venerdì, Marzo 14, 2025
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Cleveland fa 13, Denver vince all’overtime con super Jokic

ROMA (ITALPRESS) – Cavaliers inarrestabili nella notte italiana della regular-season dell’Nba. Sul parquet dello Spectrum Center di Charlotte, di fronte a oltre 19mila spettatori, Cleveland ottiene il tredicesimo successo consecutivo superando in volata gli Hornets per 118-117.

Brivido finale regalato dalla ‘mano caldà di Bridges, che da quasi metà campo fallisce la tripla del sorpasso a fil di sirena: per l’idolo di casa, un bottino personale di 46 punti e il titolo onorifico di top-scorer della serata (24 di Mitchell e 20 di Garland per il quintetto ospite).

Spettacolo memorabile per i quasi ventimila spettatori della Ball Arena di Denver: i Nuggets fanno festa all’overtime piegando la resistenza dei Phoenix Suns per 149-141 con una storica tripla doppia di Jokic, capace di confezionare 31 punti, 22 assist e 21 rimbalzi. La franchigia dell’Arizona, che era riuscita a trascinare i rivali al supplementare dopo una grande rimonta, può solo consolarsi con i 34 punti messi a segno da Booker e i 29 di Durant.

Affermazioni esterne per Memphis e Minnesota. I Grizzlies violano l’impianto dei Dallas Mavericks per 122-111 sfruttando la vena realizzativa di Morant, in grado di contribuire alla causa dei suoi con 31 punti all’attivo; i Timberwolves mettono al tappeto al fotofinish Miami Heat per 106-104 con 51 punti complessivi della coppia di ‘bomber’ formata da Adebayo e Herro.

Vittorie casalinghe per i Toronto Raptors e Oklahoma City Thunder, che si impongono rispettivamente su Utah Jazz (118-109, 34 punti di Quickley) e Portland Trail Blazers (107-89, 30 di Wiggins). E fanno festa sul proprio parquet anche i Sacramento Kings e i Los Angeles Clippers, usciti trionfatori nel faccia a faccia con i San Antonio Spurs (127-109) e i New York Knicks (105-95).
– Foto Ipa Agency –
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8 marzo, Meloni “Le donne sono il cuore pulsante della nostra società”

ROMA (ITALPRESS) – “Coraggiose, instancabili, determinate: le donne sono il cuore pulsante della nostra società. Ogni giorno, con forza, talento e dedizione, costruiscono, innovano e ispirano. Come Governo, il nostro impegno è garantire a ogni donna le opportunità per essere protagonista in ogni settore, senza ostacoli”. Così su Facebook il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel messaggio in occasione della Giornata Internazionale della donna.

“I numeri parlano chiaro: l’occupazione femminile ha raggiunto il livello più alto di sempre, superando i dieci milioni di donne lavoratrici – sottolinea la premier -. Un risultato importante, ma sappiamo che molto resta da fare per una parità piena in ogni ambito. Le donne non devono più scegliere tra carriera e vita privata. La parità significa assicurare a tutte le donne le condizioni per realizzarsi pienamente, senza sacrificare né il lavoro né la vita familiare. Continueremo a lavorare per creare le opportunità che permettano a ogni donna di esprimere il proprio potenziale al massimo, senza limiti e senza barriere”.

-Foto Ipa/Agency-
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Notte tranquilla per Papa Francesco, in giornata il nuovo bollettino

ROMA (ITALPRESS) – La sala stampa della Santa Sede rende noto che la notte è stata tranquilla, il Papa sta riposando. Il Santo Padre è ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli ed ieri non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria, ha riferito sempre la sala stampa vaticana, sottolineando che le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili rispetto ai giorni precedenti.

Papa Francesco ha continuato con beneficio la fisioterapia respiratoria e quella motoria. I parametri emodinamici e gli esami del sangue sono rimasti stabili, hanno fatto sapere. Non ha presentato febbre. I medici mantengono ancora la prognosi riservata. In considerazione della stabilità del quadro clinico il prossimo bollettino medico verrà diffuso nella giornata di sabato.

Sempre ieri il Santo Padre si è dedicato ad alcune attività lavorative nel corso della mattina e del pomeriggio, alternando il riposo e la preghiera. Prima di pranzo ha ricevuto l’Eucarestia.

