domenica, Dicembre 21, 2025
Home Blog Pagina 440

Regionali in Campania, Sangiuliano annuncia “Sarò capolista di Fratelli d’Italia”

0

ROMA (ITALPRESS) – “Ho accettato l’invito che mi è venuto dai vertici di Fratelli d’Italia: guiderò la lista al Consiglio regionale della Campania”. Lo annuncia, in un’intervista al Corriere della Sera, l’ex ministro e giornalista Rai, Gennaro Sangiuliano. “Vorrei riprendere un discorso con i miei concittadini – afferma -. Sono napoletano, nato nel centro storico, quartiere San Lorenzo. La cosa ha iniziato a prendere forma la scorsa primavera. Ne ho parlato con persone a me particolarmente amiche: Giovanni Donzelli, Ignazio La Russa e Arianna Meloni. E ne ho discusso anche con il candidato governatore del centrodestra, Edmondo Cirielli, che stimo molto. C’è da riprendere un discorso, parlare della qualità della vita di tutti. Non c’è né rivalsa né riscatto”.

In merito alle critiche dell’opposizione per la sua discesa in campo afferma: “Mi sono già difeso citando l’articolo 51 della Costituzione: la partecipazione alla vita politica è un diritto democratico”. “In Rai – aggiunge – ci sono stati molti colleghi che hanno fatto politica: Badaloni, Marrazzo, Giulietti, Ravaglioli, genero di Andreotti. Tutte persone di valore. Forse perché sono di destra non dovrei avere questo diritto? Ma non voglio fare polemica: ci sono le leggi, e si applicano”. Sul rapporto con la premier afferma: “Nessuna freddezza. La premier è talmente impegnata: non abbiamo un rapporto quotidiano, ma ora che ho deciso mi ha detto: ‘In bocca al lupo, fai le cose per bene’” va avanti”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

OKC riparte con una vittoria nell’Opening Night Nba, Golden State batte i Lakers

0

OKLAHOMA CITY (STATI UNITI) (ITALPRESS) – I campioni ripartono da dove avevano lasciato, vincendo, ma per piegare i nuovi Rockets dell’ex Kevin Durant servono due supplementari. Riparte la stagione Nba e come da tradizione a scendere in campo è la squadra che ha vinto l’ultimo Anello, gli Oklahoma City Thunder. Al Paycom Center, dopo la cerimonia di premiazione per il titolo vinto lo scorso giugno, si fa subito sul serio e l’Mvp uscente Shai Gilgeous-Alexander è già decisivo: dopo un primo tempo in ombra (appena 5 punti), chiude con 35 nel 125-124 su Houston, compresi sia il canestro a 2″1 dalla fine per il 104 pari che manda la gara all’overtime, sia i liberi della vittoria realizzati a 2″3 dalla fine del secondo supplementare. Dall’altro lato Durant si presenta con la sua nuova maglia con 23 punti e 9 rimbalzi anche se poi è lui a commettere il fatto che spedisce Gilgeous-Alexander in lunetta per i tiri che decidono la partita. Nelle fila dei Thunder anche 28 punti e 7 rimbalzi di Chet Holmgren e 16 punti di Ajay Mitchell, ancora ai box Jalen Williams dopo l’infortunio al polso destro per il quale è stato operato a inizio luglio. Nei Rockets, detto di Durant, in evidenza Alperen Sengun con 39 punti (15 dei quali dall’arco), 11 rimbalzi e 7 assist.

Nell’altra gara disputata nella notte italiana, colpo Golden State alla crypto.com Arena di Los Angeles, dove i Lakers cedono 119-109. Jimmy Butler (31 punti) e Stephen Curry (23 punti) fanno la voce grossa nei Warriors, dove fa la sua parte anche Jonathan Kuminga (17 punti), mentre ai gialloviola non basta un Luka Doncic subito in grande spolvero con 43 punti, 12 rimbalzi e 9 assist. Ma con LeBron James fuori per l’infiammazione del nervo sciatico – ne avrà fino a metà novembre – lo sloveno non ha sufficiente aiuto dal resto della truppa, eccezion fatta per Austin Reaves (26 punti, di cui 13 nell’ultimo quarto). Ma del resto le statistiche dei Lakers non facevano sperare bene: nelle ultime nove stagioni, i gialloviola hanno vinto solo una volta la gara d’esordio.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Palermo, le forze di Polizia continuano il presidio dello Zen

