sabato, Novembre 22, 2025
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Salute, Fda Usa rimuove avvertenze su farmaci Tos. Graziottin “Giorno epocale”

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MILANO (ITALPRESS) – “Ieri alle 5:20 americane il ministro della salute Robert Kennedy ha dato una notizia fondamentale per la salute di tutte le donne. Per 20 anni l’establishment medico americano ha voltato le spalle alle donne dicendo di temere una terapia che avrebbe dato loro pace, forza e salute in una delle transizioni più difficili della vita, la menopausa. Questo ha detto il ministro: finisce oggi. L’FDA, l’ente della Salute americana, il Food and Drug Administration, sta togliendo da ogni farmaco per la terapia sostitutiva, il segnalino col teschio che dava un allarme pazzesco a tutte le donne. Fare queste terapie riduce Alzheimer, malattie cardiovascolari, osteoporosi, se è iniziato tempestivamente e se in sinergia con stili di vita sani e può allungare la vita delle donne in salute fino a 10 anni. Questo finisce oggi. Mi fa piacere annunciarlo perché per 22 anni sono rimasta quasi da sola sulla barricata a difendere l’importanza di queste terapie per la salute della donna. Nel 1920 in Italia le donne avevano un’età media di 48 anni. Oggi viviamo 85 anni, 35 anni di più e dovremmo viverli senza gli ormoni che nutrono la nostra gioia di vivere, la nostra femminilità e la nostra salute?. È tempo di tornare alla saggezza, di ridare al corpo quello che ha perduto. Perfino il ministro americano lo ha detto con fermezza.”. Lo ha detto Alessandra Graziottin, presidente della Fondazione Graziottin Onlus, Direttore del Centro di Ginecologia ospedale San Raffaele Resnati di Milano e Professore consulente del Dipartimento di Ginecologia all’Università di Verona.(ITALPRESS)

trl/gsl

Valditara “Risultato straordinario del decreto Caivano contro la dispersione scolastica”

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NAPOLI (ITALPRESS) – “Sono orgoglioso oggi di poter annunciare che per tutta la Campania il decreto Caivano e Agenda Sud, nella lotta all’abbandono scolastico, hanno funzionato splendidamente perché sono quasi 10mila ragazzi che abbiamo recuperato in tutta la Campania: sono veramente risultati molto importanti”. Lo dice il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, parlando con i giornalisti a Caivano a margine della visita all’Istituto Comprensivo 3 di viale Margherita, dove la preside ha comunicato al ministro che “per la prima volta tutti i ragazzi iscritti sono presenti a scuola”.

“Agenda Sud e gli investimenti contro la dispersione scolastica hanno funzionato benissimo, un piano straordinario” dice Valditara che parla di “modello che stiamo esportando in altre parti d’Italia ma soprattutto è un modello di efficienza, di intervento a favore del territorio che in realtà riguarda poi l’intera Campania”.

“Gli apprendimenti nelle scuole in cui si è avviata Agenda Sud – aggiunge ancora – sono risultati doppi rispetto a tutte le altre scuole. Quindi veramente è un segnale importante, è un segnale di fiducia in una Regione che deve avere sempre più attenzione perché ha delle straordinarie potenzialità”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Una settimana di celebrazioni di successo nel segno del Tridente

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MODENA (ITALPRESS) – Si è appena conclusa una settimana di celebrazioni di straordinario successo per il Marchio del Tridente e per la città di Modena. Dal 5 al 9 novembre, infatti, un ricco calendario di eventi ha accompagnato il ritorno nello storico stabilimento di Viale Ciro Menotti della produzione della gamma Maserati GranTurismo e GranCabrio, in tutte le loro versioni. La settimana si è aperta con una soirèe esclusiva al Teatro Comunale di Modena Pavarotti-Freni, dove il concept “Maserati Meccanica Lirica” ha preso vita attraverso un’esperienza immersiva che ha unito arte, musica e meccanica. In collaborazione con Sonus faber, Main Partner dell’iniziativa, il sipario si è alzato su uno spettacolo unico, in cui la storia di Turandot si è intrecciata con quella del Tridente, trasformando ogni spazio del teatro in parte integrante del racconto. L’Orchestra Filarmonica di Modena, diretta dal Maestro Hirofumi Yoshida, ha eseguito le arie più celebri dell’opera pucciniana fino al momento culminante del “Nessun dorma”, quando, sulle parole “Il suo nome è Amore”, è stata svelata la Maserati GranTurismo Meccanica Lirica One-Off.

