giovedì, Dicembre 25, 2025
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Intercettate 19 navi della Flotilla, altre 23 verso Gaza. Tajani “22 italiani fermati da Israele, stanno bene. Da venerdì prime partenze”

ROMA (ITALPRESS) – “I passeggeri di Hamas-Sumud stanno viaggiando sulle loro barche sani e salvi verso Israele, dove inizieranno le procedure di espulsione verso l’Europa”. Lo afferma su X il ministero degli Esteri israeliano, precisando che “i passeggeri sono sani e salvi e in buona salute”.

TAJANI “22 ITALIANI FERMATI, VENERDI’ PRIMI RIMPATRI”

“L’operazione si concluderà nella giornata di oggi, l’arrivo ad Ashdod richiederà ancora diverse ore, una volta nel porto i membri saranno identificati per poi essere trasferiti in Europa. Al momento sarebbero 22 gli italiani fermati ma continueremo a monitorare la situazione. I nostri connazionali sono in buone condizioni”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso delle Comunicazioni alla Camera.

“Avevo ripetutamente parlato con Saar di evitare azioni aggressive e salvaguardare i nostri connazionali. Sono sollevato dal constatare che le regole di ingaggio sono state rispettate. Già da venerdì potrebbero avvenire le prime partenze, soprattutto per chi accetterà volontariamente di lasciare Israele”, ha spiegato.

“Abbiamo fatto di tutto per segnalare il pericolo di questa iniziativa, tutti i nostri appelli e le stesse autorevoli parole del Presidente della Repubblica, Mattarella, sono state ignorate”, ha poi ricordato.

TAJANI IN CONTATTO COL MINISTRO SA’AR

Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato in contatto con il Ministro degli Esteri israeliano Sa’ar in merito all’assistenza dei cittadini italiani a bordo della Flotilla che sono stati fermati dalla Marina israeliana. L’intero equipaggio delle navi sarà trasferito al porto di Ashdod e trattenuto in centri adibiti a tal fine. I membri della Flottilla potranno scegliere tra due alternative. La prima è accettare l’espulsione volontaria immediata, che avverrà nei tempi più rapidi possibili. La seconda è rifiutare l’espulsione immediata, accettando una detenzione in carcere in attesa di rimpatrio forzato: in questo caso, membri della Flottilla dovranno attendere il provvedimento di respingimento dell’Autorità giudiziaria, la cui pronunzia giunge generalmente dopo 48-72 ore. L’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv segue il caso con la massima attenzione e ha già preparato un programma di assistenza consolare. Lo si legge in una nota della Farnesina.

HAMAS “ATTO DI PIRATERIA”

Il gruppo terroristico palestinese Hamas ha definito l’intercettazione da parte di Israele della barche della Global Sumud Flottiglia diretta a Gaza un “crimine di pirateria e terrorismo marittimo contro i civili”, esortando “tutti i difensori della libertà nel mondo” a denunciarla. In una nota, Hamas sostiene che l’intercettazione “in acque internazionali, così come il fermo di attivisti e giornalisti” a bordo delle navi “costituisce un atto di aggressione che si aggiunge al triste primato di crimini commessi” da Israele. Ieri sera, la Marina militare israeliana ha fermato diverse imbarcazioni della flottiglia e i passeggeri sono stati trasferiti in un porto israeliano. L’emittente del Qatar Al-Jazeera riferisce che 23 delle circa 50 barche della flottiglia stanno proseguendo verso le coste di Gaza.

LE PRIME COMUNICAZIONI DEL GOVERNO ISRAELIANO

Diverse imbarcazioni della Flotilla Hamas-Sumud sono già state fermate e i loro passeggeri sono stati trasferiti in un porto israeliano. Greta e i suoi amici sono sani e salvi”. Così nella tarda serata di ieri su X il ministero degli Esteri israeliano, che pubblica un video dell’attivista Greta Thunberg. In precedenza, il ministero aveva fatto sapere che “la Marina israeliana ha contattato la Flotilla Hamas-Sumud e ha chiesto loro di cambiare rotta. Israele ha informato la flottiglia che si sta avvicinando a una zona di combattimento attiva e che sta violando un legittimo blocco navale. Israele ha ribadito l’offerta di trasferire pacificamente qualsiasi aiuto a Gaza attraverso canali sicuri”. “L’unico scopo della flotilla Hamas-Sumud è la provocazione. Israele, Italia, Grecia e il Patriarcato Latino di Gerusalemme hanno offerto e continuano a offrire alla flottiglia un modo per consegnare pacificamente qualsiasi aiuto a Gaza. La Flotilla ha rifiutato perché non è interessata agli aiuti, ma alla provocazione”, ha aggiunto il ministero.

