sabato, Luglio 12, 2025
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Telemedicina nelle farmacie, l’UAP “Restano dubbi sulla sua esecuzione”

ROMA (ITALPRESS) – “Alla luce dell’annuncio relativo all’estensione dei servizi di telemedicina nelle farmacie del Lazio, i Laboratori di analisi cliniche privati desiderano esprimere alcune osservazioni costruttive volte a tutelare la qualità delle prestazioni sanitarie, la sicurezza dei pazienti e la sostenibilità del sistema sanitario regionale. Riconosciamo l’importanza di ogni iniziativa finalizzata a migliorare l’accessibilità alle prestazioni sanitarie e a ridurre le liste d’attesa. Tuttavia, riteniamo fondamentale garantire che l’esecuzione di esami complessi, come elettrocardiogrammi e holter cardiaci o pressori, avvenga sempre nel rispetto di elevati standard di qualità, sicurezza e professionalità. Nei laboratori privati accreditati, tali esami sono effettuati da tecnici sanitari specializzati, in ambienti controllati e con strumentazioni certificate, assicurando l’affidabilità dei risultati e una gestione tempestiva di eventuali criticità cliniche. Sebbene il referto a distanza da parte di uno specialista rappresenti un elemento di garanzia, restano dubbi sull’adeguatezza delle farmacie come luoghi per l’esecuzione di esami diagnostici complessi, considerata la differente formazione del personale e l’assenza di figure sanitarie dedicate alla diagnostica. È essenziale preservare la centralità del rapporto diretto tra paziente e professionista sanitario, elemento che nei laboratori viene garantito fin dalla fase di anamnesi fino alla consegna e spiegazione dei referti”.

Lo scrive in una nota l’UAP, l’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, enti e ospedalità privata accreditata. “Inoltre, la comunicazione istituzionale dovrebbe evitare di contrapporre l’offerta delle farmacie a quella delle strutture private, presentando la prima come un’alternativa “più rapida e conveniente”. Tale rappresentazione rischia di sminuire l’impegno e la professionalità di una rete di laboratori che da anni opera in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, contribuendo a garantire diagnosi tempestive e di qualità per milioni di cittadini. Si ritiene opportuno precisare che, contrariamente a quanto dichiarato nell’articolo, i servizi di telemedicina offerti nelle farmacie del Lazio non risultano attualmente a carico del Servizio Sanitario Regionale, e pertanto non sono gratuiti per i cittadini. Inoltre, quanto riportato nell’articolo non ha alcuna attinenza con le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie erogate dal SSN: l’attivazione di tali servizi nelle farmacie non contribuisce infatti in modo significativo alla riduzione dei tempi di attesa per gli esami diagnostici prescritti tramite il sistema sanitario pubblico. La presentazione di queste prestazioni come soluzione al problema delle liste d’attesa risulta pertanto fuorviante e non supportata da evidenze. Si specifica infine che le dichiarazioni contenute nell’articolo sono false, poiché attività di telemedicina come l’esecuzione e la refertazione a distanza di elettrocardiogrammi e holter vengono già da anni regolarmente svolte dalle strutture private accreditate, nel pieno rispetto delle normative vigenti e degli standard di qualità previsti dal Servizio Sanitario Nazionale. Queste attività rappresentano da tempo un supporto concreto ed efficace per i percorsi diagnostici dei pazienti, contribuendo in modo significativo alla qualità e alla tempestività delle cure” prosegue la nota dell’UAP.

“I laboratori privati accreditati ribadiscono la propria disponibilità a collaborare attivamente con le istituzioni regionali, mettendo a disposizione competenze, tecnologie e organizzazione per progetti condivisi volti a potenziare l’offerta diagnostica, abbattere i tempi di attesa e migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario, sempre nel rispetto della sicurezza e della qualità delle cure. Certi che ogni iniziativa sanitaria debba essere orientata al benessere dei cittadini e alla qualità delle prestazioni, confermiamo il nostro impegno a lavorare in sinergia per una sanità regionale sempre più accessibile, sicura ed efficiente” conclude la nota dell’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, enti e ospedalità privata accreditata.

