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Eni celebra 30 anni a Wall Street, Descalzi “Tutto ha bisogno di energia”

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di Stefano Vaccara

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Eni ha celebrato al New York Stock Exchange i 30 anni della sua quotazione con “l’opening bell” suonata dall’amministratore delegato Claudio Descalzi e una conferenza stampa fitta di temi industriali e geopolitici. Il filo rosso? La stessa dinamica che l’esperto energetico di Harvard, Daniel Yergin, descrisse poco più di trent’anni fa nel libro The Prize: l’energia come motore della storia. “Quello che ha scritto è ancora molto valido ed è assolutamente valido, perché senza energia non ci sono infrastrutture, non c’è medicina. Oggi anche intelligenza artificiale e data center crescono in modo esponenziale: tutto ha bisogno di energia”.

La fotografia strategica di Eni resta pragmatica: transizione sì, ma “additiva”, non sostitutiva. “Chi pensava a una transizione come eliminazione e sostituzione ha fatto un grandissimo male alla transizione”, ha spiegato Descalzi, rivendicando il modello che tiene insieme domanda di oggi e offerta di domani e ricordando gli investimenti su rinnovabili e bioenergie.

Senza ideologia, con ritorni misurabili: “La transizione deve continuare, ma non in modo esasperato e ideologico”. Sul fronte finanziario, l’Ad ha sottolineato l’impatto del cambio: “Per noi il cambio euro-dollaro è terribile, perdiamo centinaia di milioni su cui si può fare poco”, rimarcando che malgrado ciò Eni “ha battuto il consensus” nel terzo trimestre. Capitolo equity story: la quotazione di Plenitude ed Enilive “rimane sempre sul tappeto” ma “a breve penso di no. Prima voglio vedere come si consolida il piano di crescita e quando avremo stabilità e capacità di mantenere quei valori, allora se ne potrà parlare”. In tema di geopolitica sul Venezuela, dove le tensioni con Washington pesano sulle operazioni, Descalzi ha riassunto la criticità e il negoziato in corso: “Abbiamo scoperto tantissimo gas che va al domestico e non possiamo fermare. Il contratto ha un’opzione con la quale ci pagavano in carichi e non con cash, carichi che andavano negli Usa e che non possono più andare. Stiamo parlando con gli Usa, vediamo se riusciamo a trovare una soluzione”.

In sostanza: garantire continuità a un flusso energetico essenziale per la popolazione, trovando un meccanismo di regolazione che non resti incagliato nelle sanzioni.
Alla domanda sulla situazione in Libia, il messaggio è di realismo operativo: “Negli ultimi anni ci siamo stati nonostante le guerre civili. Produciamo gas e tutto va per il Paese. Ormai il GreenStream porta 4 miliardi di metri cubi in Italia. Siamo diventati essenziali per la società civile. La Libia ha sempre pagato in tutti i momenti, sono sempre puntuali, strutturati e lineari nel pagare, è una cosa importante”. Rispondendo a una domanda sull’idea che non esista “energy transition” ma solo “energy addition”, Descalzi ha chiarito che la traiettoria corretta è appunto additiva: ridurre nel tempo carbone e poi gas, mentre entrano nuove fonti. Ha respinto l’idea che solare e eolico non siano “reliable”, ricordando che Eni arriverà “a fine anno a 5,3 GW” tra solare ed eolico, “quasi 2 GW” negli Stati Uniti, dentro una configurazione societaria capace di generare ritorni.

