sabato, Dicembre 27, 2025
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Apparsa la scritta “Vespa infame” in un ascensore della sede Rai di via Teulada

ROMA (ITALPRESS) – La scritta “Vespa infame” è apparsa in uno degli ascensori della sede Rai di via Teulada. L’episodio è stato denunciato alle forze dell’ordine che hanno avviato indagini per risalire ai responsabili.

Unirai esprime “ferma condanna per l’episodio avvenuto nella sede Rai di via Teulada, dove è comparsa una scritta offensiva nei confronti di Bruno Vespa”. “Un gesto intollerabile e vile, che nulla ha a che fare con il confronto di idee e con il rispetto che deve sempre contraddistinguere un ambiente di lavoro e una comunità professionale come quella Rai – si legge in una nota del sindacato -. Unirai manifesta la più convinta solidarietà a Bruno Vespa, figura storica del giornalismo e della televisione italiana, e confida che le forze dell’ordine individuino al più presto i responsabili di un atto che offende non solo la persona, ma anche l’intera azienda. La Rai è e deve restare un luogo di civiltà, libertà e rispetto reciproco, valori che il sindacato Unirai continuerà a difendere senza esitazioni”.

– foto ufficio stampa Rai –

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Scoperta una serra di marijuana a Sestu, arrestato un 44enne del posto

CAGLIARI (ITALPRESS) – Una serra con diverse piante di marijuana, alcune già in via di trattamento per il commercio. Lo hanno scoperto ieri sera i Carabinieri della Stazione di Sestu che hanno arrestato un 44enne operaio del luogo, ritenuto responsabile del reato di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti. L’uomo, individuato nel corso di un servizio mirato al contrasto della produzione di stupefacenti, è stato sorpreso in un terreno agricolo di sua disponibilità, situato in località Scala Sa Perda, dove i militari hanno rinvenuto all’interno di una serra 17 piante di cannabis indica, di cui due già recise e poste ad essiccamento, per un peso complessivo di oltre 19 chilogrammi.

Durante la perquisizione i militari hanno trovato alcune dosi già confezionate di marijuana che sono state sottoposte a sequestro con tutto il resto del materiale messo a disposizione del tribunale di Cagliari. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione in attesa dell’udienza di convalida che si sta svolgendo in queste ore.

– Foto ufficio stampa Carabinieri –

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Debutta il tour de Il Volo in America Latina, tutti i concerti sono già sold out

MILANO (ITALPRESS) – È ufficialmente partito il tour de Il Volo in America Latina, tutto sold out, con il debutto a Rio de Janeiro, seguito da una data a Belo Horizonte. I concerti brasiliani e continueranno questa sera, 7 ottobre, a Curitiba, e domani, 8 ottobre, a Porto Alegre. Seguiranno tre concerti a San Paolo nelle date 10, 11 e 12 ottobre. Il tour Latam proseguirà con una tappa il 14 ottobre a Buenos Aires (Argentina), il 16 ottobre a Santiago de Chile (Cile) e il 18 ottobre a Lima (Perù). Nei prossimi giorni sarà annunciata la seconda parte del tour Latam, che replicherà alcune tappe già toccate e ne aggiungerà di nuove a marzo 2026.

Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble continuano a portare la musica italiana e i loro brani inediti all’estero, confermando il ruolo di ambasciatori della tradizione musicale italiana nel mondo. A partire dal 2 novembre e fino alla fine dell’anno, Il Volo sarà protagonista del tour Live in concert, che toccherà le principali capitali europee, tra cui Vienna, Berlino, Monaco di Baviera, Praga, Budapest, Parigi, Madrid e tante altre. A dicembre del prossimo anno il trio tornerà in Italia con LIve nei palasport 2026 (prodotto da MT Opera & Blues e Friends & Partners), cinque nuovi appuntamenti nei principali palazzetti. Il Volo partirà il 7 dicembre 2026 da Milano @ Unipol Forum, e proseguirà il 12 dicembre a Firenze @ Nelson Mandela Forum, il 17 dicembre a Roma @ Palazzo dello Sport, il 19 dicembre a Torino @ Inalpi Arena, e concluderà il tour il 20 dicembre a Bologna @ Unipol Arena. Sarà un’occasione unica per assistere dal vivo alle straordinarie performance di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, che chiuderanno l’anno con una serie di appuntamenti all’insegna della tradizione musicale italiana.