Giovedì in occasione del rosario delle 21 in Piazza San Pietro era stato trasmesso un messaggio audio del Pontefice, registrato in spagnolo dal Policlinico Gemelli: “Ringrazio di tutto cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla Piazza. Vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca, grazie”, diceva il Papa con voce flebile.

IL MESSAGGIO AUDIO DEL PONTEFICE

-Foto Ipa/Agency-
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Berrettini e Musetti approdano al terzo turno a Indian Wells

INDIAN WELLS (USA) (ITALPRESS) – Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti raggiungono il terzo turno al Masters 1000 di Indian Wells, il primo della stagione, in programma all’Indian Wells Tennis Garden (montepremi di 8.963.700 dollari) insieme al WTA 1000. Come dieci giorni fa a Dubai, Berrettini, 29esimo nel ranking Atp e 28esima testa di serie, tornato in Top 30 per la prima volta da giugno 2023, ha sconfitto Cristopher O’Connell (75) in due set e con punteggio speculare, 7-6(2) 6-2 allora, 6-2 7-6(2) in questa occasione. Peraltro proprio contro l’australiano aveva ottenuto anche la sua unica vittoria nei Masters 1000 nel 2024, a Shanghai. Una curiosità nel primo set: sul 5-5 30-15, cinque minuti di review al “Var” per una presunta invasione del romano smentita dall’analisi delle immagini. Al terzo turno Berrettini incontrerà Stefanos Tsitsipas, n.9 Atp e testa di serie numero 8, che si è imposto al suo esordio per 6-2 6-4 sul brasiliano Thiago Seyboth Wild: avrà dunque l’occasione di riscattare la sconfitta subita per meno del greco nei quarti a Dubai. Lorenzo Musetti, n. 16 ATP e 15esima forza del seeding, ha invece sconfitto per 7-5 5-7 6-2 il russo Roman Safiullin (69) che aveva vinto due dei tre precedenti confronti diretti, al Challenger di Bergamo del 2019 e in semifinale a Chengdu nel 2023. Musetti aveva vinto il più recente, l’anno scorso a Miami, su quello stesso Laykold applicato da quest’anno anche sui campi di Indian Wells. Musetti, che ha giocato con il polpaccio destro fasciato a causa dell’infortunio che l’ha costretto a saltare la stagione sudamericana e l’ATP 500 di Acapulco, ha ottenuto così il terzo successo in sette partite nel main draw del Masters 1000 di Indian Wells in carriera e ha eguagliato il suo miglior piazzamento nel torneo, il terzo turno raggiunto l’anno scorso. Per centrare il primo ottavo di finale dovrà battere il francese Arthur Fils, numero 21 del mondo, che ha dominato per 6-2 6-2 il canadese Gabriel Diallo, numero 88. Chi vincera ha già una certezza, non affronterà il norvegese Casper Ruud, la testa di serie più alta (4) in questo spicchio di tabellone a inizio torneo, eliminato al debutto dallo statunitense Marcos Giron per 7-6(4) 3-6 6-2.
– Foto Ipa Agency –
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Berrettini e Musetti approdano al terzo turno a Indian Wells

INDIAN WELLS (USA) (ITALPRESS) – Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti raggiungono il terzo turno al Masters 1000 di Indian Wells, il primo della stagione, in programma all’Indian Wells Tennis Garden (montepremi di 8.963.700 dollari) insieme al WTA 1000.

Come dieci giorni fa a Dubai, Berrettini, 29esimo nel ranking Atp e 28esima testa di serie, tornato in Top 30 per la prima volta da giugno 2023, ha sconfitto Cristopher O’Connell (75) in due set e con punteggio speculare, 7-6(2) 6-2 allora, 6-2 7-6(2) in questa occasione. Peraltro proprio contro l’australiano aveva ottenuto anche la sua unica vittoria nei Masters 1000 nel 2024, a Shanghai. Una curiosità nel primo set: sul 5-5 30-15, cinque minuti di review al “Var” per una presunta invasione del romano smentita dall’analisi delle immagini. Al terzo turno Berrettini incontrerà Stefanos Tsitsipas, n.9 Atp e testa di serie numero 8, che si è imposto al suo esordio per 6-2 6-4 sul brasiliano Thiago Seyboth Wild: avrà dunque l’occasione di riscattare la sconfitta subita per meno del greco nei quarti a Dubai.