La scena è poi mutata ancora una volta grazie alla musica del compositore Dardust, che ha reinterpretato il patrimonio lirico italiano in chiave contemporanea fondendo suggestioni classiche ed elettroniche. In questo scenario di emozione e meraviglia, è stato proiettato il nuovo video di campagna dedicato alle GranTurismo e GranCabrio, girato interamente a Modena e nel territorio circostante, in un racconto visivo che celebra il legame tra la città, la musica e il suono inconfondibile delle vetture del Tridente. La serata si è conclusa con una cena esclusiva nel Ridotto del Teatro, firmata dallo chef stellato Massimo Bottura, ambasciatore delle eccellenze modenesi e interprete di una cucina che, come Maserati, unisce tradizione, innovazione e cura del dettaglio.

Il giorno successivo, l’attenzione si è spostata nello stabilimento Maserati di Modena, dove si è tenuto il taglio del nastro della nuova linea di assemblaggio delle GranTurismo e GranCabrio, alla presenza delle istituzioni, della stampa internazionale e del top management della Casa del Tridente. Gli ospiti hanno potuto scoprire le novità del sito produttivo e assistere al reveal delle Maserati GranTurismo Meccanica Lirica One-Off e Maserati GranCabrio Meccanica Lirica One-Off, raccontate direttamente dagli artigiani e dagli ingegneri che le hanno realizzate. Nel pomeriggio, la visita è proseguita nella Collezione Maserati Umberto Panini, dove il marchio ha celebrato la propria storia e il proprio patrimonio tecnico e culturale.

Nel weekend, Maserati ha aperto le porte a 100 clienti provenienti da tutta Europa e soci del Maserati Club Italia per la Tridente Experience, una due giorni dedicata alla passione e all’eccellenza.

Sabato 8 novembre la centralissima Piazza Roma ha accolto una selezione di 50 vetture del Brand – tra le quali una Maserati GT Spyder 3500 del 1959 si è distinta per essere la vettura più antica presente – , mentre al Teatro Comunale gli ospiti hanno potuto assistere alle prove dell’Orchestra di Modena. Successivamente, nello stabilimento Maserati, si è svolta un’esclusiva esibizione di Roberto Bolle, E’toile del Teatro alla Scala di Milano e amico del Brand, che ha incanto con una performance ispirata alla coreografia “Waves”, già presentata al Teatro degli Arcimboldi. Il tutto si è concluso con una cena esclusiva curata da Massimo Bottura e da una sound experience firmata dal compositore Dardust.
Domenica 9 novembre la città si è trasformata in un museo a cielo aperto con una parata di 60 Maserati storiche e contemporanee che ha attraversato Modena fino al Museo Panini.
Il corteo delle auto del passato vedeva in testa due Ghibli degli anni ’90, una Sebring e una Indy, mentre, tra le vetture contemporanee, si distingueva l’esclusiva MC20 Maserati per Maserati, un esemplare unico realizzato grazie al programma di personalizzazione Fuoriserie per i nipoti di Ettore Maserati, fondatore del marchio italiano nel 1914 insieme ai fratelli Alfieri ed Ernesto.

Dopo la tappa al Museo Panini, la parata si è conclusa all’Autodromo di Modena, dove i clienti hanno potuto vivere l’emozione della pista con test drive e hot laps a bordo delle super sportive della casa del Tridente, tra cui GT2 Stradale e GranTurismo equipaggiata con il nuovo sistema di scarico ad esaltarne il sound.

Parallelamente, la città ha reso omaggio al Marchio con una grande “domination urbana”, che ha coinvolto luoghi simbolo come il Mercato Albinelli, il Portico del Collegio San Carlo e le vie del centro, decorati con installazioni, pannelli e proiezioni dedicate al Tridente. Modena ha così ribadito il suo legame con Maserati, adottando il motto “Modena, Città della Maserati” e accogliendo nelle sue strade alcune vetture speciali in livrea giallo e blu, i colori della città, con dettagli ispirati al pentagramma e al simbolo del Tridente.

Insomma, “Maserati Meccanica Lirica” ha rappresentato non solo una serie di eventi celebrativi ma una dichiarazione d’identità e un segno tangibile della volontà dell’azienda di continuare a investire in questo territorio, valorizzando eccellenza, competenze e creatività. Qui, dove la meccanica ha una melodia e la musica ha un carattere, Maserati ritrova la sua voce: quella autentica del Tridente, che continua a far risuonare nel mondo il suo inconfondibile sound di stile e lusso italiano.

foto: ufficio stampa Maserati

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Nissan ed Edison Energia insieme per promuovere la mobilità sostenibile

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ROMA (ITALPRESS) – Nissan e Edison Energia siglano un accordo di partnership per la fornitura e l’installazione (a cura di Edison Energia) di Wallbox attraverso le concessionarie Nissan. Le due aziende rafforzano così il proprio impegno per la diffusione della mobilità elettrica in Italia e per realizzare un presente e un futuro più sostenibile. In virtù di tale accordo, presso la rete Nissan è possibile acquistare il Pacchetto Edison Plug&Go composto dalla Wallbox Edison in versione monofase con potenza massima di 7,4 kW o in versione trifase con potenza massima di 11 kW – rispettivamente al prezzo di 1.899 euro e 3.249 euro IVA inclusa – e dal relativo servizio di installazione incluso nel prezzo. La Wallbox è coperta da garanzia triennale a partire dalla data di installazione, che deve essere effettuata esclusivamente dal fornitore Edison Energia.

