venerdì, Luglio 4, 2025
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Abbattuto ultimo diaframma galleria Valle di Cadore e Tai di Cadore

BELLUNO (ITALPRESS) – Anas (Gruppo FS Italiane) ha completato lo scavo della nuova galleria sul cantiere per la costruzione della variante di Valle di Cadore e della galleria della variante di Tai di Cadore lungo la strada statale 51 “di Alemagna” in provincia di Belluno.
L’abbattimento dell’ultimo diaframma è avvenuto alla presenza del Vicepresidente della Regione del Veneto, Elisa De Berti, il Sindaco di Valle di Cadore, Marianna Hofer, il Sindaco di Pieve di Cadore, Sindi Manushi e l’Amministratore Delegato di Anas Claudio Andrea Gemme.
La variante di Valle di Cadore alla SS 51 “di Alemagna” consiste in un tratto stradale in nuova sede lungo 800 metri, di cui 613 in galleria, che consente di bypassare un tratto critico dell’attraversamento dell’abitato di Valle di Cadore, oggi regolato da semaforo per effetto della sezione ristretta e della prossimità alla sede stradale di fabbricati storici vincolati.
La variante di Tai di Cadore è lunga circa 1.500 metri. Si distacca dall’attuale statale 51 in corrispondenza del bivio con la statale 51 bis, a sud-est dell’abitato di Tai di Cadore, e termina in corrispondenza del bivio per la località di Nebbiù. La principale opera d’arte è una nuova galleria, lunga circa mille metri; saranno realizzati anche svincoli, la rimodulazione della pista ciclabile esistente, in accordo con l’Amministrazione Comunale, e la sistemazione del reticolo idrografico interferito.
Lo scavo delle gallerie è stato fatto con mezzi meccanici tradizionali: escavatori idraulici, pale meccaniche e autocarri per rimuovere il materiale scavato che nel complesso ammonta a circa 115.000 metri cubi per Valle e circa 240.000 per Tai di Cadore. Il lavoro è stato svolto 24 ore su 24, con turni continui e il monitoraggio costante all’interno e all’esterno della galleria per garantire la sicurezza degli operatori e delle opere e l’integrità delle strutture circostanti.
In Veneto queste due varianti, insieme alla variante di San Vito di Cadore, con un investimento complessivo di oltre 250 milioni di euro, sono opere Anas complementari alla viabilità per i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali.
“Quella di oggi è una giornata importante e sono felice di esserne parte: sono stati sfondati gli ultimi diaframmi di cui gallerie di Valle di Cadore e Tai di Cadore – ha dichiarato l’Amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme -. Ci avviciniamo verso il completamento delle varianti alla strada statale 51 “di Alemagna”, che daranno agli abitanti di questo straordinario territorio strade più sicure, confortevoli e moderne”.
“Un territorio che ha mostrato di recente la sua forza a seguito della recente frana avvenuta a Borca di Cadore – prosegue Gemme – Anas è stata impegnata senza sosta nella gestione di questo evento, ha operato sin da subito in piena sinergia con il territorio, per poter riaprire il prima possibile al traffico il tratto della strada statale 51 e favorire i collegamenti da e verso Cortina d’Ampezzo”.
Il tracciato della Variante di San Vito di Cadore prevede un percorso complessivo di circa 2,3 km quasi tutto “a mezza costa” nella valle del Boite. L’asse principale si sviluppa attraverso due rotatorie di svincolo, 4 gallerie artificiali di mascheramento e antirumore, un nuovo Ponte sul Ru Sec, un viadotto e un cavalcavia su viabilità locale, numerosi interventi sulla viabilità secondaria. Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di numerose opere di sostegno e la risoluzione delle interferenze presenti con interventi sui sottoservizi esistenti, come l’esecuzione di nuove opere acquedottistico-fognarie e gli spostamenti delle reti gas, elettrica, telefoniche e TLC. I lavori comprendono la realizzazione di rilevati per circa 230.000 mc.
E’ stata completata l’apertura di tutto il tracciato al piano campagna e sono in fase di esecuzione le opere di sostegno e i rilevati che permetteranno di approntare la quota definitiva del nuovo asse stradale. E’ in corso di completamento il ponte sul “Ru Sec”. Tutte e quattro le gallerie sono in corso di esecuzione, per tre di esse siamo ormai al termine. Sono in corso di completamento le spalle e la pila del Viadotto “Senes” le cui parti strutturali sono già tutte presenti in cantiere, sono pressochè pronte le fondazioni del Cavalcavia “Senes” entrambe funzionali all’omonima viabilità secondaria, in modo da poter ripristinare nei tempi previsti la normale transitabilità verso Serdes. E’ stato infine ultimato il sottopasso che darà continuità all’esistente percorso ciclopedonale che collega il centro di San Vito di Cadore al lago di Mosigo.
Le Olimpiadi invernali avranno inizio il 6 febbraio 2026 e si concluderanno il 22 febbraio 2026 mentre l’appuntamento con le Paralimpiadi è per il 6 marzo 2026, con conclusione il 15 marzo 2026. Per questi eventi l’accessibilità ai luoghi in cui si svolgeranno le gare rappresenta un elemento imprescindibile per garantirne la sostenibilità.
Come previsto nei diversi decreti “olimpici” Anas è soggetto attuatore di numerosi interventi; le Varianti di Tai, Valle e San Vito di Cadore, benchè insistano sulla viabilità di accesso alla Conca d’Ampezzo, non sono opere “olimpiche” in senso proprio ma fanno parte di un importante piano di adeguamento della Statale finanziato in occasione dei Mondiali di Sci 2021. Il Piano comprende oltre 100 interventi, per la quasi totalità già realizzati in occasione dell’evento sportivo del 2021.
Inoltre, Anas fornisce supporto per alcuni interventi a Simico, la “Società Infrastrutture Milano Cortina 2026” incaricata dal Governo di realizzare le infrastrutture per le Olimpiadi, sulla base di una convenzione stipulata per la progettazione fino all’appalto.

