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Cina: forte crescita di industria macchinari durante 14esimo Piano quinquennale

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – L’industria meccanica della Cina ha registrato progressi sostanziali in termini di scala industriale, commercio estero e innovazione nel periodo del 14esimo Piano quinquennale (2021-2025), secondo dati pubblicati lunedì dalla Federazione cinese dell’industria meccanica.

Il numero di imprese che producono macchinari, con dimensioni al di sopra di quella designata, è aumentato da 92.000 alla fine del 2020 a 137.000 alla fine di ottobre 2025.

In termini di scala industriale, il valore aggiunto del settore è cresciuto a un tasso medio annuo del 7,1% dal 2021. Da gennaio a ottobre di quest’anno, il commercio estero totale dei prodotti legati ai macchinari ha raggiunto 1.030 miliardi di dollari, in aumento del 7,6% su base annua, con il valore annuo di importazioni ed esportazioni che dovrebbe stabilire un massimo record.

Facendo leva sulla crescita dei cluster industriali, il settore conta ora 13 imprese classificate tra i primi 50 produttori mondiali di macchinari per le costruzioni.

Guardando al prossimo piano quinquennale, Xu Niansha, presidente della federazione, ha affermato che l’industria si concentrerà sul rafforzamento della resilienza e della sicurezza delle catene industriali e di approvvigionamento, sull’accelerazione dello sviluppo di nuove forze produttive di qualità e sulla promozione di una trasformazione intelligente, verde e integrata.

(ITALPRESS).

Rete Ecodigital in Campania, Pecoraro Scanio e Marano: “Sicilia apripista del modello”

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PALERMO (ITALPRESS) – Esperti, startupper, artigiani, giovani e innovatori si sono dati appuntamento a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, all’evento “Costruire il futuro” promosso dalla Rete Ecodigital che da anni porta avanti la sua missione, ovvero favorire l’incontro e il dialogo tra imprese, start up da una parte ed istituzioni dall’altra.

L’appuntamento è stato l’occasione per annunciare l’avvio di un intergruppo Ecodigital in seno al Consiglio regionale della Campania sul modello di quello creato all’Assemblea regionale siciliana un anno fa e di cui la deputata catanese Jose Marano (M5s) è presidente. “Ringrazio Alfonso per l’invito che ho accettato con grande piacere – ha detto la parlamentare aprendo i lavori – Da qualche anno, insieme, portiamo avanti una sinergia che dopo un periodo di incubazione è sfociato nella creazione di un intergruppo parlamentare con rappresentanza trasversale grazie al quale abbiamo già stanziato un fondo per la formazione degli studenti su temi ecologici e digitali. Un fondo che riproporremo anche nel 2026″.

“Le mie norme sulla tracciabilità agroalimentare attraverso la blockchain e sull’utilizzo dell’IA per la prevenzione degli incendi – ha proseguito Marano – vanno già nella direzione dell’innovazione e della sostenibilità ambientale ma dobbiamo proseguire su questa strada e fare di più. L’avvio dell’intergruppo anche in Campania è certamente una buona notizia per il nostro Paese perché la transizione ecologica e digitale procede ancora a rilento. Le istituzioni possono dare un contributo fondamentale in termini di semplificazione e accelerazione di questi processi. Dobbiamo lavorare anche sul fronte della comunicazione per rendere i cittadini più consapevoli ed avvicinarli ad un cambiamento che è già in atto”.

“Transizione ecologica e digitale camminano di pari passo – ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde e promotore della Rete EcoDigitalL’una esiste solo in funzione dell’altra. Quello di oggi vuole essere un momento di incontro e confronto di idee affinché possano trasformarsi in opportunità di crescita e di sviluppo. Abbiamo il dovere di fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per evitare che i giovani lascino la loro terra. Esportiamo potenziale classe dirigente, noi invece lavoriamo affinché diventi valore aggiunto per il nostro territorio”. 