FLOTILLA “ABBORDATI DAL PERSONALE MILITARE ISRAELIANO”

“Le forze navali israeliane hanno intercettato e abbordato illegalmente la nave Sirius della Global Sumud Flotilla, insieme ad altre imbarcazioni, in acque internazionali. Le trasmissioni in diretta streaming e le comunicazioni sono state interrotte. Lo stato dei partecipanti e dell’equipaggio rimane non confermato. Si tratta di un attacco illegale contro operatori umanitari disarmati. Chiediamo ai governi e alle istituzioni internazionali di esigere la loro immediata messa in sicurezza e il loro rilascio”. Così su Instagram la Global Sumud Flotilla.

– foto Youtube Global Sumud Flotilla –

(ITALPRESS).

Flotilla, Cgil e Usb proclamano lo sciopero generale per venerdì 3 ottobre. Salvini valuta la precettazione

ROMA (ITALPRESS) – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Così la Cgil annuncia, “in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza”, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

USB PROCLAMA SCIOPERO GENERALE PER IL 3 OTTOBRE

L’Unione Sindacale di Base proclama “la mobilitazione immediata e lo sciopero generale per il 3 ottobre”. “La Global Sumud Flotilla è stata abbordata e aggredita in mare aperto dallo Stato genocida di Israele, mentre era impegnata in una missione civile e pacifica per rompere l’assedio alla Striscia di Gaza e consegnare aiuti umanitari alla popolazione stremata – afferma l’USB in una nota -. Una flotta composta da lavoratori, volontari, rappresentanti di movimenti e società civile, in navigazione con un carico di beni di prima necessità, è stata colpita da un atto di guerra contro la pace, contro l’umanità, contro il diritto internazionale. Israele, con questo atto di pirateria, viola apertamente le Convenzioni internazionali e la Carta delle Nazioni Unite, e mette a rischio la vita di cittadini di diversi paesi, impegnati a garantire un canale umanitario permanente verso Gaza. È un’aggressione che riguarda tutti e tutte noi. Riguarda il principio stesso della libertà dei popoli, della solidarietà e della giustizia internazionale. Riguarda il nostro ordine costituzionale, che all’articolo 11 ripudia la guerra e fonda la Repubblica sulla pace e sulla cooperazione tra i popoli. Quando uno Stato, come Israele, colpisce una missione civile umanitaria riconosciuta e sostenuta da decine di organizzazioni in tutto il mondo, viola la sovranità morale e politica dell’Italia e dell’intera comunità internazionale”.

“Per questo la risposta non può che essere immediata. Non è un fatto estero, è un atto che ci chiama direttamente in causa. È necessario mobilitarsi da subito, in ogni città, in ogni luogo di lavoro, nelle strade e nei porti. L’USB proclama la mobilitazione immediata e lo sciopero generale per il 3 ottobre – prosegue il sindacato -. Da questo momento chiamiamo ogni lavoratore e lavoratrice, ogni cittadino e cittadina, ogni organizzazione democratica e solidale a bloccare tutto: produzione, logistica, trasporti, scuola, servizi, in segno di protesta contro il crimine di guerra commesso da Israele e contro la complicità dei governi occidentali, Italia compresa, che continuano a fornire armi e sostegno politico al regime sionista. Difendere la Global Sumud Flotilla significa difendere la libertà, la pace, la dignità del lavoro e dei popoli. Significa dire basta al genocidio in Palestina e pretendere la fine immediata dell’assedio, dell’occupazione, delle forniture militari, del commercio con Israele”. Per l’USB “l’Italia deve interrompere ogni collaborazione militare ed economica con lo Stato di Israele, chiudere i porti alle navi che commerciano con esso, sospendere gli accordi industriali e fermare l’economia di guerra. È tempo di alzare la testa e scegliere da che parte stare: con chi bombarda i civili o con chi lotta per liberarli? Noi stiamo con la Flotilla, con Gaza, con il popolo palestinese, con chi costruisce la pace. Blocchiamo tutto. Il 3 ottobre sarà sciopero generale”.

