domenica, Dicembre 21, 2025
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Atp Chengdu, Musetti batte Prizmic e vola ai quarti di finale

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CHENGDU (CINA) (ITALPRESS) – Lorenzo Musetti è già nei quarti di finale del “Chengdu Open” (ATP 250 – cemento – montepremi 1.190.210 dollari), di scena nel capoluogo della provincia di Sichuan, in Cina.

Il 23enne tennista carrarino, numero 9 del ranking mondiale e bye al primo turno in qualità di favorito del tabellone, ha superato all’esordio nel secondo round (ottavi) il croato Dino Prizmic, n.121 del ranking, con il punteggio di 7-5 3-6 6-2, maturato in due ore e 17 minuti di gioco. Per un posto in semifinale l’azzurro, a caccia di punti pesanti per ottenere il pass per le Atp Finals di Torino, se la vedrà con il qualificato georgiano Nikoloz Basilashvili, 114esimo della classifica mondiale

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

QuiEuropa Magazine – 20/9/2025

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ROMA (ITALPRESS) – In questo numero:
– Gaza, l’Unione Europea alza la pressione su Israele
– Inflazione stabile nell’Eurozona
– Housing sociale, Cariplo ospita la Commissione dell’Europarlamento
sat/gsl

Genova, Vigili del Fuoco recuperano sei persone che avevano perso l’orientamento

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GENOVA (ITALPRESS) – Due interventi di ricerca persone disperse portati a termine con esito positivo stanotte dai vigili del fuoco di Genova. A Montarlone recuperati 4 cercatori di funghi che avevano perso l’orientamento, a Moconesi soccorsi 2 turisti stranieri nei boschi di San Rocco.

-Foto Vigili del Fuoco-
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Confagricoltura, gli apicoltori incontrano Schillaci e Lollobrigida: “Il benessere delle api è un fattore strategico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il benessere delle api è un fattore strategico non solo per l’agricoltura e per l’ambiente, ma anche per la salute umana. Preservare questo apporto prezioso di produttività, qualità e salubrità è la sfida con la quale noi tutti apicoltori ci misuriamo ogni giorno: un evento dedicato a queste tematiche, con l’annunciata partecipazione dei ministri della Salute e dell’Agricoltura, oltre che di un sottosegretario di Stato con delega alla Sanità animale, è un fatto inedito nella storia dell’apicoltura del quale l’Italia intera può dirsi orgogliosa”. Così Raffaele Cirone, presidente della Federazione Apicoltori Italiani (FAI) che interverrà ai lavori del workshop “Sanità e Apicoltura – Sfide e Opportunità”, che si svolgerà a Roma martedì 23 settembre e al quale hanno annunciato la loro partecipazione anche i ministri Orazio Schillaci (Salute), Francesco Lollobrigida (Agricoltura) e il sottosegretario Marcello Gemmato.

“Poter rappresentare le istanze di un comparto produttivo che ha dimostrato di saper parlare una voce unica, attraverso un modello di concertazione con le principali istituzioni di riferimento (l’Agricoltura e la Salute), è un segnale di grande maturità organizzativa delle Organizzazioni apistiche nazionali”, prosegue Cirone invitando tutti gli apicoltori a seguire l’evento formativo che avvia un percorso di professionalizzazione degli operatori e dell’intero settore.

All’evento, organizzato dal Ministero della Salute, prenderanno parte anche i rappresentanti del mondo agricolo e della cooperazione. Cirone è stato delegato dal presidente di Confagricoltura e del Copa, Massimiliano Giansanti, a rappresentarlo

-Foto IPA Agency-
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Regionali, Occhiuto “Il reddito di dignità è una fake news, un’iniziativa del genere non si può fare”

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CATANZARO (ITALPRESS) – “Vedo un grande entusiasmo. Se dovessi misurare il clima le direi che è addirittura migliore di quello del 2021. Sono convinto che, in Calabria come altrove, l’auspicio della sinistra di avere la propria rivincita su Meloni con le Regionali si infrangerà contro i risultati. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista al “Quotidiano Nazionale”.

