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Tutela delle risorse biologiche marine, al via il bando Feampa 2021-2027

ROMA (ITALPRESS) – Sostenere progetti volti alla protezione e conservazione delle risorse biologiche marine, al ripristino della biodiversità e al miglioramento dello stato ambientale degli ecosistemi acquatici: sono questi gli obiettivi dell’Avviso pubblicato dal dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale rivolto ad a enti pubblici, enti gestori di aree marine protette, associazioni di protezione ambientale, organismi scientifici iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche ed enti locali, che potranno presentare proposte per interventi di studio, ricerca, installazione o ammodernamento di strutture e azioni innovative per la salvaguardia dell’ambiente marino. Il bando ha una dotazione finanziaria complessiva di 1,87 milioni di euro per il biennio 2025-2026 e prevede un contributo pubblico pari al 100%. Le domande di sostegno potranno essere presentate fino al 3 novembre 2025, esclusivamente tramite la piattaforma informatica regionale all’indirizzo https://documentale.regione.calabria.it/portale/.

Tra le finalità principali figurano il rafforzamento della protezione delle risorse biologiche marine e costiere, la promozione di interventi per la rigenerazione degli habitat naturali, il sostegno alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica per la salvaguardia degli ecosistemi marini e l’incentivazione di partenariati tra enti pubblici, istituti di ricerca e operatori privati del settore. Gli interventi, che prevedono anche la costruzione, l’installazione o l’ammodernamento di elementi fissi o mobili destinati a proteggere e potenziare la fauna e la flora marine, comprese la loro preparazione e valutazione scientifiche, avranno un impatto significativo sul miglioramento della qualità ambientale e sulla diffusione di pratiche di pesca e acquacoltura sostenibili, contribuendo al benessere delle comunità costiere e alla valorizzazione del patrimonio naturale calabrese.

– Foto Regione Calabria –

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Bankitalia, giudizi sull’economia delle imprese migliorano ma restano sfavorevoli

ROMA (ITALPRESS) – Nell’indagine condotta dalla Banca d’Italia tra il 26 agosto e il 19 settembre 2025 presso le imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti, i giudizi sulla situazione economica generale sono complessivamente sfavorevoli, seppure in miglioramento rispetto a quelli formulati a inizio anno.

La domanda complessiva ha ristagnato nel terzo trimestre, risentendo anche dell’applicazione dei dazi sulle esportazioni verso gli Stati Uniti e dell’apprezzamento dell’euro. Le attese delle imprese per il trimestre successivo continuano a prefigurare una ripresa delle proprie vendite, ma sono meno ottimistiche rispetto alla rilevazione precedente e permangono preoccupazioni sulle condizioni operative. Coerentemente, le attese sull’occupazione sono divenute meno favorevoli, specialmente nei servizi e nelle costruzioni. Le imprese prevedono una crescita degli investimenti nel 2025, favorita da condizioni di accesso al credito stabili e da un livello di liquidità ritenuto adeguato. I listini praticati negli ultimi 12 mesi sono cresciuti a un ritmo sostanzialmente stabile rispetto alla precedente rilevazione; per i prossimi 12 mesi, le imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi continuano ad attendersi una crescita dei propri prezzi moderata, mentre nelle costruzioni la dinamica sarebbe più sostenuta. Le aspettative sull’inflazione al consumo sono lievemente diminuite, soprattutto sugli orizzonti di breve periodo.

Nel terzo trimestre del 2025, i giudizi delle imprese sulla situazione economica generale del Paese sono rimasti nel complesso sfavorevoli, sebbene il saldo negativo tra le valutazioni di miglioramento e quelle di peggioramento si sia nuovamente attenuato; continua a essere largamente prevalente la quota di aziende che ha espresso giudizi di stabilità. I saldi tra la quota di giudizi di miglioramento e di peggioramento delle vendite complessive e di quelle sui soli mercati esteri (scesi rispettivamente da 9 a 1 e da 7 a 1) indicano una sostanziale stabilità della domanda nel terzo trimestre. Questa stabilità sintetizza un ritmo di crescita meno intenso nei servizi e nelle costruzioni, dove il saldo si è attestato a 4 da 12 e a 19 da 24 rispettivamente, e una contrazione nell’industria a -5 da 3 (con un calo più forte tra le imprese con una maggiore incidenza delle esportazioni sulle vendite complessive). L’andamento della domanda estera avrebbe solo in parte risentito del recente apprezzamento dell’euro rispetto alle principali valute e dell’applicazione dei dazi sulle esportazioni verso gli Stati Uniti: il 42 per cento delle imprese industriali e il 17 di quelle dei servizi ritiene che questi fattori abbiano avuto un moderato impatto negativo sulla domanda; per l’8 e il 4 per cento, rispettivamente, l’effetto negativo sarebbe stato marcato. Per le imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi, le attese sulla dinamica delle vendite nel trimestre successivo si sono deteriorate rispetto alla scorsa indagine: il saldo tra le previsioni di espansione e quelle di contrazione è sceso a circa 18 punti percentuali (da 25). Il saldo si è invece rafforzato nelle costruzioni (da 33 a 38).

