SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – “Interlagos riserva sempre sorprese e gare molto interessanti. Se lo scorso anno la pioggia è stata la variabile che ha regalato maggiore spettacolo, quest’anno abbiamo assistito a una varietà di strategie di gara che, combinate con le caratteristiche del tracciato, hanno favorito un numero di sorpassi superiore alla media”. Così Mario Isola, direttore Motorsport di Pirelli, dopo il Gran Premio di San Paolo, in cui Lando Norris (McLaren) ha conquistato la sua seconda vittoria consecutiva dopo un weekend perfetto, consolidando la sua leadership in campionato. Il pilota Mercedes Kimi Antonelli ha ottenuto il miglior risultato della sua giovane carriera con un secondo posto, mentre il “driver of the day” è stato Max Verstappen della Red Bull, che è salito sul podio dopo essere partito dalla pit lane. “E’ stato sorprendente vedere Verstappen partire dalla pit lane e riuscire a salire sul podio al termine della gara: il campione del mondo in carica non smette mai di stupirci – ha aggiunto Isola -. Complimenti anche al giovane Kimi, che è riuscito a difendere la seconda posizione e a Lando Norris che ha concluso in testa dopo essere partito dalla pole”.
“Come previsto – ha sottolineato il direttore Motorsport di Pirelli – Medium e Soft sono state le mescole favorite mentre la strategia più comune è stata a due soste. Il livello di degrado dei pneumatici, unito ai pit stop anticipati favoriti dalla neutralizzazione iniziale, ha probabilmente spinto definitivamente le squadre a seguire questa scelta, privilegiando le due mescole più morbide. La Hard non è mai stata realmente in gioco, poichè tendeva a scivolare eccessivamente a causa della pista nuovamente ‘resettatà dalla pioggia del mattino. Le finestre di sosta sono state diverse per ciascun pilota, generando distacchi variabili che hanno favorito le opportunità di sorpasso e, di conseguenza, lo spettacolo in pista. Gli unici due piloti che hanno concluso il Gran Premio con una sola sosta hanno ovviamente presentato pneumatici dall’aspetto più stressato rispetto agli altri, che avevano livelli di usura e graining inferiori rispetto a quelli della Sprint di ieri, ma hanno comunque dimostrato la validità della strategia a singolo pit stop. Da molto tempo, in una gara asciutta, non vedevamo in zona punti una così ampia varietà di strategie, da una fino a tre soste, con differenti combinazioni di mescole”.
– Foto: Ufficio Stampa Pirelli –
(ITALPRESS).
GP Brasile: Isola “Tante strategie, ma medium e soft le mescole favorite”
Kean salta match con Moldova e Norvegia, Gattuso convoca Cambiaghi
ROMA (ITALPRESS) – Fuori Kean, dentro Cambiaghi. C’è un cambio obbligato nelle convocazioni di Gennaro Gattuso per gli ultimi due impegni della Nazionale nel girone di qualificazione al Mondiale con Moldova (13 novembre, Chisinau) e Norvegia (16 novembre, Milano). L’attaccante della Fiorentina, infortunatosi con il proprio club di appartenenza, non potrà infatti rispondere alla convocazione. Al suo posto il Ct ha deciso di chiamare l’attaccante del Bologna Nicolò Cambiaghi, che lo scorso 14 ottobre a Udine ha fatto il suo esordio in Nazionale nei minuti finali del match con Israele. Gli azzurri si raduneranno domani al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove nel pomeriggio sosterranno la prima seduta di allenamento. Ad aprire il raduno alle 14 sarà la conferenza stampa di Gennaro Gattuso.
Questo l’elenco dei convocati:
PORTIERI: Elia Caprile (Cagliari), Marco Carnesecchi (Atalanta), Gianluigi Donnarumma (Manchester City), Guglielmo Vicario (Tottenham).
DIFENSORI: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Alessandro Buongiorno (Napoli), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Matteo Gabbia (Milan), Gianluca Mancini (Roma).
CENTROCAMPISTI: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Samuele Ricci (Milan), Sandro Tonali (Newcastle).
