NAPOLI (ITALPRESS) – Il 16 dicembre scade il termine entro il quale deve essere versato il saldo dell’Imu 2025. Tutti i dettagli nell’intervento dell’economista Gianni Lepre.
fsc/azn
Saldo Imu 2025, si avvicina la scadenza
Le eccellenze della Sardegna in vetrina ad “Artigiano in Fiera”, Cuccureddu “Straordinario veicolo promozionale”
MILANO (ITALPRESS) – Le eccellenze della Sardegna si mettono in vetrina alla 30.ma edizione di “Artigiano in Fiera”, in programma da sabato 6 al 14 dicembre prossimi a Fiera Milano (Rho). L’Isola sarà ancora protagonista alla grande mostra mercato dove, nello spazio riservato della Regione Sardegna, sono presenti decine di aziende sarde in rappresentanza del settore dell’artigianato artistico e dell’agroalimentare. Prodotti tipici del territorio, a partire dalle eccellenze del comparto agroalimentare, ai manufatti dell’artigianato artistico, con la gioielleria di qualità realizzata in corallo sardo e filigrana, ma anche l’arte della coltelleria. Un’occasione non solo per esporre tutti i prodotti tipici e di qualità della nostra Isola, ma di metterli in vendita e offrire, ai moltissimi visitatori uno spaccato delle eccellenze che la Sardegna sa regalare.
A Rho Fiera Milano, la più grande manifestazione internazionale dedicata all’artigianato, sono presenti 36 micro e piccole aziende isolane. Unica regione italiana sempre presente, la Sardegna partecipa con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la tradizione manifatturiera, il talento dei propri artigiani e la qualità delle produzioni agroalimentari dell’isola. La Regione Sardegna partecipa all’Artigiano in fiera 2025 con un proprio spazio espositivo di 846 mq all’interno di un più ampio spazio di 2.000 mq rappresentato dal padiglione 2 del polo fieristico di Milano-Rho. “La partecipazione ad Artigiano in Fiera, sottolinea l’assessore Franco Cuccureddu – rappresenta uno straordinario veicolo promozionale del prodotto Sardegna nei suoi aspetti più autentici e genuini”.
Inoltre, nei primi due giorni della manifestazione, in programma un fitto programma di animazioni con danze e canti tradizionali, accompagnati dal suono delle launeddas e dal canto a tenore, patrimonio immateriale dell’umanità. L’inaugurazione è prevista per sabato 6 dicembre alle ore 12, mentre per domenica 7 alle 11, nell’area istituzionale, verrà inaugurato lo spazio Sardegna con l’intervento dell’assessore Cuccureddu e il taglio del nastro.
– foto ufficio stampa Regione Sardegna –
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Stagione di Prosa al Teatro Toniolo, Giorgio Marchesi è “Il fu Mattia Pascal”
VENEZIA (ITALPRESS) – Prosegue la Stagione di Prosa del Teatro Toniolo, organizzata dal Settore Cultura del Comune di Venezia in collaborazione con Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale. Sabato 6 e domenica 7 dicembre il protagonista è Giorgio Marchesi che svelerà l’ironia de “Il fu Mattia Pascal” con un linguaggio fresco e accessibile, pensato anche per le nuove generazioni. “Abbiamo pensato di raccontare le vicende di Mattia Pascal sottolineando l’ironia presente nel testo, sperimentando un linguaggio che potesse essere accessibile a tutti, anche e soprattutto alle nuove generazioni, affinché la “pesantezza” che spesso viene erroneamente associata ad alcuni capolavori letterari possa essere smentita da un racconto energico e divertito di un “caso davvero strano”.
