giovedì, Dicembre 25, 2025
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In centinaia in fila alla camera ardente di Giorgio Armani. Sala “Se la famiglia vuole, subito al Famedio” / VIDEO

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MILANO (ITALPRESS) – Folla all’Armani Theatre di Milano per l’ultimo saluto a Giorgio Armani. Il feretro dello stilista è stato accolto da un applauso delle centinaia di persone e dipendenti già in coda per accedere alla camera ardente aperta dalle 9.00, e da allora centinaia di persone sono in fila per omaggiare il Re della Moda.

Tra i primi ad arrivare John Elkann, il presidente della Federbasket Gianni Petrucci, il Coach dell’Olimpia Milano Ettore Messina, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e Beppe Fiorello. Donatella Versace è arrivata alla camera ardente con un mazzo di fiori bianchi in mano, entrando non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Anche gli ex sindaci di Milano Gabriele Albertini e Letizia Moratti, oltre a personaggi del mondo del cinema come Alessandro Preziosi, Giuseppe Tornatore e Gabriele Savatores hanno reso omaggio in mattinata alla camera ardente del Re della Moda. Presente anche l’ex presidente del CONI Giovanni Malagò.

Si allunga a dismisura, arrivando fino a via Tortona, la fila delle persone in attesa di rendere omaggio ad Armani. “Sono qui per omaggiare una grande persona che ha insegnato tanto nella sua vita, a livello di valori del lavoro. Ha dato tanto a Milano e all’Italia. Sono milanese e emiliana come lui e questi valori sono radicati in lui” ha detto una signora in coda. “Ho lavorato dieci anni con lui e con Leo Dell’orco per dieci anni – ha detto un altro signore in coda -. Collaborare con lui da una energia pazzesca. Sono emozionato, lascia a Milano un modo di vivere”. “Ricordo la sua eleganza transgenerazionale, tutti noi che lavoriamo in questo settore non possiamo non pensare all’ispirazione che ha dato” ha detto un altro signore in coda.

“Io sono assolutamente favorevole alla iscrizione di Giorgio Armani al Famedio. Lo valuterà una commissione, ma credo che non ci saranno problemi, però sarà rispettoso chiedere alla famiglia se la cosa fa piacere. Credo che siamo ancora in tempo per farlo quest’anno”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

“Giorgio Armani è stata un’icona riconosciuta e a noi dello sport ha dato uno stile inconfondibile, siamo i più invidiati. Per noi Giorgio Armani sarà indimenticabile, ha reso grande l’Italia e ha aiutato lo sport a diventare grande”. Così Luciano Buonfiglio, presidente del Coni.

“Armani era un uomo straordinario per classe, sensibilità, umanità e amore per il basket”, ha dichiarato il presidente della Fip, Giovanni Petrucci.

“Giorgio Armani è stato un anticipatore, ha capito che lo sport innanzitutto gli regalava delle emozioni e che poteva essere anche un veicolo formidabile di immagine e comunicazione. Ma non lo faceva per un fatto strumentale o commerciale, lo faceva perché gratificava gli atleti, ma per me era gratificato anche se stesso. Il mondo dello sport lo adorava, e per questo noi gli siamo eternamente riconoscenti”. Lo ha detto il presidente di Fondazione Milano Cortina ed ex presidente del Coni, Giovanni Malagò, uscendo dalla camera ardente. “Dentro c’è un religioso silenzio, non ho sentito un cellulare. Le persone erano molto educatamente in fila. Ognuno si ferma dieci secondi, si inginocchia, fa un pensiero e va via. Credo che veramente sia la consacrazione della grandiosità della persona che è stata” ha aggiunto.

LUNEDI’ LUTTO CITTADINO A MILANO

In occasione delle esequie di Giorgio Armani, che si terranno in forma privata lunedì 8 settembre, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala “ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata, in segno di cordoglio e partecipazione della comunità milanese. In tutte le sedi comunali la bandiera civica sarà esposta a mezz’asta”. L’Amministrazione comunale, si legge in una nota, “invita tutti i cittadini e le cittadine, le organizzazioni sociali, culturali e produttive milanesi ad esprimere, nelle forme ritenute più opportune, il dolore e l’abbraccio dell’intera Città”. Alla camera ardente, allestita oggi e domenica 7 settembre in via Bergognone 59, sarà presente il Civico Gonfalone.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Addio a Giorgio Armani, in centinaia in fila alla camera ardente. Sala “Se la famiglia vuole, subito al Famedio” / VIDEO