0
Palermo, le forze dell'ordine continuano il presidio dello Zen

PALERMO (ITALPRESS) – È in corso un massiccio intervento di presidio del territorio, da parte delle forze dell’ordine, nel quartiere “San Filippo Neri” di Palermo (Zen 1 e Zen 2). L’attività interforze condotta dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza vede l’impiego sul campo di, circa, circa 200 uomini dei Reparti territoriali e dei reparti organici, nonché l’ausilio di unità aeree e cinofile antisabotaggio e antidroga dei Reparti speciali e del reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Occidentale” della Polizia di Stato.

tvi/mca3 Fonte video: Polizia di Stato

Ucraina, salta il vertice a Budapest. Trump “Non voglio perdere tempo”

0

WASHINGTON (ITALPRESS) – “Non voglio un incontro inutile. Non voglio perdere tempo, quindi vedremo cosa succederà”. Lo ha detto, ai giornalisti alla Casa Bianca, il presidente americano Donald Trump in merito a un eventuale un incontro con l’omologo russo Vladimir Putin a Budapest sulla guerra in Ucraina.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

Prosegue la pressione delle forze di Polizia nel quartiere Zen di Palermo: 2 arresti e 57 denunce

0

PALERMO (ITALPRESS) – Due persone arrestate ed altre 57 denunciate, oltre al sequestro di droga. E’ il bilancio dei controlli scattati, stamane, nel quartiere Zen di Palermo, dopo l’omicidio di Paolo Taormina, il giovane ucciso davanti al pub gestito dalla famiglia. Ancora una volta, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno fatto scattare un capillare servizio di controllo del territorio, mediante incisivi interventi di verifica e vigilanza, lungo le strade del quartiere.

Nell’ambito delle operazioni di contrasto alla criminalità diffusa e delle strategie di “Alto Impatto”– con l’impiego di circa 200 uomini – è stata coordinata un’intensa attività interforze di controllo del territorio, volta al contrasto dei fenomeni criminali di maggiore allarme sociale e di illegalità diffusa, attraverso modalità operative che hanno previsto il controllo di siti, di vie di comunicazione e di transito, sia in ingresso che uscita verso e dal popoloso quartiere.

Contestualmente, le articolazioni investigative della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno effettuato, con la supervisione dell’Autorità Giudiziaria, numerose perquisizioni volte alla ricerca di armi e droga, nonché al controllo sistematico e mirato di soggetti già destinatari di misure cautelari, di prevenzione e di sicurezza. Ai controlli hanno preso parte i reparti territoriali, con l’ausilio di unità cinofile antisabotaggio ed antidroga dei reparti speciali. Presenti anche Vigili del Fuoco e tecnici dell’Enel. A sorvolare sull’intera area anche elicotteri delle forze di polizia.

La Polizia di Stato ha tratto in arresto 2 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nello stesso contesto sono stati sequestrati 50 grammi di cocaina e 6 di hashish, un bilancino di precisione, agende con annotati nomi e cifre, nonché 1170,00 euro in banconote di vario taglio, cifra considerata provento di spaccio. Nel corso delle operazioni, sono stati sequestrati 50 grammi di cocaina, 10 di hashish, un’auto ed una moto prive di targhe e su cui sono in corso accertamenti.

Sono state, inoltre, denunciate 57 persone per occupazione abusiva di immobili, in particolare box e garage ed una per porto abusivo d’arma. Due soggetti sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti. E’ stata svolta, inoltre, insieme a personale dell’Asp e dell’Ispettorato del Lavoro Inail, una capillare attività di controlli amministrativi di esercizi commerciali. Sono emerse gravi irregolarità: nel primo caso per carenze strutturali e per irregolarità sulla Scia sanitaria; nel secondo caso per mancata autorizzazione all’installazione di telecamere, impiego di lavoratori “in nero”, mancata formazione, sospensione di attività imprenditoriale e violazione di Scia sanitaria.