L’attore racconta: “insieme a Raffaele Toninelli e alla sua creatività musicale, abbiamo cercato di dare vita a un’atmosfera non realistica; non abbiamo ambientato il testo precisamente negli anni ’30, ma lo abbiamo traslato e trascinato lungo il ‘900 per assecondarne la contemporaneità dei temi trattati: il rapporto con la propria identità prima di tutto, dato che i tanti “profili” di cui ormai ci serviamo quotidianamente per comunicare sui social ne sono l’estremizzazione. Ma anche la rinascita, dopo lo sconvolgimento delle nostre vite negli ultimi due anni”. Biglietti in vendita online su Vivaticket e in biglietteria del Teatro. Per informazioni: www.culturavenezia.it
– Foto Comune di Venezia –
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Dirigente tedesco evidenzia il crescente appeal della Cina per gli investimenti
FRANCOFORTE (GERMANIA) (XINHUA/ITALPRESS) – Nonostante la competizione globale, la forte domanda in Cina e condizioni commerciali favorevoli la stanno rendendo una destinazione ancora più attraente per le aziende tedesche, ha affermato un alto dirigente tedesco.
“La Cina è diventata un mercato in cui non solo la domanda è forte, ma anche le altre condizioni ora sono più vantaggiose rispetto al passato”, ha dichiarato Christian Sommer, amministratore delegato e presidente del German Center Shanghai e presidente del German Center di Taicang, in una recente intervista a Xinhua.
In qualità di responsabile di organizzazioni che sostengono le attività delle aziende tedesche in Cina, Sommer ha affermato che i bassi costi dell’elettricità industriale, la stabilità della fornitura energetica, la prevedibilità delle spese di produzione e l’accesso a manodopera qualificata sono i vantaggi che rendono la Cina una destinazione interessante per le imprese tedesche.
Sebbene la catena di approvvigionamento in Asia, soprattutto in Cina, tenda a essere autosufficiente, le aziende tedesche rimangono estremamente interessate a farne parte.
I centri tedeschi di Shanghai e Taicang fungono da piattaforme per aiutare le piccole e medie imprese tedesche a ottenere una presenza più solida in Cina. A Taicang ci sono oltre 500 aziende tedesche, dove “la domanda di servizi di supporto come commercialisti certificati, consulenza legale, IT e studi di design è elevata”.
Poiché la concorrenza in Cina è sempre più intensa, le aziende tedesche si stanno adattando con l’adozine della strategia “local for local”. Sommer la considera un approccio necessario affinché le imprese tedesche rimangano competitive in Cina. Alcune di queste aziende stanno spostando parte delle loro attività di ricerca e sviluppo (R&S) in Cina, ritenendo che i team locali siano meglio posizionati per capire e rispondere alle esigenze del mercato cinese.
Un esempio è il Gemue Group, uno dei principali produttori mondiali di valvole e sistemi di misurazione e controllo, che continua a investire in Cina aggiornando le linee di prodotti esistenti ed espandendosi in nuovi settori.
“Ciò riflette una tendenza più ampia tra le aziende tedesche, che stanno passando da investimenti prettamente nuovi ad aggiornamenti strategici delle operazioni locali”.
Il presidente ha affermato che affrontare da soli le grandi sfide globali è “più lento e difficile”, mentre le partnership garantiscono maggiore efficienza e resilienza. Le differenze tra i Paesi, ha sottolineato Sommer, non dovrebbero essere viste come ostacoli, ma come basi per una collaborazione più profonda. L’uomo ha affermato che la proposta della Cina di costruire una comunità dal futuro condiviso per l’umanità lo ha profondamente colpito.
Sommer ha aggiunto che la sua prospettiva non è solo piena di speranza, ma anche di fiducia: “Se Germania e Cina comprendono e rispettano le loro differenze e costruiscono una cooperazione attorno a esse, ciò costituirà una vera fonte di forza per entrambe le parti”.
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Cina: scavi su Grande Muraglia portano a importanti scoperte archeologiche
PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Gli archeologi di Pechino lunedì hanno annunciato importanti scoperte effettuate durante i recenti scavi nella sezione Jiankou della Grande Muraglia, dove è stato rinvenuto un grande cannone.
Gli scavi quest’anno si sono concentrati su tre torri d’avvistamento e sulle relative mura di collegamento, rivelando numerosi reperti, tra cui armi, elementi architettonici e oggetti di uso quotidiano, secondo quanto dichiarato da Shang Heng, ricercatore associato presso il Beijing Institute of Archaeology, durante una conferenza stampa sulle ultime scoperte archeologiche del 2025.
