venerdì, Dicembre 26, 2025
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Tajani “Sono contro l’extraprofitto, ma questo è il momento di parlare con il mondo bancario”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Non esiste base giuridica per l’extraprofitto” ma “credo che nessuna banca non voglia parlare con la politica nel momento in cui c’è bisogno di rinforzare la manovra economica. L’abbiamo fatto l’anno scorso, l’impegno era per due anni, se c’è bisogno, però, io che sono un combattente anti-extraprofitto sono anche pronto a cercare di fare una mediazione”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani a margine del Festival nazionale dell’Economia civile a Firenze.

“Bisogna stare molto attenti quando si parla di tassazione delle banche – ha aggiunto Tajani -. Ho anche detto ai miei colleghi di governo che, in vista della manovra, questo è il momento di parlare con il mondo bancario. Se c’è bisogno di aiuto si può parlare: ma mai fare operazioni ex abrupto, perché questo spaventa il mercato, oltre a far danni se si generalizza”. “Abbiamo sventato due anni fa l’extraprofitto – ha sottolineato Tajani – perché poi si finiva per colpire le Bcc e le banche popolari, mentre c’erano danni minori per le banche più grandi: quindi bisogna stare sempre molto attenti quando si parla di banche, però credo che sia giusto parlare”.

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Poker nerazzurro a San Siro, l’Inter travolge la Cremonese 4-1

MILANO (ITALPRESS) – Un’Inter intensa e spumeggiante regala spettacolo e rifila un perentorio 4-1 alla rivelazione Cremonese. Per la formazione meneghina i marcatori di giornata sono Lautaro, Bonny, Dimarco e Barella: il gol della bandiera lo realizza Bonazzoli. A San Siro, di fatto, si è vista in campo una sola squadra e il risultato non è mai stato in bilico. Con questa vittoria i nerazzurri agganciano momentaneamente la vetta della classifica, a quota dodici punti. La Cremonese di Nicola, invece, torna così coi piedi per terra dopo un sorprendente avvio di stagione, incassando il primo ko in campionato. Un’Inter semplicemente famelica fa capire sin da subito che aria tira alla Cremonese, sfiorando il gol con Frattesi dopo appena trenta secondi. L’equilibrio nel punteggio, infatti, è destinato a durare ben poco e al 6′ Lautaro firma il vantaggio nerazzurro. Parte tutto da Barella che sradica il pallone dai piedi di Sanabria e verticalizza per Bonny, lanciato così in campo aperto assieme al bomber argentino: il francese serve l’assist per Lautaro che, solo davanti a Silvestri, sigla l’1-0 con facilità.
Dopo la rete annullata a Dimarco per fuorigioco al 12′, i nerazzurri continuano a sfornare occasioni da gol a ripetizione e Silvestri tra i pali è costretto a fare gli straordinari. Il portiere della Cremonese, incolpevole sulla prima rete, non può nulla nemmeno sul gol del raddoppio: al 38′, su cross di Dimarco, Bonny di testa realizza il 2-0, dopo aver rubato perfettamente il tempo alla retroguardia ospite. La musica non cambia nemmeno nella ripresa e il passivo per la Cremonese diventa ancora più pesante. Nel giro di due minuti, tra il 55′ e il 57′, l’Inter mette a segno altre due reti. Il 3-0 porta la firma di Dimarco che si riprende così la marcatura negata nel primo tempo, segnando con un bel tiro da fuori. Il poker, invece, lo realizza Barella che ritrova la gioia del gol dopo quasi dieci mesi: per il 4-0 Bonny mette a referto il terzo assist di serata e, al momento del cambio con Esposito, esce dal campo tra gli applausi scroscianti di San Siro. La mezz’ora finale è di pura amministrazione e Chivu ne approfitta per dare spazio ai giocatori meno impiegati. Tra di loro, però, non fa una bella figura Diouf, che nel finale perde un pallone sanguinoso, dal quale nasce il gol del 4-1 della Cremonese, segnato da Bonazzoli. Per l’Inter di Chivu arriva così il terzo successo di fila in campionato, la quinta contando anche la Champions.
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Inter a valanga sulla Cremonese, 4-1 e vetta momentaneamente conquistata

MILANO (ITALPRESS) – Un’Inter intensa e spumeggiante regala spettacolo e rifila un perentorio 4-1 alla rivelazione Cremonese. Per la formazione meneghina i marcatori di giornata sono Lautaro, Bonny, Dimarco e Barella: il gol della bandiera lo realizza Bonazzoli. A San Siro, di fatto, si è vista in campo una sola squadra e il risultato non è mai stato in bilico. Con questa vittoria i nerazzurri agganciano momentaneamente la vetta della classifica, a quota dodici punti. La Cremonese di Nicola, invece, torna così coi piedi per terra dopo un sorprendente avvio di stagione, incassando il primo ko in campionato.

