martedì, Dicembre 23, 2025
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Roma, manomettevano sportelli bancomat per rubare denaro, arrestati tre rumeni

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ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Gruppo di Frascati, su delega dei magistrati della Procura della Repubblica di Roma, del dipartimento “Criminalità diffusa e grave”, hanno arrestato 3 uomini, di nazionalità romena, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di accesso abusivo ai sistemi informatici e furto aggravato o tentato, compiuti presso vari sportelli bancomat, nella Capitale e su tutto il territorio nazionale con la tecnica conosciuta con gli pseudonimi di “Jackpotting” o “Cashout”.

E’ una tecnica, abbastanza nuova in Italia, usata da cyber criminali negli Stati Uniti e in vari paesi europei: dopo aver manomesso fisicamente lo sportello bancomat, viene introdotto un malware o un dispositivo che impartisce comandi al software dell’istituto di credito, inducendo la macchina ad erogare banconote. Perchè ciò avvenga è necessaria la presenza di persone sul posto che operano i collegamenti fisici e di complici collegati da remoto che operano il collegamento informatico tra il sistema operativo dell’ATM e il malware inoculato, obbligando il macchinario ad erogare denaro.

IL VIDEO

foto: ufficio stampa Carabinieri

(ITALPRESS).

Caltanissetta, evasione fiscale e riciclaggio: sequestrati beni per oltre mezzo milione di euro

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CALTANISSETTA (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando provinciale di Caltanissetta hanno eseguito un sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di oltre mezzo milione di euro, nei confronti di due soggetti indagati rispettivamente per reati tributari e riciclaggio.

Le investigazioni, condotte dai militari del Gruppo di Gela, sono scaturite da un’approfondita analisi della contabilità di una società operante nel settore della meccanica generale, che ha evidenziato gravi irregolarità fiscali e contabili. Gli approfondimenti successivi hanno permesso di accertare che il legale rappresentante dell’impresa si è sottratto nel tempo al pagamento delle imposte, commettendo così il reato di “omessa dichiarazione”.

Dalle indagini, supportate da controlli incrociati su imprese operanti a livello nazionale e da verifiche sui rapporti bancari di diversi soggetti, è emerso un sistema di movimentazioni finanziarie illecite. In particolare, sono stati riscontrati trasferimenti di ingenti somme di denaro sul conto personale di un soggetto di Niscemi, in assenza di rapporti commerciali effettivi, consentendo così all’imprenditore gelese di eludere il versamento delle imposte dovute allo Stato.

È stato inoltre accertato che l’imprenditore, nel tentativo di sottrarsi a eventuali responsabilità amministrative e penali, ha ceduto la società a un cittadino straniero gravato da numerosi precedenti penali e sottoposto a misura restrittiva degli arresti domiciliari. Il GIP del Tribunale di Gela, quindi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro delle disponibilità finanziarie e, per equivalente, dei beni immobili e mobili registrati riconducibili alla società e agli indagati, a tutela delle ragioni dell’Erario. I beni sequestrati a garanzia del credito erariale consistono, più in dettaglio, in quote societarie e disponibilità finanziarie esistenti su conti correnti bancari per oltre mezzo milione di euro.

-Foto ufficio stampa Guardia di Finanza-
(ITALPRESS).

Sequestrati 8,6kg di cocaina all’aeroporto di Torino, arrestato un peruviano

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TORINO (ITALPRESS) – Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino, hanno intercettato l’Aeroporto “Sandro Pertini” un uomo di origine peruviana in arrivo da Lima (Perù), via Parigi. Insospettiti dalle risposte evasive e contraddittorie fornite dal viaggiatore, relativamente al motivo del viaggio e alle mete del soggiorno in Italia, effettuavano un’accurata ispezione del suo bagaglio da stiva, all’esito della quale venivano individuati complessivamente 8,6 chilogrammi di cocaina, abilmente occultati all’interno di un doppio fondo della valigia e nelle fodere e imbottiture dello zaino, dei borselli e del gilet del passeggero. La sostanza stupefacente rinvenuta veniva posta sotto sequestro, mentre il corriere veniva tratto in arresto con l’accusa di “traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”, punito con la reclusione da 6 a 20 anni e con la multa da 26 mila a 260 mila euro. L’illecita immissione sul mercato della partita di cocaina intercettata avrebbe fruttato oltre un milione di euro.

tvi/mca2
Fonte video: Guardia di Finanza

Sequestrati all’aeroporto di Torino 8,6 kg di cocaina, arrestato peruviano

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TORINO (ITALPRESS) – Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino, hanno intercettato l‘Aeroporto “Sandro Pertini” un uomo di origine peruviana in arrivo da Lima (Perù), via Parigi.