Tra questi reperti figura un grande cannone fuso alla fine della dinastia Ming (1368-1644), lungo 89,2 centimetri e pesante 112,1 chili – il più grande pezzo d’artiglieria mai rinvenuto in questa sezione della Grande Muraglia.
Shang ha affermato che le iscrizioni ben conservate sul cannone forniscono nuove prove cruciali per la ricerca sulla produzione di armi da fuoco e sullo storico scambio tecnologico militare dell’epoca.
Sono stati inoltre annunciati i risultati delle ricerche sui manufatti in turchese nel sito di Xingong, un raro insediamento risalente al periodo Xia (2070 a.C.-1600 a.C.) e Shang (1600 a.C.-1046 a.C.) nell’area urbana di Pechino.
Il sito, che comprende aree sepolcrali, fossati e resti abitativi, ha restituito 28 manufatti in turchese. Le analisi indicano che il turchese proveniva probabilmente da miniere situate al confine tra le province di Hubei, Henan e Shaanxi, fornendo prove fondamentali dei primi scambi culturali nella Cina settentrionale, secondo quanto dichiarato da Yang Ju, ricercatore dell’istituto.
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Il Gruppo Prada completa l’acquisizione di Versace
MILANO (ITALPRESS) – Prada annuncia oggi il completamento dell’acquisizione di Versace da Capri Holdings, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni normative richieste. Lo si apprende da una nota del Gruppo Prada.
– foto ufficio stampa Gruppo Prada –
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Progetto LIFE MODERn, ampliato il monitoraggio della qualità dell’aria in laghi e foreste
ROMA (ITALPRESS) – Aumento del numero di foreste e laghi italiani monitorati e sviluppo di 18 nuovi indicatori ambientali per valutare gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla biodiversità. Sono questi, in sintesi, i risultati del progetto LIFE MODERn (NEC), coordinato dall’Arma dei Carabinieri – Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari (CUFAA) e al quale ha partecipato ENEA. Quattro anni di lavoro condotti sul campo e poi sottoposti a valutazioni scientifiche all’avanguardia come l’analisi del DNA ambientale (eDNA) nei laboratori di Centri di ricerca ENEA e degli altri partner italiani Cnr, CREA, università di Firenze e Camerino, Legambiente e lo spin-off dell’Università di Siena, TerraData environmetrics.
Le attività sono state condotte per rispondere agli obblighi della direttiva europea NEC (National Emission Ceilings) 2016/2284, che prevede tra gli strumenti per la riduzione delle emissioni inquinanti anche i risultati del monitoraggio degli effetti dell’inquinamento sugli ecosistemi. La struttura e il funzionamento della Rete NEC Italia sono stati ampliati: prima del progetto erano 6 i siti forestali e 4 quelli di acqua dolce monitorati, mentre adesso si è arrivati a 10 in ciascun ambito, distribuiti in varie regioni italiane, dai boschi mediterranei ai laghi alpini. I 18 nuovi indicatori ambientali hanno permesso di capire meglio come ozono, ossido di azoto e ammoniaca danneggino suolo, animali, piante e biodiversità. Tra questi indicatori, spicca il monitoraggio della visibilità per valutare l’impatto dell’inquinamento dell’aria, al centro di un altro progetto, “Visibility”, sempre a partecipazione ENEA e con il coordinamento CUFAA.
“Alcuni di questi indicatori usano tecniche all’avanguardia come l’analisi eDNA, che permette di rilevare specie poco visibili o che lasciano tracce genetiche nell’ambiente senza essere necessariamente osservate. Ciò consente di avere un livello integrativo di informazione biologica, che può aiutare a comprendere lo stato di biodiversità e i cambiamenti in risposta all’inquinamento atmosferico”, spiega la responsabile del progetto LIFE MODERn (NEC) per ENEA, Alessandra De Marco, responsabile del Laboratorio ENEA Impatti sul territorio e nei paesi in via di sviluppo presso il dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei sistemi produttivi e territoriali. Altre metodologie innovative sviluppate nel progetto sono la bioacustica, ovvero il monitoraggio della fauna tramite suoni ambientali, e la chimica delle foglie, che fornisce informazioni sullo stato nutrizionale, fisiologico e ambientale delle piante e sull’impatto degli inquinanti atmosferici o dei cambiamenti climatici.