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MILANO (ITALPRESS) – È arrivato all’Armani Theatre di Milano il feretro dello stilista Giorgio Armani, accolto da un applauso delle centinaia di persone e dipendenti già in coda per accedere alla camera ardente aperta dalle 9.00. Tra i primi ad arrivare John Elkann, il presidente della Federbasket Gianni Petrucci, il Coach dell’Olimpia Milano Ettore Messina, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e Beppe Fiorello. Donatella Versace è arrivata alla camera ardente con un mazzo di fiori bianchi in mano, entrando non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Si allunga a dismisura, arrivando fino a via Tortona, la fila delle persone in attesa di rendere omaggio ad Armani. “Sono qui per omaggiare una grande persona che ha insegnato tanto nella sua vita, a livello di valori del lavoro. Ha dato tanto a Milano e all’Italia. Sono milanese e emiliana come lui e questi valori sono radicati in lui” ha detto una signora in coda. “Ho lavorato dieci anni con lui e con Leo Dell’orco per dieci anni – ha detto un altro signore in coda -. Collaborare con lui da una energia pazzesca. Sono emozionato, lascia a Milano un modo di vivere”. “Ricordo la sua eleganza transgenerazionale, tutti noi che lavoriamo in questo settore non possiamo non pensare all’ispirazione che ha dato” ha detto un altro signore in coda.

“Io sono assolutamente favorevole alla iscrizione di Giorgio Armani al Famedio. Lo valuterà una commissione, ma credo che non ci saranno problemi, però sarà rispettoso chiedere alla famiglia se la cosa fa piacere. Credo che siamo ancora in tempo per farlo quest’anno”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

“Giorgio Armani è stata un’icona riconosciuta e a noi dello sport ha dato uno stile inconfondibile, siamo i più invidiati. Per noi Giorgio Armani sarà indimenticabile, ha reso grande l’Italia e ha aiutato lo sport a diventare grande”. Così Luciano Buonfiglio, presidente del Coni.

“Armani era un uomo straordinario per classe, sensibilità, umanità e amore per il basket”, ha dichiarato il presidente della Fip, Giovanni Petrucci.

LUNEDI’ LUTTO CITTADINO A MILANO

In occasione delle esequie di Giorgio Armani, che si terranno in forma privata lunedì 8 settembre, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala “ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata, in segno di cordoglio e partecipazione della comunità milanese. In tutte le sedi comunali la bandiera civica sarà esposta a mezz’asta”. L’Amministrazione comunale, si legge in una nota, “invita tutti i cittadini e le cittadine, le organizzazioni sociali, culturali e produttive milanesi ad esprimere, nelle forme ritenute più opportune, il dolore e l’abbraccio dell’intera Città”. Alla camera ardente, allestita oggi e domenica 7 settembre in via Bergognone 59, sarà presente il Civico Gonfalone.

– foto IPA Agency –

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Aperta la camera ardente di Giorgio Armani, applausi all’arrivo del feretro

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MILANO (ITALPRESS) – È da poco arrivato all’Armani Theatre di Milano il feretro dello stilista Giorgio Armani, accolto da un applauso delle centinaia di persone e dipendenti già in coda per accedere alla camera ardente aperta dalle 9.00.

Tra i primi ad arrivare John Elkann, il presidente della Federbasket Gianni Petrucci, il Coach dell’Olimpia Milano Ettore Messina, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e Beppe Fiorello.

“Io sono assolutamente favorevole alla iscrizione di Giorgio Armani al Famedio. Lo valuterà una commissione, ma credo che non ci saranno problemi, però sarà rispettoso chiedere alla famiglia se la cosa fa piacere. Credo che siamo ancora in tempo per farlo quest’anno”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

“Giorgio Armani è stata un’icona riconosciuta e a noi dello sport ha dato uno stile inconfondibile, siamo i più invidiati. Per noi Giorgio Armani sarà indimenticabile, ha reso grande l’Italia e ha aiutato lo sport a diventare grande”. Così Luciano Buonfiglio, presidente del Coni.