Contro di lei, con Tridico, si è riunito un campo larghissimo. “Non ho timori. Anzi, ho la netta sensazione che quel campo largo nelle urne si restringerà di molto”. Il reddito di dignità regionale? “È una fake news, semplicemente perché non si può fare. Un’iniziativa del genere non si potrebbe finanziare con i fondi europei e non ci sono altri fondi sufficienti per realizzarlo. Dunque, se un economista, quale Tridico è, dicesse una cosa del genere in un’aula universitaria dovrebbe poi spiegare come è possibile che sia diventato professore”.

Lei è così sicuro sia un bluff? “Legga bene la proposta: quando a sinistra dicono reddito di dignità, in realtà non parlano altro che di tirocini. Tirocinanti io in Calabria ne ho ereditati circa 4mila dalla precedente Giunta di centrosinistra e con gran fatica li sto stabilizzando”.

-Foto IPA Agency-
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Cyberattacco contro gli aeroporti europei: colpiti Bruxelles, Berlino e Heathrow a Londra

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MILANO (ITALPRESS) – E’ in corso in tutta Europa un cyberattacco informatico contro un fornitore di servizi per i sistemi di check-in e imbarco, che ha interrotto le operazioni in diversi aeroporti, tra i quali anche Bruxelles, Berlino e Heathrow a Londra. Si registrano ritardi e cancellazioni dei voli. Secondo l’aeroporto di Bruxelles, l’attacco ha reso inutilizzabili i sistemi automatizzati, consentendo solo le procedure di check-in e imbarco manuali.

-Foto IPA Agency-
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L’Enciclopedia Treccani ricorda il giudice studente Rosario Livatino ucciso dalla mafia

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ROMA (ITALPRESS) – L’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, in collaborazione con la Regione Siciliana, ha pubblicato il volume Rosario Livatino tra Diritto e Fede, a cura di Gaetano Armao, professore di Diritto amministrativo all’Università degli Studi di Palermo, per ricordare la straordinaria figura del “giudice studente” ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990.

“L’impegno professionale e la forza morale del giovane Livatino ne fecero un magistrato motivato, attratto dagli studi, integerrimo e alieno da ogni forma di protagonismo: un uomo di diritto siciliano convinto che il riscatto della propria terra passasse per il lavoro, l’onestà, il senso del dovere, la giustizia”, ha dichiarato il curatore Gaetano Armao.

L’opera, con i contributi del Rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, del Cardinale Marcello Semeraro, del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e di docenti universitari e magistrati: Emanuele Boscolo, Guido Corso, Felice Giuffrè, Nicola Gullo, Maria Immordino, Laura Lorello, Andrea Piraino, Giovanbattista Tona e Caterina Ventimiglia, e le conclusioni dello stesso Armao, riporta integralmente la tesi in diritto urbanistico regionale che Livatino presentò presso la Scuola di perfezionamento in Diritto regionale dell’Università di Palermo nell’aprile del 1990, quando conseguì il diploma.

Rimasta a lungo inedita e discussa con il massimo dei voti appena cinque mesi prima della sua tragica uccisione, la tesi rappresenta un documento prezioso che illumina un passaggio fondamentale della sua formazione intellettuale e professionale e riflette la scrupolosità di un giurista capace di grandi intuizioni in materia urbanistica e di una lucida analisi delle criticità della normativa regionale, ma anche del magistrato che aveva chiara la trasformazione, ormai compiuta, della mafia agraria in organizzazione criminale dedita alla speculazione ed al saccheggio del territorio anche attraverso l’utilizzo dell’abusivismo edilizio.

La pubblicazione è stata promossa dalla Regione Siciliana, nell’anno in cui Agrigento è Capitale Italiana della Cultura. “In questo anno speciale abbiamo voluto inserire tra le iniziative la pubblicazione della tesi di perfezionamento di Rosario Livatino, figura emblematica di una Sicilia che nella legalità e nella cultura del diritto intende trovare il proprio riscatto. Grazie alla collaborazione con la Treccani, simbolo della cultura italiana nel centenario della sua fondazione, è stato possibile realizzare un’opera che restituisce l’immagine di uno studente modello e di un magistrato di eccezionale valore, la cui integrità e dedizione continuano a ispirare le nuove generazioni”, ha sottolineato il presidente della Regione, Renato Schifani

-Foto ufficio stampa Treccani-
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A Napoli un uomo ruba un’auto indossando una maschera di Gigi D’Alessio, arrestato

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NAPOLI (ITALPRESS) – Un uomo che indossava una maschera di Gigi D’Alessio è stato fermato dai Carabinieri di Napoli mentre cercava di rubare una vettura. Si tratta di un pugile stabiese di 26 anni, arrestato dopo un inseguimento terminato in via Cupa Varano, non prima di aver colpito i carabinieri sfruttando le sue doti da pugile professionista.