“Nel monitoraggio forestale è fondamentale misurare le comunità biologiche presenti nel suolo, come batteri, funghi e fauna, che sono influenzate più rapidamente dalle alterazioni esterne rispetto a parametri come la quantità di carbonio immagazzinata”, aggiunge De Marco. Dal monitoraggio sono emersi criticità e miglioramenti. Ad esempio, la concentrazione di azoto nella Pianura Padana rimane elevata, così come sono evidenti in molti siti i danni da ozono. Si sono registrate, invece, una significativa riduzione delle deposizioni di zolfo e una qualità biologica eccellente dei suoli forestali, che comporta un accrescimento delle foreste e una maggiore mitigazione dei cambiamenti climatici. Affinché i risultati del progetto vengano utilizzati per migliorare le politiche ambientali italiane ed europee, è stato istituito un gruppo tecnico permanente, che coinvolge il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e gli enti di ricerca interessati.
Inoltre, LIFEMODERn (NEC) ha puntato sulla formazione degli operatori pubblici, in particolare i Carabinieri forestali, e sulla divulgazione. Per sensibilizzare le scuole sul tema della qualità dell’aria, è stato organizzato il concorso “Diamoci delle Arie”, per le primarie e secondarie di primo grado. “In una fase in cui l’Italia è ancora lontana dagli obiettivi europei sulla qualità dell’aria e molti ecosistemi soffrono a causa del cambiamento climatico, questo progetto rappresenta una risposta concreta e innovativa che ha creato una rete viva per aiutare a proteggere l’ambiente e la salute di tutti”, conclude De Marco.
– foto ufficio stampa Enea –
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Lavoratori dell’ex Ilva occupano l’autostrada A10, Genova bloccata / Foto
GENOVA (ITALPRESS) – I lavoratori dell’ex Ilva di Genova hanno occupato l’autostrada A10 entrando dal casello di Genova Aeroporto con il traffico ancora aperto. Nessuna resistenza da parte delle forze dell’ordine. Momenti di tensione con un camionista in rotta di collisione con i manifestanti. Con la pala meccanica della fabbrica, i lavoratori sono diretti al ponte San Giorgio e al casello di Genova Ovest. La città è di fatto tagliata in due.
I lavoratori ex Ilva di Genova avevano in precedenza bloccato l’aeroporto Cristoforo Colombo. Di fronte al terminal arrivi è stata posizionata una pala meccanica, “simbolo del lavoro e non delle chiacchiere del Governo”. Insieme a loro anche gli operai di Ansaldo Energia, che ieri hanno occupato la fabbrica contro la presunta decisione dall’azienda di delocalizzare la produzione di barre statoriche e già nel 2022 avevano occupato lo scalo, e le maestranze di Fincantieri in sciopero per solidarietà.
“L’aeroporto è bloccato per mandare un messaggio alla nazione, che l’industria a Genova non si tocca – ha detto Armando Palombo, delegato Rsu Fiom Cgil -. È un messaggio anche al Governo e ai commissari: il lavoro all’ex Ilva non può fermarsi a Taranto, devono mandare i rotoli su a Genova, altrimenti noi da qua non smobilitiamo”. Continua inoltre il blocco stradale a Cornigliano, dove i lavoratori hanno lasciato i mezzi pesanti dell’acciaieria, portati ieri mattina, a occludere la viabilità ordinaria.
– foto e gallery xa8/Italpress –
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Moody’s migliora il rating della Regione Lazio, Rocca “Rafforza reputazione internazionale”
ROMA (ITALPRESS) – Moody’s ha annunciato un nuovo miglioramento del rating della Regione Lazio, che passa da Baa3 a Baa2 con outlook stabile. È il secondo upgrade in pochi mesi e conferma la solidità del percorso intrapreso dall’Amministrazione regionale, sostenuto da una gestione più efficace del bilancio, della sanità e del debito. L’agenzia riconosce un andamento operativo solido, entrate stabili, una struttura del debito più snella e un’elevata probabilità di supporto statale in caso di necessità. Il nuovo giudizio accresce la reputazione del Lazio e ne rafforza la posizione come istituzione affidabile nel panorama nazionale e internazionale.