Lorenzo Musetti, n. 16 ATP e 15esima forza del seeding, ha invece sconfitto per 7-5 5-7 6-2 il russo Roman Safiullin (69) che aveva vinto due dei tre precedenti confronti diretti, al Challenger di Bergamo del 2019 e in semifinale a Chengdu nel 2023. Musetti aveva vinto il più recente, l’anno scorso a Miami, su quello stesso Laykold applicato da quest’anno anche sui campi di Indian Wells. Musetti, che ha giocato con il polpaccio destro fasciato a causa dell’infortunio che l’ha costretto a saltare la stagione sudamericana e l’ATP 500 di Acapulco, ha ottenuto così il terzo successo in sette partite nel main draw del Masters 1000 di Indian Wells in carriera e ha eguagliato il suo miglior piazzamento nel torneo, il terzo turno raggiunto l’anno scorso. Per centrare il primo ottavo di finale dovrà battere il francese Arthur Fils, numero 21 del mondo, che ha dominato per 6-2 6-2 il canadese Gabriel Diallo, numero 88.

Chi vincerà ha già una certezza, non affronterà il norvegese Casper Ruud, la testa di serie più alta (4) in questo spicchio di tabellone a inizio torneo, eliminato al debutto dallo statunitense Marcos Giron per 7-6(4) 3-6 6-2.

– Foto Ipa Agency –
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In Italia 1 donna su 5 in condizioni di dipendenza finanziaria

In Italia 1 donna su 5 in condizioni di dipendenza finanziaria

MILANO (ITALPRESS) – In Italia una donna su cinque si trova in condizioni di dipendenza finanziaria, il 29,4% dichiara di non avere nessuna fonte di reddito e la scarsa conoscenza finanziaria è un problema che riguarda 7 donne su 10” ricorda Monica Billio, Professoressa all’Università Ca’ Foscari Venezia. Eppure il quadro cambia quando la donna sceglie e prende impegni. “Le donne che investono in strumenti di finanza sostenibile sono le più finanziariamente educate tra tutte le investitrici, le più sicure delle proprie competenze e soprattutto il 42% risponde correttamente a tutte le domande di educazione finanziaria, con un gap ridotto rispetto agli uomini”. A dirlo Caterina Cruciani, Professoressa di Economia degli Intermediari finanziari dell’Università Ca’ Foscari Venezia. “Il comportamento delle donne in termini di puntualità e affidabilità nel pagare il debito è maggiore rispetto a quello degli uomini. Dall’osservatorio di Banca Ifis sugli NPL, emerge che l’incidenza delle sofferenze sui prestiti alle donne a livello nazionale è del 3,8% contro il 6,2% degli uomini. I dati sono significativi perché evidenziano come le donne non solo siano adeguate a gestire le finanze familiari, ma anche come sappiano rispettare, con maggiore attenzione, schemi di incassi e pagamenti più complessi”. A dirlo Simona Arduini, Professoressa di Economia Aziendale dell’Università Roma Tre e Vice Presidente Banca Ifis. Ospiti di Focus ESG, format tv dell’Italpress.
fsc/gsl

8 marzo, Mattarella “Violenza sulle donne è aggressione a intera società”

ROMA (ITALPRESS) – “In un momento delicato per la vita della comunità internazionale, desidero rivolgere, in occasione dell’8 marzo, un saluto e un pensiero di gratitudine a tutte le italiane e a tutte le donne che lavorano in Italia e contribuiscono al benessere nazionale”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. “Abbiamo acquisito negli ultimi decenni – aggiunge – piena consapevolezza che la politiche per la parità di genere, un diritto sancito dalla nostra Costituzione, non si sono risolte solamente in un vantaggio per le donne, ma hanno apportato benefici, ricchezza, frutti positivi per l’intera collettività. La promozione dei diritti va infatti di pari passo con lo sviluppo civile ed economico delle società. Per questo motivo occorre impegnarsi ancora, con decisione e lungimiranza, per colmare quei divari – culturali, salariali, di istruzione, di sviluppo della carriera – che permangono in alcuni ambiti nazionali”.

