sabato, Dicembre 20, 2025
Home Blog Pagina 727

La Regione stanzia oltre 3,5 milioni per il rafforzamento dei servizi sociali

0

VENEZIA (ITALPRESS) – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore e al sociale Manuela Lanzarin, ha stanziato oltre 3,5 milioni di euro per implementare la dote finanziaria destinata a sostenere l’organizzazione degli ATS, gli Ambiti Territoriali Sociali, le nuove entità sovracomunali pensate per garantire una gestione integrata, efficace e omogenea delle politiche sociali in tutto il territorio veneto. Il sostegno economico, che si aggiunge ai due milioni già deliberati il 29 agosto scorso, ha lo scopo di contribuire a dare forma stabile e strutturata di gestione associata dei servizi sociali a questi nuovi organismi che, oltre ad erogare servizi, costituiranno la base per la programmazione sociale, a livello locale, del futuro.

“È un momento storico importante – ha sottolineato l‘assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin che segnerà il futuro dei servizi sociali del Veneto. Una grande opportunità, soprattutto per i Comuni più piccoli, che potranno contare su una rete più solida e performante per erogare i servizi essenziali ai cittadini. Sono convinta – ha aggiunto Lanzarin – che i comitati dei sindaci, il livello politico istituzionale deputato a promuovere le azioni necessarie all’organizzazione strutturata degli ATS, saprà fare buon uso di queste risorse. Come Regione continueremo a monitorare e promuovere ogni fase del processo, consapevoli che un welfare moderno e giusto debba poggiare su un’organizzazione territoriale solida per rispondere in modo rapido e qualificato ai nuovi bisogni delle comunità”.

La somma complessiva di 3.575.865,79 euro è stata così suddivisa: 3.000.000 di euro sono destinati ai 24 ATS, che potranno utilizzarli dal 01/01/2026 al 31/12/2027 per consolidare la coesione territoriale, valorizzare la propria capacità operativa, adeguare e manutenere le sedi nonché potenziare l’efficacia e l’omogeneità dell’offerta di servizi in una prospettiva di rafforzamento e sviluppo delle politiche sociali territoriali.

Le risorse sono interamente liquidate agli ATS a titolo di anticipazione entro il 2025 in modo tale da agevolarli nella programmazione delle attività e consentirne l’avvio nei tempi programmati. 575.865,79 euro sono destinati a Veneto Lavoro per lo svolgimento di attività di supporto alla Direzione Servizi Sociali per il potenziamento del Sistema informativo Lavoro e Sociale (SILS). Veneto Lavoro sarà chiamato a svolgere azioni volte a rafforzare il coordinamento strategico e operativo nonché promuovere la digitalizzazione e la semplificazione dei processi connessi ai flussi informativi, in una prospettiva di consolidamento e sviluppo delle politiche sociali regionali. Il supporto alla Direzione Servizi sociali avverrà in forza di apposito accordo di collaborazione.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Liguria, Borghi in Fiore 2025: Bucci e Lombardi premiano Millesimo

0

GENOVA (ITALPRESS) – Con la proclamazione ufficiale di Millesimo quale vincitore assoluto e di Borgio Verezzi come borgo costiero più votato, si è svolta questa mattina la premiazione dell’edizione 2025 di ‘Borghi in Fiore’, il contest social promosso dall’assessorato al Turismo di Regione Liguria, con la collaborazione del Distretto Florovivaistico Ligure.

Il concorso, pensato per premiare l’allestimento fiorito più bello della Liguria tra otto Comuni (due per ogni provincia, di cui uno costiero e uno dell’entroterra) si è svolto dal 20 al 22 aprile scorso a colpi di ‘like’ alle foto postate sul profilo Facebook di Regione Liguria. Ai rappresentanti di tutti i Comuni sono state consegnate le targhe di partecipazione da parte del presidente della Regione Marco Bucci e dell’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi. Al Comune di Millesimo, vincitore assoluto del contest è stata donata una speciale targa in filigrana.