– foto IPA Agency –

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Mattarella “L’Ue non ha mai scatenato conflitti. Istituzioni più forti per un salto in avanti” / VIDEO

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CERNOBBIO (ITALPRESS) – “L’Unione Europea si è affermata come un’area di pace e di cooperazione capace di proiettare i suoi valori oltre i suoi confini, determinando stabilità, benessere, crescita, fiducia. Non ha mai scatenato un conflitto, non ha mai avviato uno scontro commerciale. Al contrario, ha agevolato intese e dispiegato missioni di pace. Ha contribuito a elevare standard di vita, criteri di difesa del pianeta. Ha promosso incontri e dialoghi e ha alimentato libertà nei rapporti internazionali, eguaglianza di diritti tra popoli e Stati: condizioni e causa di progresso. Si pone, quindi, anzitutto, una domanda, prima di ogni altra. Come è possibile, su queste basi, che l’Europa oggi venga considerata da alcuni un ostacolo, un avversario se non un nemico? Quali sono le ragioni, gli interessi di fondo, i principi sui quali si basa la convivenza civile e i traguardi raggiunti dai popoli europei che qualcuno considera disvalori? È soltanto affrontando con lucidità interrogativi di questa natura che potremo trovare risposte esaurienti, utili a illuminare le scelte che siamo chiamati a compiere, pena l’irrilevanza e la regressione rispetto ai risultati sin qui raggiunti”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel videomessaggio inviato per la seconda giornata del Forum TEHA a Cernobbio.

“Il mondo ha bisogno dell’Europa per ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata. Per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo. Per regole che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali – quasi nuove Compagnie delle Indie – che si arrogano l’assunzione di poteri che si pretende che Stati e Organizzazioni internazionali non abbiano a esercitare. L’incrocio tra le ambizioni di quelle, e l’impulso di dominio, di impronta neo-imperialista, che si manifesta da parte dei governi di alcuni Paesi, rischia di essere letale per il futuro dell’umanità”, ha spiegato il Presidente, sottolineando che “l’Europa è, al tempo stesso, necessità e responsabilità”. “Le forze imprenditoriali e quelle sociali, il mondo della cultura e la società civile europea devono avvertire la necessità e la responsabilità di sentirsi partecipi e costruttori, non spettatori inermi e intimoriti”, ha aggiunto il Capo dello Stato ribadendo che “le democrazie dell’Europa sono capaci di trovare in sè motivazioni e iniziative per non soccombere alla favola di una superiorità dei regimi autocratici, per non cedere all’idea di un mondo lacerato, composto soltanto di avversari, nemici, vassalli o clientes, né all’idea di società frammentate”.

“C’è bisogno di istituzioni europee più forti, di volontà di governi capaci di non arrendersi a pericoli e regressioni che non sono ineluttabili. L’Europa, con i suoi traguardi di civiltà, è il testimone che possiamo, e dobbiamo, trasmettere alle nuove generazioni. La difesa della civiltà europea – tutt’uno con lo sviluppo della sua società e della sua economia – richiede il coraggio di un salto in avanti verso l’unità. Tutti siamo chiamati a contribuire a questa impresa”, ha concluso Mattarella.

– foto d’archivio Quirinale –

(ITALPRESS).

Mattarella “L’Ue non ha mai scatenato conflitti. Istituzioni più forti per un salto in avanti”

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CERNOBBIO (ITALPRESS) – “L’Unione Europea si è affermata come un’area di pace e di cooperazione capace di proiettare i suoi valori oltre i suoi confini, determinando stabilità, benessere, crescita, fiducia. Non ha mai scatenato un conflitto, non ha mai avviato uno scontro commerciale. Al contrario, ha agevolato intese e dispiegato missioni di pace. Ha contribuito a elevare standard di vita, criteri di difesa del pianeta. Ha promosso incontri e dialoghi e ha alimentato libertà nei rapporti internazionali, eguaglianza di diritti tra popoli e Stati: condizioni e causa di progresso. Si pone, quindi, anzitutto, una domanda, prima di ogni altra. Come è possibile, su queste basi, che l’Europa oggi venga considerata da alcuni un ostacolo, un avversario se non un nemico? Quali sono le ragioni, gli interessi di fondo, i principi sui quali si basa la convivenza civile e i traguardi raggiunti dai popoli europei che qualcuno considera disvalori? È soltanto affrontando con lucidità interrogativi di questa natura che potremo trovare risposte esaurienti, utili a illuminare le scelte che siamo chiamati a compiere, pena l’irrilevanza e la regressione rispetto ai risultati sin qui raggiunti”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel videomessaggio inviato per la seconda giornata del Forum TEHA a Cernobbio.