“Particolare attenzione – sottolinea il Capo dello Stato – va ancora risposta nel fronteggiare la piaga – vergognosa e inaccettabile – della violenza contro le donne. Ogni femminicidio, ogni discriminazione, ogni maltrattamento, sono un’aggressione all’intera società. Occorre continuare con l’opera di repressione e di prevenzione. Ma, contemporaneamente, bisogna proseguire con un’azione educativa, a partire dalle generazioni più giovani, che promuova una cultura di effettiva parità sradicando stereotipi, pregiudizi e abitudini consolidate. C’è bisogno, in questa grande battaglia di civiltà, del contributo di tutti, donne e uomini, che devono trasmettere – in tutti i contesti – una cultura del rispetto e lo sdegno e la riprovazione per parole e azioni discriminatorie e violente. Eguale impegno va perseguito per politiche familiari inclusive che favoriscano la libera determinazione: una donna non deve essere mai posta di fronte al dilemma di scegliere tra famiglia e professione”.

“Le donne – evidenzia Mattarella – sono veicolo di particolare efficacia per l’integrazione e la pace. Voglio rivolgere un pensiero di solidarietà alle donne che, in ogni parte del mondo, sono perseguitate, imprigionate, sottoposte a inaudite violenze. Alle madri costrette a piangere i propri figli caduti in guerra. Alle donne che lottano per vedersi riconosciuti i più elementari diritti, dalla salute, alla libertà, all’istruzione. Facciamo nostro il loro dolore, ascoltiamo la loro voce. Il mondo sarà migliore con forte protagonismo della saggezza e dell’equilibrio delle donne”.

-Foto Ipa/Agency-
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8 marzo, Paesi Bassi, Italia e UK i Paesi che hanno più donne avvocato

ROMA (ITALPRESS) – “Nel 1985 le donne avvocato in Italia erano appena il 7%, adesso sono poco più del 48% e in alcune regioni sono anche più degli uomini, anche se rimane purtroppo un gap salariale medio del 50%, questo nonostante le ottime capacità di mediazione che riescono a mettere spesso in campo”. Antonello Martinez (nella foto), presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa, fa un punto della situazione del contributo delle donne alla professione forense. Le percentuali più alte di avvocati donna sono nei Paesi Bassi (50%) seguiti da Italia e UK (48%). Le differenze di retribuzioni sono, invece, meno marcate in Canada (10%), Germania (10/15%) e Francia (15%).
“Anche in altri Paesi del Mondo – aggiunge Martinez, fondatore dello Studio Martinez&Novebaci – le donne avvocato guadagnano mediamente meno rispetto agli uomini. In Italia la situazione è peggiore in parte perchè c’è una concentrazione delle donne in studi legali di dimensioni medio-piccole, con una retribuzione inferiore, rispetto agli uomini, che tendono a ricoprire ruoli di responsabilità in studi più grandi o di partner”.
Negli Stati Uniti – rileva l’analisi dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa – le donne rappresentano circa il 38-40% degli avvocati iscritti all’Ordine, una percentuale in costante aumento rispetto al 26% registrato nel 2000 (America Bar Association). Le donne avvocato negli Stati Uniti però guadagnano mediamente circa 80% di quanto guadagnano i colleghi uomini. Il divario salariale può oscillare tra 10.000 e 20.000 dollari l’anno in più per gli uomini rispetto alle donne in posizioni simili.
Secondo il Law Society of England and Wales, nel Regno Unito le donne rappresentano circa il 48% del totale degli avvocati. La parità di genere è quasi raggiunta tra i giovani avvocati, ma diminuisce nelle posizioni senior. Le donne avvocato in UK guadagnano mediamente 25% in meno rispetto agli uomini, a parità di esperienza. Il divario salariale può variare a seconda dell’area geografica e della specializzazione.
In Canada, la Canadian Bar Association stima che circa il 38% degli avvocati siano donne. La percentuale di donne nel settore legale è in crescita, specialmente nelle scuole di diritto, dove oggi le matricole femminili superano quelle maschili. Anche in Canada si riscontra un divario salariale tra avvocati maschi e femmine, con le donne che guadagnano circa il 10% in meno rispetto ai colleghi uomini con esperienze e qualifiche analoghe.
Secondo la Law Council of Australia, le donne rappresentano circa il 43% degli avvocati, e la partecipazione femminile è in costante crescita. Le donne sono ora numericamente superiori nei programmi di diritto, ma la loro presenza diminuisce nelle posizioni di leadership.
In Australia, le donne avvocato guadagnano mediamente il 17% in meno rispetto agli uomini. La differenza salariale è più marcata per le posizioni senior.
Nei Paesi Bassi, circa il 50% degli avvocati sono donne, un dato che evidenzia la parità di genere nel settore legale. Tuttavia, la rappresentanza femminile diminuisce nelle posizioni di partner o senior lawyer. In Olanda, le donne avvocato guadagnano in media 20% in meno rispetto ai colleghi uomini, soprattutto nelle grandi aziende legali.
In Germania, circa il 40% degli avvocati sono donne, ma la percentuale diminuisce nelle posizioni di leadership e nei ruoli di partner. Le donne avvocato in Germania guadagnano in media 10-15% in meno rispetto agli uomini. Il divario salariale è presente soprattutto nelle grandi città, dove le donne sono meno rappresentate nei ruoli senior.
In Francia, la National Bar Council stima che le donne rappresentano circa il 45% del totale degli avvocati, con una presenza significativa anche nelle scuole di diritto. Qui le donne guadagnano mediamente 15% in meno rispetto agli uomini. Il divario è visibile soprattutto nelle pratiche legali indipendenti, dove le donne sono più concentrate nelle posizioni meno retribuite.
“Se guardiamo alle regioni italiane – spiega Martinez – quelle a maggioranza femminile sono nell’ordine Emilia-Romagna (54,8%), Piemonte (54,6%), Umbria (54,3%) e Friuli Venezia Giulia (54%). Sono in quota maggioritaria anche in Lombardia (53,8%), Toscana (53,8%), Veneto (53,7%), Marche (51,6%). In Sardegna sono quasi alla pari (49,7%) mentre la Campania è la regione con la percentuale più bassa in assoluto: 42%. A livello reddituale – conclude – Martinez – il reddito medio tra donne e uomini è più marcato in Lombardia (-59,6%), Lazio (-57,6%) e Liguria (-54,2%) e meno marcato in Valle d’Aosta (-33%) e Sardegna (-39,7%)”.