– foto IPA Agency –

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Camorra, beni per 1 milione sequestrati a un esponente del Clan dei Casalesi

CASERTA (ITALPRESS) – Gli agenti della Polizia di Stato, nell’ambito di una più ampia strategia finalizzata a contrastare l’accumulo ed il riciclaggio dei proventi delle attività delittuose da parte delle organizzazioni criminali operanti nella provincia di Caserta, hanno sequestrato beni per circa un milione di euro riconducibili ad un pregiudicato, condannato in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Santa Maria Capua Vetere, su proposta del Questore della provincia di Caserta. L’indagato fu catturato dalla Squadra Mobile di Caserta nell’ottobre del 2012, dopo un lungo periodo di latitanza, in un immobile, adibito a bunker, ubicato nel comune di Francolise, dove furono rinvenuti numerosi “pizzini”, un dispositivo per il rilevamento delle microspie, una botola con accesso ad un nascondiglio, collocata nella cabina doccia, e una pistola calibro 7,65.

In seguito alla sentenza definitiva di condanna, dalla quale è emerso il ruolo apicale dell’uomo nell’organigramma mafioso dei casalesi riconducibile alla figura di Zagaria, gli investigatori della Divisione Anticrimine di Caserta e del Servizio Centrale Anticrimine hanno svolto gli accertamenti patrimoniali necessari ad individuare le proprietà e le risorse finanziarie provento delle attività delittuose commesse nel tempo. Dall’indagine, finalizzata a ricostruire il patrimonio illecito nella disponibilità diretta e indiretta (per il tramite dei suoi familiari) del soggetto, è emersa una notevole sproporzione tra i beni posseduti ed i redditi dichiarati dai membri dell’intero nucleo familiare.

Gli accertamenti hanno, infatti, consentito all’autorità giudiziaria di disporre il sequestro preventivo funzionale alla confisca di alcune unità immobiliari, veicoli e diversi rapporti finanziari e bancari, per un valore stimato di circa un milione di euro. Durante l’operazione, che si è svolta nei comuni di San Cipriano e Casal di Principe, all’interno di uno degli immobili, una villetta a due piani con un articolato sistema di videosorveglianza esterna, gli investigatori hanno anche scoperto una piccola stanza nascosta, un “bunker” utilizzato come nascondiglio per una sola persona in caso di fuga o necessità.

– foto ufficio stampa Polizia di Stato –

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Egualia “Senza un’agenda degli interventi i farmaci equivalenti spariranno”

ROMA (ITALPRESS) – Non sono semplici commodity, ma beni meritori da difendere: i farmaci equivalenti rappresentano la spina dorsale delle terapie croniche e un presidio di salute pubblica che lo Stato ha il dovere di tutelare. È il messaggio che emerge dal decimo Rapporto dell’Osservatorio Egualia-Nomisma, presentato oggi a Roma, che lancia un appello: senza misure di tutela e una chiara agenda industriale, la crisi rischia di diventare irreversibile. Il comparto in Italia raggruppa 102 imprese per un totale 10.900 addetti diretti, per un valore della produzione che ha toccato i 6,4 miliardi e 1,6 miliardi di valore aggiunto diretto generato. Tuttavia, l’aumento dei costi di produzione (+32% tra il 2019 e il 2023, +9,5% solo nell’ultimo anno), trainato dal rincaro delle materie prime (+40,6% sul periodo), ha eroso i margini, mettendo sotto pressione la redditività di un settore che opera già con prezzi regolati e fermi da anni. Il settore in Italia conta 102 imprese, 10.900 addetti diretti, 6,4 miliardi di valore della produzione e 1,6 miliardi di valore aggiunto diretto generato. Negli ultimi anni le aziende hanno investito e consolidato occupazione, ma l’aumento dei costi (+32% tra 2019 e 2023, +9,5% solo nell’ultimo anno) ha messo sotto pressione la redditività.

