Tg Economia – 4/9/2025
Al via le iscrizioni per visitare gli impianti nucleari Sogin e Nucleco a Roma
ROMA (ITALPRESS) – Sogin ha aperto le iscrizioni su www.sogin.it per visitare, venerdì 26 settembre, gli impianti nucleari Sogin e Nucleco presenti nel centro ricerche Casaccia di Roma. L’evento – si legge in una nota – è realizzato in occasione della Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici, con l’obiettivo di “avvicinare i cittadini al mondo scientifico e far conoscere il lavoro che il Gruppo Sogin svolge per gestire gli impianti nucleari, oggi in fase di dismissione, e i rifiuti radioattivi, dal loro stoccaggio nei depositi temporanei alla sistemazione definitiva nel Deposito Nazionale”.
Sono previsti due percorsi di visita, ciascuno della durata di circa un’ora. Il tour Sogin si svolge all’interno delle celle calde dell’impianto Opec-1, nel quale furono svolte le prime attività di ricerca italiane sugli elementi di combustibile nucleare, dove si potranno vedere alcune attrezzature utilizzate nel decommissioning; il tour nei laboratori e impianti della controllata Nucleco, dove vengono gestiti i rifiuti radioattivi prodotti dallo smantellamento degli impianti nucleari italiani e dalle attività svolte ogni giorno nei settori della medicina, dell’industria e della ricerca.
I tour di visita accoglieranno complessivamente 200 persone. Per partecipare è necessario iscriversi su www.sogin.it entro lunedì 22 settembre e fino ad esaurimento posti. Per consentire la più ampia partecipazione, è possibile prenotarsi a un solo percorso, scegliendo uno dei turni programmati fra le 16.00 e le 20.30, inserendo i propri dati personali e copia del documento di identità. Al tour Nucleco potranno accedere, se accompagnati, anche i minori dai cinque anni in su. Nel corso degli eventi per la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici, venerdì 26 e sabato 27 settembre, Sogin sarà presente con uno spazio espositivo anche al NET Village presso la Città dell’Altra Economia a Roma, nell’ambito del progetto NET – Science Togheter, promosso dalla Commissione Europea, a cui la Società aderisce insieme ai principali Enti pubblici di ricerca e alcune Università per avvicinare i cittadini alla scienza in un contesto informale.
Una rinnovata adesione che conferma, dopo il successo dello scorso anno, l’impegno del Gruppo nella divulgazione scientifica e nella diffusione della conoscenza in campo nucleare, con l’obiettivo di avvicinare, in particolare le nuove generazioni, alle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), fondamentali per lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione nel nostro Paese.
-Foto ufficio stampa Sogin-
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Il Gruppo Titan presenta un piano di investimenti da 21,6 milioni di euro
BOLOGNA (ITALPRESS) – Un investimento industriale per la riduzione dell’impatto ambientale, l’abbattimento delle emissioni inquinanti e una maggiore sostenibilità degli stabilimenti produttivi, insieme a una maggiore sicurezza sul lavoro, da parte di Italtractor ITM e Titan Italia che operano in Emilia-Romagna. È quanto prevede il Contratto di sviluppo delle due divisioni appartenenti al Gruppo internazionale americano Titan International, Inc., Italtractor ITM e Titan Italia, aziende specializzate rispettivamente nella progettazione e produzione di componenti e soluzioni complete per il sottocarro e cerchi e ruote complete per macchine industriali e agricole.
Il parere positivo di viale Aldo Moro, notificato ufficialmente a Invitalia, delegata alla procedura dal Mimit, è arrivato dopo la presentazione da parte dei proponenti al vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla. “Siamo di fronte a un progetto molto innovativo che punta sulla sostenibilità e sulla digitalizzazione e che coinvolge anche le nostre Università- commenta il vicepresidente Colla-. La proposta risponde agli obiettivi strategici dell’Unione europea in materia di transizione ecologica, decarbonizzazione e uso efficiente delle risorse, con impatti positivi sul piano ambientale, economico, industriale e della salvaguardia occupazionale”.