Il borgo savonese è risultato infatti il trionfatore dell’edizione 2025 del concorso guadagnandosi lo scettro di borgo più fiorito della Liguria con 2.330 ‘mi piace‘. Medaglia d’argento per Perinaldo, nell’imperiese con 2.186, al terzo posto Varese Ligure (La Spezia) con 2.039. La classifica è completata da Borgio Verezzi (Savona) che con 2.002 like ha precedeuto tutti gli altri borghi costieri, Ameglia (Spezia, con 1.420), Santo Stefano d’Aveto (GE, 1.053), Cervo (IM, 857) e Santa Margherita Ligure (GE, con 654). Complessivamente i ‘like’ lasciati sul profilo Facebook di Regione Liguria sono stati 12.541 con 381.646 visualizzazioni da parte degli utenti.

Nell’albo d’oro, il nome di Millesimo si aggiunge a quelli di Laigueglia e Framura, vincitori rispettivamente nel 2024 e nel 2023. “Per il terzo anno consecutivo ‘Borghi in Fiore’ ha suscitato un enorme successo di pubblico e una grandissima voglia di vincere da parte di tutte le amministrazioni partecipanti: non ha solo vinto Millesimo ma hanno vinto tutti e ha vinto la Liguria che ancora una volta ha saputo mostrare un lato bellissimo di sé stessa – hanno detto il presidente Bucci e l’assessore Lombardi – Questa passerella fiorita, che ha anticipato di pochi giorni Euroflora, è stata una vetrina importantissima per la promozione dell’entroterra e di paesi poco conosciuti al di fuori dei confini liguri: la crescita dei turisti in queste località conferma che la strategia è vincente e quindi proseguiremo in questa direzione. Stiamo già organizzando l’edizione 2026 di ‘Borghi in Fiore’ pensando a qualche novità”. 

Borghi in Fiore per noi è stata una vetrina molto importante che ha permesso, attraverso i social, di dare visibilità all’entroterra e alla Val Bormida territorio che ha tanto da offrire -ha dichiarato Francesco Garofano, sindaco di MillesimoInoltre il contest ha permesso di riscoprire luoghi del nostro borgo molto suggestivi come Villa Scarzella e il castello dei Del Carretto: abbiamo partecipato quindi con entusiasmo coinvolgendo tutta la comunità. Voglio ringraziare il vivaio Rebella di Quiliano e il Distretto Florovivaistico Ligure per l’allestimento della nostra installazione”. 

-Foto screenshot video Regione Liguria-
(ITALPRESS).

Scoperta maxi piantagione di marijuana nell’Aspromonte reggino

0

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Una vasta piantagione di canapa indiana, nascosta tra i fitti boschi e i pendii scoscesi dell’Aspromonte reggino, è stata scoperta e distrutta dai carabinieri della compagnia di Palmi. L’operazione è avvenuta durante un servizio di pattugliamento nelle aree più impervie e difficilmente accessibili della provincia.

trl/col3/mca2
Fonte video: Carabinieri

Un cuore fermo da 20 minuti prelevato a Livorno e portato a Bologna in tempo per essere trapiantato

0

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un paziente in attesa di trapianto a Bologna e un cuore, da donatore a cuore fermo, improvvisamente disponibile a Livorno a centinaia di chilometri di distanza, in un ospedale non sede di cardiochirurgia. Due équipe di cardio-chirurghi, rianimatori, infermieri, perfusionisti e specializzandi al lavoro contemporaneamente: una che si reca in Toscana per prelevare l’organo, salvaguardarne le funzionalità e trasportarlo in sicurezza a Bologna, dove l’altra è già pronta in sala operatoria per l’operazione, perfettamente riuscita. La persona ricevente oggi sta bene. Un gioco di squadra straordinario, messo in campo dall’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna che ha permesso, per la prima volta in Emilia-Romagna, un prelievo di cuore da donatore a cuore fermo (ovvero non battente da 20 minuti) fuori regione in un ospedale non sede di cardiochirurgia. Lo ha fatto, portando “in trasferta” una squadra di professionisti e tutta la strumentazione per ricreare una sala operatoria cardiochirurgica. Il cuore è stato poi trasportato al Sant’Orsola, dove è stato effettuato il trapianto.