Insospettiti dalle risposte evasive e contraddittorie fornite dal viaggiatore, relativamente al motivo del viaggio e alle mete del soggiorno in Italia, effettuavano un’accurata ispezione del suo bagaglio da stiva, all’esito della quale venivano individuati complessivamente 8,6 chilogrammi di cocaina, abilmente occultati all’interno di un doppio fondo della valigia e nelle fodere e imbottiture dello zaino, dei borselli e del gilet del passeggero.

La sostanza stupefacente rinvenuta veniva posta sotto sequestro, mentre il corriere veniva tratto in arresto con l’accusa di “traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”, punito con la reclusione da 6 a 20 anni e con la multa da 26 mila a 260 mila euro. L’illecita immissione sul mercato della partita di cocaina intercettata avrebbe fruttato oltre un milione di euro.

Foto: screenshot video Guardia di Finanza

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L’ambasciatore degli Usa all’Onu presenta la risoluzione su Gaza. Hamas consegna un altro ostaggio

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – L’ambasciatore degli Stati Uniti al Palazzo di vetro, Michael Waltz, ha convocato i membri eletti (E10) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – rappresentanti di Algeria, Danimarca, Grecia, Guyana, Pakistan, Panama, Repubblica di Corea, Sierra Leone, Slovenia e Somalia a cui ha presentato la risoluzione per la Striscia di Gaza. Lo fa sapere la rappresentanza diplomatica Usa all’Onu, aggiungendo che all’incontro hanno partecipato anche il Qatar, il Regno dell’Arabia Saudita, la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti, “dimostrando sostegno regionale alla risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su Gaza”. La risoluzione “accoglie con favore il Consiglio di pace e autorizza la Forza di stabilizzazione internazionale delineata nel piano di pace a Gaza in 20 punti del presidente Trump, che prevede aiuti umanitari continui e il rilascio di tutti gli ostaggi, aprendo la strada a una Gaza più sicura e prospera”.

Nella nota, la missione Usa all’Onu afferma che “sotto l’audace leadership del presidente Trump, gli Stati Uniti forniranno di nuovo risultati alle Nazioni Unite, non chiacchiere infinite. Le parti hanno colto questa storica opportunità per porre finalmente fine a decenni di spargimento di sangue e rendere la visione del presidente di una pace duratura in Medio Oriente una realtà”.

IL CORPO CONSEGNATO IERI DA HAMAS APPARTIENE AD UN OSTAGGIO

Il corpo consegnato ieri da Hamas alla Croce rossa e poi giunto in Israele appartiene a uno degli ostaggi rapiti il 7 ottobre 2023. Lo riportano i media locali, aggiungendo che non è stata ancora permessa la divulgazione del nome.

Nepal, la Farnesina: “I cinque escursionisti italiani stanno bene”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consolato Generale a Calcutta rischierato in Nepal ha ricevuto conferma che l’agenzia di Milano e l’agenzia nepalese sono riuscite a comunicare con il gruppo dei cinque escursionisti della provincia di Como con cui da giorni non si avevano contatti. Lo comunica la Farnesina, sottolineando che “i connazionali hanno riferito di stare bene e che proseguiranno il loro programma, con rientro a Kathmandu in data 8 novembre”.

-Foto www.pexels.com-
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Parapentathlon, l’Italia ancora protagonista protagonista agli Europei

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ROMA (ITALPRESS) – L’Italia scrive una nuova pagina di storia e compie un altro importante passo nel progetto Parapentathlon, lanciato dalla Federazione nel 2023. Gli azzurri sono stati protagonisti ai Campionati Europei di Para Biathle-Triathle e Para Laser Run al via ad Alanya, in Turchia. Gli atleti italiani hanno dipinto d’azzurro una giornata di gare intensa ed emozionante.

I convocati Fipm Irbin Augusto Vicco (Asd Futura P.M.) e Alina Alexandra Simion (Primula Bianca), e gli atleti Alessandro Ragni (Asd Filosport) con la guida Michele Totaro e Michele Baldelli (Dinamo Triathlon Pesaro) con la guida Cesare Bussetti che hanno partecipato a spese delle proprie ASD sono, infatti, tutti saliti sul podio. Dopo il trionfo ai Para Tetrathlon World Championships dell’agosto scorso, il 32enne di Varese Irbin Vicco si conferma il migliore anche nella competizione continentale, vincendo la gara di Para Laser Run (categoria PMP5b). Bella conferma anche per il giovanissimo Alessandro Ragni, 16 anni, che, dopo i due primi posti conquistati nel 2024, con grinta e determinazione, e supportato dalla guida Michele Totaro, ha chiuso al secondo posto la competizione di Para Laser Run (categoria PMP6a) alle spalle del compagno di squadra Michele Baldelli.