Infine, clima e COP30 a Belém. Commentando le parole del presidente brasiliano Lula secondo cui per aggiustare il clima si spenderebbe meno di quanto si spende per le guerre, ha detto: “Sarebbe molto meglio investire in ricerca e sviluppo invece di fare guerra. È difficile non essere d’accordo”. Ma il punto per Eni resta operativo: soddisfare la domanda attuale e, in parallelo, accelerare su tecnologie e investimenti che rendano la transizione sostenibile anche nei conti. Trent’anni dopo lo sbarco a Wall Street, Eni si presenta dunque come una piattaforma energetica che tiene insieme mercati, finanza e diplomazia dell’energia. Con un avvertimento: l’Ia e i data center stanno moltiplicando il fabbisogno; la transizione richiede tempi, capitali e infrastrutture; e senza energia accessibile la crescita si ferma. È il paradosso del nostro tempo, che Yergin aveva colto e che Descalzi ha ribadito: la sete di energia continua a muovere il mondo e a dettarne gli equilibri.

– foto ufficio stampa Eni –

(ITALPRESS).

Bari, boom di visitatori alla XXXIX edizione del Salone internazionale “Promessi Sposi” della Fiera del Levante

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BARI (ITALPRESS) – Sono complessivamente 25.500 i visitatori che hanno preso parte alla XXXIX edizione del Salone internazionale “Promessi Sposi, il matrimonio in vetrina”, a Bari, nel Nuovo padiglione della Fiera del Levante.

La manifestazione, interamente dedicata al variegato mondo del wedding, ha confermato ancora una volta la sua vocazione a costruire a 360° il giorno delle nozze. L’offerta commerciale è stata la più ampia di sempre, con centinaia di espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero, in rappresentanza di ogni fascia di prezzo e di ogni settore del wedding: abiti da sposa e cerimonia, location, catering, wedding planner, fotografi, viaggi, bomboniere, gioielli, fiori, bellezza, arredo e molto altro.

Particolarmente significativa è stata la presenza dei produttori pugliesi di abiti e accessori, espressione di una tradizione sartoriale d’eccellenza, affiancati da brand nazionali e internazionali. Oltre 300 espositori in tutto, con un incremento del 20% rispetto alle edizioni precedenti, con un’offerta ampia e un grande interesse del pubblico per un mercato che si conferma vivace, innovativo e in espansione.

“Siamo assolutamente soddisfatti dell’ottima riuscita di questa edizione – ha detto Gaetano Portoghese, patron dell’evento -, “Promessi Sposi” si conferma l’unica fiera settoriale italiana in grado di superare i numeri dell’edizione precedente. Il 20% di espositori in più ha contribuito a questo successo, e ci tengo particolarmente a ringraziare ciascuno di loro per aver reso il nostro Salone degno di questo nome”.

Apprezzata l’attività di LevanteCooking, un “salone nel salone”, una grande area dedicata al wedding food e al wedding cake in tutte le loro squisite sfumature, che durante la tre-giorni hanno proposto cooking show a cura degli chef pugliesi più rinomati, oltre che demo live, contest a tema, corsi di formazione, special guest, molte preparazioni e soprattutto tanti gustosi assaggi.

Centrale è stata la partecipazione di Nathalie Caldonazzo, celebre attrice, ballerina e showgirl, che sabato 8 novembre, in quanto promessa sposa (in primavera convolerà a nozze a Bari), ha visitato la parte espositiva con un occhio particolare, attirando l’attenzione del pubblico, che ha accolto con entusiasmo la modella romana. Durante la visita, Caldonazzo ha posato con fan e operatori del settore, condividendo pensieri sul matrimonio e sull’importanza di eventi come questo per i futuri sposi.

Il successo di questa fiera conferma la crescita del settore del matrimonio in Puglia, che si afferma sempre più come destinazione privilegiata per le nozze grazie alla qualità delle sue produzioni artigianali, alla bellezza delle location e alla capacità di attrarre operatori e coppie da tutto il mondo.

“”Promessi Sposi” ha dimostrato di essere un evento importante di grande richiamo, con espositori e ospiti importanti. – ha detto Gaetano Frulli, presidente di Nuova Fiera del Levante -. Il successo di quest’anno dimostra quanto questa fiera possa diventare un punto di riferimento per la nazione, in una regione che si attesta tra le prime in Italia sia per numero di matrimoni celebrati che per eventi ospitati”.