Anche le attese sulle esportazioni sono meno positive, soprattutto per via del peggioramento dei giudizi delle imprese dei servizi, dove il saldo, pur rimanendo positivo, si è ridotto di 15 punti percentuali (a 4); tra le imprese industriali invece, il saldo risulta stazionario a 18 punti percentuali. L’aumento atteso dell’occupazione si è ridimensionato rispetto a quanto prefigurato nella scorsa rilevazione, specialmente nel terziario. La percentuale di imprese che prevede un allargamento della compagine supera quella di chi ne anticipa una contrazione di 6 punti percentuali nell’industria (da 10), 7 nei servizi (da 18) e 14 nelle costruzioni (da 25).

Le prospettive delle imprese sulle proprie condizioni operative nei prossimi tre mesi risentono ancora dell’incertezza imputabile a fattori economici e politici e delle preoccupazioni sulle politiche legate agli scambi e agli investimenti internazionali: rispetto alla precedente rilevazione, il saldo negativo tra i giudizi di miglioramento e di peggioramento delle condizioni operative si è ampliato sia nell’industria in senso stretto (a -9 punti percentuali da -5) sia, in misura più contenuta, nei servizi (a -3 da – 1). Per contro tra le imprese delle costruzioni le valutazioni si confermano positive e in miglioramento, anche grazie all’impulso fornito dai provvedimenti connessi con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), del quale circa il 60 per cento delle imprese si attende di beneficiare nel secondo semestre dell’anno.

La maggior parte delle imprese prevede un’espansione della spesa per investimenti nel 2025, con un saldo tra le valutazioni di aumento e di diminuzione rimasto stabile rispetto alla precedente rilevazione, a 17 punti percentuali. Circa tre quarti delle imprese giudicano invariate le condizioni per investire, tra le rimanenti le valutazioni si sono solo lievemente deteriorate. Le aziende in tutti i comparti segnalano una sostanziale stabilità sia delle condizioni di accesso al credito sia della propria posizione complessiva di liquidità: la quasi totalità delle imprese non prefigura significative criticità nel prossimo trimestre.

– Foto IPA Agency –

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Difesa, i dati dell’osservatorio Milex “130 miliardi in armi nei prossimi 15 mesi”

MILANO (ITALPRESS) – Il nuovo Documento Programmatico Pluriennale (DPP) della Difesa 2025-2027 appena trasmesso alle Camere, con forte ritardo rispetto alle prescrizioni di legge, segna un’ulteriore riduzione della trasparenza sull’andamento della spesa militare italiana. L’osservatorio Milex è riuscito a ricostruire il valore complessivo dei programmi di investimento previsti per i prossimi 15 anni, settore per settore: oltre 130 miliardi di euro destinati a nuovi sistemi d’arma, cui si sommano circa 9 miliardi per le infrastrutture militari.

Di questi, 35 miliardi risultano già stanziati e consolidati da precedenti Leggi di Bilancio. Milex sottolinea come questi conteggi si riferiscano a una programmazione a legislazione vigente, cioè al netto dell’aumento di spesa per la difesa da 23 miliardi previsto per il prossimo triennio nel Documento Programmatico di Finanza Pubblica recentemente approvato dal Governo.