– News in collaborazione con Anas –
– Foto ufficio stampa Anas –

(ITALPRESS).

Conte “All’Aia contro il riarmo. Da Trump errore storico”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia non può in nessun modo partecipare all’escalation in corso, nemmeno indirettamente. E quindi non dovrebbe permettere l’uso delle basi sul nostro territorio”. Così a Repubblica il leader del M5s Giuseppe Conte.
“Nessuna persona di buonsenso – aggiunge – può parteggiare per la teocrazia degli ayatollah. Ma se legittimiamo l’uso della forza unilaterale, calpestando il diritto internazionale, legittimiamo anche il fatto che le peggiori autocrazie possano dotarsi di bombe atomiche. Se non condanniamo l’attacco di Netanyahu e Trump, diventa difficile continuare a condannare l’aggressione di Putin. Trump ha commesso un errore storico, i suoi stessi elettori potranno chiedergliene conto già alle elezioni di mid-term”. Sulla Difesa “portare le spese al 5% significa di fatto triplicarle. Si tratta di entrare in un’economia di guerra e tagliare sanità, scuola, salari, ma questo Meloni lo nasconde”. Oggi Conte sarà all’Aia per una manifestazione contro la Nato. “La nostra iniziativa non chiede l’uscita dalla Nato ma di preservare il modello sociale europeo. Più missili non significa più sicurezza. Non siamo antimilitaristi, io stesso a palazzo Chigi ho adeguato la spesa per la difesa portandola dall’1,2 al 1,4 per cento del Pil. Ma a fronte di un miliardo in difesa ne ho investiti 12 sulla sanità e 8,5 sulla scuola”.
(ITALPRESS).

Iran, Tajani “Il cessate il fuoco è una notizia positiva”

ROMA (ITALPRESS) – “La buona notizia è che adesso ci sia questo cessate il fuoco che mi auguro possa essere rispettato, questo fa tirare anche un sospiro di sollievo anche a tutti i nostri concittadini che vivono in quella parte del mondo e che noi stiamo seguendo con la massima attenzione, anche attraverso la nostra Unità di crisi, perchè questa è la priorità: sono gli italiani la priorità per noi”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a “Mattino Cinque”.

-foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Guardia di Finanza, in Sicilia 41.000 interventi nel 2024 e primi cinque mesi del 2025

PALERMO (ITALPRESS) – Nel 2024 e nei primi cinque mesi del 2025, i Reparti del Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza hanno eseguito oltre 41.000 interventi e, oltre 8.800 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese. E’ il bilancio dei risultati operativi dal primo gennaio 2024 al 31 maggio scorso del Comando regionale Sicilia della Guardia di finanza, reso noto in occasione delle celebrazioni per 251esimo anniversario della Fondazione del Corpo.

Le attività ispettive hanno consentito di individuare 664 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e 3.970 lavoratori in “nero” o irregolari. Scoperti, inoltre, 33 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine. I soggetti denunciati per reati tributari sono 1.237, di cui 47 tratti in arresto. All’esito di indagini delegate dall’Autorità giudiziaria, sono stati inoltre cautelati e segnalati all’Agenzia delle entrate crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica inesistenti o ad elevato rischio fiscale, nonché sequestrati beni costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, per un valore di oltre 100 milioni di euro.

Sono state avanzate 48 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies, nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale. Sono stati eseguiti 416 interventi in materia di accise e 714 nel settore doganale. Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato a individuare oltre 5 tonnellate di tabacchi lavorati consumati in frode o sottoposti a sequestro e alla denuncia di 32 soggetti. I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire 122 punti clandestini di raccolta scommesse e di denunciare 212 responsabili.

– foto d’archivio ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

Luciano Buonfiglio “Nel mio Coni anima aziendale e spirito sportivo”

ROMA (ITALPRESS) – “Il giorno della cerimonia d’apertura di Montreal ’76 è stato il più bello della mia vita”. Luciano Buonfiglio lo rivela in un’intervista alla Gazzetta dello Sport e chissà che il 26 giugno non possa scalare le classifiche e togliere la vetta alle emozioni olimpiche vissute da canoista. Il numero 1 della Fick (Federazione italiana canoa e kayak), infatti, è uno dei candidati alla presidenza del Coni, ha un passato da atleta, ma anche da alto dirigente di azienda (“Fino a diventare direttore centrale del gruppo Alliance Europa”) e sono esperienze che vuole mettere al servizio del Comitato olimpico. “Allo sport serve una pianificazione aziendale e una grande cura dell’atleta. Io ho portato nel lavoro l’entusiasmo e la determinazione dello sportivo e nello sport l’organizzazione aziendale. Il mio obiettivo è che al Coni tutti sappiano quale sia il percorso da fare e diano il proprio contributo, come avveniva nelle aziende in cui sono stato. Ogni presidente è un imprenditore con competenze specifiche che vanno valorizzate. Dobbiamo metterci a disposizione di tutti per costruire un percorso di crescita, che va verificato periodicamente e che sia misurabile. Dobbiamo essere credibili e affidabili, vicini a federazioni e atleti, sostenendoli per quelle che sono le loro esigenze. Il territorio? Andremo regione per regione portando competenza e sperando nella volontà politica, così che il modello Caivano si possa davvero replicare”.

Il tutto appoggiandosi anche a Sport e Salute. “Se proponiamo cose fatte bene difficilmente ci direbbero di no, come pure la politica. Il Coni ha un brand di altissimo valore, ha un Consiglio e una Giunta fatti di persone preparate, insieme a Sport e Salute si possono fare progetti bellissimi. La rivalità del passato? Dobbiamo giocare nella stessa squadra. Io poi mi ritengo un tessitore di sinergie. La politica? Sta a loro definire le linee guida, assieme a noi – prosegue Buonfiglio -. Il ministro Abodi poi l’ho conosciuto in un modo speciale: nel 2006 gli passai la torcia olimpica di Torino, eravamo tedofori. Poi ci siamo incontrati di nuovo al Credito Sportivo, abbiamo un ottimo rapporto. Tifa per Pancalli? Siamo uomini, ognuno fa come vuole, ma il ministro mi sembra piuttosto laico”.