ATTACCANTI: Nicolò Cambiaghi (Bologna), Francesco Pio Esposito (Inter), Riccardo Orsolini (Bologna), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Atletico Madrid), Mateo Retegui (Al-Qadsiah), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Kean salta match con Moldova e Norvegia, Gattuso convoca Cambiaghi
ROMA (ITALPRESS) – Fuori Kean, dentro Cambiaghi. C’è un cambio obbligato nelle convocazioni di Gennaro Gattuso per gli ultimi due impegni della Nazionale nel girone di qualificazione al Mondiale con Moldova (13 novembre, Chisinau) e Norvegia (16 novembre, Milano). L’attaccante della Fiorentina, infortunatosi con il proprio club di appartenenza, non potrà infatti rispondere alla convocazione. Al suo posto il Ct ha deciso di chiamare l’attaccante del Bologna Nicolò Cambiaghi, che lo scorso 14 ottobre a Udine ha fatto il suo esordio in Nazionale nei minuti finali del match con Israele. Gli azzurri si raduneranno domani al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove nel pomeriggio sosterranno la prima seduta di allenamento. Ad aprire il raduno alle 14 sarà la conferenza stampa di Gennaro Gattuso.
Questo l’elenco dei convocati:
PORTIERI: Elia Caprile (Cagliari), Marco Carnesecchi (Atalanta), Gianluigi Donnarumma (Manchester City), Guglielmo Vicario (Tottenham).
DIFENSORI: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Alessandro Buongiorno (Napoli), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Matteo Gabbia (Milan), Gianluca Mancini (Roma).
CENTROCAMPISTI: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Samuele Ricci (Milan), Sandro Tonali (Newcastle).
ATTACCANTI: Nicolò Cambiaghi (Bologna), Francesco Pio Esposito (Inter), Riccardo Orsolini (Bologna), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Atletico Madrid), Mateo Retegui (Al-Qadsiah), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).
– Foto: Ipa Agency –
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La Roma non sbaglia e vola in vetta: Udinese battuta 2-0
ROMA (ITALPRESS) – La miglior Roma della stagione batte 2-0 l’Udinese e sale in vetta alla classifica prima della sosta, scavalcando il Napoli sconfitto a Bologna. Tante buone notizie per Gasperini, oltre ai gol di Pellegrini (rigore) e Celik: su tutte, il sesto clean sheet in campionato e i passi evidenti sul piano del gioco. Resta – invece – a secco l’Udinese di Zaniolo, bersagliato dal pubblico giallorosso nel giorno del suo ritorno all’Olimpico. L’ex di turno fa a sportellate con la difesa avversaria, ma sbaglia anche un gol a tu per tu con Svilar. Miglioramenti netti invece per i giallorossi sul piano della produzione offensiva. Al 21′ la prima occasione. Cross di Wesley dal lato corto dell’area, Celik va ad incornare di testa e sfiora il palo alla destra di Okoye. Cinque minuti più tardi c’è la risposta dei friulani: Atta buca in profondità la difesa giallorossa, sterza sul recupero di Wesley e cerca un diagonale che termina non lontano dalla porta di Svilar. Al 30′ altra chance per la Roma. Dopo un tiro di Dovbyk respinto, Cristante si impadronisce di una palla dal limite dell’area e lascia partire una conclusione che viene deviata sul palo. Al 42′ è un episodio da moviola a sbloccare il match: Kamara tocca col braccio in area e l’arbitro Collu concede il rigore dopo l’intervento del Var. Dopo gli errori di Dybala (contro il Milan) e di Soulè e Dovbyk (contro il Viktoria Plzen), Pellegrini si prende la responsabilità e dagli undici metri fa esultare l’Olimpico.
L’unica nota stonata del primo tempo romanista è l’infortunio di Dovbyk, che lascia il posto a Baldanzi e si unisce a Dybala, Bailey, Ferguson e Angelino nella già affollata infermeria giallorossa. Col falso nove la manovra della Roma diventa ancora più fluida. E al 61′ il 2-0 nasce su un’azione di marca gasperiniana: Celik premia la sovrapposizione di Mancini e chiude la triangolazione in area con un destro che buca l’opposizione di Okoye. Al 73′ l’Udinese ha la chance per riaprirla: Ndicka sbaglia il passaggio e regala palla a Zaniolo, ma Svilar salva tutto chiudendo la saracinesca all’ex di turno. L’estremo difensore giallorosso si ripete all’85’ sul colpo di testa del neo entrato Bayo, mentre nel finale è il palo a salvarlo su un tiro di Atta. La Roma si presenta alla sosta con soli cinque gol subiti in campionato: è la firma della capolista.