Un’Inter semplicemente famelica fa capire sin da subito che aria tira alla Cremonese, sfiorando il gol con Frattesi dopo appena trenta secondi. L’equilibrio nel punteggio, infatti, è destinato a durare ben poco e al 6′ Lautaro firma il vantaggio nerazzurro. Parte tutto da Barella che sradica il pallone dai piedi di Sanabria e verticalizza per Bonny, lanciato così in campo aperto assieme al bomber argentino: il francese serve l’assist per Lautaro che, solo davanti a Silvestri, sigla l’1-0 con facilità.

Dopo la rete annullata a Dimarco per fuorigioco al 12′, i nerazzurri continuano a sfornare occasioni da gol a ripetizione e Silvestri tra i pali è costretto a fare gli straordinari. Il portiere della Cremonese, incolpevole sulla prima rete, non può nulla nemmeno sul gol del raddoppio: al 38′, su cross di Dimarco, Bonny di testa realizza il 2-0, dopo aver rubato perfettamente il tempo alla retroguardia ospite. La musica non cambia nemmeno nella ripresa e il passivo per la Cremonese diventa ancora più pesante. Nel giro di due minuti, tra il 55′ e il 57′, l’Inter mette a segno altre due reti. Il 3-0 porta la firma di Dimarco che si riprende così la marcatura negata nel primo tempo, segnando con un bel tiro da fuori. Il poker, invece, lo realizza Barella che ritrova la gioia del gol dopo quasi dieci mesi: per il 4-0 Bonny mette a referto il terzo assist di serata e, al momento del cambio con Esposito, esce dal campo tra gli applausi scroscianti di San Siro. La mezz’ora finale è di pura amministrazione e Chivu ne approfitta per dare spazio ai giocatori meno impiegati. Tra di loro, però, non fa una bella figura Diouf, che nel finale perde un pallone sanguinoso, dal quale nasce il gol del 4-1 della Cremonese, segnato da Bonazzoli. Per l’Inter di Chivu arriva così il terzo successo di fila in campionato, la quinta contando anche la Champions.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

INTER (3-5-2): Sommer 6; Akanji 6, De Vrij 6.5, Bastoni 6.5 (16′ st Carlos Augusto 6); Dumfries 6 (9′ st Luis Henrique 6), Frattesi 6, Barella 7.5, Mkhitaryan 6.5 (30′ st Diouf 5), Dimarco 8; Lautaro 7 (30′ st Sucic 6), Bonny 8.5 (16′ st Esposito 6). In panchina: Di Gennaro, Josep Martinez, Acerbi, Bisseck, Darmian, Palacios, Zielinski, Calhanoglu. Allenatore: Chivu 7.

CREMONESE (3-4-1-2): Silvestri 6.5; Ceccherini 5 (13′ st Faye 5.5), Baschirotto 4.5, Bianchetti 5; Mussolini 4.5 (29′ st Barbieri 6), Bondo 5.5, Grassi 5, Pezzella 5; Vasquez 5.5 (13′ st Vardy 5); Johnsen 5 (1′ st Vandeputte 6), Sanabria 5 (12′ st Bonazzoli 6.5). In panchina: Malovec, Nava, Folino, Sarmiento, Payero, Lordkipanidze, Zerbin. Allenatore: Nicola 5.

ARBITRO: Feliciani di Teramo 6.
RETI: 6′ pt Lautaro, 38′ pt Bonny, 10′ st Dimarco, 12′ st Barella, 42′ st Bonazzoli.
NOTE: Serata uggiosa, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Sucic, Pezzella. Angoli: 13-1. Recupero: 1’+1, 4’+1.