– Foto IPA Agency –

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Intesa tra Carabinieri e Confagricoltura per il contrasto ai reati nel settore agricolo

ROMA (ITALPRESS) – L’Arma dei Carabinieri e Confagricoltura hanno sottoscritto oggi, presso la sede del Comando Generale, un protocollo d’intesa volto a rafforzare la legalità, la sicurezza e la tutela del lavoro nelle aree rurali del Paese. A firmare l’accordo sono stati il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, e il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

L’intesa sancisce una collaborazione strutturata per la realizzazione di iniziative volte a: prevenire e contrastare i reati nei settori dell’agricoltura, dell’acquacoltura, dell’allevamento e della silvicoltura; difendere e valorizzare le produzioni agricole e forestali; migliorare le condizioni di lavoro delle categorie agricole; promuovere la cultura della legalità ambientale. L’Arma dei Carabinieri, attraverso i suoi reparti specializzati, metterà a disposizione competenze e professionalità per partecipare a incontri formativi e divulgativi promossi da Confagricoltura. Il protocollo, della durata triennale, si inserisce in un più ampio impegno comune per promuovere una cultura della legalità e del rispetto delle regole, contribuendo a rendere l’agricoltura italiana sempre più sicura, etica e sostenibile.

– Foto ufficio stampa Confagricoltura –

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Istat, il 99,4% delle famiglie in Italia ha il riscaldamento. In aumento l’impianto autonomo

ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024, il 99,4% delle famiglie residenti in Italia vive in abitazioni dotate di riscaldamento (98,6% nel 2021): la copertura è pressoché totale nel Centro-Nord, mentre nel Mezzogiorno l’1,7% non ha dotazioni per riscaldare l’abitazione. Lo comunica l’Istat.

Il 43,2% delle famiglie ha a disposizione più sistemi di riscaldamento. Preminente e in aumento l’impianto di riscaldamento autonomo (79,0% delle famiglie, 72,2% nel 2021); diffusi ma in calo gli apparecchi singoli fissi o portatili (44,8%, erano il 48,1%); meno presenti gli impianti centralizzati (15,4% contro il 18,0% nel 2021). Il 99,7% delle famiglie dispone di acqua calda nell’abitazione principale; l’80,7% ha un impianto autonomo per produrla. Per il 70,4% delle famiglie l’impianto coincide con quello di riscaldamento. Il 56,0% delle famiglie dispone di almeno un sistema di condizionamento, percentuale in crescita rispetto al 2021 (48,8%): il 24,4% ha un impianto di condizionamento (centralizzato o autonomo) e il 35,4% ha apparecchi singoli; il 40,4% delle famiglie possiede un sistema capace sia di riscaldare che di raffrescare.

Le politiche nazionali ed europee e gli obiettivi definiti a livello internazionale promuovono, insieme ad altre linee di intervento, l’efficienza energetica quale mezzo di contrasto ai cambiamenti climatici e al depauperamento delle risorse naturali.

In considerazione del crescente peso relativo sui consumi energetici complessivi assunto dal settore residenziale, l’Istat svolge triennalmente l’indagine sui Consumi energetici delle famiglie, al fine di rendere disponibili dati sulle dotazioni energetiche delle famiglie e le loro modalità di impiego e sui consumi energetici in ambito domestico. Il rapporto analizza i risultati d’indagine relativi alle dotazioni dell’abitazione principale delle famiglie residenti in Italia, per il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e il condizionamento, alla data dell’intervista (2024); i consumi di biomasse (legna e pellet) da parte delle famiglie nel corso dell’anno 2023, in ottemperanza al Regolamento europeo n.1099/2008. I dati quantitativi relativi ai consumi delle altre fonti energetiche impiegate e alle spese sostenute dalle famiglie, saranno oggetto di un successivo approfondimento.

– Foto IPA Agency –

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Scommesse online e autoriciclaggio, smantellato gruppo criminale

TORINO (ITALPRESS) – A conclusione delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal gip del Tribunale di Torino, nei confronti di due italiani (classe 1985 e 1988), già titolari e gestori di una sala scommesse a Trofarello. Sono indagati, insieme ad altre 13 persone, per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di gioco e scommessa, frode in competizioni sportive e autoriciclaggio.

All’interno del centro scommesse di Trofarello, intestato a una delle due persone destinatarie della misura cautelare, era operativo un sistema parallelo di raccolta e gestione di scommesse non autorizzate (rispetto alle piattaforme legali), basato sull’utilizzo di sofisticati software e spazi virtuali. Una scoperta frutto di indagini supportate da intercettazioni, servizi di appostamento e pedinamento, e dall’analisi di decine di copie forensi di smartphone e computer, sequestrati agli indagati e nelle agenzie di scommesse.