Nel corso dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio in Regione con l’amministratrice delegata del Gruppo Maria Cecilia La Manna e i rappresentanti di Confindustria, Colla ha sottolineato come il programma di investimento sia pienamente coerente anche con la programmazione regionale. È inoltre in linea con le azioni previste dal Patto per il Lavoro e per il Clima e dalla Strategia di specializzazione intelligente S3. Il Piano prevede investimenti negli stabilimenti dell‘Emilia-Romagna per 21,6 milioni di euro, su un programma complessivo in Italia di 35 milioni.
Gli interventi saranno così ripartiti: 19,6 milioni di euro per investimenti industriali e 4,7 milioni per ricerca e sviluppo, comprese le risorse messe a disposizione dalle Università. Al programma partecipano l’Università di Bologna con il dipartimento di Ingegneria dell’energia elettrica e dell’Informazione ‘Guglielmo Marconi’ e l’Università di Modena e Reggio Emilia, col Centro interdipartimentale InterMech-MORE.
Gli interventi riguarderanno gli stabilimenti di Titan Italia a Finale Emilia in provincia di Modena e quelli di Italtractor ITM nelle sedi di Valsamoggia (Bo) e Fanano (Mo). Il programma di investimento unisce la tutela ambientale al miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza, con le nuove linee di verniciatura a Fanano e a Finale Emilia, la sostituzione dei forni per il trattamento termico a Fanano, l’installazione di impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, oltre a nuove postazioni ergonomiche nel reparto saldatura.
-Foto Regione Emilia Romagna-
(ITALPRESS).
E’ morto Giorgio Armani
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 91 anni, Giorgio Armani,
stilista e imprenditore italiano fondatore dell’azienda omonima,
uno dei marchi più importanti al mondo nel campo della moda. Nato a Piacenza, parte dal gradino più basso, come tanti suoi coetanei, il giovane Giorgio: commesso alla Rinascente di Milano. Ma non passa inosservato e Nino Cerruti lo chiama a disegnare la moda del marchio Hitman. Da quel momento non smette più di creare moda: nel 1974 nasce la linea di abbigliamento in pelle Armani by Sicons e l’anno dopo, insieme all’allora compagno di vita Sergio Galeotti, fonda l’azienda che porta il suo nome e porta la sua produzione e il suo stile in tutto il mondo. E, naturalmente, la sua eleganza nell’abbigliamento e negli accessori. Tra i suoi must ricordiamo la giacca destrutturata e il tailleur, entrambi rivisitati con grande successo e di color beige, grigio e, soprattutto, il suo blu-Armani. A ispirarlo sono il cinema in bianco e nero, le atmosfere dell’America degli anni ’30 e ’40 ma anche la cultura orientale e araba (vedi i colletti alla coreana) e l’estremo Oriente. Accanto agli abiti e agli accessori non mancano gli occhiali e i profumi (come i celebri Acqua di Giò e Armani Jeans) e le sue boutique sono in tutto il mondo. Neanche il cinema e lo sport hanno fatto a meno del suo stile. Sul grande schermo abbiamo visto i suoi costumi di scena indossati da Richard Gere (“American Gigolò”), Christian Bale (“Il cavaliere oscuro”), Michael Fassbender e Penèlope Cruz (“The Counselor”), Leonardo Di Caprio (“The Wolf of Wall Street”), Jessica Chastain (“1981: Indagine a New York”). Intensa anche la sua attività nel mondo dello sport, un mondo che lui ama al punto di avergli dedicato una linea: l’EA7 Emporio Armani. Quella, per intenderci, indossata dal Napoli campione d’Italia 2023 e l’Olimpia Milano di basket, di cui è patron dal 2008 e con cui ha vinto ben 5 dei 30 scudetti della storia della squadra. Ancora nel mondo del calcio, Armani ha disegnato la divisa sociale del Piacenza Football Club 1919, della squadra inglese del Chelsea e della Nazionale di calcio inglese.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Enac, siglati accordi per lo sviluppo dell’aviazione in Libia
ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma ha guidato una delegazione di imprenditori ed eccellenze italiane che hanno firmato sei importanti accordi tecnici: le intese – si legge in una nota – consolidano il percorso favorito da Enac e avviato con la riapertura, a inizio 2025, dei collegamenti aerei diretti tra Italia e Libia, operati da ITA Airways e dalla compagnia libica Medsky.