– Foto IPA Agency –

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Al Lido di Venezia la prima spiaggia dedicata ai cani

VENEZIA (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata, questa mattina al Lido di Venezia, la prima spiaggia libera “pet-friendly” del Comune dedicata ai cani dove possono fare il bagno. Si tratta di un’iniziativa che ha visto la collaborazione degli Enpa di Venezia, Treviso e Mira, che vuole permettere ai proprietari di animali di poter vivere appieno l’estate.

La spiaggia libera, accessibile agli animali domestici accompagnati dai padroni e regolarmente a guinzaglio, è situata all’inizio dei Murazzi, allestita con appositi nuovi cartelli, nuove insegne e cestini che ben delimitano l’area agibile agli amici a quattro zampe. Novità assoluta, resa possibile da un’ordnanza dell’Amministrazione comunale: la possibilità di fare il bagno per gli animali nello specchio di acqua antistante alla spiaggia per i cani, i quali dovranno essere accompagnati dai loro proprietari.

All’inaugurazione di questa mattina erano presenti, insieme ai volontari dell’Enpa, l’assessore al Bilancio e alle Società partecipate, Michele Zuin, il presidente della Municipalità di Lido Pellestrina, Emilio Guberti e il consigliere comunale, Nicola Gervasutti.

“Un esperimento che portiamo avanti con orgoglio – ha dichiarato l’assessore Zuinin quanto si tratta della prima spiaggia pubblica del Comune aperta agli animali grazie a un’ordinanza”. Dello stesso tono anche l’intervento del presidente Guberti che ha sottolineato la sensibilità dell’Amministrazione che conferma “l’attenzione del Comune verso i nostri amici a quattro zampe”.

– Foto Ufficio stampa Comune di Venezia –

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Serve un Parlamento rappresentativo per governi forti e legittimati

di Raffaele Bonanni  ROMA (ITALPRESS) – Nel riproporsi ciclico del dibattito istituzionale, riaffiora oggi il tema del premierato, presentato come la soluzione ai mali strutturali del nostro sistema politico. Si invoca maggiore forza per il governo, più stabilità, più velocità decisionale. Ma prima di ridisegnare gli equilibri costituzionali, sarebbe saggio interrogarsi su quale sia la vera malattia da curare. È sotto gli occhi di tutti: la democrazia italiana soffre di un logoramento profondo, che si esprime prima di tutto nell’astensione. Non si vota più perché non si crede più che serva. Non è disinteresse, ma sfiducia.

Il voto non sembra più un diritto che incide, ma un gesto rituale. I partiti, da strumenti di rappresentanza, sono diventati recinti chiusi, verticali, autoreferenziali. Le liste dei candidati vengono decise nelle segreterie, lontano dai territori e senza alcun coinvolgimento degli elettori. Così il Parlamento, che dovrebbe essere il luogo centrale della sovranità popolare, si è trasformato in un’eco sorda della volontà di pochi. Le Camere approvano più che discutere, ratificano più che rappresentare.

Chi siede in aula non sempre risponde al corpo elettorale, ma a chi lo ha messo in lista. In un contesto simile, è illusorio pensare che basti un premierato a colmare il vuoto. Una reazione, tuttavia, si sta facendo largo. Un comitato composto da cattolici e liberali ha depositato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare, accompagnata da una raccolta di 50.000 firme. Giorni fa è stata formalizzata presso la Corte Suprema di Cassazione da parte di Mattia Orioli e dal comitato promotore, l’avvio del percorso di coinvolgimento dei cittadini riguardo alla richiesta di messa all’ordine del giorno del problema annoso della legge elettorale in Parlamento.