Il Pacchetto include sopralluogo, fornitura della Wallbox con 5 metri di cavo, 10 metri di tubi e cablaggi per la connessione al contatore, quadro elettrico con magnetotermico differenziale (IP65), Power Management, installazione, avviamento e rilascio della dichiarazione di conformità. Per chi sceglie la gamma Nissan 100% elettrica – le vetture MICRA, LEAF, Ariya e i veicoli commerciali Townstar e Interstar – non solo vantaggi economici, ma anche la semplificazione del processo d’acquisto. Il cliente, infatti, ha nella concessionaria l’unico punto di riferimento per il veicolo, per il sistema di ricarica domestica e la sua installazione.
Inoltre, grazie all’app dedicata e gratuita, è possibile monitorare e programmare le ricariche in modo semplice ed efficace.

“Grazie alla nuova partnership con Edison Energia, i clienti possono acquistare direttamente in concessionaria la Wallbox più adatta alle proprie esigenze. Avere la propria stazione di ricarica domestica è ora più facile e conveniente. L’accordo rafforza l’impegno di Nissan nella diffusione della mobilità elettrica, proprio a seguito degli importanti lanci delle nuove MICRA e LEAF 100% elettriche e in vista dei futuri lanci di JUKE EV e di un modello elettrico di segmento A” ha dichiarato Marco Toro, Presidente e Amministratore Delegato di Nissan Italia.

“Edison Energia crede fortemente nella transizione verso una mobilità più sostenibile, incentivandola con soluzioni semplici e vantaggiose come l’installazione di wallbox domestiche. La partnership con un’azienda importante come Nissan ha l’obiettivo di vincere le sfide presenti oggi nel mercato automotive agevolando lo sviluppo di prodotti e servizi volti a facilitare la ricarica di tutti i tipi di veicoli elettrici” ha dichiarato
Massimo Quaglini, Amministratore Delegato di Edison Energia.

foto: ufficio stampa Nissan Italia

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Mattarella “Onu fondamentale, irresponsabile indebolirla. Crimine organizzato può essere vinto con un largo concorso di forze” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi l’Onu continua a essere la cornice di riferimento fondamentale per affrontare sfide che travalicano i confini nazionali: la promozione di un’agenda condivisa per la preservazione del nostro pianeta, le sfide poste dall’intelligenza artificiale, la tutela della salute globale, solo per citarne alcune: il crimine organizzato rientra in questa categoria di sfide che richiedono una risposta internazionale costante e coordinata. In questo lungo percorso non sono mancati ostacoli, errori e lacune, in parte riconducibili a carenze strutturali dell’Organizzazione, in parte all’altalenante volontà politica degli stessi Stati membri a sostenerne pienamente l’azione”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Vienna alle celebrazioni per il 25mo anniversario della Convenzione delle Nazioni unite contro la criminalità organizzata transnazionale.

“La recente riforma UN80 varata dal segretario generale Guterres – ha aggiunto – è stata avviata per fornire risposta a questa richiesta di maggiore efficacia. Si tratta di un passo nella giusta direzione che, comunque, sollecita a una riflessione più ampia sugli stessi meccanismi decisionali dell’Onu, a cominciare del Consiglio di Sicurezza, la cui composizione – e i cui poteri in capo ai membri permanenti – riflettono il mondo del 1945. L’Onu può adempiere al suo mandato di garante della pace internazionale soltanto se gli Stati che ne fanno parte le consentono di farlo. E, tuttavia, le Nazioni Unite restano, pur con tali limiti, uno strumento straordinario e insostituibile di pace e di stabilità, che sarebbe irresponsabile indebolire”.

“Il quadro geo-politico che abbiamo di fronte, dalla perdurante guerra di aggressione russa all’Ucraina, alla crisi in Medio Oriente, all’instabilità in diverse aree del continente africano, spesso associata a drammatiche crisi umanitarie, richiede con tutta evidenza un sostegno attivo dell’Onu, non certamente il suo smantellamento. Penso, ad esempio, all’esigenza di rafforzare – e non demolire – l’architettura relativa al disarmo e alla non proliferazione delle armi nucleari, in una fase storica in cui, invece, assistiamo a inaccettabili allusioni all’impiego di armi di distruzione di massa. Non esistono alternative al multilateralismo, a meno che non si ritenga di imboccare la strada dei conflitti permanenti, con un ritorno ad una visione primitiva dei rapporti fra i popoli, i cui esiti sono storicamente e drammaticamente ben noti”.