Nell’ambito di questa collaborazione, Enac e l’Autorità dell’aeroporto di Bengasi hanno firmato un Protocollo di Attuazione (MoI) per lo sviluppo dell’Aeroporto di Benina, proseguendo il lavoro avviato con il Protocollo d’Intesa siglato con la LYCAA a Tripoli nel dicembre 2023. Gli altri MOU (Memorandum of Understanding), firmati tra MedSky, Avioitaliana, Tecnam, Atitech, ASC, Merlo e Libya Reconstruction Fund Projects, sono finalizzati allo sviluppo di una rete di aviazione generale (Regional Air Mobility), ad acquisti di aeromobili, ad attività di manutenzione, alla crescita del trasporto cargo e alla realizzazione di un network per la movimentazione di materiali e persone sia in ambito civile che in ambito agricolo e industriale.
“Gli accordi firmati oggi favoriscono integrazione, dialogo e sviluppo di attività commerciali con un Paese legato all’Italia da una storia di amicizia e cooperazione. L’Enac valorizza l’aviazione civile quale strumento che unisce culture diverse, rafforza gli scambi e favorisce le relazioni tra i popoli per il benessere e la crescita di ogni persona”, ha detto Di Palma, ringraziando “l’Ambasciatore d’Italia a Tripoli Gianluca Alberini per l’importante contributo a favore del percorso di rafforzamento delle relazioni bilaterali Italia – Libia” e l’AISE “per il supporto logistico”. La missione è stata preceduta da un incontro organizzato a Roma dal Presidente e dal Direttore Generale di Enac, tra tutta la delegazione italiana e il viceministro Edoardo Rixi che ha sottolineato la centralità del trasporto aereo nel rafforzamento dei rapporti bilaterali tra Italia e Libia.
– foto IPA Agency –
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È morto Giorgio Armani, il re della moda italiana aveva 91 anni
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 91 anni, Giorgio Armani, stilista e imprenditore italiano fondatore dell’azienda omonima, uno dei marchi più importanti al mondo nel campo della moda. Nato a Piacenza, parte dal gradino più basso, come tanti suoi coetanei, il giovane Giorgio: commesso alla Rinascente di Milano. Ma non passa inosservato e Nino Cerruti lo chiama a disegnare la moda del marchio Hitman. Da quel momento non smette più di creare moda: nel 1974 nasce la linea di abbigliamento in pelle Armani by Sicons e l’anno dopo, insieme all’allora compagno di vita Sergio Galeotti, fonda l’azienda che porta il suo nome e porta la sua produzione e il suo stile in tutto il mondo.
E, naturalmente, la sua eleganza nell’abbigliamento e negli accessori. Tra i suoi must ricordiamo la giacca destrutturata e il tailleur, entrambi rivisitati con grande successo e di color beige, grigio e, soprattutto, il suo blu-Armani. A ispirarlo sono il cinema in bianco e nero, le atmosfere dell’America degli anni ’30 e ’40 ma anche la cultura orientale e araba (vedi i colletti alla coreana) e l’estremo Oriente. Accanto agli abiti e agli accessori non mancano gli occhiali e i profumi (come i celebri Acqua di Giò e Armani Jeans) e le sue boutique sono in tutto il mondo. Neanche il cinema e lo sport hanno fatto a meno del suo stile. Sul grande schermo abbiamo visto i suoi costumi di scena indossati da Richard Gere (“American Gigolò”), Christian Bale (“Il cavaliere oscuro”), Michael Fassbender e Penélope Cruz (“The Counselor”), Leonardo Di Caprio (“The Wolf of Wall Street”), Jessica Chastain (“1981: Indagine a New York”).
Ha vestito, inoltre, Nicole Kidman e Katie Holmes nel giorno del loro matrimonio e Fiorello si affida spesso a lui nei grandi eventi (vedi Festival di Sanremo). Intensa anche la sua attività nel mondo dello sport, un mondo che lui ama al punto di avergli dedicato una linea: l’EA7 Emporio Armani. Quella, per intenderci, indossata dal Napoli campione d’Italia 2023 e l’Olimpia Milano di basket, di cui è patron dal 2008 e con cui ha vinto ben 5 dei 30 scudetti della storia della squadra. Una bella soddisfazione per uno come lui che tra i suoi sport preferiti ha proprio il basket. Ancora nel mondo del calcio, Armani ha disegnato la divisa sociale del Piacenza Football Club 1919, della squadra inglese del Chelsea e della Nazionale di calcio inglese.