SALVINI VALUTA LA PRECETTAZIONE

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, valuta la precettazione in vista dello sciopero proclamato per venerdì. L’orientamento della Commissione di Garanzia per gli scioperi, infatti, ha già stabilito che la motivazione addotta dai sindacati non rientra nei casi che giustificano il mancato preavviso. “Salvini vuole evitare che una minoranza irresponsabile possa danneggiare milioni di italiani”, spiega il Mit.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Pro-Pal a sostegno della Flotilla: a Roma presidio in Piazza dei Cinquecento e poi corteo, a Milano occupata la stazione Cadorna

ROMA (ITALPRESS) – Circa un migliaio di manifestanti ha occupato Piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, a Roma, per protestare contro l’abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dei militari israeliani. Lo scalo ferroviario della Capitale è stato chiuso in via precauzionale e isolato da un cordone di polizia per motivi di ordine pubblico. Intanto, altra gente continua ad arrivare dal corteo partito da San Lorenzo. Il traffico nella zona è paralizzato e la polizia ha fatto defluire alcune auto facendole passare lungo i marciapiedi. Tra i cori intonati dagli attivisti pro-Pal “Free, Free, Palestine”, “Intifada” e “Blocchiamo tutto il Paese”.

“Vogliamo le dimissioni del Governo Meloni”, “Israele Stato terrorista”. Con questi slogan i manifestanti pro-pal, dopo aver bloccato Piazza dei Cinquecento a Termini, hanno iniziato un corteo improvvisato in direzione Largo Chigi per manifestare il proprio dissenso contro l’operato del Governo italiano e contro quello di Israele, che in serata ha bloccato le imbarcazioni della Flotilla.

Dopo una lunga trattativa con la Polizia, i manifestanti pro-pal a Roma hanno ottenuto il via libera proseguire su via del Tritone, con destinazione finale Piazza Silvestro, a due passi da Palazzo Chigi. Un’ovazione, accompagnata da “Bella ciao” ha accolto l’arretramento dei mezzi blindati.

A MILANO OCCUPATA LA STAZIONE CADORNA

Circa un migliaio di manifestanti pro-pal a sostegno della Global Sumut Flotilla ha occupato la stazione Cadorna, a Milano. Il corteo era partito da Piazza della Scala.

PRO-PAL IN PIAZZA A TORINO, CHIUDONO GLI INGRESSI DI DUE STAZIONI

Anche a Torino, come in tante altre città italiane, i comitati Pro Pal hanno cominciato a scendere in strada e a riempire le piazze a sostegno della Global Sumud Flotilla, bloccata dalla marina israeliana. Intorno alle 21,30 si sono riuniti i primi gruppi di manifestanti in piazza Palazzo di Città, di fronte al Municipio, dove è stato allestito anche un maxischermo che trasmette quello che sta accadendo in mare. Nelle vie del centro ci sono anche i collettivi studenteschi, che già da qualche ora stavano occupando la sede delle facoltà umanistiche di Palazzo Nuovo. In testa al corteo un grande striscione che recita “Blocchiamo tutto! A difesa della Palestina, a sostegno della Flotilla, contro il riarmo”, su cui campeggia anche il logo della sigla sindacale Usb, che già aveva organizzato la manifestazione di sabato scorso. Una protesta scandita dai cori “Free Palestine!”. In questo momento sono stati chiusi per precauzione gli ingressi delle stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa, per scongiurare eventuali occupazioni dei binari.

MANIFESTANTI PRO-PAL A NAPOLI, OCCUPATA LA STAZIONE CENTRALE

Manifestanti pro-pal hanno occupato i binari della stazione centrale di Napoli, per protestare contro l’abbordaggio da parte delle autorità israeliane della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. La circolazione dei treni a Napoli Centrale è sospesa. “Avevamo detto che avremmo bloccato tutto e lo stiamo facendo. Palestina libera, giù le mani dalla Global Sumud Flotilla”, scrive su Facebook Mezzocannone Occupato, uno dei collettivi che partecipa alla protesta.

PROTESTA IN PIAZZA A FIRENZE

Circa 500 persone si sono ritrovate nella tarda serata di oggi in piazza Santissima Annunziata a Firenze per dire no al genocidio e a supporto della Flotilla. Esposte bandiere palestinesi e lanciati cori in favore della città di Gaza.