“CRIMINE ORGANIZZATO PUÒ ESSERE VINTO CON LARGO CONCORSO DI FORZE”

“Il crimine organizzato può essere vinto a patto che le istituzioni e le varie articolazioni della società si riconoscano nei doveri condivisi di civica responsabilità. È vero nei contesti nazionali ed è vero a livello sovranazionale. Del resto, come si potrebbe pensare o pretendere di combattere in modo diverso e con successo attività criminali transnazionali? Giovanni Falcone aveva intuito l’importanza della cooperazione internazionale come strumento per contrastare la criminalità organizzata: dai traffici illeciti alla movimentazione dei proventi di reato per il loro riutilizzo e riciclaggio”. Così ancora il presidente della Repubblica.

“Oggi, qui, a Vienna, rinnoviamo solennemente il nostro impegno contro la criminalità organizzata. Si tratta di una comune responsabilità morale che appartiene alla comunità internazionale nel suo insieme, e deve unirla. La Convenzione di Palermo, con i suoi Protocolli Addizionali, nasce proprio dalla consapevolezza che il fenomeno della criminalità transnazionale, come tutte le altre sfide globali, può essere affrontato soltanto con un largo concorso di forze”, ha aggiunto. “Da qui deriva la sua perdurante attualità, a 25 anni dalla sua firma. Attualità che ci interpella severamente, a fronte dei risultati che ha saputo concretamente promuovere con riferimento a quella tensione morale, a quel sentimento del dovere, a quella determinazione che Giovanni Falcone riconduceva alla stessa dignità della persona”. ha concluso.

– Foto IPA Agency –

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Cresce l’attrattiva enogastronomica italiana per i turisti stranieri

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ROMA (ITALPRESS) – La nuova edizione del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano curato da Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico (AITE) e docente all’Università di Bergamo, con il sostegno di Visit Emilia e di Valdichina Living, mette per la prima volta al centro la domanda internazionale. E i risultati, presentati oggi al Bto-Be Travel Onlife di Firenze, del Rapporto che dal 2016 monitora con rigore e continuità l’evoluzione di uno dei segmenti più strategici per il turismo nazionale, confermano l’eccezionale capacità attrattiva del fattore “gusto” tra i viaggiatori internazionali che scelgono l’Italia come destinazione per le proprie vacanze.

Analizzando in modo comparativo i sei mercati esteri più importanti per l’Italia — Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Austria, Svizzera e Francia — il Rapporto 2025 permette di comprendere non solo l’interesse verso il turismo enogastronomico, ma anche le aspettative e le esperienze vissute dai turisti stranieri in Italia. “Capire come ci vedono e come ci vivono è il primo passo per governare il cambiamento, in un settore che continua a crescere a ritmi sostenuti, affermandosi come uno dei segmenti più dinamici dell’economia turistica globale.” spiega Roberta Garibaldi.

LA FONDAMENTALE ATTRAZIONE DEL GUSTO PER GLI STRANIERI

Il Rapporto evidenzia che, negli ultimi tre anni, tra viaggi domestici ed internazionali, la quota di turisti che ha viaggiato per l’enogastronomia varia dal 60% in Regno Unito al 74% in Francia, con un aumento dal 2016 tra i 15 a 28 punti percentuali. E l’Italia è associata principalmente, come destinazione del viaggio, a “cibo e vino”, citati dal 55% dei tedeschi e degli svizzeri/austriaci e dal 54% degli statunitensi; solo tra i francesi che scelgono l’Italia prevalgono i monumenti storici (50%).

Nella scelta della destinazione, contano soprattutto la bellezza del paesaggio rurale (oltre l’80% in tutti i mercati, con un massimo dell’88% in Francia) e la presenza di ristoranti locali (81% in Francia, 79% negli USA). Gli americani attribuiscono più valore a esperienze tematiche (69%) e ristoranti gourmet (59%).

Le principali motivazioni per scoprire l’enogastronomia sono provare nuove esperienze (52% in UK e USA) e arricchire il proprio bagaglio culturale (34% in Francia), seguite da divertimento (36% USA). I francesi si distinguono per vedere l’enogastronomia come occasione per concedersi un lusso (36%), mentre tedeschi e svizzeri/austriaci per immergersi nei paesaggi rurali.

Le regioni più attrattive per i turisti internazionali sono Toscana (69% US/FR; 66% AT+CH), Sicilia (66% FR; 62% US), Sardegna (63% FR) e Puglia (63% FR). Tra le destinazioni enoturistiche prevalgono Chianti (fino al 41% US) ed Etna (fino al 40% FR), a seguire troviamo Montepulciano (42% AT+CH), Montalcino (27% US) e Bolgheri (25% AT+CH). Buone preferenze anche per Cinque Terre (26% AT+CH) e Food Valley dell’Emilia-Romagna (24% US).