È un’iniziativa forte, chiara, orientata a restituire legittimità e forza alla rappresentanza. Tre i pilastri: il ritorno alle preferenze, il proporzionale integrale e l’introduzione della sfiducia costruttiva sul modello tedesco. Con le preferenze si restituirebbe all’elettore il diritto di scegliere chi lo rappresenta. Con il proporzionale si garantirebbe che ogni voto trovi spazio e peso nell’equilibrio parlamentare. E con la sfiducia costruttiva si assicurerebbe stabilità vera, perché un governo potrebbe cadere solo se un’altra maggioranza è già pronta a sostituirlo. Non è nostalgia, è realismo istituzionale.

Ma ciò che più colpisce è la strada scelta: la legge di iniziativa popolare. È un modo per sottrarre la riforma elettorale agli scambi tra partiti, che troppo spesso l’hanno piegata ai propri interessi contingenti. In Italia, ogni legge elettorale è figlia di un calcolo e muore col governo che l’ha partorita. Una continua transizione che ha generato incertezza, fragilità e disaffezione. Questa iniziativa rompe il cerchio vizioso.

Propone regole semplici e durature. Non guarda alla convenienza di una parte, ma all’interesse di tutti. E rilancia l’idea che la democrazia non sia solo un processo tecnico, ma un patto di fiducia fondato sulla partecipazione. Solo un Parlamento rappresentativo, scelto con libertà e consapevolezza dai cittadini, può generare governi forti e legittimati. Se la politica saprà ascoltare, si potrà finalmente aprire una stagione nuova. Se invece prevarranno i soliti tatticismi, continueremo a convivere con istituzioni deboli, partiti autoreferenziali e un Paese sempre più distante dalle sue regole del gioco.

– Foto IPA Agency –

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Avaria al centro di controllo a Milano, completato in poche ore il ripristino di ENAV

ROMA (ITALPRESS) – Nella serata di ieri si è verificata un’avaria al sistema di trasmissione dati radar presso il Centro di Controllo d’Area (ACC) di Milano, responsabile della gestione del traffico aereo sul nord ovest d’Italia. Il problema ha riguardato la connettività che consente l’afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero TIM.

L’avaria ha interessato sia il collegamento principale sia quello di riserva della rete operativa ENET, che collega in modo ridondato tutti i siti ENAV. Le altre componenti della rete – comprese quelle relative a voce, dati di volo, informazioni meteo e NOTAM – hanno continuato a funzionare regolarmente, così come i sistemi di elaborazione e presentazione dell’ACC.

ENAV ha attivato immediatamente il proprio sistema di emergenza basato su connettività satellitare, gestito da un provider alternativo. Questo sistema, pur offrendo prestazioni ridotte, è stato fondamentale per garantire la gestione sicura dei voli già presenti nello spazio aereo italiano al momento dell’evento.

Nel rispetto degli standard di sicurezza internazionali, il sistema ridotto non consente la gestione continuativa del traffico aereo. Per tale motivo, dalle ore 20:20 alle ore 22:20 è stato applicato un rateo zero, ovvero un’interruzione temporanea dei nuovi decolli e degli ingressi nello spazio aereo del nord-ovest dell’Italia.

Il progressivo ripristino delle connessioni ha consentito il graduale ritorno alla normale operatività, con una capacità del traffico riportata al 50% già dalle 22:20. Il completo ripristino del servizio è avvenuto entro le ore 23:45. Il servizio fornito dall’ACC di Milano si basa su una pluralità di sistemi tecnologici – radio, sorveglianza radar, trattamento dati di volo, allarmi e supporti ausiliari – progettati secondo criteri di massima affidabilità e dotati di ridondanza per garantire continuità e sicurezza anche in caso di eventi imprevisti.

ENAV sottolinea che l’evento, pur avendo avuto origine da cause esterne, è stato gestito con efficacia e tempestività, limitando al minimo l’impatto operativo e garantendo la sicurezza del traffico aereo in ogni fase.