BLOCCATO IL PORTO DI GENOVA

Porto bloccato a Genova dopo l’abbordaggio alla Global Sumud Flotilla: centinaia di persone hanno raccolto l’appello di Usb e Calp e hanno formato un presidio nei pressi dei varchi di San Benigno e via Albertazzi. Nello stesso punto sono confluiti in corteo gli studenti universitari che dal 23 settembre bloccano la sede principale dell’ateneo in via Balbi. “Bloccheremo tutta l’Italia”, cantano i manifestanti in coro ricordando lo sciopero generale proclamato da Usb e Cgil per il 3 ottobre. Sono stati accesi falò con copertoni e cassette di legno. L’intenzione è mantenere il blocco per tutta la notte. “Noi abbiamo dichiarato un presidio permanente in attesa dello sciopero generale, poi si vedrà che vedrà che iniziative prendere – ha detto Stefano Rebora, presidente dell’associazione Music for Peace che ha raccolto oltre 200 tonnellate di aiuti per la Flotilla -. Mi sento di dire a tutti di non spaventarsi, di essere educati, di essere pacifici, ma nello stesso tempo risoluti nel chiedere un cambiamento di questo mondo, il riconoscimento della Palestina come Stato, il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani, lo stop al genocidio, il cessate il fuoco”.

– foto xa8/Italpress –

– foto copertina xc7/Italpress –

(ITALPRESS).

Pro-Pal a sostegno della Flotilla: bloccata la stazione centrale di Napoli, a Roma occupata Piazza dei Cinquecento

ROMA (ITALPRESS) – Circa un migliaio di manifestanti ha occupato Piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, a Roma, per protestare contro l’abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dei militari israeliani. Lo scalo ferroviario della Capitale è stato chiuso in via precauzionale e isolato da un cordone di polizia per motivi di ordine pubblico. Intanto, altra gente continua ad arrivare dal corteo partito da San Lorenzo. Il traffico nella zona è paralizzato e la polizia ha fatto defluire alcune auto facendole passare lungo i marciapiedi. Tra i cori intonati dagli attivisti pro-Pal “Free, Free, Palestine”, “Intifada” e “Blocchiamo tutto il Paese”.

Manifestanti pro-pal hanno occupato i binari della stazione centrale di Napoli, per protestare contro l’abbordaggio da parte delle autorità israeliane della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. La circolazione dei treni a Napoli Centrale è sospesa. “Avevamo detto che avremmo bloccato tutto e lo stiamo facendo. Palestina libera, giù le mani dalla Global Sumud Flotilla”, scrive su Facebook Mezzocannone Occupato, uno dei collettivi che partecipa alla protesta.

L’Usb ha convocato un presidio per le 22 con l’obiettivo di bloccare il porto di Genova dopo l’abbordaggio delle navi israeliane alla Global Sumud Flotilla. “Difendiamo la Flotilla, blocchiamo il porto”, si legge in un volantino diffuso online.

– foto xc7/Italpress –

(ITALPRESS).

Premio Campiello, Marasco “Il romanzo deve includere temi universali”

PALERMO (ITALPRESS) – “Mi interessa che in un romanzo rientrino i temi universali come la storia, la politica, gli ideali, le aberrazioni dei governi, il contributo che la scienza dà al progresso e alla cura dell’umanità. Questi temi ricorrono anche in altri romanzi, anche se più trasversalmente: la figura di Ferdinando Palasciano l’ho ritrovata nella vita e ne ho voluto parlare attraverso le suggestioni delle infanzia e gli studi successivi”. Lo ha detto la vincitrice del Premio Campiello 2025, Wanda Marasco, a Palermo a margine dell’evento, presso la Sala Onu del Teatro Massimo, in cui per la prima volta in 63 anni il premio Campiello ha fatto tappa nel capoluogo siciliano. L’opera che le ha permesso di vincere il premio “ha le sembianze di un romanzo storico, in quanto le date sono precise e i fatti avvenuti sono quelli: a me interessava che fosse soprattutto una biografia dell’anima e che il lettore scoprisse e immaginasse insieme a me che osmosi c’è tra catastrofe globale, grandi eventi della Storia e catastrofi individuali”.

xd8/mca1/sat