Il presidente uscente, Giovanni Malagò, si è pubblicamente schierato dalla sua parte. “La mia candidatura nasce in modo autonomo, mi sentivo pronto, ma ho comunque voluto vincolare la mia corsa alla possibile permanenza di Giovanni. È stato un percorso pianificato, stile azienda. Giovanni ha una leadership indiscutibile, ha rapporti con chiunque nel mondo e una capacità straordinaria di occuparsi dei problemi di tutti. Pancalli, con cui ho un ottimo rapporto, ha parlato di discontinuità. Non sono d’accordo, nel mio programma non c’è discontinuità, c’è evoluzione”.

In corsa c’è anche Carraro. “Avrà i suoi motivi per candidarsi. Da lui, Petrucci e Pescante ho imparato tanto, vorrei continuare a farlo: sono persone che hanno fatto la storia”. Da presidente della Fick Buonfiglio sa quanto conti vincere. “Le medaglie sono importanti, sono la nostra mission. Se vogliamo vincere a Brisbane 2032 dobbiamo iniziare ora a lavorare sui ragazzini. Perché dovrebbero votare me come presidente del Coni? Perché sono un uomo di sport e avrò un’unica ossessione: essere all’altezza di rappresentare un mondo che vale tanto”.

Buonfiglio sa già cosa farebbe nel suo primo giorno da presidente. “Convocherei Consiglio e Giunta per definire le priorità all’interno del programma che abbiamo costruito insieme. E formerò dipartimenti che si occuperanno di situazioni specifiche, con verifiche ogni cinque settimane. Sarà un Coni di partecipazione condivisa e fattiva”. Per la sera della vigilia rivela di avere “invitato gli 80 votanti a una spaghettata, credo sia importante anche divertirci”. La mattina dopo verrà eletto il nuovo presidente del Coni e Buonfiglio l’ultimo atto della sua corsa lo vive così: “Sono uno sportivo, a fine gara mi guarderò a destra e sinistra e scoprirò se la punta della mia canoa sarà davanti alle altre…”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Protocollo Ministero dell’Ambiente-Aeroporti di Roma su sostenibilità e ciclo dei rifiuti

ROMA (ITALPRESS) – È stato siglato, presso l’Innovation Hub dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, il protocollo d’intesa tra il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) e Aeroporti di Roma (Adr) per l’attivazione di campagne di sensibilizzazione sulla sostenibilità ambientale rivolte a passeggeri e operatori aeroportuali, il riciclo di materiali provenienti dalla raccolta differenziata effettuata negli scali romani, e altre iniziative che saranno realizzate negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino.

L’accordo si inserisce in un percorso di collaborazione tra pubblico e privato volto a promuovere progetti congiunti in materia di economia circolare e tutela ambientale. La firma del protocollo ha coinvolto l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone e la viceministra del Mase Vannia Gava, cui sono seguiti gli interventi di Laura D’Aprile, capo Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi del Mase, e di Veronica Pamio, senior vice president External Affairs, Sustainability and Destination Management. Il protocollo sancisce una cornice operativa condivisa all’interno della quale Adr, società del Gruppo Mundys, e il Mase, guidato dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, collaboreranno allo sviluppo di iniziative comuni di circular la promozione di campagne di comunicazione per la raccolta dei mozziconi di sigaretta, progetti orientati al riutilizzo di materiali derivanti dal recupero e dal riciclo dei rifiuti raccolti.