– Foto Studio Martinez&Novebaci –
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Cagliari e Genoa non si fanno male, 1-1 alla Unipol Domus

CAGLIARI (ITALPRESS) – Cagliari e Genoa non si fanno male nella sfida a tinte rossoblù della Unipol Domus che apre la 28esima giornata di Serie A. Un tempo a testa e un punto a testa: avanti i padroni di casa con Viola, definitivo 1-1 di Cornet all’alba della ripresa.

Tre uomini sulla trequarti per Davide Nicola che lancia Zortea, Viola e Coman a sostegno di Piccoli. Vieira non vuole dare punti di riferimento e sacrifica Pinamonti: attacco leggero con Miretti libero di svariare, Ekhator e Cornet sugli esterni e Ekuban davanti.

La classica fase di studio iniziale viene interrotta bruscamente da una verticalizzazione geniale di Obert per Piccoli che sotto porta non sbaglia ma vede strozzato in gola l’urlo per il gol, annullato a causa di un fuorigioco millimetrico. Al quarto d’ora pericoloso Coman su una punizione dalla trequarti battuta all’improvviso: sorpreso Leali e la difesa del Genoa, la palla però sbatte sul palo esterno e i liguri tirano un sospiro di sollievo. Rimandato di soli pochi minuti il momento del meritato vantaggio del Cagliari. Al 18′ Piccoli difende il possesso con le unghie, poi sterza sul difensore e lancia Viola, pure fortunato con il controllo e gelido con il sinistro a battere il portiere per l’1-0. Unico neo del primo tempo sardo è la distorsione alla caviglia che mette ko Coman e costringe Nicola a inserire Augello, nel finale Piccoli non prende la porta su cross basso di Zortea e il Genoa si rende per la prima volta pericoloso sugli sviluppi di una mischia in area in cui Ekuban fallisce la deviazione vincente.