“Siamo un’azienda che offre un servizio strategico e delicato e per questa ragione utilizziamo le migliori tecnologie e i migliori professionisti di cui si possa disporre. Ciò ci rende indiscutibilmente il miglior Service Provider Europeo. In un momento critico come quello di ieri, benché non imputabile ai sistemi ENAV, i nostri ingegneri e i nostri tecnici sono intervenuti in tempi straordinari e hanno risolto un problema del provider TIM. Chi polemizza per mestiere su episodi del genere, che possono accadere, dimentica che, quando si tratta di traffico aereo non si parla solo del fondamentale diritto alla mobilità ma soprattutto di vite umane che in nessun modo possono essere messe in pericolo. Parlare di vulnerabilità del sistema di controllo è da irresponsabili o, nella migliore delle ipotesi, da chi ignora la materia cercando la sola strumentalizzazione” ha dichiarato l’Amministratore Delegato Pasqualino Monti.

– Foto IPA Agency –

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Completata la prima metà delle colonne per la nuova diga di Genova

GENOVA (ITALPRESS) – La costruzione della Nuova Diga Foranea di Genova segna nuovi progressi: è stato infatti costruito e affondato il decimo mega cassone della diga, realizzata dal Consorzio PerGenova Breakwater guidato da Webuild per conto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Nei giorni scorsi è stato inoltre raggiunto il traguardo della costruzione di oltre 34.000 colonne di ghiaia sui fondali al largo della città, pari a 406.000 metri lineari, ben oltre la metà della lunghezza totale di quelle previste da progetto. A breve partiranno inoltre le attività di prefabbricazione dei cassoni di dimensione ancora più grandi, lunghi fino a 67 metri, con una larghezza fino a 35 metri e un’altezza variabile fino a 33 metri, che saranno realizzati all’interno del bacino di prefabbricazione “Tronds Barge 33” a Vado Ligure. Milestone significativa è il raggiungimento della prima metà delle colonne in mare aperto, a profondità tra 25 e 50 metri. Alte fino a 13,5 metri e con un diametro di 110 cm, le colonne sono strutture fondamentali per migliorare la stabilità dei cassoni e l’assestamento dei terreni su cui poggerà la diga. Sono realizzate nello strato creato dalle oltre 2,2 milioni di tonnellate di ghiaia posate ad oggi sul fondale e provenienti in gran parte dalla Spagna. La tecnica utilizzata per la realizzazione di queste colonne è quella del “top-feed method”, che impiega otto vibroflot, strumenti a forma di aghi lunghi oltre 20 metri, alimentati da getti di acqua ed aria in pressione per “rompere” e penetrare il terreno naturale. I vibroflot vengono calati dall’alto e progressivamente inseriti nel fondale marino, creando dei fori all’interno dei quali, tramite vibrazioni, cade la ghiaia che poi viene in ultimo compattata. Le operazioni si svolgono attualmente con tre pontoni, uno dei quali supera i 150 metri di lunghezza, dotati di gru alte fino a 40 metri. Il progetto, tecnicamente molto sfidante, coinvolge attualmente in totale oltre 450 persone, tra personale diretto e di terzi. La Nuova Diga Foranea rappresenta un’infrastruttura cruciale per il futuro del porto di Genova: consentirà l’accesso a navi fino a 400 metri di lunghezza e rafforzerà il ruolo dello scalo ligure all’interno del Corridoio Reno-Alpi della rete TEN-T, in sinergia con il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, anch’esso realizzato da Webuild. Un’opera che potenzia la competitività del porto ponendo grande attenzione alla sostenibilità ambientale.

tvi/mca3 (Fonte video: Webuild)

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Massiccio attacco della Russia in Ucraina. Kiev esce dalla convenzione sulle mine antiuomo

ROMA (ITALPRESS) – Massiccio attacco della Russia contro l’Ucraina. “Per quasi tutta la notte, l’allarme aereo ha risuonato in tutta l’Ucraina: 477 droni volavano nei nostri cieli, la maggior parte dei quali Shahed russo-iraniani, insieme a 60 missili di vario tipo. I russi stavano prendendo di mira tutto ciò che sostenta la vita. Anche un edificio residenziale a Smila è stato colpito e un bambino è rimasto ferito. I servizi di emergenza stanno intervenendo ovunque sia necessario”.

Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha poi confermato la morte di un pilota: “Tragicamente, mentre respingeva l’attacco, il nostro pilota di F-16, Maksym Ustymenko, è morto. Oggi ha distrutto 7 bersagli aerei. Le mie condoglianze alla sua famiglia e ai suoi commilitoni. Ho dato disposizioni affinché vengano indagate tutte le circostanze della sua morte. L’aviazione ucraina sta eroicamente proteggendo i nostri cieli. Sono grato a tutti coloro che stanno difendendo l’Ucraina”.

“Mosca non si fermerà finché avrà la capacità di lanciare attacchi massicci. Solo questa settimana sono stati lanciati più di 114 missili, oltre 1.270 droni e quasi 1.100 bombe plananti. Putin ha deciso da tempo che avrebbe continuato a fare la guerra, nonostante gli appelli mondiali alla pace. Questa guerra deve finire: è necessaria una pressione sull’aggressore, così come la protezione. Protezione dai missili balistici e di altro tipo, dai droni e dal terrorismo. L’Ucraina deve rafforzare la sua difesa aerea, lo strumento che meglio protegge le vite umane. Questi sono sistemi americani, che siamo pronti ad acquistare. Contiamo sulla leadership, sulla volontà politica e sul sostegno degli Stati Uniti, dell’Europa e di tutti i nostri partner. Ringrazio tutti coloro che ci stanno aiutando” ha concluso il presidente ucraino.

Il presidente ucraino ha inoltre firmato un decreto per iniziare l’iter di uscita dalla Convenzione di Ottawa del 1997, che vieta l’utilizzo e la produzione di mine antiuomo. Lo riportano i media locali.

– Foto IPA Agency –

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Massiccio attacco della Russia in Ucraina, Zelensky “Migliorare la difesa aerea”

ROMA (ITALPRESS) – Massiccio attacco della Russia contro l’Ucraina. “Per quasi tutta la notte, l’allarme aereo ha risuonato in tutta l’Ucraina: 477 droni volavano nei nostri cieli, la maggior parte dei quali Shahed russo-iraniani, insieme a 60 missili di vario tipo. I russi stavano prendendo di mira tutto ciò che sostenta la vita. Anche un edificio residenziale a Smila è stato colpito e un bambino è rimasto ferito. I servizi di emergenza stanno intervenendo ovunque sia necessario”.

Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha poi confermato la morte di un pilota: “Tragicamente, mentre respingeva l’attacco, il nostro pilota di F-16, Maksym Ustymenko, è morto. Oggi ha distrutto 7 bersagli aerei. Le mie condoglianze alla sua famiglia e ai suoi commilitoni. Ho dato disposizioni affinché vengano indagate tutte le circostanze della sua morte. L’aviazione ucraina sta eroicamente proteggendo i nostri cieli. Sono grato a tutti coloro che stanno difendendo l’Ucraina”.

“Mosca non si fermerà finché avrà la capacità di lanciare attacchi massicci. Solo questa settimana sono stati lanciati più di 114 missili, oltre 1.270 droni e quasi 1.100 bombe plananti. Putin ha deciso da tempo che avrebbe continuato a fare la guerra, nonostante gli appelli mondiali alla pace. Questa guerra deve finire: è necessaria una pressione sull’aggressore, così come la protezione. Protezione dai missili balistici e di altro tipo, dai droni e dal terrorismo. L’Ucraina deve rafforzare la sua difesa aerea, lo strumento che meglio protegge le vite umane. Questi sono sistemi americani, che siamo pronti ad acquistare. Contiamo sulla leadership, sulla volontà politica e sul sostegno degli Stati Uniti, dell’Europa e di tutti i nostri partner. Ringrazio tutti coloro che ci stanno aiutando” ha concluso il presidente ucraino.