Il valore totale delle sanzioni amministrative ammonta a 18130,00 euro. Complessivamente, sono state identificate dalla Polizia di Stato 609 persone, di cui 207 con precedenti ed altri 15 già sottoposti a misure di prevenzione, controllati 288 mezzi, effettuati 5 posti di controllo, elevate 27 contestazioni di violazione del Codice della Strada, per un valore totale delle sanzioni che supera i 18 mila euro. I Carabinieri della Compagnia Palermo San Lorenzo nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio, con il supporto del personale della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, delle A.P.I. (Aliquote di Primo Intervento) del Gruppo di Palermo, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia, hanno effettuato un’attività finalizzata al contrasto della criminalità predatoria, del traffico di armi e stupefacenti nonché, mirato al controllo della circolazione stradale nel quartiere San Filippo Neri.

Nel corso delle attività, i militari hanno segnalato due persone trovate in possesso di modiche quantità di marijuana e hashish. Contestualmente, nelle aree comuni tra i padiglioni del quartiere, sono stati rinvenuti e sequestrati a carico di ignoti: quasi 70 dosi tra cocaina e hashish. Sul fronte della sicurezza stradale, i controlli hanno permesso di identificare 59 persone e verificare 37 veicoli, con 8 sanzioni per diverse violazioni del Codice della Strada: dalla mancata copertura assicurativa alla guida con patente scaduta o mai conseguita, fino alla mancata revisione e al mancato uso della cintura di sicurezza. Complessivamente sono state elevate multe per 14.503 euro, decurtati 13 punti patente, ritirate 2 patenti di guida e confiscati 2 veicoli. Tutta la sostanza stupefacente sequestrata è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo, per gli accertamenti di rito.

“Le attività di controllo nel quartiere continueranno anche nei prossimi giorni e nelle settimane a venire con l’obiettivo precipuo di prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità diffusa e il conseguente degrado urbano che incidono in maniera significativa sulla sicurezza reale e su quella percepita dai molti cittadini onesti del quartiere”, fanno sapere le forze dell’ordine.

– Foto screenshot video Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

Palermo, massiccio intervento di presidio dello Zen da parte delle forze dell’ordine

0

PALERMO (ITALPRESS) – È in corso un massiccio intervento di presidio del territorio, da parte delle forze dell’ordine, nel quartiere “San Filippo Neri” di Palermo (Zen 1 e Zen 2).

L’attività interforze condotta dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza vede l’impiego sul campo di, circa, circa 200 uomini dei Reparti territoriali e dei reparti organici, nonché l’ausilio di unità aeree e cinofile antisabotaggio e antidroga dei Reparti speciali e del reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Occidentale” della Polizia di Stato. Sul solco di quanto già avvenuto giorni addietro e sulla base dei riscontri investigativi già acquisiti, l’intervento odierno rientra in un programma coordinato di controllo sistematico del territorio avente come obiettivi specifici: la ricerca di armi e sostanze stupefacenti, il controllo mirato di persone e veicoli in transito o presenti nelle aree sensibili, soggetti destinatari di misure di prevenzione e di sicurezza, l’accertamento di violazioni amministrative, il riscontro dei requisiti previsti dalla normativa vigente con particolare riferimento a licenze, titoli autorizzatori e regolarità delle attività commerciali.

I servizi sono integrati dal controllo aereo attraverso indicazioni provenienti dagli elicotteri delle forze di polizia impiegate che, già da alcune ore, stanno sorvolando i popolosi quartieri restituendo immagini in tempo reale alla sala operativa per ulteriori approfondimenti e che, in presa diretta, inviano immagini alla Sala Operativa della Questura.

– Foto screenshot video Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

Salta il vertice a Budapest tra Trump e Putin, il presidente Usa “Non voglio perdere tempo”

0

WASHINGTON (ITALPRESS) – “Non voglio un incontro inutile. Non voglio perdere tempo, quindi vedremo cosa succederà”. Lo ha detto, ai giornalisti alla Casa Bianca, il presidente americano Donald Trump in merito a un eventuale un incontro con l’omologo russo Vladimir Putin a Budapest sulla guerra in Ucraina.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

 

Vance in Israele “Non posso promettere la restituzione di tutti i corpi degli ostaggi”

0

TEL AVIV (ITALPRESS) – Il parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato, con un margine ristretto di 25 voti a 24, la proposta di legge “Applicazione della sovranità israeliana in Giudea e Samaria, 2025”, presentata dal deputato Avi Maoz. Il disegno di legge prevede l’estensione della sovranità, del sistema giudiziario e dell’amministrazione israeliana a tutti gli insediamenti ebraici in Cisgiordania. La proposta sarà ora esaminata dalla Commissione Esteri e Difesa prima di tornare in aula per la seconda e terza votazione. Maoz ha dichiarato di aver respinto la richiesta del premier Benjamin Netanyahu di rinviare la discussione, sostenendo che “è giunto il momento di correggere un errore storico”. 