I militari incassavano i colpi violenti ma riescono a neutralizzare il giovane. Nella sacca che portava con sé, arnesi per lo scasso e 3 maschere di Gigi D’Alessio, utilizzate verosimilmente durante i furti per ingannare le telecamere. Sul retro delle maschere anche la dedica del cantante che ringrazia il fan per aver partecipato ad uno dei suoi concerti. Dovrà rispondere di riciclaggio, ricettazione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. E’ ora in camera di sicurezza, in attesa di giudizio. L’auto è stata restituita al legittimo proprietario.

-Foto ufficio stampa Carabinieri-
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A Catania fermato un 19enne indiziato di tentato omicidio aggravato

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CATANIA (ITALPRESS) – Nella tarda serata del 17 settembre, la Polizia di Stato di Catania ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria di un 19enne, cittadino straniero, in quanto gravemente indiziato del reato di tentato omicidio aggravato. Ad intervenire sono stati gli agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania.

In particolare, intorno alle 12.00 dello stesso giorno, gli agenti della Squadra Volanti sono stati inviati in via Gambino, dove, nei pressi di un esercizio di ristorazione, era stata segnalata la lite tra due soggetti stranieri, di cui uno armato di coltello e l’altro ferito e sanguinante. Nelle more dell’intervento, il feritore, che brandiva l’arma da taglio, si è allontanato precipitosamente, mentre la vittima, rimasta sul posto, dapprima ha inveito con un bastone raccolto sul posto contro personale della Polizia Locale in transito, poi ha gettato l’oggetto ed è stato soccorso e trasportato presso l’ospedale Garibaldi Centro in codice rosso. Gli equipaggi della Polizia di Stato, apprese le prime informazioni, hanno subito diramato le ricerche del fuggitivo alle pattuglie presenti sul territorio, circoscrivendo il luogo teatro della violenta aggressione e recuperando il coltello utilizzato, rinvenuto nella grata di un tombino.

I poliziotti della Squadra Mobile, appartenenti alle Sezioni Reati contro la Persona e Criminalità Straniera, nel frattempo, hanno recuperato alcune immagini tratte dai sistemi di videosorveglianza e altre registrate da un passante. Attraverso una rapida analisi dei fotogrammi, con contestuale comparazione eseguita tramite gli archivi di Polizia, gli agenti sono riusciti ad identificare l’autore dell’accoltellamento, che, nel frattempo si era dileguato. Dopo serrate ricerche in tutti i luoghi frequentati dallo straniero in fuga, eseguite dagli agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volante, il giovane, sentendosi evidentemente braccato, si è recato nei pressi della Questura, cercando di eludere le indagini, affermando di essere stato lui vittima di un’aggressione da parte di un connazionale, con un coltello.

Da un controllo eseguito nell’immediatezza, gli agenti accertavano in realtà che, all’interno dello zaino che portava con sé, erano contenuti gli indumenti indossati durante l’accoltellamento, ancora sporchi di sangue. La minuziosa ricostruzione delle vicende, effettuata dalla Squadra Mobile attraverso l’analisi delle immagini, ha permesso fin da subito di smentire la versione elusiva del cittadino straniero, che, in realtà era stato immortalato da una telecamera, mentre, subito dopo l’aggressione, durante la quale aveva colpito il connazionale alla testa e al collo, si era disfatto del coltello, gettandolo proprio in una grata metallica situata nei pressi di un esercizio commerciale.

Sulla base delle attività d’indagine effettuate, tra cui l’escussione del ferito presso l’ospedale, il quale ha riferito di essere stato accoltellato per futili motivi al termine di una violenta lite, il cittadino straniero, veniva in serata sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Il compendio indiziario raccolto ha poi permesso all’Ufficio di Procura di richiedere ed ottenere dal competente Giudice per le indagini preliminari, la convalida del provvedimento di fermo e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, provvedimento quest’ultimo suscettibile di essere impugnato davanti al Tribunale del riesame.

-Foto Polizia di Stato-
(ITALPRESS).