– Foto IPA Agency –

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Papa “Preghiamo perchè ovunque tacciano le armi e si lavori per la pace”

ROMA (ITALPRESS) – “Saluto i pellegrini dall’Ucraina. Prego sempre per il vostro popolo”. Così Papa Leone XIV in occasione dell’Angelus domenicale a Piazza San Pietro. Il Pontefice ha poi invitato i presenti a “continuare a pregare perchè dovunque tacciano le armi e si lavori per la pace e verso il dialogo”.

foto: IPA Agency

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L’Italia è Country Partner all’edizione 2025 del Summer Fancy Food

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – L’Italia è la grande protagonista del Summer Fancy Food Show al Javits Convention Center con l’onore di essere nominata Country Partner per l’edizione 2025 del Fancy Food Show.

ICE e Ministero dell’Agricoltura collaborano da molti anni con gli organizzatori della Fiera, la SFA e la Universal Marketing. Il Padiglione Italia, sempre il più ampio dell’area internazionale con circa 350 stand su due piani, presenta il meglio del Made in Italy agroalimentare sotto il segno distintivo “The Extraordinary Italian Taste”.

La tradizionale Lounge organizzata da ICE in un’area centrale all’interno del Padiglione Italia ripropone la speciale postazione dedicata all’”Aperitivo Italiano”, consentendo a tutti i visitatori di vivere un’esperienza in puro Italian Style grazie alle postazioni dedicate ai prodotti tipici del grande Made in Italy: salumi, formaggi, caffè.

Quest’anno, Roberto Baggio presenzia alla cerimonia del taglio del nastro del Padiglione Italia come Ambasciatore della Lega Serie A, rimarcando l’importante collaborazione con ICE – Agenzia. Il giorno prima dell’inaugurazione della fiera, ICE organizza una cena di gala a supporto della candidatura della cucina italiana a patrimonio UNESCO per 200 invitati alla Gotham Hall con la presenza del Sig. Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste del governo italiano, Francesco Lollobrigida, e del Presidente ICE Agenzia Matteo Zoppas.

Sono annunciate le presenze delle principali Istituzioni italiane, americane e internazionali presenti a NY, importanti rappresentanti del mondo imprenditoriale e di giornalisti. Con la conduzione a cura di Maria Luisa Rossi Hawkins, corrispondente negli USA di Mediaset, l’evento intende celebrare la cucina italiana con la premiazione di chef ambasciatori della cucina italiana nel mondo a New York.

La cena è curata da chef Giancarlo Perbellini, 3 stelle Michelin, Ristorante 12 Apostoli di Verona, con la collaborazione del pastry chef Sal de Riso che presenta la sua rinomata pasticceria. Gli inni nazionali all’inizio della cena e l’aria finale sono cantati dal tenore Christopher Macchio.

A seguire, la delegazione ministeriale e istituzionale ICE, insieme a tutti gli ospiti, si incontreranno nell’iconica Times Square dove, nell’ambito della campagna promozionale organizzata da ICE Agenzia a supporto del Made in Italy, sono previste alcune azioni di comunicazione sui principali billboard per celebrare la candidatura della cucina italiana e la partecipazione delle aziende italiane alla Summer Fancy Food.

“Essere country partner del Summer Fancy Food rappresenta un’opportunità strategica di enorme valore per l’Italia e per le nostre imprese agroalimentari. Gli Stati Uniti sono un mercato fondamentale per il Made in Italy. La qualità, l’unicità e la tradizione incarnata dai nostri prodotti sono riconosciute e apprezzate. Come istituzioni lavoriamo al fianco degli imprenditori italiani per rafforzare la visibilità del sistema agroalimentare italiano, valorizzando non solo le eccellenze più note, ma anche quelle realtà produttive di piccole e medie dimensioni che hanno le caratteristiche per essere apprezzate dagli amici americani. Raccontiamo con orgoglio la cultura del cibo italiano, che è sinonimo di qualità, territorio e saper fare consci che la nostra cultura del cibo è molto apprezzata. I numeri dell’export agroalimentare dall’Italia agli Stati Uniti sono stati infatti molto buoni nel 2024 e lavoriamo perché il 2025 non sia da meno. Pasta, sughi, vino, formaggi, tutti i prodotti che richiamano l’identità e il saper fare italiano riscuotono successo perché al gusto, viene associata un’idea di genuinità e benessere. Insieme ad Ice e al presidente Zoppas siamo orgogliosi di accompagnare a Summer Fancy food una delegazione così folta di imprenditori, con i quali condividiamo l’idea che tra Washington e Roma i rapporti vadano oltre le nostre economie. Custodiamo i medesimi valori, i principi democratici che ci rendono liberi e prosperi. Siamo qui per continuare a farlo anche nel futuro” ha dichiarato Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.