“Il mondo ha bisogno dell’Europa per ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata. Per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo. Per regole che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali – quasi nuove Compagnie delle Indie – che si arrogano l’assunzione di poteri che si pretende che Stati e Organizzazioni internazionali non abbiano a esercitare. L’incrocio tra le ambizioni di quelle, e l’impulso di dominio, di impronta neo-imperialista, che si manifesta da parte dei governi di alcuni Paesi, rischia di essere letale per il futuro dell’umanità”, ha spiegato il Presidente, sottolineando che “l’Europa è, al tempo stesso, necessità e responsabilità”. “Le forze imprenditoriali e quelle sociali, il mondo della cultura e la società civile europea devono avvertire la necessità e la responsabilità di sentirsi partecipi e costruttori, non spettatori inermi e intimoriti”, ha aggiunto il Capo dello Stato ribadendo che “le democrazie dell’Europa sono capaci di trovare in sè motivazioni e iniziative per non soccombere alla favola di una superiorità dei regimi autocratici, per non cedere all’idea di un mondo lacerato, composto soltanto di avversari, nemici, vassalli o clientes, né all’idea di società frammentate”.

“C’è bisogno di istituzioni europee più forti, di volontà di governi capaci di non arrendersi a pericoli e regressioni che non sono ineluttabili. L’Europa, con i suoi traguardi di civiltà, è il testimone che possiamo, e dobbiamo, trasmettere alle nuove generazioni. La difesa della civiltà europea – tutt’uno con lo sviluppo della sua società e della sua economia – richiede il coraggio di un salto in avanti verso l’unità. Tutti siamo chiamati a contribuire a questa impresa”, ha concluso Mattarella.

– foto d’archivio Quirinale –

(ITALPRESS).

Sinner piega Auger-Aliassime, finale con Alcaraz anche all’Us Open. In palio titolo e n°1 Atp

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Un Sinner non al 100% soffre con Auger-Aliassime e vola in finale agli Us Open: domani, domenica, alle 20.00 sarà sfida ad Alcaraz per titolo e vetta del ranking Atp. Questa sera, sabato, ultimo atto al femminile (ore 22.00) con Aryna Sabalenka opposta ad Amanda Anisimova. Jannik Sinner si conferma finalista agli Us Open.

Il campione in carica piega in quattro set Felix Auger-Aliassime e si guadagna di cuore l’atto conclusivo dell’ultimo Slam della stagione. 6-1 3-6 6-3 6-4, in tre ore e 19 minuti di gioco, il punteggio in favore del numero uno del mondo, che tra il secondo e il terzo set ha accusato un problema addominale ed è stato costretto a giocare con il freno a mano tirato per una buona porzione di incontro. “Gli Slam sono i tornei più importanti dell’anno e trovarmi un’altra volta in finale è incredibile. Con Auger-Aliassime ci siamo affrontati a Cincinnati ed è migliorato tantissimo nelle ultime settimane. E’ stata una partita durissima. Spero che il problema che ho avuto non sia nulla di serio, dopo sono riuscito a servire bene, quindi non ci sono scuse”, le parole, nell’intervista in campo, del fuoriclasse altoatesino, che si accoda a Rod Laver, Roger Federer e Novak Djokovic, in grado di raggiungere tutte le finali Slam in una sola stagione. Sesta finale Major in carriera, quinta consecutiva (serie aperta da Us Open 2024) e sesta negli ultimi otto Slam disputati (Da Australian Open 2024) per l’azzurro, che si è proiettato verso il match con Carlos Alcaraz, capace di eliminare in semifinale Novak Djokovic: “Sarà un’altra grande partita. La nostra rivalità è iniziata proprio qui nel 2022. Adesso siamo due giocatori diversi, soprattutto dal punto di vista della fiducia. Ci conosciamo bene e abbiamo giocato già tante volte quest’anno”.

I due si incontreranno per la quinta volta in stagione. Bilancio di 3-1 per lo spagnolo, che ha dalla sua parte la finale degli Internazionali d’Italia e quella del Roland Garros, oltre all’ultimo atto del Masters 1000 Cincinnati, che ha visto il numero 1 del mondo ritirarsi nel primo set per un problema fisico. Unica, ma pesantissima, vittoria di Sinner nella finale di Wimbledon. Nei match completati, i testa a testa su cemento dicono 5-2 Alcaraz, che non perde da Sinner sul duro dalla semifinale dell’Atp 500 di Pechino 2023. Per condizione fisica e precedenti parte leggermente avanti il murciano, che punta anche a riprendersi la vetta della classifica Atp dopo oltre un anno di dominio azzurro.