Nei prossimi giorni, dal 13 al 16 novembre, presso Metamare Resort a Mola di Bari, si terrà inoltre la quarta edizione di “PugliaIn Wedding Tourism”, un brand di proprietà di Pubblivela, in collaborazione con Assowedding, che vedrà la partecipazione di 15 wedding planner internazionali provenienti da tutto il mondo, grandi nomi che si occupano di incoming e outgoing, di matrimoni di lusso e anche di cerimonie Lgbtq+, interessati a lavorare con i fornitori della regione per indicizzare le coppie di sposi loro clienti a pronunciare il loro “Sì” proprio in Puglia.

Questi, provenienti dagli Stati Uniti e da tutta Europa, saranno protagonisti di farm trip in giro per le sale ricevimenti e le strutture ricettive pugliesi, nonché di incontri BtoB con le aziende del settore del wedding. “Non ci fermiamo mai e siamo già operativi – ha concluso Portoghese -. Questi professionisti visiteranno per la prima volta la Puglia e indirizzeranno le loro coppie verso la nostra destinazione. Il destination wedding infatti è il futuro del turismo di lusso pugliese, e noi con i nostri eventi cerchiamo di renderlo già presente!”.

-Foto ufficio stampa Fiera del Levante-
(ITALPRESS).

Meloni a Bari “Puntiamo a vincere la sfida di Lobuono in Puglia”. E sulla manovra “Ci vuole coraggio a dire che favorisce i ricchi”

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BARI (ITALPRESS) – “Ci vuole coraggio a dire che questa manovra favorisce i ricchi. Noi abbiamo destinato, per esempio, 18 miliardi di euro l’anno a chi ha un reddito annuo fino a 35mila euro. La sinistra dice che noi aiutiamo i ricchi perché, secondo loro, chi guadagna magari 2400 euro al mese e mantiene tre figli è un ricco che va mazzolato. Io non sono d’accordo”. Lo ha affermato, a Bari, il presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, nel corso di “Insieme per la svolta giusta”, evento organizzato a supporto del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia Luigi Lobuono. “Questa manovra, la quarta che scriviamo in quattro anni, l’hanno definita manovrina. Avremmo potuto fare una manovrona se non avessimo nello stesso anno 40 miliardi di euro da ripagare per il superbonus voluto da Giuseppe Conte e servito per far ristrutturare ville e castelli a persone che, in molti casi, avrebbero potuto farlo senza il contributo dello Stato”.

“Alla sinistra non va giù che togliamo il controllo della magistratura alla politica. Noi vogliamo una magistratura non controllata da nessuno, ma libera. Sono convinta che migliaia di magistrati, nel segreto dell’urna, voteranno a favore della riforma. Lo faranno anche molti del centrosinistra, che infatti dicono di votare no per mandare a casa la Meloni. Ma stessero tranquilli: questo Governo non va a casa, arriva alla fine della legislatura e poi chiederà agli italiani di giudicarlo per quanto avrà fatto. La Meloni possono mandarla a casa solo gli italiani”, ha ribadito.

“Questa sala gremita è la più bella risposta a chi continua a dire che la Puglia non può e non vuole cambiare. Ricordatevi sempre che non ci sono risultati già scritti o destini già stabiliti in partenza. Ci sono lavoro, determinazione, buona fede e passione che si mettono in ogni battaglia. È questo che decide l’esito di qualsiasi sfida. Noi lo abbiamo ampiamente dimostrato. Ricordo quando dicevano che FdI non potesse raggiungere il 5% dei consensi e nell’ultimo sondaggio supera il 31%, cosa mai accaduta a nessun partito dopo tre anni di governo. Eravamo la pecora nera d’Europa; oggi, anche per il Financial Times, siamo una nazione che può indicare la strada alle altre. Non è stato il caso, né la fortuna: è stato il lavoro e la consapevolezza di quante potenzialità abbia la straordinaria nazione che ci è stato dato l’onore di guidare”, ha aggiunto.