La mossa arriva mentre il vicepresidente statunitense JD Vance è in visita in Israele e ha incontrato Netanyahu. Il ministro dell’Istruzione Yoav Kisch ha definito l’attuale governo “il migliore per il movimento dei coloni”, promettendo che “il tempo della piena sovranità arriverà”. La proposta ha suscitato critiche internazionali: la maggior parte delle organizzazioni e governi stranieri considera gli insediamenti israeliani una violazione del diritto internazionale e della Quarta Convenzione di Ginevra, mentre Israele sostiene che la Cisgiordania non è “territorio occupato” in senso giuridico. (ITALPRESS). A luglio, la Knesset ha approvato una risoluzione dichiarativa a sostegno dell’”applicazione della sovranità israeliana alla Giudea, alla Samaria e alla Valle del Giordano”. Tuttavia, non ha avuto conseguenze operative o legislative. Secondo la legge israeliana, lo status attuale dei territori conquistati durante la Guerra dei sei giorni, ad eccezione di Gerusalemme Est, è quello di “occupazione belligerante temporanea” e il governatore legale dei territori è il comandante del Comando centrale delle Forze di difesa israeliane (Idf). Durante gli Accordi di Oslo firmati tra Israele e l’Autorità nazionale palestinese nel 1993, i territori furono suddivisi in tre diverse zone: l’area A, composta principalmente da città e paesi palestinesi sotto il pieno controllo civile e di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese; l’area B, sotto il controllo di sicurezza di Israele ma con il controllo civile dei palestinesi; e l’area C, sotto il controllo di sicurezza di Israele. I circa 500.000 coloni israeliani risiedono principalmente nell’area C. Israele considera la maggior parte dei suoi insediamenti legali ai sensi del diritto interno, costruiti su terreni statali e conformi a decisioni governative legalmente valide. La maggior parte delle organizzazioni internazionali considera gli insediamenti una violazione dell’Articolo 49 della Quarta Convenzione di Ginevra, che vieta l’insediamento di civili nei territori conquistati. Israele ha affermato a sua difesa che i cittadini israeliani non sono stati né deportati né trasferiti nei territori, e che il territorio non è occupato poiché in precedenza non vi era alcun sovrano riconosciuto a livello internazionale. Nel 2024, la Corte internazionale di giustizia dell’Aia ha emesso un parere consultivo secondo cui la presenza di Israele in Cisgiordania non era più temporanea e quindi illegale ai sensi del diritto internazionale.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accolto il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance nel suo ufficio a Gerusalemme e ha affermato che “quando si tratta della sicurezza di Israele, facciamo ciò che dobbiamo fare”. Secondo i resoconti dei media israeliani, Netanyahu ha osservato che “l’America ha interesse in un Israele forte, e Israele ha interesse in un’America forte”, affermando che “l’America ha altri interessi nella regione, su cui possiamo essere flessibili, il che è positivo”.

Il primo ministro israeliano ha inoltre sottolineato che ha discusso con Vance “giorno dopo” a Gaza, quando Hamas sarà disarmato. “Abbiamo sviluppato uno straordinario ‘giorno dopo’ con una nuova visione”, ha detto. Sul tema Vance ha affermato che “ci vorrà molto lavoro, siamo su un ottimo percorso, in un modo mai visto prima” e si è detto fiducioso sulla tenuta del cessate il fuoco.