L’evento ha visto la partecipazione dei neo eletti consiglieri regionali M5s, Raffaele Aveta e Gennaro Aiello, e del consigliere regionale Lista Roberto Fico Presidente, Davide D’Errico. Al dibattito incentrato su innovazione e sostenibilità sono intervenuti: Enrico Amico, Founder Amico Bio e Presidente Provinciale Coldiretti Caserta; Francesco Castagna, Ceo & Founder Agilae Srl; Emilia Di Girolamo, Direttore MAVV Ecodigital Campania; Manuel Lombardi, Presidente Regionale Terranostra; Gianluca Pirro, Presidente Associazione Pizzaiuoli Napolitani e Christian Cutino, Coordinatore Ecodigital Campania.

-Foto Ufficio stampa On. Jose Marano-
(ITALPRESS).

Giappone: ultimi panda torneranno in Cina a gennaio

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TOKYO (GIAPPONE) (XINHUA/ITALPRESS) – Due panda gemelli di uno zoo di Tokyo dovrebbero tornare in Cina alla fine di gennaio, lasciando il Paese senza panda per la prima volta in circa mezzo secolo, ha riferito lunedì l’agenzia Kyodo News.

Il termine ultimo per il rientro di Xiao Xiao e Lei Lei, che vivono ai Giardini Zoologici di Ueno dalla nascita, è fissata a febbraio in base a un accordo bilaterale di affido tra Tokyo e Pechino, riporta la stessa agenzia citando una fonte vicina alla vicenda.

All’inizio di quest’anno, anche quattro panda di uno zoo della prefettura di Wakayama sono stati rimandati in Cina, lasciando nel Paese soltanto i due panda gemelli di Ueno.

(ITALPRESS).

Quarta conferenza annuale sul fenomeno migratorio, Faraoni: “L’accoglienza non può essere improvvisata, va calibrata”

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PALERMO (ITALPRESS) – Non solo un tradizionale appuntamento di fine anno, ma un’occasione per fare un bilancio su quanto fatto e su quanto c’è ancora da fare su un tema delicato come le migrazioni: allo Splendid Hotel La Torre di Mondello si è svolta la quarta Conferenza annuale sul fenomeno migratorio, dal titolo ‘Per una rete integrata dei diritti in Sicilia’. La novità principale riguarda il coordinamento dell’appuntamento: accanto all’assessorato regionale alla Famiglia, le cui deleghe sono state temporaneamente avocate a sé dal presidente Renato Schifani, anche l’assessorato alla Salute ha scelto di intraprendere tale percorso. Tra i principali attori della Conferenza, organizzata in attuazione della legge regionale n. 20/2021, ci sono oltre trecento attori locali tra istituzioni, enti del terzo settore e cittadini con un background migratorio.

Tanti i temi sul tavolo, a partire dai progetti gestiti dalla Regione per l’inclusione dei cittadini stranieri: tra questi spicca il programma previsto per le undici aree interne, finanziato dal Fse+ Sicilia 2021-2027. La Conferenza è inoltre un’occasione di confronto su una serie di aspetti delicati relativamente al fenomeno migratorio: inclusione sociosanitaria delle persone vulnerabili, facilitazione dei canali di ingresso internazionali, analisi delle opportunità abitative e lavorative, contrasto alle discriminazioni e ruolo dell’istruzione e della formazione come leve per una cittadinanza attiva.

“Siamo tutti interessati da fenomeni che comportano flussi migratori – sottolinea l‘assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni,Povertà, difficoltà sociali e guerre stanno costringendo le popolazioni a spostarsi in maniera abbastanza importante, creando veri e propri fenomeni di trasferimento che devono comunque essere governati. L’accoglienza non può essere improvvisata, ma va calibrata secondo le differenze che ogni flusso può recare in sé: i flussi migratori hanno diverse componenti, inclusa quella della politica e delle relazioni internazionali. Proporre un modello di accoglienza allestito sulla scorta di principi di progresso, di rispetto per il prossimo e di inserimento nel tessuto sociale è un elemento di fondamentale importanza anche per dare a queste persone che arrivano sui nostri territori il significato del concetto di sovranità di un popolo: a chi viene accolto vanno garantite condizioni sociali e sanitarie in linea con i suoi bisogni”.