“La sfida di Lobuono e del centrodestra puntiamo a vincerla, perché non abbiamo paura di nessuno. Siamo qui, uniti come da 30 anni, come sarebbe piaciuto a un grande pugliese come Pinuccio Tatarella, un uomo del popolo innamorato della sua terra. Quella che vedete qui non è un’alleanza innaturale tenuta insieme dalla colla scadente dell’interesse, non è un sistema consolidato che prova a vendersi come nuovo solo per perpetuarsi. Noi stiamo insieme per scelta e siamo orgogliosi di batterci dalla stessa parte. Alla sinistra che credeva di trovarci fragili, vogliamo dire che ogni volta che siamo chiamati a difendere le idee nelle quali crediamo e a fare la nostra parte, siamo abituati a farci trovare pronti. Se nel 2022 non fossimo stati pronti a governare, oggi non avremmo un consenso più alto rispetto a tre anni fa. Un filosofo in tv diceva qualche giorno fa che vinco perché chi si occupa del mio make-up è bravo. Ma quanto sono superficiali le letture di questi intellettuali da salotto? E questi sono i filosofi, figuriamoci gli altri”, ha spiegato Meloni.

“Abbiamo abolito l’elemosina del reddito di cittadinanza e l’abbiamo sostituita con la dignità del lavoro e con la libertà di non dover dipendere dalla politica. Lo abbiamo sostituito con gli incentivi per chi investe e per chi assume, con le infrastrutture. Il risultato è che oggi il Mezzogiorno corre più del resto d’Italia, così come il Pil e l’occupazione. Questo è figlio di una mentalità per cui questa terra non chiede di essere mantenuta dalla politica, ma le chiede di essere messa in condizioni di giocarsela ad armi pari. Abbiamo investito sull’orgoglio delle persone del Sud e sta funzionando, perché i risultati arrivano”, ha concluso.

SALVINI “DECARO HA TRADITO EMILIANO, PUO’ TRADIRE I PUGLIESI”

“Se uno tradisce chi l’ha portato a fare politica, è portato a tradire tutti voi. Non si vota mai chi tradisce, perché chi tradisce una volta tradisce sempre”. Così invece il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini. Riguardo al
processo Open Arms, Salvini ha ironizzato: “Se avessi voluto una vita tranquilla, avrei fatto la tessera del Partito Democratico in Puglia”.

TAJANI “I RAPPRESENTANTI DI LISTA TUTELANO LA DEMOCRAZIA”

“Bisogna sempre difendere i voti, lo diciamo in tutte le città d’Italia. Anche stavolta faremo un lavoro di tutela del voto, perché significa tutelare la democrazia, con i nostri rappresentanti di lista che saranno impegnati fortemente affinché non ci siano errori. Ricordiamo che siamo stati anche vittime, è accaduto in Calabria, quando poi la Giunta delle elezioni ci ha dato ragione: è decaduto un deputato dei Cinque Stelle ed è stato eletto un deputato di Forza Italia”, ha detto infine il vicepremier e ministro degli Esteri, nonchè segretario di Forza Italia, Antonio Tajani.

– foto screenshot Youtube Fratelli d’Italia –

(ITALPRESS).

Piantedosi “Il calendario della Polizia rappresenta spirito e umanità del Corpo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mi compiaccio della scelta editoriale del calendario della Polizia di quest’anno perché c’è questa bellissima rappresentazione dello spirito di corpo e delle storie personali che lo interpretano, con tutto il bagaglio di umanità, di sensibilità, di emozioni, a volte anche di difficoltà personali. È tutto molto bello”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a margine della presentazione del calendario della Polizia di Stato 2026 alle Terme di Diocleziano a Roma.