Un traguardo raggiunto grazie alla rete organizzativa e di professionisti che vede la collaborazione, oltre all’Unità Operativa di Cardiochirurgia diretta dal professore Davide Pacini e dei colleghi dell’ospedale in cui è stato prelevato l’organo, anche dei Centri Regionali di Riferimento Trapianti Emilia-Romagna e Toscana. Le procedure legate alla donazione, al prelievo e al trapianto richiedono infatti elevate competenze organizzative, di coordinazione e di programmazione, per mettere i professionisti nelle condizioni di intervenire tempestivamente, pur nel rispetto di tutte le normative, affinché il cuore possa arrivare al trapianto in ottime condizioni. La Cardiochirurgia del Sant’Orsola vanta un dato di sopravvivenza a 5 anni dal trapianto del 79%, contro una media nazionale del 73%.

“Un’altra vita salvata, e un altro importante passo avanti della nostra rete trapiantologica regionale, che si conferma sempre più punto di riferimento altamente innovativo a livello nazionale- commenta l‘assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi-. Siamo veramente orgogliosi e grati per quanto è stato fatto: grazie alla generosità di chi ha donato il cuore, alla straordinaria competenza di tutti i professionisti coinvolti, alla collaborazione complessa ma perfettamente riuscita tra il Policlinico di Sant’Orsola, l’ospedale toscano e i due Centri di Riferimento Trapianti di Emilia-Romagna e Toscana, oggi possiamo dire di aver aperto una nuova fase per l’attività trapiantologica. Con lo scopo, che è sempre il primo e l’ultimo, di salvare quante più vite possibili”.

“Mettere in piedi un sistema in cui la squadra che preleva il cuore si sposta verso il donatore, anche fuori regione, e non il contrario garantisce una replicabilità e performance migliori della procedura– spiega Davide Pacini, direttore Cardiochirurgia dell’Irccs-. Così è possibile valorizzare anche donatori che si trovano in ospedali non sede di cardiochirurgia. Questo è molto importante se pensiamo che oggi con una cardiopatia, grazie all’offerta di terapie e di tecnologie, si vive più a lungo e meglio e si arriva nelle migliori condizioni al trapianto. Tutte considerazioni e prospettive che abbiamo affrontato in una recente pubblicazione e che saranno il cuore del prossimo ‘Bologna Heart Surgery Symposium’, il congresso che organizziamo a Bologna proprio in questi giorni e grazie al quale ci confrontiamo con professionisti da tutto il mondo su questi temi”.

“Un traguardo importante per tutta la rete trapiantologica nazionale, nella quale ci presentiamo ancora una volta capaci di eseguire con successo procedure complesse e dal carattere altamente innovativo– afferma Chiara Gibertoni, direttrice generale dell’Irccs Policlinico di Sant’Orsola-. L’Irccs rappresenta un punto di riferimento di questo sistema, sia grazie all’eccellenza dei professionisti che grazie a strutture e tecnologie a disposizione dell’équipe. Un livello altissimo che ci impegniamo a migliorare costantemente per dare soluzioni sempre più ampie e nuove ai nostri pazienti e per fare della collaborazione con altri centri all’avanguardia massima espressione della cura”.

“Il traguardo raggiunto non esisterebbe senza la generosità dei donatori– aggiunge Erika Cordella, direttrice del Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna-. Questa donazione è ulteriore prova dell’importanza di farsi trovare pronti di fronte a nuove opportunità scientifiche, professionali e tecnologiche, con una rete non solo professionale ma anche operativa e organizzativa all’avanguardia. Ringrazio ancora una volta per questo il supporto e la collaborazione con i colleghi e le colleghe toscane e lo staff del Crt Emilia-Romagna”.

-Foto Regione Emilia Romagna-
(ITALPRESS).

Valditara “La strategia italiana è finalizzata per sostenere lo sviluppo dei talenti”

0

ROMA (ITALPRESS) – “La strategia italiana, basata sui dati OCSE, è finalizzata all’attuazione di un cambiamento strutturale del sistema di istruzione italiano, non solo per mantenere ed educare tutti gli studenti, ma soprattutto per sostenerli nello sviluppo del loro potenziale e dei loro talenti, per percorsi educativi e professionali di successo”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, all’evento internazionale di lancio del Rapporto dell’OCSE “Education at a Glance 2025”.