L’atleta 41enne pesarese, al debutto in una gara internazionale, è stato protagonista, infatti, di una bellissima gara assieme alla guida Cesare Bussetti, salendo così sul gradino più alto del podio. Grande soddisfazione ed emozione anche per un’altra debuttante in una gara di Para Laser Run, Alina Alexandra Simion, anche lei sul primo gradino del podio (categoria PMP5b). Bussetti, infine, ha preso parte alla competizione di Laser Run Under 19, chiudendo al tredicesimo posto.

“Sono orgogliosa dei risultati raggiunti in questa prima competizione – sottolinea Adriana Fabbri, responsabile del settore Parapentathlon della Fipm e membro della Commissione Para Pentathlon dell’Uipm -. Michele Baldelli, con il prezioso supporto della guida Cesare Bussetti, ha rappresentato al meglio la ASD Dinamo e la Fipm, e ha contribuito a scrivere una nuova, entusiasmante pagina nel Campionato Europeo di Para Laser Run. Desidero ringraziare il segretario generale della Fipm Salvatore Sanzo, il tecnico Raffaele Secchi, lo staff della Federazione. Il successo ottenuto è frutto del lavoro sinergico della squadra tecnica e delle decisioni strategiche del commissario straordinario Gianni Cuneo, che hanno permesso agli azzurri di salire ai primi posti europei. Un sincero grazie a tutti gli atleti e alle società che hanno scelto di far parte di questo percorso, confermando il valore e l’impegno di questo sport per una visione sempre più inclusiva”. 

-Foto TMPF-FIPM-
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Non esiste più la privacy digitale, le app ci spiano

Quella app gratuita per il fitness che conta i passi? Sa dove si vive, dove si lavora, a che ora ci si sveglia, quali percorsi si fanno abitualmente e persino quando si è malati, perché i movimenti cambiano. L’app di delivery? Ha una mappa completa delle abitudini alimentari, degli orari dei pasti, di quanto si spende e persino dello stato sentimentale, perché ordinare per uno o per due dice parecchio. E il casino non AAMS? Conosce le abitudini di gioco online, inclusi i giochi e slot non AAMS da provare. E il tastierino personalizzato che rende più comodo scrivere? Beh, quello conosce letteralmente ogni singola parola digitata, password comprese. Benvenuti nella realtà della privacy digitale, dove “gratis” significa semplicemente che il prodotto sei tu.

Il contratto che nessuno legge

Ogni volta che si installa un’app, appare quella schermata interminabile di termini e condizioni. Percentuale di persone che la legge davvero? Qualcosa come il 2%. Tutti gli altri scrollano fino in fondo e cliccano “accetto”. È comprensibile, quelle cose sono appositamente scritte in un difficile legalese. Ma dentro c’è scritto tutto: quali dati raccolgono, con chi li condividono, cosa ci fanno.

E raccolgono di tutto. Posizione GPS precisa, lista dei contatti, giochi usati sui casino non AAMS, cronologia delle chiamate, foto (complete di metadati), accesso al microfono, alla fotocamera, persino ai sensori di movimento. Un’app per ordinare pizza o per giocare su un casino non AAMS, tecnicamente non avrebbe bisogno di accedere alla fotocamera, eppure spesso lo chiede. Perché? Perché più dati hanno, più valgono.

Il business nascosto dietro i dati

Il modello è semplice e redditizio. Le app raccolgono informazioni su abitudini, preferenze, spostamenti, acquisti, slodi spesi sui casino non AAMS. Poi vendono questi dati a data broker, aziende specializzate nel comprare e rivendere profili utente. Questi profili sono incredibilmente dettagliati. Non è solo “uomo, 35 anni, Roma”. È “uomo, 35 anni, Roma, quartiere Prati, lavora in centro, stipendio medio-alto dedotto dalle spese, single, appassionato di calcio e casino non AAMS, ordina sushi il venerdì sera, va in palestra tre volte a settimana alle 19, probabilmente in cerca di una relazione seria perché ha scaricato app di dating serie e non quelle per incontri casuali”.