Il Rapporto prende poi in considerazione le fonti ispirazionali, con un grande ruolo del tradizionale – i consigli di amici e parenti arrivano a rappresentare il 60% in Germania, UK e USA – e i mezzi scelti per la prenotazione delle esperienze, con i canali digitali che assumono rilevanza soprattutto tra francesi e americani, mentre tedeschi e britannici mostrano una maggiore propensione a decidere sul posto. Cresce l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Tra le esperienze gastronomiche prevalgono i ristoranti locali (68% per i francesi, 71% AT+CH) ma anche gli etnici, poi le visite in cantina (fino al 36% in area AT+CH), seguite da caseifici (34% in Francia) e birrifici (25% FR, 26% US). La disponibilità di spesa: per un pasto tipico la maggioranza si concentra tra 21 € e 60 € (oltre il 50% dei casi in ogni Paese), per i tour in cantina con degustazione prevale la fascia 21–40 € (fino al 35% in area AT+CH), mentre le esperienze in acetaia e nei musei del gusto si collocano per oltre la metà dei rispondenti sotto i 20 €.

Infine, ecco l’intenzione di viaggio in Italia da parte dei turisti stranieri, che nei prossimi tre anni è altissima: la quota “molto probabile + probabile” va dal 55% in Germania al 81% in AT+CH (UK 59%, US 57%, FR 70%); i “molto probabile” toccano il 50% in AT+CH e il 34% in Francia. E l’inclusione di esperienze enogastronomiche nel pacchetto vacanza appare importante: le valutazioni 8–10 arrivano al 62% negli USA, seguite da 38–40% in UK/FRAT+CH e 36% in Germania. Un alto potenziale, oltre al mondo vino, caratterizza l’oleoturismo, con esperienze come le cene negli uliveti (oltre 50% in tutti i mercati) e il turismo della birra.

LE NUOVE TRAIETTORIE DEL TURISMO DEL GUSTO

Dalla ricerca emerge con chiarezza come il turismo enogastronomico stia entrando in una nuova fase. Il viaggiatore di oggi non cerca soltanto il “piatto iconico”, ma un rapporto più profondo con i territori, le persone e le storie che li abitano.

Si osserva un ritorno all’essenziale, fatto di esperienze semplici e radicate nel paesaggio, dove il valore risiede nei gesti dell’ospitalità e nella quotidianità della produzione agricola. Cresce parallelamente l’interesse per forme di intimità gastronomica, come tavoli dedicati, incontri diretti con chef e produttori, degustazioni per piccoli gruppi curate in modo personale.

Si sviluppano inoltre vere e proprie comunità del gusto, dai wine club agli orti condivisi, fino alle cucine partecipate: spazi dove il cibo torna ad essere occasione di relazione e appartenenza. Infine, si rafforza il trend già presente di benessere e longevità, che porta i viaggiatori a scegliere luoghi in cui la qualità della vita, dell’ambiente e dell’alimentazione è percepita come parte integrante dell’esperienza – come accade nelle Blue Zones italiane. In questa prospettiva, l’esperienza enogastronomica evolve: non si tratta più solo di assaggiare un territorio, ma di entrarvi in relazione.

GOVERNANCE E INNOVAZIONE: LA SFIDA DEI TERRITORI

Per accompagnare questo cambiamento, le destinazioni italiane sono chiamate a rafforzare quattro leve chiave:

  • Stewardship territoriale: passare dalla sola promozione alla cura condivisa del territorio e delle sue comunità;
  • Misurazione degli impatti: valutare non solo i flussi, ma gli effetti sociali, culturali e ambientali del turismo;
  • Digitalizzazione e intelligenza artificiale: strumenti indispensabili per migliorare visibilità, personalizzazione e gestione delle presenze;
  • Professionalizzazione delle competenze: soprattutto nelle realtà agricole, artigiane e nelle piccole imprese, che rappresentano l’ossatura del settore.

La competitività non è più determinata dal numero dei visitatori, ma dalla qualità dell’esperienza, dalla capacità di mantenere vivi i territori e dal valore condiviso che il turismo è in grado di generare.

In un’Italia caratterizzata da dinamiche territoriali contrastanti: da un lato le destinazioni iconiche che continuano a registrare elevati flussi turistici, dall’altro borghi e aree interne che faticano a mantenere vitalità economica e sociale. In questi contesti, la progressiva riduzione di servizi e attività produttive locali si accompagna alla perdita di competenze e saperi tradizionali. Il turismo enogastronomico può rappresentare una leva strategica di valorizzazione e rigenerazione: genera valore economico e mette in relazione agricoltura, artigianato, ospitalità e cultura. “Perché questo potenziale si traduca in risultati concreti – sottolinea Garibaldi – è necessario un approccio sistemico che integri politiche di coesione, infrastrutture adeguate, misure fiscali mirate e un rafforzamento delle competenze professionali”.