– Foto: Ipa Agnecy –
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La Roma non sbaglia e vola in vetta: Udinese battuta 2-0
ROMA (ITALPRESS) – La miglior Roma della stagione batte 2-0 l’Udinese e sale in vetta alla classifica prima della sosta, scavalcando il Napoli sconfitto a Bologna. Tante buone notizie per Gasperini, oltre ai gol di Pellegrini (rigore) e Celik: su tutte, il sesto clean sheet in campionato e i passi evidenti sul piano del gioco. Resta – invece – a secco l’Udinese di Zaniolo, bersagliato dal pubblico giallorosso nel giorno del suo ritorno all’Olimpico. L’ex di turno fa a sportellate con la difesa avversaria, ma sbaglia anche un gol a tu per tu con Svilar. Miglioramenti netti invece per i giallorossi sul piano della produzione offensiva. Al 21′ la prima occasione. Cross di Wesley dal lato corto dell’area, Celik va ad incornare di testa e sfiora il palo alla destra di Okoye. Cinque minuti più tardi c’è la risposta dei friulani: Atta buca in profondità la difesa giallorossa, sterza sul recupero di Wesley e cerca un diagonale che termina non lontano dalla porta di Svilar. Al 30′ altra chance per la Roma. Dopo un tiro di Dovbyk respinto, Cristante si impadronisce di una palla dal limite dell’area e lascia partire una conclusione che viene deviata sul palo. Al 42′ è un episodio da moviola a sbloccare il match: Kamara tocca col braccio in area e l’arbitro Collu concede il rigore dopo l’intervento del Var. Dopo gli errori di Dybala (contro il Milan) e di Soulè e Dovbyk (contro il Viktoria Plzen), Pellegrini si prende la responsabilità e dagli undici metri fa esultare l’Olimpico.
L’unica nota stonata del primo tempo romanista è l’infortunio di Dovbyk, che lascia il posto a Baldanzi e si unisce a Dybala, Bailey, Ferguson e Angelino nella già affollata infermeria giallorossa. Col falso nove la manovra della Roma diventa ancora più fluida. E al 61′ il 2-0 nasce su un’azione di marca gasperiniana: Celik premia la sovrapposizione di Mancini e chiude la triangolazione in area con un destro che buca l’opposizione di Okoye. Al 73′ l’Udinese ha la chance per riaprirla: Ndicka sbaglia il passaggio e regala palla a Zaniolo, ma Svilar salva tutto chiudendo la saracinesca all’ex di turno. L’estremo difensore giallorosso si ripete all’85’ sul colpo di testa del neo entrato Bayo, mentre nel finale è il palo a salvarlo su un tiro di Atta. La Roma si presenta alla sosta con soli cinque gol subiti in campionato: è la firma della capolista.
– Foto: Ipa Agnecy –
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Cdm Fioretto: palma d’oro per le fiorettiste, argento per uomini
ROMA (ITALPRESS) – L’Italia del fioretto fa la voce grossa nelle prove a squadre e conquista altre due medaglie all’esordio stagionale in Coppa del Mondo a Palma de Maiorca. Trionfa il team azzurro nella gara femminile con Anna Cristino, Arianna Errigo, Martina Favaretto e Martina Batini, protagoniste di una prestazione perfetta in una competizione dominata e chiusa con il successo in finale sugli Stati Uniti. Brilla d’argento invece la squadra maschile con Guillaume Bianchi, Tommaso Marini, Filippo Macchi e Alessio Foconi, fermati solo nell’ultimo atto dai russi dell’AIN. Grandi risposte, dunque, dal gruppo del CT Simone Vanni già all’esordio stagionale nelle competizioni internazionali.
Dream Team padrone della prova femminile. Le azzurre hanno battuto la Romania (45-28) negli ottavi, la Cina (45-23) nei quarti e il Giappone (42-26) in semifinale, conquistando così il pass per la finale contro gli Stati Uniti. Con la stessa autorità, di classe e di forza, il quartetto composto da Martina Batini, Anna Cristino, Arianna Errigo e Martina Favaretto ha governato anche nell’atto conclusivo contro le statunitensi chiudendo con il punteggio di 45-32 e conquistando così la prima tappa stagionale di Coppa del Mondo.
Nella competizione maschile, invece, l’Italia di Guillaume Bianchi, Tommaso Marini, Filippo Macchi e Alessio Foconi è entrata in gara battendo negli ottavi la Gran Bretagna (45-31). La giornata è poi proseguita con i successi nei quarti contro Hong Kong (45-39) e in semifinale la Germania (45-27). Nell’atto conclusivo il team azzurro è stato dall’AIN (la compagine degli atleti russi senza bandiera) per 45-36 chiudendo così sul secondo gradino del podio. Bottino finale per il fioretto del CT Simone Vanni – affiancato in Spagna dai maestri Fabio Galli, Alessandro Puccini e Marco Ramacci – in questa prima tappa di Coppa del Mondo: cinque medaglie (di cui due ori, un argento e due bronzi). Ieri, infatti, nelle gare individuali erano arrivati il trionfo di Martina Favaretto nella prova femminile e il doppio bronzo nella competizione maschile con le firme di Guillaume Bianchi e Tommaso Martini.