Questi profili vengono venduti a inserzionisti che li usano per pubblicità mirate. Ma non solo. Anche assicurazioni, banche, casino non AAMS, datori di lavoro potenziali possono accedere a queste informazioni, spesso in modi che sfuggono al controllo. C’è stato un caso negli Stati Uniti di un’assicurazione sanitaria che ha aumentato i premi a clienti che frequentavano certi quartieri considerati “a rischio”, informazione ottenuta tracciando i loro spostamenti tramite app.

Le sorprese inquietanti

Alcune scoperte recenti hanno fatto venire i brividi anche agli esperti. App di preghiera e meditazione hanno venduto dati sui momenti di fragilità emotiva degli utenti. App per il ciclo mestruale hanno condiviso informazioni sensibilissime sulla salute riproduttiva. Giochi per bambini hanno raccolto dati sui minori violando le leggi sulla protezione dell’infanzia.

E poi c’è il microfono. Quante volte è capitato di parlare di un prodotto con qualcuno e poi vedere pubblicità di quel prodotto comparire misteriosamente? Le aziende tech e casino non AAMS giurano e spergiurano che non ascoltano attivamente. Tecnicamente potrebbe essere vero. Ma non ne hanno bisogno: i dati che raccolgono in altri modi sono così dettagliati che possono prevedere gli interessi prima ancora che vengano espressi ad alta voce.

Il paradosso della convenienza

Il bello, o il brutto a seconda di come la si vede, è che tutto questo funziona perché è comodo. Google Maps sa suggerire il percorso migliore perché traccia i movimenti di milioni di persone in tempo reale. Spotify crea playlist perfette perché analizza ogni canzone ascoltata, saltata, messa in ripetizione. Amazon consiglia prodotti pertinenti perché studia ogni click, ogni ricerca, ogni acquisto. I casino non AAMS suggeriscono le slot tematiche in base ai gusti.

Rinunciare a questi servizi significherebbe tornare indietro di vent’anni. E poche persone sono davvero disposte a farlo. Ma forse si potrebbe almeno essere consapevoli del prezzo che si sta pagando.

Piccole difese possibili

Qualche contromisura esiste. Controllare i permessi delle app e dei casino non AAMS revocando quelli inutili è un primo passo. Disattivare il tracciamento della posizione quando non serve. Usare browser con protezione della privacy rafforzata. Leggere, almeno le parti principali e i termini e condizioni dei casino non AAMS, cosa si sta accettando quando si clicca “installa”.

Non è una battaglia che si può vincere completamente. Il sistema è fatto apposta per rendere la privacy una scelta scomoda. Ma almeno sapere cosa sta succedendo, cosa le app sanno davvero e cosa ci fanno con quei dati, è un punto di partenza. Perché l’ignoranza, in questo caso, non è affatto una benedizione.

Nasce il Blue Economy Monitor di Intesa Sanpaolo e SDA Bocconi

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MILANO (ITALPRESS) – Analizzare i diversi aspetti dell’economia del mare e monitorarne le dinamiche di sviluppo, per diffondere una maggiore conoscenza delle opportunità legate a un settore in forte crescita a livello mondiale che può vedere l’Italia protagonista. E’ l’obiettivo del Blue Economy Monitor di Intesa Sanpaolo e SDA Bocconi School of Management, presentato a Milano, con al centro ricerche sul capitale naturale blu e la mobilità sostenibile. Secondo l’Osservatorio promosso dal Gruppo guidato da Carlo Messina l’evoluzione verso la mobilità sostenibile nel settore marittimo-portuale si realizza attraverso tecnologie innovative, strategie organizzative e politiche locali, fondamentali per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico.

f28/fsc/azn

Meloni sente la premier giapponese Takaichi, ulteriore impulso alla collaborazione

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ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il nuovo Primo Ministro del Giappone, Sanae Takaichi. Lo comunica Palazzo Chigi sottolineando che “il Presidente Meloni si è congratulato con il Premier Takaichi per la sua recente nomina e per il fatto che il Governo giapponese sia guidato per la prima volta da una donna. Il colloquio ha anche consentito ai due Leader di riaffermare la comune volontà di dare ulteriore impulso alla collaborazione bilaterale, a partire dai settori economico-commerciale, culturale, tecnologico e nel campo della difesa”.

In conclusione della conversazione, “è stata condivisa l’opportunità di cogliere la ricorrenza nel 2026 del 160º anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone per lavorare a una nuova visita a Tokyo del Presidente del Consiglio già nei primi mesi del prossimo anno”, conclude la nota.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).