Comunque vada, resterà nella storia il 2025 di Sinner, che proverà a difendere titolo e leadership nel ranking mondiale. Sulla stagione del 24enne di San Candido si è espresso, ai microfoni di SuperTennis, il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi: “Fare quattro finali Slam su quattro è una cosa incredibile, che gratifica il percorso di un ragazzo straordinario. Il match con Auger-Aliassime è stato più complicato del previsto, ma nel quarto set è venuta fuori l’esperienza di Sinner. Ora ci sarà dall’altra parte della rete un grande campione”.

Questa sera (ore 22.00) l’ultimo atto tra la campionessa in carica, Aryna Sabalenka, e Amanda Anisimova, che nel 2025 si sono affrontate già due volte: 1-1 con successo bielorusso agli ottavi del Roland Garros e sorriso americano in semifinale a Wimbledon. Nel complesso i testa a testa dicono 6-3 per la nativa di Freehold (New Jersey) con origini russe, che è avanti anche nei precedenti su cemento: una vittoria a testa agli Australian Open (2019 Anisimova, 2024 Sabalenka) e successo Anisimova nel Wta 1000 di Toronto 2024. In semifinale Sabalenka ha battuto in rimonta Jessica Pegula (n.4) nel rematch della finale della passata edizione, vinta proprio dalla bielorussa. Seconda finale Slam consecutiva per Anisimova, che invece ha fatto fuori in rimonta la due volte campionessa a Flushing Meadows Naomi Osaka per 6-7(4) 7-6(3) 6-3.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Sinner piega Auger-Aliassime, finale con Alcaraz all’Us Open

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Un Sinner non al 100% soffre con Auger-Aliassime e vola in finale agli Us Open: domani, domenica, alle 20.00 sarà sfida ad Alcaraz per titolo e vetta del ranking Atp. Questa sera, sabato, ultimo atto al femminile (ore 22.00) con Aryna Sabalenka opposta ad Amanda Anisimova. Jannik Sinner si conferma finalista agli Us Open. Il campione in carica piega in quattro set Felix Auger-Aliassime e si guadagna di cuore l’atto conclusivo dell’ultimo Slam della stagione. 6-1 3-6 6-3 6-4, in tre ore e 19 minuti di gioco, il punteggio in favore del numero uno del mondo, che tra il secondo e il terzo set ha accusato un problema addominale ed è stato costretto a giocare con il freno a mano tirato per una buona porzione di incontro. “Gli Slam sono i tornei più importanti dell’anno e trovarmi un’altra volta in finale è incredibile. Con Auger-Aliassime ci siamo affrontati a Cincinnati ed è migliorato tantissimo nelle ultime settimane. E’ stata una partita durissima. Spero che il problema che ho avuto non sia nulla di serio, dopo sono riuscito a servire bene, quindi non ci sono scuse”, le parole, nell’intervista in campo, del fuoriclasse altoatesino, che si accoda a Rod Laver, Roger Federer e Novak Djokovic, in grado di raggiungere tutte le finali Slam in una sola stagione. Sesta finale Major in carriera, quinta consecutiva (serie aperta da Us Open 2024) e sesta negli ultimi otto Slam disputati (Da Australian Open 2024) per l’azzurro, che si è proiettato verso il match con Carlos Alcaraz, capace di eliminare in semifinale Novak Djokovic: “Sarà un’altra grande partita. La nostra rivalità è iniziata proprio qui nel 2022. Adesso siamo due giocatori diversi, soprattutto dal punto di vista della fiducia. Ci conosciamo bene e abbiamo giocato già tante volte quest’anno”. I due si incontreranno per la quinta volta in stagione. Bilancio di 3-1 per lo spagnolo, che ha dalla sua parte la finale degli Internazionali d’Italia e quella del Roland Garros, oltre all’ultimo atto del Masters 1000 Cincinnati, che ha visto il numero 1 del mondo ritirarsi nel primo set per un problema fisico. Unica, ma pesantissima, vittoria di Sinner nella finale di Wimbledon. Nei match completati, i testa a testa su cemento dicono 5-2 Alcaraz, che non perde da Sinner sul duro dalla semifinale dell’Atp 500 di Pechino 2023. Per condizione fisica e precedenti parte leggermente avanti il murciano, che punta anche a riprendersi la vetta della classifica Atp dopo oltre un anno di dominio azzurro. Comunque vada, resterà nella storia il 2025 di Sinner, che proverà a difendere titolo e leadership nel ranking mondiale. Sulla stagione del 24enne di San Candido si è espresso, ai microfoni di SuperTennis, il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi: “Fare quattro finali Slam su quattro è una cosa incredibile, che gratifica il percorso di un ragazzo straordinario. Il match con Auger-Aliassime è stato più complicato del previsto, ma nel quarto set è venuta fuori l’esperienza di Sinner. Ora ci sarà dall’altra parte della rete un grande campione”. Questa sera (ore 22.00) l’ultimo atto tra la campionessa in carica, Aryna Sabalenka, e Amanda Anisimova, che nel 2025 si sono affrontate già due volte: 1-1 con successo bielorusso agli ottavi del Roland Garros e sorriso americano in semifinale a Wimbledon. Nel complesso i testa a testa dicono 6-3 per la nativa di Freehold (New Jersey) con origini russe, che è avanti anche nei precedenti su cemento: una vittoria a testa agli Australian Open (2019 Anisimova, 2024 Sabalenka) e successo Anisimova nel Wta 1000 di Toronto 2024. In semifinale Sabalenka ha battuto in rimonta Jessica Pegula (n.4) nel rematch della finale della passata edizione, vinta proprio dalla bielorussa. Seconda finale Slam consecutiva per Anisimova, che invece ha fatto fuori in rimonta la due volte campionessa a Flushing Meadows Naomi Osaka per 6-7(4) 7-6(3) 6-3.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Pokerissimo azzurro con l’Estonia, buona la prima per Gattuso