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Memorandum d’intesa tra Cassa Depositi e Prestiti e la Caisse de Dépôt et de Gestion marocchina per rafforzare cooperazione

ROMA (ITALPRESS/MAP) – La Caisse de Dépôt et de Gestion (CDG) e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) hanno firmato ieri a Roma un memorandum d’intesa per stabilire un quadro di cooperazione per lo sviluppo di progetti di investimento in settori chiave dell’economia. Firmato dal direttore generale di CDG, Khalid Safir, e dal direttore generale del CDP, Dario Scannapieco, questo primo memorandum d’intesa copre diversi settori, tra cui energia pulita, infrastrutture, acqua, salute, agricoltura, turismo e sviluppo urbano. Il memorandum prevede inoltre un maggiore sostegno al settore privato, in particolare alle PMI, la rivitalizzazione dei mercati dei capitali, il rafforzamento dei partenariati economici bilaterali e lo scambio di competenze attraverso la partecipazione congiunta alle principali reti internazionali.

Per Safir il memorandum d’intesa dimostra “l’impegno congiunto delle due istituzioni verso una nuova dinamica in grado di rafforzare la loro solida cooperazione, che coincide con il bicentenario delle relazioni diplomatiche tra Marocco e Italia”. Questo accordo, ha proseguito, “concretizza una lunga storia di collaborazione bilaterale e apre la strada a un partenariato strategico rafforzato, incentrato sulla promozione di una crescita inclusiva e sul rafforzamento degli investimenti tra i due Paesi”.

Safir ha sottolineato che “le due istituzioni sono quindi impegnate a coordinare le loro strategie, i loro concetti e le loro attività per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, lavorando insieme per intensificare la loro cooperazione e coordinare i loro sforzi, al fine di fornire un supporto congiunto e capitalizzare le rispettive competenze in settori di interesse comune”. La priorità ora è “tradurre le nostre idee condivise in azioni concrete, sostenibili, sicure e redditizie per tutte le parti”, ha insistito, sottolineando l’importanza di esplorare nuove strade di collaborazione”.

Per l’Ambasciatore Italiano in Marocco, Pasquale Salzano, “la firma a Roma del Memorandum d’intesa tra Cassa Depositi e Prestiti e la Groupe CDG segna una tappa importante nel rafforzamento della cooperazione economica tra Italia e Marocco. L’accordo apre nuove prospettive di collaborazione in settori chiave per lo sviluppo economico e sociale – energia, infrastrutture, acqua, sanità, agricoltura, turismo e sviluppo urbano – e si inserisce nel contesto del bicentenario delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi”. Un’intesa che, spiega. “conferma la solidità del partenariato tra le nostre istituzioni finanziarie e la volontà condivisa di promuovere una crescita duratura fondata su investimenti di lungo periodo e su un dialogo euro-mediterraneo sempre più concreto”.

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Cardiologia padovana prima in Italia, Zaia “Uno dei simboli della sanità veneta”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Un riconoscimento che ci riempie d’orgoglio e che conferma, ancora una volta, l’eccellenza della sanità veneta. La Cardiologia dell’Azienda Ospedale Università di Padova, guidata dal professor Domenico Corrado, quest’anno è stata riconosciuta come miglior cardiologia italiana. Rappresenta un modello di integrazione tra assistenza, ricerca e formazione, un punto di riferimento non solo per il Veneto ma a livello internazionale.” Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la notizia che vede la Cardiologia dell’ospedale di Padova al primo posto in Italia nella classifica dei Best Italian Hospitals Awards 2025, dedicata ai migliori centri cardiologici nazionali.

La graduatoria, giunta alla quarta edizione, è stata stilata da NExT Health attraverso un innovativo sistema di valutazione multiparametrica che ha integrato dati clinici, attività di ricerca e formazione, reputazione e giudizio degli addetti ai lavori. Il punteggio complessivo, ottenuto dall’interconnessione di parametri quantitativi e qualitativi, si basa su fonti pubbliche certificate come il Ministero della Salute, PubMed, PNE e Agenas. “La Cardiologia padovana – prosegue Zaia – è uno dei simboli della sanità veneta: capacità scientifica, alto livello di competenza e lavoro di squadra. Dietro a questo risultato c’è un impegno quotidiano fatto di dedizione e professionalità, che conferma quanto il nostro sistema sanitario sia solido, innovativo e riconosciuto anche a livello nazionale. E posso dire con certezza che ha accanto a sé numerosi altri reparti di pari eccellenza nel territorio regionale.”