L’amore di “re” Giorgio per lo sport è pienamente ricambiato dai grandi campioni: tra gli ambassador dei marchi Armani e EA7 ci sono (o ci sono stati), tra i tanti, Paola Egonu, Sofia Goggia, Lorenzo Sonego, Rafa Nadal, David Beckham, Andry Shevchenko, Gianmarco Tamberi e Bebe Vio. Non solo: dal 2012 Armani veste gli azzurri (ma lo aveva già fatto ai Mondiali Usa 94) e gli atleti olimpici e paralimpici invernali hanno indossato le “sue” divise a Sochi 2014, PyeongChang 2018 e Pechino 2022 e lo faranno ancora a Milano Cortina 2026.
In un quadro così “ricco” non possono mancare, naturalmente i riconoscimenti (come il Collare d’oro del Coni, riservato agli sportivi) e la solidarietà: Armani collabora con la Fondazione Djokovic (creata dal campione per aiutare i bambini in Serbia); ha avviato l’Armani Junior Program per avvicinare i bambini al basket; ha donato un milione di euro attraverso l’Olimpia per sostenere gli ospedali lombardi durante la pandemia. Il primo regalo per i suoi 90 anni “re” Giorgio se lo è già fatto: il successo della sua linea Privé appena presentata a Parigi che lui stesso ha definito la sua “collezione più bella”.
LE REAZIONI
“È venuto a mancare Giorgio Armani, talento senza tempo e ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Un visionario della moda, un interprete raffinato dell’eleganza e della bellezza del nostro Paese. La sua rappresenta una straordinaria storia di successo. Ci stringiamo oggi alla sua famiglia, grati per lo straordinario stile che ha donato all’Italia e al mondo”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Ci lascia un genio assoluto, un’eccellenza italiana riconosciuta e ammirata in tutto il mondo, un maestro insuperabile di stile e creatività: la sua eredità continuerà a splendere nella storia e nel futuro del Made in Italy. Una preghiera per Giorgio Armani”. Lo scrive sui social il vicepremier e ministro Matteo Salvini.
“Con Giorgio Armani scompare un protagonista assoluto della cultura italiana, che ha saputo trasformare l’eleganza in un linguaggio universale. Il suo stile sobrio e innovativo ha ridefinito il rapporto tra moda, cinema e società, lasciando un’impronta indelebile nel costume contemporaneo. Non soltanto un maestro della moda, ma un riconosciuto ambasciatore dell’identità italiana nel mondo. Alla sua famiglia e a tutti i collaboratori va il nostro pensiero riconoscente e commosso”. Così il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
“Giorgio Armani, maestro di eleganza e di sobrietà, ha saputo trasformare la moda in un linguaggio universale di bellezza e modernità. Un simbolo dell’Italia che incanta il mondo, per stile e creatività. Lo ricordo ospite del Presidente Obama alla Cena di Stato alla Casa Bianca come icona globale del Made in Italy e custodisco le sue parole e i suoi consigli. Alla sua famiglia, ai suoi collaboratori, le mie condoglianze”. Lo scrive su X Matteo Renzi.
-Foto IPA Agency-
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Novartis-ASL Roma2, nuovo studio sui soggetti a rischio cardiovascolare
ROMA (ITALPRESS) – Sono 145.000 le persone a rischio di sviluppare un evento cardiovascolare nella ASL Roma 2, di cui 41.800 a rischio alto e molto alto, ma circa il 40% di loro non ha effettuato alcuna visita cardiologica e il 15% non ha mai monitorato il colesterolo. E’ quanto emerge dai risultati della stratificazione realizzata in circa 1.3 milioni di cittadini della ASL nell’ambito del protocollo d’intesa tra l’ASL Roma 2 e Novartis, focalizzato sulle dislipidemie. L’accordo, siglato nel 2022 con una lettera di intenti con la Regione, ha l’obiettivo di esplorare strategie volte a ridurre l’impatto delle patologie cardiovascolari, che rappresentano la prima causa di morte in Regione.