VANCE “NON POSSO PROMETTERE LA RESTITUZIONE DI TUTTI GLI OSTAGGI”

Il vicepresidente statunitense J.D. Vance ha incontrato le famiglie degli ostaggi e i sopravvissuti, promettendo che gli Stati Uniti continueranno a fare tutto il possibile per restituire i corpi dalla Striscia di Gaza. “Non posso promettere che tutti torneranno, ma stiamo lavorando con altri partner per far sì che ciò avvenga il più rapidamente possibile”, ha affermato. Hamas ha ancora nelle sue mani i corpi di 13 ostaggi.

IL MINISTERO DEGLI ESTERI ISRAELIANO “FORNITE LE PROVE DELLE INFILTRAZIONI DI HAMAS IN UNRWA”

“Israele respinge categoricamente il ‘parere consultivo’ della Corte internazionale di giustizia, del tutto prevedibile fin dall’inizio riguardo all’Unrwa. Si tratta dell’ennesimo tentativo politico di imporre misure politiche contro Israele sotto la copertura del ‘diritto internazionale’”. Lo scrive su X il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Iren Marmorstein, che aggiunge: “Il parere consultivo odierno della Corte internazionale di giustizia avrebbe dovuto denunciare l’attività terroristica in cui è coinvolta l’Unrwa: i dipendenti dell’Unrwa hanno preso parte direttamente al massacro del 7 ottobre e continuano a supportare le operazioni terroristiche di Hamas, il tutto sotto l’egida delle Nazioni Unite”. “L’attività terroristica di Hamas all’interno dell’Unrwa ha avuto luogo prima del massacro del 7 ottobre, durante il massacro e dopo il massacro. Israele ha fornito alle Nazioni Unite ampie prove a dimostrazione dell’infiltrazione di Hamas nell’Unrwa, ma l’Onu non ha mai indagato sulla reale portata di tale infiltrazione. Ad oggi, l’Unrwa impiega ancora più di 1.400 agenti di Hamas. Israele non collaborerà con un’organizzazione infestata da attività terroristiche”, prosegue Marmorstein.

Il portavoce del ministero degli Esteri conclude: “Israele rispetta pienamente i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale. Israele rifiuta fermamente la politicizzazione del diritto internazionale, che mira a produrre risultati politici e a imporre misure volte a danneggiare lo Stato di Israele”.

CORTE DI GIUSTIZIA DELL’AJA “ISRAELE FACILITI LA CONSEGNA DEGLI AIUTI”

La Corte internazionale di giustizia dell’Aja (Cig) ha affermato che Israele è tenuto a facilitare la consegna degli aiuti forniti dalle Nazioni Unite e dalle sue agenzie nella Striscia di Gaza, tra cui l’Unrwa. Gli 11 giudici della Corte hanno aggiunto che Israele non ha dimostrato le accuse secondo cui alcuni rappresentanti dell’Unrwa sarebbero membri di Hamas.

MEDIA “HAMAS HA TRA I 10.000 E 20.000 MILIZIANI”

Il gruppo terroristico palestinese Hamas avrebbe ancora tra i 10.000 e i 20.000 miliziani, dopo averne persi circa 20.000 durante la guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito Nbc News citando una fonte delle Forze di difesa israeliane (Idf), secondo cui fino al 90% dei razzi dell’organizzazione terroristica al potere a Gaza è stato distrutto e Israele è riuscito a impedirle di ripristinare la pesante potenza di fuoco persa. La fonte ha sottolineato: “Gli impianti di produzione e le rotte del contrabbando (colpite da Israele) sono molto importanti. Non abbiamo solo portato via il pesce, abbiamo preso la canna da pesca”. 

IDENTIFICATI CORPI 2 OSTAGGI, 13 RESTANO ANCORA A GAZA

L’istituto di medicina legale ha identificato i corpi degli ostaggi consegnati ieri sera da Hamas alla Croce Rossa e successivamente giunti in Israele. Appartengono a Arie Zalmanovich, 85 anni, e Tamir Adar, 38 anni, vice comandante della sicurezza locale, entrambi del kibbutz Nir Oz. “Il governo israeliano condivide il profondo dolore delle famiglie Zalmanovich e Adar e di tutte le famiglie degli ostaggi deceduti. Il governo e l’intero apparato israeliano di risposta alla cattura degli ostaggi rimangono determinati, impegnati e lavorano instancabilmente per restituire tutti gli ostaggi deceduti per una degna sepoltura nella loro patria. La sua memoria sia benedetta”, si legge nella dichiarazione dell’ufficio del primo ministro diffusa nella notte. Zalmanovich è stato ucciso durante la prigionia a Gaza, mentre Adar è stato ucciso il 7 ottobre 2023 e portato a Gaza.