L’Azienda Ospedaliera di Padova ha superato oltre 1.300 reparti di cardiologia in tutta Italia. Nella graduatoria complessiva si colloca al primo posto, seguita dal Policlinico Universitario Agostino Gemelli, dall’IRCCS Ospedale San Raffaele e dal Centro Cardiologico Monzino. Il reparto diretto dal professor Corrado è stato premiato per la qualità delle prestazioni assistenziali, per la produzione scientifica e per l’intensa attività formativa, considerata un modello di riferimento internazionale nel campo delle malattie cardiovascolari.

“Questo traguardo – sottolinea il Governatore – è il frutto di un sistema che sa valorizzare il merito e che investe sulla ricerca, sull’innovazione e sulle competenze. Ringrazio il professor Corrado e tutta la sua straordinaria équipe per il lavoro svolto, insieme a tutti i medici, gli infermieri, il personale sanitario e tecnico che ogni giorno garantiscono cure di altissimo livello ai cittadini. Un ringraziamento particolare va anche alla Direzione dell’Azienda Ospedale Università di Padova, che con il coordinamento della Regione Veneto guida con rigore e visione la gestione di una struttura di eccellenza riconosciuta a livello nazionale e internazionale. È la dimostrazione che la nostra sanità pubblica, pur tra mille sfide, continua a essere un punto di forza per l’intero Paese”, termina il Presidente.

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Lollobrigida “Negli Usa per tutelare il nostro export e la nostra pasta”

ROMA (ITALPRESS) – “Negli Stati Uniti con l’ambasciatore Marco Peronaci facciamo il punto sulle azioni a tutela del nostro export. Seguiamo con attenzione i dossier legati alla presunta azione anti dumping che farebbe scattare un meccanismo iper protezionista verso i nostri produttori di pasta del quale non vediamo nè la necessità nè alcuna giustificazione”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, in visita negli Stati Uniti. “Il Governo e i nostri diplomatici sono in contatto costante con gli uffici governativi statunitensi per affrontare questo ed altri dossier – vino, pecorino romano, olio extravergine – utili a garantire rapporti commerciali floridi e sempre più proficui”, conclude.

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GP Singapore: la C5 monopolizza le qualifiche, si va verso una gara a una sosta

MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – È George Russell il poleman della sedicesima qualifica nella storia del Gran Premio di Singapore. Il pilota della Mercedes ha conquistato la settima pole della sua carriera, la seconda nel 2025 dopo quella di Montreal, dove poi vinse la gara. Russell ha ottenuto un miglior tempo di 1’29″158 nel suo secondo tentativo di Q3, migliorandosi di sette millesimi rispetto al tentativo precedente che gli sarebbe comunque valso la pole. Per la Mercedes questa è la quarta partenza al palo a Singapore, la prima dal 2018, nonché la numero 143 nella sua storia. Nella terza sessione di prove libere le squadre si sono dedicate principalmente alla preparazione delle qualifiche, anche se alcuni piloti hanno effettuato dei run di giri consecutivi per avere qualche feedback sul comportamento delle gomme in una situazione di gara. Sette squadre hanno usato un set di Medium e uno di Soft per pilota, con l’Aston Martin che ha seguito quasi esattamente lo stesso programma, aggiungendo un consueto giro di rodaggio con un set di Hard. Mercedes e Williams hanno invece usato soltanto Soft.

In qualifica, monocolore rosso con la C5 assoluta protagonista della sessione. “Una qualifica molto intensa, con una Mercedes particolarmente brillante che ha conquistato con Russell una pole forse sorprendente ma assolutamente meritata – l’analisi di Mario Isola, direttore motorsport Pirelli Interessante notare come ci sia stato un grandissimo equilibrio in tutti e tre i segmenti della qualifica: 15 piloti in otto decimi in Q1, dieci in meno di mezzo secondo in Q2 e i top ten tutti sotto l’1’30” in Q3. È stata una pole record quella di Russell, inferiore di 367 millesimi rispetto allo scorso anno ma in linea con le simulazioni della vigilia. Oggi la pista è andata migliorando in maniera sensibile durante FP3 e all’inizio delle qualifiche, stabilizzandosi poi nella parte finale. La C5 si è dimostrata in grado di offrire un buon livello di prestazione anche al secondo o terzo giro cronometrato e, ancora di più, in un secondo tentativo vero e proprio”. “Sappiamo quanto le qualifiche siano fondamentali su questa pista per il risultato della gara – prosegue Isola – non è un caso che nelle quindici gare fin qui disputate soltanto tre volte il vincitore non è partito dalla prima fila. Domani avremo con ogni probabilità una gara su una sosta sola, anche se l’aumento della velocità in pit-lane (da 60 a 80 km/h) rende un filo più appetibile il doppio pit-stop, soprattutto in caso di una neutralizzazione oppure dell’apertura di una finestra di aria pulita durante lo svolgimento della gara”.