‘Parallelamente cresce il rischio di concentrazione: il 46% dei medicinali equivalenti critici è oggi fornito da solo 1 o 2 produttori, con casi in cui resta un unico fornitore per principio attivo. Un sistema così fragile espone a carenze diffuse e prolungate’, sottolinea Egualia. Focus del decimo Rapporto dell’Osservatorio – illustrato da Lucio Poma, capo economista di Nomisma – la relazione tra le politiche nazionali ed il Critical Medicines Act, ultimo tentativo di mettere in sicurezza la filiera produttiva europea. Il continente acquista all’estero il 48% dei principi attivi, il 60% degli intermedi e l’85% delle materie prime regolamentate. Un’architettura produttiva che amplifica i rischi di interruzione delle forniture, rendendo urgente una politica industriale europea per i farmaci critici essenziali. Il “fare presto” sollecitato dallo studio ha tempistiche sufficientemente delineate: “una nuova agenda industriale per i farmaci critici: impianti esistenti e nuovi, ma sostenibili nel lungo periodo – ha ricordato Poma. Perché questo progetto diventi operativo serve una tempestiva revisione delle politiche di prezzo, rimborso e acquisto pubblico”. Poma ha aggiunto che a livello europeo, il pane ha segnato +45% e l’indice generale dei prezzi al consumo +30%, ma i farmaci equivalenti critici sono fermi a +2% e quelli più diffusi addirittura deflattivi a -8%. “Questa forbice – che distingue nettamente questi farmaci da quelli innovativi – mette a rischio la sostenibilità industriale degli equivalenti”.

‘In questi anni il Governo ha dimostrato grande attenzione verso la farmaceutica che rappresenta un settore chiave per la salute pubblica e per l’economia del Paese, anche alla luce del più ampio processo di riforma che abbiamo avviato per rendere la nostra sanità più moderna e capace di rispondere in modo sempre più efficace ai bisogni dei cittadini – afferma in un messaggio il ministro della Salute Orazio Schillaci -. In questa direzione di efficientamento va anche il recente disegno di legge delega sul Testo unico della legislazione farmaceutica con cui vogliamo dare certezza a tutto il comparto e garantire equità nell’accesso alle cure, sostenibilità economica del sistema e valorizzazione delle nostre eccellenze. Per garantire ai cittadini la disponibilità di farmaci carenti, c’è grande attenzione sia delle istituzioni nazionali sia in ambito in europeo per diminuire la dipendenza da mercati terzi, aumentando la produzione di farmaci essenziali. In Italia, così come in ambito europeo, la centralità del cittadino è il nostro faro – conclude il ministro -: lavoriamo per un accesso equo, sicuro e tempestivo ai farmaci. È un obiettivo che, sono certo, potrà trovare nel contributo delle imprese rappresentate da Egualia un alleato prezioso’.

‘Il nostro Paese è leader nel settore farmaceutico, oggi riconosciuto tra i comparti più strategici e innovativi del Made in Italy, insieme a difesa, spazio e Blue Economy, come evidenziato dal Libro Bianco “Made in Italy 2030”, di prossima pubblicazione – sottolinea in un messaggio il ministro dello Sviluppo Economico Adolfo Urso -. Nello specifico, il comparto dei farmaci equivalenti si conferma un pilastro insostituibile del settore che il Ministero sostiene con agevolazioni per la transizione ecologica e digitale, che confermeremo anche in Legge di bilancio, con nuove soluzioni semplificate a favore degli investimenti tecnologici in chiave green. Nel 2024 le vostre aziende hanno registrato un fatturato di circa 6,4 miliardi di euro, impiegando quasi 11 mila addetti, confermando di anno in anno una crescita costante nei ricavi, nell’occupazione e nelle quote di mercato, che al momento non risentiranno delle politiche tariffarie USA. A partire dal 1° settembre 2025 infatti per i generici cl’impegno degli Stati Uniti ad applicare esclusivamente la tariffa MFN, escludendo i dazi reciproci al 15%. Questo rappresenta un’opportunità significativa per voi favorendo l’export verso gli USA, dove questa categoria rappresenta circa il 90% delle prescrizioni’. Per Urso ‘in un mondo che chiede sempre più sicurezza nell’approvvigionamento di tecnologie critiche, i farmaci generici – molti dei quali critici – rappresentano uno strumento imprescindibile, e il Governo guarda ai farmaci equivalenti con favore, in quanto in grado di rafforzare la nostra sovranità sanitaria e promuovere un modello di sanità pubblica più sostenibile’.

Lo studio Nomisma cita senza remore il “dite di no a tutto, fate qualcosa!” di Mario Draghi prima di esordire con la prima e più basilare raccomandazione di policy: adeguare i prezzi perché “alcune multinazionali hanno già dichiarato che nel biennio 2026-2027 rischiano di dover procedere al ritiro progressivo delle AIC di diverse famiglie di principi attivi se i prezzi resteranno sotto le soglie minime di remuneratività”. L’Osservatorio indica la necessità di una nuova agenda industriale per la farmaceutica essenziale, articolata in più direttrici: adeguamento dinamico dei prezzi dei farmaci fuori brevetto; gare pubbliche basate sui criteri MEAT, con esclusione delle offerte anomale tramite floor price; obbligo di gare multi-aggiudicatarie, per ridurre la concentrazione dei fornitori; incentivi a chi produce in Europa o utilizza API di provenienza UE; superamento del payback per i farmaci fuori brevetto; allineamento tra politiche ambientali e industriali, percgè le nuove regole (come la Direttiva Acque Reflue) non compromettano le produzioni.