Il gruppo si avvaleva della creazione e gestione di piattaforme di gioco online (parallele rispetto a quelle autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), denominate “betart.bet”, “specialbet.bet” e “crazybet”, messe a disposizione degli scommettitori mediante l’apertura di linee di credito e la concessione di fidi. Un sistema che generava un importante flusso di puntate, per importi e profitti di centinaia di migliaia di euro.

Il gruppo criminale violava in modo sistematico anche le normative in materia fiscale e di prevenzione del riciclaggio. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire con precisione i flussi di denaro attraverso l’esame di ricariche con carte prepagate e di movimentazioni verso conti esteri, per occultare i proventi illeciti. Questo ha permesso di contestare reati di natura finanziaria, fra cui l’autoriciclaggio, visto che parte delle somme veniva reimmessa in circuiti apparentemente leciti, con l’intento di ostacolarne la tracciabilità. Accanto ai membri stabili dell’associazione, erano presenti numerosi intermediari che facevano da collegamento tra i vertici del gruppo e gli scommettitori. Tra questi anche un calciatore professionista, che aveva accumulato nel tempo un considerevole debito di gioco.

– Foto: Ufficio stampa Polizia di Stato –

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Ddl semplificazioni, U.A.P denuncia il rischio di una “Deregulation diagnostica”

ROMA (ITALPRESS) – “Le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate – in quanto operatori sanitari – rientrano nel campo di applicazione della direttive eu 2022/2555 (nis2) e del suo recepimento nazionale di cui al d.Lgs. N. 138/2024, con obblighi di sicurezza informatica, gestione del rischio e incident reporting, anche in ordine alla trasmissione dei dati sensibili al fascicolo sanitario elettronico (Fse)”. Lo scrive in una nota U.A.P. – Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti Ospedalità Privata. “Le farmacie, di contro, pur erogando prestazioni analoghe e trattando dati sanitari sensibili, non sarebbero soggette a tali vincoli. Chi tutela la riservatezza dei dati di un cittadino affetto da patologie i cui dati vengono trasmessi dalle farmacie alle asl o addirittura in telemedicina? Come verrà considerata l’applicazione della direttive ue sulla sicurezza informativa nei confronti delle farmacie? Considerando, peraltro, che il mancato adempimento a tali norme per le strutture sanitarie private accreditate può essere causa di risoluzione del rapporto con il Ssr e/o di mancata assegnazione del budget ssr nel 2026”.

L’unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata (Uap) e il suo presidente, Mariastella Giorlandino esprime “forte preoccupazione per l’approvazione in senato del disegno di legge semplificazioni, che – pur perseguendo l’obiettivo di snellire procedure e accelerare i servizi – introduce, nel settore sanitario, misure che rischiano di compromettere la qualità e la sicurezza dell’assistenza ai cittadini. In particolare, la norma che amplia le prestazioni sanitarie erogabili dalle farmacie rappresenta, secondo uap, una svolta impropria e pericolosa, poiché apre alla possibilità di eseguire test diagnostici e prestazioni di natura clinica in contesti privi dei requisiti di competenza, controllo e responsabilità propri della medicina di laboratorio”.

“La salute non può essere trattata come un ambito di semplificazione burocratica – ha dichiarato la presidente Mariastella Giorlandino -. Ogni prestazione diagnostica comporta atti medici, responsabilità professionali e standard di qualità che le farmacie, per loro natura, non possono garantire. Siamo di fronte a un intervento che appare più il frutto di un’azione lobbistica che di una riflessione sulla qualità del servizio erogato”.

Uap ribadisce che “non si fa sanità con le semplificazioni”: la tutela della salute richiede qualità, appropriatezza e sicurezza, non scorciatoie normative o esperimenti dettati da interessi di categoria”.

– Foto IPA Agency –

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Vela, al via l’ottava edizione dell’Autumn Meeting-Trofeo Suzuki