Un punto cruciale riguarda la comunicazione mirata alle nuove generazioni. Il turismo enogastronomico deve cambiare linguaggio: non servono più brochure e storytelling tradizionali, serve una presenza digitale autentica, visuale, virale. Eppure, solo una minima percentuale di imprese agricole italiane è presente su piattaforme come TikTok o YouTube, mentre sono proprio questi gli spazi dove si forma la percezione del made in Italy tra i giovani di tutto il mondo.

AI, CHI NON APPARE NON ESISTE

Una delle sezioni più innovative del Rapporto è dedicata all’impatto dell’intelligenza artificiale. Già oggi, il 21% dei turisti americani e il 18% dei francesi pianificano il proprio viaggio attraverso piattaforme che la integrano, che diventeranno sempre più importanti non solo in termini di programmazione dell’esperienza, ma anche come mezzi di sostituzione/integrazione delle attuali ricerche online. Questa rivoluzione determina la necessità, per le aziende, di avere le carte in regola per essere selezionate dall’intelligenza artificiale. Se i dati di un’azienda non sono aggiornati o non leggibili dai sistemi AI, quella realtà rischia semplicemente di non esistere digitalmente. Per questo, il Rapporto propone un box operativo – “Dentro o fuori la mappa digitale” – con indicazioni concrete per imprese, DMO e consorzi: uniformare i dati, essere presenti sui portali esperienziali globali (GetYourGuide, Viator, Airbnb Experiences, Musement,…), usare formati strutturati e costruire reti informative condivise. “L’intelligenza artificiale – sottolinea Garibaldi – non è solo un supporto: è la nuova infrastruttura del turismo”. E chi saprà dialogare con essa, mantenendo autenticità e qualità, sarà protagonista della prossima fase.

COMPETENZE E NUOVE PROFESSIONI

Un altro tema chiave riguarda le competenze. Molti produttori agricoli e artigiani, eccellenti nella loro attività, non dispongono però delle conoscenze digitali o turistiche necessarie per aprirsi al mercato dell’esperienza. Per questo, il Rapporto richiama le evidenze del Libro Bianco sulle Professioni del Turismo Enogastronomico (Garibaldi, 2024), che ha identificato figure cruciali come l’hospitality manager, il consulente per il turismo enogastronomico, l’addetto alle visite, il product manager per il turismo enogastronomico ed il curatore di esperienze enogastronomiche. Il futuro passa da una rete di supporto territoriale: consulenti condivisi messi a disposizione da DMO, consorzi e associazioni per accompagnare le piccole imprese nella transizione tecnologica e turistica. “Il nostro tessuto produttivo è fatto di eccellenze piccole ma straordinarie. Dobbiamo permettere loro di diventare parte di un ecosistema più grande, senza snaturarsi ma imparando a essere leggibili nel mondo digitale”, afferma Garibaldi.

UN MODELLO ITALIANO FONDATO SUL VALORE

Le tendenze emerse delineano uno scenario di trasformazione profonda, in cui il turismo enogastronomico si afferma come leva strategica per uno sviluppo più umano, integrato e responsabile, capace di valorizzare i territori non solo come luoghi di consumo, ma come ecosistemi culturali, sociali ed economici in evoluzione. La vera frontiera consiste nell’integrare tre forme di intelligenza — naturale, sociale e artificiale — come componenti complementari di uno stesso ecosistema. È solo dal loro equilibrio che può nascere un modello di sviluppo realmente rigenerativo, in cui il dato dialoga con la natura e le comunità mantengono un ruolo centrale. “il futuro del turismo enogastronomico non si misura più nei volumi, ma nel valore generato — economico, sociale e culturale. In un mondo che tende all’artificiale, l’intelligenza più avanzata potrebbe tornare a essere quella che nasce dalla relazione armonica tra uomo, comunità e natura: il principio che da sempre sostiene il valore profondo della cucina italiana e dei territori che la esprimono. L’Italia ha le risorse per costruire un modello distintivo, in equilibrio tra tradizione e innovazione, tra locale e globale, tra identità e sostenibilità. Un modello capace di restituire significato al viaggio, dignità al lavoro e futuro alle comunità. Il turismo enogastronomico può diventare il laboratorio di un’Italia che unisce impresa, cultura e territorio. Abbiamo tutti gli ingredienti per riuscirci”, conclude Garibaldi.