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BERGAMO (ITALPRESS) – Una vittoria fondamentale per la corsa al mondiale. Esordio con goleada per Gennaro Gattuso, l’Italia vince 5-0 contro l’Estonia, decisiva la doppietta di Retegui e le reti di Kean, Raspadori e Bastoni. La prima da ct per Gattuso è stata una partita a senso unico, con l’Italia che ha iniziato a spingere sin dai primi istanti: dopo appena tre minuti, una combinazione nello stretto ha portato Politano al tiro, da quel momento in poi è stato praticamente un assedio verso la porta di Hein, tra i migliori in campo per gli ospiti. Retegui ha provato ad emulare quanto fatto appena una stagione fa nello stesso stadio, Kean si è divorato un’altra palla gol dopo uno scambio con l’italo-argentino. La prima frazione è scivolata via con un palleggio costante sul perimetro e una nazionale incapace di concretizzare le palle gol create. La ripresa è cominciata sulla falsariga del primo tempo, gli azzurri hanno impiegato 13 minuti per sbloccare il punteggio grazie al gol di Moise Kean: due minuti più tardi l’attaccante della Fiorentina è andato vicino al raddoppio colpendo il palo. Al 24′ è arrivato il 2-0 di Retegui con un piazzato dal limite che ha beffato l’incolpevole Hein. Poi il colpo di testa di Raspadori ha chiuso definitivamente i giochi. La prima Italia di Gattuso ci ha provato anche dopo i primi cambi, consapevole di dover migliorare il più possibile la differenza reti, criterio fondamentale nel girone di qualificazione. Il poker è arrivato sull’asse Cambiaso-Retegui, con l’ex Atalanta autore di una doppietta. In pieno recupero è arrivato anche il 5-0 firmato dal colpo di testa di Bastoni. Terzo posto per gli azzurri nel gruppo I ora a quota 6, ma con una gara in meno rispetto a Israele (9 punti) e Norvegia (12 punti): ora la differenza reti degli è azzurri è di +4, con un gol di svantaggio rispetto alla stessa Israele. Sugli spalti, ad accompagnare il nuovo corso, c’erano il presidente Figc Gabriele Gravina, il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi e il presidente del Coni Luciano Buonfiglio. In panchina, invece, il capo delegazione Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci: a fine partita Gattuso, dopo tante indicazioni e la solita grinta, ha tirato un sospiro di sollievo. Buona la prima, lunedì sera il secondo test contro Israele, altro esame per nulla semplice.
– Foto Ipa Agency –
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Buona la prima per la Nazionale di Gattuso, contro l’Estonia finisce 5-0 a Bergamo

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BERGAMO (ITALPRESS) – Una vittoria fondamentale per corsa al mondiale. Esordio con goleada per Gennaro Gattuso, l’Italia vince 5-0 contro l’Estonia, decisiva la doppietta di Retegui e le reti di Kean, Raspadori e Bastoni. La prima da ct per Gattuso è stata una partita a senso unico, con l’Italia che ha iniziato a spingere sin dai primi istanti: dopo appena tre minuti, una combinazione nello stretto ha portato Politano al tiro, da quel momento in poi è stato praticamente un assedio verso la porta di Hein, tra i migliori in campo per gli ospiti. Retegui ha provato ad emulare quanto fatto appena una stagione fa nello stesso stadio, Kean si è divorato un’altra palla gol dopo uno scambio con l’italo-argentino.