– foto ufficio stampa Federscherma –
(ITALPRESS).
Norris vince in Brasile, Antonelli 2° e Verstappen 3° partendo da pit lane
SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – Lando Norris compie un passo importante verso il titolo mondiale. Il pilota della McLaren, dopo pole e sprint, conquista il successo anche nella gara del Gran Premio del Brasile 2025 di Formula 1. Secondo posto per un solido Andrea Kimi Antonelli (Mercedes), capace di tenere dietro anche la Red Bull di un immenso Max Verstappen, che si rende protagonista di una eccezionale rimonta partendo dalla pit lane. George Russell chiude ai piedi del podio, ma porta a casa preziosi punti per la Mercedes in ottica secondo posto nella classifica costruttori. Oscar Piastri, penalizzato di 10″, deve accontentarsi della quinta posizione, perdendo ulteriore terreno dal compagno di squadra, ora a -24. Pesantissimo zero, invece, per la Ferrari: Charles Leclerc e Lewis Hamilton, infatti, sono entrambi costretti al ritiro e in Brasile non accadeva dal 2002. Completano la top 10 di giornata Oliver Bearman (Haas), Liam Lawson (Racing Bulls), Isack Hadjar (Racing Bulls), Nico Hulkenberg (Kick Sauber) e Pierre Gasly (Alpine).
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Norris vince in Brasile, Antonelli 2° e Verstappen 3° partendo da pit lane
SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – Lando Norris compie un passo importante verso il titolo mondiale. Il pilota della McLaren, dopo pole e sprint, conquista il successo anche nella gara del Gran Premio del Brasile 2025 di Formula 1. Secondo posto per un solido Andrea Kimi Antonelli (Mercedes), capace di tenere dietro anche la Red Bull di un immenso Max Verstappen, che si rende protagonista di una eccezionale rimonta partendo dalla pit lane. George Russell chiude ai piedi del podio, ma porta a casa preziosi punti per la Mercedes in ottica secondo posto nella classifica costruttori. Oscar Piastri, penalizzato di 10″, deve accontentarsi della quinta posizione, perdendo ulteriore terreno dal compagno di squadra, ora a -24. Pesantissimo zero, invece, per la Ferrari: Charles Leclerc e Lewis Hamilton, infatti, sono entrambi costretti al ritiro e in Brasile non accadeva dal 2002. Completano la top 10 di giornata Oliver Bearman (Haas), Liam Lawson (Racing Bulls), Isack Hadjar (Racing Bulls), Nico Hulkenberg (Kick Sauber) e Pierre Gasly (Alpine).
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Atp Finals, Musetti all’esordio contro Fritz “Condizione fisica buona”
TORINO (ITALPRESS) – “La mia condizione fisica in questo momento è buona, non so se per via dell’entusiasmo della fresca notizia”. Sono queste le prime parole di Lorenzo Musetti nella conferenza stampa alla vigilia dell’esordio nelle Nitto Atp Finals di Torino, che domani lo vedrà sfidare lo statunitense Taylor Fritz. Una prima assoluta per lui, arrivata in seguito alla rinuncia di Novak Djokovic, che proietta l’italiano nel round robin in singolare. “E’ un obiettivo che aveva iniziato a essere tangibile dopo i quarti di finale a New York perchè avevo creato un bel distacco da Felix (Auger-Aliassime, ndr), anche se poi si è dimostrato non sufficiente – ha detto Musetti – E’ stato bello per i tifosi in generale questa battaglia finale, l’ultimo mese e mezzo è stato bello da un punto di vista di sana rivalità, che alla fine ha portato entrambi a qualificarci”. Quest’anno l’Italia avrà quindi due tennisti in singolare a incrociare le racchette nella cornice dell’Inalpi Arena di Torino. Poche ore prima, Musetti era stato sconfitto nella finale dell’Atp 250 di Atene da Novak Djokovic.