La Croce rossa ha dichiarato di aver facilitato il trasferimento di 15 corpi palestinesi da Israele a Gaza nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco, portando il totale a 165. In base all’accordo di cessate il fuoco di Gaza, Israele restituisce i corpi di 15 palestinesi in cambio del corpo di ogni ostaggio riconsegnato.

NETANYAHU LICENZIA IL SUO CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA NAZIONALE

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha sostituito con effetto immediato il suo consigliere per la Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, a causa dei disaccordi sulle politiche adottate durante la guerra a Gaza. Membro di spicco del partito Likud e ministro dagli anni ’90, Hanegbi si sarebbe opposto al piano di Netanyahu di invadere Gaza City durante l’estate, nonché al fallito attacco del mese scorso contro i leader di Hamas in Qatar. Gil Reich, che era il vice di Hanegbi, assumerà immediatamente la carica di capo ad interim del Consiglio per la Sicurezza nazionale e consigliere per la Sicurezza nazionale.

Prima di assumere l’incarico di vice nel 2022, Reich è stato vicedirettore della Commissione israeliana per l’energia atomica. Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione in cui ha ringraziato Hanegbi per il suo servizio e gli ha augurato “molto successo nei suoi impegni futuri e buona salute”. Nella sua dichiarazione, Hanegbi ha ammesso i disaccordi con Netanyahu. “Ho ringraziato il primo ministro per il privilegio di essere stato un partner nel definire la politica estera e di sicurezza di Israele in anni difficili, per l’opportunità di esprimere una posizione indipendente in discussioni delicate e per il dialogo professionale che abbiamo mantenuto, anche in tempi di disaccordo”, ha affermato.

Hanegbi ha avvertito che la guerra iniziata il 7 ottobre 2023, nonostante sia in vigore un cessate il fuoco, “non è ancora finita”. “I nostri combattenti rimangono in guardia su molti fronti”, ha affermato, “e la missione di riportare a casa tutti i nostri ostaggi non è ancora stata completata. Né è stato ancora adempiuto l’obbligo – con mezzi diplomatici o militari – di garantire che le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza vengano rimosse dal potere, disarmate e che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”.

Hanegbi ha ammesso la propria responsabilità per il “terribile fallimento del 7 ottobre” e – in un messaggio apparentemente indirizzato al primo ministro, che da tempo si oppone a una commissione d’inchiesta statale sulla questione – ha affermato che “occorre indagare a fondo per garantire che vengano apprese le lezioni necessarie e per contribuire a ripristinare la fiducia pubblica che è stata scossa”. “Dobbiamo tutti rimanere impegnati e attenti ai bisogni di coloro che hanno pagato il prezzo più alto di tutti: le famiglie in lutto e i feriti, nel corpo e nell’anima”, ha affermato Hanegbi. Infine, ha esortato all’unità all’interno della società israeliana, definendola “essenziale per garantire l’eternità di Israele”.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Media “Hamas ha ancora 10-20 mila combattenti”. Israele identifica i corpi di altri due ostaggi

0

TEL AVIV (ITALPRESS) – Il gruppo terroristico palestinese Hamas avrebbe ancora tra i 10.000 e i 20.000 miliziani, dopo averne persi circa 20.000 durante la guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito Nbc News citando una fonte delle Forze di difesa israeliane (Idf), secondo cui fino al 90% dei razzi dell’organizzazione terroristica al potere a Gaza è stato distrutto e Israele è riuscito a impedirle di ripristinare la pesante potenza di fuoco persa. La fonte ha sottolineato: “Gli impianti di produzione e le rotte del contrabbando (colpite da Israele) sono molto importanti. Non abbiamo solo portato via il pesce, abbiamo preso la canna da pesca”. 