La prima frazione è scivolata via con un palleggio costante sul perimetro e una nazionale incapace di concretizzare le palle gol create. La ripresa è cominciata sulla falsariga del primo tempo, gli azzurri hanno impiegato 13 minuti per sbloccare il punteggio grazie al gol di Moise Kean: due minuti più tardi l’attaccante della Fiorentina è andato vicino al raddoppio colpendo il palo. Al 24′ è arrivato il 2-0 di Retegui, un piazzato dal limite che ha beffato l’incolpevole Hein, poi il colpo di testa di Raspadori ha chiuso definitivamente i giochi.

La prima Italia di Gattuso ci ha provato anche dopo i primi cambi, consapevole di dover migliorare il più possibile la differenza reti, criterio fondamentale nel girone di qualificazione. Il poker è arrivato sull’asse Cambiaso-Retegui, con l’ex Atalanta autore di una doppietta, in pieno recupero è arrivato anche il 5-0 firmato dal colpo di testa di Bastoni. Terzo posto per gli azzurri nel gruppo I ora a quota 6, ma con una gara in meno rispetto a Israele (9 punti) e Norvegia (12 punti): ora la differenza reti degli è azzurri è di +4, con un gol di svantaggio rispetto alla stessa Israele.

Sugli spalti, ad accompagnare il nuovo corso, c’erano il presidente Figc Gabriele Gravina, il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi e il presidente del Coni Luciano Buonfiglio. In panchina, invece, il capo delegazione Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci: a fine partita Gattuso, dopo tante indicazioni e la solita grinta, ha tirato un sospiro di sollievo. Buona la prima, lunedì sera il secondo test contro Israele, altro esame per nulla semplice.

GATTUSO “BUONA PARTITA, COMPLIMENTI AI RAGAZZI”

“Bisogna ringraziare i ragazzi per la prestazione che hanno fatto. Nel primo tempo è mancato solo il gol. Abbiamo fatto una buona partita, merito dei ragazzi per come si sono comportati in questi giorni, hanno lavorato bene. La prima è andata, pensiamo alla prossima che sarà difficile”. Così Gennaro Gattuso ai microfoni della Rai dopo la vittoria dell’Italia per 5-0 contro l’Estonia nelle qualificazioni ai Mondiali 2026.

Sull’aver schierato insieme Retegui e Kean: “Bisogna fare i complimenti a tutta la squadra. Abbiamo giocato con due attaccanti, abbiamo messo in preventivo che un paio di ripartenze potevamo prenderle. Giocare in modo offensivo è difficile perché ti esponi a qualche rischio. Ma oggi, contro una squadra che ha qualcosina in meno di noi, era giusto giocare così. Abbiamo l’obiettivo di fare felice la gente, far tornare l’entusiasmo agli italiani – conclude il ct -. Sappiamo che ci tengono, i ragazzi sanno che mi piace una squadra che combatte anche se sbaglia, perché nel calcio si può sbagliare”.

IL TABELLINO

ITALIA (4-2-4): Donnarumma 6.5; Di Lorenzo 6.5, Bastoni 7, Calafiori 7, Dimarco 6.5 (21’st Raspadori 7.5); Barella 7, Tonali 7 (31’st Locatelli 6.5); Politano 7.5 (31’st Orsolini 6.5), Retegui 8.5, Kean 7 (39’st P.Esposito sv), Zaccagni 6 (21’st Cambiaso 6.5). In panchina: Meret, Vicario, Bellanova, Gatti, Rovella, Frattesi, Mancini. Allenatore: Gattuso 7.5.

ESTONIA (4-2-3-1): Hein 6.5; Schjonning-Larsen 5, Paskotsi 4.5 (35’st Tamm sv), Kuusk 5, Saliste 5; Palumets 5, Shein 4.5 (35’st Soomets sv); Kristal 5 (16’st Ainsalu 5.5), Kait 4.5, Sinyavski 5 (22’st Saarma 5); Sappinen 5 (35’st Anier sv). In panchina: Igonen, Vallner, Peetson, Yakovlev, Miller, Tammik, Tur. Allenatore: Henn 5.