ROMA (ITALPRESS) – Dal 10 al 12 è in programma l’ottava edizione dell’Autumn Meeting – Trofeo Suzuki – Ezio Torboli, appuntamento di fine stagione riservato ai giovani timonieri della classe Optimist. Il Trofeo Torboli, che si avvale quest’anno del supporto di Suzuki, diventa il “Trofeo Suzuki”. È stato infatti rinnovato l’accordo di collaborazione siglato due anni fa con Fraglia Vela Riva, che ha scelto Suzuki come fornitore ufficiale per la motorizzazione del proprio parco imbarcazioni. Tutti i gommoni in dotazione al circolo, impiegati nelle attività di supporto alle regate e nei programmi didattici della scuola vela, sono equipaggiati con fuoribordo Suzuki. Il Trofeo Suzuki – Ezio Torboli è una competizione di alto livello tecnico e molto partecipata, con quasi duecento iscritti. Il programma prevede un massimo di 9 prove, tra qualificazioni e finali, sia per la categoria Juniores che per i Cadetti, con uno scarto applicabile al termine della quarta prova completata. Oltre ai vincitori delle classifiche individuali, il regolamento prevede l’assegnazione del Trofeo Suzuki – Ezio Torboli al circolo che, sommando i risultati dei due migliori Juniores e dei due migliori Cadetti, avrà ottenuto il punteggio complessivo più basso.

“Salutati i giovani dell’RS Feva con quel po’ di malinconia tipico di ogni fine evento, siamo pronti ad accogliere gli specialisti dell’Optimist per l’ottava edizione del Trofeo Suzuki – Ezio Torboli, una manifestazione che di anno in anno trova un gradimento sempre maggiore e fa registrare numeri di rilievo. Sono contento che un partner di prestigio come Suzuki condivida la nostra visione in merito e abbia deciso di rendere unica la regata, supportandola. È una scelta volta a suggellare il rinnovo della collaborazione che, sono sicuro, continuerà a dare a tutte la parti coinvolte visibilità e soddisfazione” ha commentato Andrea Camin, presidente di Fraglia Vela Riva.

“Siamo orgogliosi di rinnovare la partnership con Fraglia Vela Riva e di associare il nostro nome a un evento di grande tradizione e valore sportivo come il Trofeo Ezio Torboli”, ha dichiarato Paolo Ilariuzzi direttore divisione moto e marine di Suzuki Italia Spa. “La vela incarna i valori in cui Suzuki si riconosce: passione, impegno, rispetto per l’ambiente e ricerca costante della massima performance. Supportare un circolo così attivo nella promozione dello sport tra i giovani significa per noi investire nel futuro e contribuire a diffondere una cultura della mobilità e dello sport sostenibile”.7

– Foto ufficio stampa Suzuki –

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JAKALA presenta cHRoco: la piattaforma HR che unisce tecnologia e umanità

MILANO (ITALPRESS) – JAKALA annuncia il lancio di cHRoco, l’app mobile e desktop all-in-one per la gestione dell’Employee Experience, progettata per rivoluzionare il modo in cui le aziende interagiscono con i propri dipendenti. Si presenta come una app modulare, personalizzabile e white-label, che copre l’intera catena del valore HR, trasformando ogni touchpoint in un’opportunità di engagement. Quando ricopriamo il ruolo di cliente siamo riconosciuti, ascoltati e talvolta persino stupiti da esperienze memorabili. Quando ricopriamo il ruolo del dipendente, invece, incontriamo raramente lo stesso livello di attenzione ed emozione. Questa differenza deriva dalla percezione che il cliente porti un valore diretto e immediato, mentre il dipendente sia sufficiente ricompensarlo per l’attività svolta. Oggi, nell’epoca post great resignation e in pieno quiet quitting, questo approccio non è più sufficiente.

Per valorizzare le persone è necessario un cambio di paradigma: serve una tecnologia “umana”, capace di restituire al lavoro il suo ruolo e rinnovare in profondità l’approccio HR. JAKALA ha voluto ideare e firmare questo paradigma: prima dei ruoli sociali che ciascuno interpreta in una stessa giornata – figli, genitori, colleghi, clienti, fornitori, amici – siamo sempre esseri umani, che desiderano sentirsi unici, speciali, valorizzati e supportati. Non esiste differenza tra la sfera personale e quella lavorativa. Da questa intuizione prende forma cHRoco. cHRoco applica le logiche della Marketing Automation al mondo HR, segmentando i dipendenti in base alle loro preferenze e trasformando ogni interazione in un’esperienza personalizzata. cHRoco segna una nuova era, quella di un HR davvero data-driven: grazie all’integrazione dei dati aziendali, offre dashboard predittive che permettono di identificare i rischi di uscita, ottimizzare i costi e supportare decisioni strategiche, consentendo all’HR di operare su priorità concrete e misurabili.