“Questo upgrade conferma in modo chiaro gli effetti del lavoro avviato fin dall’inizio della legislatura. Abbiamo fatto scelte nette, puntato sulla responsabilità e riportato ordine in settori che per anni hanno pesato sui conti regionali. Il riconoscimento di Moody’s non riguarda solo la dimensione finanziaria, ma parla anche del Lazio come istituzione che oggi si presenta con maggiore credibilità sul piano internazionale. È un risultato che rafforza la fiducia degli investitori e dimostra che la nostra Regione sta tornando un punto di riferimento affidabile”, dichiara il presidente Francesco Rocca.
“Il secondo upgrade in tre anni del rating della Regione Lazio premia i nostri sforzi. Abbiamo lavorato per ridurre un debito mostruoso ed investito senza crearne di nuovo. Abbiamo reso più efficiente la spesa e, soprattutto, stiamo restituendo credibilità alla Regione Lazio. Infatti, questo processo virtuoso non è solo tecnico, ma ha un impatto diretto sulla reputazione del Lazio. Nel momento in cui Moody’s riconosce che la gestione finanziaria è solida e orientata al futuro, cambia il paradigma con cui la Regione Lazio viene percepita nel mondo imprenditoriale, istituzionale e sui mercati. Un decisivo passo avanti per restituire attrattività e competitività, che si tradurranno in più investimenti, più opportunità per imprese, più lavoro per i giovani e più ricchezza per i cittadini”, afferma l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini.
– foto di repertorio IPA Agency –
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A ottobre occupati in crescita, il tasso di disoccupazione cala al 6%. I dati Istat
ROMA (ITALPRESS) – A ottobre 2025 il numero di occupati, pari a 24 milioni 208mila, è in crescita rispetto al mese precedente. L’aumento coinvolge sia i dipendenti – permanenti (16 milioni 468mila) e a termine (2 milioni 514mila) – sia gli autonomi (5 milioni 227mila). Lo rende noto l’Istat. A ottobre, su base mensile, la crescita degli occupati si associa al calo dei disoccupati e alla sostanziale stabilità degli inattivi. L’aumento degli occupati (+0,3%, pari a +75mila unità) coinvolge gli uomini, le donne, i dipendenti, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni che risultano in diminuzione. Il tasso di occupazione sale al 62,7% (+0,1 punti). La diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-3,7%, pari a -59mila unità) riguarda gli uomini, le donne e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione scende al 6,0% (-0,2 punti), quello giovanile al 19,8% (- 1,9 punti). La sostanziale stabilità degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, che interessa entrambi i generi, è sintesi della crescita tra i 15-34enni e della diminuzione tra chi ha almeno 35 anni di età. Il tasso di inattività è invariato al 33,2%.
Confrontando il trimestre agosto-ottobre 2025 con quello precedente (maggio-luglio) si registra una sostanziale stabilità nel numero di occupati. Rispetto al trimestre precedente, diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-4,4%, pari a -71mila unità) e aumentano gli inattivi di 15-64 anni (+0,5%, pari a +61mila unità). Sempre a ottobre 2025, il numero di occupati supera quello di ottobre 2024 dello 0,9% (+224mila unità); l’aumento riguarda gli uomini, le donne e chi ha almeno 50 anni, a fronte della diminuzione nelle altre classi d’età. Il tasso di occupazione, in un anno, sale di 0,4 punti percentuali. Rispetto a ottobre 2024, cala sia il numero di persone in cerca di lavoro (-2,2%, pari a -34mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,4%, pari a -171mila unità). Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 62,7%, quello di disoccupazione cala al 6,0% e il tasso di inattività è stabile al 33,2%.
– foto grafico Istat –
(ITALPRESS).