L’Italia registra una importante diminuzione del tasso di giovani adulti senza un diploma di scuola secondaria di secondo grado. In effetti, nel 2024 vi è stata una significativa riduzione del tasso di dispersione scolastica, scesa al 9,8%, il che permette al nostro Paese di raggiungere il target PNRR (10,2%) fissato dalla Commissione europea con due anni di anticipo”.

Inoltre, secondo le indagini dell’INVALSI, il tasso stimato per il 2025 è dell’8,3%. Ciò significa che abbiamo raggiunto con grande anticipo il target della Commissione europea per il 2030 del 9,0%”, spiega. “Se una netta riduzione della dispersione esplicita è stata raggiunta, la vera sfida odierna è quella della riduzione della dispersione implicita, ossia la mancanza di competenze adeguate. Credo fermamente che il focus debba pertanto essere spostato dal mantenimento degli studenti nei sistemi di istruzione verso la creazione di percorsi di apprendimento significativi, fatti su misura per soddisfare le esigenze individuali”.

I dati di valutazione delle iniziative attuate in Italia negli ultimi due anni – in particolare l’iniziativa “Agenda Sud” – dimostrano che “l‘approccio italiano, basato su interventi personalizzati volti alla risoluzione delle fragilità specifiche degli studenti e adattati ai diversi contesti locali, risulta essere realmente efficace nella riduzione delle disparità regionali e nell’accrescimento della qualità generale dell’istruzione”, prosegue Valditara. Attraverso l’iniziativa “Agenda Sud”, sottolinea Valditara, “abbiamo offerto alle scuole in condizioni di fragilità un insieme di misure per poter intervenire in maniera coordinata nella lotta alla dispersione scolastica” e “abbiamo inizialmente investito 325 milioni di euro a favore di circa 2000 scuole nelle Regioni del Sud, e poi 15 milioni di euro per progetti pilota nelle aree più fragili, per attuare azioni di sostegno socio-educativo e psicologico, percorsi personalizzati e iniziative di orientamento. A tali risorse abbiamo aggiunto 35 milioni di euro a favore delle scuole con maggiore fragilità per la fornitura di strumenti di sostegno per l’insegnamento, attrezzature, beni e servizi per creare ambienti di apprendimento accoglienti, inclusivi e sicuri, progettati per incoraggiare l’apprendimento e il benessere degli studenti e dei docenti, contrastando la dispersione scolastica”. 

Sulla base di tale esperienza, “abbiamo esteso il Piano a favore delle scuole fragili anche nelle regioni del Centro e del Nord Italia, attraverso un investimento di 220 milioni di euro per l’iniziativa ‘Agenda Nord’, al fine di sostenere le istituzioni educative situate in aree remote o in contesti urbani complessi, anche attuando azioni specifiche per gli studenti appena arrivati nel nostro Paese, che non posseggono competenze adeguate in lingua italiana”. Grazie ai risultati positivi “stiamo per lanciare un altro importante investimento per rafforzare e continuare l’azione di ‘Agenda Sud’ e ‘Agenda Nord’, intervenendo sulle scuole più fragili e rafforzando le competenze di base per ridurre efficacemente la dispersione implicita”.

Allo stesso tempo “abbiamo lanciato una importante riforma dell’istruzione tecnico-professionale, il 4+2, (che comprende 4 anni di scuola secondaria di secondo grado e 2 anni di ITS Academy), che istituisce una filiera educativa, un percorso che collega le scuole secondarie di secondo grado e le ITS Academy, con la necessaria partecipazione delle imprese. Abbiamo anche rafforzato la logica dei campus innovativi e dell’alternanza scuola-lavoro”, sottolinea. Attraverso la riforma “stiamo anche rafforzando il processo di internazionalizzazione, incoraggiando gli scambi con le scuole di altri Paesi e la relazione con le imprese italiane e straniere”, conclude Valditara.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Infrastrutture, bando da 15 milioni per la videosorveglianza nei Comuni. Schifani: “Al fianco dei sindaci per la sicurezza urbana”

0

PALERMO (ITALPRESS) – Quindici milioni di euro per finanziare sistemi di videosorveglianza urbana nei Comuni siciliani. Il governo Schifani ha dato il via libera all’avviso, predisposto dall’assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità, attraverso il quale le amministrazioni comunali dell’Isola potranno richiedere il contributo per un massimo di 150 mila euro a progetto. Si dà così attuazione a quanto previsto dall’articolo 6 della legge di variazioni di bilancio, la n. 25/2025, approvata dall’Assemblea regionale siciliana lo scorso agosto.