Nell’ambito del progetto, Novartis ha messo a disposizione le proprie competenze applicandole a informazioni anonime e aggregate, nel pieno rispetto della privacy dei cittadini. Secondo le stime, in Lazio sono oltre 110mila le persone con colesterolo LDL che non si controllano regolarmente: a partire dai risultati della stratificazione del rischio cardiovascolare, la ASL Roma 2 ha delineato uno specifico percorso di salute, con l’apertura presso l’Ospedale Sandro Pertini di un ambulatorio dedicato alle dislipidemie per rispondere ulteriormente ai bisogni dei cittadini e attuare interventi di prevenzione secondaria per ridurre il rischio cardiovascolare.
“L’iniziativa messa in campo dalla ASL Roma 2 per le persone a rischio cardiovascolare e l’apertura di un ambulatorio dedicato alle dislipidemie sono molto importanti, peraltro nell’Azienda Sanitaria Locale con più popolazione nel Lazio e in Italia: un milione e trecentomila abitanti. La prevenzione e la presa in carico sono le strade maestre da perseguire, per ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso ma anche, nel caso specifico di questa importante campagna, la mortalità e le ospedalizzazioni legate alle patologie cardiovascolari – afferma Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio -. Questa campagna, utile alla stratificazione del rischio cardiovascolare per circa 145 mila assistiti della ASL Roma 2, dimostra come la sinergia tra un’azienda sanitaria pubblica e una grande azienda farmaceutica, come Novartis, possa dare dei risultati di assoluta rilevanza per i cittadini della nostra Regione. E’ fondamentale, ora, continuare su questa strada: la prevenzione in sanità non è un costo ma costituisce un investimento, in particolare in termini di salute e benessere”.
L’ambulatorio rappresenta un nuovo modello di medicina basata sul valore, per affrontare in modo concreto le sfide cruciali della sanità, migliorando la presa in carico dei pazienti a rischio cardiovascolare e contribuendo alla sostenibilità del sistema sanitario, come commenta il professor Antonino Granatelli, direttore dell’Unità Operativa Complessa Cardiologia dell’ospedale Sandro Pertini Asl Roma 2: “I risultati emersi dal progetto mettono in evidenza l’urgenza di intervenire con un follow-up mirato sui pazienti a rischio cardiovascolare elevato, che presentano peggiori condizioni di salute rispetto alla media della popolazione. Grazie alla stratificazione del rischio cardiovascolare, realizzata nell’ambito del protocollo d’intesa tra la ASL Roma 2 e Novartis, abbiamo la possibilità di intervenire in modo mirato e per questo abbiamo delineato uno specifico percorso di salute, con un ambulatorio dedicato alle dislipidemie presso l’Ospedale Pertini. Ci auguriamo che questa iniziativa possa contribuire a ridurre in modo significativo il tasso di ospedalizzazione e di mortalità causato dalle malattie cardiovascolari sul nostro territorio”.
Secondo quanto stimato nell’ambito dell’analisi svolta, il miglioramento del follow-up dei soggetti a rischio alto e molto alto potrebbe ridurre la mortalità ospedaliera fino a 7 punti percentuali, oltre che ridurre la degenza ospedaliera da 11 a 6 giorni, permettendo di ottimizzare l’uso delle risorse del SSN anche a beneficio delle liste d’attesa.
“Come azienda, impegnata a contrastare le malattie cardiovascolari, siamo orgogliosi di avere avuto l’opportunità di mettere le nostre competenze al servizio della ASL Roma 2, per collaborare a questo importante progetto, volto a ridurre il pesante impatto delle dislipidemie sul territorio – afferma Valentino Confalone, Amministratore Delegato di Novartis Italia – I risultati emersi non lasciano dubbi sull’emergenza sanitaria rappresentata dalle malattie cardiovascolari e sul valore di interventi mirati di follow-up sulla popolazione a rischio elevato. Ci auguriamo che questo progetto possa rappresentare un esempio virtuoso anche per altre realtà dove le malattie cardiovascolari mettono a rischio la salute delle persone e dell’intera società”.
Questa collaborazione si aggiunge a quella già in corso nell’ambito cardiovascolare in Toscana, Campania, Sicilia, Piemonte e rientra nell’impegno di Novartis ad agire come partner di tutti gli attori del sistema salute, per favorire nuovi modelli di medicina basata sul valore, che permettano di rispondere a sfide sanitarie complesse attraverso l’attivazione sinergica del binomio tra innovazione e sostenibilità, per garantire anche in futuro la piena realizzazione del diritto alla salute.
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(ITALPRESS).