“Credo che tutte e tre le mescole siano in gioco per essere utilizzate domani sera – aggiunge – Tutti hanno un set di Medium e uno di Hard ma anche la Soft potrà giocare un ruolo, sia all’inizio che alla fine della corsa. Il maggior grip che la C5 offre potrebbe essere sfruttato in partenza per guadagnare posizioni importanti su una pista dove i sorpassi sono sempre difficili, anche se in misura minore rispetto al passato”.

È Lia Block, intanto, la vincitrice della Sprint Race dell’appuntamento di Singapore della F1 Academy. Partita dalla pole position, la pilota della Williams-ART Grand Prix ha condotto la gara in testa fino al termine, resistendo al prepotente ritorno di Maya Weug (Scuderia Ferrari-MP Motorsport) che, scattata dall’ottava posizione dopo la pole di ieri, è arrivata seconda per soli 649 millesimi sotto la bandiera a scacchi. Sul terzo gradino del podio è salita Chloe Chambers (Red Bull Ford-Campos Racing). Nel campionato Pilote, Doriane Pin è sempre prima con 132 punti, con Maya Weug che riduce il distacco a 17 lunghezze e Chloe Chambers terza a quota 99.

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Valditara “L’IA non potrà mai sostituire i docenti. Manovra? Serve aumento delle risorse, ho parlato con Giorgetti”

ROMA (ITALPRESS) – Ritengo che l’intelligenza artificiale sia una grande opportunità, ovviamente va precisato subito che la scuola è una grande comunità educante, fatta di persone. L’intelligenza artificiale dovrà essere sempre guidata dall’uomo, non potrà mai sostituire i docenti”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, intervenendo alla Leopolda a Firenze. “L’assistente virtuale? La sperimentazione è andata molto bene, i risultati sono buoni”, ha aggiunto.

“Continuo a insistere che dobbiamo aumentare le risorse” per gli stipendi dei docenti, “ho fatto una proposta a Giorgetti, adesso vediamo. Sui 500 euro del bonus della carta docente noi li abbiamo estesi a tutti, anche ai precari, e stiamo pensando persino di implementare questa misura, ma comunicherò alla fine della prossima settimana come faremo. Troveremo delle risorse anche per fare qualcos’altro, non ci saranno soldi in meno, ha concluso parlando della prossima legge di bilancio.

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Emozioni, errori e gol, all’Olimpico Lazio-Torino 3-3

ROMA (ITALPRESS) – La Lazio non riesce a dare continuità alla vittoria di Genova: la pazza sfida dell’Olimpico contro il Torino di Baroni, infatti, termina per 3-3 dopo un finale infuocato in cui il pareggio definitivo arriva al 103′ con un rigore di Cataldi dopo una rissa in campo. Al tecnico granata, al ritorno da ex in quello che fino a pochi mesi fa era il suo stadio, non riesce il colpaccio ma torna a fare punti dopo due sconfitte di fila. Scelte forzate per Sarri, che dopo Marusic e Pellegrini perde anche Zaccagni: al loro posto, ecco Hysaj, Tavares e Pedro. Nel Torino, invece, prima da titolare in campionato per Tameze. Partono meglio gli ospiti, con Ngonge che, lasciato solo al limite, fa partire un tiro centrale e facile da bloccare per Provedel. L’esterno è protagonista al 16′, dando il via all’azione che porta al gol dei granata: il tiro di Pedersen viene ribattuto a centro area da Provedel, Simeone è più reattivo di Hysaj e Basic e la mette dentro. La Lazio prova a reagire con qualche spunto individuale, ma crea poco. Al 24′, follia di Pedro, che con un passaggio arretrato serve Ngonge: reattivo Provedel a chiudergli lo specchio. Gol sbagliato, gol subito: lo stesso Pedro recupera palla e serve in profondità Cancellieri, che si accentra e scarica all’incrocio un sinistro potente su cui Israel non può nulla. Al 40′, dopo una palla recuperata sulla trequarti biancoceleste, Basic sceglie il lancio lungo per Cancellieri che controlla alla perfezione, vince il duello fisico con Lazaro, sterza e batte di nuovo Israel in uscita. Prima della fine del primo tempo c’è spazio per un’altra palla recuperata da Pedro sul disimpegno di Israel, ma Basic manda alto non di molto.
Nella ripresa, il Torino, a caccia del pareggio, si fa preferire su una Lazio troppo lenta e slegata. Ai granata manca la precisione, con un colpo di testa di Vlasic fuori misura e un tiro di Asllani alto. Baroni pesca bene dalla panchina, coi neoentrati subito protagonisti: Nkounkou salta in un colpo solo Hysaj e Isaksen e mette in mezzo per Adams, che allarga il piattone per battere Provedel. All’84’, Dembèlè, ben imbeccato in profondità, sbaglia la scelta tentando un tiro da posizione impossibile invece di mettere la palla in mezzo. Qualche lampo di Lazio si vede nel finale, con le azioni un pò confusionarie portate avanti da Castellanos e Tavares, che poi esce per far spazio al recuperato Lazzari. Il gol di Coco al 93′ sulla torre di Masina sembra regalare il ritorno alla vittoria al Torino, ma c’è ancora tempo per l’ultimo colpo di scena. Piccinini conclude la sua personalissima partita horror non vedendo un nettissimo fallo dello stesso Coco su Noslin dopo una palla persa in area da Dembèlè. A salvarlo c’è il Var: l’on-field review porta all’assegnazione del rigore. Contestualmente viene ammonito Maripan, il cui colpo rifilato a palla lontana allo stesso attaccante argentino sul successivo parapiglia che si è creato non viene ritenuto da rosso. Dal dischetto va Cataldi, che spiazza Israel e fa tirare un grosso sospiro di sollievo a Sarri e ai tifosi biancocelesti.
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Prima gioia per il Lecce, battuto il Parma al Tardini