“La sicurezza urbana – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani è una condizione essenziale per garantire qualità della vita e sviluppo economico. Con questo avviso sosteniamo i sindaci che ogni giorno si trovano in prima linea nella tutela dei cittadini, rafforzando il presidio di legalità nei territori e contribuendo a rendere le comunità più vivibili e attrattive”.

“Diamo rapida esecuzione alla norma – sottolinea l’assessore alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Aricòe sosteniamo con pragmatismo i Comuni siciliani nella realizzazione di sistemi che consentano di controllare con più efficacia il territorio. Il governo Schifani è al fianco delle amministrazioni comunali e le supporta con risorse destinate alle loro specifiche esigenze, privilegiando le realtà ancora sguarnite o che ancora non hanno fruito di appositi finanziamenti per la videosorveglianza”.

Le istanze potranno riguardare solo progetti già cantierabili e saranno ammesse in base all’ordine cronologico di presentazione. Verrà data priorità a quelle, fornite di tutta la documentazione richiesta, per interventi destinati ad aree attualmente prive, in tutto o in parte, di sistemi di presidio e controllo e, in subordine, ai Comuni che nel 2024 e 2025 non sono stati destinatari di altri finanziamenti per le medesime finalità.

Le richieste potranno essere presentate dal 15 settembre e non oltre il 15 ottobre, via pec indirizzata a: [email protected]. I progetti finanziati dovranno essere rendicontati, con il collaudo finale, entro 12 mesi dal decreto di finanziamento.

-Foto Regione Siciliana-
(ITALPRESS).

Rinvenuta nell’Aspromonte reggino una piantagione di canapa indiana

0

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Una vasta piantagione di canapa indiana, nascosta tra i fitti boschi e i pendii scoscesi dell’Aspromonte reggino, è stata scoperta e distrutta dai Carabinieri della Compagnia di Palmi, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e dell’8° Nucleo Elicotteri.

L’operazione è avvenuta durante un servizio di pattugliamento mirato nelle aree più impervie e difficilmente accessibili della provincia. Proprio in queste zone i militari hanno individuato una coltivazione illegale con piante di canapa indiana ormai mature, pronte per la raccolta. Nei dintorni del sito sono stati rinvenuti strumenti agricoli e pompe idriche, utilizzati per la cura e l’irrigazione delle piante, segno di una coltivazione organizzata e attenta. Secondo le prime stime, il raccolto avrebbe potuto fruttare un guadagno illecito di centinaia di migliaia di euro, alimentando il mercato degli stupefacenti nella provincia reggina e nelle zone limitrofe.

-Foto ufficio stampa Carabinieri-
(ITALPRESS).

Alcaraz non si pone limiti: “Ancora non si è visto il miglior Carlos”

0

ROMA (ITALPRESS) – Dopo il trionfo agli Us Open e il ritorno in vetta alla classifica mondiale, ai danni di Jannik Sinner, sceso al secondo gradino del ranking Atp, Carlos Alcaraz non si pone limiti. “La perfezione la puoi sfiorare ma non esiste. Posso sempre migliorare, magari arriverà un giocatore che mi supererà, o lo farà lo stesso Sinner. E’ questo che mi motiva. Il miglior Carlos non si è ancora visto“, ha detto il campione spagnolo.

“Ho espresso un livello di tennis molto alto dall’inizio alla fine degli Us Open, giocando con grande costanza in tutte le partite: è proprio quello che stavamo cercando. Sono state due settimane spettacolari, tennisticamente parlando” ha aggiunto Alcaraz. “Cerchiamo di fare il meglio possibile ogni giorno. Dobbiamo andare avanti passo dopo passo, allenandoci e migliorando ogni giorno. E’ proprio questo che mi mantiene motivato”, ha chiarito poi l’iberico.

