sabato, Novembre 22, 2025
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G7, Tajani rilancia il ruolo dell’Italia su Gaza e Sudan

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di Stefano Vaccara

NIAGARA-ON-THE-LAKE (CANADA) (ITALPRESS) – Si è aperta in un clima politico teso la riunione dei ministri degli Esteri del G7 in Canada. L’agenda è densa: Ucraina, Medio Oriente, Sudan, e le nuove tensioni economiche legate al controllo delle materie prime.

L’Italia, rappresentata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, si è presentata con una doppia missione: confermare il sostegno alla pace in Ucraina e assumere un ruolo da protagonista nella ricostruzione di Gaza e nella risposta umanitaria in Sudan. “Dobbiamo far sì che si consolidi la tregua a Gaza e che arrivino tutti gli aiuti e i beni alimentari alla popolazione”, ha dichiarato Tajani, ricordando che l’inviato speciale italiano ha già compiuto una serie di visite “in Giordania, a Ramallah, in Israele, in Egitto e presto negli Stati Uniti per far sì che l’Italia sia protagonista della fase della ricostruzione, della fase che deve essere quella della pace”.

A proposito del conflitto in Sudan Tajani ha annunciato un piano di aiuti consistenti: “Ci auguriamo di arrivare a un cessate il fuoco tra le due parti. L’Italia sta organizzando aiuti consistenti: un aereo e una nave con materiali per i bambini arriveranno a Port Sudan prima di Natale”.

Il ministro ha sottolineato la necessità di coinvolgere “anche interlocutori che non sono qui presenti, come i Paesi del Golfo”, per costruire una risposta politica condivisa. Sulla guerra in Ucraina, Tajani ha ribadito che “bisogna continuare a lavorare perché si possa arrivare a un cessate il fuoco costringendo Putin a più miti consigli”, ricordando il sostegno dell’Italia all’iniziativa americana e “il pieno impegno economico, politico e militare” a favore di Kyiv.

Accanto ai dossier di guerra, nel G7 si discute anche di politica industriale e della crescente dipendenza mondiale da Pechino per le materie prime. “Non possiamo accettare che sia la Cina a dettare il prezzo delle materie prime: ne va della nostra competitività”, ha detto il ministro, invitando a “lavorare insieme per individuare nuove realtà da cui approvvigionarsi, come Africa, America Latina, Australia e Nuova Zelanda”.

Tra i partecipanti alla riunione anche il segretario di Stato americano Marco Rubio, la ministra canadese Anita Anand, e i rappresentanti di Francia, Germania, Regno Unito e Giappone, oltre ai Paesi invitati come Brasile, Arabia Saudita, India, Corea del Sud e Sudafrica.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Al porto di Gioia Tauro sequestrati oltre 175kg di cocaina

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REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Il Comando Provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria, unitamente all’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro, ha sequestrato presso il Porto di Gioia Tauro, una partita di cocaina purissima di oltre 175 chilogrammi. L’operazione va inquadrata in un più complesso e articolato piano di interventi predisposto su tutta l’area portuale gioiese, con l’intensificazione delle ispezioni e dei controlli, con lo scopo di individuare, tra le migliaia di container movimentati giornalmente, quelli utilizzati dai sodalizi criminali per occultare lo stupefacente. In particolare, i militari del Gruppo Gioia Tauro e il personale dell’Agenzia delle Dogane, nell’ambito dei controlli delle aree del locale terminal portuale, finalizzati a intercettare eventuali carichi di sostanza stupefacente importati dalla criminalità organizzata, hanno selezionato e sottoposto ad accurate ispezioni tre container, due dei quali provenienti dall’America Latina e destinati in Italia e nei Paesi dell’Europa dell’Est, che trasportavano rispettivamente polpo e gamberi surgelati.

tvi/mca2
Fonte video: Guardia di Finanza

Sequestrati al porto di Gioia Tauro oltre 175 chilogrammi di cocaina

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REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Il Comando Provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria, unitamente all’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro, ha sequestrato presso il Porto di Gioia Tauro, una partita di cocaina purissima di oltre 175 chilogrammi.

L’operazione va inquadrata in un più complesso e articolato piano di interventi predisposto su tutta l’area portuale gioiese, con l’intensificazione delle ispezioni e dei controlli, con lo scopo di individuare, tra le migliaia di container movimentati giornalmente, quelli utilizzati dai sodalizi criminali per occultare lo stupefacente.

In particolare, i militari del Gruppo Gioia Tauro e il personale dell’Agenzia delle Dogane, nell’ambito dei controlli delle aree del locale terminal portuale, finalizzati a intercettare eventuali carichi di sostanza stupefacente importati dalla criminalità organizzata, hanno selezionato e sottoposto ad accurate ispezioni tre container, due dei quali provenienti dall’America Latina e destinati in Italia e nei Paesi dell’Europa dell’Est, che trasportavano rispettivamente polpo e gamberi surgelati.