La stessa Faraoni ha avuto un’esperienza diretta di confronto con il fenomeno migratorio “a Lampedusa, dove siamo riusciti a creare un sistema di accoglienza sanitaria adeguato all’ascolto delle persone: non si tratta solo di dare qualcosa, ma di introdurre a qualcosa. Oggi siamo fieri del modello che abbiamo e siamo convinti che favorire l’inclusione significhi dare le stesse garanzie a chi accoglie e a chi vuole essere accolto”.

Michela Bongiorno, dirigente del Servizio 3 per il dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali, plaude all’avvio del percorso insieme all’assessorato alla Salute: “In Sicilia il welfare non è sociale e salute insieme, ma sono due assessorati separati: con l’assessore Faraoni inizieremo a dialogare e camminare insieme per realizzare il sogno di tutti, chiamato socioassistenziale e sociosanitario. Questo è un momento importantissimo: verranno realizzati quattro laboratori con i temi che la nostra rete ha chiesto di trattare. Al termine della Conferenza proveremo a mettere in campo tutto quello che il territorio ci chiede di realizzare nel prossimo anno”. 

Salvatore Iacolino, dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, racconta come “è in atto un percorso che ha assistito queste attività, svolte congiuntamente fra i due assessorati secondo un modello di integrazione socioassistenziale che vedrà nelle case di comunità, che verranno attivate entro la prima metà del 2026, il giusto approccio per l’integrazione che parte da una formazione più consolidata rispetto al tema, da un’offerta formativa certamente migliore e da un’integrazione che metta al centro la persona”.

Attraverso i fondi Pnes (Programma nazionale equità nella salute), aggiunge Iacolino, “mettiamo il genere femminile al centro delle cure, con screening e attività consultoriali che riguarderanno il cittadino e quei migranti che arrivano in Italia, spesso attraverso la Sicilia che è terra di accoglienza e di integrazione: il fenomeno migratorio si è consolidato, è legato a fughe dai territori in cui ci sono guerra, povertà e miseria. Ci sono migranti economici e quelli caratterizzati dall’esigenza di scappare dai conflitti: per quest’ultimi vige il diritto d’asilo, riconosciuto a livello internazionale. Noi stiamo provando a regolare un sistema creando le condizioni affinché gli assessorati alla Salute e alla Famiglia possano muoversi in sintonia, rendendo effettivo il diritto alle cure anche per i migranti”.

-Foto xd8/Italpress-
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A ottobre debito pubblico in aumento di oltre 50 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Lo scorso ottobre il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 50,7 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.131,7 miliardi. L’incremento riflette la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (31,8 miliardi, a 77,2), il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (18,8 miliardi), nonchè l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,1 miliardi). Lo comunica la Banca d’Italia.
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l’aumento del debito è imputabile a quello delle Amministrazioni centrali (50,6 miliardi) e a quello delle Amministrazioni locali (0,2 miliardi). Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressochè invariato.
La vita media residua è diminuita a 7,8 anni, da 8,0 del mese precedente.
La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia ha continuato a diminuire, collocandosi al 18,8 per cento (dal 19,1 del mese precedente), mentre a settembre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti era aumentata al 33,9 per cento (dal 33,7 per cento del mese precedente) e quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) era diminuita al 14,2 per cento (dal 14,4 per cento).
Sempre a ottobre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,4 miliardi, in aumento del 2,5 per cento (1,0 miliardo) rispetto al corrispondente mese del 2024. Nei primi dieci mesi del 2025 le entrate tributarie sono state pari a 462,2 miliardi, in aumento del 2,1 per cento (9,7 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Bankitalia, ad ottobre il debito pubblico è in aumento a 3.131,7 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Lo scorso ottobre il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 50,7 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.131,7 miliardi. L’incremento riflette la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (31,8 miliardi, a 77,2), il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (18,8 miliardi), nonché l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,1 miliardi). Lo comunica la Banca d’Italia.