“I farmaci equivalenti sono una risorsa fondamentale per garantire equità di accesso alle cure e sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale – ha dichiarato Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute -. Il Governo sostiene con convinzione questo comparto, che rappresenta un presidio di salute pubblica e un pilastro industriale strategico per il Paese”. “In questa direzione si inserisce il Testo Unico della legislazione farmaceutica, un provvedimento che nasce con spirito di proattività, programmazione e sburocratizzazione. L’obiettivo è dare certezze al settore, introducendo strumenti efficaci per costruire un sistema moderno e sostenibile, capace di rispondere tempestivamente ai bisogni dei cittadini e di garantire la continuità delle terapie“, ha proseguito.

“Il Rapporto di quest’anno – ha dichiarato Stefano Collatina, presidente di Egualia – ci consegna una fotografia chiara: il comparto degli equivalenti cresce, investe, dà lavoro, ma è schiacciato da regole che ne minano la sostenibilità. Se i prezzi restano fermi, mentre i costi produttivi aumentano a doppia cifra, il rischio è che molte aziende siano costrette ad abbandonare i farmaci essenziali, lasciando i cittadini senza cure di base“. “Non chiediamo sussidi a fondo perduto – ha proseguito – ma condizioni economiche e regolatorie eque. Non si tratta solo di investire di più, ma di spendere meglio: prezzi sostenibili, gare multi-aggiudicatarie, basi d’asta realistiche, incentivi alla produzione europea e abolizione del payback sui fuori brevetto o esclusione dal tetto di spesa. Il nostro settore non è un costo, è una risorsa: ogni euro speso per un equivalente libera risorse per innovazione e nuove terapie”. Collatina ha poi sottolineato il rischio sistemico per il SSN: “Se cede l’industria dei fuori brevetto, crolla l’intera impalcatura dell’accesso ai farmaci. Le carenze stanno aumentando, e riguardano proprio i farmaci più critici per i pazienti cronici”.

Un passaggio centrale è la valorizzazione dell’industria che già opera in Italia: “Oggi il nostro Paese vanta impianti produttivi di altissimo livello. Questa è una risorsa strategica che non possiamo disperdere. Ma se non cambiamo rotta, i farmaci prodotti in Italia rischiano di non essere più destinati al mercato interno: le aziende smetteranno di investire, e progressivamente sceglieranno altri Paesi dove allocare le loro risorse. Sarebbe una perdita irreparabile per il sistema industriale e per la sicurezza nazionale”. Infine, un richiamo alla responsabilità politica: “I farmaci equivalenti non sono una commodity. Sono la spina dorsale delle terapie quotidiane per milioni di cittadini. Senza di loro non c’è SSN sostenibile, non c’è autonomia strategica europea, non c’è equità per i pazienti. È il momento di passare dalle dichiarazioni ai fatti: il tempo è già scaduto”.

– foto screenshot Rapporto Egualia –

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Vandalizzata la targa in memoria di Lia Pipitone a Palermo

PALERMO (ITALPRESS) – Ritrovata divelta e sradicata dal luogo dell’affissione la targa intitolata a Lia Pipitone a cui è dedicato uno dei due alberelli nella piazza di via Ammiraglio Rizzo, angolo via Fileti, a Palermo. La targa era stata ripristinata il 23 settembre in occasione di “Colori in piazza”, un’iniziativa di sensibilizzazione con gli studenti del territorio in occasione del 42° anniversario dell’uccisione di Lia Pipitone e nel ricordo di Rosanna Lisa Siciliano anche lei vittima di femminicidio a Palermo.