Si fa perdonare a inizio ripresa l’attaccante italo-ghanese: su una bella invenzione di Miretti nello spazio, Ekuban prende il tempo a Luperto e serve al centro un pallone che Cornet deve solo spingere in rete per il pareggio. Cambia completamente registro la squadra di Vieira nella seconda frazione e con gli innesti dalla panchina, Zanoli e Pinamonti su tutti, prova a chiudere la rimonta. De Winter si mangia le mani quando stacca in area ma non riesce a insaccare sul perfetto traversone di Martin, Pinamonti, invece, poco dopo protesta per un contatto prolungato con Zappa che per Fabbri non vale un calcio di rigore.

A un quarto d’ora dalla fine si fa male Cornet, ma la buona notizia per il Genoa è che dopo quasi sei mesi torna in campo Malinovskyi. Gli ultimi minuti sono orfani di grandi emozioni. Anche il Cagliari reclama un penalty, non concesso per un presunto mani di Vasquez che poi sarà provvidenziale in chiusura su Gaetano. Finisce in parità, si muovono le classifiche e a conti fatti, per entrambe, va bene così.

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Furlani vince l’argento nel lungo agli Europei indoor

APELDOORN (OLANDA) (ITALPRESS) – Prima medaglia azzurra agli Europei indoor ad Apeldoorn, in Olanda. Secondo posto per Mattia Furlani nel salto in lungo, l’azzurro è salito sul podio grazie alla misura di 8.12. Primo al quinto salto, il bronzo olimpico a Parigi 2024 è stato beffato per un solo centimetro dal bulgaro Bozhidar Saraboyukov (lasciati ben 24 centimetri al momento dello stacco). Terzo lo spagnolo Lester Lescay (8.12). Fuori dal podio due anni fa a Istanbul, questa è la sua prima medaglia continentale indoor, la seconda della sua carriera dopo l’argento vinto ai mondiali di Glasgow lo scorso anno. Non è mancata l’amarezza: “Mi dispiace perchè ho lavorato tanto bene – ha dichiarato ai microfoni di Rai Sport il 19enne laziale, tesserato per le Fiamme Oro Padova -, ho fatto la mia gara, potevo ambire a molto di più, ho litigato già da ieri con la rincorsa, però è così, i progetto sono a lungo termine. Se non cambio adesso la rincorsa non la cambio più, è pur sempre una medaglia internazionale. Non vedevo l’ora di entrare in pedana, ho fatto semplicemente la mia gara, mi dispiace, ma ci si lavora, ci sarà un Mondiale, un mondiale outdoor, sono tappe. Di solito con 8.12 mi scaldo”. La sorpresa della serata è stata Alice Mangione, terza (52.67) e qualificata alla finale dei 400 metri. Doppio sorpasso per l’azzurra che dal quinto posto è riuscita a qualificarsi in finale per via della terza posizione finale col tempo di 52″67. A vincere la semifinale è stata l’olandese Klaver in 51″15, seconda la polacca Ersetic in 52″41. In mattinata sessione di qualificazione, con Larissa Iapichino in finale grazie al 6.76 al secondo dei tre salti a disposizione, dopo un 6.53 d’esordio. “Missione compiuta – il commento della lunghista fiorentina – la qualificazione è sempre lo scalino più difficile ma siamo riusciti ad aggiungere anche questo tassello. Tecnicamente i miei salti di oggi sono stati discreti, ma di difficile c’è stata la tensione del primo turno, con soli tre tentativi. Domani ce ne sono sei per tutte, si può osare e trovare le misure anche se qualche dettaglio non dovesse andare. Sono molto più serena di altre volte”. Nel salto triplo Andrea Dallavalle (16.87) e Andy Diaz (16.74) hanno strappato il pass per la finale grazie a un unico salto. In semifinale gli ottocentisti Catalin Tecuceanu (1’48.10) ed Eloisa Coiro (2’04.09). Nelle semifinali dei 60m ostacoli fuori Giada Carmassi (8.04), Elisa Di Lazzaro (8.05) e Lorenzo Simonelli (7.60 e primo degli esclusi). Domani si torna in pista, in mattinata spazio alle qualificazioni, dalle 18.40 la finale del salto triplo dove l’Italia potrà andare a medaglia, alle 20 spazio al salto in alto, con Matteo Sioli e Manuel Lando in pedana.
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