questa corsa cinque volte, ad ogni partecipazione, è qualcosa di incredibile – ammette lo sloveno – Grande merito anche ai miei compagni di squadra, a partire da Novak e Sivakov che hanno controllato la corsa e mi hanno protetto sulle prime salite. E’ il settimo anno di fila che a fine stagione dico di aver vissuto la miglior stagione di sempre ed è un concetto che posso ribadire con forza anche oggi”. E se queste sono le premesse, a fine 2026 nessuno si stupirebbe di sentire le stesse parole.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Sequestrati a Malpensa 1,5 milioni di figurine e giochi contraffatti

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VARESE (ITALPRESS) – I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese e i Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno portato a termine, nei giorni scorsi, un’importante attività finalizzata al contrasto del fenomeno della contraffazione transnazionale dei marchi. In particolare, le quotidiane attività di analisi dei flussi commerciali di merci in arrivo presso l’Aeroporto di Malpensa hanno consentito di individuare diverse spedizioni di prodotti provenienti dalla Cina, per un peso complessivo superiore a 12 tonnellate, giunte sul territorio nazionale come “merce in transito” che, tramite successivo trasporto su gomma, avrebbero avuto come destinazione sia il mercato nazionale che quello dell’Unione Europea.

tvi/pc/mca2
Fonte video: Guardia di Finanza

A Bari un murales di 300 metri su legalità, ambiente e inclusione

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BARI (ITALPRESS) – È stato inaugurato oggi a Bari il progetto di arte partecipata “Murà”, un murales di 300 metri realizzato sul muro perimetrale del futuro Parco della Giustizia sui temi della legalità e della giustizia, dell’ambiente e dell’inclusione sociale. Il progetto, promosso dall’Agenzia del Demanio, in collaborazione con il Ministero di Giustizia e il Comune di Bari, è una delle opere di street art più significative e partecipate d’Italia, frutto di un percorso che unisce arte, ambiente e comunità. Durante l’evento, che si è svolto questa mattina in via Falcone e Borsellino alla presenza delle istituzioni, delle associazioni della società civile e degli istituti penitenziari che hanno lavorato al progetto coordinato dalla street artist Chiara Capobianco, sono state svelate le opere realizzate dai bambini dell’Istituto Comprensivo “E. Loi-G. Santomauro” e dell’Istituto Comprensivo Statale “De Amicis”, dall’Associazione per il Sociale “Parco Domingo”, dalla Comunità Riabilitativa Assistenziale Psichiatrica C.R.A.P., dalla Comunità Surprise (Cooperativa Sociale CSISE Onlus), dall’Associazione di Volontariato Alzheimer Bari ODV, dall’Associazione “I Briganti di Michele Magone”, dalla Casa Circondariale “Francesco Rucci” e dall’Istituto Penitenziario Minorile “Nicola Fornelli”. Il progetto Murà è frutto di un percorso creativo partecipato e intergenerazionale che ha coinvolto in vari laboratori artistici oltre 150 persone di ogni età (dagli 8 ai 91 anni) che hanno realizzato 375 pannelli in alluminio pressato dibond dipinti con vernici offerte da Keim Italia, pigmenti naturali, ecocompatibili, capaci di trattenere lo smog e resistenti agli agenti atmosferici.

I laboratori d’arte, organizzati e documentati dagli artisti Chiara Capobianco e Lorenzo Torda, si sono svolti da febbraio a giugno 2025. Ogni gruppo di lavoro ha deciso in autonomia il tema e il titolo dell’opera ispirandosi ai valori della giustizia, della legalità e dell’ambiente, e decorato i pannelli la cui installazione è terminata il 4 ottobre. All’evento di inaugurazione sono intervenuti il Sindaco di Bari, Vito Leccese, il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, il Commissario Straordinario Antonio Ottavio Ficchì, la street artist Chiara Capobianco. L’evento, moderato dalla giornalista Paola Pierotti (PPAN), si è concluso con la premiazione di otto artisti (quattro professionisti e quattro emergenti) che hanno partecipato alla “Call for Artist” indetta dall’Agenzia del Demanio. Gli artisti professionisti premiati sono Giuseppe D’Asta, Mario Red De Gabriele, Nicolò Skolp, Mario Nardulli, mentre quelli emergenti sono Daniela Sersale, Valentina Tanzi, Nadia Gelsomina, Davide Vavalle.

“L’Agenzia del Demanio ha fortemente voluto la realizzazione di questo progetto di street art per comunicare alla cittadinanza, con una narrazione originale, il senso dell’opera che si sta realizzando, un Parco proiettato ai valori della Giustizia, che ospiterà la logistica della giustizia a Bari, ma sarà anche un luogo aperto alla cittadinanza, una connessione tra le zone più interne della città, e la Bari che si affaccia al mare, attraverso un corridoio verde”, ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Con il progetto Murà, il muro da simbolo di separazione diventa simbolo di appartenenza per coloro che ci hanno lavorato appassionatamente e per i cittadini che vi riconoscono i segni di una comunità vivace. Giustizia e ambiente viaggiano sul muro nelle forme e nei colori ispirati dalla creatività dei loro interpreti, che oggi sono i veri protagonisti e che così ci hanno espresso l’amore per la verità e per il bene dell’altro”.

“La realizzazione dei murales lungo il perimetro del futuro Parco della Giustizia rappresenta un segno concreto di partecipazione e di condivisione del valore della legalità da parte della città. Quelle pareti, che originariamente dovevano essere abbattute, sono invece diventate tele collettive che raccontano storie di coraggio e di bellezza. I primi due dipinti, dedicati alle vittime del lavoro e ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, hanno inaugurato un percorso che oggi si arricchisce di nuove opere e di nuovi significati”. – ha dichiarato il Sindaco di Bari, Vito Leccese. “Il completamento di questo intervento non solo contribuirà alla valorizzazione dell’area delle ex caserme Capozzi e Milano, che presto diventerà la sede degli edifici giudiziari risolvendo un problema atavico per la città di Bari, ma rappresenta anche un tassello importante nel processo di rigenerazione urbana e civile della città. L’Agenzia del Demanio, con grande sensibilità, sta portando avanti un progetto che non è soltanto un’opera pubblica, ma un vero e proprio percorso di partecipazione collettiva che coinvolge l’intera comunità. È un risultato che conferma la collaborazione proficua tra amministrazione comunale, Agenzia del Demanio e Ministero del Giustizia, nel segno della cultura, della legalità e della bellezza”.

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(ITALPRESS).

Barbaro “Le Isole minori devono sviluppare energie rinnovabili”

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LIPARI (MESSINA) (ITALPRESS) – “Le isole minori sono legate ad esigenze specifiche e devono cominciare a tirar fuori dal cilindro soluzioni innovative che noi seguiamo con molto interesse perché ci sono risorse naturali come il moto ondoso, il sole e il vento che favoriscono la produzione di energie alternative. Le isole minori hanno una necessità specifica, devono sviluppare questo tipo di energie rinnovabili che noi seguiamo con estremo interesse perché da questo approccio di necessità può nascere una sorta di laboratorio che può consentirci di guardare oltre, cioè al benessere del nostro ambiente”. Lo ha detto Claudio Barbaro, sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, a margine degli Stati Generali delle Isole Minori in corso a Lipari.

xa9/fsc/mca2