A denunciare quanto accaduto sono l’Associazione Millecolori Aps Ets e l’Ottava Circoscrizione del Comune di Palermo. “Non ci scoraggia l’ennesimo episodio di vandalismo – dichiara Adriana Argento, responsabile della Millecolori e del Centro antiviolenza Lia Pipitone –, anzi, rafforza la nostra determinazione a proseguire nel nostro lavoro al fianco dell’amministrazione comunale e di tutti i cittadini onesti e perbene. Questo simbolo di legalità e rispetto sarà ripristinato ancora una volta perché la memoria e il messaggio che porta con sé non può essere cancellato”. “Non ci arrendiamo di fronte a questo episodio – dichiara Marcello Longo, presidente dell’Ottava Circoscrizione del Comune di Palermo -, e all’infinito ripristineremo questa targa e tutti i simboli all’interno della nostra Circoscrizione. L’educazione e il rispetto devono essere più forti della prepotenza”. “La targa dedicata a Lia Pipitone è stata vandalizzata per l’ennesima volta. Questa donna ammazzata dalla mafia 42 anni fa non trova ancora pace – dichiara Mari Albanese, scrittrice e presidente della Commissione cultura dell’Ottava Circoscrizione del Comune di Palermo -. Ma non saranno queste azioni a fermarci. Continueremo a lavorare, come abbiamo sempre fatto, perché i territori possano diventare avamposti di legalità. E lo faremo in sinergia con le scuole e con le associazioni che da anni portano avanti progetti di bellezza: la Millecolori è un importante esempio. Palermo ha bisogno di speranza e noi abbiamo un compito importante, consegnare alle nuove generazioni una visione alternativa, una strada diversa nel nome di chi ha lottato da sempre contro le mafie di ieri e di oggi”.

– foto ufficio stampa Associazione Millecolori Aps Ets e Centro antiviolenza Lia Pipitone –

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“L’energia delle emozioni”, on air la nuova campagna di Enel con un brano inedito di Fiorella Mannoia

ROMA (ITALPRESS) – Ci sono energie che non si misurano in kilowatt, ma anche in piccoli gesti. In una carezza data senza fretta, in una parola che consola, in una presenza che non chiede nulla in cambio. Sono le energie delle persone comuni, quelle che vivono ogni giorno emozioni autentiche. A loro Enel dedica la nuova campagna ATL, “un tributo a chi con passione, dedizione e amore, trasforma la quotidianità in qualcosa di straordinario”, si legge in una nota. La campagna prosegue il percorso valoriale intrapreso negli ultimi anni, mettendo al centro “le emozioni autentiche, le sfide di ogni giorno, la bellezza dei gesti semplici. È un racconto corale che parla di umanità, di legami, di quella forza invisibile che muove il mondo – sottolinea Enel -. Diverse storie compongono il cuore pulsante della campagna: una madre che abbraccia la figlia il giorno della laurea, una giovane ostetrica che assiste una mamma nei primi istanti di vita del neonato, un uomo anziano che si prende cura della moglie malata, un’insegnante che accoglie un bambino al suo primo giorno di scuola nella nuova classe, un ingegnere che sorvola a bordo di un elicottero un campo eolico, lontano da casa ma vicino ai suoi ideali. Enel si fa interprete di un messaggio semplice ma potente: l’energia più autentica è quella che le persone mettono nella propria vita, nei propri affetti, nel lavoro e nella comunità”.

Ad accompagnare le immagini, un brano inedito dal titolo Eroi, scritto da Fiorella Mannoia. “La canzone, intensa e delicata, non si limita a fare da sfondo, ma amplifica il messaggio della campagna sottolineando con sensibilità il valore dei gesti quotidiani e contribuendo a rendere il racconto ancora più coinvolgente e autentico”, spiega Enel. “Il nostro spot istituzionale racconta un’energia che prende vita ogni giorno nei gesti delle persone. È l’energia silenziosa di chi costruisce, si impegna e si assume responsabilità senza clamore”, ha dichiarato Nicolò Mardegan, Direttore External Relations di Enel. “Abbiamo scelto ancora una volta di dare spazio a storie autentiche, perché è in queste che si trovano la dedizione, la cura e il senso di responsabilità che rappresentano la forza più vera del nostro Paese. Un’energia invisibile ma potente, capace di trasformare l’ordinario in straordinario. Ed è da qui che nasce la visione di uno sviluppo più consapevole, fondato su valori condivisi, solidi e duraturi”, ha aggiunto.

Lo spot, realizzato nei formati da 60″, 30″ e 15″, punta a creare un legame emotivo profondo con il pubblico, rafforzando il posizionamento di Enel come brand vicino alle persone e presente nella loro quotidianità. Un racconto che parla di energia, ma soprattutto di umanità. La campagna multicanale è on-air da ieri in Tv e prevede anche i cinema.