“Il Summer Fancy Food è tra gli eventi più importanti a livello globale per la filiera dell’agroalimentare – dichiara il Presidente di ICE (Istituto del Commercio Estero) Matteo Zoppas Al Fancy Food l’Italia è la nazione più rappresentata con circa 300 aziende proprio per l’importanza della manifestazione dove i nostri produttori hanno la possibilità di esporre e incontrare operatori, compratori e influencer di tutto il mondo. Oggi l’agroalimentare sta vivendo in America un momento di apparente favore con un export di 8,6 miliardi di dollari cresciuti del 17% nel 2024 rispetto al 2023 e con una crescita da gennaio ad aprile di quest’anno di altri 14 punti percentuali. All’interno di questo quadro il vino è cresciuto di 14 punti percentuali da gennaio ad aprile 2025 sullo stesso periodo dello scorso anno dopo una performance positiva di 6,5 punti percentuali nel 2024 sul 2023. Anche in questo caso si avverte una criticità potenziale perché alcuni numeri che ci stanno arrivando dal mercato, comunque da confermare, stanno esprimendo un calo importante sia in volume che in valore. Questo apparente momento positivo è tuttavia potenzialmente viziato da uno scollamento tra il sell in e il sell out proprio come risposta all’incertezza dei dazi. Non solo l’incertezza sulle tariffe ma la stessa incertezza sulle tempistiche rallenta decisioni strategiche di medio e lungo termine delle aziende”.

“Venendo ai settori, – continua Zoppasil riso nel 2024 ha perso 21 punti percentuali ma da inizio anno a fine aprile ne ha già recuperati 9. Particolarmente critico è l’andamento della birra: nonostante sia cresciuta di 17 punti nel 2024, ne ha persi 37 da gennaio ad aprile 2025 di quest’anno. Va atteso l’allineamento tra i consumi e gli acquisti dall’Italia per capire il reale impatto della situazione. In ogni caso l’agroalimentare è aumentato di 4,7 punti percentuali nel 2024 conquistandone altri 3,8 nei primi quattro mesi del 2025. Anche in questo caso occorre considerare le politiche di magazzino e attendere di conoscere il comportamento dei consumatori sul mercato”.

“Come Ice siamo presenti al Fancy Food con importanti attività di promozione a favore delle aziende presenti e con una collettiva che si aggiunge al resto. Registriamo anche una forte attività di Coldiretti e assieme al Ministero dell’Agricoltura, con il ministro Francesco Lollobrigida, celebreremo questa sera la cucina italiana con una cena presso la sede di Gotham Hall per sollecitarne la candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco. Crediamo molto in questo percorso che si incastra in quella che chiamiamo diplomazia della crescita, voluta dal ministro Antonio Tajani che sta spingendo molto sul Piano Export della Farnesina rivolto ad ampliare il raggio d’azione ad almeno quattordici stati per compensare le potenziali criticità dovute ai dazi americani. Tutto questo senza dimenticare che il mercato statunitense resta centrale per l’Italia e va preservato per non perderlo dopo tanti sacrifici computi per conquistarlo”. – conclude il Presidente di ICE (Istituto del Commercio Estero) Matteo Zoppas.

– Foto Ufficio stampa GP Communications –

(ITALPRESS)