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l’aumento del debito è imputabile a quello delle Amministrazioni centrali (50,6 miliardi) e a quello delle Amministrazioni locali (0,2 miliardi). Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato. La vita media residua è diminuita a 7,8 anni, da 8,0 del mese precedente.

La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia ha continuato a diminuire, collocandosi al 18,8 per cento (dal 19,1 del mese precedente), mentre a settembre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti era aumentata al 33,9 per cento (dal 33,7 per cento del mese precedente) e quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) era diminuita al 14,2 per cento (dal 14,4 per cento).

LE ENTRATE TRIBUTARIE IN AUMENTO DEL 2,5%

Ad ottobre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,4 miliardi, in aumento del 2,5 per cento (1,0 miliardo) rispetto al corrispondente mese del 2024. Nei primi dieci mesi del 2025 le entrate tributarie sono state pari a 462,2 miliardi, in aumento del 2,1 per cento (9,7 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Nuovi raid israeliani in varie zone della striscia di Gaza

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ROMA (ITALPRESS) – L’esercito israeliano ha lanciato una nuova ondata di attacchi nella Striscia di Gaza meridionale e settentrionale. Lo riferisce l’agenzia di stampa turca Anadolu, secondo cui i raid hanno colpito Rafah, città nel sud della Striscia che si trova interamente nella zona controllata dalle Forze di difesa israeliane (Idf), a est della linea gialla. Altri bombardamenti sono stati effettuati nella parte orientale di Khan Younis.

Gli elicotteri israeliani hanno sparato anche a Jabalia orientale, nella Striscia di Gaza settentrionale, mentre la parte orientale di Gaza City è stata colpita da colpi d’arma da fuoco da veicoli militari.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Con la nuova Pac il Veneto perderebbe 400 milioni di euro

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VENEZIA (ITALPRESS) – Con le nuove regole attualmente in discussione in Commissione Europea (il negoziato durerà due anni), il Veneto perderebbe 400 milioni di euro nell’ambito della Pac, Politica agricola comune, 2028-2034. Un taglio lineare del 22%: da 1,7 miliardi di euro a 1,3 miliardi di euro. Lo denuncia Cia Veneto in una nota.

“‘L’agricoltura non chiede privilegi, pretende rispetto’ – si legge – Da qui la grande mobilitazione di tutte le organizzazioni agricole europee: il 18 dicembre oltre 5mila agricoltori e almeno mille trattori arriveranno a Bruxelles per manifestare un dissenso unanime”. Fra gli altri, sarà presente una folta delegazione di Cia: il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini, e tutti i presidenti Cia delle sette province venete.

“L’agricoltura non è una voce residuale del bilancio UE: assicura cibo sicuro, tutela dell’ambiente, resilienza dei territori e futuro delle comunità”, precisa lo stesso presidente Passarini. “Durante la pandemia l’Europa è stata rapida, solidale, concreta. Adesso, invece, sembra essere attraversata da lentezze, divisioni e compromessi al ribasso”. Fino ad ora nessuna politica comunitaria, peraltro, ha generato più stabilità della Pac.

“Per più di mezzo secolo ha garantito sicurezza alimentare, coesione sociale e un solido presidio delle aree interne”. Se andasse in porto la proposta della Commissione, il peso dell’agricoltura all’interno dell’esercizio finanziario UE crollerebbe dal 31% al 15%. “Non si tratta di una riforma tecnica; questo è un cambio di paradigma”. Non solo Pac, peraltro. “La burocrazia è diventata il peggior nemico della produttività. La parola chiave è semplificazione”.

In tutto questo, Cia Veneto chiede alle Istituzioni di fare la propria parte con coraggio, visione e coerenza. “Non stiamo difendendo solo un comparto, bensì il destino stesso dei territori e delle generazioni che verranno”, conclude Passarini.