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Pisani “La gratitudine della comunità importante soddisfazione per i poliziotti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sentire la vicinanza della comunità è la più grande gratificazione che possiamo ricevere. Il grazie dei cittadini ci riempie il cuore di gioia, penso che per i poliziotti sia un momento molto importante, è la più importante soddisfazione che possiamo ricevere per quello che facciamo per la nostra comunità”. Lo ha detto il capo della Polizia, Vittorio Pisani, a margine della presentazione del calendario della Polizia di Stato 2026 alle Terme di Diocleziano a Roma.

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Descalzi “Senza energia non ci sono infrastrutture e sviluppo”

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Senza energia non ci sono infrastrutture e non c’è sviluppo”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, incontrando i giornalisti a Wall Street in occasione dei 30 anni dalla quotazione al New York Stock Exchange. Settori come l’intelligenza artificiale e i data center provocano un forte aumento della domanda di energia, ha sottolineato Descalzi.

xo9/sat/gtr
(Video di Stefano Vaccara)

Presentato il calendario della Polizia di Stato, sostegno a Unicef e famiglie

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ROMA (ITALPRESS) – Dodici scatti, alcune fotografie di gruppo e altri ritratti singoli in bianco e nero, per raccontare il lavoro della Polizia di Stato, un impegno condiviso frutto del contributo di ogni singolo operatore. È l’obiettivo del calendario della Polizia di Stato, presentato alle Terme di Diocleziano a Roma dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e dal capo della Polizia, Vittorio Pisani, in un evento che ha visto la partecipazione della direttrice del Museo Archeologico romano Terme di Diocleziano, Federica Rinaldi, e del presidente Unicef Italia, Nicola Graziano. L’edizione 2026 – i cui scatti sono stati realizzati da Settimio Benedusi e Guido Stazzoni, fondatori del collettivo Ricordi Stampati – vuole far emergere l’umanità dietro la divisa, il punto d’incontro tra identità professionale e vita personale e tra squadra e singolo, elementi che si completano e si sostengono a vicenda. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha apprezzato la “scelta editoriale del calendario della Polizia di quest’anno perché c’è questa bellissima rappresentazione dello spirito di corpo e delle storie personali che lo interpretano, con tutto il bagaglio di umanità, di sensibilità, di emozioni, a volte anche di difficoltà personali. È tutto molto bello”.

Per il capo della Polizia, Vittorio Pisani, la presentazione del calendario della Polizia “è un appuntamento annuale molto importante perchè, in una società in continuazione evoluzione anche dal punto di vista digitale e comunicativo, il calendario rimane uno strumento classico che ci consente di entrare nelle case dei cittadini e quindi rappresentare i nostri valori, il senso di umanità e dignità che c’è dietro la divisa. La particolarità del calendario di quest’anno che abbiamo voluto affiancare alle fotografie di gruppo quelle dei singoli: dietro il lavoro c’è sempre un essere umano con la sua vita personale”, ha sottolineato Pisani. Anche quest’anno, il calendario della Polizia di Stato ha rinnovato il suo impegno a favore delle iniziative benefiche: parte del ricavato della vendita sarà destinato al progetto di solidarietà Unicef “Zambia”, in difesa del diritto all’acqua, e al Piano “Marco Valerio”, che sostiene i figli dei dipendenti della Polizia di Stato affetti da patologie gravi e croniche.

– foto xi2/Italpress –

(ITALPRESS).

Pichetto “L’ambizione e l’obiettivo di decarbonizzare rimane e rimane per tutti”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’ambizione e l’obiettivo di decarbonizzare rimane e rimane per tutti, poi naturalmente al limite ci sono le condizioni di velocità che dividono paese e paese rispetto alle tempistiche e alle programmazioni nazionali. Però è un obiettivo di tutti quelli che sono presenti alla COP30”. Lo ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, a margine di una conferenza stampa.

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