IDENTIFICATI CORPI 2 OSTAGGI, 13 RESTANO ANCORA A GAZA

L’istituto di medicina legale ha identificato i corpi degli ostaggi consegnati ieri sera da Hamas alla Croce Rossa e successivamente giunti in Israele. Appartengono a Arie Zalmanovich, 85 anni, e Tamir Adar, 38 anni, vice comandante della sicurezza locale, entrambi del kibbutz Nir Oz. “Il governo israeliano condivide il profondo dolore delle famiglie Zalmanovich e Adar e di tutte le famiglie degli ostaggi deceduti. Il governo e l’intero apparato israeliano di risposta alla cattura degli ostaggi rimangono determinati, impegnati e lavorano instancabilmente per restituire tutti gli ostaggi deceduti per una degna sepoltura nella loro patria. La sua memoria sia benedetta”, si legge nella dichiarazione dell’ufficio del primo ministro diffusa nella notte. Zalmanovich è stato ucciso durante la prigionia a Gaza, mentre Adar è stato ucciso il 7 ottobre 2023 e portato a Gaza.

La Croce rossa ha dichiarato di aver facilitato il trasferimento di 15 corpi palestinesi da Israele a Gaza nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco, portando il totale a 165. In base all’accordo di cessate il fuoco di Gaza, Israele restituisce i corpi di 15 palestinesi in cambio del corpo di ogni ostaggio riconsegnato.

NETANYAHU LICENZIA IL SUO CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA NAZIONALE

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha sostituito con effetto immediato il suo consigliere per la Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, a causa dei disaccordi sulle politiche adottate durante la guerra a Gaza. Membro di spicco del partito Likud e ministro dagli anni ’90, Hanegbi si sarebbe opposto al piano di Netanyahu di invadere Gaza City durante l’estate, nonché al fallito attacco del mese scorso contro i leader di Hamas in Qatar. Gil Reich, che era il vice di Hanegbi, assumerà immediatamente la carica di capo ad interim del Consiglio per la Sicurezza nazionale e consigliere per la Sicurezza nazionale.

Prima di assumere l’incarico di vice nel 2022, Reich è stato vicedirettore della Commissione israeliana per l’energia atomica. Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione in cui ha ringraziato Hanegbi per il suo servizio e gli ha augurato “molto successo nei suoi impegni futuri e buona salute”. Nella sua dichiarazione, Hanegbi ha ammesso i disaccordi con Netanyahu. “Ho ringraziato il primo ministro per il privilegio di essere stato un partner nel definire la politica estera e di sicurezza di Israele in anni difficili, per l’opportunità di esprimere una posizione indipendente in discussioni delicate e per il dialogo professionale che abbiamo mantenuto, anche in tempi di disaccordo”, ha affermato.

Hanegbi ha avvertito che la guerra iniziata il 7 ottobre 2023, nonostante sia in vigore un cessate il fuoco, “non è ancora finita”. “I nostri combattenti rimangono in guardia su molti fronti”, ha affermato, “e la missione di riportare a casa tutti i nostri ostaggi non è ancora stata completata. Né è stato ancora adempiuto l’obbligo – con mezzi diplomatici o militari – di garantire che le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza vengano rimosse dal potere, disarmate e che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”.

Hanegbi ha ammesso la propria responsabilità per il “terribile fallimento del 7 ottobre” e – in un messaggio apparentemente indirizzato al primo ministro, che da tempo si oppone a una commissione d’inchiesta statale sulla questione – ha affermato che “occorre indagare a fondo per garantire che vengano apprese le lezioni necessarie e per contribuire a ripristinare la fiducia pubblica che è stata scossa”. “Dobbiamo tutti rimanere impegnati e attenti ai bisogni di coloro che hanno pagato il prezzo più alto di tutti: le famiglie in lutto e i feriti, nel corpo e nell’anima”, ha affermato Hanegbi. Infine, ha esortato all’unità all’interno della società israeliana, definendola “essenziale per garantire l’eternità di Israele”.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Sconfitta shock del Napoli a Eindhoven, il PSV domina e dilaga per 6 a 2

0

EINDHOVEN (OLANDA) (ITALPRESS) – Scatta l’allarme rosso in casa Napoli: dopo lo scivolone in campionato contro il Torino, infatti, arriva una clamorosa controprestazione anche in Champions League, nella terza giornata della fase a girone in casa del Psv. Gli uomini di Antonio Conte subiscono l’intraprendenza degli olandesi e, dopo aver mantenuto una parvenza di equilibrio per mezz’ora passando anche in vantaggio, crollano completamente fino un incredibile 6-2 finale. La formazione di Peter Bosz, trascinata dagli ex Serie A Schouten, Perisic e Man (autore di una doppietta), oltre a Salah-Eddine, trova la prima vittoria nella competizione, mentre per il Napoli arriva la seconda sconfitta.