Il protocollo prevede inoltre la progettazione congiunta di sistemi innovativi per il recupero dei materiali, con il supporto di strumenti di tracciabilità e la collaborazione di soggetti come Conai, Corepla, Coreve, Corepet, il Centro di coordinamento Raee e il Centro Nazionale Pile e Accumulatori. L’accordo tra Aeroporti di Roma e il Mase conferma la centralità della sostenibilità nel modello di sviluppo perseguito da Adr, in linea con il percorso di decarbonizzazione avviato e l’obiettivo NetZero al 2030, nonché di integrazione dei principi dell’economia circolare negli scali di Fiumicino e Ciampino. Una direzione intrapresa dalla società di gestione dei due scali romani già da tempo e che ad oggi l’ha portata, ad esempio, a realizzare impianti di trattamento biologico delle acque che consentono di usare acqua potabile solo per il 25% del fabbisogno idrico complessivo dell’aeroporto di Roma Fiumicino. Ma anche alla realizzazione della Solar Farm, il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo in uno scalo europeo, progettato da Aeroporti di Roma e realizzato da Enel in collaborazione con Circet – inaugurato a gennaio 2025 – che da, poche settimane, si integra con Pioneer, realizzato all’interno dello scalo da Enel e Adr con il contributo scientifico dell’Istituto di ricerca tedesco Fraunhofer: il più grande sistema di storage energetico che utilizza batterie second-life ibride in Italia, e tra i maggiori in Europa, che consentirà l’abbattimento di 16.000 tonnellate di CO2 nell’arco di dieci anni.

“Tra i pilastri strategici di Adr– ha dichiarato Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma- c’è lo sviluppo sostenibile, un obiettivo di crescita che procede in simbiosi con l’ambiente e con le comunità che vivono e circondano l’aeroporto. In questa prospettiva si inserisce perfettamente una partnership istituzionale e concreta con il Ministero competente per la transizione sostenibile, che può senza dubbio accompagnarci nel raggiungimento dei migliori risultati. Oltre a guidare le nostre azioni in risposta al cambiamento climatico, la sfida più grande che il settore dell’aviazione abbia mai affrontato, uno degli ambiti strategici su cui Aeroporti di Roma concentra la propria attenzione ambientale è l’economia circolare- ha aggiunto Troncone- Per noi economia circolare significa ripensare il modo in cui serviamo passeggeri e compagnie aeree, riducendo il consumo di risorse e valorizzando soluzioni tecnologiche che ci consentano di recuperare quanto più possibile”.

“Oggi firmiamo un protocollo importante che segna un passo concreto verso un nuovo modello di gestione dei rifiuti: l’aeroporto, oltre a essere luogo di scambio e mobilità, diventa un hub di cultura ambientale. In un momento in cui i flussi crescono, trasmettere il messaggio che il rifiuto, se ben differenziato, è una risorsa e non un problema è fondamentale. Accanto agli investimenti sulla decarbonizzazione, sull’efficientamento energetico e sull’ammodernamento degli impianti previsti anche dal Pnrr, stiamo portando avanti semplificazioni normative per favorire l’autosufficienza e la modernizzazione del sistema. Ma serve anche un cambio culturale profondo, che ci porti dall’economia lineare a quella circolare. L’ambiente si tutela ogni giorno, a partire dai piccoli gesti di ciascuno di noi” ha dichiarato la viceministra del Mase Vannia Gava.

Nella stessa giornata, Adr ha visto confermare il proprio ruolo di leader globale nel settore della sostenibilità aeroportuale ricevendo, per la terza volta consecutiva, il prestigioso riconoscimento ‘Most Sustainable Company in the Airport Industry 2025’. Il premio, assegnato da World Finance, prestigiosa piattaforma internazionale di approfondimenti economici e finanziari, sottolinea l’impegno esemplare di Adr nel promuovere pratiche innovative e sostenibili.

– foto ufficio stampa comesrl.eu –

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Liguria, il presidente Bucci a Genova per l’accensione del falò di San Giovanni Battista

GENOVA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci ha partecipato alla tradizionale accensione del falò di San Giovanni Battista in piazza Matteotti, cuore delle celebrazioni per il patrono della città.

Un rito che si rinnova ogni anno nella notte tra il 23 e il 24 giugno, segno di un legame profondo tra la comunità e le proprie radici storiche.