Interviene su questo Simone Fornasari, Presidente di Visit Emilia, che evidenzia come questi temi sono stati lì sviluppati efficacemente: “Tutta l’Emilia dovrebbe diventare patrimonio dell’umanità. Nelle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia il gusto si è trasformato in cultura, identità e arte. Dal 2015, quando Parma è stata riconosciuta Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, abbiamo costruito una rete straordinaria che oggi conta 291 operatori del Food and Wine, 7 ristoranti stellati Michelin e 8 Musei del Cibo. Ogni prodotto DOP e IGP racconta secoli di sapienza: il Parmigiano Reggiano che stagiona lentamente, il Prosciutto di Parma che profuma di aria dolce delle colline, l’Aceto Balsamico Tradizionale che nasce da un’alchimia antica. Per valorizzare questo straordinario patrimonio è disponibile un itinerario in bicicletta che attraversa la Food Valley: 360 chilometri tra Piacenza, Reggio Emilia e Parma, dove pedalare significa immergersi in un ecosistema unico fatto di sapori, borghi medievali e paesaggi che hanno conquistato il mondo. Un’esperienza che trasforma ogni visita in un ricordo indimenticabile”.

Michele Angiolini – Sindaco di Montepulciano, comune capofila della Comunità Ambito Turistico Valdichiana Senese conferma: “Il turismo enogastronomico rappresenta una chiave strategica per lo sviluppo sostenibile dei territori come il nostro, dove la qualità delle produzioni locali, una forte identità culturale e un paesaggio iconico si fondono in modo naturale. I dati del Rapporto confermano una tendenza che da tempo riscontriamo anche nella Valdichiana Senese: i visitatori internazionali cercano esperienze autentiche, legate al gusto ma anche al racconto dei luoghi e delle persone. La sfida è continuare a offrire un turismo di valore e un’esperienza autentica dei nostri luoghi.”

La ricerca è svolta grazie al sostegno di Visit Emilia e di Valdichiana Living, ed è scaricabile gratuitamente dal sito www.robertagaribaldi.it .

– foto ufficio stampa Associazione Italiana Turismo Enogastronomico –

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Al Teatro Toniolo torna Andrea Pennacchi con “Alieni in laguna”

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VENEZIA (ITALPRESS) – Da martedì 11 a giovedì 13 novembre Andrea Pennacchi torna al Teatro Toniolo, ospite del cartellone della Stagione di Prosa, organizzata dal Settore Cultura del Comune di Venezia con Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale, con un nuovo spettacolo, “Alieni in laguna”. Giovedì 13 novembre inoltre, alle ore 17.00 Andrea Pennacchi incontra il pubblico a teatro. L’incontro va prenotato su Eventbrite. Una ballata eco-narrativa sul nostro rapporto con la biodiversità, uno spettacolo musicale epico e ironico che esplora il nostro complesso, squilibrato, a tratti schizofrenico ma imprescindibile legame con le altre specie animali e vegetali del pianeta, invitando il pubblico a riflettere sul concetto stesso di “alieno” e sulla necessità di ridefinire il nostro rapporto con la Natura.

Dall’inaspettato ritorno della fauna nelle città durante il lockdown, partendo da un piccolo giardino condominiale visto come un Eden sporco e contemporaneo, ci si addentra nell’Era della Plasmabilità e dell’Amnesia Ecologica, dove cinghiali, orsi, lupi, granchi blu, lucciole, come spiriti degli antenati che vagano tra i condomini e stirpi di esseri umani da osteria, si confondono in una selva di storie, per riflettere sulle nostre origini e sugli impatti ecologici del nostro vivere. Una narrazione teatrale che fonde realtà e fantasia, storia e biografia, scienza e folklore veneto: “mia nonna, che era un po’ strega, diceva che se gli animali ti entrano nei sogni, vogliono sempre dire qualche cosa”. Biglietti in vendita online su Vivaticket e in biglietteria del Teatro.

– Foto IPA Agency –

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UniCredit nominata migliore banca per il Trade Finance in Germania

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MILANO (ITALPRESS) – UniCredit è stata riconosciuta come Migliore Banca nel Trade Finance in Germania, secondo i dati di Crisi Coalition Greenwich, società internazionale leader in ricerca, benchmarking e analisi finanziaria, parte del gruppo S&P Global. Il rapporto inoltre vede UniCredit al secondo posto a pari merito per quota del mercato trade finance in Europa (con il 27% delle aziende che cita la banca come un importante fornitore di Trade Finance), forte del primo posto in Germania (con il 70%) e del secondo posto in Italia (con l’80%).

Questi dati sottolineano l’ottima performance della banca nel settore negli ultimi anni, consolidandone l’elevata penetrazione di mercato nelle geografie chiave e dimostrandone i progressi compiuti partendo da una solida base qualitativa. I dati si basano su un campione di 522 interviste effettuate da Crisil Coalition Greenwich tra marzo e settembre 2025 ad aziende con un fatturato annuo di oltre 500 milioni di euro situate in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Le interviste misuravano la domanda di prodotti, la qualità della copertura e le competenze in materia di trade finance.