Tra le fila degli azzurri, gli osservati speciali sono McTominay e Lucca, il primo al rientro mentre il secondo ha una grande possibilità vista l’assenza di Hojlund. E i due combinano già dopo pochi istanti, ma il tiro del centravanti è fuori misura. Poco dopo, Gilmour lancia De Bruyne, che evita Kovar ma non ha più spazio per il tiro, e il suo cross non trova compagni in mezzo. Il Psv risponde con l’uno-due tra Man e Saibari, con l’ex parma che trova l’ottima risposta di Milinkovic-Savic. Poi Til colpisce di testa tutto solo in area e Saibari segna ma in fuorigioco: sono le prime crepe nella retroguardia partenopea.

Ma il Napoli passa in vantaggio al 31′ con lo spunto di Spinazzola e il cross per McTominay, che segna di testa. Un vantaggio che dura poco: al 35′ il cross teso di Perisic trova la deviazione sfortunata di Buongiorno, che incappa in un autogol, mentre al 38′ il contropiede repentino del Psv, dopo un anticipo di Schouten su Lucca nell’area olandese, porta al gol di Saibari. La ripresa si apre con un colpo di testa di Lucca, che non indirizza bene, ma anche stavolta a tremare è la retroguardia del Napoli quando Gilmour sbaglia completamente un retropassaggio di testa e serve Saibari, che spreca. Non spreca, al 54′, Man, che devia in rete l’assist di Mauro Junior dopo aver saltato Buongiorno. E qui parte la pura accademia del Psv, contro un Napoli completamente disunito e spaesato. Til grazia Milinkovic-Savic dopo un pasticcio di Juan Jesus, poi il palo ferma Schouten. A rendere ancora più nera la serata è l’espulsione di Lucca, cacciato dal tedesco Siebert che sembra aver male interpretato una frase dell’attaccante italiano. Ad ogni modo, Man trova la doppietta con una botta di sinistro su cui il portiere partenopeo nemmeno vede il pallone, poi McTominay di testa lo imita. E qui succede l’incredibile: Drouech, appena entrato, prima firma l’assist per Pepi e poi dalla distanza trova la gioia personale. È il sesto gol del Psv, è notte fonda per il Napoli.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

PSV EINDHOVEN (4-3-3): Kovar 6; Flamingo 6.5, Schouten 6.5, Gasiorowski 6 (1′ st Obispo 6), Salah-Eddine 6 (40′ st Dest sv); Saibari 7.5 (40′ st Wanner sv), Mauro Junior 6.5, Veerman; Man 8, Til 6 (40′ st Pepi 6.5), Perisic 6.5 (40′ st Driouech 7). In panchina: Olijs, Schicks, Bajraktarevic, Boadu, Nagalo. Allenatore: Bosz 7.

NAPOLI (4-1-4-1): Milinkovic-Savic 5; Di Lorenzo 4.5, Beukema 5.5 (13′ st Juan Jesus 5), Buongiorno 5, Spinazzola 6.5 (13′ st Gutierrez 5.5); Gilmour 5 (13′ st Lang 5.5); Politano 5 (28′ st Neres 6), Anguissa 5, De Bruyne 5 (40′ st Elmas sv), McTominay 7; Lucca 5. In panchina: Meret, Ferrante, Olivera, Vergara, Ambrosino. Allenatore: Conte 4.

ARBITRO: Siebert (Ger) 5.
RETI: 31′ pt McTominay, 35′ pt Buongiorno aut., 38′ pt Saibari; 9′ e 35′ st Man, 41′ st McTominay, 42′ st Pepi, 44′ st Driouech.
NOTE: serata serena, terreno in ottime condizioni. Al 31′ st espulso Lucca per proteste. Ammoniti: Gasiorowski, Veerman, Spinazzola, Driouech. Angoli: 8-4 per il Napoli. Recupero: 3′; 4′.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)