“Arrivati a questo punto della stagione la fatica fisica e mentale si fa sentire per tutti, poi ovviamente ognuno ha il suo percorso e ognuno ha la sua strada – commenta il tennista carrarino – Mi avrebbe fatto piacere arrivare a un evento del genere con una settimana di allenamento e più riposato, ma d’altro canto aver giocato partite ottime con un buon livello su una superficie dove sto crescendo tanto, che però non è ancora la mia superficie prediletta, ecco in questo senso il fatto di aver giocato ad Atene è il lato positivo”. Poi si comincerà a pensare agli obiettivi del prossimo anno, ma in questo momento Musetti ha ribadito che “voglio solo concentrarmi e godermi quello che sono andato a prendermi, questa è una settimana veramente importante per me, voglio godermela e cercare di esprimere il mio miglior tennis”. Un percorso, quello che lo ha portato a giocare per la prima volta le Atp Finals, partito da lontano. “E’ stato un finale di stagione molto intenso e ho rincorso forse anche troppo queste Finals, non mi sono goduto tante cose, forse a volte ho gestito male anche le pressioni, forse mi sono messo troppa pressione in determinati tornei per il fatto di voler far bene per forza per qualificarmi” ha detto l’italiano.
Sul fatto di aver saputo all’ultimo della sua partecipazione direttamente da Djokovic, Musetti ha detto: “Non c’è mai stata nessuna dichiarazione da parte sua, l’unica dichiarazione che aveva fatto in conferenza stampa era che avrebbe detto sì o no alla fine del torneo e così è stato, ha mantenuto fede a quello che aveva già annunciato, ma non c’è mai stata una fuga di notizie, me l’ha detto sotto rete quando mi ha battuto”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Atp Finals, Musetti all’esordio contro Fritz “Condizione fisica buona”
TORINO (ITALPRESS) – “La mia condizione fisica in questo momento è buona, non so se per via dell’entusiasmo della fresca notizia”. Sono queste le prime parole di Lorenzo Musetti nella conferenza stampa alla vigilia dell’esordio nelle Nitto Atp Finals di Torino, che domani lo vedrà sfidare lo statunitense Taylor Fritz. Una prima assoluta per lui, arrivata in seguito alla rinuncia di Novak Djokovic, che proietta l’italiano nel round robin in singolare. “E’ un obiettivo che aveva iniziato a essere tangibile dopo i quarti di finale a New York perchè avevo creato un bel distacco da Felix (Auger-Aliassime, ndr), anche se poi si è dimostrato non sufficiente – ha detto Musetti – E’ stato bello per i tifosi in generale questa battaglia finale, l’ultimo mese e mezzo è stato bello da un punto di vista di sana rivalità, che alla fine ha portato entrambi a qualificarci”. Quest’anno l’Italia avrà quindi due tennisti in singolare a incrociare le racchette nella cornice dell’Inalpi Arena di Torino. Poche ore prima, Musetti era stato sconfitto nella finale dell’Atp 250 di Atene da Novak Djokovic.
“Arrivati a questo punto della stagione la fatica fisica e mentale si fa sentire per tutti, poi ovviamente ognuno ha il suo percorso e ognuno ha la sua strada – commenta il tennista carrarino – Mi avrebbe fatto piacere arrivare a un evento del genere con una settimana di allenamento e più riposato, ma d’altro canto aver giocato partite ottime con un buon livello su una superficie dove sto crescendo tanto, che però non è ancora la mia superficie prediletta, ecco in questo senso il fatto di aver giocato ad Atene è il lato positivo”. Poi si comincerà a pensare agli obiettivi del prossimo anno, ma in questo momento Musetti ha ribadito che “voglio solo concentrarmi e godermi quello che sono andato a prendermi, questa è una settimana veramente importante per me, voglio godermela e cercare di esprimere il mio miglior tennis”. Un percorso, quello che lo ha portato a giocare per la prima volta le Atp Finals, partito da lontano. “E’ stato un finale di stagione molto intenso e ho rincorso forse anche troppo queste Finals, non mi sono goduto tante cose, forse a volte ho gestito male anche le pressioni, forse mi sono messo troppa pressione in determinati tornei per il fatto di voler far bene per forza per qualificarmi” ha detto l’italiano.
Sul fatto di aver saputo all’ultimo della sua partecipazione direttamente da Djokovic, Musetti ha detto: “Non c’è mai stata nessuna dichiarazione da parte sua, l’unica dichiarazione che aveva fatto in conferenza stampa era che avrebbe detto sì o no alla fine del torneo e così è stato, ha mantenuto fede a quello che aveva già annunciato, ma non c’è mai stata una fuga di notizie, me l’ha detto sotto rete quando mi ha battuto”.
– foto Ipa Agency –
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