“Nonostante le difficili condizioni di mercato che gravano sul trade finance e sulle industrie europee, è fantastico vedere la fiducia che i nostri clienti continuano a riporre in noi per il loro supporto. In UniCredit, tutto ciò che facciamo mette il cliente al centro e riconoscimenti come questo evidenziano la nostra mentalità vincente. I nostri risultati in Germania sono particolarmente soddisfacenti e dimostrano la nostra capacità di essere leader in questo mercato importante e altamente competitivo”, afferma Francesca Nenci, Responsabile Group Trade & Correspondent Banking di UniCredit.

“Siamo orgogliosi di registrare ancora una volta numeri impressionanti di penetrazione di mercato in Germania e, in particolare, di vedere un crescente apprezzamento per la qualità dei servizi che offriamo, facendo leva sui nostri punti di forza come Gruppo”, afferma Marco Iannaccone, Responsabile Client Solutions di Hypovereinsbank, UniCredit. “La nostra leadership in entrambe le categorie, anche in un mercato in cui il prezzo è più importante che mai per i nostri clienti, testimonia la dedizione del nostro team e la superiore qualità dei nostri prodotti”.

– Foto IPA Agency –

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Toscana, Giani “Assegnazione delle deleghe dopo il prossimo Consiglio regionale”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Abbiamo preso atto che probabilmente il prossimo Consiglio regionale non sarà a breve, ma si svolgerà nell’arco dei 10 giorni previsti dalla legge, e l’assegnazione proprio per legge delle deleghe avverrà dopo che io ho avrò ottenuto, dopo la discussione del programma che ieri ho proposto, l’approvazione da parte del Consiglio. Quindi la giunta per l’assegnazione e le deleghe si terrà nell’arco delle 24 ore successive allo svolgimento del prossimo Consiglio regionale. In quella sede assegnerò le deleghe”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento in svolgimento alla ex stazione Leopolda a Firenze.

“Allo stato attuale è evidente che ci si orienta verso” l’affidare la delega a “Monia Monni per la sanità, però non vorrei dire oltre perché ritengo che sia necessario un approfondimento forte, trattandosi di una giunta che ha varie novità per poter assegnare bene le deleghe”, ha rivelato. “Il messaggio che do ai toscani è che bisogna avere coraggio e leggere attraverso la giunta la Toscana nuova, quella che sta emergendo, che punta sulle nuove generazioni, e da un ruolo sempre più forte delle donne. Poi ai posteri l’ardua sentenza” ha concluso Giani.

– foto IPA Agency –

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Valutazione tecnica positiva per la candidatura della Cucina Italiana all’Unesco

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ROMA (ITALPRESS) – Un importante traguardo per la cucina italiana: la candidatura alla Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO ha ricevuto una valutazione tecnica positiva dagli organismi consultivi. Il dossier, intitolato “La Cucina Italiana, tra sostenibilità e diversità bioculturale”, è il risultato di un lungo lavoro dell’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura, che ha raccolto dati, testimonianze e documentazione per raccontare al meglio l’unicità della tradizione gastronomica italiana. La candidatura non riguarda un singolo piatto o una ricetta, ma un modello culturale condiviso, fatto di esperienze comunitarie, scelta consapevole delle materie prime, convivialità del pasto, trasmissione dei saperi alle nuove generazioni e rispetto delle stagioni e dei territori. Una tradizione che vive quotidianamente nelle famiglie, nelle comunità locali e nelle comunità italiane nel mondo. “La cucina italiana è una storia collettiva, scritta ogni giorno nelle case, nelle comunità e nei territori. Questo riconoscimento sarebbe un grande motivo di orgoglio per l’Italia intera”, dichiara Gianmarco Mazzi, Sottosegretario del MiC con la delega all’UNESCO. La cucina italiana è un equilibrio tra uomo e ambiente: tutela la biodiversità, valorizza le produzioni locali, favorisce il riuso degli alimenti e promuove abitudini alimentari consapevoli. Riflette il legame tra i paesaggi naturali e le comunità che li abitano, incarnando memoria, quotidianità e cultura dei territori.

Diversamente da altri riconoscimenti gastronomici UNESCO, la candidatura italiana celebra un’intera tradizione culinaria quotidiana, diffusa e non legata a un singolo rito o piatto. La cucina italiana è la “cucina degli affetti”: trasmette memoria, cura, relazioni e identità, raccontando storie di famiglie e comunità attraverso il cibo. Dopo la valutazione tecnica positiva, il dossier sarà esaminato dal Comitato intergovernativo per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. La decisione finale è attesa durante la sessione del Comitato a New Delhi dall’8 al 13 dicembre. Gli esperti internazionali valuteranno il valore culturale della tradizione italiana, la sostenibilità delle pratiche e la capacità di trasmettere conoscenze alle generazioni future.

– foto IPA Agency –

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