Semplifica la vita in azienda attraverso un’unica app che racchiude tutte le funzioni essenziali, dalla gestione delle ferie al performance management, dalla comunicazione interna alla valorizzazione delle competenze, fino alla gamification e al team building, con un’interfaccia intuitiva e integrata con i sistemi HR già presenti in azienda. La piattaforma è employee-centric: accanto alle tradizionali indagini di clima introduce un “mood check” quotidiano, che consente di prevenire le criticità prima che diventino emergenze. In questo modo contribuisce a rafforzare l’employer branding e costruire un approccio di Total Reward capace di andare oltre la semplice compensation.

“cHRoco nasce da un sogno, semplice ma potente: rendere la vita delle persone in azienda più umana, più fluida, più leggera – ha detto Christian Guerrini, HR Director di JAKALA e ideatore di cHRoco -. Ogni individuo merita di sentirsi unico e valorizzato, soprattutto sul lavoro. Abbiamo immaginato questa piattaforma come un ponte tra tecnologia e umanità, perché dietro ogni dato ci sono sempre un volto, un’emozione, una storia. Non volevamo solo uno strumento utile, ma qualcosa capace di generare entusiasmo: il benessere e l’energia delle persone sono la vera leva di trasformazione delle organizzazioni. Vedere cHRoco prendere forma e diventare realtà è un passo che mi emoziona e che, sono certo, segnerà un prima e un dopo nel modo di intendere l’HR”.

Ieri, al 16° piano della Torre Velasca di Milano, JAKALA ha presentato cHRoco davanti a un pubblico di oltre 140 CHRO e HR Director. L’evento ha ottenuto la Certificazione ISO 20121, lo standard internazionale dedicato alla gestione sostenibile degli eventi, rilasciato da AXM Cert, organismo di certificazione accreditato Accredia. La certificazione pone particolare attenzione all’inclusività e alla misurazione degli impatti degli eventi su comunità, infrastrutture e risorse, promuovendo un approccio responsabile e olistico. In linea con il modello PDCA (Plan, Do, Check, Act), la norma guida le organizzazioni nella pianificazione e valutazione delle performance ambientali, sociali ed economiche legate agli eventi. Con cHRoco, JAKALA conferma il proprio impegno a coniugare innovazione, sostenibilità e centralità delle persone, aprendo una nuova fase nell’evoluzione dell’Employee Experience e nel modo in cui le organizzazioni costruiscono valore insieme ai propri talenti.

– Foto ufficio stampa JAKALA –

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Paolini ai quarti a Wuhan, Tauson si ritira nel corso del 3° set

WUHAN (CINA) (ITALPRESS) – Jasmine Paolini accede ai quarti di finale del “Dongfeng-Voyah Wuhan Open”, ultimo Wta 1000 della stagione, dotato di un montepremi di 3.654.963 dollari che si sta disputando sui campi in cemento di Wuhan, in Cina. L’azzurra, numero 8 del ranking e settima testa di serie, supera il turno in dopo il ritiro della danese Clara Tauson (12 Wta e 10^ del seeding), costretta a lasciare il campo nel quarto game del terzo set sul 3-1 per l’italiana.

Il primo set se lo era aggiudicato la danese con il punteggio di 3-6, nel secondo Paolini ha chiuso sul 6-1, poi il ritiro sul 3-1 di Clara Tauson. L’italiana affronterà ai quarti la vincente del match tra la svizzera Belinda Bencic, numero Wta e 13esima testa di serie, e la polacca Iga Swiatek, numero 2 del mondo e del tabellone.

“Mi dispiace molto per Clara, stava giocando un bel match ma stava faticando davvero tanto. Spero possa recuperare velocemente”. In queste parole, riportate da Supertennis, tutta la sportività di Jasmine Paolini, che intanto si garantisce almeno per un altro giorno, secondo la classifica aggiornata in tempo reale, di tener dietro Elena Rybakina nella Race che definirà le qualificate per le Wta Finals di Riyadh. “Io cercavo di restare in partita punto dopo punto perché lei riusciva a tirare vincenti da ogni posizione e io ho cercato solo di restare nel match il più a lungo possibile” ha aggiunto Paolini, che ha firmato l’ottava vittoria in singolare in Cina quest’anno, comprese le Finals di Billie Jean King Cup: nessuna ha fatto meglio. Ora tornerà in campo in doppio con Sara Errani. “Spero che i tifosi che c’erano vengano ora a vederci giocare anche con Sara, in doppio mi sto divertendo molto” ha concluso l’azzurra.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).