– foto d’archivio IPA Agency –

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Il consiglio di Panatta a Sinner “Eviti i tour de force, non è necessario”

ROMA (ITALPRESS) – “Alcuni tornei sono prove di sopravvivenza. Sinner eviti tour de force”. Così Adriano Panatta, in un’intervista concessa al “Corriere della Sera”, dopo il ritiro di Jannik Sinner, per crampi, nel Masters 1000 di Shanghai. “Sinner ha giocato a Pechino, poi è andato a Shanghai. Ora è atteso dai milioni di Ryad, poi Vienna, l’indoor a Parigi, le Finals e la Davis. Tutto in un mese e mezzo. Mi chiedo, ma è proprio necessario questo tour de force? C’era proprio bisogno di andare a Pechino? Conosco la replica: i punti, la classifica, il numero uno… ma chissenefrega di tutto questo”. “Alcuni tornei sono prove di sopravvivenza, i giocatori si ribellino. Sinner eviti tour de force”, ha aggiunto l’ex tennista azzurro. “I giocatori più forti, oggi, hanno la fortuna di poter programmare la stagione solo sui tornei del Grand Slam e sui Masters 1000. Vero è che Sinner ha avuto una stagione corta per via della stupida squalifica per doping, ma il discorso di fondo non cambia”, ha detto ancora Panatta.

“Tanto più che i Masters 1000 sono diventati tutti o quasi di due settimane e obbligano a periodi di lavoro sempre più lunghi. Poi, il numero uno. E vabbè… Se non vi sono contratti particolari con gli sponsor, non vedo perché corrergli dietro”, ha concluso l’ex tennista ed ex capitano del team azzurro di Coppa Davis.

– foto IPA agency –

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Trump sulla portaerei USS George H. W. Bush per celebrare i 250 anni della Marina Usa

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, accompagnato dalla first lady Melania, ha presenziato a bordo della portaerei USS George H. W. Bush (CVN-77) alla cerimonia “Titans of the Sea”, una revisione navale che ha messo in mostra la potenza di superficie della Marina statunitense in occasione del 250° anniversario della US Navy; durante l’evento il presidente ha ispezionato una formazione di cacciatorpediniere della classe Arleigh Burke e ha assistito a dimostrazioni navali e aereonautiche concepite per celebrare l’identità marittima americana e il ruolo globale della flotta.

In un discorso rivolto a migliaia di marinai riuniti a Norfolk e ai membri della flotta, Trump ha enfatizzato la forza e la rilevanza della Marina, ha annunciato impegni per aumenti salariali e investimenti volti a rafforzare i cantieri navali e la costruzione di nuove navi, e ha collegato l’evento a più ampie priorità politiche dell’Amministrazione. L’evento – che ha assunto spesso toni simili a quelli di un comizio politico, secondo alcune ricostruzioni – è stato accompagnato da una vasta copertura mediatica, riprese ufficiali del Dipartimento della Difesa e numerosi filmati e fotografie diffuse sui canali istituzionali, che documentano la review presidenziale e le evoluzioni della flotta.

La scelta della George H. W. Bush come piattaforma per la revisione non è casuale: la portaerei, completamente operativa e dotata delle capacità per ospitare alti rappresentanti istituzionali, ha offerto una cornice visiva potente per celebrare i 250 anni di storia della Marina e per ribadire l’importanza della proiezione di potenza marittima nel quadro della politica estera statunitense.

L’appuntamento è arrivato in un momento politico interno complesso, con il governo alle prese con una situazione di crisi istituzionale che ha influenzato il dibattito su bilancio e priorità della difesa; durante i suoi interventi il presidente ha voluto rassicurare il personale sulle retribuzioni e ha attaccato i detrattori politici, inserendo la celebrazione in un più ampio discorso pubblico sul rafforzamento delle forze armate. Sul piano operativo, la review ha offerto anche l’occasione per mostrare l’interoperabilità tra asset navali e aerei e per ricordare il ruolo chiave della Marina nel garantire libertà di navigazione e sicurezza marittima lungo rotte strategiche mondiali; immagini e clip della giornata evidenziano manovre coordinate e la presenza di asset moderni che rimarcano la capacità degli Stati Uniti di proiettare forza e deterrenza su scala globale.

In sintesi, il “Titans of the Sea” svolge una duplice funzione: celebrare un anniversario storico e offrire una vetrina politica e tecnica delle capacità navali statunitensi, consolidando un messaggio di continuità istituzionale e impegno verso il rafforzamento della flotta in un contesto geopolitico che pone nuovamente l’accento sulla centralità del mare nelle strategie di sicurezza.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).