Sto maturando ma conservo lo stesso entusiasmo di prima. Sto cercando di gestire tutto questo nel miglior modo possibile, perché non è facile, ma quando le cose vanno bene fuori dal campo, poi spesso vanno bene anche dentro. Una cosa è legata all’altra. È questo l’aspetto in cui sono migliorato di più. Fuori dal campo sono cresciuto molto e mi sono reso conto di quanto sia importante curare ogni dettaglio per stare al meglio. Credo che sia stato questo il mio più grande progresso”, ha continuato il numero uno del mondo.

“Sinner prevedibile in finale a New York? Non direi che lo è stato. Io guardo e studio molte sue partite. Mi piace molto come gioca, quello che fa è incredibile. Semplicemente ci conosciamo sempre meglio, perché ci siamo già affrontati molte volte. Conosco le sue qualità e cerco di adattarmi per affrontarlo al meglio. Devo sempre cercare di essere un passo avanti, prepararmi meglio e continuare a migliorare in molti aspetti. È questo il bello di questa rivalità e delle nostre partite: ci portiamo così al limite che siamo costretti a migliorare ogni giorno, in ogni torneo”, ha concluso Alcaraz.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

E’ morto lo scrittore Stefano Benni

0

ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 78 anni, lo scrittore Stefano Benni. Nato a Bologna, è stato autore di vari romanzi e antologie di racconti di successo, tra i quali Bar Sport, Elianto, Terra!, La compagnia dei celestini, Baol, Comici spaventati guerrieri, Saltatempo, Margherita Dolcevita, Spiriti, Il bar sotto il mare e Pane e tempesta. I suoi libri sono stati tradotti in più di 30 lingue. Ha collaborato con i settimanali L’Espresso e Panorama, con i satirici Cuore e Tango, i mensili Il Mago e Linus, i quotidiani La Repubblica e Il manifesto.
I suoi romanzi e racconti contengono, non solo tramite la costruzione di mondi e situazioni immaginarie, una forte satira della società italiana degli ultimi decenni. Il suo stile di scrittura fa ampio uso di giochi di parole, neologismi e parodie di altri stili letterari.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Il Mur finanzia oltre 13 milioni di euro alla Sapienza di Roma per potenziare spazi e didattica

0

ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) guidato dal Ministro Anna Maria Bernini, nell’ambito della Programmazione 2024-2026, “ha finanziato con oltre 13 milioni di euro (13.391.799) un progetto presentato dalla Sapienza Università di Roma che mette al centro gli studenti e il loro bisogno di spazi adeguati per la didattica e lo studio”. Lo fa sapere il ministero.

L’iniziativa “persegue un duplice obiettivo pubblico: innalzare la qualità dell’esperienza universitaria, migliorando l’esperienza di studio e didattica in ambienti più capienti, confortevoli e tecnologici, e ridurre le disuguaglianze di accesso, rimuovendo barriere architettoniche e valorizzando la dimensione inclusiva degli spazi”. Le risorse assegnate dal MUR – che coprono quasi metà del costo complessivo – saranno destinate “alla realizzazione e riqualificazione di spazi dedicati alla didattica e allo studio, con l’obiettivo di migliorarne accessibilità, fruibilità, sicurezza ed efficienza energetica. In concreto, Sapienza potrà offrire più posti e spazi confortevoli, aumentare l’accessibilità di studentesse e studenti con disabilità e DSA, e ridurre i consumi energetici: un passo concreto verso un’università più inclusiva, sostenibile e a misura di studente”.

L’iniziativa “guarda anche alla riforma complessiva dell’accesso a Medicina, che aumenta la presenza in aula nel primo semestre e rende quindi strategici spazi didattici capienti, accessibili e tecnologici, diventando quindi parte integrante delle politiche MUR. “Le università italiane – spiega il Ministro Bernini – custodiscono una tradizione unica al mondo e allo stesso tempo hanno dimostrato una straordinaria capacità di rinnovarsi. Oggi devono misurarsi con sfide nuove, che richiedono attenzione costante e spazi in grado di adattarsi a bisogni diversi: dalle studentesse e dagli studenti con DSA, che necessitano di ambienti inclusivi e accessibili, fino alla ricerca, che ha bisogno di strutture più ampie e tecnologiche. Con interventi come quello avviato alla Sapienza e con la riforma dell’accesso a Medicina stiamo costruendo un’università più aperta e più giusta. Investire negli spazi didattici e nell’accessibilità significa rendere possibile questa trasformazione, dotando gli atenei di aule più capienti, ambienti sostenibili e percorsi realmente inclusivi”, spiega.