-Foto IPA Agency-
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Abodi “Il Servizio civile è una opportunità di impegno civico e crescita personale per quasi 60 mila giovani in Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – Il 15 dicembre è la Giornata Nazionale del Servizio civile universale, istituita ufficialmente con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 dicembre 2020. In occasione di questo appuntamento, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, lancia la nuova campagna di comunicazione dal titolo “Chi sei tu”, pensata per dare valore a ogni singolo operatore volontario, mettendo al centro le storie, le competenze e il contributo unico che ciascun giovane porta nei contesti sociali e territoriali nei quali opera.

Le celebrazioni di quest’anno avverranno con una modalità nuova e coinvolgente: è stato realizzato un podcast, insieme al team di Skuola.net, che con il coinvolgimento di giovani operatori volontari e di loro coetanei della “Gen Z”, come Jolanda Renga, Gaia Contu e Noemi David, punta a far conoscere il valore di questa esperienza e le opportunità che offre.

“Il Servizio civile si conferma un’importante opportunità di impegno civico e crescita personale per quasi 60mila giovani in Italia e all’estero che ha radici profonde e continua a generare benefici per i giovani, i territori e l’Italia intera – dichiara il Ministro per lo Sport e i Giovani, con delega al Servizio Civile Universale, Andrea Abodi -. Un anno nel quale i giovani sperimentano il valore dell’impegno sociale, ma anche l’importanza di acquisire competenza utili per affrontare con più consapevolezza i passaggi successivi di vita, di lavoro e di studio grazie anche alla riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici per chi abbia concluso positivamente il Servizio”. “Per rafforzare ulteriormente il Servizio civile universale e consentire a un numero sempre maggiore di ragazze e ragazzi di accedere a questa importante opportunità – continua Abodi – la legge di bilancio prevede uno stanziamento di ulteriori 50 milioni di euro che si aggiungono ai 300 annuali da noi già stanziati nel piano triennale, a conferma della volontà del Governo presieduto da Giorgia Meloni di investire sui giovani e sulla loro partecipazione attiva alla vita della Nazione”

“Desidero ringraziare anche oggi, in occasione della Giornata Nazionale del Servizio Civile, tutti gli operatori volontari attualmente impegnati nel suo svolgimento – conclude il Ministro – ma anche tutti coloro che rendono possibile la sua attuazione e tutti gli Enti iscritti all’albo SCU, grazie ai quali l’Italia oggi gode di una rete di servizio del territorio e uno spettro di opportunità di altissimi livello per i nostri ragazzi”. Tutte le informazioni sul sito del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale.

-Foto IPA Agency-
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GKSD, Ghribi a Bengasi per accordi su salute e ambiente “Crediamo nella Libia”

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BENGASI (LIBIA) (ITALPRESS) – Salute, ambiente ed energia pulita al centro dell’incontro a Bengasi tra il presidente di GKSD, Kamel Ghribi, e il direttore generale del Fondo per lo Sviluppo e la Ricostruzione della Libia, Belqasem Khalifa Haftar. Nel settore sanitario, GKSD ha presentato offerte tecniche ed esecutive integrate per la manutenzione, il rinnovamento, lo sviluppo, la gestione e l’operatività del Centro Medico di Bengasi secondo i più alti standard medici e amministrativi, nonché per la gestione del Centro Nazionale Oncologico, dei nuovi ospedali di pediatria e di ostetricia-ginecologia, e dell’Ospedale Didattico di Al-Marj. Durante l’incontro, Ghribi ha offerto la realizzazione di due impianti per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani a Bengasi, capaci di produrre energia elettrica dalla trasformazione dei rifiuti: un’iniziativa volta a promuovere la sostenibilità ambientale, ridurre l’impatto ecologico e favorire la transizione verso fonti di energia pulita. “Vogliamo contribuire con determinazione al successo di questo straordinario Paese – ha detto Ghribi -. Siamo in grado di offrire esperienze e competenze capaci di supportare un disegno di sviluppo moderno ed efficiente. Lo faremo con convinzione ed entusiasmo perché crediamo in questa Nazione e nel suo popolo”.
fsc/azn