– foto ufficio stampa Regione Liguria –

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Mattarella “Investire sul futuro delle periferie e promuoverne lo sviluppo”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Parlamento della Repubblica ha proclamato il 24 giugno “Giornata nazionale delle periferie urbane” per mantenere viva l’attenzione sulle condizioni di inclusività, sostenibilità e sicurezza di queste aree e per promuoverne lo sviluppo economico, sociale e culturale. L’articolazione e la qualità degli insediamenti nei territori della Repubblica sono parte delle sfide che occorre affrontare per uno sviluppo equo ed equilibrato delle opportunità offerte alla popolazione”. Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“In alcune realtà del nostro Paese, le periferie urbane sono veicoli di disuguaglianze ed emarginazione, “non luoghi” dove prevale un senso diffuso di abbandono e sfiducia, dove spesso le istituzioni appaiono lontane, con il rischio di acuire le fratture sociali, di vedere crescere l’illegalità, ostacolando così la crescita personale e collettiva delle persone, dissipando il futuro di bambini e giovani che vivono in questi contesti e, con essi, il futuro dell’Italia. Le periferie hanno dimostrato, al contrario, di essere luoghi di resilienza, creatività, laboratori di innovazione sociale, veri e propri patrimoni di energie da valorizzare, terreni dove si gioca anche la capacità di integrazione dei “nuovi italiani”. Progetti di partecipazione, servizi sociali adeguati, azioni di rigenerazione urbana centrate sulle caratteristiche dei luoghi, recupero di spazi abbandonati, riscoperta delle eredità culturali e artistiche locali, percorsi educativi: sono azioni che restituiscono senso di appartenenza, costruiscono reti di incontro e favoriscono forme di cittadinanza attiva. Sovente le periferie delle città sono le parti più dinamiche e vive del tessuto urbano. Investire sul loro futuro, dare voce a chi le abita, è azione lungimirante e parte della attuazione dei principi costituzionali”, ha aggiunto il Capo dello Stato.

– foto d’archivio ufficio stampa Quirinale –

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Palmeiras e Inter Miami volano agli ottavi del Mondiale per Club, Porto eliminato

ROMA (ITALPRESS) – Il Palmeiras come prima del girone, l’Inter Miami come seconda, il Porto eliminato insieme all’Al Ahly. Questi i verdetti del girone A del Mondiale per Club dopo le due gare che si sono disputate nella notte italiana, entrambe finite in parità e con tanti gol. Lo spareggio tra le prime si è chiuso sul 2-2 ed è un risultato che permette ai brasiliani di passare agli ottavi come primi del gruppo e di trovare sulla strada per i quarti i connazionali del Botafogo.

Il 2-2 con i padroni di casa dell’Inter Miami matura in rimonta per il Palmeiras che si trova sotto di due reti (Allende al 16° e Suarez al 65°), ma nel finale trova la forza per rispondere con i gol di Paulinho (80°) e Mauricio (87°). Il 2-2 finale mette Messi e compagni di fronte al Psg campione d’Europa e per il fuoriclasse argentino sarà una sfida da ex di grande interesse, anche perché il divorzio con i parigini non è stato semplice.

Torna a casa il Porto che chiude con un pirotecnico 4-4 contro l’Al Ahly. Di Mora, William Gomes, Samu e Pepe le reti dei portoghesi, mentre il trascinatore degli egiziani è il palestinese Wessam Abou Ali che realizza una tripletta. Del tunisino Mohamed Ali Ben Romdhane l’altro gol. Porto e Al Ahly chiudono con 2 punti, a -3 da Palmeiras e Inter Miami, avanti con 5 punti a testa e con i brasiliani primi per la migliore differenza reti nei confronti degli statunitensi.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Gioia Tauro, sequestrati 228 kg di cocaina e arrestati due portuali

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Il Comando Provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria ha assestato un altro duro colpo ai sodalizi criminali che gestiscono il traffico internazionale di cocaina servendosi dello scalo portuale di Gioia Tauro.

trl/mca1

(Fonte video: Guardia di Finanza)