“È anche così che cresce l’attrattività del sistema accademico, rendendolo competitivo a livello nazionale e internazionale. Il MUR accompagna una strategia di lungo periodo: ampliare le opportunità di accesso, ridurre le disuguaglianze, rafforzare la qualità della formazione. È un passo decisivo per un’università che vuole essere non solo luogo di conoscenza, ma anche motore di crescita civile ed economica”, conclude.

“Il nostro Ateneo – dichiara la rettrice Antonella Polimeniaccoglie ogni anno un numero crescente di studentesse e studenti con disabilità e DSA: dal 2020 ad oggi sono quasi raddoppiati arrivando a oltre 4700. Garantire un Ateneo sempre più accessibile e realmente fruibile da chi vive i nostri spazi ed i nostri servizi è tra gli obiettivi cardine dell’azione di Sapienza. Grazie a questo finanziamento rafforziamo le politiche attive e di prossimità portate avanti in questi anni attraverso una progettualità condivisa che coinvolge attivamente ciascun membro della nostra comunità con l’obiettivo di garantire a tutte e a tutti il diritto allo studio e alle pari opportunità, consolidando così – conclude la Rettrice – quell’idea di università inclusiva che si estende a tutti gli aspetti della vita accademica e a tutte quelle forme di fragilità che possono interessare la nostra comunità studentesca”. Il tema dell’edilizia universitaria e della manutenzione e tutela del patrimonio immobiliare degli atenei italiani è un aspetto cruciale per il MUR e lo è ancora di più nel caso della Sapienza, a cui fanno capo oltre 240 edifici diffusi sul tessuto urbano romano, spesso vincolati sotto il profilo storico-architettonico.

Le analisi degli ultimi anni evidenziano l’esigenza di spazi più capienti, accessibili e funzionali, in coerenza con gli obiettivi di inclusione e sostenibilità dell’Agenda 2030 – con particolare riferimento alla sostenibilità ambientale e alla mobilità “dolce”, intesa come modalità di spostamento a basso impatto per l’accesso alle sedi universitarie – e con le priorità nazionali sull’efficienza energetica del patrimonio pubblico. Sapienza è costantemente impegnata in azioni per favorire una sempre migliore accoglienza di studentesse e studenti con disabilità e con DSA, assicurando percorsi e servizi dedicati e fornendo risposte sempre più efficaci e specialistiche alle richieste di supporto che, di anno in anno, crescono in termini di frequenza e di specificità.

Tra le diverse attività realizzate sono attivati ed implementati servizi di supporto per le prove di accesso e le immatricolazioni, di promozione della partecipazione alle attività didattiche per gli studenti sordi, di supporto didattico individualizzato, di supporto e counselling per migliorare il benessere e la comunicazione e di potenziamento cognitivo, di mentoring e outplacement.

Sul piano scientifico, l’Ateneo ha promosso la realizzazione di bandi per tesi di laurea e tesi di Dottorato dedicati, attività di formazione rivolta a docenti e personale TAB sul tema della disabilità o dei disturbi specifici di apprendimento, nonché numerosi progetti di ricerca innovativi come quello per la localizzazione indoor e la navigazione all’interno degli edifici a beneficio delle persone con disabilità visive, in fase di realizzazione nelle 4 sedi della Facoltà di Lettere e Filosofia a cura del Dipartimento di Informatica, con il coinvolgimento attivo degli studenti di Dottorato e della laurea magistrale in Computer Science.

Il finanziamento consentirà di incrementare di circa 8.000m² le superfici fruibili per aule, sale studio e laboratori didattici (pari a 6 punti percentuali in più rispetto all’attuale dotazione). Tutti gli interventi prevedono abbattimento delle barriere architettoniche, upgrading tecnologico e facilities per la mobilità sostenibile. Sul fronte energetico, le riqualificazioni porteranno un incremento di circa 15.700 m² di superfici in elevata classe energetica (rispetto a una baseline poco inferiore a 8.400 m²), con un effetto diretto su efficienza e consumi: una Sapienza più sostenibile, sicura e a misura di studente, in coerenza con gli standard nazionali ed europei sostenuti dal MUR.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).