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“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrada Porta Padova verso Padova, dopo il ponte degli Angeli

Contrada Porta Padova. Verso Padova, dopo il ponte degli Angeli (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

La via faceva parte della strada Nazionale Padana Superiore S.S. N°11. La Porta, chiamata anche delle Torricelle, era sulla strada per Padova, fu demolita nel 1910 per permettere il passaggio dei primi filobus elettrici.

La denominazione avvenne con delibera consiliare 30 gennaio 1950.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Ponte San Paolo già Ponte delle Beccarie Grandi

Contrà Ponte San Paolo. Già Ponte delle Beccarie Grandi  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Il nome deriva da una chiesa che si trovava in zona dedicata a San Paolo. Il ponte di origine romana è datato III secolo. La costruzione del ponte attuale è stata deliberata il 2 ottobre 1875 e ultimata nel luglio 1877.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Ponte San Michele a suo tempo chiamata anche Contrà San Nicola

Contrà Ponte San Michele. Da contrà Paolo Lioy a Gazzolle  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà Ponte San Michele
Contrà Ponte San Michele

A suo tempo chiamata anche San Nicola. La via prende il nome dal bellissimo ponte in pietra costruito sul Retrone nell’anno 1623 sotto la direzione dell’architetto G. Albanese.

Il ponte nel 1265 era in legno, sostituito nel 1422 da uno in pietra lungo 170 piedi, caduto con enorme fragore il 20 aprile 1620.

Per la ricostruzione furono chiamati due architetti veneziani, i fratelli Tomaso e Francesco Contini che progettarono il ponte sul modello del ponte di Rialto.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Ponte Furo dal ponte sino a Piazzola San Giuseppe, prima più estesa

Contrà Ponte Furo. La contrà Ponte Furo nel 1858 risultava molto più estesa, comprendeva infatti due diversi tronchi di strada sino al Carpagnon e un tratto di Viale Eretenio  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà Ponte Furo
Contrà Ponte Furo

Con deliberazione del 27 febbraio 1864 si approva la denominazione attuale dal ponte sino a Piazzola San Giuseppe, per una lunghezza di circa 85 metri.

La voce Furo deriva forse da foro per indicare l’apertura lasciata aperta sotto il ponte all’alzata della saracinesca. Ricordiamo che sia il Retrone che il Bacchiglione erano navigabili.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Ponte delle Bele ricorda l’abitazione dove risiedevano le bele cioè le balie

Contrà Ponte delle Bele. Lunga 60 metri. Caratteristico nome tutto vicentino, ricorda il ponte gettato sul fossato dove scorreva la Seriola, scavato esternamente fuori le mura e l’abitazione dove risiedevano le bele cioè le balie (qui la mappa di Contrà, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà Ponte delle Bele
Contrà Ponte delle Bele

Le balie erano autorizzate all’allattamento dei trovatelli (esposti) del vicino Ospizio di San Marcello e utilizzavano il fossato per lavare i panni.

Nel 1808 l’Ospizio fanciulli abbandonati venne trasferito al brefotrofio di San Rocco.
Nota di Francesco Barbarano che informa sulle presenze di fanciulli abbandonati viventi nel Pio luogo: «1° marzo 1646, erano figliuoli che lattavano 29, fanciulle di circa dieci anni 9, donne per lattare 10, oltre al Priore e alla Priora con una servente».

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Pescaria e Contrà Pescherie Vecchie o Piazza delle Scarpe o dei Socoli (zoccoli)

Contrà Pescaria. Da ponte San Paolo a Piazza delle Erbe  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

In Contrà Pescaria e attigua piazzetta esisteva il mercato del pesce che giungeva da Venezia per via Retrone e sbarcava in zona Burci.

Contrà Pescherie Vecchie o Piazza delle Scarpe o dei Socoli (zoccoli). La delibera del Consiglio Comunale del 28 luglio 1872 (qui la mappa, ndr). Era il luogo riservato alla vendita del pesce o del pollame morto. Fu chiusa al transito dei veicoli o carriaggi con la costruzione di una ringhiera e due piccole scalinate di accesso

Contrà Pescherie Vecchie o Piazza delle Scarpe (Colorfoto per ViPiù)
Contrà Pescherie vecchie o Piazza delle scarpe (Vicenza-Francesco Dalla Pozza-Colorfoto per ViPiù)

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrada Pedemuro S. Biagio

Contrada Pedemuro S. Biagio. Il nome alla lunga arteria venne dato perché essa correva lungo le mura dell’antica cinta che arrivava sino alla Porta di Pusterla (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrada Pedemuro S. Biagio
Contrada Pedemuro S. Biagio

La denominazione San Biagio, in dialetto Biasio, ricorda la chiesa che nel 1528 eressero i Minori Osservanti.

Nel 1533 fu edificata nella contrada una nuova chiesa con ampio monastero capace di ospitare cinquanta frati, oltre ad infermi e ospiti occasionali.

Nella Chiesa di San Biagio Nuovo esistevano 14 altari donati dalle famiglie Vicentine, quali: i Chieregati, i Caldogno, i Porto, i Beregan.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Pasini in onore dei fratelli Valentino e Lodovico Pasini con il nipote Eleonoro

Contrà Pasini. Fratelli Valentino e Lodovico Pasini con il nipote Eleonoro (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà Pasini in onore fratelli Valentino e Lodovico col nipote Eleonoro
Contrà Pasini in onore fratelli Valentino e Lodovico col nipote Eleonoro

Il nome fu assegnato con delibera consiliare del 31 maggio 1881, per onorare la famiglia Pasini che aveva dato alla città uomini di alto valore scientifico e patrioti.

I Pasini erano di Schio, Eleonoro era nato a Vicenza il 6 novembre 1836 e ivi morì il 29 ottobre 1918. Nel giugno del 1877 aveva donato al Museo di Palazzo Chiericati le collezioni geologiche dello zio Lodovico.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Pasquale Cordenons in onore del professore del Pigafetta su richiesta dei suoi studenti

Contrà Pasquale Cordenons. Con delibera podestarile 17 dicembre 1931, a seguito di una supplica presentata da allievi del prof. Cordenons nel 40° della morte, la domanda fu accolta e la piccola strada prese il suo nome (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Pasquale Cordenons era nato a Santa Maria di Sala nel Veneziano il 6 settembre 1837, morto di vaiolo a Vicenza il 25 aprile 1886. Laureato a Padova nel 1862 in scienze matematiche, insegnò al Liceo Pigafetta di Vicenza sino alla morte.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Paolo Lioy, in onore del “poeta della Natura” tra i fondatori del Club Alpino Italiano

Contrà Paolo Lioy. Ha assunto il nome attuale con delibera consigliare 28 gennaio 1911 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà Paolo Lioy a Vicenza
Contrà Paolo Lioy a Vicenza

Di nobile famiglia siciliana, Paolo Lioy nacque a Vicenza il 31 luglio 1834, morì a Vancimuglio il 27 gennaio 1911. Scienziato, cultore delle scienze biologiche, scrittore, fu chiamato il “poeta della Natura”.

Deputato al Parlamento per cinque legislature, nel 1905 venne nominato Senatore del Regno. Fu tra i fondatori del Club Alpino Italiano. Costituì con Fedele Lampertico e Antonio Fogazzaro la triade gloriosa dei vicentini illustri.