Nello specifico, i container bloccati sono stati dapprima sottoposti ad una approfondita scansione radiogena, utilizzando le sofisticate apparecchiature scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e successivamente a un’accurata ispezione con il prezioso ausilio delle unità cinofile in forza al Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro.

All’esito dei controlli, sono stati scoperti e sequestrati 154 panetti di cocaina, per un peso complessivo di oltre 175 chilogrammi, che erano stati abilmente occultati all’interno dei contenitori, nel tentativo di superare i penetranti controlli doganali e di polizia sistematicamente effettuati presso l’area portuale di Gioia Tauro. La cocaina sequestrata avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali un cospicuo introito, stimato in circa 30 milioni di euro.

IL VIDEO DELL’OPERAZIONE

foto : ufficio stampa Guardia di Finanza – ADM

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Un aereo militare turco precipita al confine tra Azerbaigian e Georgia: morti tutti e 20 i soldati

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ROMA (ITALPRESS) –  Il ministero della Difesa turco ha confermato che sono 20 i soldati morti nello schianto di un aereo militare C-130 precipitato ieri pomeriggio in Georgia. Il C-130 era decollato dall’Azerbaigian diretto in Turchia. Le autorità turche e georgiane hanno avviate le indagini per far luce sullo schianto.

-Foto www.pexels.com-
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Atp Finals, Musetti batte De Minaur in tre set

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TORINO (ITALPRESS) – Lorenzo Musetti batte Alex De Minaur col punteggio di 7-5 3-6 7-5 e tiene vive le chance di qualificazione alle semifinali delle Atp Finals, in vista della sfida contro Carlos Alcaraz che avrebbe staccato il pass già stasera in caso di vittoria dell’australiano. L’azzurro fa e disfa, ma poi esulta. Vince il primo set concedendo sette punti in risposta all’avversario. Poi subisce il break alla prima chance concessa nel secondo e parte sotto anche in apertura di terzo. Musetti resta però attaccato al match: cancella due palle del doppio break e pareggia i conti proprio nel momento in cui De Minaur stava servendo per la vittoria. Poi il sorpasso e la chiusura al secondo match point col passante.
– foto Ipa Agency –
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Atp Finals, epico Musetti: rimonta De Minaur ed è ancora in lizza per le semifinali

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TORINO (ITALPRESS) –  Lorenzo Musetti batte Alex De Minaur col punteggio di 7-5 3-6 7-5 e tiene vive le chance di qualificazione alle semifinali delle Atp Finals, in vista della sfida contro Carlos Alcaraz che avrebbe staccato il pass già stasera in caso di vittoria dell’australiano.

L’azzurro fa e disfa, ma poi esulta. Vince il primo set concedendo sette punti in risposta all’avversario. Poi subisce il break alla prima chance concessa nel secondo e parte sotto anche in apertura di terzo. Musetti resta però attaccato al match: cancella due palle del doppio break e pareggia i conti proprio nel momento in cui De Minaur stava servendo per la vittoria. Poi il sorpasso e la chiusura al secondo match point col passante.

MONTEPREMI ATP FINALS

REGOLAMENTO ATP FINALS

“Ci tenevo a ringraziare il pubblico, senza di voi non sarei mai riuscito a vincere questa partita. La stanchezza a metà partita si è fatta sentire, credo si sia anche visto, le gambe non i muovevano come all’inizio. Stavo facendo fatica e ho scavato la poca energia rimasta”. Lo ha detto Lorenzo Musetti a caldo dopo la vittoria in tre set su Alex De Minaur nella seconda partita alle Atp Finals. Ora la sfida ad Alcaraz: “Sono orgoglioso di aver raggiunto questo obiettivo, non solo per me ma anche per il mio team, la mia famiglia e i miei amici. È un lavoro costante, fatto di alti e bassi. Ho fatto un bel salto di qualità, negli anni passati una partita così non l’avrei portata a casa”, ha aggiunto.

LE COMBINAZIONI

Lorenzo Musetti si qualifica per le semifinali se batte Carlos Alcaraz in due set. Oppure se il toscano vince anche in tre set con la contemporanea vittoria di Alex De Minaur su Taylor Fritz.

-Foto IPA Agency-
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Ex Ilva, i sindacati non proseguono il confronto. Governo “Rammarico”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Governo esprime “rammarico per il fatto che la proposta di proseguire il confronto sull’ex Ilva, anche relativamente agli aspetti tecnici emersi nel corso della discussione, non sia stata accettata dalle organizzazioni sindacali”. “L’Esecutivo – si legge in una nota di Palazzo Chigi – conferma in ogni caso la disponibilità a proseguire l’approfondimento di tutti gli aspetti e anche dei rilievi più controversi, sollevati dalle stesse organizzazioni sindacali alle proposte avanzate dal Governo per la gestione operativa dell’azienda in questa fase transizione”.