ARBITRO: Joao Pinheiro (Por) 5.5.
RETI: 13’st Kean, 24′ e 44’st Retegui, 26’st Raspadori, 47’st Bastoni.
NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 22.559 per un incasso di 428.350 euro. Ammoniti: Kristal, Bastoni, Paskotsi, Anier. Angoli 12-3 per l’Italia. Recupero: 1′; 5′.

– Foto IPA Agency –

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Regionali Puglia, Decaro scioglie le riserve “Guiderò un nuovo progetto politico”

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BARI (ITALPRESS) – L’ex sindaco di Bari e parlamentare europeo Antonio Decaro sarà il candidato del centrosinistra alla presidenza della Puglia. A sciogliere le riserve è stato proprio Decaro, poco prima di salire sul palco con la segretaria del Pd, Elly Schlein, alla festa regionale dell’unità di Bisceglie. “Io da oggi ho responsabilità di guidare un nuovo progetto politico per questa regione – ha detto -. Non potevo girare la spalle alla mia terra e al mio popolo. Andiamo a vincere questa campagna elettorale”. Soddisfatta Elly Schlein, che ha commentato: “Grazie Antonio. Uniti e compatti noi vinceremo”. “Collaborerò lealmente e con passione con Antonio Decaro” ha detto l’ex governatore della Puglia e candaidato di Avs, Nichi Vendola.

VENDOLA “COLLABORERÒ LEALMENTE CON DECARO”

“Ringrazio Antonio Decaro per aver scelto di mettersi al servizio della nostra regione. Credo sia la personalità più forte e autorevole per rispondere al bisogno di futuro di questa terra e costruire, anche e soprattutto da qui, quella alternativa che serve per chiudere il prima possibile la pessima stagione in cui questa destra ha trascinato l’Italia. La Puglia ha dinanzi a sè sfide cruciali e difficile: come arginare la povertà crescente, come invertire il trend della crisi demografica, come contrastare gli effetti del cambio climatico, come difendere i diritti collettivi e le libertà individuali avendo come orizzonte politici e culturale la pace e la convivenza. Il Sud, che vede sciaguratamente dimezzati i fondi europei per la coesione, paga più di tutti il prezzo delle diseguaglianze, della privatizzazione del Welfare, delle politiche di riarmo. Sono tempi difficili in cui occorre che ciascuno faccia la propria parte: e insieme urge la rigenerazione di una politica lungimirante e operosa. Io mi sento totalmente impegnato per questo e la mia disponibilità a candidarmi nella lista di Avs con spirito di servizio non ha altro obiettivo che questo: sostenere l’alleanza progressista, sostenere Decaro, spingere per il cambiamento che serve alla Puglia e all’Italia e, con la squadra di AVS, lavorare per l’ingresso in consiglio regionale di una nuova generazione di donne e di uomini che rappresentino le migliori risorse della nostra terra. Per questo obiettivo collaborerò lealmente e con passione con Antonio Decaro”. Lo dice Nichi Vendola, ex governatore della Puglia, candidato per Avs nelle prossime elezioni regionali pugliesi.

BONELLI E FRATOIANNI “INSIEME PER BATTERE LA DESTRA”

“Ringraziamo Antonio Decaro che con la sua scelta consente a tutta la coalizione di concentrarsi sui bisogni della Puglia e dei pugliesi. Ora, tutti insieme al lavoro per vincere le elezioni e battere la destra”. Lo affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs.

PAITA “IV E RIFORMISTI TUTTI PER DECARO”

“L’annuncio di Antonio Decaro sulla propria candidatura alla presidenza della Regione è un fatto fondamentale sia per la Puglia che per il centrosinistra”. Lo ha detto Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva al Senato, nel corso dell’incontro in corso alla Festa dell’Unità di Bari. “Italia Viva e tutta la casa dei riformisti sono con lui e lo sosterranno con grande convinzione”, ha concluso.

CONTE “BUONA NOTIZIA, ORA RINNOVAMENTO”

“Le parole di Antonio Decaro sono una buona notizia per tutti i cittadini pugliesi e rappresentano l’epilogo a cui il M5S ha lavorato con dedizione e rispetto in questi mesi. Ringrazio i nostri coordinatori regionali e tutta la comunità pugliese del M5S per il prezioso contributo. Ora ci aspettano settimane di ascolto e confronto con le forze sociali, culturali, imprenditoriali per definire un progetto di reale ed effettivo rinnovamento che garantisca a tutti i pugliesi un’amministrazione all’altezza delle loro urgenze e aspettative. Antonio, ci vediamo presto nella nostra terra!”. Così Giuseppe Conte in una nota.

– Foto IPA Agency –

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