PARMA (ITALPRESS) – Colpo esterno del Lecce, che centra il suo primo successo in campionato. I ragazzi guidati da Eusebio Di Francesco espugnano 1-0 il Tardini di Parma: decide una rete messa a referto da Riccardo Sottil nel primo tempo.
Buon avvio di partita da parte dei padroni di casa, che vanno vicini al vantaggio dopo appena 5′ con una conclusione dalla distanza di Bernabè, terminata di poco a lato. La risposta della squadra giallorossa non si fa attendere, tant’è che al 9′ Berisha disegna un cross pericoloso su calcio di punizione per Stulic, che però viene anticipato da Circati. Tirato un sospiro di sollievo, il Parma torna a fare la partita costruendo delle azioni interessanti, ma senza riuscire a rendersi pericoloso dalle parti di Falcone. Al 26′ Carlos Cuesta è costretto ad effettuare la sua prima sostituzione in seguito all’infortunio di Valeri, che viene rilevato da Lovik. Sei minuti dopo Pellegrino lamenta un tocco di mano in area di rigore, ma per Doveri è l’attaccante a commettere fallo. Sul ribaltamento di fronte Berisha, sull’imbucata di Gallo, lascia partire un potente tiro da posizione defilata che viene deviato in corner. Il Lecce cresce con il passare dei minuti e al 38′ trova la rete del vantaggio con Riccardo Sottil. L’ex Milan lascia partire un tiro-cross che scavalca Stulic e beffa un colpevole Suzuki. In pieno recupero Britschgi ci prova da posizione defilata, ma trova un grande Falcone a dirgli di no con i piedi.
Nella ripresa la formazione gialloblù inizia ad attaccare a testa bassa, ma i ritmi di gioco non sono particolarmente alti e le occasioni da rete latitano da entrambe le parti. Al 63′ Tiago Gabriel compie un grande intervento in scivolata, strappando la palla dai piedi di Almqvist che sembrava pronto a volare verso la porta. Nonostante una squadra a forte trazione offensiva, il Parma non riesce a trovare gli spazi giusti per colpire gli avversari. Al 76′ Cutrone si rende pericoloso con una girata sull’assist di Lovik, ma la palla termina fuori. Nel finale di partita gli emiliani continuano a spingere, ma devono fare i conti con una buona fase difensiva dei pugliesi. All’89’ Danilo Veiga cade in area di rigore per un presunto contatto con Almqvist ma, dopo un check del Var, non viene ravvisato alcun fallo. Nel recupero ci pensa ancora Falcone a compiere una grande parata su Delprato, blindando il primo successo stagionale dei salentini. Il Lecce esce così dalla zona retrocessione e sale 5 punti in classifica, agganciando proprio il Parma.
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