UGL METALMECCANICI “SERVE ULTERIORE IMPEGNO DA PARTE DEL GOVERNO”

Si è concluso l’incontro con il Governo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi, durante il quale è stato presentato il piano per la decarbonizzazione del sito di Taranto. “Nel corso della riunione è stato annunciato il coinvolgimento di un operatore estero, incontrato lo scorso venerdì. A seguito di tale incontro, è stata avanzata una richiesta di ulteriori chiarimenti in merito alla manifestazione di interesse da parte dello stesso operatore”. Lo rendono noto Antonio Spera, Segretario Nazionale UGL Metalmeccanici, Daniele Francescangeli, Vice Segretario Nazionale con delega alla siderurgia, e Vittoria Buccarini, componente della Segreteria Nazionale.

“Preoccupa fortemente la situazione dei lavoratori che saranno collocati in cassa integrazione. Dal 1° gennaio, con la fermata delle batterie di cokefazione, si arriverà a circa 6.000 lavoratori in cassa integrazione – dichiarano i rappresentanti UGL -. Pur essendo prevista un’integrazione al reddito, la situazione resta estremamente pesante, poiché avrà ripercussioni anche sull’indotto, sugli appalti, sui trasporti e su tutto ciò che ruota intorno al gruppo ex Ilva”.

“Inoltre, un futuro piano di decarbonizzazione con l’introduzione di forni elettrici comporterà un ulteriore impatto occupazionale, con un numero di esuberi non ancora quantificato, senza considerare i 1.700 lavoratori di Ilva in Amministrazione Straordinaria”, spiega l’UGL Metalmeccanici. “Chiediamo un piano chiaro e condiviso – sottolinea Spera – che preveda investimenti concreti, numeri certi per l’occupazione e prospettive reali per il rilancio dell’ex Ilva, da costruire con il senso di responsabilità di tutte le parti coinvolte”.

Durante il tavolo è stato inoltre ribadito, su richiesta delle organizzazioni sindacali, che il Governo resta disponibile a valutare una partecipazione diretta dello Stato per rafforzare e garantire gli investimenti e la stabilità dell’assetto societario. È stato infine ricordato “il veto dell’amministrazione comunale di Taranto, che ha fatto venir meno una potenziale manifestazione di interesse per la realizzazione di un impianto destinato alla fornitura di gas”.

“Ribadiamo – conclude la UGL Metalmeccanici – la necessità di un impegno concreto anche a livello europeo per la siderurgia, riconoscendo il lavoro che l’Italia sta portando avanti in seno alla Comunità Europea per il futuro del settore”.

-Foto IPA Agency-
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Gaza, Crosetto: “La presenza dell’Onu sarebbe una opportunità per la pace e per la sicurezza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Cordiale e costruttivo incontro con il Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite per le Operazioni di Pace, Jean-Pierre Lacroix. Al centro del dialogo, il ruolo essenziale delle Nazioni Unite nell’attuale scenario internazionale e la necessità di un multilateralismo rinnovato, capace di rafforzare l’efficacia delle missioni di pace e delle iniziative di stabilizzazione”. Così su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.

“La missione UNIFIL rappresenta un pilastro fondamentale per la stabilità e la sicurezza dell’intero Medio Oriente. Occorre pertanto valutare con attenzione modalità e tempi di un eventuale ritiro, o, in alternativa, la possibilità di assicurare una nuova e solida presenza internazionale che ne raccolga l’eredità e ne garantisca la continuità – prosegue Crosetto -. L’auspicabile presenza delle Nazioni Unite anche a Gaza costituirebbe una delle più importanti opportunità per promuovere pace, dialogo e sicurezza duratura nella regione. L’Italia conferma il proprio fermo sostegno all’ONU, foro privilegiato per la risoluzione pacifica delle controversie internazionali e unica vera alternativa all’instabilità e alla guerra. Il multilateralismo resta la chiave per un ordine internazionale più stabile, giusto e sicuro, e rende oggi ancora più evidente la necessità di un ruolo attivo delle Nazioni Unite anche nella crisi in Ucraina, dove la comunità internazionale avrebbe bisogno di un segno tangibile di unità e responsabilità condivisa. L’Italia continuerà a garantire il proprio contributo qualificato alle missioni di pace, a beneficio della sicurezza globale e della stabilità internazionale”, conclude il ministro della Difesa.

-Foto account X Ministero della Difesa-
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Stanzione “Il collegio del Garante della Privacy non presenterà le dimissioni, le accuse sono infondate”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il collegio del Garante non presenterà le proprie dimissioni. Le accuse sollevate sono infondate, non vi è mai stata una decisione del Garante assunta per ragioni diverse dall’applicazione della legge in piena indipendenza di giudizio”. Lo afferma il presidente del Garante della Privacy, Domenico Stanzione, al Tg1.

“La narrazione del Garante come subalterno alla maggioranza di governo è una mistificazione che mira a delegittimarne l’azione, soprattutto quando le decisioni sono sgradite o scomode”, prosegue.

“Ci dobbiamo ricordare che il Garante assume delle decisioni talvolta contrarie al governo o favorevoli allo stesso – sottolinea Stanzione -. E questa è la vicenda dell’autonomia. Quando la politica può gridare allo scioglimento o alle dimissioni non è più credibile”.

-Foto Garante per la Protezione dei Dati Personali-
(ITALPRESS).